Molte compagnie telefoniche che si occupano di smartphones, ivi compresa Apple e Google, potrebbero dover affrontare in Europa delle restrizioni molto più rigide per le varie problematiche derivanti dalla localizzazione dei vari dispositivi mobili, e di come vengono gestiti i dati privati degli utenti.
Come riportato su Mobility Feeds, l’opinione dei membri della commissione europea che si occupa di leggi sulla privacy sembra essere molto chiara sul fatto che agli utenti deve essere data più chiarezza ed informazione su come, perché e per quanto tempo i loro dati sono sotto controllo con questi servizi di localizzazione. Alcuni membri che si occupano della protezione dei dati in Europa, compresi Germania e Francia, stanno investigando i recenti rapporti su come l’iPhone registra i dati sulla localizzazione. Mentre in Germania, un’università si metteva sotto test le falle del sistema Android sul possibile hackeraggio dei suddetti dati.
Questa opinione rilasciata dai membri della commissione europea ne segue un’altra del 16 maggio che dichiarava che i dati registrati tra la combinazione di un sistema Wi-Fi ed un dispositivo mobile sono anch’essi dati personali, in ottemperanza con le leggi europee. I dati di navigazione, mappe e simili dovrebbero essere protetti da sistemi di segreto monitoraggio, in più sarebbe necessario che il dispositivo mobile avverta costantemente l’utente che il servizio di localizzazione è attivo, per esempio introducendo un’icona permanentemente visibile.
Sappiamo come forse tutto è cominciato con il famoso locationgate, ma questa problematica ha spinto una migliore investigazione tecnica. Sia Apple che Google hanno portato spiegazioni che tendono a sminuire il problema, ma entrambe hanno rilasciato degli aggiornamenti per risolverne alcune parti. Ora è l’Europa ad investigare meglio e più approfonditamente e noi cercheremo di comprendere meglio quali soluzioni verranno proposte nelle prossime settimane.
