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[Topic Riassuntivo] Acquisto Della Reflex Digitale E Degli Obiettivi


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Ospite katsumoto
si ma poi le sgami al volo ste cose.

quante foto vedi nelle riviste?

quante piallature al visto noti?

se ci fai l'occhio le vedi una per una e capirai che in quella rivista non ce n'è mezza che sia mezza che non ha subito pesanti ritocchi.

noti ad occhio nudo le tette gonfiate

i tramonti farlocchi

le incongruenze di luce e colori etc etc (soprattutto in natura dove la luce è quella naturale e quindi incontrollabile ma solo sfruttabile)

ma non è la tetta gonfiata che ti fa diventare bella la foto, se il soggetto è un cesso è un conto, se la foto è bella è un altro conto.

non è il paracarro che diventa gnocca a modificare la bellezza della foto.

ovvio che la tetta non basta, ma facevo per fare un esempio :D

guarda in linea di massima quello che dici è vero, ti dico però che io ho un amico grafico pubblicitario (molto bravo e non a detta mia) al quale ho visto fare veri miracoli :)

e ti assicuro che NON SI VEDEVA :)

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ad un occhio allenato fidati che si vede, eccome :)

la differenza in quel campo la fa poi la stampa che tende ad amalgamare i colori ed il difetto sparisce ma il difetto te lo porta la logica e la coscienza di quello che tu sai cosa si può e cosa non si può fare in realtà

ovvio che poi uno che non sa cosa si può fare e non in fotografia non noterà nulla

:-)

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Ospite katsumoto
ad un occhio allenato fidati che si vede, eccome :D

la differenza in quel campo la fa poi la stampa che tende ad amalgamare i colori ed il difetto sparisce ma il difetto te lo porta la logica e la coscienza di quello che tu sai cosa si può e cosa non si può fare in realtà

ovvio che poi uno che non sa cosa si può fare e non in fotografia non noterà nulla

fidati che l'occhio allenato (non era il mio :)) ha fatto molta fatica a vedere le correzioni :)

comunque insomma mi è sufficiente aver illustrato "il messaggio" :(

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Ospite katsumoto
katsumoto perchè i professionisti spenderebbero migliaia di euro in attrezzatura per l'illuminazione se bastasse photoshop?

forse per la mia teoria e cioè cercare di fare la bella foto subito :)

ATTENZIONE: io non ho detto che TUTTI siano dei cazzoni che fotografano a randa e poi correggono tutto in photoshop :)

anzi, chi non lo fa....respect :D

quindi viva quelli che spendono migliaia di euro a monte :(

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forse per la mia teoria e cioè cercare di fare la bella foto subito :)

ATTENZIONE: io non ho detto che TUTTI siano dei cazzoni che fotografano a randa e poi correggono tutto in photoshop :)

anzi, chi non lo fa....respect :(

quindi viva quelli che spendono migliaia di euro a monte :)

fai una foto, aggiungici colore, luci etc

vedi quanto rumore ti entra dentro poi nella foto :D

non è questione di "respect" è questione che piu la tocchi piu la rovini in qualità e questo un professionista lo sa.

poco tempo fa sono andato a fare da coverage ad un musical. sempre a iso 1600, alcune foto a me fanno proprio schifo per quanto rumore c'è dentro. le ho tenute comunque e consegnate a chi mi aveva chiesto il favore del coverage. il risultato è stato "wow bellissime tutte" foto che molte qualitativamente (parlando di qualità a prescindere dalla composizione luce etc) facevano proprio schifo, eppure...

:-)

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Ospite katsumoto
la tua teoria non mi convince, quel "subito" non vale tutti i soldi spesi in luci flash e riflettori :)

come no? se non vuoi una bella foto subito perchè spenderesti migliaia di euro in flash e riflettori? tanto potresti correggere dopo! :)

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come no? se non vuoi una bella foto subito perchè spenderesti migliaia di euro in flash e riflettori? tanto potresti correggere dopo! :)

eh no!

è proprio lì che ti sbagli!

Fare la foto a posto, ed averla o consegnarla a posto, sono due cose diverse e complementari.

Lo scatto deve essere perfetto da subito, ma senza PP non farai mai un lavoro "completo"; allo stesso modo: la foto deve essere perfetta da subito, e la PP non fa i miracoli.

E' così da sempre, fattene una ragione...

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Ospite katsumoto
eh no!

è proprio lì che ti sbagli!

Fare la foto a posto, ed averla o consegnarla a posto, sono due cose diverse e complementari.

Lo scatto deve essere perfetto da subito, ma senza PP non farai mai un lavoro "completo"; allo stesso modo: la foto deve essere perfetta da subito, e la PP non fa i miracoli.

E' così da sempre, fattene una ragione...

io sono testardo :)

allora un giorno sarò famoso per essere stato l'unico pazzo che non ha mai fatto la PP, del resto ci sono anche i matti no? :)

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allora un giorno sarò famoso per essere stato l'unico pazzo che non ha mai fatto la PP, del resto ci sono anche i matti no? :)

Se fai l'amatore puoi fare quel che vuoi :)

Se fai, o vorresti fare, il professionsta, o fai la PP o non lavori.

Non c'è altro :D

M.

Mac Mini Quad i7 2.3ghz Double Drive Kit SSD MX100 512gb + HD 1tb, 16gb Ram ## MacBook White Unibody 13" C2D 2.26ghz ## iPhone 5c Yellow ## iPod Nano (Product)RED

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Ospite katsumoto
Se fai l'amatore puoi fare quel che vuoi :)

Se fai, o vorresti fare, il professionsta, o fai la PP o non lavori.

Non c'è altro :)

M.

mai sottovalutare la potenza di playstation :)

e poi io faccio l'amatore, ho questa fortuna dalla mia parte :(

ma non si sa mai potrei scoprire nuove frontiere della fotografia hahahahahahahaha :D

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hei, piano.. :)

allora, c'è un distinguo da fare.. nelle foto di beauty [quelle finiscono sulle riviste, con le tipe liftate piallate gonfiate smagrite eccetera] ci deve essere quel tipo di fotoritocco. perchè sono gli art director a richiederle, perchè è nell'immaginario colletivo la "perfezione" delle forme, della pelle. e a questo non ci si arriva solo in postproduzione: ci sono schemi luce che smagriscono, e quelli che levano i difetti della pelle, poi c'è il makeup, e solo alla fine il fotoritocco. che, intendiamoci, esisteva anche prima di fotosciop, solo che prima si faceva sul serio con pennellini e tinte. :)

quindi, è encomiabile che tu voglia fare una buona foto direttamente in macchina. è un po' ottuso pensare però che basti una reflex per far delle buone foto [questo si evince da 2/3 dei tuoi post], e soprattutto ignorare la fotografia nella sua globalità, che è fatta peraltro anche di fotosciop. ora, è vero che ai piani alti della fotografia [specie nella moda, ma questo a te immagino non interessi, per tua ammissione] la tendenza sta andando proprio verso il minor uso di fotosciop possibile. anche perchè, e te lo posso garantire, con le brutte abitudini che girano in questo ambito... appena ti arriva la modella in studio ti sembra una gnocca da paura. 9 volte su 10 la metti sul set e ti accorgi che: eh c'ha le anche che sbordano, e ha le caviglie grosse, e le dita cicciotte e tozze, il seno sinistro più pieno di quello destro, il culo che un po' cade ed ha un paio di smagliature, e se ha il seno abbondante finisce per aver i capezzoloni.. il 90% di queste cose le vedi poi dopo averle fotografate, in foto, perchè l'occhio si allena, i canoni estetici comunemente accettati in quest'ambito ti entrano in testa.. ed è francamente una pessima cosa..

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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Ospite katsumoto
hei, piano.. :)

allora, c'è un distinguo da fare.. nelle foto di beauty [quelle finiscono sulle riviste, con le tipe liftate piallate gonfiate smagrite eccetera] ci deve essere quel tipo di fotoritocco. perchè sono gli art director a richiederle, perchè è nell'immaginario colletivo la "perfezione" delle forme, della pelle. e a questo non ci si arriva solo in postproduzione: ci sono schemi luce che smagriscono, e quelli che levano i difetti della pelle, poi c'è il makeup, e solo alla fine il fotoritocco. che, intendiamoci, esisteva anche prima di fotosciop, solo che prima si faceva sul serio con pennellini e tinte. :)

quindi, è encomiabile che tu voglia fare una buona foto direttamente in macchina. è un po' ottuso pensare però che basti una reflex per far delle buone foto [questo si evince da 2/3 dei tuoi post], e soprattutto ignorare la fotografia nella sua globalità, che è fatta peraltro anche di fotosciop. ora, è vero che ai piani alti della fotografia [specie nella moda, ma questo a te immagino non interessi, per tua ammissione] la tendenza sta andando proprio verso il minor uso di fotosciop possibile. anche perchè, e te lo posso garantire, con le brutte abitudini che girano in questo ambito... appena ti arriva la modella in studio ti sembra una gnocca da paura. 9 volte su 10 la metti sul set e ti accorgi che: eh c'ha le anche che sbordano, e ha le caviglie grosse, e le dita cicciotte e tozze, il seno sinistro più pieno di quello destro, il culo che un po' cade ed ha un paio di smagliature, e se ha il seno abbondante finisce per aver i capezzoloni.. il 90% di queste cose le vedi poi dopo averle fotografate, in foto, perchè l'occhio si allena, i canoni estetici comunemente accettati in quest'ambito ti entrano in testa.. ed è francamente una pessima cosa..

perfetto, vedo che mi hai capito bene :D

apro un piccolo ot:

a prescindere dal fatto che se la gente insegue modelli irraggiungibili è un pò colpa anche di quelli che tu hai chiamato art director, e a prescindere dal fatto che la donna perfetta non esiste (guarda, come voi vedete i ritocchi di photoshop io sono un maestro nel notare, dal vivo intendo, imperfezioni femminili), sarebbe forse ora di tornare ad un certo "realismo" anche per questo. la barbie esiste solo in photoshop :(

chiuso ot.

allora a questo punto ti domando, a livello di chiacchiere da bar, fregatene per un attimo del sistema e fregatene per un attimo dei guadagni:

TU preferiresti poter scancrare a manetta con mille obiettivi, flash, sfondi, luci e cazzi vari, ma alla fine poter consegnare la foto "vergine", o preferisci dover fare sempre dopo mille correzioni e balle varie perchè "il sistema" lo impone? :)

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IO non sento niente di imposto. :) insomma, quello che io faccio in PP e quello che sto imparando a fare nello studio in cui lavoro, lo trovo molto accettabile, l'occhiaietta che nonostante tutta la cura in illuminazione e trucco non è sparita, un colpettino e la si schiarisce, le rughette si riempiono, quella brutta sproporzione tra un orecchio e l'altro la si riduce.. e via così. raramente ho visto foto completamente stravolte, una taglia 48 con un seno invisibile diventare la copia digitale di pamela anderson non mi è ancora mai capitata. semplicemente si danno degli aiutini. anche quando si fotografa con 6 flash orchestrati ad arte, un trucco di mezz'ora ed 11mila euri di macchina foto + lente + treppiede..

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Ospite katsumoto
IO non sento niente di imposto. :) insomma, quello che io faccio in PP e quello che sto imparando a fare nello studio in cui lavoro, lo trovo molto accettabile, l'occhiaietta che nonostante tutta la cura in illuminazione e trucco non è sparita, un colpettino e la si schiarisce, le rughette si riempiono, quella brutta sproporzione tra un orecchio e l'altro la si riduce.. e via così. raramente ho visto foto completamente stravolte, una taglia 48 con un seno invisibile diventare la copia digitale di pamela anderson non mi è ancora mai capitata. semplicemente si danno degli aiutini. anche quando si fotografa con 6 flash orchestrati ad arte, un trucco di mezz'ora ed 11mila euri di macchina foto + lente + treppiede..

beh guarda hai sicuramente ragione tu, ma del resto dato che io non ci devo campare provo ad andare avanti per la mia strada, anche per un motivo molto semplice, se mi lascio andare a photoshop, PERSONALMENTE, non sentirò mai lo stimolo di cercare di fare belle foto e di imparare e migliorare la "tecnica" :)

ci vogliono anche i matti al mondo no? :)

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Ospite katsumoto

domanda che non c'entra niente: allora il RAW è il file grezzo, il jpeg è il file compresso, il tiff cos'è? un file non raw ma non compresso? diciamo il jpeg di qualità? :)

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beh guarda hai sicuramente ragione tu, ma del resto dato che io non ci devo campare provo ad andare avanti per la mia strada, anche per un motivo molto semplice, se mi lascio andare a photoshop, PERSONALMENTE, non sentirò mai lo stimolo di cercare di fare belle foto e di imparare e migliorare la "tecnica" :)

ci vogliono anche i matti al mondo no? :)

no, ci vuole gente che ha una visione più globale possibile di ogni quesitone. :ghghgh:

conoscere la postproduzione permette di fare previsioni in base alla situazione. quello che non esiste più in fotografia digitale è PENSARE, immaginare, ragionare. tanto c'è sempre il display a farti vedere che cavolo stai facendo, quindi non c'è più lo sforzo di far girare le rotelle, prima dello scatto e dopo, nell'attesa [di giorni] prima di vedere il risultato finale, nel prevedere il risultato finale, nel ragionare su ciò che si è fatto... e questo è effettivamente un problema..

comunque tu ora di questo non preoccuparti, preoccupati di capire come far fare alla macchina quel che vuoi, capire i suoi meccanismi, come si gestiscono e cosa fanno gli elementi che compongono la macchina, impara la grammatica. poi un pezzo alla volta.. :P

domanda che non c'entra niente: allora il RAW è il file grezzo, il jpeg è il file compresso, il tiff cos'è? un file non raw ma non compresso? diciamo il jpeg di qualità? :)

il tiff è un prodotto che è stato acquistato dalla adobe, che in sostanza ne è proprietaria.. è un file usato in fase di stampa, sia digitale sia offset [per la preparazione delle lastre] e quant'altro, perchè contiene tutta una serie di informazioni aggiuntive rispetto a quanto non faccia il jpg, i cosiddetti "tag" [infatti è l'acronimo di Tagged Image File Format], che permettono di aggiungere indicazioni tra il sistema che genera l'immagine e quello che deve leggerla e trasformarla [la stampante per esempio]. anche il tiff è comunque un formato compresso o comprimibile, la differenza è che è votato appunto alla stampa, mentre il jpeg nasce proprio da un consorzio fotografico ed è stato il primo [direi unico, visto che il raw ancora non lo è] standard d'immagine in questo campo.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Ospite katsumoto
quello che non esiste più in fotografia digitale è PENSARE, immaginare, ragionare. tanto c'è sempre il display a farti vedere che cavolo stai facendo, quindi non c'è più lo sforzo di far girare le rotelle, prima dello scatto e dopo, nell'attesa [di giorni] prima di vedere il risultato finale, nel prevedere il risultato finale, nel ragionare su ciò che si è fatto... e questo è effettivamente un problema..

ecco è questo che intendo :)

il tiff è un prodotto che è stato acquistato dalla adobe, che in sostanza ne è proprietaria.. è un file usato in fase di stampa, sia digitale sia offset [per la preparazione delle lastre] e quant'altro, perchè contiene tutta una serie di informazioni aggiuntive rispetto a quanto non faccia il jpg, i cosiddetti "tag" [infatti è l'acronimo di Tagged Image File Format], che permettono di aggiungere indicazioni tra il sistema che genera l'immagine e quello che deve leggerla e trasformarla [la stampante per esempio]. anche il tiff è comunque un formato compresso o comprimibile, la differenza è che è votato appunto alla stampa, mentre il jpeg nasce proprio da un consorzio fotografico ed è stato il primo [direi unico, visto che il raw ancora non lo è] standard d'immagine in questo campo.

ok, ma qualitativamente è come un jpeg a parità di dimensioni e peso in MB? :)

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non direi.

ma attenzione, il jpg è uno standard per la creazione di immagini fotografiche [infatti le macchine fanno raw e jpg, questi dalla conversione dei primi] il tiff è un file per la stampa. :)

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Ospite katsumoto
non direi.

ma attenzione, il jpg è uno standard per la creazione di immagini fotografiche [infatti le macchine fanno raw e jpg, questi dalla conversione dei primi] il tiff è un file per la stampa. :)

ook :)

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non direi.

ma attenzione, il jpg è uno standard per la creazione di immagini fotografiche [infatti le macchine fanno raw e jpg, questi dalla conversione dei primi] il tiff è un file per la stampa. :)

l'unica cosa che non ho mai capitò è come mai in ogni laboratorio in cui sono stato mi han sempre chiesto di portare i jpeg al posto dei tiff, dicendomi sempre che tanto per la stampa è uguale.. anzi.. anche se portassi un tiff la stampante lo convertirebbe sempre in un jpeg.. :)

..Think different: Get a Mac!..

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ok, ma qualitativamente è come un jpeg a parità di dimensioni e peso in MB? :)

il tiff ha il vantaggio di mantenere le informazioni del gamut e calibrazione del colore... cosa fondamentale se si va a stampare e vuoi che il risultato sia quello che tu vedi sul monitor.

capita spesso di vedere a monitr un bel rosso acceso ed una volta stampato scopri che in realtà è magenta perchè tu hai il monitor non calibrato o lo stampatore usa un altro profilo colore

il tiff tiene le info di tutto e si hanno meno problemi di questo tipo

:-)

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Ormai anche il jpeg consente di mantenere informazioni accessorie, tanto quanto il tif. Addirittura può essere anche in cmyk, anche se la cosa non è supportata da tutti i software.

La cosa fondamentalmente diversa è che il tif non è distruttivo nel salvataggio. Un jpeg, essendo COMUNQUE compresso, ri-comprime ogni volta che lo si salva. Uni tif, anche se compresso (lempel-ziv o zip che sia) non perde informazioni ad ogni salvataggio.

Che sia poi un formato per la stampa è vero anche questo solo in parte... fino a qualche anno (mese...) fa le lastre da stampa venivano impresse tramite tif finale (mi ricordo di vedere dei supercomputer che tutto il giorno elaboravano dei tif 72x102 cm a 1200dpi senza compressione di alcun tipo), oggi i moderni c-t-p accettano in pasto anche direttamente dei pdf.

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Allora ho solo il 18-55 uscito in boundle con la fotocamera. Per il momento mi trovo bene con quest'ottica, vorrei però optare per qualcosa di nuovo visto che deve essere un regalo.

Avevo pensato al 70-300 Tamron che è pure macro, e dovrebbe costare sotto i 150€, volevo sapere un pò che ne pensate o se preferite un'altra ottica.

Grazie

Meglio il Pentax DA 50-200 o se ci arrivi DA 55-300, il Tamron ha una qualità davvero scadente soprattutto dai 200 ai 300mm. Il Tamron viene venduto come "macro" ma in realtà non ha un rapporto di ingrandimento 1:1 quindi sarebbe più giusto definirlo "close up" se vuoi qualcosa per fare macro prenditi per 30/50 euro un 50mm M f/2 o f/1.7 da usare (anche) invertito tramite l'apposito anello o con dei tubi di prolunga, spendi poco ed hai un rapporto di ingrandimento e una qualità decisamente maggiore del Tamron.

Se ti stai domandando che cosa cavolo vuol dire usare un ottica invertita o che cosa diavolo sono dei tubi di prolunga...qui ci dovrebbe essere scritto qualcosa, però ti consiglio un manuale cartaceo tipo quello di Hedgecoe (quel vecchio demonio di un inglese :)) che spiega molto bene anche queste cose.

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

http://federicotorres.tumblr.com

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son fondamentalmente d'accordo, ma penso che anche per il giggitale per imparare a far le cose per bene ci vuole tempo e dedizione, qualche botta di culo e le giuste dritte.. ma io ho anche fatto solo una notte di camera oscura, quindi la mia parola in materia vale come il due di fiori quando la briscola è coppe. :ghghgh:

ouuu ma l'espressione fantastica che son riuscito a mettere in uno scatto ve la siete persa? :)

meglio così... :P

Assolutamente ci vuole tantissimo tempo e dedizione e sicuramente ancora più disciplina per evitare di farsi tentare dall'apparente accessibilità del sistema.

Vabbè comunque senza offesa (chi mi conosce lo sa, come diceva Alberto Tomba:ghghgh::):ghghgh:) tutti sti discorsi mi sembrano inutili, perchè se è vero che è lecito domandare ed esprimere qualsiasi opinione (qui nessuno si crede detentore di nessuna verità e di sicuro non io) bisognerebbe anche ascoltare (o meglio leggere) le risposte. :)

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

http://federicotorres.tumblr.com

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domanda sulla batteria della d90: per farla durare più a lungo e non rovinarla è meglio/si deve caricare quando è completamente scarica o anche prima?

Con le batterie a Lithio il farle scaricare completamente non è cosa buona... ti conviene caricarla quando ti serve o quando sta all'ultima tacca :ghghgh:

Per la questione della PP, mi pare che qui si stia vedendo soltanto il bianco e nero.

Si passa dal non toccare assolutamente la foto allo stravolgerla completamente incollando cieli finti, smagrendo persone ecc. ecc. ignorando gli usi intermedi (più o meno marcati) che la gente fa con PS.

Non è molto carino accostare gente che usa PS per contrastare, regolare l'esposizione, togliere qualche brufoletto ecc. ecc., ma che comunque si fa un mazzo non indifferente per fotografare nelle migliori condizioni al momento dello scatto, a chi non fa fotografia ma stravolge solamente gli scatti passando ore su PS e due secondi a far foto senza manco pensare lo scatto.

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l'unica cosa che non ho mai capitò è come mai in ogni laboratorio in cui sono stato mi han sempre chiesto di portare i jpeg al posto dei tiff, dicendomi sempre che tanto per la stampa è uguale.. anzi.. anche se portassi un tiff la stampante lo convertirebbe sempre in un jpeg.. ;)

perchè i minilab.. :):ok:

Che sia poi un formato per la stampa è vero anche questo solo in parte... fino a qualche anno (mese...) fa le lastre da stampa venivano impresse tramite tif finale (mi ricordo di vedere dei supercomputer che tutto il giorno elaboravano dei tif 72x102 cm a 1200dpi senza compressione di alcun tipo), oggi i moderni c-t-p accettano in pasto anche direttamente dei pdf.

infatti sta cosa non l'ho ancora ben capita [forse perchè non ci sono abbastanza dentro], a processi e metodi di produzione in campo grafico ci avevano appunto istruiti sul produrre pdf per andare in stampa.. :rofl:

io quando da ragazzino avevo pacioccato dal tipografo qui davanti casa ricordo un bromografo enorme e le macchine per lo sviluppo lastre.. :rofl:

Assolutamente ci vuole tantissimo tempo e dedizione e sicuramente ancora più disciplina per evitare di farsi tentare dall'apparente accessibilità del sistema.

Vabbè comunque senza offesa (chi mi conosce lo sa, come diceva Alberto Tomba:ghghgh::rofl::ghghgh:) tutti sti discorsi mi sembrano inutili, perchè se è vero che è lecito domandare ed esprimere qualsiasi opinione (qui nessuno si crede detentore di nessuna verità e di sicuro non io) bisognerebbe anche ascoltare (o meglio leggere) le risposte. :ghghgh:

quotone [di bentornato :rofl: ]

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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domanda sulla batteria della d90: per farla durare più a lungo e non rovinarla è meglio/si deve caricare quando è completamente scarica o anche prima?

E' un problema che non c'è... quando devi fare le foto ti serve carica, punto. Tanto te lo posso garantire che la batteria dura più della macchina, anche se la tratti da cani (la batteria). Tra l'altro se a casa è mezza carica e esci con il freddo è facile che resti senza alimentazione, meglio non rischiare.

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