macgiov Inviato 4 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Novembre 2007 al cuore...... non si comanda......s'impone! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 5 Novembre 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 5 Novembre 2007 al cuore...... non si comanda......s'impone! io direi...."al cuor non si comanda...si cede..." Baci a tutti... Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
macgiov Inviato 5 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Novembre 2007 al cuore...... non si comanda......s'impone! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
passwordlost Inviato 6 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 6 Novembre 2007 Fresca fresca dalla mia mente che qualcuno definisce giustamente malata:ghghgh: La camera ardente La camera era ardente di pianto, un isterismo frenato a stento,litania che s’innalzava come un cantotra il singhiozzo ed il lamento.Immobile, come una statua di sale,corpo morto che non vedrà più il sole,vita che per sempre ora taceestirpato come fosse un tumore.Parenti, amici, persino i conoscentisi riuniscono nello stesso dolore,occhi che guardano gli occhi ormai spenti,pallidi spettri d’un morto splendoreI progetti, le angosce, i desideriora sono più nulla se non il passato,petali appassiti, pensieri verisvaniti come un sogno dimenticato.Ed è dunque questa la nostra misera sorte? E’ dunque questa la fine di tutto?L’ultimo traguardo è la morteed il pianto in quei pochi giorni di lutto.Uomini, noi viviamo di illusioni,ci inganniamo nel nostro peregrinare, ci rifugiamo nel caldo amoreper poter dalla verità scappareCi protendiamo verso pensieri infinitiilludendoci di poterli toccare,ma noi siamo bestie finiteche la morte sa aspettare.E cosa resterà dunque di noi?L’infimo e inutile ricordo,una lapide con scritto un nomeed una bara pagata troppo. MIO SITO: http://www.saviophot...altervista.org/ MIE FOTINE: http://500px.com/SaverioSavio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ughetta Inviato 6 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 6 Novembre 2007 Fresca fresca dalla mia mente che qualcuno definisce giustamente malata:ghghgh:La camera ardente La camera era ardente di pianto, un isterismo frenato a stento,litania che s’innalzava come un cantotra il singhiozzo ed il lamento.Immobile, come una statua di sale,corpo morto che non vedrà più il sole,vita che per sempre ora taceestirpato come fosse un tumore.Parenti, amici, persino i conoscentisi riuniscono nello stesso dolore,occhi che guardano gli occhi ormai spenti,pallidi spettri d’un morto splendoreI progetti, le angosce, i desideriora sono più nulla se non il passato,petali appassiti, pensieri verisvaniti come un sogno dimenticato.Ed è dunque questa la nostra misera sorte? E’ dunque questa la fine di tutto?L’ultimo traguardo è la morteed il pianto in quei pochi giorni di lutto.Uomini, noi viviamo di illusioni,ci inganniamo nel nostro peregrinare, ci rifugiamo nel caldo amoreper poter dalla verità scappareCi protendiamo verso pensieri infinitiilludendoci di poterli toccare,ma noi siamo bestie finiteche la morte sa aspettare.E cosa resterà dunque di noi?L’infimo e inutile ricordo,una lapide con scritto un nomeed una bara pagata troppo. bella, triste... avrei solo qualche consiglio tecnico...per evitare qualche piccola cacofonia... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
passwordlost Inviato 6 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 6 Novembre 2007 dimmi pure MIO SITO: http://www.saviophot...altervista.org/ MIE FOTINE: http://500px.com/SaverioSavio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
macgiov Inviato 6 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 6 Novembre 2007 ...degna della miglior poesia sepolcrale......bravo! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
passwordlost Inviato 6 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 6 Novembre 2007 ...degna della miglior poesia sepolcrale......bravo! grazie mac, e grazie anche ad ughetta;) MIO SITO: http://www.saviophot...altervista.org/ MIE FOTINE: http://500px.com/SaverioSavio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bimbetta80 Inviato 11 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Novembre 2007 Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco: t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l'ombra e l'anima. T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori; grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra. T'amo senza sapere come, né quando, né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno. Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante!!! Amo gli uomini che cadono, se non altro perché sono quelli che attraversano! Il Blog di Bimbetta: elaborazione DSM V. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ughetta Inviato 11 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Novembre 2007 Donna completa, mela carnale, luna calda, denso aroma d'alghe, fango e luce pestati, quale oscura chiarità s'apre tra le tue colonne? Quale antica notte tocca l'uomo con i suoi sensi? Ahi, amare è un viaggio con acqua e con stelle, con aria soffocata e brusche tempeste di farina: amare è un combattimento di lampi e due corpi da un solo miele sconfitti. Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito, i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli, e il fuoco genitale trasformato in delizia corre per i sottili cammini del sangue fino a precipitarsi come un garofano notturno, fino a essere e non essere che un lampo nell'ombra. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bimbetta80 Inviato 11 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Novembre 2007 Perchè tu possa ascoltarmi le mie parole si fanno sottili, a volte, come impronte di gabbiani sulla spiaggia. Collana, sonaglio ebbro per le tue mani dolci come l'uva. E le vedo ormai lontane le mie parole. Più che mie sono tue. Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico. Così si aggrappano alle pareti umide. E' tua la colpa di questo gioco cruento. Stanno fuggendo dalla mia buia tana. Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi. Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi, e più di te sono abituate alla mia tristezza. Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti perchè tu le ascolti come voglio essere ascoltato. Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle. Tempeste di sogni possono talora abbatterle. Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente. Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche. Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi. Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia. Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole. Tutto ti prendi tu, tutto. E io le intreccio tutte in una collana infinita per le tue mani bianche, dolci come l'uva. Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante!!! Amo gli uomini che cadono, se non altro perché sono quelli che attraversano! Il Blog di Bimbetta: elaborazione DSM V. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ughetta Inviato 11 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Novembre 2007 Saprai che non t'amo e che t'amo perché la vita è in due maniere, la parola è un'ala del silenzio, il fuoco ha una metà di freddo. Io t'amo per cominciare ad amarti, per ricominciare l'infinito, per non cessare d'amarti mai: per questo non t'amo ancora. T'amo e non t'amo come se avessi nelle mie mani le chiavi della gioia e un incerto destino sventurato. Il mio amore ha due vite per amarti. Per questo t'amo quando non t'amo e per questo t'amo quando t'amo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
macgiov Inviato 11 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Novembre 2007 ma... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bimbetta80 Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 Bianca ape ronzi, ebbra di miele, nella mia anima e ti pieghi in lente spirali di fumo. Sono il disperato, la parola senza eco, colui che tutto perse, e colui che tutto ebbe. Ultima gómena, scricchiola in te la mia ansietà ultima. Nella mia terra deserta sei l'ultima rosa. Ah silenziosa! Chiudi i tuoi occhi profumati. Lì aleggia la notte. Ah denuda il tuo corpo di statua timorosa. Possiedi occhi profondi dove la notte aleggia. Fresche braccia di fiore e grembo di rosa. I tuoi seni rassomigliano alle conchiglie bianche. Sul tuo ventre è venuta a dormire una farfalla d'ombra. Ah silenziosa! Ecco la solitudine da dove sei assente. Piove. Il vento del mare caccia gabbiani erranti. L'acqua va scalza per le strade bagnate. Da quell'albero si lamentano, come infermi, le foglie. Bianca ape, assente, ancora ronzi nella mia anima. Rivivi nel tempo, sottile e silenziosa. Ah silenziosa! Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante!!! Amo gli uomini che cadono, se non altro perché sono quelli che attraversano! Il Blog di Bimbetta: elaborazione DSM V. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ughetta Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 Qui ti amo. Negli oscuri pini si districa il vento. Brilla la luna sulle acque erranti. Trascorrono giorni uguali che s'inseguono. La nebbia si scioglie in figure danzanti. Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto. A volte una vela. Alte, alte stelle. O la croce nera di una nave. Solo. A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima. Suona, risuona il mare lontano. Questo è un porto. Qui ti amo. Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde. Ti sto amando anche tra queste fredde cose. A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi, che corrono per il mare verso dove non giungono. Mi vedo già dimenticato come queste vecchie à ncore. I moli sono più tristi quando attracca la sera. La mia vita s'affatica invano affamata. Amo ciò che non ho. Tu sei così distante. La mia noia combatte con i lenti crepuscoli. Ma la notte giunge e incomincia a cantarrni. La luna fa girare la sua pellicola di sogno. Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi. E poiché io ti amo, i pini nel vento vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bimbetta80 Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 Ubriaco di trementina e di lunghi baci, guido il veliero delle rose, estivo, che volge verso la morte del giorno sottile, posato sulla solida frenesia marina. Pallido e ormeggiato alla mia acqua famelica incrocio nell'acre odore del clima aperto, ancora vestito di grigio e di suoni amari, e di un cimiero triste di spuma abbandonata. Vado, duro di passioni, in sella all'unica mia onda, lunare, solare, ardente e freddo, repentino, addormentato nella gola di felici isole bianche e dolci come freschi fianchi. Trema nella notte umida il mio abito di baci follemente carico di impulsi elettrici, diviso in modo eroico tra i miei sogni e le rose inebrianti che con me si cimentano. Controcorrente, in mezzo a onde esterne, il tuo corpo parallelo si ferma tra le mie braccia come un pesce per sempre incollato alla mia anima, rapido e lento nell'energia subceleste. Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante!!! Amo gli uomini che cadono, se non altro perché sono quelli che attraversano! Il Blog di Bimbetta: elaborazione DSM V. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ughetta Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 E' oggi: tutto l'ieri andò cadendo entro dita di luce e occhi di sogno, domani arriverà con passi verdi: nessuno arresta il fiume dell'aurora. Nessuno arresta il fiume delle tue mani, gli occhi dei tuoi sogni, beneamata, sei tremito del tempo che trascorre tra luce verticale e sole cupo, e il cielo chiude su te le sue ali portandoti, traendoti alle mie braccia con puntuale, misteriosa cortesia. Per questo canto il giorno e la luna, il mare, il tempo, tutti i pianeti, la tua voce diurna e la tua pelle notturna Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bimbetta80 Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 Bimba bruna e agile, il sole che fa la frutta, quello che rassoda il grano, quello che piega le alghe, ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi e la tua bocca che ha il sorriso dell'acqua. Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili della nera capigliatura, quando stendi le braccia. Tu giochi col sole come un ruscello e lui ti lascia negli occhi due pozze oscure. Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te. Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno. Sei la delirante gioventù dell'ape, l'ebbrezza dell'onda, la forza della spiga. Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia, e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile. Farfalla bruna dolce e definitiva come il campo dì frumento e il sole, il papavero e l'acqua. Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante!!! Amo gli uomini che cadono, se non altro perché sono quelli che attraversano! Il Blog di Bimbetta: elaborazione DSM V. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ughetta Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 Sete di te m'incalza nelle notti affamate. Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita. Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa. Sete di metallo ardente, sete di radici avide. Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora. Sei piena di tutte le ombre che mi spiano. Mi segui come gli astri seguono la notte. Mia madre mi partorì pieno di domande sottili. Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci. Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo. Solco per il torbido seme del mio nome. Esista una terra mia che non copra la tua orma. Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove. Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla. Come poter non amarti se per questo devo amarti. Se questo è il legame come poterlo tagliare, come. Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa. Sete di te, sete di te, ghirlanda arroce e dolce. Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane. Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi. La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci. L'anima è accesa di queste braccia che ti amano. Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo. Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete. E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bimbetta80 Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 Abbiamo perso anche questo crepuscolo. Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano mentre la notte azzurra cadeva sul mondo. Ho visto dalla mia finestra la festa del tramonto sui monti lontani. A volte, come una moneta mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani. Io ti ricordavo con l'anima oppressa da quella tristezza che tu mi conosci. Dove eri allora? Tra quali genti? Dicendo quali parole? Perché mi investirà tutto l'amore di colpo quando mi sento triste e ti sento lontana? È caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo e come cane ferito il mantello mi si è accucciato tra i piedi. Sempre, sempre ti allontani la sera e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue. Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante!!! Amo gli uomini che cadono, se non altro perché sono quelli che attraversano! Il Blog di Bimbetta: elaborazione DSM V. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ughetta Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 Due amanti felici fanno un solo pane, una sola goccia di luna nell'erba, lascian camminando due ombre che s'uniscono, lasciano un solo sole vuoto in un letto. Di tutte le verità scelsero il giorno: non s'uccisero con fili, ma con un aroma e non spezzarono la pace né le parole. E' la felicità una torre trasparente. L'aria, il vino vanno coi due amanti, gli regala la notte i suoi petali felici, hanno diritto a tutti i garofani. Due amanti felici non hanno fine né morte, nascono e muoiono più volte vivendo, hanno l'eternità della natura. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bimbetta80 Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 Edovremo dunque negarti, Dio dei tumori, Dio del fiore vivo, e cominciare con un no all'oscura pietra «io sono», e consentire alla morte e su ogni tomba scrivere la sola nostra certezza: «thà natos athà natos»? Senza un nome che ricordi i sogni le lacrime i furori di quest'uomo sconfitto da domande ancora aperte? Il nostro dialogo muta; diventa ora possibile l'assurdo. Là oltre il fumo di nebbia, dentro gli alberi vigila la potenza delle foglie, vero è il fiume che preme sulle rive. La vita non è sogno. Vero l'uomo e il suo pianto geloso del silenzio. Dio del silenzio, apri la solitudine. Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante!!! Amo gli uomini che cadono, se non altro perché sono quelli che attraversano! Il Blog di Bimbetta: elaborazione DSM V. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ughetta Inviato 12 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2007 Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta. E questo sangue odora come nel giorno Quando il fratello disse all’altro fratello: «Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue Salite dalla terra, dimenticate i padri: le loro tombe affondano nella cenere, gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ughetta Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 15 Novembre 2007 Non son chi fui; perì di noi gran parte: questo che avanza è sol languore e pianto. E secco è il mirto, e son le foglie sparte del lauro, speme al giovenil mio canto. 4 Perché dal dì ch'empia licenza e Marte vestivan me del lor sanguineo manto, cieca è la mente e guasto il core, ed arte la fame d'oro, arte è in me fatta, e vanto. 8 Che se pur sorge di morir consiglio, a mia fiera ragion chiudon le porte furor di gloria, e carità di figlio. 11 Tal di me schiavo, e d'altri, e della sorte, conosco il meglio ed al peggior mi appiglio, e so invocare e non darmi la morte. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alex88 Inviato 18 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 18 Novembre 2007 Mente, mente... infausto silenzio ne circonda i suoi limiti Segreto è il tuo dubbio che nascondi nelle mura della coscienza turbata Amico dei miei pensieri hai toccato il filo della vita spezzato come una sottile tela Cancellato per sempre nei nostri visi, increduli dell' inaspettato gesto Ricolto da stupore e rabbia, lanciato verso il dolore e al pianto Credo il buon Signore che ti perdonerà e ti accoglierà nella sua immensa casa Non ti dimenticherò sarai nel mio cuore nel cassetto dei ricordi Vorrei volare con te per scrutare insieme le meraviglie della nostra gioventù Ti ricorderò nel cielo in una stella nascente a forma di guerriero che brillerà più dei nostri pensieri... Ciao Valerio......... il meditare del sentiero dei tuoi occhi è la realtà che scompare nella mia anima. 12/08/07: Il mio Mondo se ne è andato.... vive dentro me! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
macgiov Inviato 18 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 18 Novembre 2007 Mente, mente...infausto silenzio ne circonda i suoi limiti Segreto è il tuo dubbio che nascondi nelle mura della coscienza turbata Amico dei miei pensieri hai toccato il filo della vita spezzato come una sottile tela Cancellato per sempre nei nostri visi, increduli dell' inaspettato gesto Ricolto da stupore e rabbia, lanciato verso il dolore e al pianto Credo il buon Signore che ti perdonerà e ti accoglierà nella sua immensa casa Non ti dimenticherò sarai nel mio cuore nel cassetto dei ricordi Vorrei volare con te per scrutare insieme le meraviglie della nostra gioventù Ti ricorderò nel cielo in una stella nascente a forma di guerriero che brillerà più dei nostri pensieri... Ciao Valerio......... che bella..... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
macfaber Inviato 18 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 18 Novembre 2007 E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei, la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due. Il sole che calava già rosseggiava la città già nostra e ora straniera e incredibile e fredda: come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia... Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi, dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi: "cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi, ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via". E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia... E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi, per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi. I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway, il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste: la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste... Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films: come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale, ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio: povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto... E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà ... noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa... restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento, le luci nel buio di case intraviste da un treno: siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..." iMac 3.06 Mhz 21.5" 4 GB RAM HD da 1TB ATI Radeon HD 4670 con 256MB Mac Mini Intel core duo 1.83 GHz 2 GB ram. iPhone 3GS 32GB Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alex88 Inviato 19 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 19 Novembre 2007 E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei,la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due. Il sole che calava già rosseggiava la città già nostra e ora straniera e incredibile e fredda: come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia... Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi, dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi: "cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi, ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via". E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia... E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi, per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi. I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway, il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste: la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste... Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films: come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale, ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio: povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto... E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà ... noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa... restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento, le luci nel buio di case intraviste da un treno: siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..." Che dire.... il Guccio non si smentisce mai..... il meditare del sentiero dei tuoi occhi è la realtà che scompare nella mia anima. 12/08/07: Il mio Mondo se ne è andato.... vive dentro me! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite leonerosso Inviato 21 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 21 Novembre 2007 Lentamente muore Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità . (P. Neruda) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
sandra Inviato 22 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 22 Novembre 2007 ..passavo di quà ..un saluto a tutti i poeti!!!!!!! e... sopratutto .. un abbraccio a Minerva!!!!!! ..danzar nell acqua.. i piedi nudi si tuffano in questo mare di sensazioni... www.tejido fpr code: sdc00 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Archiviato
Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.