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-YoShi-

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Cesare Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 2000.

:ciao::shock::confused: devi dare restauro a settembre? Io l'ho passato a luglio con un votino misero... ma dovevo x forza togliermelo e non avevo tempo di studiarlo per bene:(

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Ospite Eliano
Mi ricorda un esame di Storia del restauro...:ciao:

Buona lettura!

Io devo sostenere l'esame di Restauro che prevede una parte tecnica e una storica...

:confused::shock::ghghgh: devi dare restauro a settembre? Io l'ho passato a luglio con un votino misero... ma dovevo x forza togliermelo e non avevo tempo di studiarlo per bene:(

Si, ho deciso di farlo a settembre proprio per avere più tempo a disposizione visto che i testi da studiare sono più di una decina...

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Io devo sostenere l'esame di Restauro che prevede una parte tecnica e una storica...

Si, ho deciso di farlo a settembre proprio per avere più tempo a disposizione visto che i testi da studiare sono più di una decina...

Come il mio... in bocca al lupo allora!!! io ho preso un misero 20, la prof invece che farci l'orale ha pensato bene di fare uno scritto con 2 domande secche: 1 di tecnica e una di storia...:rofl:

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ho il pisello a stella...

Cadente :puking:

Per rimanere IT, se non hai mai letto niente di Murakami ti consiglio Norwegian Wood (o Tokyo Blues come l'avevano chiamato, ma ora è tornato al titolo originale, credo) e Dance Dance Dance...

:rofl:

Work hard. Party harder.

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Cadente :puking:

Per rimanere IT, se non hai mai letto niente di Murakami ti consiglio Norwegian Wood (o Tokyo Blues come l'avevano chiamato, ma ora è tornato al titolo originale, credo) e Dance Dance Dance...

:rofl:

Letti entrambi... volumi di facile lettura, con come protagonista la solita bella figa sclerata... ma di scarsissimo valore... secondo me. Decisamente sopravvalutato come autore, e non mi spiego il perché

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Cesare Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 2000.

:love: odio brandi

Mi ricorda un esame di Storia del restauro...:ghghgh:

Buona lettura!

:love:

Lentamente muore/chi diventa schiavo dell'abitudine(...) Lentamente muore/(...)chi e' infelice sul lavoro,/chi non rischia la certezza/per l'incertezza per inseguire un sogno(...)Lentamente muore chi non viaggia,/chi non legge, chi non ascolta musica,/chi non trova grazia in se stesso./ Muore lentamente/chi distrugge l'amor proprio,/chi non si lascia aiutare;/chi passa i g]iorni a lamentarsi/della propria sfortuna o della pioggia incessante(...)

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sto leggendo transformer

È proprio qui sulla terra la mela proibita | e non Dio ma qualcuno che per noi l'ha inventato | ci costringe a sognare in un giardino incantato

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io sto leggendo "I Segreti di Roma" di Corrado Augias...

appena preso.. adesso vediamo se mi piace o no..

qualcuno l'ha letto?

io l'avevo iniziato ma l'ho abbandonato, lo trovavo noioso....:fiorellino:

però non scoraggiarti, a volte il giudizio su un libro (o anche di un film) dipende dal "momento" in cui lo si legge....forse per me non era il momento giusto...comunque ce l'ho lì appoggiato nella mia libreria, prima o poi lo riprenderò in mano :fiorellino:

"Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima." H.Hesse

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:ciao:Stò finendo I cigni di Leonardo di Karen Essex, romanzo storico su Eleonora Sforza e la sorella Isabella Gonzaga; mi prende molto per la descrizione della società rinascimentale

La terra è un solo paese,siamo onde dello stesso mare,foglie dello stesso albero,fiori dello stesso giardino.Seneca (4 a.c. 65 d.c.)

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Letti entrambi... volumi di facile lettura, con come protagonista la solita bella figa sclerata... ma di scarsissimo valore... secondo me. Decisamente sopravvalutato come autore, e non mi spiego il perché

Ma non ti piace la letteratura giappo in generale? O Murakami in particolare?

Work hard. Party harder.

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  • 2 settimane dopo...

Consiglio: Le terre del finimondo - Jorge Amado

Le terre del finimondo, narrate nel romanzo, sono quelle a sud di Bahia (Brasile), protagoniste di quella corsa al cacao che insanguinerà la zona per lungo tempo. Due famiglie sono le protagoniste di questa saga: quella dei Badarò e quella del colonnello Horacio, rivali nella conquista del Sequeiro Grande, una foresta centenaria, ancora inespolarata, la cui terra promette una fertilità senza eguali.

Il romanzo, pubblicato nel 1943, fa parte del primo periodo di Amado, in cui la denuncia sociale delle condizioni di vita dei lavoratori nelle fazendas (termine con il quale viene chiamata la proprietà rurale), risulta essere il tema fondamentale. Tema peraltro assai caro ad Amado, che proprio in una fazenda è cresciuto, vivendo parte della sua giovinezza a contatto diretto con questa gente e con queste questioni.

Espressività, tematiche e stilemi ben diversi dal secondo Amado, quello per esempio di "Dona Flor e i suoi due mariti" in cui le possenti figure maschili, gli omicidi per strada, la dura condanna sociale, fanno spazio a toni più ironici, ad una ricerca stilistica più accurata, e soprattutto permettono la nascita di personaggi che difficilmente si dimenticano.

And then one day you find ten years have got behind you, no one told you when to run you missed the starting gun.

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"L'uccello che girava le viti del mondo" di Murakami

:devil: Cioè fatemi capire. Io un mese fa non sapevo niente di questo autore e adesso scopro che ho colleghi che lo adorano, direttori che lo leggono, e persino su ItaliaMac il buon Burger lo tira fuori dal cilindro al momento giusto!

Nel frattempo ho letto Norwegian Wood, ho comprato Kafka on the Shore e sto leggendo... beh lo vedete qui a sinistra cosa sto leggendo :sediata:

Non posso giudicare Murakami da un libro e mezzo, ma per ora non mi dispiace...

:biker:

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Ospite Eliano
Consiglio: Le terre del finimondo - Jorge Amado

Le terre del finimondo, narrate nel romanzo, sono quelle a sud di Bahia (Brasile), protagoniste di quella corsa al cacao che insanguinerà la zona per lungo tempo. Due famiglie sono le protagoniste di questa saga: quella dei Badarò e quella del colonnello Horacio, rivali nella conquista del Sequeiro Grande, una foresta centenaria, ancora inespolarata, la cui terra promette una fertilità senza eguali.

Il romanzo, pubblicato nel 1943, fa parte del primo periodo di Amado, in cui la denuncia sociale delle condizioni di vita dei lavoratori nelle fazendas (termine con il quale viene chiamata la proprietà rurale), risulta essere il tema fondamentale. Tema peraltro assai caro ad Amado, che proprio in una fazenda è cresciuto, vivendo parte della sua giovinezza a contatto diretto con questa gente e con queste questioni.

Espressività, tematiche e stilemi ben diversi dal secondo Amado, quello per esempio di "Dona Flor e i suoi due mariti" in cui le possenti figure maschili, gli omicidi per strada, la dura condanna sociale, fanno spazio a toni più ironici, ad una ricerca stilistica più accurata, e soprattutto permettono la nascita di personaggi che difficilmente si dimenticano.

Complimenti per la recensione!

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Complimenti per la recensione!

Mi sono fatta trascinare troppo dall'entusiamo che l'opera suscitava;)

Stone, adoro Charles Bukowski. Tra le sue opere, esistono anche svariate poesie e non puoi esimerti dal leggerle.:ghghgh:

And then one day you find ten years have got behind you, no one told you when to run you missed the starting gun.

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