Mentre scocca l’ora di Apple Watch, pronto ad integrarsi nell’ecosistema chiuso della Mela, Google pensa alla trasversalità, e ad insidiare Cupertino integrandosi con i dispositivi iOS. Di seguito l’ottimo articolo di Claudio Tamburrino di Punto Informatico.

 

Google sarebbe quasi pronta a lanciare una versione di Android Wear per iPhone: la sua piattaforma per smartwatch, dunque, diventerebbe compatibile con i dispositivi con la Mela, estendendo il suo possibile target ed entrando in competizione diretta con Cupertino proprio nel momento dell’esordio dell’orologio intelligente di Apple.

Apple Watch, infatti, è disponibile per i pre-ordini da oggi per i clienti australiani, canadesi, cinesi, francesi, tedeschi, giapponesi, britannici, statunitensi e quelli di Hong Kong e viene mostrato in prova negli Apple Store locali ed in altri negozi autorizzati come la Galleria Lafayette di Parigi e Selfrigdes a Londra. Inoltre, le prime recensioni a superare il livello di produzione di Apple, sapientemente tarato soddisfare il desiderio di esclusività dei primi acquirenti.

La guerra per i wearable, in ogni caso, non si chiuderà con questa prima ondata di Apple Watch ma si giocherà presumibilmente sugli effetti di rete e sull’interoperabilità: come dimostrano l’interesse di Google per la trasversalità e la scelta di Pebble, che funziona sia in combinazione con Android che con iOS, nonché il tentativo di Apple e di altri operatori di creare un proprio ambiente entro cui legare tutti i dispositivi adottati da un utente, sembra questo l’ambito trono da conquistare.

Per questo Google starebbe ora cercando un modo per interfacciarsi con iPhone come fa ora con i dispositivi Android integrandosi alle schede di Google Now, ai sistemi di ricerca e ai comandi vocali. All’attuale stato di sviluppo, sembra funzionare attraverso un’app per iPhone che ne supporta le funzioni basilari di notifica.

 

ccpi
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