Steve Jobs si è dimesso, cosa cambia? Praticamente nulla, o quasi 1

Apple è un’azienda! Nell’ultimo periodo è la più “capitalizzata” sul territorio Americano, ha superato anche la Exxon, nota industria petrolifera. Questi risultati sono frutto di un team che ha come capo una mente visionaria e carismatica come pochi al Mondo, Steve Jobs. Dobbiamo però ammettere che per quanto il co-fondatore di Apple sia importante per l’azienda di Cupertino, il 90% del lavoro viene svolto dai collaboratori che, sul mercato, sono i migliori.

Come ho scritto precedentemente, Apple è un’azienda e come tale è quotata in borsa, gli azionisti hanno delle necessità per stare sicuri e tranquilli. Il piano di successione era stato già intavolato ed approvato, probabilmente all’unanimità. Tim Cook sarà perfetto nel ruolo di CEO infaticabile e stacanovista, proprio come Jobs vuole i propri collaboratori. Sono passati 14 anni da quando Jobs ha notato quel piccolo funzionario di Compaq esperto nella reperibilità dei materiali. Tutto questo tempo è bastato al nostro amato iCEO per plasmare e formare la mente di Timoty D. Cook. Ho già parlato di lui in quest’articolo [link] e non mi fermerò ulteriormente; avevo previsto l’abbandono di Jobs (come molti d’altronde) a favore dell’infaticabile Tim e farlo adesso è stato, quasi perfetto.

Il prossimo mese verrà presentato iPhone 5 (probabilmente), secondo alcuni rumors uscirà una versione economica di iPhone 4 per puntare alla fascia di mercato più economica nel settore degli smartphone. OS X Lion è il sistema operativo più venduto tra gli OS di Apple e che ha portato un guadagno fuori dal normale, anche grazie al sistema Mac App Store. iPad domina il mercato dei tablet e sarà così per almeno 4 anni. iOS è il sistema operativo per smartphone più sicuro in commercio e l’iPhone è il più desiderato. I computer Apple sono cresciuti del 3% mentre il mercato PC è diminuito del 2%. iCloud sarà l’evoluzione del cloud computing e darà una spinta ad Apple che potrebbe fornire ulteriori servizi gratuiti solo per chi è proprietario di un prodotto “made in Cupertino“. iMessage potrebbe essere la base del nuovo social network Apple basato sull’hardware, accoppiandolo con Face Time abbiamo un’ottimo strumento comunicativo tra iDevice e Mac. Insomma, tutti questi dati e molti altri sono prossimi ad arrivare sul mercato e sono frutto della collaborazione tra Steve Jobs e Tim Cook quindi, la separazione di Jobs dalla sua creatura la vedremo maturare tra 2-3 anni.

Steve Jobs si è dimesso, cosa cambia? Praticamente nulla, o quasi 2

Da dove possiamo capirlo? Dalle quotazioni azionarie di Apple. Anche se ieri sera dopo l’annuncio delle dimissioni le AAPL sono scese di 5 punti, oggi l’apertura di Francoforte (Germania) dava le AAPL in forte salita +4%! In questo momento le azioni Apple sulla piazza di Wall Street sono in calo di 1,53% ma è normale, è invece straordinario valutare quel calo come un’inezia paragonato all’aumento che hanno avuto in questi mesi estivi. Voglio concludere ricordando a tutti che Steve Jobs è rimasto all’interno dei più stretti collaboratori di Apple e che, sostanzialmente sarà sempre una voce forte nelle decisioni. A differenza del lontano 1983 quando Jobs per ingenuità ha voluto fortemente John Sculley come co-CEO, oggi Steve ha lasciato il timone al suo diretto allievo che per mentalità e dedizione al lavoro non ha niente a che invidiare al co-fondatore di Apple. L’unico dubbio che ancora ho è: chi presenterà sul palco i nuovi prodotti Apple? Chi può avere il forte carisma di Jobs e dettare pesantemente i tempi della presentazione, oltre a rendere l’atmosfera “magica“?

Avete voi la risposta?

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