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Il Topic dei Cattolici


giovanniaffinita

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Bell'analisi...anche se, come spesso ti ho detto, secondo me è questo il tuo tallone d'Achille...l'eccesso di analisi, o l'eccesso di ricorso ad essa. Per quanto riguarda la fede, ovvio.

Perché quello che affascina davvero della fede (persino una non credente come me) è anche e forse soprattutto la componente irrazionale. L'arrivare a perdersi e ritrovarsi in un'esperienza che trascende la realtà, rileggendola completamente e che alla fine del processo, diventa essa stessa realtà, attraverso il comportamento dettato dalla fede da cui siamo partiti.

Si, in effetti mi perdo talvolta in analisi, ma mi piace tenere a mente una frase pronunciata da Tolkien per bocca di Gandalf: "colui che rompe un oggetto per vedere come funziona, ha abbandonato la via della saggezza".

Personalmente, sebbene mi piaccia analizzare cio' che ho intorno, per scelte personali preferisco prima "affidarmi" per capire cosa l'esperienza davvero ha apportato a me. L'analisi che ho proposto prima, ad esempio, sorprese anche me quando ponderai la questione, tuttavia non fu un fondamento per una qualche scelta nel campo della fede, ma una semplice conferma per cio' che avevo gia' sperimentato (osservando me stesso e gli altri)... per essere piu' diretti: mi capito' tra le mani un articolo trattante la biochimica correlata con l'astinenza da marjuana e del come chimicamente fosse simile a quella sperimentata da chi, innamorato, passasse un periodo lontano dalla persona amata. Mi colpi' molto, soprattutto poi cercando di trasporre il fatto in tutte le volte che ho visto qualcuno "folgorato" dalla fede. Quindi nessun "eccesso di analisi", solo una conferma alla bonta' delle mie esperienze.

Personalmente ogni spiegazione che vada oltre questo mi lascia più fredda...il metodo scientifico è davvero utile per confrontarsi alla fede?

Giocoforza, da un certo punto un poi ci deve l'accettazione totale dell'inspiegabile.

Di certo il metodo scientifico non serve a "dimostrare o ricercare" la fede, ma e' indiscutibile che siamo esseri di carne e sangue, proteine e minerali... e cimuoviamo in un contesto chimico-fisico relazionato per causa ed effetto. Sebbene credente, la scienza e' parte fondante del mio confronto con la realta'... la differenza all'approccio pero' e' un'altro...

Potrei porla cosi':

un materialista (che scivola verso il determinismo) pensa che siamo una fabbrica chimica e che la chimica altera e regola il nostro subconscio ed il nostro io cosciente. Ho fame? Mangio. Mi volgio riprodurre? Mi innamoro o mi eccito sessualmente... etc...

un credente pensa che siamo anime E fabbrica chimica. La chimica puo' alterare il nostro subconscio ed il nostro io cosciente, ma allo stesso modo anche l'anima si manifesta TRAMITE il nostro corpo e quindi ha il potere di fare scelte anche contrarie a cio' che chimica impone.

Quindi imparare a conoscere anche come chimicamente siamo e' un'arricchimento alla vita spirituale, poiche' aiuta a comprendere difficolta' e limiti della realta' che abbiamo attorno.

Anche per quanto concerne il "dialogo" più maturo e consapevole nell'ambito del nostro credere...nonostante anche quello della fede sia un rapporto che deve essere curato ed alimentato, credo che quell'impalpabile sensazione simile all'innamoramento sia necessaria...ed infatti mi pare che siano davvero pochi, i veri (innamorati) credenti...nel profondo, intendo...quelli che si "arrendono" davvero.
Quoto, la natura funziona a perfezione... se non ci fosse l'innamoramento iniziale, saremmo poco avvezzi nell'intraprendere una relazione.
Altrimenti la fede diventa un oggetto e non più un soggetto...almeno IMHO.
Hai ragione, esattamente come la persona che viene "oggettificata per vivere un nuovo "innamoramento" perche' quello precedente si e' esaurito.

Come la maggior parte delle altre cose intorno a cui gli uomini si eccitano, quali la salute e la malattia, la vecchiaia e la giovinezza, oppure la guerra e la pace, dal punto di vista della vita spirituale e' soltanto materia prima. (Berlicche)

"Le parole condizionano la lettura dei fatti" (R.Saviano)

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Però...anche per evitare di continuare con il gioco delle confutazioni ed obiezioni...la tua esperienza personale? Quella sì, che sarebbe interessante...poi è ovvio che uno decide se condividerla o meno, ma penso che più di tante parole di altri, delle teorie, dei libri e degli articoli, le cose vere sono quelle che viviamo sulla nostra pelle.

:confused:

Feedback positivi "Mercatino IM" per Danielito, Enrik1, Ervago, Icchisi, IoNonSonoQui, Jacopus, Mac-Dragon, NeSsUnO, NuT, OverTheWorse, Steindy e SuperPoldo (in ordine alfabetico)

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Provo a dire due parole sull'innamoramento anche io, è una questione nella quale mi sento chiamato in causa.

Tra me e Gesù Cristo non si è trattato di amore a prima vista, ma una cosa lunga, sedimentata e costruita nel tempo.

Sono gli amori che a me piacciono di più, anche in rapporto alle donne.

Me ne sono innamorato principalmente nella lettura e nello studio del Vangelo, giorno dopo giorno. Quando ero un ragazzino (13-15 anni) ricordo nitidamente che spesso la lettura del vangelo domenicale diceva qualcosa di nuovo e di speciale nella mia vita. Non massimi sistemi, ma piccole risposte ai piccoli problemi di un ragazzo. Crescendo questo rapporto si è fatto più intenso e la sensazione che fosse il Vangelo a leggere la mia vita si è fatta mano a mano più distinta. Mi sono innamorato di Gesù, dei suoi gesti, delle sue parole.

Ma è un innamoramento che, mi rendo ben conto, chiede uno sforzo quotidiano, un rapporto giorno per giorno, un rinnovamento costante, esattamente come farebbe uno sposo con la sua sposa. Concordo con Leone sul fatto che sia un rapporto da rendere mano a mano più maturo, ma credo anche che non debba perdere di passione ardente e di sentimento. D'altro canto un credente sa bene che è un amante corrisposto e può nutrirsi, se vuole, di quell'amore.

Non mi dilungo oltre, spero sempre di essere sufficientemente chiaro in discorsi, come questo, nei quali davvero ricade buona parte del mio essere.

Edito per aggiungere una cosa.

L'innamoramento è passato anche, ora che ci rifletto un momento di più, attraverso tutta una lunga serie di persone significative che hanno speso la propria vita per il Vangelo.

Ho avuto la grande fortuna di conoscerne molte e dai carismi diversissimi. Sono state spesso la prova vivente di quello che leggevo e pregavo.

Ok, mi stoppo qui.

L'Amore costa. Una perla rara a buon prezzo non è una perla. È una patacca.

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Interessante...

Due facce della stessa medaglia?

cuociamo tutti nella stessa padella.

se la torta esce con il rosso dell'uovo di qua, l'albume di là, lo zucchero sotto e le mele a galla sopra non è uscita bene.

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Provo a dire due parole sull'innamoramento anche io, è una questione nella quale mi sento chiamato in causa.

Tra me e Gesù Cristo non si è trattato di amore a prima vista, ma una cosa lunga, sedimentata e costruita nel tempo.

Sono gli amori che a me piacciono di più, anche in rapporto alle donne.

Me ne sono innamorato principalmente nella lettura e nello studio del Vangelo, giorno dopo giorno. Quando ero un ragazzino (13-15 anni) ricordo nitidamente che spesso la lettura del vangelo domenicale diceva qualcosa di nuovo e di speciale nella mia vita. Non massimi sistemi, ma piccole risposte ai piccoli problemi di un ragazzo. Crescendo questo rapporto si è fatto più intenso e la sensazione che fosse il Vangelo a leggere la mia vita si è fatta mano a mano più distinta. Mi sono innamorato di Gesù, dei suoi gesti, delle sue parole.

Ma è un innamoramento che, mi rendo ben conto, chiede uno sforzo quotidiano, un rapporto giorno per giorno, un rinnovamento costante, esattamente come farebbe uno sposo con la sua sposa. Concordo con Leone sul fatto che sia un rapporto da rendere mano a mano più maturo, ma credo anche che non debba perdere di passione ardente e di sentimento. D'altro canto un credente sa bene che è un amante corrisposto e può nutrirsi, se vuole, di quell'amore.

Non mi dilungo oltre, spero sempre di essere sufficientemente chiaro in discorsi, come questo, nei quali davvero ricade buona parte del mio essere.

Bella, semplice, trasparente, vera.

Un abbraccio...e grazie di cuore...

cuociamo tutti nella stessa padella.

se la torta esce con il rosso dell'uovo di qua, l'albume di là, lo zucchero sotto e le mele a galla sopra non è uscita bene.

Idem :confused:

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Provo a dire due parole sull'innamoramento anche io, è una questione nella quale mi sento chiamato in causa.

Tra me e Gesù Cristo non si è trattato di amore a prima vista, ma una cosa lunga, sedimentata e costruita nel tempo.

Sono gli amori che a me piacciono di più, anche in rapporto alle donne.

Me ne sono innamorato principalmente nella lettura e nello studio del Vangelo, giorno dopo giorno. Quando ero un ragazzino (13-15 anni) ricordo nitidamente che spesso la lettura del vangelo domenicale diceva qualcosa di nuovo e di speciale nella mia vita. Non massimi sistemi, ma piccole risposte ai piccoli problemi di un ragazzo. Crescendo questo rapporto si è fatto più intenso e la sensazione che fosse il Vangelo a leggere la mia vita si è fatta mano a mano più distinta. Mi sono innamorato di Gesù, dei suoi gesti, delle sue parole.

Ma è un innamoramento che, mi rendo ben conto, chiede uno sforzo quotidiano, un rapporto giorno per giorno, un rinnovamento costante, esattamente come farebbe uno sposo con la sua sposa. Concordo con Leone sul fatto che sia un rapporto da rendere mano a mano più maturo, ma credo anche che non debba perdere di passione ardente e di sentimento. D'altro canto un credente sa bene che è un amante corrisposto e può nutrirsi, se vuole, di quell'amore.

Non mi dilungo oltre, spero sempre di essere sufficientemente chiaro in discorsi, come questo, nei quali davvero ricade buona parte del mio essere.

Edito per aggiungere una cosa.

L'innamoramento è passato anche, ora che ci rifletto un momento di più, attraverso tutta una lunga serie di persone significative che hanno speso la propria vita per il Vangelo.

Ho avuto la grande fortuna di conoscerne molte e dai carismi diversissimi. Sono state spesso la prova vivente di quello che leggevo e pregavo.

Ok, mi stoppo qui.

..non stopparti !!!!!

Grazie.....

VIDEO CAMPAGNA ELETTORALE by Rada.app.....

VOTA VIOLO.....http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?p=4160936VOTA VIOLO

PS: se seguendo il link voti per qualcun altro....."tanta sf..."

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Però...anche per evitare di continuare con gioco delle confutazioni ed obiezioni...la tua esperienza personale? Quella sì, che sarebbe interessante...poi è ovvio che uno decide se condividerla o meno, ma penso che più di tante parole di altri, delle teorie, dei libri e degli articoli, le cose vere sono quelle che viviamo sulla nostra pelle.

:confused:

ok.. fammi una domanda specifica... "esperienza personale" e' un concetto amplissimo. Esattamenta da cosa sei incuriosita? :dance:

Come la maggior parte delle altre cose intorno a cui gli uomini si eccitano, quali la salute e la malattia, la vecchiaia e la giovinezza, oppure la guerra e la pace, dal punto di vista della vita spirituale e' soltanto materia prima. (Berlicche)

"Le parole condizionano la lettura dei fatti" (R.Saviano)

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ok.. fammi una domanda specifica... "esperienza personale" e' un concetto amplissimo. Esattamenta da cosa sei incuriosita? :mad:

Ma no...non mi interessa fare delle interviste...però l'esempio di quello che intendo lo ha appena dato PlenilunioBlu.

Ha raccontato la sua storia (un pezzo, un frammento), in poche parole, ma chiare...davvero toccante.

E poi ognuno racconta e si racconta come crede.

Non mi piace indirizzare i discorsi.

Dovrebbero fluire...anche quella è "passione" riguardo un argomento...IMHO.

Tranquillo...non mi interessa la "tua" nello specifico.

Ma secondo me per questo topic, come per quello AA, la cosa davvero utile per conoscere e per farsi conoscere è proprio il vissuto di ciascuno.

:)

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cuociamo tutti nella stessa padella.

se la torta esce con il rosso dell'uovo di qua, l'albume di là, lo zucchero sotto e le mele a galla sopra non è uscita bene.

Bene,

sei in grado di esprime il concetto direttamente, ovvero fuori di metafora?

ecce sto ad ostium et pulso

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Provo a dire due parole sull'innamoramento anche io, è una questione nella quale mi sento chiamato in causa.

Tra me e Gesù Cristo non si è trattato di amore a prima vista, ma una cosa lunga, sedimentata e costruita nel tempo.

Sono gli amori che a me piacciono di più, anche in rapporto alle donne.

Me ne sono innamorato principalmente nella lettura e nello studio del Vangelo, giorno dopo giorno. Quando ero un ragazzino (13-15 anni) ricordo nitidamente che spesso la lettura del vangelo domenicale diceva qualcosa di nuovo e di speciale nella mia vita. Non massimi sistemi, ma piccole risposte ai piccoli problemi di un ragazzo. Crescendo questo rapporto si è fatto più intenso e la sensazione che fosse il Vangelo a leggere la mia vita si è fatta mano a mano più distinta. Mi sono innamorato di Gesù, dei suoi gesti, delle sue parole.

Ma è un innamoramento che, mi rendo ben conto, chiede uno sforzo quotidiano, un rapporto giorno per giorno, un rinnovamento costante, esattamente come farebbe uno sposo con la sua sposa. Concordo con Leone sul fatto che sia un rapporto da rendere mano a mano più maturo, ma credo anche che non debba perdere di passione ardente e di sentimento. D'altro canto un credente sa bene che è un amante corrisposto e può nutrirsi, se vuole, di quell'amore.

Non mi dilungo oltre, spero sempre di essere sufficientemente chiaro in discorsi, come questo, nei quali davvero ricade buona parte del mio essere.

Edito per aggiungere una cosa.

L'innamoramento è passato anche, ora che ci rifletto un momento di più, attraverso tutta una lunga serie di persone significative che hanno speso la propria vita per il Vangelo.

Ho avuto la grande fortuna di conoscerne molte e dai carismi diversissimi. Sono state spesso la prova vivente di quello che leggevo e pregavo.

Ok, mi stoppo qui.

Comprendo bene. Ho lottato per circa venti anni prima di battezzarmi.

ecce sto ad ostium et pulso

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cuociamo tutti nella stessa padella.

se la torta esce con il rosso dell'uovo di qua, l'albume di là, lo zucchero sotto e le mele a galla sopra non è uscita bene.

punti di vista diversi implicano "lenti rosa" diverse.

Giovanni Affinita

"L'innamoramento dura pochi mesi, l'Amore dura tutta la vita"

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Bell'analisi...anche se, come spesso ti ho detto, secondo me è questo il tuo tallone d'Achille...l'eccesso di analisi, o l'eccesso di ricorso ad essa. Per quanto riguarda la fede, ovvio.

Perché quello che affascina davvero della fede (persino una non credente come me) è anche e forse soprattutto la componente irrazionale. L'arrivare a perdersi e ritrovarsi in un'esperienza che trascende la realtà, rileggendola completamente e che alla fine del processo, diventa essa stessa realtà, attraverso il comportamento dettato dalla fede da cui siamo partiti.

Personalmente ogni spiegazione che vada oltre questo mi lascia più fredda...il metodo scientifico è davvero utile per confrontarsi alla fede?

Giocoforza, da un certo punto un poi ci deve l'accettazione totale dell'inspiegabile.

Anche per quanto concerne il "dialogo" più maturo e consapevole nell'ambito del nostro credere...nonostante anche quello della fede sia un rapporto che deve essere curato ed alimentato, credo che quell'impalpabile sensazione simile all'innamoramento sia necessaria...ed infatti mi pare che siano davvero pochi, i veri (innamorati) credenti...nel profondo, intendo...quelli che si "arrendono" davvero.

Altrimenti la fede diventa un oggetto e non più un soggetto...almeno IMHO.

Scusate...penso di aver partecipato fin troppo.

Ma sono argomenti interessanti, a prescindere dal punto di vista dal quale li si guarda.

Buona continuazione :mad:

ti prego di continuare a postare. sai quanto ti stimo.

Ma no...non mi interessa fare delle interviste...però l'esempio di quello che intendo lo ha appena dato PlenilunioBlu.

Ha raccontato la sua storia (un pezzo, un frammento), in poche parole, ma chiare...davvero toccante.

E poi ognuno racconta e si racconta come crede.

Non mi piace indirizzare i discorsi.

Dovrebbero fluire...anche quella è "passione" riguardo un argomento...IMHO.

Tranquillo...non mi interessa la "tua" nello specifico.

Ma secondo me per questo topic, come per quello AA, la cosa davvero utile per conoscere è proprio il vissuto di ciascuno.

:)

Ci provo io, anche se ho appena 19 anni (non sono piccolo, ma neanche tanto pieno di esperienze). Ho ricevuto la formazione cattolica fin da piccolo, mi manca solo la cresima che non riesco a ricevere poichè non riesco a trovare un padrino adatto, ma questa è un'altra storia. Sono sempre stato una persona dall'indole passionale, e allo stesso tempo, con forti capacità analitiche. Fino a 15 anni, oltre la messa la Domenica, non coltivavo la mia spiritualità: nessuno me lo aveva mai insegnato. Ma poi, inizia (di mia spontanea volontà) a frequentare un centro dell'Opera. Provengo da una famiglia unita e sincera, sono cresciuto tra persone amorevoli e dedite agli altri. Eppure in quel centro c'era un aria che non avevo mai respirato prima. C'era allegria, ma di quella che non è una risata, ma viene da dentro, non dipende da cosa accade intorno. Imparai a trovare Dio in ogni cosa: nello studio, nel semplice sorridere alle persone che incontravi durante la giornata, nell'aiutare di più nelle faccende di casa, a privarmi di piccole cose inutili, e così via. Ma ciò di cui sono più grato a Dio per avermi fatto incontrare l'Opera, è l'Orazione. Io potevo parlare con Dio. Questa cosa continua ogni giorno a cambiare un poco alla volta, senza eccessi nè cadute da cavallo, la mia vita.

per ora, basta così.

Giovanni Affinita

"L'innamoramento dura pochi mesi, l'Amore dura tutta la vita"

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ti prego di continuare a postare. sai quanto ti stimo.

Ci provo io, anche se ho appena 19 anni (non sono piccolo, ma neanche tanto pieno di esperienze). Ho ricevuto la formazione cattolica fin da piccolo, mi manca solo la cresima che non riesco a ricevere poichè non riesco a trovare un padrino adatto, ma questa è un'altra storia. Sono sempre stato una persona dall'indole passionale, e allo stesso tempo, con forti capacità analitiche. Fino a 15 anni, oltre la messa la Domenica, non coltivavo la mia spiritualità: nessuno me lo aveva mai insegnato. Ma poi, inizia (di mia spontanea volontà) a frequentare un centro dell'Opera. Provengo da una famiglia unita e sincera, sono cresciuto tra persone amorevoli e dedite agli altri. Eppure in quel centro c'era un aria che non avevo mai respirato prima. C'era allegria, ma di quella che non è una risata, ma viene da dentro, non dipende da cosa accade intorno. Imparai a trovare Dio in ogni cosa: nello studio, nel semplice sorridere alle persone che incontravi durante la giornata, nell'aiutare di più nelle faccende di casa, a privarmi di piccole cose inutili, e così via. Ma ciò di cui sono più grato a Dio per avermi fatto incontrare l'Opera, è l'Orazione. Io potevo parlare con Dio. Questa cosa continua ogni giorno a cambiare un poco alla volta, senza eccessi nè cadute da cavallo, la mia vita.

per ora, basta così.

wl_1110_cray.gif Grazie.........uff che giornatina...

VIDEO CAMPAGNA ELETTORALE by Rada.app.....

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PS: se seguendo il link voti per qualcun altro....."tanta sf..."

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Bene,

sei in grado di esprime il concetto direttamente, ovvero fuori di metafora?

non c'è motivo di dividere credenze "differenti" quando i racconti della nascita del mondo maori sono spaventosamente identici a quelli della genesi cristiana. ogni divisione non ha nulla a che fare con la fede ma è politica. e dunque potere. e dunque niente torta di mele.

qual'è il problema della metafora?

punti di vista diversi implicano "lenti rosa" diverse.

non so cosa siano le lenti rosa...

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non c'è motivo di dividere credenze "differenti" quando i racconti della nascita del mondo maori sono spaventosamente identici a quelli della genesi cristiana. ogni divisione non ha nulla a che fare con la fede ma è politica. e dunque potere. e dunque niente torta di mele.

qual'è il problema della metafora?

....se vuoi una buona torta......devi mescolare bene il tutto !!!! giusto ? :mad:

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non c'è motivo di dividere credenze "differenti" quando i racconti della nascita del mondo maori sono spaventosamente identici a quelli della genesi cristiana. ogni divisione non ha nulla a che fare con la fede ma è politica. e dunque potere. e dunque niente torta di mele.

qual'è il problema della metafora?

Visto che siamo in un topic di correzione fraterna, qual è senza apostrofo :):mad:

Il problema della metafora potrebbe essere l'interpretazione distorta.

Che il tuo dire sì sia sì, il no no. Il resto è del demonio.

Ci sono voluti diverse domande per fare emergere chiaramente questo tuo pensiero, che per altro troviamo già espresso da altre persone in altri topic.

Tornado alla metafora, non completamente eliminata dal tuo discorso, "e dunque niente torta di mele" cosa vuol dire?

ecce sto ad ostium et pulso

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ma zucchero e sale mescolati non è un bel risultato...

Giovanni, solo una precisazione culinaria...zucchero e sale sono fondamentali (entrambi, insieme) per una buona lievitazione.

:mad:

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Giovanni, solo una precisazione culinaria...zucchero e sale sono fondamentali (entrambi, insieme) per una buona lievitazione.

:)

:mad::ghghgh::)

...e troviamoci a mangiar sta torta !! :dance:

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Giovanni, solo una precisazione culinaria...zucchero e sale sono fondamentali (entrambi, insieme) per una buona lievitazione.

:mad:

vedi Minerva, anche qui è una questione di "lenti rosa": tu, per lievitare usi sale e zucchero. Io per lievitare pane e pizza, uso il "criscito" (parola dialettale, non so come si chiama in italiano).

Giovanni Affinita

"L'innamoramento dura pochi mesi, l'Amore dura tutta la vita"

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vedi Minerva, anche qui è una questione di "lenti rosa": tu, per lievitare usi sale e zucchero. Io per lievitare pane e pizza, uso il "criscito" (parola dialettale, non so come si chiama in italiano).

..forse lievito ??

http://www.cookaround.com/yabbse1/blog.php?b=19313

FINE INTERVENTO OFF-TOPIC........interessante però !!

scusate..

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Ospite scelsi
Visto che siamo in un topic di correzione fraterna, qual è senza apostrofo :):mad:

Il problema della metafora potrebbe essere l'interpretazione distorta.

Che il tuo dire sì sia sì, il no no. Il resto è del demonio.

Ci sono voluti diverse domande per fare emergere chiaramente questo tuo pensiero, che per altro troviamo già espresso da altre persone in altri topic.

Tornado alla metafora, non completamente eliminata dal tuo discorso, "e dunque niente torta di mele" cosa vuol dire?

il mio dire è il mio sguardo e il mio ascolto: misterioso, accidioso, perplesso, seducente, aperto, curioso, indomabile.

non è un sì e non è un no. che il tuo, se vuoi, sia un sì oppure un no.

il problema delle metafore non sono le interpretazioni ma i conti che ognuno di noi deve fare con la propria fantasia quando le legge.

p.s.

grazie per la giusta correzione ortografica!

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Giovanni, solo una precisazione culinaria...zucchero e sale sono fondamentali (entrambi, insieme) per una buona lievitazione.

:)

vedi Minerva, anche qui è una questione di "lenti rosa": tu, per lievitare usi sale e zucchero. Io per lievitare pane e pizza, uso il "criscito" (parola dialettale, non so come si chiama in italiano).

Sìsì, anche io...scusa, mi sono espressa male!

Affinché il lievito faccia bene la sua parte, ci devono essere anche le dosi giuste di sale e zucchero.

Cmq, parlavo davvero di cucina :)

:mad::ghghgh::)

...e troviamoci a mangiar sta torta !! :dance:

Quoto...evviva la torta!

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Sìsì, anche io...scusa, mi sono espressa male!

Affinché il lievito faccia bene la sua parte, ci devono essere anche le dosi giuste di sale e zucchero.

Cmq, parlavo davvero di cucina :dance:

:):ghghgh::mad:

Giovanni Affinita

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il mio dire è il mio sguardo e il mio ascolto: misterioso, accidioso, perplesso, seducente, aperto, curioso, indomabile.

non è un sì e non è un no. che il tuo, se vuoi, sia un sì oppure un no.

il problema delle metafore non sono le interpretazioni ma i conti che ognuno di noi deve fare con la propria fantasia quando le legge.

Meraviglioso. E' bello dialogare con persone così complesse e aperte.

A proposito di dialogo, cosa intendi con "e dunque niente torta di mele"?

Vedi, visto che sono sinceramente interessato a sapere come la pensi, non vorrei che le mie fantasie travisassero quanto vuoi dire.

ecce sto ad ostium et pulso

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Ospite scelsi
Meraviglioso. E' bello dialogare con persone così complesse e aperte.

A proposito di dialogo, cosa intendi con "e dunque niente torta di mele"?

Vedi, visto che sono sinceramente interessato a sapere come la pensi, non vorrei che le mie fantasie travisassero quanto vuoi dire.

uhm... non so se tu mi hai dato la stessa impressione. :mad:

"niente torta di mele" significa che il bello è creare collegamenti non eliminarli.

ora vorrai sapere cosa sono i "collegamenti", giusto? o forse che cos'è il "bello".

sentiti libero di interpretare stavolta. se sbagli pazienza... :)

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uhm... non so se tu mi hai dato la stessa impressione. :DD

"niente torta di mele" significa che il bello è creare collegamenti non eliminarli.

ora vorrai sapere cosa sono i "collegamenti", giusto? o forse che cos'è il "bello".

sentiti libero di interpretare stavolta. se sbagli pazienza... :baby:

:DD vediamo...

Bello è veramente vasto. Ogni scarrafone è bello a mamma sua, "Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace" diesse il rospo alla rospa.

No, il concetto di bello è inaffrontabile.

Collegamenti... collegare... cum ligare... congiungere strettamente una cosa un'altra.

non c'è motivo di dividere credenze "differenti" quando i racconti della nascita del mondo maori sono spaventosamente identici a quelli della genesi cristiana. ogni divisione non ha nulla a che fare con la fede ma è politica. e dunque potere. e dunque niente torta di mele.

:) vediamo...

Sillogismo:

argomentazione in cui da due proposizioni si deduce una terza detta illazione o conseguenza.

Vedo di scomporre.

Tesi:

"non c'è motivo di dividere credenze "differenti" quando i racconti della nascita del mondo maori sono spaventosamente identici a quelli della genesi cristiana. "

Prima proposizione:

"ogni divisione non ha nulla a che fare con la fede"

Seconda proposizione:

"ma è politica. e dunque potere"

Illazione:

"e dunque niente torta di mele"

Torniamo alla parabola.

Un grande utilizzatore di parabole è stato Gesù, detto il Cristo.

Le usava con un preciso scopo pedagogico e, bontà Sua, ogni tanto ne spiegava pure il contenuto, svelandone gli intendimenti anche ai più duri di cérvice.

Ora, fra i possibili liberi collegamenti che posso fare per capire quanto vuoi dire, ci sono:

a) poichè molte tradizioni raccontano la stessa storia c'è un solo Dio. E' quindi inutile parlare di religioni diverse;

:ghghgh: poichè molte tradizioni raccontano la stessa storia, le religioni sono un'illusione creata ad arte per comandare la gente;

c) poichè molte tradizioni raccontano la stessa storia, Dio è un'esigenza della psiche umana. Meglio sarebbe aprire un topic sulla storia delle religioni.

d) poichè molte tradizioni raccontano la stessa storia, ognuno la pensi come gli pare tanto sono tutte illusioni.

Ora, nei prossimi giorni mi accingerò a cucire una trapunta patchwork, segno evidente (per mia moglie) che sto entrando in un periodo maniacale :shock:.

Quindi mi farebbe piacere sapere se le tue erano cose buttate lì tanto per dire qualcosa tipo Sibilla Cumana, o se c'era un intento pedagogico o quantomeno l'intenzione di comunicare ad altri come vedi tu le cose quando si parla di religione cattolica.

Fra i collegamenti che ho fatto, ce n'è uno che rientra fra quanto era tua intenzione dire? nel caso, quale?

Non voglio pensare o collegare secondo i miei desideri le tue frasi stravolgendo le tue intenzioni, mi piacerebbe capire cosa vuoi dire con "e dunque niente torta di mele". Tutto lì.

Di nuovo, con : ""niente torta di mele" significa che il bello è creare collegamenti non eliminarli.", intendi che ognuno è libero di farsi un furgoncino di pippe mentali?

Puoi spiegarmi meglio il tuo punto di vista, senza illazioni e metafore?

ecce sto ad ostium et pulso

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Provo a dire due parole sull'innamoramento anche io, è una questione nella quale mi sento chiamato in causa.

Tra me e Gesù Cristo non si è trattato di amore a prima vista, ma una cosa lunga, sedimentata e costruita nel tempo.

Sono gli amori che a me piacciono di più, anche in rapporto alle donne.

Me ne sono innamorato principalmente nella lettura e nello studio del Vangelo, giorno dopo giorno. Quando ero un ragazzino (13-15 anni) ricordo nitidamente che spesso la lettura del vangelo domenicale diceva qualcosa di nuovo e di speciale nella mia vita. Non massimi sistemi, ma piccole risposte ai piccoli problemi di un ragazzo. Crescendo questo rapporto si è fatto più intenso e la sensazione che fosse il Vangelo a leggere la mia vita si è fatta mano a mano più distinta. Mi sono innamorato di Gesù, dei suoi gesti, delle sue parole.

Ma è un innamoramento che, mi rendo ben conto, chiede uno sforzo quotidiano, un rapporto giorno per giorno, un rinnovamento costante, esattamente come farebbe uno sposo con la sua sposa. Concordo con Leone sul fatto che sia un rapporto da rendere mano a mano più maturo, ma credo anche che non debba perdere di passione ardente e di sentimento. D'altro canto un credente sa bene che è un amante corrisposto e può nutrirsi, se vuole, di quell'amore.

Non mi dilungo oltre, spero sempre di essere sufficientemente chiaro in discorsi, come questo, nei quali davvero ricade buona parte del mio essere.

Edito per aggiungere una cosa.

L'innamoramento è passato anche, ora che ci rifletto un momento di più, attraverso tutta una lunga serie di persone significative che hanno speso la propria vita per il Vangelo.

Ho avuto la grande fortuna di conoscerne molte e dai carismi diversissimi. Sono state spesso la prova vivente di quello che leggevo e pregavo.

Ok, mi stoppo qui.

ti prego di continuare a postare. sai quanto ti stimo.

Ci provo io, anche se ho appena 19 anni (non sono piccolo, ma neanche tanto pieno di esperienze). Ho ricevuto la formazione cattolica fin da piccolo, mi manca solo la cresima che non riesco a ricevere poichè non riesco a trovare un padrino adatto, ma questa è un'altra storia. Sono sempre stato una persona dall'indole passionale, e allo stesso tempo, con forti capacità analitiche. Fino a 15 anni, oltre la messa la Domenica, non coltivavo la mia spiritualità: nessuno me lo aveva mai insegnato. Ma poi, inizia (di mia spontanea volontà) a frequentare un centro dell'Opera. Provengo da una famiglia unita e sincera, sono cresciuto tra persone amorevoli e dedite agli altri. Eppure in quel centro c'era un aria che non avevo mai respirato prima. C'era allegria, ma di quella che non è una risata, ma viene da dentro, non dipende da cosa accade intorno. Imparai a trovare Dio in ogni cosa: nello studio, nel semplice sorridere alle persone che incontravi durante la giornata, nell'aiutare di più nelle faccende di casa, a privarmi di piccole cose inutili, e così via. Ma ciò di cui sono più grato a Dio per avermi fatto incontrare l'Opera, è l'Orazione. Io potevo parlare con Dio. Questa cosa continua ogni giorno a cambiare un poco alla volta, senza eccessi nè cadute da cavallo, la mia vita.

per ora, basta così.

Torno a citarvi....perchè non riesco a distogliermi dalla mente le vostre parole.....vi ringrazio ancora e vi auguro con tutto il cuore di continuare con questo spirito la vostra vita......perchè se il "meccanismo" si rompe.....non è poi così facile tornare indietro :DD

Vi dico questo solo perchè la vostra testimonianza è molto simile alla mia, e mi avete fatto riprovare certi stati d'animo......che con l'attuale crisi "religiosa" che sto affrontando sentivo molto deboli. (un giorno vi racconterò)

Ancora grazie e continuate....

VIDEO CAMPAGNA ELETTORALE by Rada.app.....

VOTA VIOLO.....http://www.italiamac.it/forum/showthread.php?p=4160936VOTA VIOLO

PS: se seguendo il link voti per qualcun altro....."tanta sf..."

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