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Stampente RGB


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Spiegone molto semplificato: non è praticamente possibile altrimenti!

 

Qualcuno sa illuminarmi?

è in perfetto tema con il metodo RGB…

 

RGB (ovvero Rosso-Verde-Blu) lavora in trasmissione di luce - la luce attraversa strati colorati, viene parzialmente assorbita dagli stessi e rende l'immagine a colori (i monitor - che sono RGB - hanno minuscoli fosfori colorati (Rosso-Verde-Blu) che si illuminano e trasmettono luce colorata di varia intensità costruendo l'immagine);

CMYK (ovvero Cyan-Magenta-Giallo-Nero) lavora in riflessione di luce - la luce viene riflessa dal supporto stampato, parzialmente assorbita dagli inchiostri colorati per poi rendere l'immagine a colori.

 

Esistono stampanti RGB: sono, ad esempio, gli ingranditori per la stampa fotografica a colori; richiedono però un supporto preventivamente trattato per renderlo sensibile alla luce (carta o pellicola fotografica) e un successivo trattamento "rivelatore".

Anche la separazione dei colori per ottenere le quattro pellicole necessarie (fino a pochi anni fa) per la stampa CMYK (offset, tipo, serigrafica ecc.) avveniva/avviene in RGB più una maschera specifica per il nero.

 

La comune stampa laser, ink-jet, offset, tipo ecc. (CMYK) avviene invece per "apporto materico" nel senso che la stampante (qualsiasi stampante) deposita fisicamente l'inchiostro, il pigmento colorante ecc. su di un qualsiasi supporto.

 

Dato che nessuna stampante può "depositare" luce su di un supporto ne deriva che il solo metodo di stampa possibile è, generalmente, la stampa CMYK.

Inviato dal mio telefono fisso di casa, quello con il disco combinatore

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… se trovi il modo di "depositare" una porzione di spettro elettromagnetico su di un qualsiasi supporto fisico, farcelo restare permanentemente, il tutto in modo facile, accessibile ed economico allora sei un Nobel per la fisica…

 

Devi studiarti (non basta leggerlo…) qualche buon manuale su sintesi additiva e sottrattiva, illuminazione, assorbimento, diffusione, trasmissione e riflessione luminosa, stampa a colori fotografica e no ecc. ecc. ecc.

Inviato dal mio telefono fisso di casa, quello con il disco combinatore

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Pensavo semplicemente a usare i tre inchiostri di colore RGB e comunicare che per ottenere il bianco (o un colore più chiaro) andasse depositato meno inchiostro e viceversa, per ottenere il nero o un colore più scuro vada depositato più inchiostro... ma forse non è possibile... :)

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RGB = sintesi additiva = usa alcune lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico visibile = usa la luce

- NON è sintesi sottrattiva / NON usa vernici, pigmenti, inchiostri -

DIVENTA sintesi sottrattiva la visione di una immagine ottenuta con stampa RGB in sintesi additiva mediante stampa fotografica su carta (es. con ingranditore);

RIMANE sintesi additiva la visione della stessa immagine attraverso un monitor

CMYK = sintesi sottrattiva = usa vernici, pigmenti, inchiostri (depositati su un supporto) i quali assorbono variamente la luce - per semplificare - bianca, restituiscono la stessa luce meno il colore assorbito che viene APPUNTO sottratto in quanto assorbito dal pigmento.

I pigmenti che vediamo colorati non sono altro che composti chimici che assorbono lunghezze d'onda diverse a seconda della diversa composizione chimica dei pigmenti stessi.
Se invece di usare i classici cyan-magenta-giallo-nero utilizzi pigmenti rosso-verde-blu (o anche qualsiasi altra combinazione di colori, anche solo toni di grigio…) ottieni non una stampa RGB ma semplicemente una stampa realizzata in sintesi sottrattiva con colori diversi dagli standard e, conseguentemente, una resa tonale/colorata differente.
Ma sempre con la stessa tecnica della classica stampa CMYK!
Questo si fa quotidianamente quando, ad esempio, si stampa con i Pantone; a nessuno viene in mente di chiamarla stampa RGB!

Se stampi con rosso-verde-blu non hai inventato nulla… sorry.

Non solo: non ottieni il nero profondo delle ombre ma un grigio/brunastro - per questo si è aggiunto il K al trio CMY…

 

Poi, in pratica: le laser e le ink-jet generalmente hanno a disposizione i soli colori CMYK con l'eventuale aggiunta di tonalità diverse degli stessi colori: azzurro, rosa, grigio, nero profondo ecc.

La stampa con colori arbitrari e a libera scelta è possibile con la stampa offset, tipo e simile.

 

Nb:

l'argomento è molto ma molto più complicato!

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bianca, restituiscono la stessa luce meno il colore assorbito che viene APPUNTO sottratto in quanto assorbito dal pigmento.

Io sapevo esattamente il contrario, ovvero il pigmento assorbe tutta la luce tranne quella con lunghezza d'onda pari al pigmento stesso, che appunto riflette e viene "vista"..

 

Sinceramente non so neanche cos'è stampa pantone offset etc.

Il fatto è molto semplice, dato che stampare in CMYK presenta notevoli discromie rispetto ai colori rappresentati su schermo (in modalità RGB additiva), perchè le stampanti sono in CMYK invece che in RGB(K)?

Perchè non fare una sintesi sottrattiva basata su RGB?

Sarebbe tutto più semplice... (per l'utente medio parlo, che anche a stampare una pagina word si trova i colori sfasati (quale termine più appropriato?! ahahah) )

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restituiscono la stessa luce meno il colore assorbito che viene APPUNTO sottratto in quanto assorbito dal pigmento.

Beh… mi pare corretto invece dato che se un pigmento assorbe più o meno le lunghezze vicine al rosso restituisce la luce con le sole lunghezze che rendono il verde, cioè luce bianca meno le lunghezze assorbite. Così, a spanne…

- d'altronde se scrivi:

Sinceramente non so neanche cos'è stampa pantone offset etc.

allora, per ragionare di stampanti, stampa e relativi metodi dovresti almeno conoscere un pochino l'argomento…

 

Adieu…

Inviato dal mio telefono fisso di casa, quello con il disco combinatore

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Ripeto, mi sbaglierò ma quando ho studiato l'argomento, se prendiamo in esame ad esempio un prato verde, il prato assorbe tutti i colori tranne il suo, quindi assorbe tutto tranne il verde che riflette... (te invece dici che assorbe il verde e riflette tutto il resto, io dico che assorbe tutto il resto e riflette il verde)...

 

Detto questo, continuo a non capire perchè non eseguire un metodo di sintesi sottrattiva su colori RGB per stampare un gamut più elevato e simile allo schermo (dato che il CMYK è più limitato e lo si vede stampando)

Ripeto anche che non voglio sembrare arrogante o superiore, il mio è il ragionamento di un "utente stampante medio"...

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mi sbaglierò

 

infatti, sbagli a leggere, comprendi male e mi attribuisci concetti opposti a ciò che ho scritto.

 

Per il resto proponi il tuo progetto a stampatori, fotolitisti (sempre che tu sappia chi siano e cosa fanno o facevano), produttori di macchine da stampa di tutti i tipi ecc.

Se accettano diventerai ricco.

A questo punto pensa anche all'uso della foto di una lampadina accesa per illuminare una stanza buia…

 

Un "utente stampante medio"... potrebbe sapere più o meno come funziona. Tu no.

#—#

Inviato dal mio telefono fisso di casa, quello con il disco combinatore

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senza offese stai dicendo delle fesserie contro la fisica, Barbetite non poteva essere più chiaro in un così poche righe. Non puoi lontanamente paragonare tutto ciò che vive di riflessione (sottrazzione luce) con ciò che è fonte di luce (somma), lampade, fosfori, raggi insomma tutte in sostanza fonti di una qualche forma di energia. il metodo CMYK è già di per sè il metodo migliore, ottimizzato da decenni per riprodurre il maggior spettro possibile di colori (attraverso sottrazione di luce). 3 colori-inkiostri rgb (rosso verde blu) non cambierebbe nulla perchè sarebbero sempre dei pigmenti che ASSORBONO grandi quantità di luce per rilasciarne una piccola parte in riflessione non avrebbero lo spettro la gamma dell'rgb=luce, e siccome non si esiste un materiale che è in grado di emettere così tanta luce pressocchè totale per combinarsi in almeno 3 fasci di luce, parliamo per un impiego industriale e se non casalingo... dovrebbe essere un materiale-pigmento alimentato da qualche forma di energia o di energia propria, e quanto costerebbe una stampa del genere quanto un gioiello di cartier per durare quanto? un settimanale? periodico? di persè un materiale inerte ASSORBE luce e ne assorbe tanta per lasciare quella poca che si vede, per avere lo spettro RGB, ben più ampio, bisogna SOMMARE luci... dove le trovi simil materiale che si illuminà a basso costo senza essere "alimentato"? guarda che tutto quel che vedi in RGB è alimentato (display, videoproiettori, cinema, monitor) tuto il resto è riflessione 

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Ho capito dove sbagli nel ragionamento, quel che ti sfugge per essere terra terra, è che non esiste al mondo materiale che emette così tanto spettro da essere pari alle luci (rgb) da poterlo tramutare in qualche sorta di pigmento-inchiostro... amenochè appunto non abbia una qualche forma di alimentazione energetica (per assurdo).

 

Se riesci a farti entrare questo concetto per bene, sei sulla buona strada per entrare nel mondo della grafica, e capirai che tutti i grafici-tipografi e creativi seri (se non per fare lavori puramente a monitor tipo web) ragionano sempre tutti in CMYK. Non fermarti a usare le palette di default di word (RGB), creati tu i colori e vedrai che cè pure il metodo CMYK in word per crearli ed essere più vicino alla realtà.

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Ok, grazie, ora ho capito (penso), ossia il problema del gamut ridotto (nel foglio stampato) non sta nella scelta dei pigmenti, ma nell'impossibilità di riprodurre la "parte più luminosa" dei pigmenti stessi che invece "si vede" tramite monitor etc.

 

Ancora una cosa non mi è chiara...

restituiscono la stessa luce meno il colore assorbito che viene APPUNTO sottratto in quanto assorbito dal pigmento. -> Luce - colore

E ripeto...

Io sapevo esattamente il contrario, ovvero il pigmento assorbe tutta la luce tranne quella con lunghezza d'onda pari al pigmento stesso, che appunto riflette e viene "vista".. -> Luce - non colore

...

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Non è un dettaglio, è basilare - e comunque i dettagli sono importanti e contano ai fini pratici.

 

Se ho scritto:

• "… pigmenti […] assorbono variamente la luce - per semplificare - bianca, restituiscono la stessa luce meno il colore assorbito che viene APPUNTO sottratto in quanto assorbito dal pigmento."

- mi pare chiaro che se viene assorbito/trattenuto/sottratto il colore rosso (o qualunque altro colore) il pigmento restituisce la luce senza il rosso (o qualunque altro colore) apparendo verde (o qualunque altro colore opposto) (semplificando, eh…);

vale a dire: luce bianca-rosso=verde=colore attribuito al pigmento -

potevo scrivere la stessa cosa con altre parole:

• "… un pigmento appare verde quando, illuminato da luce bianca, assorbe le lunghezze attorno al rosso e restituisce le lunghezze che formano il verde"

oppure:

• "Un pigmento appare verde se trattiene il rosso"

o anche

• "Un pigmento appare del colore opposto alle lunghezze d'onda trattenute/assorbite"

o in molti altri modi…

 

ma sempre quello è e non vedo difficoltà a comprendere!

 

Ora però basta, direi…

Inviato dal mio telefono fisso di casa, quello con il disco combinatore

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