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Fotografi@Italiamac Flickr Group


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Non ho usato l'hdr per la prima..è un singolo scatto fatto la sera a circa 30"..non ho modificato proprio nulla tra l'altro, se non ritagliato l'immagine.

la "spumosità" dell'acqua mi dava l'idea dell'effetto costruito,ovviamente ne capisco molto poco e questa è solo una conferma :oops:

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Steno perchè non fai anche te un uso divertente ed espressivo delle lucette come questo tizio? :DDhttp://feedproxy.google.com/~r/PetaPixel/~3/rl-haREYCLg/

Queste foto mi piacciono moltissimo perchè sono curiose, esprimono simpatia e curiosità! :D

Comunque della foto con il cane mi piace molto la composizione delle braccia/zampe e la morbidezza delle "lucette" :D però io avrei proprio tagliato la testa della ragazza! Chissene di quella, l'espressivita per me c'è già solo nel contrasto della composizione di braccia umane e zampe!

Oh ecco un'altra mia foto che piacerà solo a me, ma me ne sbatto altamente e continuo a farle :D

8749562149_d73fde246e_b.jpg

Two men and a plant, composition by Giulio Magnifico, on Flickr

8747783136_649953eeae_b.jpg

A hard crossing by Giulio Magnifico, on Flickr

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quel genere di immagini l'ho fatto anni fa ;) e francamente il ringflash è proprio una roba che non mi piace. a me piacciono le lucette quando servono a raccontare qualcosa, non quando sono il fatto raccontato. la luce come mezzo e non come fine. :ok:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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secondo voi questa che vuol dire? :DD

 

Che gli hai rotto il c...? :D

 

Secondo me il giorno che "stalkeri" i tipi sbagliati, qualcuno tira fuori il ferro... ;)

 

M.

Mac Mini Quad i7 2.3ghz Double Drive Kit SSD MX100 512gb + HD 1tb, 16gb Ram ## MacBook White Unibody 13" C2D 2.26ghz ## iPhone 5c Yellow ## iPod Nano (Product)RED

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Che gli hai rotto il c...? :D

Secondo me il giorno che "stalkeri" i tipi sbagliati, qualcuno tira fuori il ferro... ;)

M.

A dir la verità erano contentissimi di avergli scattato la foto, mi hanno ringraziato.

Più che altro, ogni giorno che passa vengo fermato da loschi figuri che mi chiedono di fargli foto :D poi si arrabbiano perchè 2/3 giorni dopo che mi reincontrano non le ho ancora spedite per email…sono pieno di foto da mandare e di fente che vuole portarmi in giro per locali a fare foto. Ovviamente rifiuto perchè foto per locali il sabato sera proprio NO!

Per me è meglio rischiare per fare 1 foto bella e spontanea che fare 1 milione di noiose foto di paesaggi/natura/studio. :D

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foto crude? 

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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ah, e bastava dire "foto fatte male", rende perfettamente l'idea! generalmente, le foto crude son sta roba qui. prendi un nachtwey a caso.. 

 

james-nachtwey_scarface.jpg

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Na quelle son foto fatte in posti dove ovunque ti giri hai una foto da fare del genere, comunemente detto fotoreportage. Se appendi una macchinetta al collo di un operatore di emergency ne fai una al minuto cosi. Troppo semplice.

 

a-ha. sicuro. in appena 40 parole hai appena dichiarato ulteriormente

a] la tua scarsa conoscenza del medium

b] la tua scarsa conoscenza del lavoro di un reporter

c] la tua scarsa considerazione per i reporter, nonostante ti atteggi a tale [la fotografia "street" è la peggior scimmiottatura del reportage che i facoltosi proprietari di macchine fotografiche si son riusciti ad inventare negli ultimi 10 anni per dire «sai ho fatto un reportage sulla mia città!»]

 

ho l'ardire di immaginare che esistano TANTI operatori di emergency che hanno con sé una fotocamera o qualcosa di analogo. epperò di james nachtwey ce ne sono veramente pochi pochi pochi in giro. :rolleyes:

 

tutto ciò naturalmente è una mia opinione, con tutto il rispetto del mondo. :ok:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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a-ha. sicuro. in appena 40 parole hai appena dichiarato ulteriormente

a] la tua scarsa conoscenza del medium

b] la tua scarsa conoscenza del lavoro di un reporter

c] la tua scarsa considerazione per i reporter, nonostante ti atteggi a tale [la fotografia "street" è la peggior scimmiottatura del reportage che i facoltosi proprietari di macchine fotografiche si son riusciti ad inventare negli ultimi 10 anni per dire «sai ho fatto un reportage sulla mia città!»]

 

ho l'ardire di immaginare che esistano TANTI operatori di emergency che hanno con sé una fotocamera o qualcosa di analogo. epperò di james nachtwey ce ne sono veramente pochi pochi pochi in giro. :rolleyes:

 

tutto ciò naturalmente è una mia opinione, con tutto il rispetto del mondo. :ok:

 

Ci credo, un operatore di emergency o un soldato non è sponsorizzato, non fa l'inviato pagato  e non ha i soldi e conoscenze per fare mostre, tra 50 anni si scopriranno gli archivi di foto personali di pincopalla che varranno centinaia di migliaia di dollari.

 

Tutto il resto che hai scritto lo trovo fuffa e fandonie pure.

 

Tornando a chi le foto le fa e chi ne farnetica, stamattina:

 

8755224564_8bf225b147_b.jpg

Inside a dark bar when out is raining by Giulio Magnifico, on Flickr

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ri-non credo affatto. :facepalm:  per quanto lo pseudo ragionamento vivian-meier possa sembrare valido, allora oggigiorno virtualmente chiunque sarebbe in grado di diventare il nuovo nachtwey, eppure in giro per flickr, 500px, behance e qualsiasi altra piattaforma per la condivisione di immagini, non se ne vedono. ché forse bisogna essere sponsorizzati per poter avere un account qualsiasi? o forse serve un tipo di manico che poche poche poche persone hanno? 

quello della meier è un caso più unico che raro. e tra le sue, non mi pare di vedere immagini del valore di quelle di un nachtwey o un majoli qualsiasi. nemmeno tra quelli che realmente fanno i reporter in generale, a dirla tutta. 

è molto ingenuo sostenere che "basta una macchinetta ed essere nel posto giusto al momento giusto". è formalmente corretto, mancano solo una marea di dettagli relativi all'essere nel posto giusto, però, e quelli non vanno dati per scontati. però se vuoi son fandonie eh, liberissimo.  :fiorellino:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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963752376_9a6b9d0a05_b.jpg[/url]
 
Circa 10 anni fa,  ero con Medici Senza Frontiere sulle montagne del Nicaragua , ma la domenica tiravo fuori la Leica M4 dallo zaino.....

 

Che splendore! Luce pazzesca, bravo!

 

M.

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eh beh.

cacchio orfeo però allora veramente basta una macchinetta e una missione umanitaria e siamo tutti nachtwey, dai! :diavoletto:

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eh beh.

cacchio orfeo però allora veramente basta una macchinetta e una missione umanitaria e siamo tutti nachtwey, dai! :diavoletto:

 

Ci vuole anche la sensibilità, che è cosa rara al giorno d'oggi, ma che, da quel poco che leggo, e vedo, certamente Orfeo ha.

 

E poi esser li con la macchinetta non basta...ok magari hai molti soggetti "facili", ma ci sono scelte compositive, di luce, di scelta dell'ottica, etc, che fanno la differenza; altrimenti davvero flickr sarebbe pieno di operatori volontari che postano capolavori. E invece così non è. La differenza fra "sciacalli" e veri reporter per fortuna ancora resiste.

 

M.

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è esattamente come la penso io, ironizzavo ulteriormente sulle fandonie di cui sopra. :ok:

poi oh, magari realmente tra 50 anni qualcuno avrà ancora un computer del 2010 in grado di leggere i file di gente che ora fotografa come nachtwey e conserva tutto gelosamente, e verranno fuori capolavori mai visti. :rolleyes:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Ma si Steno, basta ribaltare la situazione: se uno è bravo e ha sensibilità come fa a dimostrarlo se non è sul posto e dopo ha la possibilità di dare importanza ai propri lavori? Non può, semplice!

Le foto di Orfeo dimostrano che le capacità le ha, perchè non ha la notorietà (o la metà almeno) di nachtwey? Probabilmente per una serie di caratteristiche post-foto (contatti, sponsor, denaro ecc) che non gli consentono di fare il grande passo!

Perchè gente come Mapplethorpe che non aveva idea di cosa fosse la fotografia, a diventare così famoso? Semplice, avva si la sensibilità artistica ma sopratutto si trovava al posto giusto nel momento giusto: nel Greenwich village a casa di Pattu smith. E pian piano, grazie alle conoscenze nel campo artistico della Smith, è diventato famoso avendo la possibilità di fare mostre e conoscere le persone giuste.

Comunque non ho voglia di discutere con saccentoni. Va bene quello che dici te

Per me.

Ciao

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Perchè gente come Mapplethorpe che non aveva idea di cosa fosse la fotografia

 

 

:shock:

 

anche a me non va di discutere con saccentoni  :ninja:

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:shock: anche a me non va di discutere con saccentoni  :ninja:

"Mapplethorpe took his first photographs soon thereafter using a Polaroid camera. In the mid-1970s"

Uno che ha scattato la sua prima foto a quasi 30 anni non credo che avesse la minima idea di cosa fosse la fotografia prima di fare le sue prime foto alla Smith (con cui viveva).

Sarò saccente sicuramente io ma non l'ho inventata io la sua vita: non aveva idea di cosa fosse la fotografia (ovviamente intendevo prima di diventare famoso :rolleyes: ), grazie al momento giusto (anni 70/80), al luogo giusto (al Village a casa della Smith) e alle conoscenze giuste (artisti e finanziatori), è diventato quello che era (per me uno dei più grandi fotografi per via del suo sguardo e tecnica nelle foto).

Lasciano stare, nascosno tutti grandi fotografi super capaci e se diventano famosi è perchè loro sono assolutamente i più bravi (pure prima di essere famosi e appunto bravi, lo erano già prima di esserlo :DD )

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allora tutti quelli famosi lo sono perchè si trovano nel periodo giusto. evidentemente è sempre il momento giusto per diventare famosi, no?

ascolta, niente di quello che dici è formalmente sbagliato, è naturale che conoscere determinate persone possa essere un enorme aiuto, in qualsiasi ambito. anzi è sicuramente uno dei requisiti principali insieme al talento. ma è forse per caso che si finisce a frequentare determinate persone? ed è per caso che da quelle relazioni ne possano nascere di nuove che ti portino in determinati ambienti?

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Bhè.. trovarsi al posto giusto ed al momento giusto... aiuta... e non poco... ;) questo si.

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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maccheccentra, dai quella è la balla più grande del mondo! 

 

«la fortuna è l'incontro tra l'opportunità e la preparazione» questa è la pura verità! :ok:

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