The Daily e l’informazione digitale ai tempi degli iDevice 1

Che sia in atto una vera e propria rivoluzione nella creazione e fruizione di contenuti digitali è un fatto ormai innegabile: sempre più contenuti passano per il web, sempre più strumenti mobili ci consentono di accedere alle informazioni in modo semplice, veloce e, molto spesso, gratuito. In questa giungla di informazioni si è stagliato, lo scorso 2 febbraio, l’ambizioso progetto del The Daily di Murdoch, il primo giornale realizzato unicamente per iPad. A distanza di quasi due mesi, tirando le prime somme, l’esperimento ha funzionato?

Premetto che, al momento, la società di Murdoch non ha ancora diffuso dati ufficiali: dando per buoni quelli ufficiosi, però, si parla di centinaia di migliaia di download dell’applicazione che, ricordiamo, era gratuita per i primi giorni di prova e successivamente rinnovabile come in-app purchase a meno di un dollaro la settimana. Il dato da esaminare, dunque, non è il numero di download dell’app, bensì quello del numero di lettori che hanno deciso di rinnovare l’abbonamento: e sotto questo fronte, i dati sembrerebbero essere davvero molto poco incoraggianti. Si parla di circa cinquemila abbonati dopo un investimento che, stando alle stime, si aggira sui 30 milioni di dollari.

L’analisi è stata fatta da Joshua Benton tramite il social network Twitter: raccogliendo i tweet generati dal giornale per iPad, Benton ha notato che, trascorsi pochi giorni dal lancio, sempre meno lettori “twittavano” le notizie, sintomo che i lettori diminuivano dopo che l’applicazione era diventata a pagamento.
Il metodo usato da Benton è forse l’unico per cercare di capire realmente quanti utenti leggano quotidianamente il The Daily, dato che l’App Store non permette di avere accesso a questo tipo di informazioni, e Murdoch&co. non si sono certo sbilanciati. Si tratta quindi di dati parziali estrapolati solo da un social network, ma se si rivelassero veritieri, le ovvie conclusioni sarebbero che il progetto non ha avuto il successo sperato. Come mai?

Il progetto del The Daily passerà sicuramente alla storia come uno dei primi esperimenti del genere: l’idea è quella di un’informazione tutta digitale, a pagamento, a cui accedere tramite un dispositivo mobile. Ma un progetto del genere, per quanto ambizioso, potrebbe rivelarsi destinato a non funzionare per due semplici motivi. Il primo è che il popolo di internet non solo non è abituato a pagare per le informazioni a cui accede (o quantomeno non è abituato a pagare consapevolmente, dato che in realtà lo fa guardando i banner pubblicitari). Perché, quindi, pagare per un contenuto che si può avere gratuitamente da un’altra fonte?
Il secondo motivo, nonché uno degli aspetti più interessanti dell’informazione in rete, è la pluralità dell’informazione. Il lettore può attivamente ricercare le fonti che più ritiene attinenti alla sua personale visione, e decidere di sentire più campane per poi farsi un’idea di quella che è la realtà dietro la notizia. Pagare per il Daily significherebbe, in un certo senso, privilegiare una sola fonte che si ritiene più attendibile.

Un sistema a pagamento come quello ipotizzato da Murdoch, secondo me, funzionerebbe in un mondo in cui le regole fossero le stesse per tutti: se tutti i contenuti informativi diventassero a pagamento, a quel punto lo stimolo sarebbe alla creazione di quotidiani informativi sempre più competitivi, che diventerebbero capaci di autofinanziarsi.

Voi che ne pensate?

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