L'Apple One del 1975 in mostra a Viterbo durante Medioera 2012 1

Da Palo Alto, California, a Viterbo. Il lungo viaggio della rivoluzione informatica approda a Piazza del Gesù, con una mostra che accompagna il Festival Medioera 2012, per tutti i giorni della sua durata (16-21 Luglio). Un percorso lungo 10 anni (1975-1985), nei quali il mondo è cambiato grazie a una grande idea. IPhone, iPad, iMac, iPhone, ma anche Pc, Smartphone, Android infatti vengono da lontano, non sono nati ieri. Sono figli di un padre solo. Tutti sono l’evoluzione di un’idea: quella dell’Apple-1.

Il primo microcomputer personale – uno dei primi in assoluto della storia e presentato da Steve Jobs nell’aprile 1976 all’Homebrew Computer Club di Palo Alto – arriva a Viterbo dopo essere stato rimesso in funzione nel maggio dello scorso anno presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino. L’esemplare che giunge a Medioera è uno dei 30, prodotti dalla Mela, rimasti in vita e vuole essere il pezzo forte di una mostra che ripercorre i 10 anni che hanno cambiato il mondo e hanno dato vita alla Rivoluzione Informatica.

L’esposizione in programma a piazza del Gesù non è solamente un Apple Event. La rivoluzione informatica infatti l’hanno fatta anche altri. A trainare il carro insieme a Steve Jobs c’erano anche Microsoft, Commodore e Sinclair. La miccia di tutto ciò è stata  accesa da Ed Roberts, ingegnere, inventore e medico statunitense, che nel 1975 diede vita al primo personal computer, l’Altair8800 (presente alla mostra). Una rivoluzione. Da quel giorno computer non è più stato sinonimo di macchina grande e costosa che potevano permettersi solamente le aziende.

Dopo l’Altair8800 e l’Apple I, nel 1977 con l’Apple II e il Pet 2011 (entrambi presenti alla mostra) la storia passa in una nuova fase. Quella del gioco e dello svago. Tra questi, non può mancare di certo il Commodore 64, console simbolo di tantissime generazioni di ragazzi e computer più venduto della storia. Prima di arrivare al termine del viaggio, la mostra racconta anche la storia dell’IBM Portable Pc 5155, dello ZX Spectrum, del Lisa II,  e termina con il Macintosh 128k (1984) che segna il passo decisivo della Apple verso macchine di stile, con l’attenzione massima centrata non solamente a software e hardware, ma anche al design.

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