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CMYK - QUADRICROMIA - STAMPA .... AIUTO!


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hey, io ho sostenuto l'rgb ma ho specificato più volte che parlavo di digitale e nemmeno in ogni caso, molti che fanno locandine, volantini ecc preferiscono avere colori accesi e forti piuttosto che precisi al centesimo.... è ovvio che ogni lavoro va valutato, ma se uno ha l'obbligo di rispettare certi colori, profilo o non profilo, una "prova colore" è d'obbligo.

In più qui si chiedeva come avere una certa precisione fra la propria immagine stampata (premesso che non si sa se in offset o digitale, io ho spiegato per quanto riguarda il digitale), dopo averla convertita in quadri, ed un monitor RGB non tarato, nel suo caso dal punto di vista pratico e non teorico, sarebbe stato meglio lasciarla in RGB, poi possiamo discutere per mesi sul fatto che ci vogliono monitor calibrati ecc....

PS

non voglio litigare o fare battibecchi, è un mio parere ovviamente, maturato con i miei macchinari e quelli dei miei fornitori, non mi permetto di dire che chi fa diversamente sbaglia

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se uno ha l'obbligo di rispettare certi colori, profilo o non profilo, una "prova colore" è d'obbligo.

Scusa se mi permetto, ma secondo me in quest'ultima frase sbagli: per lavorare con criticità cromatiche (es un catalogo di quadri), è il valore numerico dei colori a far fede. Se nella foto assieme al quadro ho una scala cromatica, contagocce alla mano mi accorgo subito delle dominanti di colore, indipendentemente dal mio monitor. Poi se lo mando in stampa con quei valori numerici sarà compito del tipografo assegnare il profilo giusto per la sua macchina da stampa, però ASSEGNARE un profilo significa far interpretare alla macchina quei numeri di colori che IO ho deciso, altro discorso è se si CONVERTE in un altro profilo, ma in questo caso vuol dire che chi la fa non sa proprio cosa sta facendo......

questa la mia esperienza che mi ha sempre salvato, poi chiaro che in un campo come il nostro che è un fritto misto di competenze e scienze quasi esatte ognuno procede secondo il metodo che gli garantisce risultati più affidabili! Vuoi la gestione colore perfetta? Sborsa fior di quattrini per un monitor, profilalo ogni mese, mettilo nelle condizioni di luce giuste della stanza, crea un workflow serio per la gestione del colore, fatti fare le prove di stampa etc.... però attenzione, che dev'essere un processo completo, non limitarsi solo a uno di questi passaggi, altrimenti che senso ha?

Se nelle prove di stampa del catalogo c'è una dominante verde cosa faccio? Rifaccio le foto da capo o correggo in modo assolutamente casuale ? E compenso caricando gli altri colori o scaricando quello dominante? Questo intendo quando dico che è il contagocce il metodo più sicuro. :)

il tutto assolutamente senza polemiche o verità in tasca eh!!!! ;) :lol:

Work hard. Party harder.

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benvenuta nel meraviglioso mondo dei colori :lol: non ho neanche letto tutti i post di risposta (perdonatemi) ma come vedi di fattori ce ne sono tremila.

la cosa migliore è sempre quella di lavorare nella maniera migliore ossia se va in stampa in tipografia (offset) le immagini debbono essere in cmyk, se già la conversione da rgb a cmyk mostra differenze c'è già qualcosa di sbagliato nel profilo dell'immagine (quella in rgb). Dopo di che chiedere alla tipografia con quale profilo di solito stampano ma anche qui... A il monitor, a meno che non si tratti di un heizo (per dirne uno) calibrato tutti i mesi nessun monitor è affidabile per la stampa, il mio è un lcd da 200€ ma è più affidabile di tanti altri monitor (non faccio riferimenti specifici che non servono). Di solito per evitare sorprese strane, se ho la possibilità oltre a rompere le scatole alla tipografia prima, sto li mentre fanno le prime messe in macchina così vedo se i colori sono ok o meno. Si deve scendere a mille compromessi, anche le cianografiche e i cromaling non ti assolvono da questo fardello della fedeltà del colore.

Secondo me è qui che vale molto il fattore operatore, che fa la differenza, ci sono mille tipografie che ti regalano le cose, con risultati anche apprezzabili per carità, ma se si viole la qualità bisogna trovare la tipografia giusta con il personale giusto e pagare qualche soldino in più, solo così si può essere soddisfatti di un lavoro. Le cose stampate in digitale sono ancora più complicate dell'offset, li entrano in gioco fattori come usura dei materiali, pdf con profili agganciati in maniera più o meno corretta... Io dopo 5 anni in questo settore posso dire che ogni volta è come la prima (quasi, meno traumatico della prima :lol: )

In bocca al lupo :)

ciao.

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  • 3 anni dopo...

bisogna imparare a lavorare con contagocce e come si diceva una volata mela M (curve). ma ci vuole tempo occhio ed esperienza. Scusate l'intromissione in questo vecchio post, ma stavo cercando lumi tra la differenza sostanziale, in termini pratici tra fogra 27 e 39 e son capitato qui.

Curioso venga ancora chiamata ciano quando ormai è una plotterata, più grezza e falsata di una stampata da ufficio, con i colori sparati non è manco più ciano eh eh eh! ...senza contare che il 90% delle volte viene usata per correggere per l'ennesima volta il lavoro vaglielo a spiegare che servirebbe solo per vedere che non sia saltato qualcosa nel processo per ottenere le lastre o proprio l'errore eccezzione grave....sigh macchè

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