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[Topic Riassuntivo] Acquisto Della Reflex Digitale E Degli Obiettivi


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sì, nel senso, in lomografia si usano valanghe di rullini scaduti [secondo me la lomografia ha avuto sto boom ultimamente proprio per svuotare i magazzini di roba che doveva andare al macero... e ridare un po' di aria al mercato dei minilab :) ].

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Appena accendo il mac a casa mi guardo come vengono le foto prima di acquistare un rullo nuevo..

Ah...ASA e ISO sono due modi di chiamare la sensibilità della pellicola?

Perché sulla nikon sulla rotella di settaggio appunto della sensibilità c'è scritto iso sulla fujica invece asa..:)

The Aspirant

iMac 27"

iPhone 3G 8Gb iPod Nano 4G 8Gb

Canon EOS 40D

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In un obiettivo T&S , lo shift permette di mantenere il piano del sensore parallelo per esempio al palazzo che si sta fotografando, consentendo così un correzione delle linee prospettiche...ma allora il "tilt" cosa fa?

ho capito poi finalmente che lo stop-down non è altro il nome fico per descrivere una cosa abbandonata come "non-fai-fare-tutto-alla-macchina-ma-giri-ancora-la-ghiera-dei-diaframmi-per-esporre-correttametne"

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silver.. troverai colori [se è a colori il rullino] "impazziti".. poi dipende dalla pellicola.. comunque i lomografi non hanno inventato niente in questo senso. :) tu usalo per delle foto senza pretese... giocaci... e bon.. :shock:

kiodos, il tilt è quello che permette di aggiustare il parallelismo dei piani.

lo sfhit permette di spostare il cono di copertura della lente [sposti l'asse dell'ottica rispetto al centro del fotogramma], il tilt permette di modificare l'angolo dell'asse della lente rispetto all'ortogonale col fotogramma.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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kiodos, il tilt è quello che permette di aggiustare il parallelismo dei piani.

lo sfhit permette di spostare il cono di copertura della lente [sposti l'asse dell'ottica rispetto al centro del fotogramma], il tilt permette di modificare l'angolo dell'asse della lente rispetto all'ortogonale col fotogramma.

ok, grazie è quello che immaginavo ed è quello che mi piacerebbe imparare ad utilizzare... :)

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ho capito poi finalmente che lo stop-down non è altro il nome fico per descrivere una cosa abbandonata come "non-fai-fare-tutto-alla-macchina-ma-giri-ancora-la-ghiera-dei-diaframmi-per-esporre-correttametne"

allora mi sa che non ci siamo :) perchè nonostante la stragrande maggioranza delle lenti non abbia più il selettore del diaframma sull'ottica, c'è comunque chi non-fa-fare-tutto-alla-macchina-e-si-affida-all'occhio-e-all'esperienza-per-esporre-correttamente. :shock:

stop-down è il nome figo per indicare che il diaframma è chiuso al valore impostato dalla ghiera, in qualsiasi momento. normalmente il diaframma si chiude solo all'apertura dell'otturatore, o alla pressione del pulsante sull'ottica che lo fa chiudere [ora è normalmente sulla macchina].

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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stop-down è il nome figo per indicare che il diaframma è chiuso al valore impostato dalla ghiera, in qualsiasi momento. normalmente il diaframma si chiude solo all'apertura dell'otturatore, o alla pressione del pulsante sull'ottica che lo fa chiudere [ora è normalmente sulla macchina].

ovvero un modo figo PER NON DIRE che se vuoi fare ad esempio foto di paesaggi ad f11 non vedrai una beneamata mazza nel mirino :):ghghgh::shock:

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si si ok era quello che intendevo...pensavo solo che prima dell'introduzione della simulazione del diaframma tutti scattassero in questo modo, e che fosse quindi naturale diaframmare direttamente sulla ghiera e vedere il mirino oscurarsi...

la cosa che mi lascia perplesso è che invece sulla Zenitar, l'obiettivo montato non trasmette il diaframma, eppure quando scatto meccanicamente il mirino si oscura....quindi la "mollettina" che chiude il diaframma può essere montato o sull'ottica (la serie A della Pentax per esempio), ma volendo anche sul corpo?

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sulle mie OM è proprio così, l'attuatore del diaframma è sul corpo. dal culo della lente escono due flange, una che dice alla macchina [e all'esposimetro] che diaframma è stato scelto, l'altra che lo chiude al momento del bisogno.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Steno...su Wiki [http://it.wikipedia.org/wiki/Lomografia] dice che la Lomografia consiste nell'utilizzare un obiettivo particolare che crea una vignettatura ai lati e ha un'alta definizione...:)...allora non capisco cosa centri questo con la mia pellicola a colori (lo è) scaduta... :ghghgh:

The Aspirant

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Perchè? non è corretto? :ghghgh:

è tecnico...e spiega poco in cosa consista il movimento della lomografia (movimento?!?).

una Lomo è una macchina che non tiene molto bene la luce con davanti un'ottica da 4 soldi che porta a vignettature e tanti altri difetti ottici.

in poche parole, difficilmente prevedi il risultato prima dello scatto.

lo stesso vale per una vecchia macchina (di cui non hai testato i tempi, i diaframmi, ecc) con una pellicola scaduta

Alta definizione che? :)

tu l'hai detto (cit.)

iMac g3, Mac Mini CD, iMac intel 17", Macbook 13", AppleTV, Airport Extreme & Express, iPod Classic, Shuffle 2G, Shuffle 4G, iPod Mini

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è tecnico...e spiega poco in cosa consista il movimento della lomografia (movimento?!?).

una Lomo è una macchina che non tiene molto bene la luce con davanti un'ottica da 4 soldi che porta a vignettature e tanti altri difetti ottici.

in poche parole, difficilmente prevedi il risultato prima dello scatto.

lo stesso vale per una vecchia macchina (di cui non hai testato i tempi, i diaframmi, ecc) con una pellicola scaduta

tu l'hai detto (cit.)

Capito! :clap:

Si...io l'ho detto ( :ghghgh: ) ma...c'è scritto su wiki...:)

The Aspirant

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@ Kiodos i Sigma mi hanno piacevolmente colpito anche se a detta dei più sono stato fortunato, Sigma ha il problema dei controlli qualità di scarsa....ehm....qualità...:ciao:...però quelli che sono veramente buoni, lo sono sul serio...

Steno ha provato il 70-200mm mi pare...senti lui..

Il prezzo è buono http://www.fotocamere-digitali.info/usato_digitale/annuncio.asp?id=6233

RAGAZZI! So che rompo ma sono come l'alcool, vado preso a piccole dosi tutti i giorni o vi disabituate...perciò ecco la domanda di oggi ("La" :ciao: ):

• Devo acquistare un rullino per la fujica 35mm, cosa devo sapere (so la "storia" del formato, se ho una reflex 35mm di definizione ci sarà un perchè...:) ) ma altro? Quali sono meglio peggio abbastanza buoni ecc.

• La domanda ISO ASA che già avevo posto, sono 2 diciture per indicare la sensibilità della pellicola o c'è altro?

:confused:

The Aspirant

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intanto, per farla breve ASA = ISO. A differenza del digitale, imposti le asa sulla macchina e non le cambi finchè non cambi rullo. Quando sviluppi lo devi fare al valore che hai scelto per quel rullo. A me è successo di scattare a 100 asa con ilford 400 perchè volevo usare la grande apertura del diaframma ma era giorno, non avendo filtri ND e potendo usare un tempo minimo di 1/1000 sulla mx ho dovuto scendere di due stop attraverso la sensibilità. Poi ho detto di sviluppare a 100 asa... ma non è sempre conveniente.

cmq io non so nulla di 35mm, aspetta che arrivino gli esperti... ti posso dire che ho trovato stupendi i rulli di neopan 1600 (ASA), e ho usato con soddisfazione gli ilford 125 e 400. Tutti in bn. Di stampe a colori ho visto delle INCREDIBILI velvia ma era anche merito del simmicron che le ha prodotte :confused: e dello stampatore secondo me

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mah secondo me se vai dal fotografo ti dice lui cosa e come :P eccheccacchio per na volte che vende un rullino sarà anche contento di spiegarti come funzia ahaha :ola:

Se ne sono convinto! :ciao:

Chissà se si ricorda come sono fatti :)

intanto, per farla breve ASA = ISO. A differenza del digitale, imposti le asa sulla macchina e non le cambi finchè non cambi rullo. Quando sviluppi lo devi fare al valore che hai scelto per quel rullo. A me è successo di scattare a 100 asa con ilford 400 perchè volevo usare la grande apertura del diaframma ma era giorno, non avendo filtri ND e potendo usare un tempo minimo di 1/1000 sulla mx ho dovuto scendere di due stop attraverso la sensibilità. Poi ho detto di sviluppare a 100 asa... ma non è sempre conveniente.

cmq io non so nulla di 35mm, aspetta che arrivino gli esperti... ti posso dire che ho trovato stupendi i rulli di neopan 1600 (ASA), e ho usato con soddisfazione gli ilford 125 e 400. Tutti in bn. Di stampe a colori ho visto delle INCREDIBILI velvia ma era anche merito del simmicron che le ha prodotte :ciao: e dello stampatore secondo me

Ma quindi per avere una macchina da usare in diverse condizioni di luce devo usare una pellicola con ASA ( o ISO ) medi tipo 200-400..

Io credevo che gli ISO in macchina andassero impostati come sul digitale ogni volta che serva cambiare...invece no....ok :ola:

Pensavo di prendere una colori...mi piacciono :D...

Grazie cmq :confused:

The Aspirant

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è tecnico...e spiega poco in cosa consista il movimento della lomografia (movimento?!?).

una Lomo è una macchina che non tiene molto bene la luce con davanti un'ottica da 4 soldi che porta a vignettature e tanti altri difetti ottici.

in poche parole, difficilmente prevedi il risultato prima dello scatto.

lo stesso vale per una vecchia macchina (di cui non hai testato i tempi, i diaframmi, ecc) con una pellicola scaduta

tu l'hai detto (cit.)

la mia domanda di sempre: ma silver non fai corsi inerenti la fotografia? :ciao: la lezione sulle pellicole dovrebbe essere la n.2. :confused:

comunque in lomografia come già detto, oltre a macchinette scrause di vario genere [diana, holga, lc-a...], che sono macchinette giapponesi di anta anni fa che venivano usate per la didattica in scuole di fotografia, si usano normalmente pellicole in qualsiasi stato, e vengono predilette quelle avariate, scadute, rovinate in vario modo. unite a sviluppi incrociati, sballati, e via dicendo. perchè l'infedeltà cromatica, il color shifting ed altre questioni legate alla chimica [ma più o meno casuali, in realtà] fanno parte di questo modo di fotografare. ora è chiara l'ironia del post? :ciao:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Io credevo che gli ISO in macchina andassero impostati come sul digitale ogni volta che serva cambiare...invece no

Secondo me è un pensiero comune per chi inizia da zero con il digitale, è "ovvio" solo a chi ha iniziato con la pellicola. Comunque puoi farlo, ma poi sviluppare è un delirio. Se fai gli ultimi scatti di un rullo ad una sensibilità diversa dovresti segnarti quanti scatti hai fatto e tagliare il rullo, così da sviluppare le due parti alla giusta sensibilità. Altrimenti saranno sovra/sotto esposte. In ogni caso la pellicola ha una capacità di recupero enorme ma non ho mai capito se questo recupero delle alte luci avviene in sviluppo o in stampa :confused:

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la mia domanda di sempre: ma silver non fai corsi inerenti la fotografia? :ciao: la lezione sulle pellicole dovrebbe essere la n.2. :confused:

comunque in lomografia come già detto, oltre a macchinette scrause di vario genere [diana, holga, lc-a...], che sono macchinette giapponesi di anta anni fa che venivano usate per la didattica in scuole di fotografia, si usano normalmente pellicole in qualsiasi stato, e vengono predilette quelle avariate, scadute, rovinate in vario modo. unite a sviluppi incrociati, sballati, e via dicendo. perchè l'infedeltà cromatica, il color shifting ed altre questioni legate alla chimica [ma più o meno casuali, in realtà] fanno parte di questo modo di fotografare. ora è chiara l'ironia del post? :ola:

Ho fatto un corso ma era (secondo me) troppo concentrato per poter essere completo, di pellicole abbiamo parlato ma solo per avere una storia della fotografia rispettabile :D

D'altro canto non faccio una scuola di fotografia ma di grafica che al suo interno da nozioni anche di fotografia e di video :)

Secondo me è un pensiero comune per chi inizia da zero con il digitale, è "ovvio" solo a chi ha iniziato con la pellicola. Comunque puoi farlo, ma poi sviluppare è un delirio. Se fai gli ultimi scatti di un rullo ad una sensibilità diversa dovresti segnarti quanti scatti hai fatto e tagliare il rullo, così da sviluppare le due parti alla giusta sensibilità. Altrimenti saranno sovra/sotto esposte. In ogni caso la pellicola ha una capacità di recupero enorme ma non ho mai capito se questo recupero delle alte luci avviene in sviluppo o in stampa :ciao:

Grazie mille :P

Perciò ho gia cannato anche il rullo della nikon in prestito...mi sa che la restituisco e inizio con la Fujica un nuovo rullino così faccio le cose per bene :)

Perchè con la nikon ho fatto 6-7 scatti ma tutti con impostazioni più o meno diverse...:ola:

Quindi rischio di dover buttare via le foto sviluppate (e pagate per esserlo), senza contare il fatto che non ho idea degli ASA della pellicola inserita :)

The Aspirant

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:confused: quando porti a sviluppare leggi la sensibilità e fai una media di quello che pensi di aver usato... potresti recuperare più scatti di quelli che credi. tra l'altro lo sviluppo nei lab costa pochino, ti fai fare una stampa dell'index del rullino per vederle in formato miniatura... piu piccole dell'avatar da forum, giusto per capire quali sono "venute" e quali non vale la pena di stampare anche in formato piccolo
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@ Kiodos i Sigma mi hanno piacevolmente colpito anche se a detta dei più sono stato fortunato, Sigma ha il problema dei controlli qualità di scarsa....ehm....qualità...:ciao:...però quelli che sono veramente buoni, lo sono sul serio...

Steno ha provato il 70-200mm mi pare...senti lui..

Il prezzo è buono http://www.fotocamere-digitali.info/usato_digitale/annuncio.asp?id=6233

RAGAZZI! So che rompo ma sono come l'alcool, vado preso a piccole dosi tutti i giorni o vi disabituate...perciò ecco la domanda di oggi ("La" :ciao: ):

• Devo acquistare un rullino per la fujica 35mm, cosa devo sapere (so la "storia" del formato, se ho una reflex 35mm di definizione ci sarà un perchè...:) ) ma altro? Quali sono meglio peggio abbastanza buoni ecc.

• La domanda ISO ASA che già avevo posto, sono 2 diciture per indicare la sensibilità della pellicola o c'è altro?

:confused:

Devi sapere che esistono pellicole negative a colori o in bianco e nero, oppure positive (le diapositive) a colori (a dire il vero esistevano anche in b/n ma è una lunga storia...).

Per il b/n vanno tutte bene è questione di gusti, sul colore meglio Fujifilm.

Al lato pratico ISO / ASA sono la stessa cosa,anche se la storia è un po più lunga è complessa.

P.S.

la storia di tagliare il rullo in base alla sensibilità mi sembra decisamente assurda ed irrealizzabile anche se ci si mette d'impegno.:ola:

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

http://federicotorres.tumblr.com

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secondo lo schema standard internazionale ISO, vennero create due scale sensitometriche, per definire la velocità delle pellicole.

una, ad andamento lineare, era la scala ASA e come caratteristica, ad ogni raddoppio del valore asa corrispondeva una variazione di uno stop.

l'altra, ad andamento logaritmico, era la scala DIN (praticamente sconosciuta ai più e molto usata in nord europa).

in questa scala uno stop corrispondeva ad una variazione di 3 punti della scala din.

la scala DIN è stata pressocchè abbandonata (anche se sulle pellicole i gradi din ci sono ancora) e come conseguenza ISO e ASA vengono usati come sinonimi, sebbene la sigla ISO abbia un significato più ampio.

come voglio sperare, sapete già che la sensibilità è una proprietà intrinseca della pellicola influenzata solo dal trattamento, quindi non è possibile variarla girando una ghiera sulla macchina (ah ah ah ).

è possibile tuttavia adeguare il trattamento ad un esposizione diversa da quella nominale (ma si fa per tutto il rullo o per una buona parte, non certo per un singolo scatto)

la lomografia, pur avendo degli esponenti e degli artisti interessanti, viene spesso (troppo spesso) utilizzata come ricettacolo, per dilettanti più o meno impreparati, con l'idea di trasformare in "arte" gli errori.

sullo stesso filone si inserisce la moda delle foto storte, quello delle foto sfocate, e quello delle foto mosse, sovra e sotto esposte o esposte a mi...ia.

ora, sebbene occasionalmente può avere un senso deviare dalla regola, questo va fatto sempre con cognizione e consapevolezza e soprattutto (soprattutto elevato a 100) in modo motivato.

altimenti il risultato sarà sempre, invariabilmente, una foto storta, mossa, sfocata, sovraesposta o sottoesposta.

quindi prima di addentrarsi in queste pratiche "fotoesotiche" sarebbe giusto imparare a padroneggiare e conoscere per bene le regole della fotografia come si deve.

@gabri, il recupero di cui parli è un fenomeno legato alla latitudine di posa della pellicola ed è funzione della sensibilità e del tipo di sviluppo usato. esistono sviluppi ad alto contrasto e sviluppi compensatori (che al contraro tendono a salvare capra e cavoli)

in fase di stampa è possibile accentuare ulteriormente la cosa, scegliendo il tipo di carta o di sviluppo e poi ovviamente mascherando.

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Ho fatto un corso ma era (secondo me) troppo concentrato per poter essere completo, di pellicole abbiamo parlato ma solo per avere una storia della fotografia rispettabile :)

D'altro canto non faccio una scuola di fotografia ma di grafica che al suo interno da nozioni anche di fotografia e di video :ciao:

avevo frainteso dunque. :confused:

beh peccato :ciao: comprendo la situazione di trovarsi in un percorso di studi dove si pretenda di far vedere TUTTO quel che ci sarebbe da conoscere...

Per il b/n vanno tutte bene è questione di gusti, sul colore meglio Fujifilm.

Al lato pratico ISO / ASA sono la stessa cosa,anche se la storia è un po più lunga è complessa.

ma a me l'elite chrome è sempre piaciuto.. :ola:

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Su una pellicola impressionata prima di essere sviluppata non è possibile vedere i fotogrammi quindi anche sapendo che le foto 6 7 e 8 sono state esposte per una certa sensibilità vorrei capire come le le vai a tagliare, senza dimenticare che non puoi certo fare questa operazione in piena luce e poi il gran casino del mettere tutto in una tank, insomma mi sembra più che acrobatico :-) ...forse da RTP intendevano usare più rulli esposti a diverse sensibilità sostituendoli a seconda della necessità anche senza finirli. Ma comunque direi che nel caso di Silv3r sia il caso di iniziare dalla base base, prendere un rullino ed esporne tutte le 36 pose alla sensibilità indicata, senza pensare a queste cose.

Giorgio, sempre molto preciso e sempre un piacere leggerti.

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

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appunto silver, vai sereno col rullino nella nikon... :ciao: tutto quello che sbagli in pellicola l'hai imparato e non lo scordi più. :confused:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Grazie El e grazie Giorgio :confused:

Giorgio non mi volevo giustificare o quant'altro solo che mi è capitato...non è colpa mia...e poi...sono un artista IO! :ciao:

Cmq seguirò il consiglio di Fede ed andrò a prendermi un bel Fuji a colori da 400 ASA e in seguito proverò un BN...voglio vedere l'effetto che risulterà nelle foto stampate..

Altra curiosità...in alcune foto anche di mio padre vecchie controluce la luce (indi la foto) veniva rossastra, è normale o è qualcosa di particolare, un magheggiuo diciamo...

The Aspirant

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