Si evince da un articolo pubblicato sul giornale “Economic Daily News” Cinese e riportato dal blog Taiwanese DigiTimes che TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) sarà l’unico fornitore e produttore dei chip A11 che verranno montati sugli iPhone ed iPad del 2017.

In altre parole, Samsung sarebbe limitata alla produzione dei soli chip A10 e l’anno prossimo la manifattura degli stessi sarà un esclusiva di TSMC. Il chip A11 sarà sviluppato tramite processo FinFET che gli assicura ben 10 nanometri.

TSMC potrebbe iniziare una prima spedizione dei chip A11 nel secondo trimestre del 2017, si legge dalla fonte. Il CEO dell’azienda, Mark Liu, ha affermato durante un meeting con gli investitori, senza nominare Apple, che “il nostro primo processore a 10 nanometri personalizzato è stato prodotto con una resa funzionale soddisfacente.”

Il nuovo chip a 10 nanometri di TSMC dovrebbe iniziare a dare i suoi frutti, in termini economici, dal primo trimestre del 2017 e le entrate “decolleranno bruscamente durante lo stesso anno”, stando a quanto affermato da Liu. Gli attuali chip A9 ed A9X per iPhone 6s, iPhone SE e iPad Pro sono stati prodotti da due fonti, TSMC e Samsung garantendo un minor guadagno all’una ed all’altra.

Nel frattempo, Samsung Electronics’ System LSI Business Department è entrata “in stato di emergenza” dopo aver saputo che Apple sceglierà TSMC, azienda rivale, per produrre i chip A10 ed A11, stando ad un report proveniente dalla Corea proprio questa mattina.

“È importante per Samsung Electronics far uscire diversi prodotti ad alta innovazione per far sì che Apple torni a prenderlo come fornitore”. Per Adesso sono tutte brutte notizie quelle che sta apprendendo Samsung e “sarà difficile far fronte ad un anno senza Apple come azienda partner” si legge dal report.

Samsung potrebbe attutire questo duro colpo diventando unico partner di Qualcomm per la produzione dei processori Snapdragon 820, produzione la quale aggiungerebbe $1 miliardo ai propri profitti.

TSMC ha recentemente speso NT$1.08 miliardi (circa $34 milioni) in nuovi macchinari per la manifattura ed ha raccontato alla stampa di non aver assistito ad alcuna ripercussione da parte di SoftBank che aveva annunciato l’intenzione di acquistare il produttore di semiconduttori ARM Holdings per ben $32 miliardi.

ARM ha fornito le CPU della serie “A” di Apple fino a quando l’azienda di Cupertino non ha deciso di progettarsela da se tre anni fa, realizzando il primo processore a 64-bit, l’A7.

Insomma, non ci rimane altro che aspettare e vede se Samsung riuscirà a far riavvicinare Apple nel business dei semiconduttori.

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