Giusto qualche giorno fa leggevo sulla Welt un articolo di Adriano Sack che parlava dell'astio che sorge sui forum, soprattutto causato dai vari OT, commenti fuori luogo, etc.
Nell'articolo erano citate anche alcune voci sociologiche molto importanti e rilevanti nel campo, quali Goetz e soprattutto Habermas, probabilmente una delle più grandi menti viventi, che è stato intervistato proprio a proposito. Diceva, adesso non ricordo le parole testuali perché ho l'articolo nell'altra casa, che nei forum è molto difficile costruire un focus, a causa della tendenza all'uguaglianza tra le voci che lo popolano - non si mancherà di notare che online le distanze sociali, di età , culturali, etc sono appiattite, e parecchio - e quindi si tende naturalmente al cosiddetto "off-topic" e questo può generare in fondo contrasti, ecco perché il titolo dell'articolo era "woher kommt der Hass im Netz" --> da dove viene l'odio in rete.
Sostanzialmente mi trovo d'accordo con Habermas, a meno che non si parli di un argomento strettamente univoco, è un'evoluzione naturale la "divagazione", quindi non è da reprimere, finché non cominciare a dare fastidio - punto in cui scattano le discussioni, l' "odio" del succitato titolo.