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va a gusti, trovo un po' tanto artificioso il trattamento [ho visto del finto tiltshifting fatto molto meno peggio], e certe scelte sgrandangolistiche che non condivido fino in fondo. se fossi la sposa giapponese mi incazzerei per quella foto di gruppo in cui sembrano facce di cera. o per i bianchi e neri cACCADR. o le innumerevoli scene costruite, innaturali. ecco, manca di spontaneità. può essere?

beh di spontaneità manca sicuramente, sono tutte appunto artificiose, però da quel che vedo, moltissima gente purtroppo, trova quasi indifferente, o foto fatte a caso, quelle di un servizio reportage, quelle artificiose, o anche ritratti HDR, vanno per la maggiore, per i non appassionati di fotografia, che appena vedono qualcosa di "particolare" fanno "WoW, quanto è bravo questo, si vede che ha un macchina con i contro@@"..

alcune sue sono molto belle, alcune no, anzi quasi fastidiose, ma leggendo sopra, è anche possibile che abbiano richiesto una servizio del genere.. bho!

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Mah... (Queste) sono carine, fanno pensare, però, più a un servizio stile catalogo IKEA che a un matrimonio... Cioè, gli sposi sono la cornice delle fotografie?

Sarò io datato mentalmente, ma per me le foto del matrimonio sono quelle in cui si privilegiano gli sposi, invece che le sedie, i soprammobili e gli altri complementi d'arredo... Però, prese così come sono, le fotografie in questione sono piuttosto piacevoli.

Invece (Queste) mi sanno di eccesso.

Ok, sono maggiormente aderenti alla mia idea di fotografia da matrimonio, per quanto riguarda i soggetti, ma in alcuni casi sono esagerate! HDR a mitraglietta, che in alcuni casi ci potrebbe anche stare, ma come saranno, poi, stampate per l'album?

Premetto che io, proprio io, di fotografia da matrimonio ne so poco (e forse pure di fotografia in senso ampio) e mi diletto per fatti miei a scattare di qua e di la, senza commissione alcuna (e chi la vorrebbe tutta questa responsabilità!?) ma sto notando, tra vetrine in giro e matrimoni a cui sono invitato, che la moda della super post produzione è in espansione.

Vedono tutti le foto incredibilmente marcate (HDR, ma pochi sanno si chiami così se non hanno mai fotografato), super contrastate, esagerate e si eccitano come ricci...

Ormai un gusto dell'orrido sta prendendo piede! Non ne parliamo, poi, girando sul Canon Club (in FB) che obbrobri vengono pubblicati quando si tratta di matrimoni... ce ne sono alcuni sobri e piacevoli (fotograficamente parlando), ma altri che, per via soprattutto della PP, oltre che dei gusti tangheri di sposi e fotografi, veramente fanno venire la diarrea!

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poi sono "cazz|" di chi stampa... :DD

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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ehhh la fotografia di matrimonio è un soggetto strano. è difficile trovare un matrimonio sobrio, ben curato esteticamente. va da sé che poi le foto risultino orrende, no?

cioè questi matrimoni roccherroll che fanno oltremare sono tamarrissimi ma son ben curati e nel complesso funzionano! c'è un senso comune... e soprattutto non ci sono le nostre chiese barocco-campagne polverose buie e orrende. tanto per cominciare..

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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cioè è un'altra educazione, un altro gusto.. ad esempio qui nonsi potrebbe MAI vedere un matrimonio in cui i fiori stanno dentro delle lattine arrugginite, o ci sono i festoni di carta fatti a mano e disegnati, la fattoria, O IL BARBEQUE. non esiste. qui devi far vedere che stai spendendo un patrimonio. solo che poi non te lo puoi permettere e quindi finisci che fingi di aver classe e invece passi per mozzone.

stesso motivo per cui certa fotografia di food che fuori è apprezzatissima, qui non funziona perchè le briciole o il "farm taste" fanno sporco, cioè tutti ci vantiamo della cucina italiana, del fatto in casa, poi però la fotografia di food da noi è generalmente sta porcata qui.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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... e soprattutto non ci sono le nostre chiese barocco-campagne polverose buie e orrende. tanto per cominciare..

Appunto..

giusto ieri vedevo un video su vimeo un consiglio..

https://vimeo.com/57825340

ma in italia con le chiese buie e barocche che ci sono... :DD

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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difatti da noi generalmente quelle immagini si fanno fuori... ed io mi chiedo: A CHE CACCHIO SERVONO? le chiese fuori sono BRUTTE. ancor più che dentro. e c'è già metà del matrimonio fotografato dentro la chiesa. perchè non fare le foto di famiglia al ricevimento, che normalmente è un bel posto? mah. cose che cerco di spiegare ai miei clienti, non tutti ci arrivano, altri proprio non vogliono sentire ragioni, le foto davanti alla chiesa si DEVONO fare. ma non sanno nemmeno loro perchè.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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certa fotografia di food che fuori è apprezzatissima

Splendore ste immagini, queste si che mettono l'appetito e ti fanno "sentire a casa" :)

M.

Mac Mini Quad i7 2.3ghz Double Drive Kit SSD MX100 512gb + HD 1tb, 16gb Ram ## MacBook White Unibody 13" C2D 2.26ghz ## iPhone 5c Yellow ## iPod Nano (Product)RED

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Splendore ste immagini, queste si che mettono l'appetito e ti fanno "sentire a casa" :)

M.

sì... ma lo percepisci che l'ha cucinato un americano... :diavoletto:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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cioè è un'altra educazione, un altro gusto.. ad esempio qui nonsi potrebbe MAI vedere un matrimonio in cui i fiori stanno dentro delle lattine arrugginite, o ci sono i festoni di carta fatti a mano e disegnati, la fattoria, O IL BARBEQUE. non esiste. qui devi far vedere che stai spendendo un patrimonio. solo che poi non te lo puoi permettere e quindi finisci che fingi di aver classe e invece passi per mozzone.

stesso motivo per cui certa fotografia di food che fuori è apprezzatissima, qui non funziona perchè le briciole o il "farm taste" fanno sporco, cioè tutti ci vantiamo della cucina italiana, del fatto in casa, poi però la fotografia di food da noi è generalmente sta porcata qui.

Ma secondo me è anche un fatto legato al target cui si punta. Le foto (le prime) sono decisamente rivolte, almeno così le percepisco, a chi ricerca una certa qualità del cibo: naturale, biologico, casereccio, di qualità curata non nella preparazione soltanto, ma nel reperimento e nella cura della materia prima.

Un po' come dire Jamie Oliver... sono bruttine alla presentazioni, le cose di cui nutrirsi, ma quella rusticità, quell'atmosfera ruspante (che da noi molti definirebbero campagnola) fanno pregustare qualcosa di diverso dalla GDO.

Le seconde (quelle italiane) puntano al cliente che vuole la cucina minimale, curata nella presentazione prima ancora che nella materia. Nota, infatti, che le prime puntano tanto sul prodotto prima ancora che arrivi al piatto, e quando nel piatto è giunto si predilige il senso di "HandMade". Le seconde, col bianco (senso di pulizia e minimalismo), puntano a dire: ecco, sappiamo fare piatti belli, decorati e che quando li guardi ti dici: "Ma come cavolo ha fatto a dargli 'sta forma?".

Puntano, per fortuna, a target differenti d'utenza. Chi sceglie la prima tipologia di cibo, difficilmente si lancia sulla seconda e viceversa.

Le prime, tornando al paragone coi cuochi (scusa ma adoro la cucina, sporcarmi e cercare i prodotti seri), sono Jamie Oliver, le seconde Gordon Ramsay. Due cucine di classe, due target diversi.

Entrambe buone, ma diverse.

Splendore ste immagini, queste si che mettono l'appetito e ti fanno "sentire a casa" :)

M.

Infatti! Ma c'è tanta gente attratta da quell'altro tipo di cucina! Non sanno cosa si perdono!

Basti pensare che tantissimi comprano la carne di maiale magra, e pensano che il porco debba essere rosa per essere quello buono. Povera Italia, e pensare che i nostri maiali autoctoni, grassi e neri, hanno un sapore incredibile. Eppure nessuno li compra, infatti sono andati quasi in estinzione, se non fosse stato per un sensibilizzazione di nicchia alla qualità degli ultimi tempi, perché la percentuale di grasso visibile è maggiore.

Nessuno si interessa al contenuto nutrizionale del prodotto... Malattia questa dei tempi moderni!

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ecco non cominciamo a parlare di carni troppo magre che faccio fatica a trovare del maledetto manzo grasso da fare alla griglia. trovo solo bistecchine senza quella giusta quantità di marezzatura che in cottura dà sapore e tenerezza. grrrr!!

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se interessa da.. ieri.. vendo anche ProPhoto, Eizo, Elinchrom, Lee Filter, ... e qualcos'altro.. (su ordinazione) ;)

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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ma vai a Carrù :ghghgh:

è venuto lui da me e comunque non era grassissimo, sopra la media ma si può fare meglio. comunque OTTIMA. sbav.

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bè, in Italia sono..

qualche giorno ;)

Anche a rotoli

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non ricordo se l'avevo già messa..

siccome dovrei partecipare ad una piccola esposizione.. e dovrei mettere una foto con tema libero.. questa è una delle ultime "astratte" che ho fatto..

che ne pensate? (voglio critiche) .. mi serve sapere cosa comunica.. così, d'impatto..

8336650723_860436031f_c.jpg

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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di astratto c'è ben poco, oserei dire.. no? anzi forse c'è troppo materiale per passare per astratto...

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vabè.. astratto.. in senso che non ha un tema..

ma la luce è volutamente dura! :)

P.S.

Me la son stampata 30x45 su carta hahnemuehle.. la william turner.. non so se l'avete mai vista.. è na cosa stupenda! ;)

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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Volevo inviarti un MP ma mi dicono che non vuoi MP

a chi ti riferisci?

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sai i codici che ti interessano?

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vabè.. astratto.. in senso che non ha un tema..

minchia. «astratto = privo di tema» da dove arriva sta cazzata?

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minchia. «astratto = privo di tema» da dove arriva sta cazzata?

ma dai.. l'ho scritto io.. lo so che astratto non è privo di tema.. ma intendevo che non c'è un tema vero e proprio.. arà...

La mia domanda.. era cosa trasmette la foto... nessuno m'ha detto questo.. m'avete parlato.. di luce dura.. et simili.. :preoccupato:

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