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ommioddio :rofl: :rofl: :rofl:

in effetti non nascondo che, davanti a certe "opere", anch'io a stento riesco a non tirare un "vaffa"…

così tanto per essere in tema ma in contromano decisa, guardate che belle queste foto?

kubrik

Ecco.. io sono più per questo tipo di foto..

A NY son andato al Guggenheim.. e tre i pochi "famosi" c'era un asiatico (ho rimosso il nome) che praticamente si prendeva l'80% del museo..

Ora OK.. che tante volte uno certe cose non le capisce... non ci arriva.. ma mi volete dire cosa significa una pietra messa a terra.. così.. senza descrizione... bhà!!! :baby: :baby:

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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ho modificato un po' di cose sù, prova a rileggere. :)

se vuoi ripescare il discorso colombari, come già dissi oltre alla manovra di marketing, un po' di esibizionismo da una parte e un po' di voyeurismo dall'altra, anche lì i contenuti erano abbastanza palesi, i risultati debitamente interessanti, e così via. se un giorno ti troverai a fare da fotocoach, poi ne riparliamo.

se il tuo giudizio su van gogh è quello, BEHHHHH.. non c'è molto da discutere.

forse dovresti provare a studiare un po' di storia dell'arte, non dico tanto ma almeno provarci, indagare sui percorsi che portano determinati artisti a dipingere alla propria maniera, a mettere in relazione il cosa c'era prima con quello che c'era durante, con le tecniche disponibili, con la letteratura coeva, col progresso scientifico, eccetera eccetera.

pensa che ultimamente ho visto gallerie presentare "dipinti" fatti su ipad. :rolleyes:

ho il sospetto che tu sia uno di quelli che «l'arte si è fermata al 1700». :DD ho alcuni "colleghi" [con le dovute virgolette] che non hanno paura a sbandierare questo genere di opinioni. :cold: e noi dovremmo essere comunicatori.. innovatori... invece giriamo con paraocchi e cuffione stereo da cui la tatangelo ci urla nelle orecchie.

incredibile... sto quotando steno... :ghghgh:

a parte gli scherzi, è vero... una lezione, anche sommaria, di storia dell'arte ti apre un mondo che neanche pensavi esistesse. Qualche settimana fa ho assistito ad una "lezione" (se così possiamo chiamarla) di una prof di storia dell'arte di Asti, sui tentativi che nei secoli si sono fatti per rappresentare la realtà, dalla "macchina" di Brunelleschi fino alla moderna macchina fotografica, analizzando come nel tempo sia cambiato il modo di dipingere. Beh, sono rimasto sorpreso dalla mia ignoranza...

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incredibile... sto quotando steno... :ghghgh:

OU!!! :prr:

ahah :D

ps: ho aperto un thread su questioni di stampa in cui potresti farmi un po' di luce... :)

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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si si, che la foto fosse una è chiaro, ma comunque se a 30 gruppi sono iscritto, 30 volte la devo aggiungere… che due bolas… :(

minkia ste, ma quante ne sai? sarà che storia dell'arte ho finito di "studiarla" nel 1990, pur andando per musei, non ricordo assolutamente nulla di correnti e quant'altro!!!!!

fa parte del mestiere.. bisogna studiare, approfondire, capire... altrimenti come fai a dare qualcosa di nuovo? a produrre qualcosa che ancora non c'è? a fare qualcosa di tuo? :baby:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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fa parte del mestiere.. bisogna studiare, approfondire, capire... altrimenti come fai a dare qualcosa di nuovo? a produrre qualcosa che ancora non c'è? a fare qualcosa di tuo? :baby:

oddio, mi metti a disagio così :cold:

ed io che volevo fare solo il papà :baby:

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cut

una cosa è "conoscere per capire" una cosa è "conoscere per apprezzare". puoi capire una cosa se la conosci, ma se ti fa cagare continuerà a farti cagare.

quindi di fatto la determinante del conoscere non determina il fatto che al tuo gusto una cosa piaccia o meno.

come detto è relativo il concetto di arte che uno ha. non è detto che se io non ho studiato l'arte moderna allora non mi possa piacere, ho un concetto di arte dove non trovano spazio tre tagli una tela, un ferro da stiro coi chiodi, una bici senza ruote, un piffero senza buchi, un sasso senza sasso...

se la techno mi fa vomitare, non è che conoscendo il perchè nasce me la farà apprezzare... ;)

:-)

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una cosa è "conoscere per capire" una cosa è "conoscere per apprezzare". puoi capire una cosa se la conosci, ma se ti fa cagare continuerà a farti cagare.

quindi di fatto la determinante del conoscere non determina il fatto che al tuo gusto una cosa piaccia o meno.

come detto è relativo il concetto di arte che uno ha. non è detto che se io non ho studiato l'arte moderna allora non mi possa piacere, ho un concetto di arte dove non trovano spazio tre tagli una tela, un ferro da stiro coi chiodi, una bici senza ruote, un piffero senza buchi, un sasso senza sasso...

se la techno mi fa vomitare, non è che conoscendo il perchè nasce me la farà apprezzare... ;)

sai.. poi.. tipo.. uno specchio rotto.. con tutti i cocci per terra... al guggenheim.. lo potevo esporre anch'io!! :DD

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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una cosa è "conoscere per capire" una cosa è "conoscere per apprezzare". puoi capire una cosa se la conosci, ma se ti fa cagare continuerà a farti cagare.

quindi di fatto la determinante del conoscere non determina il fatto che al tuo gusto una cosa piaccia o meno.

come detto è relativo il concetto di arte che uno ha. non è detto che se io non ho studiato l'arte moderna allora non mi possa piacere, ho un concetto di arte dove non trovano spazio tre tagli una tela, un ferro da stiro coi chiodi, una bici senza ruote, un piffero senza buchi, un sasso senza sasso...

se la techno mi fa vomitare, non è che conoscendo il perchè nasce me la farà apprezzare... ;)

ci sono tanti casi in cui capire ti fa anche apprezzare...

Ad esempio, come già diceva steno poco sopra, l'arte sacra. Se l'argomento ovviamente interessa (e parte tutto da lì secondo me), è facile arrivare ad apprezzare ad esempio l'arte ortodossa-bizantina con le sue icone apparentemente tutte uguali ma che nascondono una marea di significati e simbologie... tanto per fare un'esempio...

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ci sono tanti casi in cui capire ti fa anche apprezzare...

Ad esempio, come già diceva steno poco sopra, l'arte sacra. Se l'argomento ovviamente interessa (e parte tutto da lì secondo me), è facile arrivare ad apprezzare ad esempio l'arte ortodossa-bizantina con le sue icone apparentemente tutte uguali ma che nascondono una marea di significati e simbologie... tanto per fare un'esempio...

si ma a quel punto ti piace quello che c'è dietro non quello che stai vedendo... :mhh:

:-)

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non c'è alcuna distinzione...

mah, a me sembra ci sia una bella differenza tra il provare un qualcosa per quello che guardi e provare un qualcosa per quel che pensi di aver capito/studiato/imparato rispetto a quel che guardi.

per come intendo io l'arte, se ti suscita qualcosa solo dopo che qualcuno ti ha spiegato il perchè, è un fail.

se deve comunicare qualcosa deve comunicarlo a prima vista, se ha bisogno di essere spiegata inizia a traballare.

nel caso delle icone che tu hai citato mi sembrano più un rafforzativo dell'idea, idea che sta su anche da sola senza le icone, le icone però non stanno su da sole senza l'idea. (no parlo dell'arte bizantina in particolare, che tra l'altro mi piace anche)

mio pensiero eh :)

:-)

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è un concetto forse superficiale di arte, quello di relegare esclusivamente alle sensazioni. è come dire che la divina commedia è spazzatura solo perchè per nostra ignoranza non capiamo correttamente il significato di ciò che c'è scritto dentro.

poi.. se vogliamo parlare di "ti piace ciò che c'è dentro invece di ciò che guardi", avvalori le mie considerazioni di poc'anzi a proposito di fermarsi al contenitore invece di apprezzare il contenuto. come se ti fermassi a valutare com'è rilegato un libro, quale carattere è usato, il kerning, l'interlinea, la copertina.. invece di concentrarti sulle cose che vi son scritte. :)

il dramma, o il pregio per chi ha voglia di andare oltre, è proprio quello: nell'arte visuale, messaggio medium e tecnica si fondono, se ti concentri solo su uno di questi aspetti, ti sfuggirà l'interezza dell'opera.

il confronto con la tecno non credo sia molto pertinente, anche se pure lì c'è un discorso di educazione ben precisa.. c'è musica tecno di grandissimo spessore, così come c'è arte contemporanea che è davvero spazzatura. :)

@max, mi riferivo a ciò che mi compete col discorso di imparare per riuscire a produrre cose nuove/proprie :oops: è chiaro che va tutto tarato alle proprie necessità/possibilità..

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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è un concetto forse superficiale di arte, quello di relegare esclusivamente alle sensazioni. è come dire che la divina commedia è spazzatura solo perchè per nostra ignoranza non capiamo correttamente il significato di ciò che c'è scritto dentro.

poi.. se vogliamo parlare di "ti piace ciò che c'è dentro invece di ciò che guardi", avvalori le mie considerazioni di poc'anzi a proposito di fermarsi al contenitore invece di apprezzare il contenuto. come se ti fermassi a valutare com'è rilegato un libro, quale carattere è usato, il kerning, l'interlinea, la copertina.. invece di concentrarti sulle cose che vi son scritte. :)

normale, ma uno scritto è una cosa, un figura è un'altra cosa.

è normale che per capire qualcosa di scritto devi sapere cosa c'è scritto

una figura la vedi... c'è poco da capire, o meglio se ti suscita qualcosa allora l'hai capito, magari in modo errato ma qualcosa l'hai capita.

stessa cosa per la divina commedia, la leggi, la capisci ma non è detto che la comprendi o non comprendi quello che dante voleva esprimere... ma come detto uno scritto è diverso da un disegno/scultura

:-)

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ahiahiahia :D mi spiace ma no, non sono cose molto diverse. lo sono nella forma, non nella sostanza. sono tutti linguaggi, forme diverse per l'appunto, di comunicare. se non conosci il linguaggio, se non hai gli elementi per decrittare il contenuto, non potrai apprezzarlo, perchè non potrai esperirlo se non in forma superficiale, appunto.

non travisiamo l'affermazione di adams, "se una foto ha bisogno di un sottotitolo, allora è venuta male" [era adams?], solo perchè uno è un grande non vuol dire che non possa dire cazzate. ti sfido a capire un reportage di guerra senza i sottotitoli, senza una spiegazione di quel che succede all'interno delle immagini.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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ti sfido a capire un reportage di guerra senza i sottotitoli, senza una spiegazione di quel che succede all'interno delle immagini.

una casa sventrata

un uomo con un buco in testa

un katyusha che svolazza sopra la testa

direi che sono perfettamente capibili...

uno scritto è normale che devi sapere cosa c'è scritto per capirlo, una foto è un po meno esosa, o almeno, dovrebbe essere meno esosa, soprattutto se è destinata ad essere esposta e quindi, va da se, comunicare qualcosa.

in questo caso la frase che hai citato (che non conoscevo) direi che ci sta a pennello.

se quel che vuole comunicare non traspare dalla foto/disegno/scultura, allora non ha risolto molto. torniamo quindi al fatto che la foto è un rafforzativo di un testo che starebbe in piedi da solo mentre la foto da sola non sta in piedi.

:-)

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ufffff... cerco di farla ancora più semplice :) ti sfido a capire, per ipotesi, che due uomini neri ritratti "à la avedon" spalla contro spalla siano un tutsi e un hutu senza didascalia o senza essere un antropologo o uno studioso di conflitti odierni.

per capire uno scritto devi conoscere la lingua in cui è scritto, non "sapere cosa c'è scritto".

capire un reportage di guerra vuol dire sapere cos'ha condotto al conflitto, chi sono le persone coinvolte e perchè, e non l'essere in grado di discernere tra un'immagine che rappresenti UN conflitto, da una che rappresenta un gattino controluce coi peli arruffati. capire che un'immagine rappresenta QUEL conflitto. senza didascalia.

come fai a capire il valore di "sui tetti di teheran" senza una bella didascalia che ti dia il minimo di infarinatura che ti serve per comprendere di cosa si sta parlando, a meno di essere un reporter che si occupa con precisione di iran e dintorni? sicuramente se guardi il reportage di masturzo dici "che foto di merda", sicuro.

qualcuno mi aiuti. mi sembra di parlare di presepi con un appassionato di rondelle del 14.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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ps: che bello, sembra IM-fotografia ai bei tempi! una volta ne facevano tipo tre al giorno di discussioni accese come questa :love:

:suda:

e mi fa strano stavolta essere dalla parte di chi ragiona :diavoletto:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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ufffff... cerco di farla ancora più semplice :) ti sfido a capire, per ipotesi, che due uomini neri ritratti "à la avedon" spalla contro spalla siano un tutsi e un hutu senza didascalia o senza essere un antropologo o uno studioso di conflitti odierni.

per capire uno scritto devi conoscere la lingua in cui è scritto, non "sapere cosa c'è scritto".

capire un reportage di guerra vuol dire sapere cos'ha condotto al conflitto, chi sono le persone coinvolte e perchè, e non l'essere in grado di discernere tra un'immagine che rappresenti UN conflitto, da una che rappresenta un gattino controluce coi peli arruffati. capire che un'immagine rappresenta QUEL conflitto. senza didascalia.

come fai a capire il valore di "sui tetti di teheran" senza una bella didascalia che ti dia il minimo di infarinatura che ti serve per comprendere di cosa si sta parlando, a meno di essere un reporter che si occupa con precisione di iran e dintorni? sicuramente se guardi il reportage di masturzo dici "che foto di merda", sicuro.

qualcuno mi aiuti. mi sembra di parlare di presepi con un appassionato di rondelle del 14.

scusa ma che mi frega di sapere perchè c'è un conflitto se la foto mostra un conflitto?

che mi frega di sapere chi è tutsi chi è hutu se la foto rappresenta due persone?

se la foto è bella è bella. se ha bisogno di essere introdotta in un contesto allora è il contesto che "è bello/interessante" ma questo non porterà la foto ad essere bella se non lo è.

capisco il tuo discorso, ma una foto mossa, sfocata, troppo scura o troppo chiara che fa intravedere un soldato colpito diventa interessante in quel contesto ma fuori da quel contesto rimane una foto che fa cacare e per me continuerà a far cacare pur sapendo il contesto, il perchè, etc etc.

se no a sto punto tutto è arte e niente lo è...

:-)

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scusa ma che mi frega di sapere perchè c'è un conflitto se la foto mostra un conflitto?

che mi frega di sapere chi è tutsi chi è hutu se la foto rappresenta due persone?

..perchè forse forse forse è quello il ruolo delle immagini, perchè forse c'è qualcosa di più oltre la superficie.

bon, basta, mi hai esasperato :D liberissimo di fermarti al contenitore ignorando il contenuto :gira:

chemmifrega di spiegare queste cose ad una persona cui non gliene frega niente?

capisco il tuo discorso, ma una foto mossa, sfocata, troppo scura o troppo chiara che fa intravedere un soldato colpito diventa interessante in quel contesto ma fuori da quel contesto rimane una foto che fa cacare e per me continuerà a far cacare pur sapendo il contesto, il perchè, etc etc.

prova a sostenere questa tesi di fronte alle immagini dello sbarco in normandia :ciao:

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Ho approfittato dell'esilio Perugino per fare una giornata romana :) sono stato a vedere la mostra di RodÄenko e quella dell'ANSA, molto belle :) pesonalmente quella dell'ANSA l'ho trovata splendida, ma la pensavo più grande, mentre quella di RodÄenko era interessante, e con tantissime opere in mostra, però l'allestimento l'ho trovato malfatto e confusionario, troppe opere in uno spazio troppo ristretto, ci sono cluster di 12/15 foto una appiccicata all'altra, soprasotttofiancoaddestraassinistra che non si capiva una beata mazza...e poi 12,50 sbleuri di bilgietto...meglio l'ANSA gratis :)

M.

quindi DB tu tra le due mi consigli l'ANSA?

perchè negli ultimi minuti è venuto fuori che quella furbastra della mia morosa, con uno stratagemma da spia russa mi ha organizzato un w-e romano&romantico questo fine settimana, per festeggiare il mio compleanno [che è domenica].. :love:

ciò detto AAA amici romani in ascolto, consigliatemi un bel posticino dove andare a cenare, che sia particolare, che sia stravagante, tipico, che lasci il segno... :)

a parigi ad esempio mi fu consigliato di andare al refuge de fondus, che ha riscosso imperituro successo.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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..perchè forse forse forse è quello il ruolo delle immagini, perchè forse c'è qualcosa di più oltre la superficie.

bon, basta, mi hai esasperato :D liberissimo di fermarti al contenitore ignorando il contenuto :gira:

chemmifrega di spiegare queste cose ad una persona cui non gliene frega niente?

prova a sostenere questa tesi di fronte alle immagini dello sbarco in normandia :ciao:

Lo sapevo che sarebbe finita così!

/

Puffo_Secchione.jpg

Flickr PentaxPhotoGallery marcocappellari.net “If you find yourself out shooting a client and you are saying in your head. “UHH… I’ll fix that later in photoshop…†stop what your are doing and slap yourself as hard as you canâ€-Zack Arias

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quindi DB tu tra le due mi consigli l'ANSA?

Io ti consiglio entrambe, Rodchenko è al Palazzo delle Esposizioni, in via nazionale 194, l'ANSA è al Vittoriano (l'Altare della Patria, in piazza venezia) a 800mt di distanza...io son arrivato a staz. Termini, a piedi ho fatto via nazionale/piazza venezia/fori imperiali/colosseo/termini, in tutto saranno...boh, 4km? 5km? si fanno con piacere...se fai solo rodchenko, ansa e ritorno sono tipo 2,5km...se poi vai in macchina... :)

Sottolineo che ANSA si entra sul lato di DX guardando di fronte il Vittoriano (non salire su! la mostra è dabbasso, sul lato!), se invece vai sul lato SX c'è anche la mostra di Mondrian per miserrimi 12 euro...che io non avevo :(

M.

Mac Mini Quad i7 2.3ghz Double Drive Kit SSD MX100 512gb + HD 1tb, 16gb Ram ## MacBook White Unibody 13" C2D 2.26ghz ## iPhone 5c Yellow ## iPod Nano (Product)RED

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prova a sostenere questa tesi di fronte alle immagini dello sbarco in normandia :ciao:

allora a sto punto anche le foto fatte sulla luna sono artistiche... legate alla panza, scattate alla minchia sperando di prendere qualcosa, lomo is the way? :) va bene tutto ma artistico è una cosa, report è un'altra.

si presume che nell'artistico ci sia qualcosa di pensato e ragionato dietro

nello sbarco penso che i reporter non abbiano avuto molta possibilità di dire "oh no no ferma, sta luce non mi piace, rimandiamo al pomeriggio, intanto popcorn per tutti"

in un report mi aspetto di vedere foto "di merda" che raccontano cosa è successo, in una foto artistica mia spetto che "l'artista" mi dica qualcosa senza che io conosca dov'è nato, dove ha studiato cazzi e mazzi

secondo me stai mischiando un po di cose, per come vedo io le cose. poi come sempre non c'è una visione univoca della cosa, tu ci hai studiato e porti le cose che hai studiato ed elaborato, io non ci ho studiato e ti parlo da profano spettatore ignorante che rappresento il 98% dei visitatori di un museo con un sasso per terra che farà dire "wow" giusto per dire e passerà al prossimo "wow" senza sapere perchè dicendo "wow" perchè l'occasione lo richiede per non sembrare un demente che ha pagato per vedere un sasso per terra... :D

non me ne volere maclo è un esempio ;)

:-)

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Io ti consiglio entrambe, Rodchenko è al Palazzo delle Esposizioni, in via nazionale 194, l'ANSA è al Vittoriano (l'Altare della Patria, in piazza venezia) a 800mt di distanza...io son arrivato a staz. Termini, a piedi ho fatto via nazionale/piazza venezia/fori imperiali/colosseo/termini, in tutto saranno...boh, 4km? 5km? si fanno con piacere...se fai solo rodchenko, ansa e ritorno sono tipo 2,5km...se poi vai in macchina... :)

Sottolineo che ANSA si entra sul lato di DX guardando di fronte il Vittoriano (non salire su! la mostra è dabbasso, sul lato!), se invece vai sul lato SX c'è anche la mostra di Mondrian per miserrimi 12 euro...che io non avevo :(

M.

purtroppo credo dovrò scegliere una sola mostra, abbiamo due giorni e alla mia lei non piace troppo star chiusa dentro un museo.. :D

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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allora a sto punto anche le foto fatte sulla luna sono artistiche... legate alla panza, scattate alla minchia sperando di prendere qualcosa, lomo is the way? :) va bene tutto ma artistico è una cosa, report è un'altra.

si presume che nell'artistico ci sia qualcosa di pensato e ragionato dietro

nello sbarco penso che i reporter non abbiano avuto molta possibilità di dire "oh no no ferma, sta luce non mi piace, rimandiamo al pomeriggio, intanto popcorn per tutti"

in un report mi aspetto di vedere foto "di merda" che raccontano cosa è successo, in una foto artistica mia spetto che "l'artista" mi dica qualcosa senza che io conosca dov'è nato, dove ha studiato cazzi e mazzi

secondo me stai mischiando un po di cose, per come vedo io le cose. poi come sempre non c'è una visione univoca della cosa, tu ci hai studiato e porti le cose che hai studiato ed elaborato, io non ci ho studiato e ti parlo da profano spettatore ignorante che rappresento il 98% dei visitatori di un museo con un sasso per terra che farà dire "wow" giusto per dire e passerà al prossimo "wow" senza sapere perchè dicendo "wow" perchè l'occasione lo richiede per non sembrare un demente che ha pagato per vedere un sasso per terra... :D

non me ne volere maclo è un esempio ;)

il discorso era evidentemente un altro ma è stato imbastardito fino ad arrivare ad un pastone di robe buttate a caso cercando di semplificare allo stremo per farti arrivare al concetto che se guardi una cosa e ti fermi alla superficie tralasciando contesto e contenuto, sei superficiale.

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il discorso era evidentemente un altro ma è stato imbastardito fino ad arrivare ad un pastone di robe buttate a caso cercando di semplificare allo stremo per farti arrivare al concetto che se guardi una cosa e ti fermi alla superficie tralasciando contesto e contenuto, sei superficiale.

ma non è mio il problema... nel senso che io vivo felice uguale, semmai il problema sarà di chi deve campare da artista... se le sue opere faranno cagare all'ignorante che le guarda, può saperne a bancali che nessuno lo pagherà per farle... o quasi nessuno.

:-)

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ah su questo non c'è dubbio :D bollare di "fa schifo" una cosa che non si comprende perchè non si hanno le chiavi di lettura, fidati, è un problema tuo.

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purtroppo credo dovrò scegliere una sola mostra, abbiamo due giorni e alla mia lei non piace troppo star chiusa dentro un museo.. :D

Guarda, trust me, fai così, vai da rodchenko e goditela, poi porti la tua lei in piazza venezia a vedere il vittoriale...le fai vedere da lontano i fori imperiali e er colosso, facendola ingolosire...dopodichè fai finta di vedere PER CASO l'entrata della mostra dell'ANSA, ti avvicini incuriosito, chiedi che cos'è, "ah una mostra ok, ma cosa costa? AH, E' GRATIS? No vabbè amore se vuoi andare non c'è problema, la vedrò un altra volta" e la tua lei "Ma no amore diamo solo uno sguardo, entriamo e vdiamo com'è, se poi non è interessante allora piace usciamo"

Ovviamente a te piacerà :ghghgh:

Cmqe entrambe le mostre si visitano in circa 45 minuti...l'ANSA forse ne bastano anche 30, le didascalie dagli anni '70 in poi nemmeno le leggerai, Rodchenko invece è più ostico, e come ti dicevo anche l'allestimento non aiuta.

M.

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furrrrrbacchione ;) seguirò il tuo consiglio!

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ah su questo non c'è dubbio :D bollare di "fa schifo" una cosa che non si comprende perchè non si hanno le chiavi di lettura, fidati, è un problema tuo.

direi che vivevo bene prima senza guardare quelle foto, anzi forse vivevo anche meglio non vedendole.... :D

:-)

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