Angelo Daisy Inviato 17 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 17 Settembre 2008 Quelle parole…scritte nello specchio del cielo senza vergogna, senza nessuna paura, un inchiostro amaro che vorrei cancellare, ma nulla lo permette…le stelle sembrano parlare di te e io ascolto il loro canto…Notti passate a pensare, a piangere per un amore impossibile. I tuoi occhi stanotte guardano ancora il cielo… lo sbattere di due ali riaccende una speranza… Un angelo splendido arriva al mio fianco e quando mi ritrovo nei suoi occhi, nei tuoi occhi capisco che le parole sono finite. Sono parole a lungo custodite vorrei farle scendere ad una ad una con delle lacrime ma sono imprigionate nel mio cuore E’ la dura realtà che non può cambiare e solo e triste mi ritrovo avvolto da queste gelide coperte mentre l’unico conforto sono le note di una canzone che parla di un amore puro, sincero ma mai troppo impossibile per nascere! Tempo che aspetta te e nessun altro, dolce tempo, impaziente tempo. Tempo che aspetta il tuo sorriso, la tua voce...tempo di ascoltarti. Tempo di tenerti qui, con me, tempo di amarti. Tempo di posare le mie mani sul tuo cuore, tempo di svegliarti. Tempo di lasciarti andare e poi ritrovarti,tempo di capirti e poi desiderarti. Tempo troppo tempo prima di ascoltare le tue parole, tempo poco tempo per lasciarle arrivare al mio cuore. Tempo che vola e che mi lasci in attesa... tempo niente altro che il tempo.. di aspettarti. http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?t=275775 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
macgiov Inviato 17 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 17 Settembre 2008 Nera sì, ma se' bella, o di Natura fra le belle d'Amor leggiadro mostro. Fosca è l'alba appo te, perde e s'oscura presso l'ebeno tuo l'avorio e l'ostro. Or quando, or dove il mondo antico o il nostro vide sì viva mai, sentì sì pura, o luce uscir di tenebroso inchiostro, o di spento carbon nascere arsura? Servo di chi m'è serva, ecco ch'avolto porto di bruno laccio il core intorno, che per candida man non fia mai sciolto. Là 've più ardi, o sol, sol per tuo scorno un sole è nato, un sol che nel bel volto porta la notte, ed ha negli occhi il giorno. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Angelo Daisy Inviato 17 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 17 Settembre 2008 Nera sì, ma se' bella, o di Naturafra le belle d'Amor leggiadro mostro. Fosca è l'alba appo te, perde e s'oscura presso l'ebeno tuo l'avorio e l'ostro. Or quando, or dove il mondo antico o il nostro vide sì viva mai, sentì sì pura, o luce uscir di tenebroso inchiostro, o di spento carbon nascere arsura? Servo di chi m'è serva, ecco ch'avolto porto di bruno laccio il core intorno, che per candida man non fia mai sciolto. Là 've più ardi, o sol, sol per tuo scorno un sole è nato, un sol che nel bel volto porta la notte, ed ha negli occhi il giorno. :fiorellino:E' molto bella!! http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?t=275775 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Angelo Daisy Inviato 20 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2008 In memoria Giuseppe Ungaretti Si chiamava Moammed Sceab Discendente di emiri di nomadi suicida perché non aveva più Patria Amò la Francia e mutò nome Fu Marcel ma non era Francese e non sapeva più vivere nella tenda dei suoi dove si ascolta la cantilena del Corano gustando un caffè E non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono L'ho accompagnato insieme alla padrona dell'albergo dove abitavamo a Parigi dal numero 5 della rue des Carmes appassito vicolo in discesa Riposa nel camposanto d'Ivry sobborgo che pare sempre in una giornata di una decomposta fiera E forse io solo so ancora che visse. http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?t=275775 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
qwertykkina Inviato 21 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 21 Settembre 2008 If - Kipling: If you can keep your head when all about you Are losing theirs and blaming it on you, If you can trust yourself when all men doubt you, But make allowance for their doubting too; If you can wait and not be tired by waiting, Or being lied about, don't deal in lies, Or being hated, don't give way to hating, And yet don't look too good, nor talk too wise: If you can dream - and not make dreams your master; If you can think - and not make thoughts your aim; If you can meet with Triumph and Disaster And treat those two impostors just the same; If you can bear to hear the truth you've spoken Twisted by knaves to make a trap for fools, Or watch the things you gave your life to, broken, And stoop and build 'em up with worn-out tools: If you can make one heap of all your winnings And risk it on one turn of pitch-and-toss, And lose, and start again at your beginnings And never breathe a word about your loss; If you can force your heart and nerve and sinew To serve your turn long after they are gone, And so hold on when there is nothing in you Except the Will which says to them: 'Hold on!' If you can talk with crowds and keep your virtue, ' Or walk with Kings - nor lose the common touch, if neither foes nor loving friends can hurt you, If all men count with you, but none too much; If you can fill the unforgiving minute With sixty seconds' worth of distance run, Yours is the Earth and everything that's in it, And - which is more - you'll be a Man, my son! La vera autenticità non sta nell’essere come si è, ma nel riuscire a somigliare il più possibile al sogno che si ha di se stessi. * Sei la parte che mi completa, l'altra metà della mela* Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Angelo Daisy Inviato 21 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 21 Settembre 2008 Sono quella che sono - Jacques Prévert Sono quella che sono Sono fatta così Se ho voglia di ridere Rido come una matta Amo colui che m'ama Non è colpa mia Se non e sempre quello Per cui faccio follie Sono quella che sono Sono fatta così Che volete ancora Che volete da me Son fatta per piacere Non c'e niente da fare Troppo alti i miei tacchi Troppo arcuate le reni Troppo sodi i miei seni Troppo truccati gli occhi E poi Che ve ne importa a voi Sono fatta così Chi mi vuole son qui Che cosa ve ne importa Del mio proprio passato Certo qualcuno ho amato E qualcuno ha amato me Come i giovani che s'amano Sanno semplicemente amare Amare amare... Che vale interrogarmi Sono qui per piacervi E niente può cambiarmi http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?t=275775 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
animo Inviato 22 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 22 Settembre 2008 Comincio io...non ho talento diretto, non scrivo poesie, ma le apprezzo!Ecco qui una delle mie favorite: Egli desidera il tessuto del cielo Se avessi il drappo ricamato del cielo, Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce, I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto, Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi: Invece, essendo povero, ho soltanto sogni; E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi; Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni. William Butler Yeats (Dublino 1865-Cap Martin 1939) He Wishes for the Cloths of Heaven Had I the heaven’s embroidered cloths Enwrought with golden and silver light The blue and the dim and the dark cloths Of night and light and the half-light, I would spread the cloths under your feet: But I, being poor, have only my dreams; I have spread my dreams under your feet; Tread softly because you tread on my dreams William Butler Yeats (Dublino 1865-Cap Martin 1939) Ogni contributo sarà apprezzato... beh yeats è yeats... bohhh... blog --->animo myspace--->aldopinga Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Angelo Daisy Inviato 23 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 23 Settembre 2008 I due girovaghi Giovanni Pascoli Siamo soli. Bianca l'aria vola come in un mulino. Nella terra solitaria siamo in due, sempre in cammino. Soli i miei, soli i tuoi stracci per le vie. Non altro suono che due gridi: —Oggi ci sono e doman me ne vo . . . —Stacci! stacci! stacci! Io di qua, battendo i denti, tu di là , pestando i piedi: non ti vedo, e tu mi senti; io ti sento, e non mi vedi. Noi gettiamo i nostri urlacci, come cani in abbandono fuor dell'uscio: —Oggi ci sono e doman me ne vo . . . —Stacci! stacci! stacci! Questa terra ha certe porte, che ci s'entra e non se n'esce. .È il castello della morte. S'ode qui l'erba che cresce: crescer l'erba e i rosolacci qui, di notte, al tempo buono: ma nient'altro. . . —Oggi ci sono e doman me ne vo. . —Stacci! stacci! stacci! C'incontriamo . . . Io ti derido?! No, compagno nello stento! No, fratello! È un vano grido che gettiamo al freddo vento. Nè c'è un viso che s'affacci per dire, Eh! spazzacamino! . . . per dire, Oh! quel vecchiettino degli stacci degli stacci! . . . —stacci! stacci! http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?t=275775 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Angelo Daisy Inviato 24 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 24 Settembre 2008 Hermanne Hesse A sera A sera vanno le coppie di amanti lentamente attraverso il campo, donne sciolgono i loro capelli, commercianti contano i soldi, sul giornale della sera leggono ansiosi i borghesi le novità , fanciulli agitano piccoli pugni dormono sonni profondi e lunghi. Ognuno compie le proprie azioni adempie al sublime dovere, borghesi, poppanti, coppie di amanti - eccetto me? Certo! Neppure delle mie azioni serali delle quali sono schiavo lo spirito del mondo può privarsi, anch'esse hanno un senso. E così affondo e risalgo, danzo nelll'intimo, canticchio sciocchi canti di strada, lodo Dio e me stesso, bevo vino fantasticando di essere un pascià , avverto noie ai reni, sorrido e bevo anche di più, dico si al mio cuore (al mattino non è possibile) da dolori del passato giuocando intesso una poesia, vedo la luna e le stelle ruotare, ne percepisco il significato e via con loro mi sento andare non importa dove. http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?t=275775 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
passwordlost Inviato 9 Novembre 2008 Segnala Condividi Inviato 9 Novembre 2008 Scritta ieri sera, niente di eccezionale La sagra del vino Venite gente, venite pure avanti La sagra del vino ha aperto i battenti, Scenderan torrenti del dolce chianti e si brinderà a gran voce ai vecchi tempi. Venite ma con il calice in mano, ben triste è l’uomo che affoga da solo il ricordo gioioso d’un passato lontano o un senso della vita troppo vuoto. Lasciate stare quella lacrima segreta che neanche il buon Dio riesce a vedere, insieme piangeran questa sera il vecchio blasfemo con il vecchio prete. Lasciate a casa ogni vostra idea, ogni vostro pensiero o voglia di credere, nell’amor del vino non c’è schiera o corrente politica che non possa cedere. Ascoltate il rintocco dei bicchieri spinti dall’euforia di questo brindare, come fossero campane vere che una gran folla voglion chiamare. Ascoltate il vociare sempre allegro di fanciulli che corron tra le bancarelle, con quel loro volto fiducioso e sincero non ancora turbato da amare caramelle. Correte, ma con la buona intenzione quella di non guardare e non giudicare, anche i professori non terran lezione e nell’oblio insieme si potrà annegare. Si potrà naufragare come quella nave che porta lontano le speranze della vita in un’isola sperduta in mezzo al mare dove il tramonto si tinge d’ogni gioia proibita. MIO SITO: http://www.saviophot...altervista.org/ MIE FOTINE: http://500px.com/SaverioSavio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 9 Novembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 9 Novembre 2008 Bravissimo, PWL! Come sempre! Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Angelo Daisy Inviato 9 Novembre 2008 Segnala Condividi Inviato 9 Novembre 2008 Romeo e Giulietta Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù? È l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna, malata già e pallida di pena perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza. Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa. Il suo manto di vestale è già di un verde smorto, e soltanto i pazzi lo indosano. Gettalo via. È la mia donna; oh, è il mio amore! se soltanto sapesse di esserlo. Parla, pure non dice nulla. Come accade? Parlano i suoi occhi; le risponderò. No, sono troppo audace; non parla a me; ma due stelle tra le più lucenti del cielo, dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino. E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso? Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte. Guarda come posa la guancia sulla mano! Oh, fossi un guanto su quella mano e potessi sfiorarle la guancia! - William Shakespeare http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?t=275775 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 10 Novembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 10 Novembre 2008 Grazie a tutti per i bei contributi...oggi posterò qualcosa anche io! Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 10 Novembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 10 Novembre 2008 "Egli desidera il tessuto del cielo" Se avessi il drappo ricamato del cielo, Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce, I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto, Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi: Invece, essendo povero, ho soltanto sogni; E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi; Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni. William Butler Yeats (Dublino 1865-Cap Martin 1939) Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bastank Inviato 10 Novembre 2008 Segnala Condividi Inviato 10 Novembre 2008 Ma se la radiosa luce che una volta brillava è ora per sempre tolta dal mio sguardo, se niente può far sì che si rinnovi all'erba il suo splendore e che riviva il fiore, della sorte funesta non ci dorremo, ma ancor più saldi in petto godrem di quel che resta Macbook Black Intel Core 2 Duo 2.4GHz, 4GB RAM, 250GB HD iPhone 3GS 16GB - iPod Touch 16gb My Picasa - Facebook Ma che domanda è? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 16 Novembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2008 "Non uccidete i miei cavalieri, avete già spento la luce delle loro spade, venduto alla polvere le loro guerre, graffiato l'oro dei grandi mantelli. Svaniti come miraggi le dame di seta, i draghi di sangue, i castelli di nebbia. Lasciate a me la loro salvezza; l'età dei sogni non muore." Franco Gambirasio Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
passwordlost Inviato 16 Novembre 2008 Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2008 Bella questa Minni, mi fa venire in mente il Don Chisciotte MIO SITO: http://www.saviophot...altervista.org/ MIE FOTINE: http://500px.com/SaverioSavio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 16 Novembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2008 La scrisse il mio "cuginetto" a 16 anni...30 anni fa, ormai! Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
passwordlost Inviato 16 Novembre 2008 Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2008 beh complimenti, è bellissima davvero MIO SITO: http://www.saviophot...altervista.org/ MIE FOTINE: http://500px.com/SaverioSavio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 16 Novembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2008 Anche tu non scherzi per nulla...anzi! Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
passwordlost Inviato 16 Novembre 2008 Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2008 grazie, sempre gentilissima sei MIO SITO: http://www.saviophot...altervista.org/ MIE FOTINE: http://500px.com/SaverioSavio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Angelo Daisy Inviato 16 Novembre 2008 Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2008 SONETTO LVI Petrarca Io amai sempre, ed amo forte ancora, E son per amar più di giorno in giorno, Quel dolce loco ove piangendo torno Spesse fïate quando Amor m’accora; E son fermo d’amare il tempo e l’ora Ch’ogni vil cura mi levà r d’intorno; E più colei lo cui bel viso adorno Di ben far co’ suoi esempi m’innamora. Ma chi pensò veder mai tutti insieme Per assalirmi ’l cor or quindi or quinci Questi dolci nemici ch’i’ tanto amo? Amor, con quanto sforzo oggi mi vinci! E, se non ch’al desio cresce la speme, I’ cadrei morto ove più viver bramo. http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?t=275775 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 3 Dicembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 3 Dicembre 2008 NON GRIDATE PIU' da IL DOLORE - da I RICORDI Cessate d'uccidere i morti, Non gridate più, non gridate Se li volete ancora udire, Se sperate di non perire. Hanno l'impercettibile sussurro, Non fanno più rumore Del crescere dell'erba, Lieta dove non passa l'uomo. 1942/1946 Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Miss K Lurina Inviato 3 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 3 Dicembre 2008 non è una poesia ma la volevo riportare lo stesso "Che differenza c'è fra poesia e prosa?" "La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel pò" CHarles Bukowkski - Storie di ordinaria follia - "Trovare armonia, godere della bellezza sapendo che la vita è tutto il contrario di tutto: grandi gioie, grandi dolori, grandi sofferenze ma anche grande esaltazione..e alla fine sono nessuno,niente...o sono tutto L'unico vero Maestro non è in nessuna foresta, non è in nessuna capanna, in nessuna caverna di ghiaccio nell' Himalaya...è dentro di noi" T. Terzani Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 19 Dicembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 19 Dicembre 2008 Dal Cantico dei cantici: Lodi alla bellezza della sposa Come sei bella, amica mia, come sei bella! Gli occhi tuoi sono colombe, dietro il tuo velo. Le tue chiome sono un gregge di capre, che scendono dalle pendici del Gà laad. I tuoi denti come un gregge di pecore tosate, che risalgono dal bagno; tutte procedono appaiate, e nessuna è senza compagna. Come un nastro di porpora le tue labbra e la tua bocca è soffusa di grazia; come spicchio di melagrana la tua gota attraverso il tuo velo. Come la torre di Davide il tuo collo, costruita a guisa di fortezza. Mille scudi vi sono appesi, tutte armature di prodi. I tuoi seni sono come due cerbiatti, gemelli di una gazzella, che pascolano fra i gigli. Prima che spiri la brezza del giorno e si allunghino le ombre, me ne andrò al monte della mirra e alla collina dell`incenso. Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia. Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 20 Dicembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 20 Dicembre 2008 Altro brano, dallo stesso di cui sopra: Compiacenza dello sposo Tu sei bella, amica mia, come Tirza, leggiadra come Gerusalemme, terribile come schiere a vessilli spiegati. Distogli da me i tuoi occhi: il loro sguardo mi turba. Le tue chiome sono come un gregge di capre che scendono dal Gà laad. I tuoi denti come un gregge di pecore che risalgono dal bagno. Tutte procedono appaiate e nessuna è senza compagna. Come spicchio di melagrana la tua gota, attraverso il tuo velo. Sessanta sono le regine, ottanta le altre spose, le fanciulle senza numero. Ma unica è la mia colomba la mia perfetta, ella è l`unica di sua madre, la preferita della sua genitrice. L`hanno vista le giovani e l`hanno detta beata, le regine e le altre spose ne hanno intessuto le lodi. "Chi è costei che sorge come l`aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?". Nel giardino dei noci io sono sceso, per vedere il verdeggiare della valle, per vedere se la vite metteva germogli, se fiorivano i melograni. Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite scelsi Inviato 20 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 20 Dicembre 2008 partecipo al topic curioso dei vostri post futuri Arsenij Tarkovskij Primi incontri Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania, soli a questo mondo. Tu eri più ardita e lieve di un’ala di uccello, scendevi come una vertigine saltando gli scalini, e mi conducevi oltre l’umido lillà nei tuoi possedimenti al di là dello specchio. Quando giunse la notte mi fu fatta la grazia, le porte dell’iconostasi Furono aperte, e nell’oscurità in cui luceva e lenta si chinava la nudità nel destarmi: “Tu sia benedettaâ€, dissi, conscio di quanto irriverente fosse la mia benedizione: tu dormivi, e il lillà si tendeva dal tavolo a sfiorarti con l’azzurro della galassia le palpebre, e sfiorate dall’azzurro le palpebre stavano quiete, e la mano era calda. Nel cristallo pulsavano i fiumi, fumigavano i monti, rilucevano i mari, mentre assopita sul trono tenevi in mano la sfera di cristallo, e –Dio mio!- tu eri mia. Ti destasti e cangiasti il vocabolario quotidiano degli umani, e i discorsi s’empirono veramente di senso, e la parola tu svelò il proprio nuovo significato: zar. Alla luce tutto si trasfigurò, perfino gli oggetti più semplici – il catino, la brocca – quando, come a guardia, stava tra noi l’acqua ghiacciata, a strati. Fummo condotti chissà dove. Si aprivano al nostro sguardo, come miraggi, città sorte per incantesimo, la menta si stendeva da sé sotto i piedi, e gli uccelli c’erano compagni di strada, e i pesci risalivano il fiume, e il cielo si schiudeva al nostro sguardo… Quando il destino ci seguiva passo passo, come un pazzo con il rasoio in mano. Arsenij Tarkovskij è stata anche ripresa dal figlio, noto regista, in un suo film http://it.youtube.com/watch?v=4nzqp7ZUQuw Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite scelsi Inviato 20 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 20 Dicembre 2008 pasolini mi ha sempre impressionato molto Ballata delle madri Mi domando che madri avete avuto. Se ora vi vedessero al lavoro in un mondo a loro sconosciuto, presi in un giro mai compiuto d'esperienze così diverse dalle loro, che sguardo avrebbero negli occhi? Se fossero lì, mentre voi scrivete il vostro pezzo, conformisti e barocchi, o lo passate, a redattori rotti a ogni compromesso, capirebbero chi siete? Madri vili, con nel viso il timore antico, quello che come un male deforma i lineamenti in un biancore che li annebbia, li allontana dal cuore, li chiude nel vecchio rifiuto morale. Madri vili, poverine, preoccupate che i figli conoscano la viltà per chiedere un posto, per essere pratici, per non offendere anime privilegiate, per difendersi da ogni pietà . Madri mediocri, che hanno imparato con umiltà di bambine, di noi, un unico, nudo significato, con anime in cui il mondo è dannato a non dare né dolore né gioia. Madri mediocri, che non hanno avuto per voi mai una parola d'amore, se non d'un amore sordidamente muto di bestia, e in esso v'hanno cresciuto, impotenti ai reali richiami del cuore. Madri servili, abituate da secoli a chinare senza amore la testa, a trasmettere al loro feto l'antico, vergognoso segreto d'accontentarsi dei resti della festa. Madri servili, che vi hanno insegnato come il servo può essere felice odiando chi è, come lui, legato, come può essere, tradendo, beato, e sicuro, facendo ciò che non dice. Madri feroci, intente a difendere quel poco che, borghesi, possiedono, la normalità e lo stipendio, quasi con rabbia di chi si vendichi o sia stretto da un assurdo assedio. Madri feroci, che vi hanno detto: Sopravvivete! Pensate a voi! Non provate mai pietà o rispetto per nessuno, covate nel petto la vostra integrità di avvoltoi! Ecco, vili, mediocri, servi, feroci, le vostre povere madri! Che non hanno vergogna a sapervi - nel vostro odio - addirittura superbi, se non è questa che una valle di lacrime. E' così che vi appartiene questo mondo: fatti fratelli nelle opposte passioni, o le patrie nemiche, dal rifiuto profondo a essere diversi: a rispondere del selvaggio dolore di esser uomini. P. P. Pasolini Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Minerva Inviato 20 Dicembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 20 Dicembre 2008 Bellissime, entrambe...Scelsi, tanto di cappello! Come primi contributi, direi che parti alla grande... Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
macgiov Inviato 20 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 20 Dicembre 2008 Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! quando partisti, come son rimasta! come l’aratro in mezzo alla maggese Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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