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CMYK - QUADRICROMIA - STAMPA .... AIUTO!


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io non ci capisco più niente... e probabilmente non essendo molto pratica di "stampa" sbaglio io ... quindi vorrei una delucidazione da parte vostra....

Ho sempre problemi a stampare fuori...

Ma che diavolo di profilo devo usare per farmi stampare i colori come li vedo a monitor (o almeno che ci somiglino)?!?!

Lavoro in RGB e solo all'ultimo passo tutto il lavoro in CMYK (che mi pare sia Quadricromia o forse sbaglio?!?!)

Sistemo gli ultimi contrasti perchè dal passaggio tra RGB e CMYK cambia qualcosa.. quindi salvo a unico livello, solitamente in TIFF e mando a

chi deve stampare..

Ora.. leggendo non mi ricordo più dove .. ma forse qua sul forum.. che solitamente si usa il profilo FOGRA39 .. vi risulta? ho letto una castronata?!?!

Sono stufa di farmi stampare locandine e anche booklet che non risultano poi come li volevo e li avevo pensati..

Qualche mese fa ho mandato un Booklet (di un cd) a stampare, ho chiesto alla ragazza della tipografia quale profilo usassero per la stampa in modo

da avere il risultato che volevo, mi ha detto che usava FOGRA27 e così io ho impostato il mio CMYK in quel modo....

Risultato.. i colori non sono quelli che io volevo ma molto più smorti (oltre al fatto che l'hanno ritagliato male) ..

Ho sbagliato io? o hanno sbagliato loro?!

Ora mi si ripresenta un'altro problema/quesito.. devo far stampare dei Flyer e delle locandine A3 in una stamperia in città (niente tipografia o altro)le ho salvate in CMYK con profilo FOGRA39 e il tizio della stamperia mi risponde che loro non stampano con quel profilo ma in quadricromia!

Ma chi sbaglia?! Non ci capisco più niente.. non sono pratica di stampa come scrivevo all'inizio e vorrei sapere chi e dove si sbaglia...

Thanks!

Elisa

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...

http://www.boscarol.com/blog/?page_id=3653

Se tu usi una periferica non tarata è inutile che poi assegni un profilo colore ai tuoi file, anzi, puo anche peggiorare la situazione...

Detto questo, se alcuni si comprano monitor professionali che costano quanto il mac è lo affiancano, non è perché fa ganzo, ma perché i pannelli dei monitor professionale hanno gestioni dello spettro migliore di quelli economici.

Non è che con un monitor più economico non puoi lavorare, ma ci saranno una serie di "compromessi" maggiori via via che vai al risparmio.

Pensa che anche la luminosità della tua stanza (lampade neon, tende colorate, vernice) vanno a compromettere il modo in cui lavori. Se hai una stanza con dominante rossa, tu compenserai il tuo file e uscirà... verde!

Insomma non è una cosa da spiegare in due righe... Vi è anche il fattore umano per esempio se fai un file usando i pantoni e poi stampi il file in quadricromia...

Poi dipende dalla pignoleria dei tuoi clienti. Anche usando modernissimi sistemi ultracazzuti, due macchine di stampa non stamperanno mai uguale, ma molto, molto simile...

"Noi finti professionisti" Club

Tessera 006

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per levarti ogni dubbio, prima di stampare, dovresti farti fare una cianografica, una prova colore, una sorta di cromalin...

personalmente non lavorerei mai in rgb, ma stampi in digitale o stampi in offset? se stampi in digitale puoi tenerti l'rgb, se stampi in offset ovviamente no

io utilizzo il profilo generico cmyk di photoshop e le cose mi escono sempre piuttosto precise, fa conto che stampo al 80% in offset anche cataloghi da 150 pagine piene di articoli, tutti con i colori precisi.

scusa l'ignoranza, son quasi 20 anni che faccio questo mestiere, ma è la prima vota che sento il profilo FOGRA... o meglio, l'ho visto ora che ho guardato in photoshop

i monitor degli imac per le quadricromie sono pessimi, indecenti.... però non al punto che ci si ritrova sorprese ogni volta che si stampa, a meno che tu non stampi per clienti e fotografi che ti guardano il 3% in più, stampai un minicatalogo in B/N per un famoso stilista anni fa, fu un INCUBO, se hai una clientela di quel tipo ti consiglio di cambiare monitor...

Ovviamente i colori saranno più smorti quando converti in quaqdri, prendi per esempio il nero, esiste il nero ed esiste il "nero nero":) il nero in RGB è ad esempio composto da 3 colori, il nero in quadri è composto dal K soltanto, se lo vuoi acceso dovrai metterci anche una buona % degli altri colori, se tu lavori con un programma di impaginazione, ed utilizzi i colori preimpostati, quando selezioni il nero e poi converti in quadri, tornerà su di un singolo colore

se stampi in tradizionale, imperativa la cianografica, fai impianti stampa? ctp?, non vedo la necessità di un file e di un profilo in quadricromia, nel caso si stampi in digitale

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questa parte qui...

a meno che tu non stampi per clienti e fotografi che ti guardano il 3% in più, stampai un minicatalogo in B/N per un famoso stilista anni fa, fu un INCUBO, se hai una clientela di quel tipo ti consiglio di cambiare monitor...

è una conseguenza di questa parte qua...

scusa l'ignoranza, son quasi 20 anni che faccio questo mestiere, ma è la prima vota che sento il profilo FOGRA... o meglio, l'ho visto ora che ho guardato in photoshop

Non è bello nemmeno per un tipografo spendere 20k euro per un rip, e poi scoprire che non serve a niente per questi motivi qui...

Se si stampano cataloghi, senza strumenti adatti per la gestione del colore OGGI vuol dire:

-che ci si accontenta dei risultati, ovvero che il rosso sia rosso, ma non importa se il rosso non è quel rosso

-che ci si rivolge ad un service con il quale si è trovato un "equilibrio (tecnico?)", maturato negli anni e destinato a rompersi appena si cambia service o attrezzature

-che i propri strumenti, fortunatamente, non sono troppo lontani dallo standard anche se non "ottimizzati" a tale standard

A cosa serve fare la profilazione del monitor? E delle attrezzature e periferiche in generale?

Facciamo un esempio semplice

Facciamo finta di definire lo standard di un colore per esempio il "GIALLO CANARINO" tié! (dato che lo sento molte volte "ma si fallo giallo,,, giallo canarino"). Ora questo "GIALLO CANARINO" definisce un giallo "uguale per tutti".

Ora devo commissionare un lavoro, a due illustratori, specificando che il giallo deve essere "GIALLO CANARINO". Un illustratore mi esegue il lavoro perfettamente, l'altro no...

Questo illustratore pensa che il problema sia il suo, e va da un'oculista che non solo, dopo una serie di attenti esami gli diagnostica una forma di daltonismo, ma gli dice anche perfettamente quanto il suo occhio sia meno sensibile al giallo.

Ora l'illustratore potrà tornare a lavorare ricordando di compensare poi il colore con il valore dato dal referto. E voilà ottiene il "GIALLO CANARINO"

Ora (Starring):

GIALLO CANARINO = Standard FOGRA39

Illustratore = Il vostro monitor

attenti esami = calibrazione e profilazione

referto = profilo monitor

compensazione dell'illustratore sul lavoro = color sync

Definire un colore è difficile. Definire un metro è facile, un metro è un metro, in qualsiasi condizione. Ma di colori ci sono milioni di tonalità, e definirlo con un "rosso", "giallo", "verde" è riduttivo. Inoltre il colore differisce sia dalle condizioni in cui si trova e dalla percezione soggetiva di chi lo vede. Quindi il sistema per ottenere non un, ma il colore, in stampa, senza passare per la "percezione", è uno solo.

Poi le basi, RGB in stampa!!! Eddajje...

"Noi finti professionisti" Club

Tessera 006

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adesso, non ho detto che non servono a niente... in realtà un bravo tipografo ti può star "un po su o giù" col colore, un bravo tipografo ha anche un cromista che ti segue la produzione, anche se oggi vogliono esser sostituiti dai profili (che tra l'altro non tutti i tipografi possiedono), i miei hanno avuto una cartotecnica/tipografia per 80 anni quindi conosco abbastanza bene il lato tecnico....

il problema che ho avuto io è una cosa strettamente di nicchia, più dovuta alla fotografia che ad un errato utilizzo dei profili, lavoro prettamente per case che producono vestiario ed autoaccessori, fra cui bell helmet, agv caschi, non è gente che non guarda il colore dei propri capi su di un catalogo, il bianco e nero riguardava d&g, mi è capitato 1 volta in quasi 20 anni....

ti premetto che il "service" sono io, dato che ho sia fotounità che ctp... se uno stampa in digitale e non ha un cliente che gli guarda l'1% di un rosso, ma che vuole i colori belli accessi, può anche stampare in rgb tranquillamente, non vedo perchè no... non lo stavo consigliando di certo a chi ha aperto la discussione.

chi vuole una stampa precisa, in primo luogo fa delle prove colore, io sarò all'antica ma utilizzo ancora il cromalin, chi non lo possiede, farsi fare una cianografica non costa nulla, ora si vuole automatizzare tutto, saltando questi passaggi e andando alla cieca tramite un profilo, poi quando si sbaglia però....non a cso il tipografo a cui si è rivolta, non sa manco cosa sia il FOGRA...

chi ha esigenze particolari, il giallo canarino capita a fagiolo, dato che stampo le scatole per la magneti marelli, che è proprio giallo... ma le % di colore per stampare in quadri me le danno loro, non mi dicno stampa in un giallo accesso, come mi danno un pantone di riferimento nel caso dovessi stampare a 2 colori.

Se non ti danno un riferimento, tavola colore davanti al cliente e lo sceglie lui, con le % non si sbaglia, con delle fotografie professionali fatte da un fotografo, il profilo te lo incorpora lui nell eps, anche se photoshop te lo visualizza sbagliato, in uscità sarà perfetto.

poi è ovvio che devi avere attrezzature di un certo tipo, chi ha queste esigenze professionali certamente non lavora con un imac...

Non ho mai detto che nn serve avere macchine all'avanguardia, sono il primo ad investire, ho speso giusto 2 mesi fa 1800 euro per un densitometro, però se una persona stampa in tipografia senza aver fatto le giuste prove, aimè l'errore è suo, non di un profilo.

morale della favola, sia che uno sia un po all'antica come me, sia che uno si basi esclusivamente sulla tecnologia, le prove colore sono insostituibili

PS

è ovvio che un minimo di monitor buono è la partenza, se si guarda il colore sul monitor dell imac, apriti cielo, ancora ancora per le immagini rgb, ma le quadricromie te le sfalsa completamente, come minimo ci vuole un monitor che gestisca le quadricromie, se davvero si hanno esisgenze che riguardano piccole %.... parlavo giusot l'altro giorno in un'altra discussione del monitor eizo del mio fotografo, o meglio, del fotografo col quale collaboro, calcola le minime variazioni dei fotoni di luce, però si parla di fotografo professionale, di quelli veri

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i colori non sono quelli che io volevo ma molto più smorti (oltre al fatto che l'hanno ritagliato male) ...

e qui mi sembra che stiamo anche parlando di un bel monitor lucido...dove tutto è nitido luminoso saturo, e poi quando i stampa aiuto!

poi come ti è stato detto se stampi offset lascia stare l'RGB!

F.

"Noi finti professionisti" Club
Tessera 002

Anche Nad dice no al termine "pianola"

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in offset digitale quale indigo, è indubbiamente meglio mantenere i file in rgb, la conversione che fa poi la macchina è eccellente, mentre se tu gli dai un profilo in quadricromia, restringi il gamut di colore in partenza, legando la macchina ad una tua scelta, scelta che se nn hai monitor calibrato sarà sicuramente errata, mentre l'rgb rimarrà sempre una bella immagine carica e satura, data anche dal fatto che il 99% dei monitor non professionali ti riproducono abbastanza bene l'rgb, cosa che nn vale per una quadricromia, ovviamente questo discorso non vale per una stampa offset tradizionale

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se devi stampare in digitale flyer e locandine, le quali presumo abbiano dei colori vivaci ed accesi ( anche il nero può essere acceso), ti consiglio di dare il tuo lavoro in rgb, sono quasi certo che si avvicineranno a quello che vedi sul tuo monitor! vedere però la prima copia che esce dalla macchina, vale più di qualsiasi precauzione tu abbia preso prima

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Cortesemente, cerchiamo di non divagare.

Le prove di colore sono una cosa, il fatto che non riesca a vedere i colori a schermo colori che non si avvicinano alla stampa è un'altra...

anche se photoshop te lo visualizza sbagliato,

tu hai lo stesso problema di chi ha aperto il post. Se devi lavorarti una foto in casa, senza passare per il fotografo professionista (vero), l'unica possibilità che hai è fare una prova colore intermedia per correggere successivamente a monitor, andando, appunto alla cieca, o a spanne...

Non si lavora cosi. 20 anni fa non c'erano le esigenze attuali, non si mandava in stampa un file a chilometri di distanza attraverso internet. La prova di colore è ancora necessaria, ma per assicurarsi che il tuo file finito corrisponda alle esigenze, non per cercare di capire a che punto si è durante la lavorazione, dato che la prova ha sia un costo che un tempo per essere effettuata.

Tutto il sistema che ruota attorno ai profili nasce, dunque, per rispondere alle attuali esigenze, non per sostituire i tipografi (?). Serve per semplificare. Quindi perché complicarsi la vita?

Usare l'rgb per ottenere una maggiore saturazione non garantisce l'affidabilità dei colori, la conversione in questi casi è legata alla conversione del rip che è basata su algoritmi del suo produttore. Quindi il risultato cambierà da macchina a macchina.

Poi, insomma, ognuno fa quel che gli pare...

"Noi finti professionisti" Club

Tessera 006

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nn vede i colori a schermo uguali a quelli in stampa perchè utilizza un monitor rgb che poi converte, ogni installatore di macchine indigo, non sto parlando di stampanti inkjet, ti dirà che la macchina darà il meglio di se nella stampa di immagini rgb da far convertire alla macchina, poi da qui puoi ricamarci sopra tutto quello che ti pare, ma la realtà poi rimane questa.

a consigliare un monitor da 4000 euro più calibrazioni varie calibrazioni sono buoni tutti, qui chi ha aperto la discussione voleva una corrispondenza con il monitor, sicuramente lavorando e mandando al tipografo il file in rgb, ce l'avrebbe avuta migliore rispetto a quella in quadricromia, è certa questa cosa.

ma chi manda in stampa qualcosa a kilometri di distanza via internet? cioè....ok mandi le mail, ftp, ma chi lo fa ad occhi chiusi? forse chi ti fa un volantino, io nn stamperei mai 20.000 euro di catalogo mandato via mail, senza cianografiche su cianografiche, ma chi lavora così?

le prove colore si fanno a priori, e non ho mai detto che si fanno per avvicinarsi poi allo schermo.. nn mettere in bocca parole che altri non dicono.

i profili nascono per automatizzare, ora in tanti vanno in stampa ad occhi chiusi, per me questo è il peggior modo di lavorare, oppure lavorano così i tipografi che basano tutto sulle quantità, che se sanno che una cosa verde poi ti esce rossa, te la stampano ugualmente, dicendoti poi che il file era così. (come per altro fanno così tute le tipografie online, giustamente, però in quel caso sai che è così e basta)

l'rgb ti ho speigato perchè è meglio della quadri su queste tipo di macchine da stampa, se nn credi a questa cosa, informati meglio sui profili nel digitale, perchè è proprio così che lavora un rip, una volta che lo hai legato al profilo, ad esempio fogra, se lo trasformi tu con un profilo abbasserai notevolmente il gamut colore, come dicevi tu sono macchine da decine di miliaia di euro, il rip dovrà pur far qualcosa no? infatti converte perfettamente da rgb se mandi immagini in rgb, se uno vuole la quadricromia perfetta,va in offset, non ci sono ne santi ne madonne

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Non è che con un monitor più economico non puoi lavorare, ma ci saranno una serie di "compromessi" maggiori via via che vai al risparmio.

dove ho proposto monitor da 4000 euro? ne bastano anche 500 per ottenere un buon "compromesso"...

Chi manda i file su internet? Ma dove vivi e cosa centra poi quante stampe devo fare? 1%, 4000, 20000 stampe, spari numeri e valori a caso....

Al contrario tuo io, non ho paura di sbagliare, e di innovarmi, non rimango legato a vecchi metodi solo perché fino adesso va bene cosi. Io mi incazzo come una iena quando scopro un migliore metodo di lavoro, per tutto il tempo che ho perso fino ad allora. Tu no? Vai avanti cosi...

L'ultimo acquisto è stato pitstop, consigliatomi da oscuro proprio sul forum... Informati anche tu ora. Ti si aprirà un modo e non si vive di solo Indigo...

Io rispondo genericamente in un modo che possa andare bene per tutto. Se Indigo RGB se ofset cosa se lito cosi... Mah!

Saluti

"Noi finti professionisti" Club

Tessera 006

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ho fatto una piccola ricerca su google "stampa indigo meglio rgb", ho trovato molte discussioni simili, chiunque abbia acquistato una indigo, o altre macchine digitali, ti dirà che daranno il meglio di loro nella stampa RGB, sono gli stessi operatori HP a dirtelo, un fondo di verità ci sarà no? non si sta parlando certamente di chi viene ad installarti la fotocopiatrice.

inoltre, l'RGB ha un gamut colore molto più ampio rispetto alla quadri, per questo motivo non otterrai mai il fucsia, il turchese o qualsiasi altro colore acceso, per farlo in "quadricromia digitale", aggiungerai un pantone, se nn hai esigenze di stare preciso all 1% con il colore (il 99% di chi produce volantini, brochure da distribuire vuole colori accessi e vivaci) molto meglio mantenere tutto in RGB.

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se nn hai paura di sbagliare vuol dire che hai poco da perdere scusami eh.... oppure hai così tanti soldi che nn ti interessa perderli, ben per te nel caso, io ho paura di sbagliare sia perchè smeno soldi, sia per la figura con il cliente, sia perchè il cliente poi lo perdo, non sono un negozio che fa fotocopie che nn ha veri e propri clienti, sbaglia una volta un catalogo di moda e il cliente non lo vedrai mai più, e visto che si conoscono un po tutti, avrai finito di lavorare, quindi io si, ho molta paura di sbagliare, beati coloro che possono permettersi di nn avercela.

non puoi rispondere in maniera generica, esistono 2 tipi di stampe, tradizionale è meglio una cosaa, su digitale un'altra, punto, se sconsigli RGB in digitale, scrivendo anche frasi di questo tipo "Poi le basi, RGB in stampa!!! Eddajje... ", non è che ci sia molto da aggiungere in merito... se uno fosse onesto direbbe quanto detto sopra.

ho fatto l'esempio del monitor prendendo questa tua frase per esempio

"A cosa serve fare la profilazione del monitor? E delle attrezzature e periferiche in generale?"

500 euro x un monitor calibrato? ma per favore... sarai al punto di partenza se credi che con 500 euro vedrai una quadricromia fedele sul monitor.

ci sarà anche un mondo oltre ad indigo, peccato che la maggior parte degli stampatori da piccole medie tirature possiedono quella... popi guarda che lo stesso discorso vale per qualsiasi altra macchina digitale, il gamut colore non è che cambia in base alla marca.

a chi ha aperto la discussione, se vuoi continuare a sbagliare utilizza il profilo FOGRA e converti in quadri il tuo lavoro, se stamperai in digitale e vorrai vedere il tuo lavoro simile a quanto vedi sul monitor, utilizza sRGB o RGB senza toccar alcun profilo

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si!! continua cosi, vai di Indigo, poi quando stamperai 1000 BV Rgb (indigo) e 20000 depliant CMYK (offset) tutte con lo stesso cliente, sai le risate?

Il bello e che sulla discussione simile da te citata, spiegano anche perché su quelle macchine digitali viene meglio l'rgb... Ed è il motivo per cui Indigo è installata anche da centri di stampa fotografica Esempio di azienda fotografica che ha scelto indigo...

Ma... l'autore del post ha scritto le quantita, i supporti (indigo ne ha tanti, vero?) su cui stampa? Ha scritto le sue esigenze? No, ma è vero, e meglio arginare il problema dicendogli stampa SOLO su indigo né! Tanto sicuramente farà sempre e solo poche migliaia di volantini...

a bé, auguri...

Io ho un LaCie Electron Blue 22 Pollici pagato, mi pare 700 euri 6 anni fa. Usato lo trovi a circa... 300? So che nuovo e piatto fa figo, ma si deve lavorare no?

Se sei una grafica ad inizio carieriera e hai intenzione di imparare e ingrandirti, se farai in futuro lavori che sono finalizzati a tecnologie miste, se lavorerai in collaborazione con altre aziende, non fare come dico io... parti semplicemente dal link che ti ho dato e poi fai tu. punto.

bye

"Noi finti professionisti" Club

Tessera 006

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Giusto per aggiungere un paio di considerazioni:

-Che senso ha una prova colore se non è certificata (pantone, ugra/fogra...)?

Farsi fare una stampa digitale del lavoro non garantisce nulla in termini di fedeltà del prodotto finito. I cromalin di una volta erano delle vere prove, realizzate dagli impianti cmyk (più o meno) e comunque non garantivano un bel niente.

Il lato positivo è che possono essere usate come riferimento dal cromista che segue la stampa, così che se il vostro cliente ha firmato la prova colore, il tipografo farà di tutto per avvicinarsi a quel risultato.

Oggi, prima di chiedere una prova colore, bisognerebbe chiedere che prova è in grado di produrre il tipografo. Per esperienza, la maggiorparte delle volte sono stampe digitali su carta gloss e niente di più.

A proposito, ho letto alcuni di voi citare le cianografiche ma le ciano sono appunto...solo ciano :) quindi mi sfugge il nesso con le prove colore.

-come se ne esce?

E' un annoso problema ed il consiglio che darei al thread starter è di cominciare a sporcarsi le mani con tutti i mezzi a disposizione in modo da conoscere con precisione il gap tra il digitale e lo stampato e soprattuto prendere confidenza con i limiti dei PROPRI STRUMENTI.

Calibratori monitor, mazzette pantone (preferibilmente Bridge), cromari. Nella maggiorparte dei casi ne puoi venir fuori alla grande con questi strumenti senza aver utilizzato un profilo. Con calma poi comincia a studiare i profili colore, parlane con il tipografo di fiducia, nei momenti di buco fatti mandare in macchina delle prove (i tipografi sono alleati importanti, cerca di instaurare un rapporto di reciproca collaborazione e vedrai che sarà tutto più facile).

Altra nota di colore: anche io mi trovo spesso tipografi che chiedono FOGRA27...

Molti ignorano che le numerazioni FOGRA definiscono anche le caratteristiche di stampa.

Ad esempio il fogra27 va bene per carta patinata o non patinata da 115 g/m2 con retino di 60/cm.

Se cambi carta, frequenza o tipo di lastra dovresti cambiare anche il profilo FOGRA.

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il discorso non è che vale solo per indigo, vale per tutte le macchine da "offset digitale", per inciso, non lho saputo tramite la discussione, lho saputo tramite l'installatore hp... anche perchè non ho solo la indigo, utilizzo anche una xeicon 6000 a bobina, pure con quella ottieni risultati migliori senza convertire, poi non c'è niente di meglio che verificare con mano.

con questo non voglio dire che queste stampanti non stampino bene in quadricromia, anche perchè convertono appunto il tutto in quadricromia durante la fase di stampa, si dice solo che sotto il punto di vista pratico, fare la conversione, soprattuto se si vogliono ottenere dei colori accesi, è una pratica sbagliata, poi quando mi porterai qualcosa stampato in quadricromia in fucsia o turchese o una gamma di colori equivalente, mi ricrederò

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Giusto per aggiungere un paio di considerazioni:

-Che senso ha una prova colore se non è certificata (pantone, ugra/fogra...)?

Farsi fare una stampa digitale del lavoro non garantisce nulla in termini di fedeltà del prodotto finito. I cromalin di una volta erano delle vere prove, realizzate dagli impianti cmyk (più o meno) e comunque non garantivano un bel niente.

Il lato positivo è che possono essere usate come riferimento dal cromista che segue la stampa, così che se il vostro cliente ha firmato la prova colore, il tipografo farà di tutto per avvicinarsi a quel risultato.

Oggi, prima di chiedere una prova colore, bisognerebbe chiedere che prova è in grado di produrre il tipografo. Per esperienza, la maggiorparte delle volte sono stampe digitali su carta gloss e niente di più.

A proposito, ho letto alcuni di voi citare le cianografiche ma le ciano sono appunto...solo ciano :) quindi mi sfugge il nesso con le prove colore.

-come se ne esce?

E' un annoso problema ed il consiglio che darei al thread starter è di cominciare a sporcarsi le mani con tutti i mezzi a disposizione in modo da conoscere con precisione il gap tra il digitale e lo stampato e soprattuto prendere confidenza con i limiti dei PROPRI STRUMENTI.

Calibratori monitor, mazzette pantone (preferibilmente Bridge), cromari. Nella maggiorparte dei casi ne puoi venir fuori alla grande con questi strumenti senza aver utilizzato un profilo. Con calma poi comincia a studiare i profili colore, parlane con il tipografo di fiducia, nei momenti di buco fatti mandare in macchina delle prove (i tipografi sono alleati importanti, cerca di instaurare un rapporto di reciproca collaborazione e vedrai che sarà tutto più facile).

Altra nota di colore: anche io mi trovo spesso tipografi che chiedono FOGRA27...

Molti ignorano che le numerazioni FOGRA definiscono anche le caratteristiche di stampa.

Ad esempio il fogra27 va bene per carta patinata o non patinata da 115 g/m2 con retino di 60/cm.

Se cambi carta, frequenza o tipo di lastra dovresti cambiare anche il profilo FOGRA.

riguardo la ciano, è vero, volevo infatti speigarmi meglio, alcune macchine da stampa, ti stampano su di un foglio di carta 1 prima copia, non è un avviamento macchina perchè utilizza carta, le chiamano ancora ciano però, parlo di stampa tradizionale:)

PS

ho ancora il cromalin che lavora assieme ad una accuset 1200 che ha fatto la guerra:)

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Ad esempio il fogra27 va bene per carta patinata o non patinata da 115 g/m2 con retino di 60/cm.

Se cambi carta, frequenza o tipo di lastra dovresti cambiare anche il profilo FOGRA.

interessante questa cosa. In effetti la differenza non la conoscevo. Ma fra il 27 e il 39 che differenza cé quindi di fondo? Mi pare che abbiano la stessa descrizione:

Fogra39

Fogra27

Nikapple ti sfugge il concetto di fondo, non si sta parlando di ottenere colori belli, ma di ottenere i colori uguali. E io per uguali intendo uguale per ogni finalità a cui il prodotto è rivolto. Come ti ho detto se stampo un numero eccessivo per la stampa digitale di un lavoro misto, devi fare in modo che dalle due macchine escano prodotti simili. Ok?

Tutte le macchine da te citate hanno gestioni oltre alla quadricromia che ti legano alla macchina in questione (infatti da Indigo non ti smuovi) e no, non tutte le macchine digitali lavorano meglio in RGB, se stampa con cmyk solamente file da cmyk gli devi dare.

"Noi finti professionisti" Club

Tessera 006

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Tra fogra27 e 39, da quel che ho sentito, la differenza sta nel fatto che la caratterizzazione nel 39 è stata fatto con filtri uv e nel 27 no, entrambi riguardano la patinata stampata in offset. La lettura con filtri UV è servita per evitare che lo spettrofotometro leggesse del ciano nel bianco carta che in verità è una deviazione della luce prodotta dagli sbiancanti della carta di ultima generazione.

Tutte le macchine da stampa sia offset che digitali stampano in quadricromia, perciò prima o poi la conversione RGB-CMYK verrà fatta, bisogna solo capire chi la fa meglio. Se settato correttamente bisognerebbe lasciarla fare al rip, ma spesso sono settati senza logica dagli stessi tecnici che installano le macchine sia di stampa che CTP.

Perciò se non ci si fida bisogna convertirseli da soli.

Ciao

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il discorso è partito da una persona che lavora in rgb ed ogni volta che stampa, converte prima in quadricromia, con risultati distanti dal suo monitor, bene, l'unica soluzione per questa persona per avvicinarsi il più possibile al suo monitor, nel caso stampi in digitale, senza avere mezzi calibrati, è di dare il proprio lavoro in rgb, so anche io che colore "bello" non vuol dire colore reale.

mentre se lavori con le quadricromie, non puoi fare a meno di un monitor calibrato, profilo o non profilo, lho detto nel primissimo intervento eh

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Tra fogra27 e 39, da quel che ho sentito, la differenza sta nel fatto che la caratterizzazione nel 39 è stata fatto con filtri uv e nel 27 no, entrambi riguardano la patinata stampata in offset. La lettura con filtri UV è servita per evitare che lo spettrofotometro leggesse del ciano nel bianco carta che in verità è una deviazione della luce prodotta dagli sbiancanti della carta di ultima generazione.

Tutte le macchine da stampa sia offset che digitali stampano in quadricromia, perciò prima o poi la conversione RGB-CMYK verrà fatta, bisogna solo capire chi la fa meglio. Se settato correttamente bisognerebbe lasciarla fare al rip, ma spesso sono settati senza logica dagli stessi tecnici che installano le macchine sia di stampa che CTP.

Perciò se non ci si fida bisogna convertirseli da soli.

Ciao

sia hp indigo 7000 che xeicon 6000 hanno un rip fantastico per la conversione dell'rgb, tanto dall'essere raccomandato, non credo che una heidelberg sia tanto da meno

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interessante questa cosa. In effetti la differenza non la conoscevo. Ma fra il 27 e il 39 che differenza cé quindi di fondo? Mi pare che abbiano la stessa descrizione:

Fogra39

Fogra27

La differenza c'è. Il 27 è indicato nelle stampe con lastra positiva...cmq sono pippe tecniche che non affronterei nemmeno io se non è strettamente necessario :D.

Non sono un tipografo e mi basta sapere che il fogra27 (per dirne uno) non va bene per tutto e va prestata particolare attenzione se voglio usare carte speciali, non bianchissime e magari non lisce.

riguardo la ciano, è vero, volevo infatti speigarmi meglio, alcune macchine da stampa, ti stampano su di un foglio di carta 1 prima copia, non è un avviamento macchina perchè utilizza carta, le chiamano ancora ciano però, parlo di stampa tradizionale:)

PS

ho ancora il cromalin che lavora assieme ad una accuset 1200 che ha fatto la guerra:)

Si, immaginavo che per ciano intendessi una prova :) ma capitano clienti che si credono 'smaliziati' e chiedono una ciano da approvare "per verificare i colori" :D

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sia hp indigo 7000 che xeicon 6000 hanno un rip fantastico per la conversione dell'rgb, tanto dall'essere raccomandato, non credo che una heidelberg sia tanto da meno

I rip moderni sono tutti simili, e la conversione colore è un normale calcolo matematico tra 2 tabelle, l'importante è la bravura dell'operatore che gestisce questi rip.

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Ciao Reject, ti dico la mia:

1) lavora in CMYK su un monitor opaco (se riesci);

2) converti tu in CMYK così da renderti conto quali colori "perdi";

3) per mia esperienza i monitor della Apple non sono così sballati nei colori, ma questa è una considerazione "alla buona" se non hai punti di riferimento;

4) un chromalin A4 ti costa €20/30 vedi tu se ti conviene farlo per dare indicazioni allo stampatore;

5) io alcuni lavori on-line li ho stampati su flyeralarm: ci hanno sempre preso nei colori;

6) alcune tipografie stampano da culo, non è sempre detto che è colpa tua, ho visto la stessa locandina stampata in 3 modi diversi....nella stessa scatola in cui ce l'hanno consegnata!

P.S.

potresti postare l'immagine che non ti viene stampata bene? Giusto per farci un'idea. Ti faccio un'esempio: magari ci puoi indicare delle tonalità di verde o di blu che non vengono bene, oppure sono dei grigi che si impastano e diventano neri.

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io non ci capisco più niente... e probabilmente non essendo molto pratica di "stampa" sbaglio io ... quindi vorrei una delucidazione da parte vostra....

Ho sempre problemi a stampare fuori...

Ma che diavolo di profilo devo usare per farmi stampare i colori come li vedo a monitor (o almeno che ci somiglino)?!?!

Lavoro in RGB e solo all'ultimo passo tutto il lavoro in CMYK (che mi pare sia Quadricromia o forse sbaglio?!?!)

Sistemo gli ultimi contrasti perchè dal passaggio tra RGB e CMYK cambia qualcosa.. quindi salvo a unico livello, solitamente in TIFF e mando a

chi deve stampare..

Ora.. leggendo non mi ricordo più dove .. ma forse qua sul forum.. che solitamente si usa il profilo FOGRA39 .. vi risulta? ho letto una castronata?!?!

Sono stufa di farmi stampare locandine e anche booklet che non risultano poi come li volevo e li avevo pensati..

Qualche mese fa ho mandato un Booklet (di un cd) a stampare, ho chiesto alla ragazza della tipografia quale profilo usassero per la stampa in modo

da avere il risultato che volevo, mi ha detto che usava FOGRA27 e così io ho impostato il mio CMYK in quel modo....

Risultato.. i colori non sono quelli che io volevo ma molto più smorti (oltre al fatto che l'hanno ritagliato male) ..

Ho sbagliato io? o hanno sbagliato loro?!

Ora mi si ripresenta un'altro problema/quesito.. devo far stampare dei Flyer e delle locandine A3 in una stamperia in città (niente tipografia o altro)le ho salvate in CMYK con profilo FOGRA39 e il tizio della stamperia mi risponde che loro non stampano con quel profilo ma in quadricromia!

Ma chi sbaglia?! Non ci capisco più niente.. non sono pratica di stampa come scrivevo all'inizio e vorrei sapere chi e dove si sbaglia...

Thanks!

Elisa

Premesso che il discorso del colore è molto complesso, posso dirti che:

1) Il monitor che usi non è sicuramente il top per questo tipo di applicazioni, ma non è da buttare, quindi primo consiglio è quello di acquistare uno strumento per calibrare il tuo dispositivo, non provare a fare una calibrazione manuale poichè sicuramente saranno più i danni che i benefici.

2) Fai fare una prova (certificata) di stampa prima di ogni lavoro, così potrai vedere in primis se il tuo monitor ci ha preso (più o meno) e fornirai a chi ti stampa uno stampato di riferimento, da qui potrai verificare chi ha sbagliato.

3) In ultimo fatti dire che profili usa lo stampatore, in modo che tu possa assegnare gli stessi profili, e cerca di andare sempre dallo stesso stampatore per una uniformità nei lavori.

Questi sono solo tre consigli, ma il discorso sarebbe molto ampio e complesso, ma credo che già seguire questi primi passi ti possa aiutare ad ottenere risultati migliori.

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Il mio consiglio è quello di usare il contagocce e non lasciarlo lì nella palette a prender polvere... affiancare un lavoro stampato al monitor??? maddai..... :rolleyes: come affiancare una foto dell'arrosto di un libro di cucina all'oblò del forno mentre lo cucini... questa la mia opinione ovviamente, poi ognuno ha le credenze (e i divani) che vuole!! :lol:

Work hard. Party harder.

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Precisiamo ancora una volta: rgb e stampa offset sono come il diavolo e l'acqua santa. Non c'entrano niente. Con l'offset si lavora in cmyk, l'rgb lasciatelo ai video e web.

Ragazzi, la vera stampa è offset non digitale!! Poi, si, è vero che ci sono macchine che fanno miracoli, ma l'offset è l'offset.

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