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3 minuti di freehand, sai che roba.. :puking:

sì comunque sto detestando sta convalescenza. ma tant'è, comunque gli amici sono al mare... certo avrei preferito andare in bici tutti i giorni come avevo in programma, per affinare l'allenamento e soprattutto i lardominali...

ho già praticamente finito il libro di gilardi [e mi sta venendo voglia di andare ad incontrarlo, se non ho capito male vive ad alessandria :puking: ] e sono a un buon punto con ghirri, che mi sta tremendamente sul -volatile- ma d'altronde è un paesaggista:

"eh io ho una sensibilità per la luce che il fotogarfo di studio non avrà mai, perchè lui ha il controllo della luce e io no, nel senso, io ce l'ho ma in maniera diversa"

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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ho già praticamente finito il libro di gilardi [e mi sta venendo voglia di andare ad incontrarlo, se non ho capito male vive ad alessandria :puking: ]

Oh…è Ando…se s'impegna si teletrasporta lui da te :puking:

"eh io ho una sensibilità per la luce che il fotogarfo di studio non avrà mai, perchè lui ha il controllo della luce e io no, nel senso, io ce l'ho ma in maniera diversa"

Quindi 'sto tizio lo consigli o no?

La frase io la interpreterei un po' diversamente, un paesaggista sicuramente è in grado di cogliere le leggere variazioni di luce senza esser certo che vi siano.

Mi spiego meglio, in studio sposti una luce e valuti di conseguenza. In natura sembra tutto immobile, ed invece cambia ad ogni istante. In questo senso sicuramente occorre sensibilità…ma metterla in quei termini sembra che dica "io sono figo perché uso luce naturale e voi pirla perché avete vita facile con luce artificiale" ;)

ps. ma per vedere 2 foto di Ghirri online tocca pregare in turco cipriota?

«Learn all you can from the mistakes of others. You won't have time to make them all yourself» A. Sheinwold

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eccerto che lo consiglio, ghirri è uno dei grandi fotografi italiani [vero, in rete si trova poco o niente], e le sue lezioni sono materiale prezioso e interessante, per quello che ho letto sin'ora. ;)

sì la tua valutazione è corretta, anch'io la interpreto in quel modo, e sono io a dargli l'intonazione del "son figo perchè uso la luce naturale".

per esperienza personale, l'attenzione alla luce che DEVE venirti fotografando in studio [proprio perchè ne hai il controllo], la puoi portare anche fuori. e cambia tutto, veramente, le variazioni le noti di più, le direzioni, i tipi di luce.. e in base a questo si riesce anche a capire come sfruttare a proprio vantaggio una luce che non si può modificare [nel caso di un ritrattista come oserei definirmi :puking: capisci come spostare il tuo soggetto in funzione della luce disponibile]. non ultimo, vien spontaneo accorgersi quando ha senso provare a fare una foto, e quando invece si può star certi di un risultato per nulla interessante. se prima pensavo che aver sempre con sé la macchina foto permettesse di alzare le probabilità di fare una buona foto, ora la tiro fuori solo se ne ho una sorta di certezza. nel senso che, soprattutto grazie all'esperienza in studio, penso di aver imparato a valutare se e quando andrò incontro ad una foto di cacca o meno. :puking:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Regà.. manuali per Aperture3 .. che non superano i 15€.. ne esistono???!! :puking:

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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;)

come spiegarmi...

hai presente quando cerchi di fotografare una cosa quadrata, che invece nell'immagine che ne fai ha, che so, la forma di un trapezio o di un rettangolo, invece di essere quadrata? è una geometria mancata.

ora, a mio avviso fotografare un ambiente con delle geometrie tanto chiare quanto quelle di un portico simile [il fatto che viva a torino e dica queste cose non penso sia del tutto casuale], dovrebbe in linea teorica metterti nella condizione di osservare l'ambiente in maniera geometrica.

vediamo se riesco a farti vedere cosa vedo io che non va. :ghghgh:

db2df

in verde le bisettrici.

in giallo il reticolo dei terzi.

in fuschia le linee di fuga, in fuga sparpagliata direi :puking:

secondo me, ma anche terzo e quarto me, i portici son roba che va presa con le pinze e le geometrie vanno rispettate al millimetro. il fuoco delle linee di fuga, per me, deve cadere dalle parti della bisettrice verticale [che poi si trovi più in alto o più in basso della bisettrice orizzontale e quindi del centro del fotogramma, ha meno importanza, e soprattutto può avere un perchè ;) ].

penso che la cura nelle geometrie, quando si fotografi un'architettura, faccia inequivocabilmente la differenza tra la fotografia turistica mod. passo-"vedo"-click-riguardo a casa, e la fotografia fatta consapevolmente.

edit: sono stato traviato durante l'adolescenza.. maledetti libri di storia dell'arte [maledetto me che preso dalla foga di dimenticare il liceo li ho venduti.. :) ] con le loro miniature dei quadri, riportanti il reticolo delle linee di fuga.. tutti così precisi, così geometrici, traboccanti rigore e bellezza... :puking:

più che le geometrie qui è sbagliata la focale che schiaccia troppo questo portico e lo fa sembrare un panello appeso ad un muro, manca completamente della profondità reale della scena, la via di fuga non si muove di un millimetro dal punto del suo inizio :ghghgh: ............... comunque hai ragione è una questione di geometrie mancate, una delle soluzioni era una focale diversa

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più che le geometrie qui è sbagliata la focale che schiaccia troppo questo portico e lo fa sembrare un panello appeso ad un muro, manca completamente della profondità reale della scena, la via di fuga non si muove di un millimetro dal punto del suo inizio :puking: ............... comunque hai ragione è una questione di geometrie mancate, una delle soluzioni era una focale diversa

a questo non avevo pensato. :puking:

mi spieghi la fuga che non si muove, che cosa significa?

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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usando una focale più corta riduceva la compressione dei piani, il colonnato acquisiva profondità, e spostandosi lateralmente rispetto alle bisettrici e casomai aiutandosi anche con l'inclinazione della fotocamera induceva una specie di "distorsione prospettica" (non è una distorsione però :S) che dovrebbe dare una sensazione maggiore di profondità e dinamicità alla scena ............ temo di essermi spiegato malissimo anche se in testa ho bene l'idea :puking: se trovo una foto è meglio :puking:

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;)

come spiegarmi...

hai presente quando cerchi di fotografare una cosa quadrata, che invece nell'immagine che ne fai ha, che so, la forma di un trapezio o di un rettangolo, invece di essere quadrata? è una geometria mancata.

ora, a mio avviso fotografare un ambiente con delle geometrie tanto chiare quanto quelle di un portico simile [il fatto che viva a torino e dica queste cose non penso sia del tutto casuale], dovrebbe in linea teorica metterti nella condizione di osservare l'ambiente in maniera geometrica.

vediamo se riesco a farti vedere cosa vedo io che non va. :ghghgh:

db2df

in verde le bisettrici.

in giallo il reticolo dei terzi.

in fuschia le linee di fuga, in fuga sparpagliata direi :puking:

secondo me, ma anche terzo e quarto me, i portici son roba che va presa con le pinze e le geometrie vanno rispettate al millimetro. il fuoco delle linee di fuga, per me, deve cadere dalle parti della bisettrice verticale [che poi si trovi più in alto o più in basso della bisettrice orizzontale e quindi del centro del fotogramma, ha meno importanza, e soprattutto può avere un perchè ;) ].

penso che la cura nelle geometrie, quando si fotografi un'architettura, faccia inequivocabilmente la differenza tra la fotografia turistica mod. passo-"vedo"-click-riguardo a casa, e la fotografia fatta consapevolmente.

edit: sono stato traviato durante l'adolescenza.. maledetti libri di storia dell'arte [maledetto me che preso dalla foga di dimenticare il liceo li ho venduti.. :) ] con le loro miniature dei quadri, riportanti il reticolo delle linee di fuga.. tutti così precisi, così geometrici, traboccanti rigore e bellezza... :puking:

Grazie dell'ottima delucidazione;)

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già ma anche lì, geometrie mancate e mica di un pelo... :puking:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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già ma anche lì, geometrie mancate e mica di un pelo... :devil:

e che pretendi dei capolavori ?

ti avevo avvertito che sono foto del cavolo fatte a cavolo :ghghgh::ghghgh:

esempio di come intendo io spostare la fuga con dei disgni del cavolo stavolta :scappo:

20100812-b83qut4mhafxg4y1hdc8uhb8a4.jpg

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mi sa che continuo a non capire.. perchè ok la prima forse è troppo rigida, la seconda invece fa un po' schifo. :ghghgh:

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vengo in vostro aiuto... :ghghgh:

4172035315_c97ecbb32d_z.jpg

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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sono foto fatte col 180 macro?

esatto... ho allestito unpianodi lvoro alvolostamattina... con 2flash oht shoe ,ombrello e diffusore..

ho cercato,nonostante la morbidezza della luce, un taglio che facesse risaltare scanalature e fessure del soggetto...

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ho cercato,nonostante la morbidezza della luce, un taglio che facesse risaltare scanalature e fessure del soggetto...

Non vorrei dire una boita ma credo che ci sarebbe voluta un'illuminazione davanti al soggetto e non di lato.

Se la metti da una parte le scanalature ti creano delle zone d'ombra che non sono gradevoli e nemmeno adeguate al tipo di scatto che, mi sembra di capire, volevi ottenere.

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Non vorrei dire una boita ma credo che ci sarebbe voluta un'illuminazione davanti al soggetto e non di lato.

Se la metti da una parte le scanalature ti creano delle zone d'ombra che non sono gradevoli e nemmeno adeguate al tipo di scatto che, mi sembra di capire, volevi ottenere.

e allora non dirla la boiata. :ghghgh:

per far risaltare la texture di una superficie è proprio la luce "non frontale" che permette questo genere di cose.. perchè sono le ombre a farti percepire i rapporti dimensionali, le depressioni e le sfaccettature della sperficie. :devil:

non capisco che oggetto sia [un bottone?] nè quale fosse l'intenzione nell'immagine, ma mi sembra che sta lente non sia male. :scappo:

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e allora non dirla la boiata. :ghghgh:

per far risaltare la texture di una superficie è proprio la luce "non frontale" che permette questo genere di cose.. perchè sono le ombre a farti percepire i rapporti dimensionali, le depressioni e le sfaccettature della sperficie. :ghghgh:

non capisco che oggetto sia [un bottone?] nè quale fosse l'intenzione nell'immagine, ma mi sembra che sta lente non sia male. :devil:

Verissimo, verificato di persona al corso di still life fatto tempo fa. :)

-Strobist.com ->Lighting 101: Textural Lighting for Detail Shots :scappo:

Flickr PentaxPhotoGallery marcocappellari.net “If you find yourself out shooting a client and you are saying in your head. “UHH… I’ll fix that later in photoshop…†stop what your are doing and slap yourself as hard as you canâ€-Zack Arias

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sono delle Pintadera

e la usavano i sardi in passato per "marchiare"il pane...

@Patrecord...ti confermo quanto detto da Steno12 e verificato da b3r53rk per mettere in risalto un texture devi avere luci laterali che creino ombre...

nello specifico...

right camera... strobist 1/8 con diffusore apollo

behind subject on theleft strobist 1/8 with umbrella

messi a distanze e altezze diverse di modo da creare ombre differenti... che potete vedere sul pannello riflettente sucui poggiano...

spero che il risultato sia buono...

l'oggettoinquestione ha il diametro che stà grosso modo su il palmo di una mano... giusto per avere un'idea

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nello specifico...

right camera... strobist 1/8 con diffusore apollo

behind subject on theleft strobist 1/8 with umbrella

Ma detto in inglese fa più figo? :ghghgh:

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inglese maccheronico....:devil:

dato che stòstudiandoinglese inquesto periodo... c s esercita..:scappo:

Vedi di non dimenticarti dell'italiano però! :ghghgh:

(scherzo!) :):ghghgh:

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ho la tastiera dell 'IMAC che si stà ribellando... ogni tanto pigio e non parte la lettera o lo spazio... cosa sarà?

Quello che sta tra la sedia e la tastiera? :ghghgh:

Scherzo, non lo so, controlla che non sia lercia, a volte su alcuni notebook in laboratorio mi capita, risolvo disinstallando la tastiera e riavviando. :scappo:

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Quello che sta tra la sedia e la tastiera? :ghghgh:

:scappo:

Acro, aggiorna il s.o. se non l'hai già fatto.

Succedeva anche a me con il Macbook Pro, in pratica pigiando i tasti non compariva nulla a monitor, ma dopo un po' le lettere venivano inserite tutte d'un colpo, come se ci fosse uno strozzamento del buffer della tastiera…ed il touchpad smetteva di rispondere :ghghgh:

A proposito di inglese, ho imparato oggi una parola stupenda "wishy-washy" :devil:

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:ghghgh:

Acro, aggiorna il s.o. se non l'hai già fatto.

Succedeva anche a me con il Macbook Pro, in pratica pigiando i tasti non compariva nulla a monitor, ma dopo un po' le lettere venivano inserite tutte d'un colpo, come se ci fosse uno strozzamento del buffer della tastiera…ed il touchpad smetteva di rispondere :devil:

A proposito di inglese, ho imparato oggi una parola stupenda "wishy-washy" :scappo:

Può essere, in questi giorni ho installato un update per il trackpad sul mb di mia moglie, diceva che prima era "pigro" al singolo click, ora è più veloce o come dicono in inglese, much more responsive... :ghghgh:

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e allora impariamo ad acro che la parola strobist vuol dire "colui che usa uno strobe, un flash". quindi cos'è che avresti messo a destra e dietro al soggetto? :ghghgh:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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