Un 2012 da Apple; tra rumors e sicurezze. 1

Il 2012 è il primo anno che la Apple affronta senza il suo “visionario” fondatore Steve Jobs ed anche se molti possono dire che nel 2011 Steve era malato e non poteva dedicare molto alla sua azienda, sono sicuro che la maniacale perfezione del leader carismatico dell’azienda di Cupertino non lo teneva troppo lontano dal suo ufficio seguendo attivamente ogni decisione.

Un esempio banale è stato quando ha lasciato le redini del comando a Tim Cook per, suggerire, di farlo sedere nel “board” di Apple e, già in quelle date, lui sapeva quanto il suo male era avanzato. La tenacia, l’impegno e l’attaccamento alla sua creatura l’hanno portato a non lasciarla del tutto e a seguire, anche da casa (come dicono i familiari), le decisioni importanti e alcuni progetti che, dovrebbero vedere la luce quest’anno.

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iTV, Apple TV o Rivoluzione Televisiva.

Molti sono i rumors su questo nuovo prodotto che dovrebbe rivoluzionare il modo di guardare la TV. Il primo a parlare di questo progetto è stato lo scrittore Walter Isaacson, realizzatore del libro più venduto del 2011, ovvero la biografia di Steve Jobs. In alcune interviste lo scrittore parla di questo progetto come un punto fermo di Steve, lui voleva cambiare il modo di guardare la TV. L’attuale sistema era vecchio e la televisione, in generale, doveva rinnovarsi. Molti sono i rumors che circolano su questo prodotto, dai pollici che passano dai 27″ ai 32″. Ultima è la notizia che forse Apple sia interessata ad un nuovo schermo ideato da LG, un OLED particolarmente brillante e sottile con dei tempi di risposta importanti e un rapporto di contrasto elevatissimo.

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Sappiamo benissimo che LG e SHARP sono adesso i principali fornitori di schermi LCD per i prodotti Apple dato che, Samsung ha scelto la strada della competizione assoluta, ed io aggiungerei della “copiatura” visti anche gli ultimi spot coreani riguardante il Galaxy Tab. Questi rumors danno per sicuro l’uscita di questo nuovo prodotto realizzato sotto la supervisione di Steve Jobs.

iPhone 5.

Certa sarà l’uscita del nuovo melafonino, probabilmente per fine anno, in modo da dare del tempo all’utenza di assimilare il 4S e di assottigliare la satisfaction del 4; quindi garantirsi un numero di vendite di iPhone 5 sempre elevato. Nel contempo SIRI dovrebbe uscire dalla fase beta e dovrebbe avere un amplia gamma di lingue disponibili e non è da sottovalutare che venga realizzato un’evento proprio per l’uscita dalla fase beta. L’iPhone 5, a quanto dicono i rumors, dovrebbe abbandonare il pulsante home, per dare spazio ad una zona tattile che sia adibita allo sblocco del terminale o che possa abbracciare un numero “x” di gesture.

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Personalmente credo che Apple sia più innovativa. Associando i rumors con il nuovo brevetto sul riconoscimento facciale, penso che il nuovo iPhone sarà solo schermo (un po’ come il Nokia Lumia) e che avrà al massimo i pulsanti adibiti al volume e al blocco telefono. Lo sblocco del dispositivo potrebbe essere associato ad una piccola gesture da effettuare a schermo spento e al riconoscimento facciale. Voglio ricordare che il Kinect di Xbox, già effettua questa tipologia di riconoscimento, associando le dimensioni della persona che gli sta difronte con l’account utente. Un altro rumors dice che il nuovo iPhone 5 dovrebbe avere lo schermo da 4″. Onestamente non so quanto possa essere vero, in quanto il primo ad odiare un dispositivo mobile troppo grande era proprio Steve Jobs e, i designer di tutto il Mondo elogiano la scelta dello schermo da 3,5″ in quanto è più usabile rispetto ai competitor che scelgono una grandezza maggiore. Il fattore che porterebbe Apple alla scelta dei 4″ potrebbe essere di carattere economico, in quanto il taglio del LCD a 3,5″ non è molto commerciale e i fornitori sarebbero più propensi ad abbassare i costi. Quindi iPhone 5 con schermo più grande e privo di tasto home, forse con il retro in alluminio (ritorno alle origini?) e l’abbandono del vetro posteriore, che obiettivamente, ha un certa eleganza ma è poco pratico su un dispositivo che viene messo in tasca, appoggiato sul tavolo e ad elevato rischio di urti. Il mio parere è che anche questo prodotto sia stato seguito da Steve Jobs in persona.

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iPad 3.

In queste settimane i rumors si sono concentrati molto su iPad 3 anche grazie ad alcune foto associate al nuovo dispositivo di Apple. Molti lo danno in fase di test e pronto alla commercializzazione, dovrebbe avere un display retina, il nuovo processore A6 e per grandi linee dovrebbe restare del tutto simile all’iPad 2, quindi nessun stravolgimento estetico. Anche in questo non sono molto d’accordo, credo che Apple stia già pensando di eliminare il tasto home da questo dispositivo. Le nuove gesture inserite con iOS 5 sono molto funzionali e diminuiscono enormemente l’utilizzo del pulsante; se il riconoscimento facciale fosse implementato con la nuova versione di iOS, studiata e rilasciata solo per il nuovo dispositivo (come è avvenuto precedentemente), probabilmente vedremo, per fine febbraio (così dicono i rumors), un prodotto diverso e innovativo pronto a dare un’altra mazzata ai competitor. Voglio sottolineare che l’iPad 3 potrebbe essere il primo dispositivo dove Steve Jobs non ha seguito passo passo l’evoluzione e la progettazione, quindi la realizzazione sarebbe da attribuire allo staff di Tim Cook; ottimo banco di prova per l’era post Jobs.

MacBook: Air e Pro?

L’avvento degli hard disk allo stato solido, del cloud computing e il continuo abbandono dei supporti ottici ha portato la Apple ad essere la protagonista indiscussa nella futura era degli ultrabook. Anche Intel sta cercando di portare le varie aziende come HP, Dell, Acer e Samsung a realizzare ultrabook anche se, i suoi processori, non sono ancora pronti per questi dispositivi che dovrebbero avere un consumo energetico così basso da essere paragonati a dei tablet. L’interesse che Apple ha verso le CPU ARM non è più un segreto e gli studi di AMD sul quel fronte sono molto interessanti per un futuro prossimo. Le CPU ARM consumano meno energia e, anche se più lente rispetto alle CPU di Intel, sono più indicate per dispositivi che hanno delle funzioni ben studiate, infatti sono perfette per gli smartphone e tablet. Inserire una CPU ARM dentro un Mac porterebbe Apple a sganciarsi da Intel che, sembrerebbe interessata ad entrare nel settore commerciale dei computer e quindi a confrontarsi direttamente con l’azienda della mela morsicata. Per i rumors è ormai certo l’arrivo di un MacBook Air da 15″ e un restyling dei MacBook Pro, inoltre molti avanzano l’ipotesi che Apple possa inserire un sistema touch negli schermi, magari proprio nei Pro.

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Varie ed Eventuali.

Gli altri prodotti della Apple non dovrebbero avere stravolgimenti. Il Mac Mini potrebbe avere un potenziamento, mentre gli iMac potrebbero ottenere l’upgrade del touch, sempre che, si realizzi un sistema che sia intuitivo e funzionale per il suo utilizzo altrimenti, resterà sempre una strada non percorribile. Il Mac Pro dovrebbe a dare incontro a delle scelte:  continuare la sua esistenza senza che gli ingegneri di Apple capiscano bene cosa possa fare; smettere di produrlo (ipotesi più volte suggerita da molti rumors) o trovare una nicchia commerciale dove inserirlo, magari nelle aziende realizzandolo ad hoc. La serie degli iPod dovrebbe confermarsi anche quest’anno. Per Apple sono dei prodotti di punta e migliorarli è una delle intenzioni primarie per l’azienda di Cupertino. Introdurre l’A6 nell’iPod Touch e aumentare la capacità della memoria potrebbero essere i primi passi per confermare la solidità di questo prodotto. Mac OS XI non dovrebbe arrivare nel 2012 ma anch’esso, dovrebbe avere delle funzioni così rivoluzionarie da migliorare il già perfetto Lion. Un esempio banale potrebbe essere l’inserimento del desktop 3D, preso proprio da alcuni brevetti di Apple.

Certamente il 2012 sarà un anno pieno per Tim Cook e soci e, dovrebbe essere l’anno dell’emancipazione dalla figura di Steve Jobs. Apple deve confermare che non era Steve dipendente, questo lo può fare centrando alcuni obiettivi importanti e realizzando prodotti che continuino ad essere di successo come ha fatto in questi anni. Ha tutte le carte per ottenere questi traguardi. Vedremo se Tim Cook & Co. sapranno scegliere quando scoprirle e porle sul tavolo verde, ricordandosi che gli altri giocatori sono molto agguerriti, come Microsoft, Google, Samsung e, metto dentro anche Intel.

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