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[Topic Riassuntivo] Acquisto Della Reflex Digitale E Degli Obiettivi


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Ti conviene prendere un Kodak costa un po di più ma è attendibile al 100% però secondo me ha senso per prendere l'esposizione per il bilanciamento del bianco un foglio bianco può davvero bastare...

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

http://federicotorres.tumblr.com

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infatti lo voglio per prendere l'esposizione, prima di tutto. :ghghgh:

visto che gli esposimetri si dimostrano comunque poco affidabili: i 100 iso su una macchina, non sono i 100 iso su un'altra. parlavo con un fotografo di milano l'altro giorno, mi diceva che sulla d80 i 200 iso corrispondevano ai 100 iso della d300. un diaframma intero mi pare uno scostamento non accettabile. comprovata una cosa analoga tra 1DsIII e 5D che abbiamo in studio. fotografando con tre flash ed usando l'esposimetro per prepararli, nonostante per lui tutto fosse corretto, le immagini risultavano poi parecchio sovraesposte.

e non essendoci uniformità come invece capita con le pellicole, bisogna affidarsi all'esposimetro della macchina foto... :D soprattutto in situazioni di available light [quelle che tanto ci piacciono].

che poi mi permetta di prendere correttamente anche il bilanciamento del bianco, è tanto di guadagnato. :ghghgh:

ho visto una cosetta di canon, manuale per la gestione del colore in tutto il workflow, più tabella colorimetrica e cartoncino grigio. :rolleyes:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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Ma il raw non si usa più?

o c'è qualche ragione per cui non lo si possa usare congiunto al fatto che in awb le vostre macchine cannano di brutto il bilanciamento...

ma quante pippe per sto bianco...

il bianco va fatto anche in raw. l'awb non è sempre affidabile, anzi...

quante pippe, sì, ma se dalla corretta valutazione del bianco dipende la salvaguardia ottimale di tutti i dati contenuti in una foto [tonalità più calda o più fredda? eh no, ragazzi :D la temperatura colore non influisce su quello] allora è il caso di farsi tutte le pippe possibili.. :rolleyes:

inoltre: indovinare [valutare] il corretto bilanciamento del bianco in fase di scatto, significa SOLO ED ESCLUSIVAMENTE risparmiare tempo in postproduzione. se facciamo una foto ad una natura morta [così da poter fare due foto in cui non cambia nulla nella scena], una prima volta con un wb a 6500K, ed una seconda a 2800K, portando entrambe le immagini ad esempio a 4000k, non noteremo alcuna differenza. questo perchè il wb non influisce sulla tonalità, ma è assimilabile al concetto del controllo dell'esposizione [luminosità] dei tre canali presi singolarmente.

ovviamente se siamo in raw.

se siamo in jpg, avere un bianco perfetto è indispensabile per ottenere immagini cromaticamente corrette. cosa che non potremmo modificare più di tanto in postproduzione.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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infatti lo voglio per prendere l'esposizione, prima di tutto. :ghghgh:

visto che gli esposimetri si dimostrano comunque poco affidabili: i 100 iso su una macchina, non sono i 100 iso su un'altra. parlavo con un fotografo di milano l'altro giorno, mi diceva che sulla d80 i 200 iso corrispondevano ai 100 iso della d300. un diaframma intero mi pare uno scostamento non accettabile. comprovata una cosa analoga tra 1DsIII e 5D che abbiamo in studio. fotografando con tre flash ed usando l'esposimetro per prepararli, nonostante per lui tutto fosse corretto, le immagini risultavano poi parecchio sovraesposte.

e non essendoci uniformità come invece capita con le pellicole, bisogna affidarsi all'esposimetro della macchina foto... :D soprattutto in situazioni di available light [quelle che tanto ci piacciono].

che poi mi permetta di prendere correttamente anche il bilanciamento del bianco, è tanto di guadagnato. :ghghgh:

ho visto una cosetta di canon, manuale per la gestione del colore in tutto il workflow, più tabella colorimetrica e cartoncino grigio. :rolleyes:

Si in digitale gli ISO sono indicativi nel vero senso della parola.

Vero è che anche in pellicola c'è chi consiglia di esporre e sviluppare certe emulsioni in modo leggermente differente da quanto indicato dalla casa, ma sono operazioni di fino meno radicali che in digitale.

Avere un bianco ben fatto al di là della ricchezza di informazioni contenute nel file significa anche solo banalmente lavorare meno e meglio, concentrandosi molto di più sulla parte creativa.

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+ informazioni = maggiore libertà di fare [creatività]

:D

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il bianco va fatto anche in raw. [...]

ma se dalla corretta valutazione del bianco dipende la salvaguardia ottimale di tutti i dati contenuti in una foto [...]

portando entrambe le immagini ad esempio a 4000k, non noteremo alcuna differenza. questo perchè il wb non influisce sulla tonalità.

Non ho capito. Hai detto che bilanciare bene il bianco serve anche a salvaguardare i dati dell'immagine, e subito dopo fai l'esempio di una stessa foto scattata con 2 temperature diverse, in cui bilanciando correttamente il bianco non noti differenze, come se il bilanciamento in camera non serva ad un piffero :ghghgh:

Sto fatto dei dettagli devi spiegarmelo prima o poi :D

Se ho ben capito bilanciare correttamente il bianco determina anche come distribuire i canali nell'immagine, quanto rosso ci dev'essere (temperatura calda) e quanto non ce ne deve essere (temperatura fredda, preponderanza del canale blu).

Ma se è vero che in RAW bilanciare il bianco in macchina ha lo stesso effetto che farlo in camera chiara (e mi piace troppo st'espressione :rolleyes:), allora come la risolviamo? lo bilanciamo nella fase di scatto o dopo? (parlo sempre e solo di raw)

Ho detto qualche caxxata? :ghghgh:

«Learn all you can from the mistakes of others. You won't have time to make them all yourself» A. Sheinwold

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andiamo con ordine. :cry: capisco la perplessità perchè effettivamente sembra una contraddizione in termini.

bilanciare correttamente in macchina o in postproduzione non cambia la sostanza del file raw. cambia che a trovare il bianco corretto in pp ci vuole parecchio di più che a farlo una volta prima della serie di foto che andremo a fare.

bilanciare correttamente il bianco vuol dire avere un file da lavorare, con più informazioni possibili. il raw NON è un'immagine, sia chiaro. è un file che dice quanta luce hanno preso i singoli fotositi secondo i tre filtri davanti al sensore [che di fatto non è molto diverso da una pellicola a colori, che è un sandwich dei tre filtri r g b su una pellicola b/n, più film di supporto e vari strati protettivi], quindi quanto son luminosi i singoli pixel.

l'immagine conseguente allo scatto è: raw+curva di contrasto+mappatura punti+estensione. dunque avere un raw correttamente bilanciato vuol dire avere più informazioni da sfruttare al meglio in postproduzione.

tanto per capirci: abbassare la temperatura colore di un raw vuol dire prendere tutta l'informazione dal canale blu a discapito di quella contenuta negli altri due. così facendo ci perdiamo per strada altissime percentuali [20-30%] delle informazioni contenute nel rosso e nel verde. un modo ulteriore per comprendere la cosa: osserva l'istogramma in ACR, dove diventa bianco vuol dire che i 3 canali rappresentano esattamente il 33% dell'immagine risultante.

due cose:

tra il dire e il fare c'è di mezzo e il.

l'accanimento sull'istogramma è in molti casi deleterio. considera cosa succede con due sorgenti luminose diverse. considera cosa accade se facciamo un ritratto sul mare [letteralmente], al tramonto: il nostro soggetto sarà presumibilmente illuminato dalla luce del sole, più o meno diretta. tutto attorno però cosa accadrà?

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scusa steno mase scatti in raw due immagini con due wb differenti e poi le porti entrambe a 4000k è ovvio che non noti differenza.... è come dire che se una macchina va a 80kmh e rallenta di 10 kmh e un'altra va a 30 kmh e accelera di 40 kmh vanno tutte e due a 70 kmhò... stica!

ma che il wb non abbia a che fare con la tonalità di un'immagine non mi risulta... la tonalità è un concetto riferito l colore così come il wb che si fa in base alla fonte di luce che si usa che ha una temperatura colore.... ok tutte cose che sappiamo tutti ma spiegami come può il wb non evere a che fare con la tonalità di una foto!

"Noi finti professionisti" Club

www.imago2.it

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ache di fatto non è molto diverso da una pellicola a colori, che è un sandwich dei tre filtri r g b su una pellicola b/n, più film di supporto e vari strati protettivi],

Prof Mordr m'ha insegnato che sono 3 strati sovrapposti di emulsione, ciascuno contenente un colorante (ciano magenta e giallo, cioè gli inversi di RGB), e non dovrebbe esserci dietro un quarto strato b/n ma semplicemente il supporto, ma vabbè, non è l'oggetto della discussione.

l'immagine conseguente allo scatto è: raw+curva di contrasto+mappatura punti+estensione.

due cose:

tra il dire e il fare c'è di mezzo e il.

l'accanimento sull'istogramma è in molti casi deleterio. considera cosa succede con due sorgenti luminose diverse. considera cosa accade se facciamo un ritratto sul mare [letteralmente], al tramonto: il nostro soggetto sarà presumibilmente illuminato dalla luce del sole, più o meno diretta. tutto attorno però cosa accadrà?

Che perdi informazioni nel mare, dovendo spostare il bilanciamento verso toni caldi del sole, e tagliando fuori i blu. Ok questo concetto l'ho afferrato, si tratta in pratica di non "bruciare" i singoli canali e non sottoesporli.

Non mi è chiaro invece cosa sono la mappattura punti e l'estensione.

La curva di contrasto presumo sia la stessa che applichiamo anche noi, assegnando a ciascuna luminosità iniziale un valore minore o maggiore nell'output finale al fine di ottimizzare a nostro piacimento il contrasto. :cry:

«Learn all you can from the mistakes of others. You won't have time to make them all yourself» A. Sheinwold

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preambolo per te che forse non hai letto, mercoledì ho fatto a milano un corso sul raw con gianluca catzeddu, adobe guru, una delle persone più preparate in tema di postproduzione digitale in italia. ciò che sto scrivendo è sostanzialmente quanto emerso durante questa lezione.

come ho spiegato nel mio ultimo pos. il raw è la registrazione della luminosità della scena su tre canali. questo non ha niente a che vedere col colore.

il colore è l'interpolazione dei dati dei tre canali. per questo motivo 4 software diversi svilupperanno [senza intervento dell'utente] lo stesso raw in 4 modi diversi. perchè ciascuno ha la propria mappatura ed anche la propria curva di contrasto.

che poi alzando o abbassando la temperatura colore dell'immagine si percepisca una tonalità differente*[o dominanza] è un altro discorso, sostanzialmente un inganno, però.

a detta di catzeddu, per modificare la struttura dell'immagine [una color correction è una modifica strutturale. una modifica del contrasto no] senza distruggerla, non bisognerebbe lavorare su ciò che è prodotto dal sensore, ma bisogna lavorare davanti al sensore. immagina cosa c'è davanti al sensore... e prova a trarne le conseguenze. :cry:

può anche essere che lui dica ste cose perchè finanziato dalla cokin o chi per essa :dance: ma prove alla mano ha assolutamente ragione.

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preambolo per te che forse non hai letto, mercoledì ho fatto a milano un corso sul raw con gianluca catzeddu, adobe guru, una delle persone più preparate in tema di postproduzione digitale in italia. ciò che sto scrivendo è sostanzialmente quanto emerso durante questa lezione.

come ho spiegato nel mio ultimo pos. il raw è la registrazione della luminosità della scena su tre canali. questo non ha niente a che vedere col colore.

il colore è l'interpolazione dei dati dei tre canali. per questo motivo 4 software diversi svilupperanno [senza intervento dell'utente] lo stesso raw in 4 modi diversi. perchè ciascuno ha la propria mappatura ed anche la propria curva di contrasto.

che poi alzando o abbassando la temperatura colore dell'immagine si percepisca una tonalità differente*[o dominanza] è un altro discorso, sostanzialmente un inganno, però.

a detta di catzeddu, per modificare la struttura dell'immagine [una color correction è una modifica strutturale. una modifica del contrasto no] senza distruggerla, non bisognerebbe lavorare su ciò che è prodotto dal sensore, ma bisogna lavorare davanti al sensore. immagina cosa c'è davanti al sensore... e prova a trarne le conseguenze. :cry:

può anche essere che lui dica ste cose perchè finanziato dalla cokin o chi per essa :dance: ma prove alla mano ha assolutamente ragione.

Dunque la mappatura è il procedimenti che prende i file grezzi acquisiti da ciascun fotosito e li traduce in RGB...inteVessante

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Prof Mordr m'ha insegnato che sono 3 strati sovrapposti di emulsione, ciascuno contenente un colorante (ciano magenta e giallo, cioè gli inversi di RGB), e non dovrebbe esserci dietro un quarto strato b/n ma semplicemente il supporto, ma vabbè, non è l'oggetto della discussione.

prof mordred ha ragione, la pellicola invertibile b/n ha uno strato per ogni complementare dei 3 canali che noi sappiamo vedere. questo perchè anche il b/n si fa con l'rgb. :mhh:

non trovo più le dispense spagnole con le immagini che mostrano la struttura di un negativo colore... :dance:

Che perdi informazioni nel mare, dovendo spostare il bilanciamento verso toni caldi del sole, e tagliando fuori i blu. Ok questo concetto l'ho afferrato, si tratta in pratica di non "bruciare" i singoli canali e non sottoesporli.

nì.. in quel caso il mare [come sempre] rifletterebbe la luce del cielo, la cui temperatura è chiaramente diversa. in un caso del genere dovremmo fare un doppio sviluppo.. dovrei farti vedere un'immagine... un casino insomma. il problema sarebbe che anche il nostro soggetto prenderebbe in parte luce dal cielo, quindi nel canale del blu sicuramente c'è informazione circa i suoi volumi.

Non mi è chiaro invece cosa sono la mappattura punti e l'estensione.

La curva di contrasto presumo sia la stessa che applichiamo anche noi, assegnando a ciascuna luminosità iniziale un valore minore o maggiore nell'output finale al fine di ottimizzare a nostro piacimento il contrasto. :dance:

estensione: tiff, jpg, png, quel che vuoi... il tipo di file.

la mappatura dei punti è quel che fa il software quando ti fa vedere un raw, è la "conversione" dei valori di luminosità di r g b sul medesimo pixel. dai sù che di matematiche, coordinate e cose simili ne sai più di me :cry: immaginati l'istruzione che dice "nel punto con coordinate x e y, r=202 g=184 b=141, il risultato è un rosa grigiastro". e così via per tutti i punti che definiscono l'immagine :)

sulla curva di contrasto è vagamente così. nel senso, non saprei darti una risposta sufficientemente esaustiva/corretta

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preambolo per te che forse non hai letto, mercoledì ho fatto a milano un corso sul raw con gianluca catzeddu, adobe guru, una delle persone più preparate in tema di postproduzione digitale in italia. ciò che sto scrivendo è sostanzialmente quanto emerso durante questa lezione.

come ho spiegato nel mio ultimo pos. il raw è la registrazione della luminosità della scena su tre canali. questo non ha niente a che vedere col colore.

il colore è l'interpolazione dei dati dei tre canali. per questo motivo 4 software diversi svilupperanno [senza intervento dell'utente] lo stesso raw in 4 modi diversi. perchè ciascuno ha la propria mappatura ed anche la propria curva di contrasto.

che poi alzando o abbassando la temperatura colore dell'immagine si percepisca una tonalità differente*[o dominanza] è un altro discorso, sostanzialmente un inganno, però.

a detta di catzeddu, per modificare la struttura dell'immagine [una color correction è una modifica strutturale. una modifica del contrasto no] senza distruggerla, non bisognerebbe lavorare su ciò che è prodotto dal sensore, ma bisogna lavorare davanti al sensore. immagina cosa c'è davanti al sensore... e prova a trarne le conseguenze. :cry:

può anche essere che lui dica ste cose perchè finanziato dalla cokin o chi per essa :dance: ma prove alla mano ha assolutamente ragione.

Io e te abbiamo molte cose di cui parlare... :mhh:

:dance:

M.

Mac Mini Quad i7 2.3ghz Double Drive Kit SSD MX100 512gb + HD 1tb, 16gb Ram ## MacBook White Unibody 13" C2D 2.26ghz ## iPhone 5c Yellow ## iPod Nano (Product)RED

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Dunque la mappatura è il procedimenti che prende i file grezzi acquisiti da ciascun fotosito e li traduce in RGB...inteVessante

no, prende i valori rgb di ogni fotosito e li converte in un colore. :cry:

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db hai presente quando dicevamo, massì chissene frega dei filtri correttivi o cromatici, visto che tanto in fotosciop si può far tutto? :cry:

non sai quanto sbagliavamo. :dance:

sì magari a monitor ci sembra che stiamo aggiungendo un gradiente di blu sul cielo, in realtà stiamo SPACCANDO il file su cui stiamo lavorando. a meno di non lavorare a 16/32 bit. con conseguenze da non sottovalutare per quanto renderemmo più faticoso [= lento] il lavoro per il computer. e su che dimensioni di file ci troveremmo a dover lavorare.

ok dai... facciamo che ci troviamo un uichend qui a torino e vi racconto un po' di cose. :dance:

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prof mordred ha ragione, la pellicola invertibile b/n ha uno strato per ogni complementare dei 3 canali che noi sappiamo vedere. questo perchè anche il b/n si fa con l'rgb. :)

non trovo più le dispense spagnole con le immagini che mostrano la struttura di un negativo colore... :)

nì.. in quel caso il mare [come sempre] rifletterebbe la luce del cielo, la cui temperatura è chiaramente diversa. in un caso del genere dovremmo fare un doppio sviluppo.. dovrei farti vedere un'immagine... un casino insomma. il problema sarebbe che anche il nostro soggetto prenderebbe in parte luce dal cielo, quindi nel canale del blu sicuramente c'è informazione circa i suoi volumi.

estensione: tiff, jpg, png, quel che vuoi... il tipo di file.

la mappatura dei punti è quel che fa il software quando ti fa vedere un raw, è la "conversione" dei valori di luminosità di r g b sul medesimo pixel. dai sù che di matematiche, coordinate e cose simili ne sai più di me :cry: immaginati l'istruzione che dice "nel punto con coordinate x e y, r=202 g=184 b=141, il risultato è un rosa grigiastro". e così via per tutti i punti che definiscono l'immagine :)

sulla curva di contrasto è vagamente così. nel senso, non saprei darti una risposta sufficientemente esaustiva/corretta

Tutto chiaro come la luce, mi confermi ciò che avevo capito :DD

L'estensione la credevo qualcosa di complicato, e invece è la cosa più immediata a cui avrei dovuto pensare :dance:

Comunque comunque, lascia perdere le dispense di spagnolo, ci sono le spiegazioni di zio Giorgio (se mi legge s'incazza :dance:) http://fotoqualcosa.netsons.org/viewtopic.php?f=10&t=224

Il tramonto sul mare è in effetti un discorso complesso, la luce diretta del sole è calda, quella del cielo è fredda, il mare riflette in entrambe e ci mette la sua bella dominante verde/blu; se poi le 3 sorgenti finiscono tutte sul soggetto mi sa che serve proprio il cartoncino grigio :mhh:

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grande zio giorgio. precisazione, il ciano magenta giallo viene fuori dopo lo sviluppo. prima si tratta di rosso verde blu.

filmstructure.jpg

http://www.optics.rochester.edu/workgroups/cml/opt307/spr04/jidong/index.html

sul ritratto al tramonto sul mare anche il cartoncino grigio non farebbe una sega. non cambierebbe il fatto che ci troveremmo in condizioni di due sorgenti luminose ben distinte. a quel punto dovremmo fare due sviluppi, uno per il soggetto, l'altro per il mare. e poi montare insieme le due immagini con le dovute maschere.

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no, prende i valori rgb di ogni fotosito e li converte in un colore. :mhh:

Cioè detta meglio, il RAW salva i 3 canali separati, ogni pixel è registrato sottoforma di dati grezzi (presumo binari), poi ACR legge questi dati grezzi, li manovra, da ogni canale estrae un valore R-G-B e li fonde per consentirne la visualizzazione :dance:

Mi affascina il RAW :dance: dai che un giorno manderò il curriculum in canon o simili, chissà se hanno bisogno di un uomo delle pulizie/apprendista :cry:

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grande zio giorgio. precisazione, il ciano magenta giallo viene fuori dopo lo sviluppo. prima si tratta di rosso verde blu.

Cioè in negativo. Come sulla pellicola b/n ciò che è più luminoso sarà nero al termine di tutto lo sviluppo, così sul canale giallo ciò che nella realtà è più giallo apparirà più blu alla fine dello sviluppo (e così con ciano - rosso e magenta - verde)

[sai che forse non sono una capra totale? qualcosa m'è rimasta in mente :cry:....tanto poi arriva Mord e mi smerda tutto :mhh: ]

/edit

Rileggendo tu parlavi di altro :dance: non so cosa accada prima dello sviluppo onestamente, c'è un'immagine latente, e tanto mi basta :dance:

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uhm... per come l'ho capita io, ogni pixel è definito da una terna di valori, appunto RGB.

per lo step successivo, consiglio la lettura di questa guida: http://www.juzaphoto.com/it/rivista/gestione_del_colore-marco_noldin.htm

io non ho ancora trovato il coraggio di affrontarla, magari domani. :cry:

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scusa steno mase scatti in raw due immagini con due wb differenti e poi le porti entrambe a 4000k è ovvio che non noti differenza.... è come dire che se una macchina va a 80kmh e rallenta di 10 kmh e un'altra va a 30 kmh e accelera di 40 kmh vanno tutte e due a 70 kmhò... stica!

ma che il wb non abbia a che fare con la tonalità di un'immagine non mi risulta... la tonalità è un concetto riferito l colore così come il wb che si fa in base alla fonte di luce che si usa che ha una temperatura colore.... ok tutte cose che sappiamo tutti ma spiegami come può il wb non evere a che fare con la tonalità di una foto!

tutte cose interessanti... quello che continuo a non comprendere al di la delle cose dette da chicchesia è come possa il wb non avere a che fare con la tonalità di una foto....

se rileggi quanto ho già scritto vedi che non metto in dubbio il concetto di temperatura colore sul file raw ma proprio l'opposto... cioè quanto hai detto prima quando hai affermato che il wb non ha a che vedere con la tonalità... è parlo di wb sulla camera.

poi se ho capito male scusa... se ho capito bene spiegami questo fatto...

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uhm... per come l'ho capita io, ogni pixel è definito da una terna di valori, appunto RGB.

per lo step successivo, consiglio la lettura di questa guida: http://www.juzaphoto.com/it/rivista/gestione_del_colore-marco_noldin.htm

io non ho ancora trovato il coraggio di affrontarla, magari domani. :dance:

Ho dato una "lettura verticale" (:cry:) ai primi 3 punti, mi pare dica che con l'RGB non c'è corrispondenza univoca tra colore a monitor e colore nella realtà, perché gli spazi basati su RGB (aRGB e sRGB) sono castrati, mentre il LAB è più vasto.

Avevo dei bei link da cui ho capito qualcosa, più tardi li cerco

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tutte cose interessanti... quello che continuo a non comprendere al di la delle cose dette da chicchesia è come possa il wb non avere a che fare con la tonalità di una foto...

ovviamente ce l'ha, ed è palese.

se raffreddo l'immagine dal wb, mi sembrerà più blu.

è meno palese che però sia un inganno. perchè l'immagine non sarà più blu, sarà meno rossa e meno verde. quindi ho perso informazione.

pertanto, per far le cose bene, il wb [non dimentichiamo anche tinta verde-magenta] andrebbe usato per trovare il corretto bilanciamento del bianco. qualsivoglia sia il risultato che vogliamo ottenere. una volta fatto questo, possiamo giocare sugli altri controlli in acr. più cose faremo in acr, più informazioni saremo in grado di portare dal raw al file finale. tutto ciò, ribadisco, vale quando lavoriamo per andare in stampa al massimo della dimensione permessa dal file digitale, e quando lavoriamo in 8bit. se vogliamo creare dei file piccoli a piacere ce ne possiamo fregare. rimpicciolire l'immagine tapperà i buchi che avremo creato con una postproduzione corretta ma dozzinale. se volessimo/potessimo lavorare a 16bit stesso discorso. ma provate a farlo e ditemi quanto è più faticoso e lento il lavoro.

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xero, in realtà spiega come i colori espressi in valori rgb non siano assoluti, ma dipendano dall'hardware che genera quei punti. e che quindi dovremmo tarare TUTTO il processo in modo che una triade di valori rgb dia come risultato la medesima cromia in tutto il processo.

ma non ho approfondito ulteriormente la cosa, quindi se qualcuno ha voglia di leggersi due cose, lo faccia. male non farà. :cry:

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quante pippe, sì, ma se dalla corretta valutazione del bianco dipende la salvaguardia ottimale di tutti i dati contenuti in una foto [tonalità più calda o più fredda? eh no, ragazzi :dance: la temperatura colore non influisce su quello] allora è il caso di farsi tutte le pippe possibili.. :mhh:

inoltre: indovinare [valutare] il corretto bilanciamento del bianco in fase di scatto, significa SOLO ED ESCLUSIVAMENTE risparmiare tempo in postproduzione. se facciamo una foto ad una natura morta [così da poter fare due foto in cui non cambia nulla nella scena], una prima volta con un wb a 6500K, ed una seconda a 2800K, portando entrambe le immagini ad esempio a 4000k, non noteremo alcuna differenza. questo perchè il wb non influisce sulla tonalità, ma è assimilabile al concetto del controllo dell'esposizione [luminosità] dei tre canali presi singolarmente.

ovviamente se siamo in raw.

se siamo in jpg, avere un bianco perfetto è indispensabile per ottenere immagini cromaticamente corrette. cosa che non potremmo modificare più di tanto in postproduzione.

diciamo che adesso quadra va!:cry:

peraltro sono sempre stato convinto che quello che si può fare sul set è meglio farlo sul set... quindi sono decisamente del tuo stesso avviso,.... che poi in troppe occasioni ci si trova a lavorare su foto di 10 livelli provenienti da dieci scatti diversi... e sai il tempo perso in più?:dance:

"Noi finti professionisti" Club

www.imago2.it

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eh l'ho detto che sembrava una contraddizione in termini!!

sì son stato categorico col "non influisce". in realtà avrei semplicemente dovuto scrivere che non va usata per cambiare tonalità all'immagine. :cry:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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xero, in realtà spiega come i colori espressi in valori rgb non siano assoluti, ma dipendano dall'hardware che genera quei punti. e che quindi dovremmo tarare TUTTO il processo in modo che una triade di valori rgb dia come risultato la medesima cromia in tutto il processo.

ma non ho approfondito ulteriormente la cosa, quindi se qualcuno ha voglia di leggersi due cose, lo faccia. male non farà. :dance:

Eh questo sì, ma non capisco, usare il LAB significa non dover calibrare il monitor? mi mancano pezzi di puzzle, meglio non lanciarmi in astrattismi freestyle :cry:

«Learn all you can from the mistakes of others. You won't have time to make them all yourself» A. Sheinwold

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non ho approfondito ulteriormente la cosa, quindi se qualcuno ha voglia di leggersi due cose, lo faccia. male non farà. :ciao:

Me lo son letto tutto, son cose che già conoscevo, l'anno scorso abbiamo avuto un mini-corso, di 6 lezioni da 3 ore, chiamato "profili di stampa", il docente fa il consulente per le aziende produttrici di stamoanti, ma è un pazzo, quando c'era la pellicola lui lavorava per diverse riviste e provava tutte le pellicole, estrapolandone curva caratteristica, resa cromatica e quant'altro...un lavoraccio :dance: e il corso è stato una mazzata, ci ha fatto uscire i profili pure da c##o :shock: tant'è che il 90% della classe era disinteressato e dormiva, faceva altro o cmqe pur provandoci non capiva nulla ;) però devo dire che nella sua pallosità è stato cmqe utile, tornando al famoso discorso del calibrare il display della macchina non si può fare, ma se convinci il Ranza a comprare uno spettrofotometro, un colorchecker serio e un programma adatto alla generazione dei profili per le periferiche, potete calibrare le vostre macchine con precisione estrema, e addirittura fare un profilo per ogni fonte di luce (incandescente, flash, daylight, neon e quel che ti pare...) con cui intendete fotografare... :P

M.

Mac Mini Quad i7 2.3ghz Double Drive Kit SSD MX100 512gb + HD 1tb, 16gb Ram ## MacBook White Unibody 13" C2D 2.26ghz ## iPhone 5c Yellow ## iPod Nano (Product)RED

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