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Running & Jogging


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Resoconto del 30 dicembre 2012, 33a edizione della Natalina.

Monterotondo 10 km

Le previsioni del tempo degli scorsi giorni davano freddo in aumento... i meteorologi sbagliano sempre, ma stavolta, come metto il naso fuori casa, avverto subito che effettivamente questi moderni stregoni hanno indovinato; forse è un caso, a forza di darle sbagliate, qualche volta trovano la soluzione giusta. Accendo la mia Smart ed ecco la conferma: il fiocco di neve e un bel “3 gradi†lampeggiano sul cruscotto. Vado di corsa, si fa' per dire, verso il solito bar: appuntamento un po' più tardi del solito con il Presidente. Renato ed i fratelloni Roberto e Massimo sono già sul posto della gara, infaticabili e sempre disponibili a mettere tutti nelle migliori condizioni per correre in serenità, facendosi carico dei problemi organizzativi e molto altro; visto che siamo a fine anno mi sembra doveroso un gradissimo ringraziamento a tutti quelli che in cambio di nulla aiutano gli altri a correre, anche perché dietro c'è veramente tanto lavoro. Quindi i primi campioni, penso di non sbagliare, sono loro: GRAZIE!

Arriviamo allo stadio di Monterotondo orientandoci a fatica e troviamo il gazebo della società già montato; qualche problema con alcuni pettorali mancanti, ma vado in direzione con Tommasone (il Presidente, per chi mi legge da RunningForum) ed in pochi minuti è tutto sistemato.

Sono un po' in ritardo con la vestizione, ma alla fine gli organizzatori spostano la gara di una decina di minuti ed ho tempo a sufficienza per un piccolo riscaldamento; da una ventina di giorni soffro di un lieve dolore alla parte anteriore ed interna del polpaccio sinistro, dovrò fare una seduta di tecar terapia prima della gara di domenica prossima o anche chiedere consigli a Castoro di RunningForum, che la sa veramente lunga!! Questa competizione di oggi è l'ultima gara dell'anno e l'ultima corsa che precede quella del 6 gennaio nella quale vorrei tentare il mio personale; ieri ho fatto un bel lavoro da 3x3000 ed oggi correrò comunque con impegno: una sorta di banco di prova.

Per le note tecniche, oggi è scontato l'uso delle leggerissime e velocissime Brooks T7 Racer, dato il fondo asfaltato, ma vorrei sottolineare che ho nel mio “bagaglio†(acquisto di ottobre) un paio di guantini Brooks che apparentemente sono simili agli altri, ma in realtà hanno nascosto in una sacchetta del dorso della mano, un copri dita (una muffola, praticamente) fosforescente che tiene molto caldo e che a metà gara (o al bisogno) si può facilmente ripiegare all'interno del suo alloggiamento, continuando a tenere calzato il guanto ma con un effetto di barriera termica molto minore: una bella idea, ma soprattutto funzionale. Oggi cercherò di concentrarmi maggiormente sulla mobilità del piede; man mano che passano i mesi e che miglioro le mie prestazioni, sto cercando di tornare ad una corsa corretta anche dal punto di vista della postura e siccome spesso dimentichiamo di correre “usando anche i piediâ€, devo sforzarmi di ricordare anche questo: alla fine mi posso ritenere soddisfatto anche di questo aspetto. Inoltre, dal punto di vista energetico vado migliorando: dovrei aver consumato 580 calorie nella gara di oggi.

Puntuali nel ritardo, BAM! ..si parte! Siamo pochi... Oddio pochi per una gara romana: poco meno di 550 runners, ma considerando che domani c'è una mega gara al centro di Roma, con una partecipazione che facilmente si avvicinerà a 10.000 persone, penso che la competizione di oggi abbia avuto un discreto successo. Il via si trova all'esterno dello stadio di Monterotondo e la fase iniziale è un “anello†a forma di triangolo isoscele di circa 1,7 km con variazioni altimetriche non particolarmente rilevanti. Cerco un riferimento, ma inizialmente non trovo nessuno da seguire, poi raggiungo Piera, e mi accodo a lei per un chilometro circa. A proposito di celebrazioni di fine anno, Piera è la meritata campionessa 2012, e quindi in carica, di CAT Sport: brava, simpatica e comunque quasi sempre presente e, soprattutto, quasi sempre prima nella sua categoria; anche se non sono quello più indicato a dirlo, complimenti! Grande annata e trofeo sociale strameritato.

Terminato l'anello, inizia il terzo chilometro ed inizia anche un percorso cittadino con una salita di circa un km; Piera, nella quale confidavo per un traino, da viscido parassita quale sono, si attarda, come si attarda Fabio di LBM, il mio sparring della “Corri per il parco†di due settimane fa': è sempre un piacere incontrarlo, battagliero com'è. Trovo al termine del terzo i miei compagni della corsa di oggi, sono una ragazza che sta tentando il personal best ed il suo accompagnatore; sono entrambi della AtleticoUISP Monterotondo e ci danno dentro che è un piacere. In realtà, da lontano vedo una bella runner, con una appariscente coda bionda, ma si trova una cinquantina di metri avanti e non mi sembra nelle mie possibilità un ricongiungimento.

Al termine della salita e quindi al termine del terzo chilometro, cerco di gestire al meglio le forze: durante l'ascesa avevo raggiunto un po' troppi battiti, ma prima dell'arrivo alla sommità della salita recupero 6/7 battiti rispetto alla parte centrale, così sono pronto per gettarmi a capofitto in discesa. Siamo al km 3,200, inizia una discesa decisa, però non ripida: 4'12â€, 3'55†e 4'17†sono i tre parziali del quarto, quinto e sesto chilometro; curando come al solito le traiettorie (ed andando qualche volta contromano nel traffico aperto nel senso opposto alla gara), guadagno qualche posizione e soprattutto nel sesto chilometro tengo un passo prudenziale visto che, penso, la salita dovrà sicuramente arrivare.

Al km 5,200 inizia una bella pista ciclabile a due corsie, più che sufficienti per contenere tutti i podisti che oggi si sono dati appuntamento. Il sole ci scalda frontalmente e qualcuno intorno a me, lo fa' notare a tutti; ancora qualche centinaio di metri ed al km 5,800 parte una salita moderata.. direi ne dolce, ne impegnativa. La bella notizia di oggi è che ho corso anche le salite a meno di 4' e che sono tre o quattro settimane che soffro meno le variazioni altimetriche sfavorevoli. Piccola nota negativa dell'organizzazione (ammesso che dipenda da loro o solo da loro), peraltro molto buona: al km 6,600 la ciclabile si interrompe per superare una traversa che si immette sulla provinciale, dove corre parallela la stessa ciclabile: gli atleti sono costretti ad una curva secca di meno di 90 gradi e non si è trovato il modo di permettere una ripresa della ciclabile più scorrevole. Peccato.

In questa seconda parte riprendo ed affianco la mitica Barbara T. La ricordo ancora negli ultimi allenamenti nel 2005 al “Paolo Rosiâ€, prima del mio infortunio: era di un altro pianeta. Correremo fianco a fianco gli ultimi due chilometri o poco meno. Lei arriverà prima o seconda della sua categoria, davanti a me. Comunque è sempre forte!

La ciclabile finisce al km 8,400, dove si abbandona la provinciale e si torna nel percorso cittadino; i due runners di Monterotondo si accodano a me e Barbara: lei tenta di convincere il suo “motivatore†che solitamente ha un calo negli ultimi due chilometri e quindi vorrebbe mollare ma lui non ci casca e la sprona ripetutamente. Dopo 8/900 metri dal termine della ciclabile, le salite finiscono definitivamente.

Con l'inizio del tratto finale, io e Barbara ci ricongiungiamo alla “coda bionda†e corriamo tutti insieme le ultime centinaia di metri: percorso nervoso, ma scorrevole in virtù della variazione altimetrica favorevole. Negli ultimi 4/500 metri si torna all'interno del circuito triangolare iniziale: tutte le svolte sono ben segnalate. La vista del palazzetto dello sport mi sorprende: ho risparmiato qualche energia di troppo e così ho la facoltà di “sprintare†..certo, Barbara se ne va (non è che si mette a perdere tempo con me!), io invece con il “tesoretto†di forze residue, compio il giro della pista con un passo sui 3'20†e riesco per la prima volta a mettere le mie scarpette davanti a quelle di Giuseppe S. (penso sia un over 60) della mia società.. mai sopravanzato prima.

Test svolto con soddisfazione: ho coperto i 10 km e 160 metri in 45'29â€; considerato l'allenamento di ieri e la possibilità di compiere correttamente lo scarico ante gara per il 6, mi auguro di battere il personale di questa seconda vita podistica.

Al termine della gara si sono svolte delle divertenti gare giovanili e le premiazioni, con la nostra società prima per partecipanti a pari merito con la US Roma 83 (se non sbaglio).

Rinfresco ottimo ed abbondantissimo con banane, acqua, té caldo, pandori e panettoni, pane e nutella ecc.. Complimenti agli organizzatori.

Rientro a Roma in tardissima mattinata; il Presidente da un passaggio ad un'atleta nord africano, oggi ritirato per un risentimento muscolare, ma con un personale di 29'26†..porca miseria! Quasi quasi, domenica prossima evito di inseguire sto' personalone da 42 o 43 e qualche cosa e mi dedico alle bocce!! Nooo, noi corriamo solo per il piacere di farlo e perché riceviamo sensazioni così belle che non si possono neanche raccontare: bisogna viverle. Quindi, per ora, non appendo le scarpette al chiodo.

Buone anno nuovo a tutti e buone corse.

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  • 1 mese dopo...
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Correre? che verbo inusuale :DD

 iMac 27" LATE 2012  MacBookPro 17" MID 2009  MacBookPro 17" LATE 2011  iPod Touch 16 GB Black (1° gen)  iPhone 3G 16 GB Black 

 iPad 64 GB Black (1° gen)  iPad 64 GB Black (3° gen) 

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  • 2 settimane dopo...

Nnaaaa ... correre si corre :rolleyes:  ... e' che correre richiede tempo ed e' quindi meno il tempo che si dedica a "condividere" su IM. E' una questione di priorita'.

Corri Papero?! Programmi futuri? Io ho prenotato una settimana da Pizzolato in Sardegna.

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Corri Papero?! Programmi futuri? Io ho prenotato una settimana da Pizzolato in Sardegna.

Svariate ... direi molte garette ma in pratica fungeranno tutte come allenamento per la GARA.

La GARA meta di quest'anno e un half ironman ... probabilmente questa del 9 giugno.

 

Quindi faro' almeno 2/3 mezze ... svariate 10 km ... almeno 3/4 triathlon sprint e sicuramente (mi sono gia' iscritto :angiolettoim: ) il triathlon olimpico di bardolino.

Direi una stagione piuttosto impegnativa ... ma vorrei arrivare a fare un ironman entro un paio di anni :rolleyes:  ... e ho gia' 54 anni :ghghgh:

Mi devo dare da fare. :baby:

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Resoconto del 17 febbraio 2013.

Corriamo al Collatino 10 km

Questa mattina parto da casa tutto allegro per la Corriamo al Collatino, gara di periferia della capitale con il merito, nelle aspettative, di regalare un percorso moderatamente pianeggiante o comunque senza “rampe†da evocare ed ingigantire in vecchiaia, nei racconti fatti ai nipoti, i quali comunque sanno bene che si tratta sempre di racconti che si trovano in quel limbo fra favola e verità che si chiama legenda.. che i nonni propinano ai più giovani per esorcizzare l'impietoso trascorrere del tempo che mi investe in pieno.

Appuntamento e ritrovo rapidissimo al solito posto e salto leggero nella macchina del Presidentissimo; ieri sera ho mangiato qualche cosa in più e quindi la colazione della mattina è stata la solita in qualità, ma non in quantità, così sentirò un pizzico di fame prima della partenza e userò una “dopante†bustina di energizzante pre gara per una tranquillità più mentale che fisica.

Pre gara all'insegna dei saluti con i forumendoli e gli amici della società. Oggi c'è Gianluca, arrivato in bicicletta e sempre allegro; amico da tanti anni, e proprio per questo mi prende continuamente in giro ricordandomi la mia pietosa condizione da tapascione. Avendo qualche aspettativa cronometrica e volendo verificare la forma in vista del termine del ciclo di allenamento che arriverà fra due settimane, oggi mi dedico anche ad un riscaldamento degno di questo nome nel tentativo di fare una gara decente.

Solita accurata vestizione e scelta delle calzature che ricade sulle Brooks T7 Racer benché mi sia portato anche le fidate Racer ST5; qualcuno, riguardo al percorso, accenna ad un passaggio su un tratto di sterrato, ma oggi non me la sento di rinunciare alla fosforescente scarpa superleggera della casa di Seattle. Non ho fatto un vero e proprio scarico, ma una via di mezzo: venerdì palestra per il potenziamento delle gambe e sabato 10 km di corsa molto spensierata in un meraviglioso e soleggiato anticipo di primavera. Comunque ieri come oggi c'è un certo freddo ed il sito della Garmin segna 3 gradi e cielo coperto, nonostante questo Max Cave (RunningForum) in eccesso di testosterone si presenta a mezz'ora dalla partenza mezzo nudo: un vero maschio romano.

Partiamo dal villaggetto mobile fatto dai gazebo della società, per andare in zona partenza che è in un area rurale con alcuni piazzali semi deserti in quello che è il 22° quartiere di Roma e prende il nome dalla via Collatina (già antica consolare) che lo attraversa e ne ha assunto il nome in ossequio alla antica cittadella di Collazia, collocata dagli storici in base alle fonti degli anni 20 e 30 del primo secolo, ad una trentina di “stadi†dal centro, cioè dal romano pomerio e quindi orientativamente dove ora si trova la località di Lunghezza. Quando corricchiando arriviamo in un piazzale occupato da una sola autovettura rossa targa AX(omissis), vediamo ben chiare due chiappe nude (i romani glutei) altezza finestrino: un runners che si prepara? No, le terga di un lui, parte di una coppietta in amore che alle 10 della mattina attanagliata da improvvisi appetiti sessuali tenta di avere un po' di intimità, ma quello non è il posto giusto e dopo una rapida vestizione si allontanano fra il dispiacere generale: il loro per l'inaspettato imprevisto ed il nostro per lo sfumato spettacolo gratuito. Almeno ci poteva esibire la mattiniera fidanzatina!!

I partecipanti non sono pochi e al colpo di pistola segue una camminata di oltre 20 secondi prima di tagliare l'arco di partenza.

Il primo chilometro lo corro preoccupatissimo di tenere basso il ritmo e non a sensazione, proprio per evitare l'accumulo di lattato che nella “Corri per la Befana†pur non avendo influito sul tempo (penso), ha determinato una gara corsa in perenne difficoltà determinata proprio dal primo tratto corso troppo velocemente.

La prima parte della gara, fino al chilometro 2,500 circa, viene corsa in un rettangolone che ha come rettilineo opposto alla partenza, la via Prenestina; c'è un po' di saliscendi, ma anche il secondo chilometro scorre ad un passo di 4,21â€. Gianluca mi ha accompagnato per entrambe i chilometri iniziali, ma ora non ne ha abbastanza e purtroppo mi lascia solo.

Alessandro rimpiazza prontamente la perdita. Corriamo insieme e lui mi fa' un paio di presentazioni volanti; il loro gruppetto vorrebbe correre a 4'20â€, ma in realtà vanno sui 4'30†ed io li avverto e passo avanti.

Qui avviene un fatto importante: dalle retrovie arriva un ramarro verdissimo di Villa Pamphilij: Giancarlo “Dilarâ€, di RunningForum; ha subito parole di esortazione e mi dice di seguirlo che tanto corre a 4'30â€/4'20â€...in realtà va' ben più velocemente.

Al chilometro 3,200 circa finisce il primo anello e si parte per un per il percorso normale che è un anello più ampio. Tutta la gara è un continuo saliscendi, ma le variazioni altimetriche sono comunque agevoli e per adesso non sento sintomi di stanchezza e mi attacco a Dilar nel tentativo di mantenere il suo passo che è di circa 4'15 al km; purtroppo il percorso soffre di un eccesso di svolte a destra e sinistra che fanno perdere il ritmo ed incidono negativamente sul tempo.

Ora la corsa si fa' maggiormente impegnata e mi incollo a Dilar Giancarlino per un traino amichevole. La gara scorre relativamente tranquilla ed al km 4,700 circa, dopo aver percorso poche centinaia di metri sulla via Prenestina, entriamo nella villa dei Gordiani, la famiglia dei tre imperatori romani dalla quale prende il nome il sito per i resti della residenza che si trova all'interno di questo parco: ho un attimo di preoccupazione perché mi aspetto di trovarmi male sullo sterrato.. oltre a temere un più preoccupante infangamento delle scarpe. Invece il tratto trail si snoda per soli 6/700 metri e fortunatamente non ricevo il minimo fastidio o pregiudizio dalle e per le mie T7.

Usciti dalla villa c'è una svolta secca a sinistra per il viale Venezia Giulia, dove il percorso ci impone di incrociare in salita i più forti che la percorrono in senso opposto: incrocio il primo ed il secondo che hanno fatto il vuoto; viaggiano sui 3' bassi, favoriti dalla variazione altimetrica, ma se l'incedere non è simile al nostro tapasciare, alcuni particolari sono i medesimi: sbuffano, sbavano e, dall'espressione che hanno, maledicono il giorno nel quale hanno deciso di scegliere l'opzione agonistica di questo sport.

Il percorso non è dei più belli, ma la gara è stata più che gradevole, unico appunto che ho sentito da qualche runners, peraltro giusto, riguarda la mancanza di transenne o fettucce per delimitare meglio il percorso, con la possibilità di “interpretare†lo stesso limando qualche angolo e riducendo di qualche metro la distanza qua e là, tanto cha alla fine il computo metrico di quasi tutti dirà di una gara di circa 9 km ed 800 metri.

Una svolta a destra ci riporta su via Prenestina giusto in concomitanza con il taglio del traguardo virtuale del km 6 e insieme al cambio di direzione arriva anche il cambio di pendenza: è discesa. Lascio girare le gambe senza strafare per recuperare qualche battito, anche se ho corso tutta la gara quasi incurante della frequenza cardiaca e cercando invece di tenere un passo prossimo ai 4'15â€; vengo giù allegro sui 3'30â€/3'40†ed ho la percezione di farlo senza strafare, la cui cosa mi rende felice, visto che questa gara, come dicevo, la considero un test.

I 500 metri di discesa volano via e la svolta a destra su via di Portonaccio, col suo falsopiano in salita, richiama al dovere le gambe doloranti dalla seduta in palestra del venerdì precedente. Giancarlino Dilar e la sua canotta verde ramarro allungano di qualche metro, sono indeciso se rimanere proprio incollato a lui o trovare un altro pacer: alla fine decido che lo seguirò a qualche metro di distanza, ma rimane sempre lui il riferimento.

Al km 7,500 impegniamo il viale della Venezia Giulia incrociando i runners più lenti che corrono in senso inverso, stavolta loro in salita; è il tratto dove avevo visto i primi a posizioni invertite, ovviamente. Si ripete il solito gradevole spettacolo che questo tipo di percorsi regala, con il circo dei podisti-amici che si incrociano e si scambiano saluti ed incitazioni reciproche tanto uniti durante la settimana nelle corsie delle piste e nei viali delle ville e la domenica in gara, ma che restano divisi dai tempi di corsa tanto differenti e lontani.

Siamo agli sgoccioli! Al km 8 il percorso si snoda parallelo alla ferrovia dell'alta velocità; corriamo sui marciapiedi di un parco con un praticello ai lati. Dilar mi “sfugge†e fa' girare le sue lunghe leve a sinistra, sul prato, preferendolo al lastricato del marciapiede. Ci separano sempre una quindicina di metri e quando ci infiliamo in un tunnel pedonale di una cinquantina di metri e non illuminato, lo perdo di vista. Ma ormai ci siamo: svolto a destra per viale G.B. Valente, dribblando quattro motociclisti dei vigili intenti in quella che i romani ingiustamente ritengono sia la loro migliore attività, cioè creare traffico e con grande sorpresa non vedo l'arco di arrivo dove ritenevo di doverlo trovare; la relativa tensione per la gara ed il fatto che non abbia controllato di frequente il GPS, non mi permette di verificare che mancano, nella peggiore delle ipotesi, 600 metri all'arrivo. Così, invece che spendere le forze residue tirando una lunga volata, mi trastullo

su un passo svelto ma non troppo e nel frattempo mi guardo in giro per capire dove Samuele abbia posizionato questo benedetto arco finale: nel pre gara mi aveva detto che sarebbe andato a sistemarlo appena iniziata la competizione, ma io comprendo solo all'ultimo dove si trova, quando i runners che mi precedono svoltano secchi a destra infilando una piccola via dove il traguardo spunta a poco meno di duecento metri: volatone finale a tutta birra ed arrivo con una punta di amarezza per questo piccolo imprevisto.

Il risultato finale è ottimo (solo per me!): 41'39†per percorrere 9.760 metri, cioè a 4'16†al km di media, in una corsa impegnata ma non troppo, come testimonia il report dei battiti.

Post gara divertente con gli amici e commento generale di una gara piacevole e di un ristoro un poco zoppicante.

Buone corse a tutti e speriamo veramente in un futuro e migliore PB sui 10 km, fra una ventina di giorni, dopo la battaglia della Roma Ostia che meriterebbe la stessa sorte.

Run happy a tutti.

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  • 1 mese dopo...

scusate la domanda noob ma voi quando andate a correre dove mettete telefonino e chiavi? ho visto che al decathlon hanno una fascia da braccio ma credo sia comoda per documenti e cellulare non per le chiavi..

 

Quasi tutti i pantaloncini da running hanno una piccola tasca per le chiavi. Il giusto posto del telefono quando vai a correre è la casa.

Evita di fare il tapascione e caricarti di accessori.

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bhe ma il telefono è sempre utile, soprattutto se vai in zone poco trafficate, opterò per la tasca da braccio..

 

Quale utilità in zone poco trafficate e non?

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Ho letto il tuo resoconto. Davvero interessante. 

Io ancora non ho ricominciato a correre, il ginocchio non è stato generoso e dopo aver fatto risonanza, l'ortopedico mi ha dato solo un integratore di cartilagine e successivo riposo. 
Prossimamente acquisterò scarpe da corsa adatte (mi ha detto la tipologia secondo il problemino del mio ginocchio) e riproverò. 

il mio flickr

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Quale utilità in zone poco trafficate e non?

Se ti fai male, o ti senti male per qualche motivo... Al giorno d'oggi poi, con la gente che gira, si sa mai... Certo non te lo porti per facebook! Io uso un muletto quando corro, giusto per esser tranquillo qualora servisse.

Se il tempo migliorasse un pochino, avrei intenzione di riprendere con la corsa in questi giorni!

Just when things went right, it doesn't mean they were always wrong

~

» Use Your Illusion «

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Se ti fai male, o ti senti male per qualche motivo... Al giorno d'oggi poi, con la gente che gira, si sa mai... Certo non te lo porti per facebook! Io uso un muletto quando corro, giusto per esser tranquillo qualora servisse.

Se il tempo migliorasse un pochino, avrei intenzione di riprendere con la corsa in questi giorni!

 

Personalmente preferisco portarmi la pistola con i razzi di segnalazione luminosa, un kit di primo soccorso, una tenda da campo e la razione K.

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Runners, battete un colpo!

 STUMP :rolleyes:  basta come colpo ? :DD

...

Io sto' continuando la mia "tappa" di avvicinamento al mezzo ironman per la prossima estate. Quindi sto' incrementando il nuoto (3 volte alla settimana) e la bici ... la uso ormai tutti i giorni anche perche' sono senza macchina da due mesi causa incidentone :angiolettoim:

Corro almeno un paio di volte a settimana. Recentemente ho fatto la mezza di milano ... una gara che sembrava organizzata da Topolino e Pippo in persona ! :ghghgh:  ... sotto il diluvio universale (e qui' l'organizzazione non ne poteva nulla) ma con gravi problemi per il ritiro borse (20 minuti circa a 6 gradi e sotto l'acqua :cold: ) e totale assenza di posti coperti per cambiarsi. Immaginate 8000 persone stanche e zuppe che si devono cambiare nel parco del sempione con almeno un palmo di fango. Gli alberi andavano a ruba ! :angiolettoim:

Domenica dovrei fare una 12 km (vivicitta' di Genova) e cosi' via. :baby:

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scusate la domanda noob ma voi quando andate a correre dove mettete telefonino e chiavi? ho visto che al decathlon hanno una fascia da braccio ma credo sia comoda per documenti e cellulare non per le chiavi..

Mai corso con un cellulare ... lo odio nella vita "normale" figurati guando mi concentro in uno sport. Fino ad un paio di anni fa' usavo un ipod/nano per ascoltare la musica ma anche quella abbassava la mia concentrazione. Mi porto solo la chiave della macchina in un apposito taschino o annodata allo spaghino dei pantaloncini.

Piu' sono leggero piu' vado veloce ! :angiolettoim:

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Mai corso con un cellulare ... lo odio nella vita "normale" figurati guando mi concentro in uno sport. Fino ad un paio di anni fa' usavo un ipod/nano per ascoltare la musica ma anche quella abbassava la mia concentrazione. Mi porto solo la chiave della macchina in un apposito taschino o annodata allo spaghino dei pantaloncini.

Piu' sono leggero piu' vado veloce ! :angiolettoim:

 

Concordo...Il resto è roba da tapascioni.

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  • 2 settimane dopo...

Quasi tutti i pantaloncini da running hanno una piccola tasca per le chiavi. Il giusto posto del telefono quando vai a correre è la casa.

Evita di fare il tapascione e caricarti di accessori.

:ghghgh:  :ghghgh:

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  • 2 settimane dopo...

La mezza di Genova e' una "classica" del podismo che si e' svolta la scorsa domenica.

Non potevo mancare !

Sveglia alle zerosetteezerozero ... abluzioni mattutine e pappa a base di te e N. 04 fette biscottate integrali con un microvelo di miele di acacia. Alle zeroottoequindici usciamo di casa (io e la papera) e "balziamo" in sella alle bici (due pesantissimi cancelli arrugginiti che usiamo per la citta' ... tanto sono inrubabili :angiolettoim: ).

Giungiamo al porto antico (meta semituristica adiacente all'acquario) e facciamo le foto di rito con la squadra. Il mio target e' innanzitutto sopravvivere :ghghgh:  ... e nel caso arrivare entro 1h 43s che e' il tempo di un anno fa'. Abbiamo azzeccato l'abbigliamento perche' siamo in pantaloncini e canotta e fa' un caldo porco. Ho anche il cappellino e gli occhiali "aereodinamici" che uso per la bici.

Partenza alle 09:33 ... qualche minuto di ritardo perche' prima sono partiti gli Hand Bikers ... dieci in tutto :rolleyes: un po' pochini.

Alla partenza siamo circa 2000 compresi un centinaio di podisti volenterosi che si cimentano in una 10 km parallela.

Queste 2000 persone partono, ovviamente da uno slargo che ne potrebbe contenere al massimo 4/500 ... vi lascio immaginare il casino.

Contrariamente al solito decido subito di cambiare la mia tattica di gara. Generalmente parto ad una velocita' moderata (tipo 5':30"/km) almeno fino al km 6/7 e poi vado in progressione. Anche perche' la mezza di Genova e' una gara estremamente tecnica a causa dei continui saliscendi lungo tutto il percorso con gli ultimi 10 km pesantissimi perche fatti sulla sopraelevata (un orribile nastro d'asfalto che percorre parte della citta').

Questa volta parto ed esclamo "ma chi se ne fotte ... ci do dentro tutta" e parto a stecca gia' sulla prima salita. Tengo bene e i km scorrono bene. All'ottavo chilometro inizio ad accusare un pochino di stanchezza "AZZ ... sta' a vedere che mi sono bruciato le 4 fette biscottate e adesso mi fermo !" Ma tengo duro e vado avanti anche se qualche timore mi assale.

Al decimo entro in sopraelevata e penso "Adesso inizia il gioco duro ... e i paperi iniziano a giocare." Cerco di riprendere il ritmo ed accelero ... sembra tutto OK. Dato che sono una testa di BIP salto i ristori ed inizio a sentire il caldo ... per fortuna le mie origine "terroniche" mi aiutano in tal senso e riesco a sopportare i 30 gradi.

Sara' l'allenamento, sara' la vecchiaia ma dal quindicesimo in poi volavo come il vento. A due chilometri dall'arrivo vedo un tizio che in 3/4 anni che corro non sono mai riuscito a superare. Mi incarognisco ed accelero ancora. Quando lo supero mi guarda stupito e tenta (PFUI) di tenere il passo, ma e' inutile me lo divoro in un boccone (alla fine arrivera' 1' e 43" dopo di me ! :shock: ).

E' fatta ! Passo sotto il traguardo e controllo il tempo ... 1h39'58" ... il mio personale sulla mezza. Incredibile.

 

La potenza e' nulla senza controllo ! :ghghgh:

 

23h381z.jpg

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  • 4 settimane dopo...

Resoconto
del 19 maggio 2013

10a edizione della Race for the cure.

 

Roma
5 km

 


Sono alcuni mesi che non corro una 5 km e quindi decido di partecipare facendo uno scarico per gareggiare al meglio e cercare di ritoccare il mio personale che risale al 2012 con un tempo di 21' e passa; il personale che ho è talmente vecchio che il mio passaggio ai 5000 nella gara di 20 giorni fa', dove ho fatto il personale dei 10 km, è migliore!!

Preparo la borsa con meticolosità, ma do per scontato di aver preso le mie fidate Brooks T7 racer e rischio invece di lasciarle a casa. Comunque, solita sveglia di buon ora e colazione più leggera delle altre volte: infatti, questa settimana ho sperimentato una nuova alimentazione pre gara ed ho deciso di non eccedere con il pane e/o fette biscottate e miele e di assumere invece un integratore pre gara; in questa settimana ho fatto alcune prove anche durante l'allenamento per le gare più lunghe, e quindi adotto il metodo, però senza improvvisazioni.

Arrivo al Circo Massimo di buon'ora e dopo qualche peripezia montiamo, con il Presidentissimo, il gazebo. Arriva subito Ale Marconi e poi, via via tutti gli altri amici dei forum e della società: oggi c'è il pienone.

Un giro con gli amici fra gli stand posti dentro il catino dello spazio che da Tarquinio Prisco ha permesso a Roma di avere uno dei più imponenti stadi che esistano, se non il maggiore dell'antichità e che da 26 secoli caratterizza la capitale, e la voglia di iniziare il riscaldamento ci fa' tornare al gazebo per le operazioni di cambio.

Con Max Cave, Freccia e Ale Marconi ci dirigiamo all'arco di partenza: la sede stradale è completamente affollata, però è stato lasciato posto per i i partecipanti alla competitiva e ci mettiamo a correre in tondo come i criceti mentre migliaia di persone osservano i noi runners come se fossimo degli atleti di altissimo livello, inconsapevoli del livello mediocre di molti... soprattutto il mio.

Mi allontano per un breve bisogno sorto all'ultimo ed al ritorno vengo chiamato da Gravity nella griglia dei più forti: mi accomodo ben volentieri, visto che oggi vorrei tentare a correre un po' spedito. Max Cave, Robertino e Gravity parlottano per stabilire una tattica condivisa; tante facce conosciute fra le prime file, ma nessuno di CAT, i più forti oggi hanno fatto riposo ed io non sono ancora in grado di tenere alto l'onore della società: cercherò comunque di fare del mio meglio.

Inno di Mameli, conto alla rovescia e VIA!

Faccio i primi 300 metri sui 3'10â€/3'30â€, poi mi ricordo che non devo correre dietro a Gravity che penso viaggi sui 2' alti!!! Qualche saluto e poi inizio ad entrare in gara: lasciata via dei Cerchi prendiamo via delle Terme di Caracalla, dove prima del biscotto incrocio i primi, in senso inverso, che sembra scappino dall'incendio del parco dell'Appia Antica. Praticamente volano!!

Faccio l'inversione del biscotto in modo straordinario; sono in forze e praticamente mantengo il ritmo per tutta l'inversione: le scarpette emettono un suono che la dice lunga sulla loro sofferenza, ed infatti al termine della gara trovo chiari i segni del maltrattamento. Poco dopo questa inversione trovo il cartello del primo chilometro (gara misurata perfettamente, finalmente): porca miseria, 3'47â€! Non va bene, anche se non sento la fatica devo assolutamente rallentare, sono troppo fomentato e mi devo ricordare che mancano altri 4 km.

Dopo il lato di ritorno svolta a destra e iniziamo a correre su via di San Gregorio: il Colosseo si erge di fronte a noi. Per chi corre più tranquillamente è il solito spettacolo meraviglioso, io ho altri problemi: dopo qualche metro salgo sul marciapiede di destra perché i sampietrini mi danno troppo fastidio con le T7, però in prossimità della salita devo scendere per percorrere la traiettoria più corta, intanto è passato anche il secondo chilometro ed il parziale è 3'52â€, proprio il tempo al quale volevo correre.

Iniziata la salita, inizio a soffrire lo sforzo: mancano meno di 13 minuti alla fine della gara e non ho la minima intenzione di mollare un metro. Imboccata via dei Fori Imperiali inizia la discesa, riprendo fiato, ma corro comunque sui 3'40â€/3'50â€, lasciato il Colosseo sulla sinistra ritornano i sampietrini e mi sposto al centro strada, da solo, per avere una superficie più comoda: quella asfaltata.

Anche il terzo chilometro vola via; il GPS mi indica che ho corso a 4'00â€: cerco subito di reagire ed arrivati a largo Corrado Ricci, saliamo per qualche metro verso via Cavour per un biscotto veramente indecente; la mia inversione non è neanche la lontana parente della prima, la sofferenza e la stanchezza si fa' sentire. Riprendiamo per via dei Fori Imperiali, direzione piazza Venezia/Altare della patria: saltiamo in molti sul marciapiede antistante il mausoleo dell'ignoto milite, mentre un manipolo di giapponesi indietreggiano per non essere travolti dai runners indemoniati dall'agone velocistico.

All'inizio di via del teatro Marcello controllo il GPS convinto che manchino circa 1500 metri ed invece scatta il quarto km: 3'56†il parziale; ci siamo, appena un po' più veloce sarebbe meglio, però va bene così. Affronto la breve salita di un centinaio di metri e via verso Bocca della verità: Ã¨ quasi fatta. Al semaforo con vico Jugario si vedono per terra ancora chiari i segni del km 40 della Maratona di Roma: non avendola corsa mi chiedo se i partecipanti alla lunga corsa avevano la stessa sofferenza che mi accompagna da circa 500 metri.

Cerco di mantenere una spinta ancora che mi faccia viaggiare sotto i 4' e dai tre/quattro controlli che effettuo al GPS così mi sembra, ma nello strappetto finale corro per una cinquantina di metri più piano dei 4'30†e nonostante lo scatto finale corro l'ultimo chilometro ad una media di 4'01†e gli ultimi metri a 2'44â€.

La frittata e fatta, non riesco a portare a casa il 19'25†programmato, ma ottengo comunque unsoddisfacente 19'43†ufficiale o meglio 19'39†del GPS.

Finalmente ho corso una gara sotto i 4'00â€. Era ora. Dopo 13 mesi di duri allenamenti di cui i primi due in condizioni veramente pietose, corro ad un ritmo decente, o meglio corro! Molto meglio di quella prima seduta di inizio maggio 2012: due chilometri in 15 minuti ed abbandono per manifesta impossibilità a continuare!!!!

Ristoro finale da dimenticare: rimedio una bottiglietta d'acqua quasi per fortuna, poi abbandono l'area della distribuzione sopraffatto dalla folla.

Vado via soddisfatto del risultato raggiunto e con gli amici ci scambiamo complimenti a vicenda per i tempi fatti: sono secondo di CAT Sport, la mia società, segno evidente che oggi i migliori sono in day off.

Mi cambio con calma e prendo comodamente posto sulla mia sediolina portatile e dal crinale sud del Circo osservo le migliaia di persone che oggi partecipano a questa giornata dedicata alla lotta al tumore del seno: complimenti a tutti per la partecipazione e la presenza.

Buone corse a tutti ed alla prossima gara.

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Bel report di corsa. Interessante davvero.. io sono ritornato a correre a ritmi blandissimi da 4 settimane. Il dolore al ginocchio per ora non c'è, secondo l'ortopedico è un problema di postura, infatti mi sono accorto che correvo sulle punte diciamo. Proprio quando il dolore mi stava tornando ho cercato di rimediare facendo attenzione a camminare, ma soprattutto a correre.. risultato niente dolore. Vediamo prossimamente.. per il momento sento un senso di pesantezza al ginocchio, ho letto in rete che può essere additabile alla cartilagine ma dalla risonanza non è uscito nulla in tal senso.

Vedrò prossimamente se il ginocchio migliora ma credo di si. Al momento sto seguendo una tabella per iniziare a correre dal sito di Albanesi, iniziando dal principio per non saltare le tappe e dare il tempo al corpo di abituarsi (soprattutto a seguito di un infortunio). 

 

L'obiettivo è riuscire a tenere i 10 km entro l'ora nei prossimi mesi.. per molti può sembrare una sciocchezza, ma per chi non è allenato è sicuramente un obiettivo notevole e interessante. Diciamo che è un punto di partenza per diventare un runner vero e proprio.. da li migliorarsi insomma.

Anche perchè già facendo un allenamento di 10k riuscirei ad eliminare più facilmente i 5 kg che punto ad eliminare. Infatti il mio obiettivo è arrivare a pesare 80 kg (sono alto 1.88) sia per vedermi meglio ma anche per evitare alle articolazioni inutili sollecitazioni in più.  

il mio flickr

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