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Il lavoro della fotolito


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Salve a tutti,

ho deciso di aprire questo thread per cercare di chiarirmi le idee riguardo un argomento che da un po' mi "tormenta": ovvero il lavoro delle fotolito.

Nello specifico, vorrei capire bene, secondo voi, dove deve iniziare e dove deve finire il lavoro di una fotolito che si rispetti, quali sono esattamente i doveri, le competenze richieste e le relative responsabilità, su che tipo di file devono lavorare e in quale misura sono tenuti ad "aggiustare" il file stesso (va fornito in RGB? In CMYK? Con che profilo? Piatto? A livelli? Con tracciati e selezioni? Servono delle stampe di riferimento?) ecc.

Insomma, l'argomento è sicuramente abbastanza vasto, quindi qualsiasi opinione è ben accetta.

Tengo a precisare che mi interesso all'argomento dopo aver sentito da amici e conoscenti pareri e testimonianze molto discordanti tra loro. Fotolito superscaricabarili, alcune che si rifiutano di fornire i loro profili, che non accettano file in RGB, altre che li accettano, alcune che pretendono, se ci sono, i tracciati, altre che forniscono cromalin sballati, altre ancora che lavorano senza problemi sui file ancora a livelli, insomma, non si capisce mai bene dove finisce il lavoro e la responsabilità di chi fornisce il file, e dove cominciano quelli della fotolito.

Voi che ne pensate?

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ciao,

hai aperto una discussione che andrà avanti fino all'infinito.... materia molto complessa e come hai già detto tu, con pareri contrastanti.

Come al solito bisogna sempre capire il livello del lavoro e delle lavorazioni.

Le tue domande le fai in prima persona perché sei un grafico?

Quando dici fotolito, intendi anche CTP?

"Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché non arriva uno sprovveduto che non la sa e la inventa"

Albert Einstein

vieni a giocare: http://ilbertu.mybrute.com

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argomento delicato e risposte che cambiano da fotolito a fotolito...

secondo me il grafico DEVE fornire alla fotolito il lavoro chiuso e finito, pronto per la stampa, senza che alcun fotolitista debba metterci mano.

logico che se ci dovessero essere problemi, la collaborazione instaurata con il fotolitista dovrebbe permettere di risolverli in tempi brevi, ma tutto sta "al buon cuore" della fotolito, perché solitamente sono tenuti a stampare quello che ricevono e non farsi problemi su cosa ricevono.

per quanto riguarda i "cromalin sballati" esiste un problema di fondo... un cromalin "ufficiale" Dupont NON può essere sbagliato, anche perché si usano i file che vanno in stampa e macchine appositamente realizzate e tarate. Diverso se parli di "prove colore" o "stampe digitali", allora lì va tutto in base al plotter e alla capacità di taratura dello stesso.

RGB?!? mai fornito un file contenente anche una sola immagine in RGB, considerato il fatto che la stampa viene eseguita in CMYK e, se proprio devo convertire un file, voglio essere io a farlo, per modificare, qualora ce ne fosse bisogno, le dominanze del file

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Bella domanda che divide la categoria in due: i cazzoni e quelli con sentimento. Ti sei risposto con l'ultima parte del tuo messaggio, troppo vasto il problema e troppe variabili in gioco. Io ho lavorato con quattro diverse fotolito, col ctp le ho, finalmente, mollate tutte. Purtroppo la prima è la più diffusa, secondo loro la colpa è sempre e solo di chi gli consegna il file. Io, che ritengo di non essere di primo pelo, con un paio l'ho avuta vinta più di qualche volta, semplicemente andavo da loro e con argomentazioni solide smontavo le loro teorie basate su le cazzate che combinavano. Figurati che una volta sono arrivati a dire che era colpa del system X. Per quanto riguarda i profili di solito non ne vogliono sentire nemmeno parlare.

[uso il mac solo perchè la concorrenza fa cagare]

[non preoccupatevi di far domande banali…tanto siamo qui a pettinare bambole…]

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sono fotolitista, anzi lo ero visto che le fotolito stanno "rientrando" nelle tipografie, ormai facciamo stampa digitale, prove colore, grande formato ecc. ecc.

comunque dico la mia

1) ci sono grafici "vecchia maniera" che pensano solo alla creatività, impaginano con basse risoluzioni, scontornano alla carlona, passano a noi il lavoro, e noi facciamo tutto il controllo e il lavoro per renderlo perfetto per la stampa.

2) ci sono grafici "è già tutto a posto" ma in verità quelli che sanno fare un lavoro completo sono veramente pochi, e i lavori spesso hanno problemi (basta pensare alle abbondanze, sovrastampe, pantoni usati in maniera errata ecc.)

3) un cromalin "ufficiale" dupont "PUÓ" essere sbagliato, le prove colore sono molto più precise, l'importante è che abbiano il "media wedge" e che sia stato controllato, infatti si fregiano del nome "prove certificate"

4) profili colore, se usciamo noi in pellicola, il nostro workflow non ha la gestione colore, cosi chiedo pdfx1a, se l'avesse potrei chiedere i pdfx3a, ma nessun grafico che lavora da noi sà la differenza.

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beh la domanda genera delle risposte infinite.

Cerchiamo di analizzare Fotolito e Arti grafiche tra la prestampa e stampa.

Innanzitutto nelle arti grafiche bisogna lavorare con le caratteristiche (così si dice) della stampa,

Le condizioni di stampa sono certificate da ISO 12647-2.

Le arti grafiche devono procedere a questa norma. (ovvio non tutte sono a norma)

› Manutenzione Per stampare in modo stabile e ripetitivo

‹ calibrare per regolare su una voluta condizione di stampa

‹ caratterizzare per misurare e registrare la condizione di stampa calibrata

‹ profilare per avere la possibilità di convertire

‹ convertire per le prove colore e RGB>CMYK, CMYK>CMYK

Per non spiegare ad ogni voce tutte le cose da fare menziono la cosa sia più comune per attuare a tutti, la seconda voce calibrare per regolare una voluta condizione di stampa.

Carta inchiostri e ingrossamento.

Le carte sono 5 tipi

Gli inchiostri quadricromia conformi alla norma ISO 2846-e i Colori pieni secondo ISO 12647-2:2004

ingrossamento punto c'è una tabella che spiega al 50% di ogni colore di quadricomia le percentuali massimo di ingrossamento punto tra la carta usata e il colore di quadricromia.

Beh non voglio dilungarmi dovete sapere che il colore è fisica, matematica e percezione visiva umana.

Una sola cosa posso aiutarvi o vi fate dare il profilo che lavora la tipografia o fotolito o service di stampa. O usate quello più comune e più professionale a tutti il profilo ISOcoated_v2_eci.icc.

Un'atra cosa per dovizia di nota non portate mai la vostra prova colore e pretendete di aver quel risultato. ci sono sempre differenze tra la loro prova e la vostra. Fatevi sempre fare una prova di colore alle loro condizioni di stampa…

C'è da dire tante altre cose ma l'essenzialità che vi consiglio di usare questo profilo che vi ho menzionato al 90% rispetta quello che volete.

La teoria quando sai tutto e niente funziona la pratica è quando funziona tutto e non sai il perche

Albert Einstein

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Come immaginavo, anche qui i pareri non sono unanimi.

Premetto che non parlo da professionista del settore, ma piuttosto da appassionato di ciò che riguarda fotografia/grafica/ritocco eccetera. Non è il mio lavoro, ma mi interessa l'argomento.

Ho iniziato ad interessarmi della cosa soprattutto in seguito a svariati racconti da parte di persone che, invece, lavorano nel settore, anche ad alto livello, della pubblicità e della carta stampata in generale. Quindi siamo ben oltre il cataloghino del mobilificio dietro casa.

Q-design sostiene che il grafico (o il fotografo, o chi comunque si occupa della cosa) deve consegnare il lavoro già pronto per la stampa. Ma se lo stesso file dev'essere stampato su supporti diversi, chessò, un quotidiano, un periodico ed un cartellone? Non è forse la fotolito che si deve occupare dell'ottimizzazione del file a seconda del supporto (abbondanze, quantità di nero, dominanze della carta ecc), anche per il fatto che spesso i fotografi/grafici non sanno dove andrà a finire il loro lavoro?

Poi non vedo il problema di consegnare un RGB, dato che per questioni logiche e pratiche a me hanno sempre spiegato che si dovrebbe tenere il lavoro in RGB, e poi convertirlo in quadricromia il più tardi possibile. Non è meglio se viene convertito già nel profilo utilizzato dalla fotolito? Non è una cosa complicata da fare, quindi non vedo perchè un file RGB dovrebbe essere rifiutato.

Per i cromalin "sballati", poi, intendo dire che se su tre cromalin stampati dallo stesso file, due sono simili (e sottolineo "simili", non "uguali") mentre uno è proprio fuori, evidentemente c'è qualcosa che non va. O mi sbaglio?

Il fatto è che ho sentito di fotolito che accettano l'RGB (anche a livelli!), lo aprono, smanettano un po' con le curve, regolano i neri, salvano un file per ogni supporto e, se ci sono problemi (anche tecnici), li risolvono loro senza neanche avvertire, e di altre che vogliono il file già pronto per stampare, e se ci sono problemi non ci vogliono mettere mano.

A questo punto, secondo me, i casi sono due: o ci sono fotolito che fanno del lavoro in più non retribuito per amore della carta stampata (non credo proprio), oppure, molto più probabilmente, ci sono fotolito che non fanno il loro lavoro fino in fondo o che non vogliono sporcarsi troppo le mani per evitare le responsabilità.

Chiedo agli addetti ai lavori se, gentilmente, posso illuminarmi perchè non ci capisco più niente.

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Bhe caro destrado ho postato altre volte le risposte in questo forum per quanto riguarda i lavori dei grafici alla consegna alle tipografie.

Il lavoro deve essere sempre come dio comanda. Il dio come comanda è il grafico. Deve chiedere informazioni notizie dubbi quesiti domande risultato finale………prima di realizzarlo.

Comprendo che ci sono difficoltà di fondo ovvio il grafico è grafico il litografo è litografo il montaggista è montaggista è alla fine il datore di lavoro o padrone è quello che influisce di più al prezzo… del lavoro :caffe: Insomma contattare il service o la tipografia per informazioni su formato pagina abbondanza colori piatti (pantone) sfumature sovrastampe numerazione pagine formato carta lavoro ed il programma che usi o che lo devi consegnare in pdf, come vogliono il pdf. Versione 1.4 1.5 1.6 1.7 … o altri formati… pdx-1a pdx-3a

Un'altra risposta caro destrado il modello colore rgb, lo abbiamo detto tante volte in questo forum il modello rgb va bene per il fotografo (non sempre) non per le litografie. (informazioni sul modello colore rgb e soprattutto LAB su internet c'è a bizzeffe). prova il sito di boscarol.

Quando consegni un file rgb la tipografia non fa altro a convertire (non come dicono tutti correggere) da una modalità ad un'altra CMYK.

Quello che dici in fondo non è altro che le tipografie non lo fanno ne per amore ne per abnegazione del lavoro lo fanno solamente per incassare commesse e soldi…

Mettere i pali a chi ti fornisce il lavoro può essere un danno oggi ormai c'è solo un forte nepotismo e conoscenze politiche ed economiche per andar avanti.

Interessa solo il lato economico la vera arte non esiste più ovvero a pochi appassionati per amor di conoscenza e sapere.

Ciao

La teoria quando sai tutto e niente funziona la pratica è quando funziona tutto e non sai il perche

Albert Einstein

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Sono d'accordo su quanto detto da Diegomad e MassimoFly, ma la soluzione migliore per togliere tutti questi grattacapi, l'ha suggerita Oscuro, ha comprato il CTP e chi si è visto si è visto, (ma non tutti possono permetterselo). Di buona norma una tipografia che riceve un file, dovrebbe controllare sempre[/color] se le foto sono in RGB o in CMYK e a che risoluzione son state fatte, e in ogni caso fare presente al cliente o al grafico i vari problemi che potrebbero verificarsi con il file portato da loro, purtroppo spesso se ne lavano le mani, tu mi hai portato questo e ti stampo questo, non è mica professionale.

A volte spendere 5 minuti per controllare un file ti fanno risparmiare tempo e denaro, nonchè la bile.:caffe:

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mi occupo di prestampa da 10 anni.. e se devo dirla tutta, ho cominciato questo lavoro con entusiasmo, amore, interesse, testardaggine e tanta tanta voglia... ora purtroppo mi è rimasto ben poco...

La causa è il modo di lavorare. Da un paio i ani ad oggi in ufficio è diventato un dramma. Arrivano lavori di tutti i tipi, si passa da Illustrator a Corel Draw, passando per Word, Excel, Photoshop, ArtPro, ID, Freehand... per non parlare di Jpg, PDF, TIF, png e tutto un mondo di estensioni che non avevo mai nemmeno intravisto...

Tutto questo ovviamente condito dall'ormai onnipresente e direi sottointesa URGENZA. Me lo dà oggi lo vuole IERI...

Inutile dire la fatica a star dietro a tutti... (non so voi ma io nell'arco delle 8 ore mi trovo gestire una 40ina di lavori tra aprire correggere mandare PDF, stampare bozza chiudere rispondere al tel, guardare mail, fax, gente che entra...)

tutto questo ha rovinato il mio modo di lavorare.

Quindi traendo le conclusioni io sinceramente non riuscirei a definire quali siano o no le competenze/responsabilità di un fotolitista... a mio parere varia molto da caso a caso

:)
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Sono d'accordo su quanto detto da Diegomad e MassimoFly, ma la soluzione migliore per togliere tutti questi grattacapi, l'ha suggerita Oscuro, ha comprato il CTP e chi si è visto si è visto, (ma non tutti possono permetterselo). Di buona norma una tipografia che riceve un file, dovrebbe controllare sempre[/color] se le foto sono in RGB o in CMYK e a che risoluzione son state fatte, e in ogni caso fare presente al cliente o al grafico i vari problemi che potrebbero verificarsi con il file portato da loro, purtroppo spesso se ne lavano le mani, tu mi hai portato questo e ti stampo questo, non è mica professionale.

A volte spendere 5 minuti per controllare un file ti fanno risparmiare tempo e denaro, nonchè la bile.:caffe:

soprattutto denaro... ci ho smenato per un lavoro fatto di cui ho avuto l'ok del cliente. peccato non si sia accorto di un errore e lo stampatore ha stampato il PDF "chiuso" che gli ho mandato... se si fermava 3 minuti si evitava l'errore...

:)
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Basta quantificare e farlo presente al cliente, credimi un lavoro fatto bene, al 99% lascia il cliente contento, poi ci sono quelli che cercano il pelo nell'uovo, ma d'altronde ci si deve mettere anche quelli in cantiere, non tutte le strade sono in discesa, esiste pure la salita.

Io mi sono fatto una pancia di riserva, cerco di accontentarli come vogliono loro, un punto più grande, un pelino più scuro etc etc., quando trovo il rompiballe (e c'è ne sono parecchi), li prendo per i fondelli senza che se ne accorgono, mi metto ad aprire e chiudere finestre ad una velocità che lui stesso mi dice: «adesso si che va bene, visto come respira», non si accorge che io ho optato per la soluzione che più è congeniale per quel lavoro, a volte non modificando nulla, pazienza.

Sono d'accordo che un cliente va rispettato, ma minchia, quando c'è vò c'è vò.:caffe:

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Basta quantificare e farlo presente al cliente, credimi un lavoro fatto bene, al 99% lascia il cliente contento, poi ci sono quelli che cercano il pelo nell'uovo, ma d'altronde ci si deve mettere anche quelli in cantiere, non tutte le strade sono in discesa, esiste pure la salita.

Io mi sono fatto una pancia di riserva, cerco di accontentarli come vogliono loro, un punto più grande, un pelino più scuro etc etc., quando trovo il rompiballe (e c'è ne sono parecchi), li prendo per i fondelli senza che se ne accorgono, mi metto ad aprire e chiudere finestre ad una velocità che lui stesso mi dice: «adesso si che va bene, visto come respira», non si accorge che io ho optato per la soluzione che più è congeniale per quel lavoro, a volte non modificando nulla, pazienza.

Sono d'accordo che un cliente va rispettato, ma minchia, quando c'è vò c'è vò.:caffe:

quando si può... fai conto che quel lavoro sbagliato era un opuscolo di 36 pagine impaginato in 4 ore, quella secondo me nemmeno l'ha visto e mi ha dato l'ok così... per telefono, nemmeno una mail di conferma e purtroppo non ci potevamo aggrappare a nulla...:ghghgh:

:)
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Fai firmare sempre il Visto si stampa. Il cliente in linea di massima, dà sempre un'occhiata superficiale e non si mette a guardare per filo e per segno.

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Fai firmare sempre il Visto si stampa. Il cliente in linea di massima, dà sempre un'occhiata superficiale e non si mette a guardare per filo e per segno.

si son stato cogl*****e io... essendo stato fatto di corsa non c'è stato nemmeno il tempo di fare una bozza... me ne sarei accorto subito... pazienza.. andata così...

:)
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oramai il cliente firma le bozze con lo stesso spirito che firmerebbe un avviso di garanzia

[uso il mac solo perchè la concorrenza fa cagare]

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Quindi traendo le conclusioni io sinceramente non riuscirei a definire quali siano o no le competenze/responsabilità di un fotolitista... a mio parere varia molto da caso a caso

Ecco, a mio modo di vedere, è un grosso problema. Se i compiti della fotolito non sono ben definiti, cos'è che dovrebbe impedire alla fotolito stessa, nel caso di un lavoro stampato male e contestato (tipo colori troppo pieni o percentuali di nero sballate ), di attribuire tutta la colpa su chi viene prima (fotografo/grafico/ritoccatore)?

La politica "ho stampato il file così come l'ho ricevuto" mi pare assurda, il lavoro non deve venire e basta, ma deve venire bene, altrimenti si sostituisce il fotolitista con un qualunque altro essere umano che sia in grado di "schiacciare il tastino" e si risparmiano anche soldi.

Mi chiedevo se, riguardo a questo, il cromalin potesse servire a definire bene le responsabilità, nel senso, si consegna il file e si fa il relativo cromalin in modo da dire "Il lavoro del grafico è arrivato fin qui, d'ora in poi la responsabilità è della fotolito in qualsiasi caso". Ma se fosse possibile fare questo, che cromalin bisognerebbe fare? Con che simulazione? Quale carta?

Più si va avanti nel discorso e meno capisco quando il lavoro di una fotolito è contestabile...

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scusatemi ma il Cromaline DUPONT come si comporta quando in un documento ho dei pantoni?

Stampa esattamente il pantone o fa una simulazione convertendolo in CMYK? perchè a questo punto non so quanto sia fedele questo cromaline... nella mazzetta della Pantone, quella con la scomposizione del pantone in quadricromia, i due colori non sono mai o raramente uguali. Quindi mi viene il dubbio. Se addirittura la Pantone non ha la scomposizione precisa come faccio io a far fede ad un cromaline che mi fa la conversione automatica?...

Se mi arriva il lavoro da un grafico, che non sa cosa sia una sovrastampa, o che non sa cos'è l'abbondanza... io cosa faccio devo riprendere in mano tutto il lavoro per guardare nel minimo dettaglio se ha fatto tutto correttamente? anche se mi da un cromaline?

:)
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Ecco…… ripeto come prima per le prove colore affidatevi sempre a chi vi stampa il lavoro…la devono fare loro… e poi Il colore pantone su qualsiasi prova colore (termica getto inchiostro laser) è sempre convertito in cmyk. L'unica prova attendibile ma in disuso e costose è la prova a torchio… fedele alla stampa. Ma ormai non le fanno più costano un sacco di soldi.

Oggi tutte le prove colore sono SIMULAZIONI di stampa non è detto che non sono uguali si può dare una percentuale quasi al 90% come la stampa.

Essendo fattori diversi Stampa Digitale a Stampa Analogica (off set) classico retino pressione macchina tipo di carta bagnatura caucciù tipo di inchiostro… si hanno due cose diverse dalla prima alla seconda. Ma con questo non voglio dire che non sono uguali si dice che sono SIMILI.

Tramite spettrofotometro tipo di carta profilo colore, intento colore… si profila per la stampa per far prove a colore…su stampanti o soft prof quelle a video…

Una differenza sostanziale provate a stampare una immagine in scala di grigio (color nero preferibilmente) vedete che differenza passa su una stampa digitale………e magari quella a laser e alla stampa off set. PROVATE :confused:

Spero di essere stato chiaro piccole risposte a conoscenza di tutti. Ovvio espandere anche la mia conoscenza alle vostre risposte

Grazie

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Albert Einstein

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Se dopo aver fatto una Cromaline e averla fatta visionare al cliente e questi dà il suo placet, tutto quello che viene di diverso è da attribuire allo stampatore, perchè questi non si è attenuto alla prova di stampa, non tutti usano un spettrofotometro e i risultati poi si vedono eccome, diciamo che come tutti i settori c'è molta superficialità, una tipografia seria sta attenta a queste cose che sono fondamentali per la buona riuscita dello stampato.

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il post sta' diventando una torre di babele......

Cominciamo a distinguere i vari settori i lavorazione:

- FOTOLITO: inteso come reparto di prestampa, quindi impaginazione e montaggio con annesso eventuale fotoritocco.

- PROVE COLORE: qualità, marca stampante, curve iso.

per esperienza le prove colore sono sempre un casino, quello che vedi in prova colore non è "mai" quello che poi vedi in stampa, troppe variabili, inchiostri, carta, tipo di stampa.

- CTP: e qui rispondo io.

Io lavoro con Prinergy della Kodak Creo e dopo tanti anni (ormai sono dieci) che utilizzo questi sistemi, posso dare questi consigli:

- fornire file pdf o postscrip, mai dare i file aperti, chi fa' le lastre non vuol prendrsi la responsabilità di una font errata o di un testo slittato.

Immagini in CMYB e mai in RGB, si potrebbero avere delle brutte sorprese in stampa, la macchina in fase di raffinazione applica una conversione al file in RGB che non sempre equivale al CMYB.

Se possibile mai includere basse risoluzioni, meglio lavorare sempre a 300dpi

I profili di stampa in fase di raffinazione vengono eliminati, servono solo per le prove colore.

Spero di essere stato chiaro e nel mio piccolo utile

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Albert Einstein

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Bertu ma tu con Prinergy lavori anche in PS? io non ne vedo uno da anni.

Io con Evo uso solo pdf e spesso lavoro con foto in rgb convertendo tutto quando esporto in pdf da indesign in Fogra39.

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si, ho solo Evo, tutto rigorosamente in pdf, adesso che il 4 supporta le trasparenze poi è ancora meglio. Ho dei flussi di lavoro preimpostati e in pratica tramite hotfolders esporto in pdf da indesign e mi trovo una caduta macchina sul plotter, una ciano di controllo su laser e la lastra sulla coda del Magnus. Fantastico, un gran bel lavorare.

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Bhe lavoro su sistema Heidelberg. Prinect Cockpit, Meta dimension Shooter, Signa Station. Non conosco PRINERGY Evo Kodak. Io mi trovo benissimo non abbiamo nessuna difficolta credo che sono entrambi sistemi che lavorano PDF Print Engine.

Esporti in pdf indesign? forse sono i lavori che fai tu? I clienti non ti pubblicano i file pdf???

Scusa … se mi spieghi…grazie

La teoria quando sai tutto e niente funziona la pratica è quando funziona tutto e non sai il perche

Albert Einstein

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Prinergy Evo è la versione ridotta di Prinergy connect quindi costa molto meno. è tutto basato su pdf con integrato l'APPE di Adobe, direi che è a prova di imbecille, sbagli solo di proposito. Non voglio sentir parlare di PS, Distiller, ecc. I clienti mi passano spesso pdf che io integro con il flusso di lavoro [raffinazione], qualche volta devo apportare correzioni ma sono poca cosa, se proprio Prinergy non lo digerisce lo faccio correggere dal creatore. Al 99% se passa dalla raffinazione di Prinergy vado sul velluto, se ci sono problemi di font lo blocca, se alcune immagini sono in rgb le riprofila in cmyk, se è il caso applico il trapping e via...appunto a prova di imbecille, figurati che quando sono in malattia piloto via telefono un ragazzo che lavora da noi che a malapena sa cos'è un pdf...

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