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[RECENSIONI] Biblioteca Fotografica. ovvero, tutto ciò che merita di essere letto!


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uffff devo sempre trovare la voglia di fare un salto in biblioteca a vedere che cos'hanno.. :ciao:

chissà se hanno un catalogo online. :ciao: ghghgh:

sun prope'n bugia nén!! :ciao:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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sì, trovato il catalogo online... ma accedervi è peggio che fort knox. :ciao:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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io consiglio VIVISSIMAMENTE il Forti. Quelli di NG si perdono nelle loro bellissime immagini, mentre il Forti ti fà vedere delle immagini assolutamente "anonime" ma propedeutiche a quello che stà spiegando.

Mah insomma, sta cosa io non la ho vista, ci sono un sacco di immagini belle è vero, però non mi pare ci si perda :ciao:

E' anche vero però che mentre l'NG si perde nelle sue bellissime immagini il Forti si perde nelle sue interessantissime, quanto poco utili, spiegazioni sui principi di funzionamento di Reflex, obiettivi e quant'altro ancora. A livello di spiegazioni su composizione, esposizione ecc. ecc. non dice niente in più di quello del NG e anzi nella parte della composizione dice pure meno :ciao:

:ciao:

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il Forti si perde nelle sue interessantissime, quanto poco utili, spiegazioni sui principi di funzionamento di Reflex, obiettivi e quant'altro ancora

Non sono d'accordo sul "poco utili", lamfoto è vero che la fa l'occhio del fotografo, ma devo anche conoscere il mio mezzo, e come funziona, per farlo rendere al meglio :P

Secondo me anche un amatore, se di buon livello, non può prescindere dal alcune conoscenze tecniche sul funzionamento dei suoi strumenti :ghghgh:

M.

Mac Mini Quad i7 2.3ghz Double Drive Kit SSD MX100 512gb + HD 1tb, 16gb Ram ## MacBook White Unibody 13" C2D 2.26ghz ## iPhone 5c Yellow ## iPod Nano (Product)RED

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Non sono d'accordo sul "poco utili", lamfoto è vero che la fa l'occhio del fotografo, ma devo anche conoscere il mio mezzo, e come funziona, per farlo rendere al meglio :ghghgh:

Secondo me anche un amatore, se di buon livello, non può prescindere dal alcune conoscenze tecniche sul funzionamento dei suoi strumenti :P

M.

Ovviamente deve conoscere il suo mezzo, ma come ne parla il Forti è esagerato a mio parere. Buona parte del libro (più del 60%) è incentrata su come funziona una reflex in modo particolareggiato, su come funziona la pellicola, tutta la questione dei grani d'argento, i test per gli obiettivi, gli strumenti della camera oscura, aberrazioni cromatiche (che per carità bisogna conoscerle e saperle distinguere, ma non sapere il principio fisico della luce come viene intesa nella fisica quantistica) ecc. ecc. insomma cose che sono interessantissime, almeno per quel che mi riguarda, ma che all'atto del fotografare non servono a molto. insomma secondo me si perde abbastanza in tecnicismi e parla troppo sbrigativamente di tutta la parte della fotografia come composizione, esposizione ecc. ecc. che alla fine ad un principiante è la vera parte che interessa.

Io non lo consiglierei mai come testo per iniziare, è troppo tecnico... meglio l'NG che tratta tutto in modo semplice e chiaro... poi se ad uno interessa davvero allora può anche prendere il Forti, ma quando io compro una reflex la prima cosa che voglio fare è fotografare e se per farlo devo "perdere tempo" leggendo di come funziona un pentaprima beh, credo che buona parte si stuferebbe :ghghgh:

Almeno secondo me ovviamente :ghghgh:

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sono 3 giorni che leggo ogni singola pagina di strobist.com ["ciò che conta non è la tua ottica, ma la tua luce!"] e sento che il prossimo upgrade per migliorare le mie fotografie sia un'approfondita indagine sull'illuminazione.

ho trovato indicazione di questo libro:

The Moment It Clicks: Photography secrets from one of the world's top shooters, Joe McNally.

pare contenga ottime istruzioni per l'uso della luce...

sinceramente mi sta venendo molta voglia di attrezzarmi di altri flash, trigger remoti, stativi, ombrellini, snoot, honeycomb e quant'altro... :cry:

son sempre più dell'idea che la differenza tra uno scatto "amatoriale" e lo scatto di un pro, stia esattamente nel corretto uso delle sorgenti luminose.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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[quote name=passwordlost;3737462ma quando io compro una reflex la prima cosa che voglio fare è fotografare e se per farlo devo "perdere tempo" leggendo di come funziona un pentaprima beh' date=' credo che buona parte si stuferebbe :cry:[/quote]

mmmm... non posso essere daccordo: in qualsiasi campo l'eccellenza si ottiene attraverso la conoscenza e la padronanza degli strumenti, nel caso della fotografia, come dice Ansell Adams, prima la luce, poi la macchina fotografica, poi lo sviluppo.

Se anche solo uno di questi tre passaggi ti "sfugge" o non è completo, se mai farai delle belle foto sarà merito di grandi botte di culo... :rofl:

poi c'è sempre il "fattore talento", ma quello è uno su un milione. soprattutto, non dare MAI retta a chi dice che "lui scatta e basta" perche è una "dote naturale": per la mia esperienza personale chi dice così racconta balle, pecca di falsa modestia. conosco parecchi fotografi bravi, ma bravi VERI, e tutti hanno alle spalle lunghe ore di studio e migliaia di scatti di prova.

Pensa che tutti quelli che conoscono sai cosa dicono quando qualcuno gli chiede qualche testo per imparare?

gli dicono "il MANUALE della tua macchina fotografica". :cry:

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mmmm... non posso essere daccordo: in qualsiasi campo l'eccellenza si ottiene attraverso la conoscenza e la padronanza degli strumenti, nel caso della fotografia, come dice Ansell Adams, prima la luce, poi la macchina fotografica, poi lo sviluppo.

Se anche solo uno di questi tre passaggi ti "sfugge" o non è completo, se mai farai delle belle foto sarà merito di grandi botte di culo... :ghghgh:

poi c'è sempre il "fattore talento", ma quello è uno su un milione. soprattutto, non dare MAI retta a chi dice che "lui scatta e basta" perche è una "dote naturale": per la mia esperienza personale chi dice così racconta balle, pecca di falsa modestia. conosco parecchi fotografi bravi, ma bravi VERI, e tutti hanno alle spalle lunghe ore di studio e migliaia di scatti di prova.

Pensa che tutti quelli che conoscono sai cosa dicono quando qualcuno gli chiede qualche testo per imparare?

gli dicono "il MANUALE della tua macchina fotografica". :cry:

Mi sa tanto che hai frainteso il senso del mio discorso :rofl:

Non mi pare ti ho detto che sono cose da non sapere e non mi pare che ti ho detto che non si debba studiare il manuale della macchina fotografica.

Partendo proprio dalla tua frase hai paragonato due cose completamente diverse, ovvero: il Forti, con il manuale della macchina fotografica.

Il primo è un'insieme di nozioni basilari mischiate con tecnicismi interessanti ma trattati troppo in dettaglio. Un esempio è quello della pellicola. Tu quando scatti a pellicola devi sapere la latitudine di posa, il difetto di reciprocità (tutte cose che vengono spiegate nel Forti) ma sapere la composizione della pellicola, la dimensione dei cristalli, da cosa è data la sensibilità sono cose... come dire... interessanti (a me il Forti è piaciuto, non fraintendere :rofl: ) ma comunque inutili ai fini pratici del fotografare.

O ancora: sapere che un sensore è composto da migliaia di Diodi ognuno dei quali mi da una scarica elettrica che poi viene convertita in colore dal software di elaborazione attraverso calcoli probabilistici è interessante... ma completamente inutile al fine del fotografare :ghghgh:

Il mio discorso non era per dire che il Forti è pieno solo di roba inutile e da non sapere... era semplicemente per dire che non sono d'accordo a consigliarlo come primo manuale per un principiante. Il perché è presto detto: potrebbe annoiare. Per questo reputo migliore il NG perché è più diretto, coinciso, chiaro, semplice, non si perde in inutili tecnicismi ma è comunque completo. Si perde forse nelle sue bellissime foto? Mah non saprei... a me quello foto hanno fatto solo venire più voglia di fotografare e sono diventati una sorta di stimolo. Il Forti io preferisco consigliarlo come secondo manuale :ooh:

Questo naturalmente non è un discorso assolutistico, ma prettamente personale. Non ho nessuna presunzione di dire che ho ragione e voi no.

E' che essendo un principiante e avendo letto sia NG che Forti volevo soltanto portare scritta la mia esperienza :lol:

Dato per finire il mio pensiero riporto una frase letta nel libro di Michael Freeman che sto leggendo ora (ed è davvero bello)

"In fotografia, qualunque sia la tecnica adottata, le decisioni fondamentali riguardano l'immagine stessa: i motivi che hanno indotto il fotografo a scattarla e il suo aspetto. Certo la tecnica (ma la possiamo sostituire anche con i tecnicismi del Forti) è importante, ma in fondo il massimo che può fare è concretizzare un'idea o un'impressione"

:cry:

>

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NULLA di ciò che riguarda pellicole o caratteristiche del sensore è inutile ai fini fotografici. :cry:

per poter replicare un determinato effetto, o produrne di nuovi, è buona cosa riuscire a fare un "reverse engeneering" dell'immagine che si sta guardando. e questo non riguarda solo le caratteristiche della luce, pdc, fuoco, riguarda anche le caratteristiche del supporto.. non trovi? :cry:

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NULLA di ciò che riguarda pellicole o caratteristiche del sensore è inutile ai fini fotografici. :fiorellino:

per poter replicare un determinato effetto, o produrne di nuovi, è buona cosa riuscire a fare un "reverse engeneering" dell'immagine che si sta guardando. e questo non riguarda solo le caratteristiche della luce, pdc, fuoco, riguarda anche le caratteristiche del supporto.. non trovi? :fiorellino:

Sinceramente no, o almeno non le caratteristiche che dico io che sono davvero troppo approfondite e tecniche :ghghgh:

Ripeto: non sto parlando di caratteristiche del supporto (che di quelle bisogna ovviamente sapere), ma di ben altro. Di tecnicismi avanzati che non servono a nulla. Tecnicismi che parlano di fisica quantistica (la natura elettromagnetica dello spettro della luce) che sono interessanti ma che non servono a molto nel fotografare.

Non credo che nessuno di noi si mette a dire: ok, ora la luce è formata da particelle di energia chiamate fotoni che sono determinabili nello spazio e sono dotati di una frequenza e della costante di Planck. Ora quando questo fotone colpisce il sensore crea una minuscola carica elettrica simile all'effetto fotoelettrico scoperto da Einstein. Ora questa carica elettrica si andrà a sommare alle altre che verranno trascinate ai bordi del sensore (se è un CMOS) oppure accumulate e trasferite (se è un CCD). A questo punto il software di elaborazione va a trasformare la carica elettrica in pixel con precise caratteristiche, caratteristiche che vengono definite da un semplice calcolo delle probabilità visto che come sappiamo un sensore digitale non vede a colori ma solo in bianco e nero (in poche parole è per puro caso che una cosa è verde e una è rossa nella fotografia digitale).

Tutto questo che ho detto è molto interessante, ma inutile nel fotografare! A me personalmente mi era più interessante sapere come avere un controllo più accurato dell'esposizione, sapere regole di composizione piùù avanzate, sapere come avere determinati effett, come comportarmi in determinate situazioni. Tutte cose che il Forti dice a grandi in linee e in maniera addirittura inferiore al NG. Se mi fai le prime 240 pagine su puri aspetti tecnici (e poco utili il più delle volte) mi aspetto che anche la parte del fotografare "vero" sia trattata con maggior esaustività, ma ciò non si avvera nel Forti e questo secondo me è un vero peccato perché si trasforma in un manuale troppo tecnico :ghghgh:

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se non mi spieghi la tecnica, non posso sapere come e perchè usare il ritardo sulla seconda tendina (ad esempio) per il flash. o capire perchè all'aumentare dei Megapixel NON corrisponde necessariamente un'aumento della qualità, che è un errore assolutamente diffuso.

Un altro GROSSO sbaglio che fanno tutti adesso è di saltare a piè pari la parte relativa allo sviluppo, "tanto sviluppano loro con il digitale", con il risultato di produrre degli obbrobri pazzeschi.

sarà forse come dici tu, ma il NON sapere quelle cose non ti aiuta certo a fotografare meglio. Percui tanto vale saperle, no? :ghghgh:

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torquemada, secondo me stiamo di nuovo dicendo tutti la stessa cosa.. :ghghgh: :ghghgh:

in realtà non ho ancora letto il forti [ma la biblioteca mi ha appena detto che me l'hanno ordinato, insieme a "la fotocamera" di adams! :shock:] quindi non ho idea delle cose cui PWL si stia riferendo.. so bene che anche lui sa che conoscere il mezzo è il primo modo di fargli fare ciò che si vuole.. :P

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se non mi spieghi la tecnica, non posso sapere come e perchè usare il ritardo sulla seconda tendina (ad esempio) per il flash. o capire perchè all'aumentare dei Megapixel NON corrisponde necessariamente un'aumento della qualità, che è un errore assolutamente diffuso.

Un altro GROSSO sbaglio che fanno tutti adesso è di saltare a piè pari la parte relativa allo sviluppo, "tanto sviluppano loro con il digitale", con il risultato di produrre degli obbrobri pazzeschi.

sarà forse come dici tu, ma il NON sapere quelle cose non ti aiuta certo a fotografare meglio. Percui tanto vale saperle, no? :P

Torquemada continuiamo a non capirci. Continui a mischiare la tecnica mentre io sto parlando di ben altre nozioni che sono nel Forti. Ti parlo dello spettro elettromagnetico della luce, non so quanto mi sia stato d'aiuto nel fotografare sapere che la luce è composta da diverse lunghezze d'onda ognuna ecc. ecc. sono tutte cose IMHO interessanti ma dette troppo in dettaglio. Per capirci a Giugno ho fatto l'esame di maturità e ho portato come tesina la "Fotografia" tutta la parte della fisica quantistica della luce la ho ripresa dal Forti anziché dal mio libro di fisica, tutta la parte delle aberrazioni cromatiche le ho prese dal Forti, mi aspetto che un libro di fisica ne parli di più o no? :shock:

Io non ti ho mai detto che sono cose che non si devono sapere, ho sempre detto che sono interessanti ma superflue, quello che vado a contestare è il fatto di consigliare questo manuale come primo manuale in assoluto per entrare nel mondo della fotografia. Io non ho alcuna capacità e conoscenza fotografica alla pari della vostra però avendo iniziato con i due manuali in questione, credo di averla una seppur minima voce in capitolo.

Concludendo il mio pensiero: il Forti non è un manuale di Fotografia a mio modo di vedere, ma un manuale sui Tecnicismi della Fotografia, su come funziona una reflex da un punto di vista meccanico e che parla del Fotografare in modo piuttosto approssimativo. Il capitolo sulla composizione che è un argomento complesso ed immenso viene sviscerato in due pagine scarse, la fotografia paesaggistica in altre due paginette scarse. Il NG del fotografare ne parla paradossalmente molto di più. Se mi fai un manuale del genere pretendo che oltre a riempirmi di nozioni sulla meccanica della reflex me ne riempi altrettanto su argomenti che mi saranno utili nel fotografare (tecniche nella fotografia paesaggistica, tecnica della composizione ecc. ecc.) cosa che il Forti non fa. Parla per 250 pagine di puri tecnicismi e parla per manco 50 degli argomenti che ti dicevo. Un po' come se a me anziché venire insegnato a guidare la macchina mi insegnano come funziona il motore, quando andrò a fare l'esame di guida saprò dirgli senza problemi tutto il motore ma non saprò guidare granché bene l'auto :ghghgh:

:ghghgh:

p.s: naturalmente se hai fatto una fotografia dove il sapere la struttura chimica dei cristalli di T-GRAIN, oppure il sapere lo schema di rifrazione del raggio luminoso nel pentaprima, ti è stata t'aiuto beh sono davvero curioso di vederla :rofl:

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Qualcuno può dirmi in maniera approfondita di cosa parlano i manuali di Ansel Adams (tolto quello della Stampa che ho intenzione di prendere in seguito)?

Li ho trovati e siccome costano 50 euro l'uno preferirei sapere con certezza se conviene :ghghgh:

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Torquemada continuiamo a non capirci. Continui a mischiare la tecnica mentre io sto parlando di ben altre nozioni che sono nel Forti. Ti parlo dello spettro elettromagnetico della luce, non so quanto mi sia stato d'aiuto nel fotografare sapere che la luce è composta da diverse lunghezze d'onda ognuna ecc. ecc.

questo ti serve per imparare che colori diversi [lunghezze d'onda, frequenze, chiamali come preferisci :ghghgh:] hanno punto di fuoco diverso. prova a fotografare un soggetto "illuminato" da una lampada wood, capirai esattamente il perchè di certe elucubrazioni.. stesso motivo per cui se usi un filtro ad infrarosso non puoi permetterti certe aperture, perchè la pdc sarebbe troppo limitata per avere una messa a fuoco accurata, in quanto l'infrarosso come l'ultravioletto viene messo a fuoco a distanze diverse rispetto a quello che è il visibile. :shock:

vero, sono tecnicismi, utili da sapere comunque. una volta che avrò il forti ne parleremo più approfonditamente.

penso che di composizione e amenità di questo genere siano doverose più di 2 pagine, anzi, ci vogliono tomi interi..

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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questo ti serve per imparare che colori diversi [lunghezze d'onda, frequenze, chiamali come preferisci :ghghgh:] hanno punto di fuoco diverso. prova a fotografare un soggetto "illuminato" da una lampada wood, capirai esattamente il perchè di certe elucubrazioni.. stesso motivo per cui se usi un filtro ad infrarosso non puoi permetterti certe aperture, perchè la pdc sarebbe troppo limitata per avere una messa a fuoco accurata, in quanto l'infrarosso come l'ultravioletto viene messo a fuoco a distanze diverse rispetto a quello che è il visibile. :shock:

vero, sono tecnicismi, utili da sapere comunque. una volta che avrò il forti ne parleremo più approfonditamente.

penso che di composizione e amenità di questo genere siano doverose più di 2 pagine, anzi, ci vogliono tomi interi..

Se è così allora mi aspetto che almeno il Forti me lo spieghi che possono essere utili in questi casi :P Altrimenti rimane soltanto una nozione buttata lì a caso :ghghgh:

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ah... parla di lunghezze d'onda e non accenna ai punti di fuoco? :ghghgh:

'nnamo bbene! :P

attendo con ansia di avere lui ed ansel tra le mani. :shock:

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No dei diversi punti di messa a fuoco del colore ne parla, non parla del fatto che cambiando lunghezza d'onda cambino le varie cose che dici te :P

Comunque tra i tanti esempi ho preso proprio quello meno a mio favore :ghghgh: E te pareva :shock:

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No dei diversi punti di messa a fuoco del colore ne parla, non parla del fatto che cambiando lunghezza d'onda cambino le varie cose che dici te :rofl:

Comunque tra i tanti esempi ho preso proprio quello meno a mio favore :ghghgh: E te pareva :shock:

tanto per proseguire a dire sciocchezze:

spettro-visibile.jpg

lo spettro visibile dall'occhio umano è compreso tra l'ultravioletto e l'infrarosso.. dovrebbe quindi apparire chiaro che se il blu viene messo a fuoco più vicino rispetto al rosso, l'ultravioletto lo è ancora di più [ENORMEMENTE di più] rispetto all'infrarosso.

capiamoci:

immagine1175ed.png

osserva la macchia di luce ultravioletta che cade sui capelli: tanto per dare un'idea del piano di fuoco, vi rientrano entrambi i seni, quindi la testa dovrebbe essere interamente nel piano, e quindi a fuoco. guarda la chiazza di ultravioletti come appare nettamente fuori fuoco..

la prima volta che ti capita un wood a tiro, guardalo bene e prova a mettere a fuoco il tubo [con gli occhi! :DD], o una superficie [non bianca] da esso illuminata. :P

se hai una macchina foto, prova anche con lei. :ghghgh:

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Steno, complimenti: stavo cercando qualche esempio pratico per dimostrare la validità della "prolissità" del Forti, ma vedo che mi hai egregiamente preceduto... :sbav:

Passwordlost, riguardo alla Trilogia di Adams, che cosa vuoi sapere esattamente? li ho tutti e tre, sia in Italiano che in Inglese, siccome sono INCREDIBILMENTE esaustivi su tutto, cerchi qualche cosa in particolare? :cold:

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Steno, complimenti: stavo cercando qualche esempio pratico per dimostrare la validità della "prolissità" del Forti, ma vedo che mi hai egregiamente preceduto... :)

Mazza... un argomento su 250 pagine :sbav:

Si può fare di meglio direi :D

Tanto per un esempio: l'utilità di sapere la composizione chimica dei T-GRAIN c'è? :cold:

Naturalmente intendo per un neofita...

Passwordlost, riguardo alla Trilogia di Adams, che cosa vuoi sapere esattamente? li ho tutti e tre, sia in Italiano che in Inglese, siccome sono INCREDIBILMENTE esaustivi su tutto, cerchi qualche cosa in particolare? :rolleyes:

Mi interessa più che altro l'aspetto della composizione e dell'esposizione e sapere di cosa parla "Il negativo" e la "Fotocamera"

Inoltre vorrei sapere se ne vale davvero la pena prenderli, visto che questo sto 3d si prefiggeva come scopo quello di fare delle recensioni, quando hai tempo perché non ne scrivi uno sulla trilogia? :rolleyes:

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visto che questo sto 3d si prefiggeva come scopo quello di fare delle recensioni, quando hai tempo perché non ne scrivi uno sulla trilogia? :cold:

ottima idea! interessa anche a me visto che sarà una delle mie letture delle vacanze di natale.. :sbav:

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Qualcuno può dirmi in maniera approfondita di cosa parlano i manuali di Ansel Adams (tolto quello della Stampa che ho intenzione di prendere in seguito)?

Li ho trovati e siccome costano 50 euro l'uno preferirei sapere con certezza se conviene :sbav:

2 parole: Lascia stare, almeno per ora :cold:

Nella vita ci sono cose più importanti del denaro...ma servono i soldi per comprarle

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smile... PWL è il fotopadawan di italiamac per eccellenza... ha cominciato da poco ma ha saputo sfruttare enormemente i non sempre edificanti consigli di noi più navigati [per carità io fotografo da 8 anni e non posso dirmi navigato.. :sbav:] con ottimi risultati... secondo me può affrontare letture più pregnanti. :cold:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Non è complesso per lui, è inutile per tutti fin quando non si hanno le mani ben dentro la c.o., almeno a mio parere...lungi da me la distanza che ci siano libri meno adatti a qualcuno: in fondo la distanza tra me, te, lui, noi tutti e gente come Cartier Bresson e A.A. è sempre la stessa :ciao:

Poi ovvio che in libreria fa la sua porca figura :D

Nella vita ci sono cose più importanti del denaro...ma servono i soldi per comprarle

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smile... PWL è il fotopadawan di italiamac per eccellenza... ha cominciato da poco ma ha saputo sfruttare enormemente i non sempre edificanti consigli di noi più navigati [per carità io fotografo da 8 anni e non posso dirmi navigato.. :D] con ottimi risultati... secondo me può affrontare letture più pregnanti. :dance:

:ciao:

Non è complesso per lui, è inutile per tutti fin quando non si hanno le mani ben dentro la c.o., almeno a mio parere...lungi da me la distanza che ci siano libri meno adatti a qualcuno: in fondo la distanza tra me, te, lui, noi tutti e gente come Cartier Bresson e A.A. è sempre la stessa :dance:

Poi ovvio che in libreria fa la sua porca figura :dance:

Dici?

Credevo che solo il volume "La stampa" fosse dedicato alla c.o.

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recensione velocissima per passwordlost: se il Forti ti è sembrato "pieno di nozioni inutili" allora stai alla larga da Adams, perche solo sull'esposizione si sofferma per oltre 50 pagine... :ciao:

poi seguirà una recensione più approfondita: devo risfogliarli perchè sono ANNI che non gli tolgo nemmeno la polvere... :D

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recensione velocissima per passwordlost: se il Forti ti è sembrato "pieno di nozioni inutili" allora stai alla larga da Adams, perche solo sull'esposizione si sofferma per oltre 50 pagine... :dance:

poi seguirà una recensione più approfondita: devo risfogliarli perchè sono ANNI che non gli tolgo nemmeno la polvere... :dance:

:ciao:

Lo sapevo che non ci eravamo capiti :dance:

Le nozioni sull'esposizione anche se tante sono comunque utili perché mi servono per quando dovrò fotografare, o forse no? Ti continuo a proporre l'esempio del T-GRAIN: che mi serve sapere la cristallografia del T-GRAIN nel fotografare ad un neofita? A niente credo... questi sono tecnicismi inutili non le nozioni sull'esposizione :dance:

Ma tralasciando questo: mi pare di aver comunque detto che sono cose che mi interessano e mi piace leggerli, la mia contestazione era per il semplice fatto che: consigliare un volume così carico di tecnicismi come il Forti ad un neofita è un qualcosa a mio parere di non molto giusto. Per me ovviamente.

Vabbé direi che è ora di finirla con sto discorso che tanto non arriviamo da nessuna parte :ghghgh: O non ci capiamo oppure facciamo finta di non capirci :ghghgh:

In attesa della recensione più approfondita e più seria :love:

:D

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Dici?

Credevo che solo il volume "La stampa" fosse dedicato alla c.o.

Pure "il negativo", de "la fotocamera" non so dirti niente

Comunque la mia osservazione era anche legata al fatto che 50 euro a libro sono veramente tanti (almeno per studenti come noi :fiorellino:) e essendo volumi così "mirati"...beh o ci sei dentro, o rischi una mezza delusione; casomai cerca di trovarli in qualche biblioteca, giusto per farti un'idea.

Piuttosto un bel librone di foto (di quelli fatti bene) è sempre un bell'investimento :ghghgh:

Nella vita ci sono cose più importanti del denaro...ma servono i soldi per comprarle

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