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FAQ e mini corso per apprendisti fonici


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Come promesso inizio questa discussione nella quale ogni persona può fare domande relative alla fonia.

Cercherò e cercheremo di chiarire ogni dubbio in materia!

Non sono gradite domande su schede audio ( io sono più specializzato nel live), ma se volete chiedere sperate nella clemenza di qualche utente che risponde!

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Prima cosa da postare, è sicuramante il DIZIONARIO DEI TERMINI AUDIO.

Dando per scontato che tutti sappiamo cos'è il suono, cos'è un'onda e un accenno sul teorema di Fourier, partirei da zero con una piccola introduzione sui tipi di segnali che si possono trovare in giro per gli studi e per i palchi.

Sicuramente la prima classificazione rigurda (più ampiamente) i SEGNALI ELETTRICI, che si dividono in SEGNALI AUDIO e SEGNALI DI CONTROLLO.

I segnali di controllo sono tutti quei segnali che inviati da un dispositivo, permettono di controllarne un altro attraverso un liguaggio comune (es. MIDI).

I segnali audio, invece, si dividono in SEGNALI ANALOGICI e SEGNALI DIGITALI.

I segnali analogici sono tutti quei segnali che provengono dalla trasduzione (trasformazione in corrente di un'onda sonora), mentre i segnali digitali sono (semplicemente) tutti quelli espressi in bit (AES/EBU, S/PDIF, OTTICI, ADAT).

I SEGNALI AUDIO ANALOGICI si possono classificare per:

-AMPIEZZA, e quindi avremo SEGNALI MICROFONICI, SEGNALI DI LINEA E SEGNALI DI POTENZA

- METODO DI TRASFERIMENTO, e quindi avremo SEGNALI BILANCIATI E SBILANCIATI.

I segnali microfonici sono tutti quei segnali intorno ai 20/200mV che provengono da microfoni

I segnali di potenza che hanno circa 50/150V sono i segnali che vanno dagli amplificatori alle casse

Tutti gli atri segnali (400mV/20V) sono segnali di linea.

Per quanto riguarda i segnali bilanciati e sbilanciati vi giro questo link che ne parla in maniera chiara e comprensibile.

Per bilanciare segnali sbilanciati (prima leggete quello che è scritto nella pagina che vi ho postato!!!) si usano le DI BOX che copia il segnale presente nel polo caldo (+), nel polo freddo (-) invertendolo di fase.

Per farvi un'idea di come è fatta una DI BOX, questa è la più diffusa.

Come potete vedere, l'input è con un cavo jack sbilanciato e l'out è con un cavo canon (XLR) bilanciato.

Vi posto, visto che li ho citati, una pagina dove ci sono illustrati tutti i tipi di connettori che si possono trovare con foto e breve descrizione delle caratteristiche.

Se non ci sono domande, vi aspetto per la prossima "lezione": PERCORSO DEL SEGNALE NEL LIVE E IN STUDIO.

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Io ho trovato molto interessanti un paio di libri in italiano che sono:

- Manuale di acustica , Alton Everest , Ed. Hoepli (che ho visto viene consigliato in diverse scuole)

- Microfoni, Umberto Nicolao, Ed. Il Rostro (tutto esclusivamente sui microfoni)

- La ripresa ravvicinata si strumenti musicali, Umberto Nicolao, Ed. Il Rostro (tecniche di ripresa con i microfoni)

Poi in inglese ce ne sono abbastanza, ma tre da citare sono:

- Audio engineering for sound reinforcment, John Eargle, Ed. JBL (molto simile al Manuale di acustica, ma con una interessante introduzione teorica di base)

- Sound system: design and optimization, Bob McCarthy, Ed. Focal Press (questo è di livello avanzato sulla progettazione e l'ottimizzazione degli impianti audio, adatto solo per fonici già con una cultura specifica nel campo)

- Sound Check: The Basics of Sound and Sound Systems, Tony Moscal, Ed. Paperback (l'ho visto tempo fa in una libreria, è carino perchè ci sono diversi esempi di situazioni reali)

Se andate su Amazon e cercate "live sound" ve ne verranno a bizzeffe, io vi ho scritto quelli che conosco, ma se leggete i commenti degli utenti di amazon potete scegliere facilmente il libro che fa per voi!

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Ospite Manu002

Il libro in inglese Sound Reinforcement Handbook, di Gary Davis & Ralph Jhones, pubblicato dalla Yamaha, se fosse tradotto in italiano sarebbe il libro perfetto di Ingegneria del suono.

Se l'inglese lo masticate bene, magnatevelo.

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Una cosa fondamentale per un bravo fonico è avere il percorso del segnale ben chiaro nella testa, così che ogni qualvolta si crei un problema, in pochi secondi possa individuare i possibili punti su cui intervenire, senza perdere tempo!

Cominciamo con IL PERCORSO DEL SEGNALE NEL LIVE

I segnali provenienti dal palco (microfoni, DI e qualsiasi altro segnale) confluiscono nella stagebox (una ciabatta che permette il trasporto di molti segnali con un solo cavo multipolare - multicore).

In situazioni "complesse" la stagebox permette due connessioni: quella per il multicore che va al mixer di sala e quella che va al mixer di palco.

Le ciabatte che permettono di sdoppiare il segnale si chiamano splitter (possono essere anche esterni alla ciabatta stessa): possono essere passivi, se splittano il segnale dividendolo semplicemente sulla saldatura, o attivi, se lo fanno elettronicamente senza perdite di segnale.

I segnali che vanno al mixer di sala vengono lavorati dal mixer con l'aiuto di outboard che viene collegato direttamente al mixer (attraverso gli insert dei canali tutti i processori dinamici, e attraverso le uscite ausiliarie gli effetti).

Le uscite principali (master) che controllano il PA (impianto principale) saranno rinviate al palco tramite lo stesso multicore.

I segnali che vanno al mixer di palco vengono trattati allo stesso modo dei segnali che vanno al mixer di sala, con outboard e effetti, con l'unica differenza che le uscite utilizzate sono le uscite ausiliarie del mixer che controllano il monitoraggio sul palco.

IL PERCORSO DEL SEGNALE IN STUDIO

Fondamentalmente è uguale a quello che ho appena spiegato per il live, con l'unica differenza che per semplificare le connessioni, in studio c'è una patchbay sulla quale ci sono riportate tutte le connessioni presenti nello studio.

Il segnale proveniente dalle sale di ripresa va alla patchbay che si trova in studio (regia) così come tutte le connessioni del mixer (o scheda audio) e dell'outboard.

Tutte le connessioni possono quindi essere fatte senza alzare il sedere dalla sedia! :(

A parte gli scherzi, questo serve perchè è possibile (se il lavoro lo richiede) cambiare tutte le connessioni in poco tempo senza dover passare i cavi che sono tutti sotto il pavimento o nei muri.

Non penso ci sia da dire altro, sto alle vostre domande!

Altrimenti, ci vediamo alla prossima "lezione"...che per ora non ho ancora deciso quale sia, nel caso qualcuno fa delle proposte, sono disposto a rispondere e parlarne.

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Hum...secondo me non è molto chiaro la gestione dei collegamenti dal mixer all'autboard e agli effetti. E magari ci vorrebbe una definizione di outboard e qualche esempio di effetto da live.

E poi, sempre in my honest opinion, l'uso dello stesso multicore che va al PA non mi è chiaro.

Comunque gran bel lavoro Calzinhos, è veramente utile tutto questo.

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Ho lasciato l'outboard in maniera vaga perchè sarà tema di una delle prossime "lezioni", per ora vedetelo come una cosa oscura che sta vicino al mixer!

Il multicore è semplicemente un cavo multipolare, cioè un cavo "grosso" che all'interno contiene molti cavi, viene usato per mandare sia i segnali dal palco alla regia, che dalla regia al palco (le uscite del banco che poi vanno all'impianto)

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Finalmente, dopo un po' di teoria, veniamo ad un po' di pratica, mettendo le mani su un mixer (ognuno il suo!!!).

Cos'è un mixer?

Uno strumento modulare che permette la manipolazione e il missaggio di segnali audio (che dentro al mixer transitano come tensioni di corrente, non pensate che dentro al mixer andate a modificare l'onda come su protools!!!).

Connessioni

INGRESSO MICROFONICO (Mic In, Mic, e tutti gli altri modi in cui viene chiamato) è un connettore XLR femmina, è un ingresso per segnali microfonici.

INGRESSO DI LINEA (Line in, Line) è un connettore Jack femmina, è un ingresso per segnali di linea.

INSERT (I/O) si possono trovare diversi tipi di connettori: quello più diffuso è un jack bilanciato femmina, oppure possiamo trovare due jack femmina oppure due XLR.

L'insert è un punto di ingresso e uscita per il canale, nel mixer: sarà qui che andremo a collegare i processori di dinamica (una delle prossime lezioni), tramite (nella maggior parte dei casi, quando troviamo un jack femmina bilanciato) un cavo YCORD che da una parte ha un jack maschio bilanciato e dall'altra due jack maschi sbilanciati.

Nel jack maschio bilanciato avremo cioè sia la mandata che il ritorno: la mandata si trova sulla punta (cioè il segnale da lì esce dal mixer) e il ritorno si trova nell'anello (lì il segnale rientra nel mixer).

DIRECT OUT è un'uscita del singolo canale, post fader.

RITORNO MACCHINA (Tape return) E' una connessione che troviamo nei mixer da studio, è un ingresso per il segnale che torna dai registratori e che deve essere monitorato. (In studio si ascolta quello che viene registrato e non quello che si registra).

SEZIONI DEL MIXER

PREAMPLIFICAZIONE

Qui il segnale viene preamplificato: cioè dobbiamo alzarlo di livello (fino allo 0dB) per far si che lavori meglio (elettronicamente) nel mixer, e per far si che abbia la maggior gamma dinamica.

Il preamplifcatore alza il livello del segnale mantenendo basso il livello del rumore, a differenza di un amplificatore che aumento di livello tutto.

Possiamo trovare dei tasti tipo: +48V (per dare la phantom all'ingresso del canale), inversione di fase, attenuazione (per segnali troppo alti in ingresso) ground (per staccare la massa) e non mi viene in mente nient'altro...

EQUALIZZAZIONE

Non penso che ci sia tanto da spiegare: questa è la sezioni dove troviamo gli equalizzatori (Shelving, parametrici, semiparametrici)

AUX (Mandate ausiliarie)

Questa è la sezione di ogni canale dove troviamo i potenziometri delle aux (quindi delle uscite per i monitor, o casse spia)

FADER

Qui abbiamo il pan pot (l'indirizzamento del segnale a Left o a Right) e il fader del volume.

In più ci saranno tutti i pulsanti di assegnazione nel caso che il nostro mixer abbia dei subgruppi (bus out).

La successiva è la sezione MASTER, cioè dove troviamo il master dell'impianto (MAIN, L/R, LEFT e RIGHT) e i master delle uscite ausiliarie.

Questa lezione mi rendo conto di averla fatta un po' sbrigativa, ma senza un mixer davanti è difficile spiegarvi certe cose....

Comunque ora sapete più o meno come usare un mixer!

Arrivederci e alla prossima lezione (che sarà dopo Natale)!

Domenica mi troverete probabilmente alla Cicala a Caserta!

Ciao

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  • 2 settimane dopo...

Ancora non sono riuscito a fare la quarta lezione...sono molto impegnato e non penso di poter continuare prima della befana...

Se qualcuno volesse darmi una mano, avevo pensato di fare una prima lezione sull'outboard: che cos'è, quali processori ci si possono trovare (processori di dinamica e di spettro), e brevissima introduzione per ogni elemento citato...

Mandatemi il vostro materiale per email, gli do un'occhiata e eventualmente riparto dai vostri scritti per ampliare!

Grazie

Calzinhos

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  • 1 mese dopo...

Per la quarta lezione vorrei sapere se siete più interessati ad una impostazione live o studio, cioè: vi devo spiegare come funziona uno studio o un live?

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Non ci credo neanche se lo vedo che tu hai bisogno di un corso per fonici...:ghghgh::ghghgh::P:ghghgh:

A parte StoneColdCrazy non interessa a nessuno il topic?

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Calzinhos vai pure avanti, NON si finisce mai di imparare :ghghgh:

P.S. non siamo poi così lontanissimi, riusciremo mai ad incontrarci per un caffè e per discutere di audio?

MacPro 8core 2.8 GHz - 16GB Ram - Os X.6.8 - Logic Studio 9.1.5 - Apogee Ensemble - TC Electronic PowerCore - SSL Duende - Euphonix Mc Control - iPhone 4s iOS 5.1 - iPad 2 iOS 5.1

http://www.rdaudio.it

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azz dal tuo sito vedo che hai lavorato con Marco Poeta.....

un pazzerellone ma ottimo chitarrista di fado....

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ok, allora: appena ho due minuti liberi riprendo dalla 4 lezione!

Si, ho fatto qualche data con Marco Poeta...molto bravo!

PS: ne parliamo su skype per il caffè!

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  • 1 mese dopo...

Dopo mesi ho trovato un'ora per scrivere la quarta lezione del corso per apprendisti fonici.

Questa lezione sarà sull'outboard, già citato nelle lezioni precedenti, lo avevo lasciato in sospeso per poter dedicare una lezione intera!

Il discorso che vado a fare è valido sia per chi usa macchina hardware (sia live che in studio) che per chi usa plugin (i nomi possono cambiare in base alla fantasia dei programmatori, ma alla fine gli algoritmi simulano dei circuiti elettrici che stanno nelle macchine hardware!)

L'Outboard è l'insieme tutte le macchine esterne che ci aiutano a modificare o arricchire un segnale. Si dividono in: processori e effetti.

I Processori (che sono quelli che modificano il segnale) si dividono in base al parametro che modificano, quindi avremo:

- Processori di dinamica: compressore, limiter, expander, noise gate

- Processori di spettro: Eq, exciter

I processori si collegano al mixer (sia analogicamente che digitalmente) con un cavo Y-cord nella connessione insert.

INSERT (I/O) si possono trovare diversi tipi di connettori: quello più diffuso è un jack bilanciato femmina, oppure possiamo trovare due jack femmina oppure due XLR.

L'insert è un punto di ingresso e uscita per il canale, nel mixer: sarà qui che andremo a collegare i processori di dinamica (una delle prossime lezioni), tramite (nella maggior parte dei casi, quando troviamo un jack femmina bilanciato) un cavo YCORD che da una parte ha un jack maschio bilanciato e dall'altra due jack maschi sbilanciati.

Nel jack maschio bilanciato avremo cioè sia la mandata che il ritorno: la mandata si trova sulla punta (cioè il segnale da lì esce dal mixer) e il ritorno si trova nell'anello (lì il segnale rientra nel mixer).

A questo punto farei una precisazione:

a volte si sente parlare della dinamica di una macchina (questo riguarda per le macchine hardware e non quelle software) che è una cosa totalmente diversa dalla dinamica del segnale!

La dinamica del segnale è la DIFFERENZA tra il picco massimo e il picco minimo, mentre la dinamica della macchina è la differenza tra la distorsione e la soglia del rumore.

Faccio ora una rapida carrellata dei vari processori in ordine come li ho citati sopra, portando come esempio alcuni modelli più diffusi.

COMPRESSORE (DBX160A)

Il compressore agisce sulla dinamica del segnale, riducendola quando supera una soglia impostata.

I parametri frequenti sono:

- Threshold: soglia oltre la quale interviene il compressore

- Ratio: rapporto di compressione, quanto viene compresso il segnale

- Attack time: tempo di "attacco" della compressione, quanti millisecondi devono passare prima che intervenga il compressore una volta che viene superata la soglia di threshold

- Release time: tempo di fine intervento della compressione

- Hard/Soft Knee: tipologia di intervento del compressore: brusca o graduale

- Gain: amplificatore in uscita del compressore

- RMS/PEAK: sono due tipi di compressori con una diversa modalità di funzionamento del Detector ( il circuito che determina l'attenuazione mandando un segnale di controllo all'attenuatore)

LIMITER (Un qualsiasi compressore)

Il limiter è un compressore MOLTO esagerato con la soglia tendete a infinito:1

I parametri Frequenti sono:

- Threshold

- Release time

EXPANDER (Symetrix Expander, non sono riuscito a trovare il link)

L'expander aumenta la dinamica abbassando le parti più basse del segnale.

In poche parole una sorta di compressore al contrario!

I parametri più frequenti sono:

- Threshold

- Ratio

- Attack

- Release

NOISE GATE (BSS DPR-504, un po' scarno come controlli ma sicuramente uno dei più diffusi, ed anche il mio preferito! :-) )

Il Noise gate fa passare il segnale solo quando supera la soglia di threshold, quando ne rimane al di sotto all'uscita del noise avremo silenzio.

I parametri più diffusi sono:

- Threshold

- Attack

- Release

- Hold: (è difficilissimo spiegarlo non potendo disegnare un grafico, però cercherò lo stesso di farvi capire a cosa serve) è un parametro che determina il tempo per cui il noise gate dovrà rimanere aperto dopo che il segnale è tornato al di sotto della soglia di threshold, prima che intervenga il release.

EQUALIZZATORE

E' un processore che va ad influire sullo spettro del segnale, aggiungendo o togliendo dB sulla frequenza di intervento.

I Parametri sono:

- Frequenza: la frequenza alla quale fare l'intervento

- Gain: potenziometro che determina l'amplificazione o l'attenuazione della frequenza impostata

- Q: Quanto deve essere "largo" l'intervento

C'è da fare una precisazione sugli Equalizzatori grafici (PROEL EZCURVE)

Sono molti Equalizzatori peaking con controlli di guadagno su frequenze preimpostate.

La campana può essere fissa o proporzionale: fissa quando non varia, proporzionale quando si stringe con l'aumentare dell'attenuazione o amplificazione.

Quello più diffuso è quello a 31 bande o a terzi d'ottava.

EXCITER (APHEX AURAL EXCITER)

L'exciter amplifica una frequenza nello spettro e le sue armoniche, viene usato in modo curativo (per dare vigore ad un suono "spento") o creativo (per creare un suono arricchendolo di armoniche).

I parametri più frequenti sono:

- Scelta della freq da eccitare

- Quantità di eccitazione

- Scelta delle armoniche

- Mix: missaggio tra originale e eccitato

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Complimenti, non sapevo di questo topic, interessa molto anche me, in riguardo ai processori, sarebb einteressante se potessi portare degli esempi su come impostare i compressi o gli equalizzatori.

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Ho lasciato in sospeso gli effetti, scusate ma devo assolutamente finire un lavoro!

Dopo cena finisco il discorso sugli effetti!

Ciao

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in riguardo ai processori, sarebb einteressante se potessi portare degli esempi su come impostare i compressi o gli equalizzatori

Questo è un corso per apprendisti fonici...non è un ricettario di preset!!! :ghghgh:

Non può esistere nessun tipo di preset per i processori!!!

Ogni segnale ha bisogno di un intervento mirato che varia da segnale a segnale: due casse di batteria, non avranno mai i parametri uguali!

Un bravo fonico deve capire di cosa ha bisogno un segnale al primo ascolto, a volte è anche utile la creatività.

I preset sono per i pivelli (non voglio sminuire nessuno, sia chiaro!!!), quando muovi un potenziometro devi capire cosa stai facendo, caricando un preset non fai altro che prendere l'intervento x sul suono y, realizzato da pincopallino a canicattì...

Il nostro lavoro non è fatto con approssimazione ma con estrema precisione!

Ora inizio a scrivere la parte mancante degli effetti...

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Nell'outboard troviamo anche dei MULTIEFFETTI.

I Multieffetti (che abbrevierò con FX) non sono processori perchè non modifica il suono bensì ne aggiungono uno nuovo a quello originale.

Il segnale viene mandato agli FX tramite le mandate ausiliare post fader, così chè con il fader del canale possiamo gestire il volume di aascolto e contemporaneamente la quantità di segnale che va al FX.

Chiudendo il canale, non viene mandato più niente al FX.

In pratica il potenziometro della mandata ausiliaria determina la percentuale del segnale che viene mandata quando il fader si trova a 0dB.

Gli effetti si dividono in:

- Ambienti (reverb)

- Delay/eco

- Modulazioni ( chorus, flanger, faser, vibrato, tremolo)

Tralasciando la Storia dei riverberi che potete trovare su questa pagina, elenco i parametri più diffusi:

- Type: tipo di riverbero ( Inverse, gate, church, room)

- Size: Volume della stanza

- Shape: Forma della stanza

- PreDelay: Tempo in millisecondi tra il segnale originale e l'inizio della prima riverberazione

- Early Reflection: Quantità delle riflessioni nella stanza (logicamente si parla di una stanza immaginaria la cui riverberazione viene simulata dal FX)

- RT60: lunghezza (in tempo) della riverberazione, spesso si trova TIME o DECAY

- Hi Dump: decadimento delle alte frequenze

- Bass Multiply: fattore di moltiplicazione dell'RT60 per le basse frequenze

- Bass Crossover: Frequenza di crossover per le basse frequenze

- Hi cut: Filtro passabasso

- Diffusion: diffusione del suono nella stanza (l'ho messo per ultimo perchè non sempre si trova)

I FX più diffusi sono i Lexicon, uno tra tutti il Lexicon M480L

m480l_thumb.jpg

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Questo è un corso per apprendisti fonici...non è un ricettario di preset!!! :ghghgh:

mi spiace che tu abbia capito male... ma io non ho parlato di preset...

Io intendevo esempi su come regolarsi.. non credo che uno possa stare a regolare tutte le frequenze a caso sperando di trovare quella giusta che gli serve...

ma se diventa troppo lungo e complicato fa nulla, non arrabbiarti! :bottom:

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MI hai chiesto di fare degli esempi...

Ti potrei fare un esempio facendoti ascoltare un suono, ma quell'esempio sarebbe unico e non riproducibile come un preset: il rullante fa schifo se lo taglio a 400 migliora potrebbe essere un esempio, ma non è detto che su ogni rullante se tagli i 400 Hz il rullante migliori....

non credo che uno possa stare a regolare tutte le frequenze a caso sperando di trovare quella giusta che gli serve...

BRAVO, infatti dovresti fare qualche esercizio per riconoscere le frequenze.

Con un po' di esperienza non vai a casaccio ma vai nella frequenza precisa dell'intervento, questo però lo raggiungi soltanto usando i processori e ascoltando tanta, tanta musica.

Ad esempio: prendi un programma tipo garageband o audacity o uno dei tanti, importa delle canzoni che conosci molto bene, metti in insert un eq e incomincia ad ascoltare frequenza per frequenza, amplificando e attenuando una frequenza alla volta.

Se lo fai costantemente, alla fine la tua testa si abbituerà ad ascoltare la musica ed individuare dei numeri di frequenze che risalteranno o mancheranno all'ascolto.

Così farai poi per andare a correggere un suono, lo ascolti e ti verrà naturale andare a tagliare una frequenza che sentirai di più o amplificare una frequenza che manca.

All'inizio andrai un po' a tentoni e ci vorrai anche diverso tempo, ma poi ti verrà naturale e immediato.

Asoltare e sapere ascoltare non si differenziano solo da una parola, un fonico deve saper ascoltare!

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Ho pubblicato sul mio sito due file che vi possono essere utili per fare delle prove.

Sono due file .zip con delle registrazioni che abbiamo fatto durante le lezioni a scuola.

In ognuno dei due file ci sono file .wav di strumenti registrati in vari modi e con differenti microfoni.

Nel nome dei file trovate tutte le indicazioni: strumento, posizione del microfono (in, out, top, bt) e tipo del microfono.

Spero che vi saranno utili per fare delle prove con i vostri plug-in (processori).

I link sono:

File 1

File 2

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