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Utonto

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  1. Noooo! Stamattina mi son portato il tablet apposta! :bubble:
  2. Ps: cerca anche la M150/151 , sono Pelikan a tutti gli effetti al prezzo della Waterman; se invece si vuole provare l'ebrezza di un tratto davvero fine, magari di un pennino in oro, ad un costo tutt'altro che proibitivo, nulla come la Sailor 1911...
  3. @MaccNiko : ben venga che la Borghini scriva bene, pur essendo troppo pesante per le tue esigenze. Ti dico la verità : se giri in rete, salvo qualche rettifica sulla produzione più recente, chiunque ti direbbe di acquistare la Pelikan anziché la Waterman (soprattutto a quel prezzo). Fin quando si argomenta il consiglio con spiegazioni attinenti alla qualità della scrittura, delle finiture o degli assemblaggi, nulla da eccepire; nel momento in cui, invece, si passa a parlare di sistemi di caricamento... Stacca lo sguardo. Evita di leggere. Salta a piè pari la questione. Perché? Semplice... Si entra nei vari estremismi... -.-" Sui sitemi di caricamento dico questo (ho penne a cartucce, penne a converter - tra l'altro, una a levetta e due a pistone - e due a stantuffo): ognuno di essi presenta vantaggi e svantaggi; a te capire cosa serve (considerando che le esigenze possono essere diverse a seconda dei contesti). Pertanto: i) cartuccia: sistema di caricamento più semplice in assoluto. Vantaggi: economicità della penna all'atto dell'acquisto; possibilità di portarsi la scorta di inchiostro e di caricare la penna senza problemi logistici e complicazioni dovute ad eventuali boccette trasportate o penne parzialmente cariche - questo vale soprattutto in aereo -; facilità di lavaggio della penna. Svantaggi: poca scelta di inchiostri e/o difficile reperibilità dei vari colori (puoi ovviare caricando la cartuccia con una siringa ed inserendo quest'ultima nella penna tenendola col pennino verso l'alto); autonomia di scrittura per 'unità di caricamento' bassa; rapporto €/ml di inchiostro più alto; se si rompe il dentino che deve forare la cartuccia, la penna è inservibile. Il resto, come il 'poco romanticismo' insito nel caricare la penna con la cartuccia, lo lascio alle tue elucubrazioni personali. ii) converter: sistema di caricamento più diffuso, sia su modelli di fascia media, che medio/bassa e medio/alta; a volte si trova, con rammarico dei puristi, anche su penne in edizione limitata. Vantaggi: permette di usare inchiostri in calamaio, il che porta ad un risparmio economico in fase di acquisto dello stesso (non vale per i Pilot Iroshizuko, almeno qui da noi) e di aver accesso ad un mondo di colori e possibilità davvero notevoli; manutenzione semplice ed accessibile, il che vuol dire che la penna può essere lavata facilmente, così come il converter stesso ed inoltre, in caso di problemi al meccanismo di ricarica, si può sostituire facilmente e con spesa bassissima (12€ quello Waterman da te postato in precedenza); in caso di necessità , si può passare alla cartuccia. Svantaggi: i converter moderni sono spesso poco più che giocattoli, per cui materiali scadenti e sensazione di 'precarietà '; se tolti e posizionati dalla loro sede molto spesso, hanno vita breve in quanto la bocchetta di incastro perde la tenuta con conseguenze spiacevoli; autonomia solitamente pari a quella di una cartuccia. Altri svantaggi, al momento mi sfuggono; inoltre il primo è stato sostanzialmente risolto con l'avvento del converter a vite (che però presenta altri punti deboli: costo sensibilmente più alto della penna e dell'eventuale ricarica; il converter è sicuramente proprietario, mentre in quelli ad incastro si possono trovare pezzi interscambiabili tra ditte). iii) stantuffo: è il caricamento per eccellenza, quello che identifica la stilografica nell'immaginario collettivo, sia degli appassionati che non. Vantaggi: inchiostro in calamaio, per cui vedi quanto detto per il converter; se fatto in ottone (sostanzialmente, solo le penne Delta e poche altre) è indistruttibile o, comunque, inattaccabile dagli inchiostri; se invece è in plastica, come quello delle OMAS (di sicuro, penne che rientrano nella fascia alta del mercato), bisogna stare attenti a tenere il meccanismo ben pulito. Consente un'autonomia di scrittura notevole, soprattutto in penne medio/grandi in quanto il corpo fa da serbatoio e quindi contiene più inchiostro di qualsiasi altro sistema di caricamento. Svantaggi: rende il - o si trova solo su penne di -prezzo elevato; pulizia più 'difficile', per cui è necessaria qualche attenzione in più; in caso di rottura, tempi e costi di riparazione aumentano notevolmente. Altro non mi sovviene... Aggiungo un parere personale: se si vuole provare davvero un sistema di caricamento diverso e ingegnoso, si deve scegliere il Vacumatic Visconti... Peccato che le penne che lo montino costino 'un tantino'... -.-"
  4. @MaccNiko : dipende da cosa intendi per 'serio'... Se intendi 'opulente' no, la Borghini non la è, né per forme né per finiture. Se, invece, intendi che scriva bene, devi provarla (dopo averla lavata se è ferma da tempo e inchiostrata). C'è poco da fare, la penna deve scrivere, per cui le varie 'limited edition' con oro a vagonate, diamanti, forme elaboratissime e cose del genere hanno poco senso; meglio una Spalding in plastica o metallo o una Lamy, che scrivono sicuramente meglio. Fatto questo pippone mentale, passo alla Waterman linkata: linee pulite ed essenziali (quindi di mio gusto, tuttavia qui si entra nel personale); pennino in acciaio, per cui rigido ed in grado di sopportare il passaggio da sfera a stilo (oltre che, nel caso, di trasferire il tratto sul foglio inferiore della carta copiativa). Unica cosa: informati anche se può ospitare un converter (sinceramente ne dubito) in quanto, se ti prende la passione, vorrai provare un inchiostro più brillante, o più fluido, o più scuro, o più chiaro, o colorato o... Insomma, di più rispetto al 4001 blu in cartucce. Ah, Waterman è francese, esattamente come la Parker (escono dalle stesse fabbriche) e direi che ha un discreto rapporto q/p. La Aurora Hastil ha una forma molto diversa ed è sottile, come le penne anni '80; io mi ci trovo bene (ho una Sheaffer TRZ 70 di quel periodo e con quella forma) però dipende da che penna usi di solito. Vantaggi rispetto alla Waterman? È torinese, per cui, in caso di necessità , l'assistenza dovrebbe essere più rapida. Inoltre è una delle poche aziende (e forse l'unica europea) a prodursi i pennini, le altre li commissionano alla tedesca Bock. Cosa cambia? A livello pratico poco, in quanto dimensioni e specifiche sono comunque proprietarie di ogni ditta, tuttavia anziché avere una sola produzione, la ditta può scegliere meglio come affrontare la realizzazione di quello specifico pennino (integrandolo meglio con l'alimentatore eccetera). @Bacchinif : la stilo si adatta benissimo alla scrittura frettolosa, in quanto basta appoggiarla e scrive senza premere... Ripeto il consiglio (già datoti ai tempi): 'butta via' 10-15€ in una Spalding o in una Lamy... Magari queste: I colori sono puramente indicativi; la prima, in versione rossa, è la mia Spalding - ora la usa mia madre - e si utilizza assolutamente col cappuccio calzato dietro (vi è un incastro, esattamente come sulla sezione) in quanto in caso contrario risulta sbilanciata. La seconda è una Lamy Safari, penna scolastica tedesca (comunissime in Germania, in quanto insegnano a scrivere con quelle penne...).
  5. @Bacchinif : le forze permettono sempre...
  6. @Bacchinif : sí, sono sensibilmente più lente, almeno per chi ha una gamba 'normale'. Io le vedo solo come bici da divertimento o, al massimo, da destinare al loro uso specifico. Di sicuro, uno bravo (e.g. Brumotti) ci fa dei veri numeri, così come in città avrebbero un senso per le buche ed i marciapiedi, tuttavia... Tuttavia, secondo me, si fa troppa fatica Molto meglio una MTB 'standard'
  7. Aspè! Anch'io ho registrato tutte le lezioni di tutti i corsi... Ho appreso dai miei errori Certo, le prime volte, comunque, per poter scrivere in modo intelligibile, dovevo anche ricopiare in bella... attendo la scansione! una delle mie penne è la Marlen Aleph, che ha un pennino in acciaio armonico - pertanto 'flessibile' - e quando lo uso, sperimento un gotico/italico... sperimento... Con risultati quasi imbarazzanti.
  8. Per il secondo video: sí, lui va a tutta birra...
  9. Teoricamente, sono un tipo di MTB; a differenza delle 'solite mountain bike' danno (o dovrebbero dare) maggior sicurezza i situazioni particolari, quali: sabbia e bagnasciuga, guadi di torrente, neve. Se poi le bici che vedi in mano ai ragazzini siano davvero in grado di fare ciò, lo ignoro (e ne dubito; come tutte le bici, partono da poche centinaia di € per arrivare a qualche migliaia). Per intenderci: http://www.mtb-mag.com/fat-bike-perche-le-ruote-grasse/ E anche:
  10. Fat bike. Mai provate, anche se mi ispirano parecchio e a detta di molti sono divertentissime da guidare. Va' detto che le reputo per gente abbastanza disinibita in MTB, anche se vengono vendute ai principianti come bici 'facili', in quanto ci vuole gamba per muoverle davvero. Le ruote larghe e seper ciccione rendono superflue le sospensioni (infatti sono full rigid) e questo ne diminuisce il peso del telaio ed il costo.
  11. Lol! Io ho anche una cannuccia per calligrafia con cui uso diversi pennini, tuttavia mi trovo meno bene che con le stilografiche. Se recupera stilo con pennini vintage (max anni '50) sí, sono tutt'altra cosa rispetto ai moderni... eh, io ho sempre commesso l'errore di pensare che scrivere male mi facesse guadagnare tempo durante le lezioni... Invece, è l'esatto opposto. Per ottenere una calligrafia leggibile, pur rimanendo ancora troppo piccola, uso un misto di copperplate e stampatello minuscolo
  12. Capisco tuo padre... Anch'io le uso h24, ivi compreso al lavoro. Ti dirò: ne ho 5 (in teoria 6, solo che la Spalding 'scolastica' l'ho regalata a mia madre per 'convertirla'), tuttavia mi manca il pennino in palladio (Visconti, possibilmente Homo Sapiens Steel); mi mancano i pennini giapponesi (davvero fini, per cui Sailor in primis e Pilot in secundis); mi mancano i veri pennini made in Italy (Aurora, l'unica ditta a farsi i pennini in casa anziché commissionarli a terzi); mi mancano... Un sacco di penne Eh, l'inclinazione della penna ormai non viene più insegnata, comunque si può imparare... Per la tua grafia: ti invidio tantissimissimo. E proprio perché perfetta, con la stilografica la valorizzeresti (ancora) di più
  13. So good! Lì sí che ci sono panorama mozzafiato! Io uscita di un'oretta circa; era troppo tempo che, per un motivo o per l'altro, la bici è rimasta in garage... Oggi mi son proprio divertito, cercando di andare il più forte possibile in un paio di discese.
  14. Appena rientrato da un giretto in MTB... Ci voleva proprio questa sgambata
  15. Denghiù! Ormai, è qualche anno che scrivo solo con stilografiche... Tutto un altro mondo!
  16. Sinceramente, mi è impossibile rispondere alla domanda, in quanto ignoro se lOutlet faccia parte o meno di una catena ed eventualmente quale. Per la penna: l'ho già inchiostrata almeno 3 volte... E a minuti, la inchiostro per la quarta [emoji16][emoji16][emoji16][emoji16]
  17. In negozio; punto vendita dell'Outlet. Super offerta sulle camicie: 2 a 39.90€ contro i 58€/68€/78€ cadauna (a seconda del modello). La penna... è la prima che ho col pennino in oro; devo ammettere che, effettivamente, è più 'rotondo' e 'morbido'. Altri aggettivi per definire la scrittura che ne deriva, sarebbero inappropriati (e già così è difficile farsi capire). L'estetica, poi, è davvero centrata sui miei gusti: nera opaca (anche la moto è di questo colore, da tempi non sospetti) e con finiture 'rutenizzate' (ovvero, colo canna di fucile); devo ammettere che è stato un regalo apprezzatissimo e centratissimo. A chi interessasse, si tratta della Parker Sonnet Secret Shell Black, facente parte della limited edition 'Great expectations' del 2015.
  18. Guarda, hanno dato parecchia soddisfazione Davvero buonissimi anche se pure la 'zuppa' di pasta e fagioli alla veneta era tanta roba... Sulla carne, solitamente, sono poco schizzinoso anch'io... Il top? Ragù di capriolo del Trentino (anche se mi spiace per i vari animali, quando li gusto... Dimentico tutto -.-" ).
  19. :clap: anche se sul menù erano indicati, in un caso come 'bigoli all'anara' e in un altro 'all'arana'... Infatti, per capire che tipo di condimento avessero, ho letto il menù in inglese e alla parola 'duck' ho deciso che dovevo provarli!
  20. Mi spiace, digerisco anche i sassi. Infatti ieri, al negozio dove ho preso un po' di vestiti per lavoro (vedi apposito thread), la commessa ha detto che se i pantaloni a sigaretta e le camicie slim non le vende a me, non saprebbe a chi altri... :hihihehe:
  21. È un po' che manco dal thread... Per cui: SSD OWC da 250GB per il bianchino di mia madre; 6 camicie (una Del Siena bianca in cotone, 2 Facis in lino - fumo di Londra e rosa -, 3 Facis in cotone - due azzurre ed una bianca a righe-); un pantalone color tabacco, in cotone, sempre Facis; una giacca sfoderata blu, ancora di Facis; ho ordinato - tuttavia è in dubbio il loro arrivo - l'ultimo paio di occhiali Steve McQueen, ovvero i 24/56. Questa, che tuttavia è il regalo fattomi da mia sorella in quanto suo testimone di nozze:
  22. E pensate che mia madre ha preso pasta coi fagioli alla veneta, pensando che fosse asciutta; in realtà , si è rivelata praticamente una zuppa. Data la stagione, le è stato impossibile finirla... Io le ho proposto il cambio piatto, ma nada; morale? Ho mangiato il piatto fotografato, il suo, il dolce e... Come antipasto, divisa tra me e lei, una pizza marinara B)
  23. Fate anche punta prosciutto, ragazzi! Ah, torre lapillo...
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