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ughetta

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  1. dai che ci chiudono la sala fumatori :-)

  2. ma vero non funziaaa????piccatu †††††vuoi pagare pure tu i danni per aver detto terr...? :lol:
  3. ††††††††††â€
  4. zoll, prima che te ne vai non è che mi consigli una puntata di vespaavespa bella soporifera?
  5. ©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©
  6. fariubabbuppinunpavariudazziuâ„¢
  7. Da Wikipedia: Il 31 gennaio 2008 la Corte di Giustizia Europea stabilisce che i regimi transitori susseguitisi con la legge Maccanico, il decreto legge soprannominato “salva Retequattro†e la legge Gasparri non rispettano le direttive europee e che, quindi, il lungo periodo transitorio di cui ha beneficiato Retequattro è illegittimo e, riconosce ad Europa 7 il diritto ad avere le frequenze occupate da Rete 4. Secondo tale sentenza il regime di assegnazione delle frequenze non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi e non segue criteri di selezione obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati. Il testo della corte spiega che L'applicazione in successione dei regimi transitori strutturati dalla normativa a favore delle reti esistenti ha avuto l'effetto di impedire l'accesso al mercato degli operatori privi di radiofrequenze. Questo effetto restrittivo è stato consolidato dall'autorizzazione generale, a favore delle sole reti esistenti, ad operare sul mercato dei servizi radiotrasmessi. Tali regimi hanno avuto l'effetto di cristallizzare le strutture del mercato nazionale e di proteggere la posizione degli operatori nazionali già attivi su questo mercato. Inoltre sottolinea in Italia il piano nazionale di assegnazione per le frequenze non è mai stato attuato per ragioni essenzialmente normative, che hanno consentito agli occupanti di fatto delle frequenze di continuare le loro trasmissioni nonostante i diritti dei nuovi titolari di concessioni. Le leggi succedutesi, che hanno perpetuato un regime transitorio, hanno avuto l'effetto di non liberare le frequenze destinate ad essere assegnate ai titolari di concessioni in tecnica analogica e di impedire ad altri operatori di partecipare alla sperimentazione della televisione digitale. Tale ritardo nell'applicazione della direttiva europea potrebbe comportare una pena pecuniaria a partire dal 1 gennaio 2009 (circa 350 mila euro al giorno). La sanzione dovrebbe essere calcolata con effetto retroattivo fino al 1 gennaio 2006.
  8. Buonsuar a tutti! povera zollaccia! Io litigo con la timmi:ghghgh:
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