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Gli uomini del ns. onore.


ilbruce

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Il ns. Paese è stato da sempre teatro, come molti altri, di avvenimenti devastanti...guerre, corruzione, attentati, terremoti sociali e naturali.

Ma ciò che più rappresenta la ns. anomalia nei confronti del resto del mondo civile resta il crimine organizzato, un male radicato profondamente...difficile da estirpare e che un pò, coi ns. silenzi...abbiamo permesso..

Tralasciando, per ovvia selezione sennò il discorso non finisce più, i tempi più remoti...e da attento osservatore nonchè studioso (come interesse personale) degli eventi che maggiormente hanno segnato la nostra storia recente nella lotta alla criminalità organizzata, vorrei mandare un pensiero verso quegli eroi che, nonostante fossero ben consapevoli del fatto che il loro operato li conducesse a morte certa...hanno tuttavia sacrificato le loro esistenze in nome della legalità.

Il caso siciliano, uno tra i più importanti e che più mi sta a cuore. La lotta a Cosa Nostra degli anni '80-90.

Peppino Impastato, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rocco Chinnici, Ninni Cassarà, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, e tanti altri....con decine di agenti di scorta morti per la Patria.

Eroi che il ns. Paese corrotto, omertoso e compiacente, forse non meritava.

Come ci sentiamo noi, a distanza anche di vent'anni..quando qualcuno ci porta il ricordo del loro sacrificio?

Quanto l'anniversario (peraltro enfatizzato dalle tv per i più noti) della morte di uno o l'altro ..ci tocca davvero?

Siamo consapevoli di quanto il mondo che viviamo oggi, specie in certe zone, sia la positiva conseguenza del loro martirio?

In vita erano "morti che camminavano". Da morti "vivranno per sempre" nelle menti e nei cuori di chi non dimentica ciò che hanno fatto. Per tutti noi.

Questo 3d vuole solo rendere omaggio alla loro memoria...magari raccogliendo impressioni e sensazioni da parte dei giovani che non hanno vissuto in prima persona quelle vicende. Per non dimenticare.

bruce

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Una volta tanto che non si parla di eroi riferendosi a dei militari. Finalmente..

:candela: :candela: :candela: :candela:

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PowerBook G4 1,33 GHz · 1,25 Gb RAM · 60 Gb HDD · OS X 10.4.11 Tiger.

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purtroppo buona parte della popolazione italiana attuale se ne frega.

bisognerebbe imparare dalla storia. molto spesso si commettono gli stessi errori del passato, correndo il rischio di rendere vano il sacrificio di questi eroi.

è importante ricordare. la memoria, di questi tempi, è forse il primo strumento da utilizzare per riuscire ad andare avanti, a progredire come popolo e come nazione.

d'altronde l'Italia non è solo pizza, spaghetti, mandolino e mafia. ognuno di noi dovrebbe chiedersi in prima persona che cosa fa per evitare che questo pregiudizio sia giustificato.

spero davvero che questi martiri (come tanti altri ce ne sono stati) non siano morti invano. :(

:ciao:

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La loro profonda convinzione e tenacia nel difendere lo Stato di diritto mi ispira ogni volta che il telegiornale, i miei amici, le persone con cui parlo mi fanno credere che non ci sia più spazio per la legalità nella nostra realtà. Queste persone sono il mio punto di riferimento, e non solo il mio, ma quello di tanti giovani studenti di giurisprudenza come me che frequento, che intendono migliorare le cose in un Paese in cui si stenta a riconoscersi.

Un sentito Grazie per il 3d ed a questi eroi per averci dimostrato come una forza di volontà fuori dell'ordinario possa cambiare l'esistenza di tanti.

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Fare l'eroe per poi morire?No,grazie.

Preferisco emigrare che combattere il crimine organizzato italiano,ah no scusate...combattere lo Stato.

Punto di vista molto condivisibile, sicuramente a livello personale. E italiano.

A chi gli chiedeva chi glielo facesse fare e quanta poca paura con ciò dimostrasse nei confronti della morte, Borsellino rispose: "ma che credete? io amo la vita, così come la amava Falcone".

Tuttavia riteneva, come tutti gli altri, che se si ama il proprio Paese e la sua gente...si deve fare qualcosa, tentare di farlo, evitare di dire "tanto tutto funziona così"...proprio perchè il potere centrale non solo non ti aiuta, ma talvolta ti rema contro. E ti vuole fuori dai giochi.

Se ognuno, nei corsi storici e nelle mille peripezie locali vissute dall'umanità dal medioevo ad oggi, si fosse arreso di fronte all'inevitabile...forse avremmo ancora biciclette con ruote di pietra ed il potente locale potrebbe vantare lo jus primae noctis.

Queste persone, invece, sostennero e dimostrarono il sacrificio per gli altri, per i loro figli... per il mondo nel quale avrebbero voluto essi vivessero.

E proprio in questo sta la differenza tra una persona normale, ed un eroe.

Una persona normale pensa al suo "giardino" ristretto e preserva il suo piccolo orto a breve termine...un eroe combatte (e solitamente muore) per il futuro bene di tutti.

Una persona normale vive di più. Un eroe di certo vive per sempre.

Le "persone" di Stato che hanno avversato questi martiri della libertà sono un qualcosa di ripugnante. Di indecente. Di vergognoso.

Ma se quei giudici, poliziotti, privati cittadini avessero pensato che, a rigor di logica e istinto di conservazione, ciò fosse sufficiente e demoralizzarli, demotivarli, indurli a mollare...tutto sarebbe andato diversamente...e forse tante cose ora sarebbero ancora come allora.

La prima volta che andai in Sicilia, 27 anni fa, credetti di trovarmi in un'altra nazione...in mezzo a gente non dico ostile ma quantomeno taciturna, cupa, chiusa nei propri dolori e segreti nei confronti dello "straniero" curioso, che voleva conversare sui fatti loro. Da turista che tende ad approfondire le realtà locali, mi ero trovato più a mio agio in Madagascar.

Ci sono tornato qualche anno fa.

Un'altra cosa. Tutta un'altra cosa.

Ho visto la solarità e l'ospitalità che mi sarei sempre atteso dai siciliani. Ho visto tanti giovani impegnati...ho visto la speranza...la voglia di parlare, di condividere.

Ho visto infinite terre confiscate alla mafia utilizzate per progetti importanti e gestite da brava gente. Cooperative di volontari, volontà di cambiare, consapevolezza.

La paura delle problematiche ma la certezza di non esser più completamente soli.

Con questo non voglio assolutamente dire che le cose si siano capovolte, ci mancherebbe, ma l'avversione alla criminalità di quei ragazzi, la protesta in piazza, l'impegno e la dedizione per far cambiare le cose, a differenza dei loro avi (non sempre colpevoli e spesso abbandonati), forse trovano radici proprio nella terra che accoglie le perenni dimore di quegli eroi..

Forse mi sbaglio...ma ho sempre creduto al detto "chi salva una vita, salva il mondo intero". Perchè questo può fare un singolo, nella società.

A piccoli passi e grazie ai martiri, alla gente di buon cuore ed alla rettitudine proveniente anche "dal basso", forse qualcosa può cambiare.

p.s. grazie a tutti quelli che sono intervenuti/interverranno in questo 3d.^^

bruce

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Una volta tanto che non si parla di eroi riferendosi a dei militari. Finalmente..

:candela: :candela: :candela: :candela:

D'accordissimo.

Ammetto che purtroppo sono rare le volte che ci penso, e me ne pento.

Quando li studio o se ne parla, mi rendo conto che loro hanno davvero dato una svolta in positivo nella storia italiana.

Non che i militari facciano di meno, Ma preferisco di gran lunga 1 di questi eroi che 100 militari andati in guerra.

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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Fare l'eroe per poi morire?No,grazie.

Preferisco emigrare che combattere il crimine organizzato italiano,ah no scusate...combattere lo Stato.

Se fossimo tutti eroi, non si distinguerebbe piu nessuno.

Purtroppo sono d'accordo anche io, ma nel senso che personalmente non sacrifirei mai la mia vita per una nazione come l italia.

Non penso sia un discorso ne codardo, ne vile, ne da italiani, ma da persona normalissima.

ALtrimenti sarei un eroe.

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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Una vittima della malavita di questo paese messa assieme con la Somalia è stata Ilaria Alpi giornalista italiana di Rai3 uccisa in Somalia assieme all'operatore Miran Hrovatin.

Uccisi per continuare fino all'ultimo istante la loro Passione, Passione Reporter... :(:candela: :candela: :candela:

MacBookPro 13" i7 Early 2011

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Se fossimo tutti eroi, non si distinguerebbe piu nessuno.

Purtroppo sono d'accordo anche io, ma nel senso che personalmente non sacrifirei mai la mia vita per una nazione come l italia.

Non penso sia un discorso ne codardo, ne vile, ne da italiani, ma da persona normalissima.

ALtrimenti sarei un eroe.

Come dicevo, non è un discorso da vile...ale...ma da italiano un pochino si.

Tutti maledicono lo schifio che regna sovrano in questo Paese, ma solo pochi combattono o al limite danno forfait e se ne vanno davvero...abiurando origini, tradizioni e condivisione sociale con questo popolo di malaffare (non dimentichiamo che i poteri vecchi di decine di anni ancora oggi, se sommati tra loro, stanno vicini all'80% dei suffragi elettorali...quindi non è solo il potere centrale a far schifo...ma il problema parte dal basso, come in tutte le cose).

La più parte resta qui (noi compresi) e continua a maledire e basta...e i loro figli faranno altrettanto...ribadendo il tormentone "io per questo Paese corrotto non rischio la pelle".

Concetto discutibile, perchè se non fai niente...ti ammazzano lo stesso con metodi rodati, alternativi o innovativi...magari solo in più tempo o in maniera diversa.

E magari col sorriso sulle labbra.

La realtà è che di tante parole dette dall'"alto" dalle varie cosiddette "alternanze", nessuno in concreto percepisce mai una cippa di beneficio personale/sociale, nel popolino.

Dalle polemiche che nascono e restano al bar, altrettanto.

Ma dell'opera, anche solitaria ed abbandonata, di queste persone eroiche...si ha prova tangibile anche nel quotidiano.

kamikaze, suicidi, folli o semplicemente brava gente....che li si voglia chiamare...essi stanno una spanna sopra noi che ci lamentiamo e non facciamo un cazzo, adducendo a mille scuse.

Loro non trovarono scuse...ma solo impegno ed abnegazione verso il prossimo.

Onore a loro. E amen per noi....italiani.

bruce

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Una vittima della malavita di questo paese messa assieme con la Somalia è stata Ilaria Alpi giornalista italiana di Rai3 uccisa in Somalia assieme all'operatore Miran Hrovatin.

Uccisi per continuare fino all'ultimo istante la loro Passione, Passione Reporter... :(:candela: :candela: :candela:

Concordo, le vittime riconducibili a fatti/inciuci di Stato sono tante.

Ho voluto parlare solo di Cosa Nostra (del ventennio 80-90) in senso stretto e di coloro che vi fecero scudo con la pelle...sennò il discorso prenderebbe diramazioni a 360° in ogni dove....e finiremmo per parlare troppo di politica contemporanea nello specifico, che qui è giustamente vietato....visti i precedenti.

bruce

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Come dicevo, non è un discorso da vile...ale...ma da italiano un pochino si.

Tutti maledicono lo schifio che regna sovrano in questo Paese, ma solo pochi combattono o al limite danno forfait e se ne vanno davvero...abiurando origini, tradizioni e condivisione sociale con questo popolo di malaffare (non dimentichiamo che i poteri vecchi di decine di anni ancora oggi, se sommati tra loro, stanno vicini all'80% dei suffragi elettorali...quindi non è solo il potere centrale a far schifo...ma il problema parte dal basso, come in tutte le cose).

La più parte resta qui (noi compresi) e continua a maledire e basta...e i loro figli faranno altrettanto...ribadendo il tormentone "io per questo Paese corrotto non rischio la pelle".

Concetto discutibile, perchè se non fai niente...ti ammazzano lo stesso con metodi rodati, alternativi o innovativi...magari solo in più tempo o in maniera diversa.

La realtà è che di tante parole dette dall'"alto" dalle varie cosiddette "alternanze", nessuno in concreto percepisce mai una cippa di beneficio personale/sociale, nel popolino.

Dalle polemiche che nascono e restano al bar, altrettanto.

Ma dell'opera, anche solitaria ed abbandonata, di queste persone eroiche...si ha prova tangibile anche nel quotidiano.

kamikaze, suicidi, folli o semplicemente brava gente....che li si voglia chiamare...essi stanno una spanna sopra noi che ci lamentiamo e non facciamo un cazzo, adducendo a mille scuse.

Loro non trovarono scuse...ma solo impegno ed abnegazione verso il prossimo.

Onore a loro. E amen per noi.

Bellissime parole, come ti ripeto sono d'accordissimo.

Vorrei solo pero puntualizzare di nuovo su quel "da italiano"...

Io non penso che in francia, inghilterra, o germania la gente normale, come me e te penso, voglia rischiare la vita per il proprio paese.

Che poi cosa vorrebbe dire "rischiare la vita", cioè io personalmente cosa dovrei fare.

Sono un ragazzo di 23 anni che studia Film Making ed FX a Londra.

Non mi sento con la "mentalità da italiano" (ci siamo capiti cosa intendiamo) se dico, io per il mio paese non rischierei niente.

A prescindere dalla mia presa politica, l'italia ha troppi mali profondamente radicati, che non cambieranno mai (spero di sbagliarmi).

Non solo dal fatto che tutti si lamentano ma non fanno niente, ma dal fatto della mentalità verso noi stessi.

Nella mia università c'è praticamente tutto il mondo, dall islanda al giappone al sudafrica, e TUTTI conoscono l'italia per 2 motivi: la mafia, e il "incula il prossimo prima che il prossimo inculi te". (pardon lo slang)

Quindi prima secondo me dovremo lavorare su di noi, su come ci rapportiamo l uno con l altro.

A milano, durante le ultime comunali, la situazione riguardo ai musulmani era: o tutti fuori, o costruiamo la moschea piu grossa d'europa. QUesto vuol dire cercare di darsi contro l uno con l altro, e finche non supereremo questo, non potremo mai fare niente contro la mafia tutti insieme, perche l unico modo per sconfiggerla è andarci contro in massa. (ovvio non con spranghe e forconi).

Ma in ogni caso, io non ho le possibilità di far niente, se non nel mio piccolo, nel cercare pensieri di pace (che non vuol dire pace fratello facciamo l amore e non la guerra sia ben chiaro!), rispetto per l ambiente etc...

Quindi anche se politicamente non faccio niente, e non voglio, lo dico tranquillamente, rischiare la mia vita, ma neanche rischiare il normale andamento di quello che è ora, non penso sia "mentalita italiana"

Correggimi se sbaglio, è davvero interessante e mi piace molto questo tread.

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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Bellissime parole, come ti ripeto sono d'accordissimo.

Vorrei solo pero puntualizzare di nuovo su quel "da italiano"...

Io non penso che in francia, inghilterra, o germania la gente normale, come me e te penso, voglia rischiare la vita per il proprio paese.

Che poi cosa vorrebbe dire "rischiare la vita", cioè io personalmente cosa dovrei fare.

Sono un ragazzo di 23 anni che studia Film Making ed FX a Londra.

Non mi sento con la "mentalità da italiano" (ci siamo capiti cosa intendiamo) se dico, io per il mio paese non rischierei niente.

A prescindere dalla mia presa politica, l'italia ha troppi mali profondamente radicati, che non cambieranno mai (spero di sbagliarmi).

Non solo dal fatto che tutti si lamentano ma non fanno niente, ma dal fatto della mentalità verso noi stessi.

Nella mia università c'è praticamente tutto il mondo, dall islanda al giappone al sudafrica, e TUTTI conoscono l'italia per 2 motivi: la mafia, e il "incula il prossimo prima che il prossimo inculi te". (pardon lo slang)

Quindi prima secondo me dovremo lavorare su di noi, su come ci rapportiamo l uno con l altro.

A milano, durante le ultime comunali, la situazione riguardo ai musulmani era: o tutti fuori, o costruiamo la moschea piu grossa d'europa. QUesto vuol dire cercare di darsi contro l uno con l altro, e finche non supereremo questo, non potremo mai fare niente contro la mafia tutti insieme, perche l unico modo per sconfiggerla è andarci contro in massa. (ovvio non con spranghe e forconi).

Ma in ogni caso, io non ho le possibilità di far niente, se non nel mio piccolo, nel cercare pensieri di pace (che non vuol dire pace fratello facciamo l amore e non la guerra sia ben chiaro!), rispetto per l ambiente etc...

Quindi anche se politicamente non faccio niente, e non voglio, lo dico tranquillamente, rischiare la mia vita, ma neanche rischiare il normale andamento di quello che è ora, non penso sia "mentalita italiana"

Correggimi se sbaglio, è davvero interessante e mi piace molto questo tread.

Anche a me piace molto parlare con te e ho creato questo 3d perchè sapevo sarebbe arrivata gente "interessante". Molti leggono e vanno...magari più attirati dal nuovo sfondo dell'iPhone. :fiorellino:

Come dicevo nell'altro post, non è oggi indispensabile "morire da eroi" come fecero loro (in un momento storico completamente diverso e ben più pericoloso), per dare un senso di partecipazione e seguito al cambiamento in questo Paese martoriato, spesso per colpe insite nella sua stessa natura, che loro iniziarono a caro prezzo.

E nel cambiamento non compartecipo i vecchi, gli adulti attempati. Quelli oramai sono andati. Figli ed eredi diretti di troppi compromessi, follie politiche di appartenenza sodale oramai degna di giusta sepoltura.

La speranza siete voi. Voi ragazzi.

Che avete informazioni, curiosità, senso critico, che vi opponete in piazza e nelle individualità, che avete avuto la "fortuna" di succedere a quello scempio senza rimanerne vittime, con mente libera di giudicare.

Se tutto qui va di merda, è perchè ci sono ancora troppi vecchi...che votano i vecchi...che accondiscendono le vecchie politiche per il proverbiale "partito preso", unito ad una buona dose di ignoranza.

Voi siete intelligenza, cultura, consapevolezza, modernità. Nel vostro piccolo e tutti insieme, con queste grandi armi, potete davvero cambiare le cose. Come i volontari delle terre siciliane. Forti dei sacrifici del passato e della loro tenacia.

Impavidi, benestanti, determinati, non in vendita.

Il vs. unico problema è che però non avrete scuse.

Non potrete appellarvi a condizioni sociali estreme e diffuse...povertà, miseria, malattie, caporalato, sottomissione feudataria...come fecero i vostri e nostri padri per giustificare la non contro-azione verso i potenti palesemente immondi.

Già smettendo di votare sempre quelli, farete un buon servizio al bene di tutti.

Se poi ci infilerete dietro un pò di azione personale, nel vs. piccolo, verso le ingiustizie che ogni giorno avete sotto gli occhi (parlo di natura, rispetto per la vita, assurdità sociali, difesa dei deboli, ecc.) allora quei ns. martiri che tanto dettero...credo vi sorriderebbero da lassù....

Come un genitore che sacrifica la sua vita in nome dei figli. E li vede infine prosperare, finalmente nel bene...seppur con tutte le problematiche che inevitabilmente resteranno. Perchè il Paese delle meraviglie... non esiste.

:fiorellino:

bruce

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Concordo, le vittime riconducibili a fatti/inciuci di Stato sono tante.

Ho voluto parlare solo di Cosa Nostra (del ventennio 80-90) in senso stretto e di coloro che vi fecero scudo con la pelle...sennò il discorso prenderebbe diramazioni a 360° in ogni dove....e finiremmo per parlare troppo di politica contemporanea nello specifico, che qui è giustamente vietato....visti i precedenti.

Direi che "inciuci " è il termine adatto :ghghgh:

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Anche a me piace molto parlare con te e ho creato questo 3d perchè sapevo sarebbe arrivata gente "interessante". Molti leggono e vanno...magari più attirati dal nuovo sfondo dell'iPhone. :fiorellino:

Come dicevo nell'altro post, non è oggi indispensabile "morire da eroi" come fecero loro (in un momento storico completamente diverso e ben più pericoloso), per dare un senso di partecipazione e seguito al cambiamento in questo Paese martoriato, spesso per colpe insite nella sua stessa natura, che loro iniziarono a caro prezzo.

E nel cambiamento non compartecipo i vecchi, gli adulti attempati. Quelli oramai sono andati. Figli ed eredi diretti di troppi compromessi, follie politiche di appartenenza sodale oramai degna di giusta sepoltura.

La speranza siete voi. Voi ragazzi.

Che avete informazioni, curiosità, senso critico, che vi opponete in piazza e nelle individualità, che avete avuto la "fortuna" di succedere a quello scempio senza rimanerne vittime, con mente libera di giudicare.

Se tutto qui va di merda, è perchè ci sono ancora troppi vecchi...che votano i vecchi...che accondiscendono le vecchie politiche per il proverbiale "partito preso", unito ad una buona dose di ignoranza.

Voi siete intelligenza, cultura, consapevolezza, modernità. Nel vostro piccolo e tutti insieme, con queste grandi armi, potete davvero cambiare le cose. Come i volontari delle terre siciliane. Forti dei sacrifici del passato e della loro tenacia.

Impavidi, benestanti, determinati, non in vendita.

Il vs. unico problema è che però non avrete scuse.

Non potrete appellarvi a condizioni sociali estreme e diffuse...povertà, miseria, malattie, caporalato, sottomissione feudataria...come fecero i vostri e nostri padri per giustificare la non contro-azione verso i potenti palesemente immondi.

Già smettendo di votare sempre quelli, farete un buon servizio al bene di tutti.

Se poi ci infilerete dietro un pò di azione personale, nel vs. piccolo, verso le ingiustizie che ogni giorno avete sotto gli occhi (parlo di natura, rispetto per la vita, assurdità sociali, difesa dei deboli, ecc.) allora quei ns. martiri che tanto dettero...credo vi sorriderebbero da lassù....

Come un genitore che sacrifica la sua vita in nome dei figli. E li vede infine prosperare, finalmente nel bene...seppur con tutte le problematiche che inevitabilmente resteranno. Perchè il Paese delle meraviglie... non esiste.

:fiorellino:

Di nuovo parole che mi piacciono.

Come hai scritto ora riesco a capire di piu cosa intendi per far qualcosa, e allora anche io mi ci butto dentro.

Ammetto che purtroppo per anni, quelli dell adolescenza del menefreghismo/partito preso senza sapere esattamente cosa stesse succedendo, sono finiti.

Ora ho mie idee politiche, ma che qua mannaggia non posso esprimere...anche effettivamente non prenderei nessun partito dato che ormai son 3 anni che non voto e che mi ritengo apolitico, chiudo qua prima di una seconda bannazione!

Quello che hai scritto tu è quello in cui cerco di impegnarmi, son tutti quei piccoli gesti che pian piano ti rendi conto che portarenno ad un futuro migliore, e che tutti dobbiamo impegnarci a compiere.

Parole tristi e vere quando si dice italia paese di vecchi. ci governa gente col bastone, che ha visto ed e abituata ad ere totalmente diverse. e chi li vota sono i nostri nonni, partito preso per forza dopo 40, 50 o 60 dallo stesso partito!

Guarda il parlamento svedese, norvegese, olandese...il piu vecchio avrà 60 anni!

Perche le grosse multinazionali vanno avanti? perche sono gestite da gente nuova, giovane, che sa pensare NEL 2011, e non che vuole portare la tradizione del '60 .

Quindi effettivamente uno dei punti piu critici che non fa muovere l italia e questo.

PErche influisce sulla mentalità, partendo da uqello che ci insegnano a scuola.

Io ho fatto il liceo scientifico, indirizzo scienze, quindi con ancora piu ore di materie scientifiche rispetto alle altre classi. Nonostane questo avevo piu ore di latino che di scienze, piu ora di filosofia che di fisica, piu ore di storia che di algebra.

E per questo che gli studenti italiani non vanno da nessuna parte, hanno tutti le stesse basi.

In america in UK e in francia, a 16 anni scegli il college con le tue materie. Inizi ad indirizzarti nella vita, prendendo già la tua vita, aumentando le possibilità si "spaccare" in quello che farai.

Oddio forse ho dilagato un po..

Ma è tutta quella "rabbia" nel vedere ora l italia da fuori.

Ogni giorno che vivo qua a Londra, mi dico se davvero tornero in italia..e l unico motivo per cui mi manca sono parenti e amici, perche da quella nazione non ho mai avuto niente, da soddisfazioni politiche, non del "mio" partito ma in generale, ilpoter dire ok che bello la mia nazione ha una buona nomea all estero la sua economia funziona non ci sono corrotti a livelli allucinanti, non c'è berlusconi, e non lo dico x luogo comune il mio primo voto era andato a lui anni fa, ma davvero siamo uno zimbello visto dagli stranieri..

Nel nostro piccolo, combattiamo la nostra battaglia, questo è certo

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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Dal basso della mia esperienza di vita posso dirti che sebbene io sia stato decisamente colpito e talvolta umiliato (come italiano) dall'opinione pubblica straniera durante il corso della mia giovinezza, girando poi il mondo (spesso per lavoro) o semplicemente indagandolo... ho avuto modo di appurare che non tutte quelle critiche provenivano da un pulpito meritorio di farle. Quantomeno non completamente.

E' certamente vero che il nostro Paese ha dato (e tuttora dà) spettacolo per nefandezze varie...ma è altrettanto vero che in altri luoghi ci sono porcherie assimilabili (magari su fronti diversi, ben più pese) che però vengono taciute. Noi siamo teatrali, sputtanosi e quasi felici di svendere al mondo le ns. porcherie. Gli altri se le tengono ben strette...e le impari solo se vai là a parlare con la gente o scavando nei meandri storici...perchè all'apparenza...l'informazione pubblica..... :angioletto:

La Scandinavia è world record-country per tasso di alcoolismo e suicidi, le gente è alienata, la polizia bastona e arresta per strada chi minimamente barcolla (questo l'ho visto io, a Stoccolma).

La Grecia sparava (o asseriva lo avrebbe di certo fatto) sui barconi di immigrati e per questo non ci vanno più. Gli Stati Uniti sono i maggiori fomentatori di guerre nel mondo, anche se gli americani medi si occupano poco di quello e più volentieri fanno plausi entusiastici al talk show in prima serata che racconta l'episodio di chi ha salvato un procione dalla strada (peraltro meritorio).

Se l'Inghilterra è davvero una Nazione così retta...spero possano confermarlo gli irlandesi del nord...le ex/attuali colonie...o gli stessi Scozzesi e Gallesi.

Dell'Africa taccio per carità cristiana...e sull'Asia stendo un velo pietoso.

Il discorso sarebbe lungo...ma mi fermo qui perchè rischierei di appellarmi a troppa retorica.

Con te, e con gli altri che rappresentano il ns. futuro, vorrei parlare del domani...perchè ieri è già passato.

L'errore più grave, il loop dal quale il ns. Paese non riesce ad uscire...è considerare ciò che è stato come inevitabile premonizione su ciò che sarà. Non deve per forza andare così. I tempi cambiano e le genti... cambiano. Purchè ne abbiano voglia e coraggio.

Credo, voglio credere, che le cose possano prendere direzioni diverse...partendo dal dimenticare vecchie faide, rivendicazioni politico-sociali che ormai sono un qualcosa di risibile, antichi contrasti ormai estemporanei e posizioni di parte indifendibili (restando nella ragione). Bensì ripartendo da zero. Con una nuova classe politica composta da giovani non corrotti da decenni di biechi compromessi.

Un bel colpo di spugna. Fatelo.

Mandate a casa tutti (con voto, consapevolezza ed operato...anche nel piccolo) e appropriatevi di quella liceità che tanto manca a questo Paese e vi porta ad andarvene. Perchè tra poco voi ne sarete i protagonisti...o magari i vs. fratelli e sorelle.

Non vi preoccupate, i vecchi creperanno...prima o poi. Gettate le basi per un prossimo "mondo nuovo".

Perchè la solita menata del "qui è sempre andata così, niente mai cambierà quindi mi adeguo", non varrà l'accesso (come direbbe un prete) al proverbiale regno dei Cieli...^^ (al quale personalmente non credo, ma mi veniva bene la similitudine con la religione)...

Non ascoltate i padri o i nonni con troppi limiti, problemi di gioventù, traumi esistenziali...da sempre strumentalizzati dalla poca e deviata informazione. E soprattutto non abbandonate queste terre, sfiduciati.

Volenti o nolenti, questa è la vs. casa...la dimora dei vostri avi.

Azione lecita...non serve altro. Perchè il lassismo rassegnato è la LORO (dei vecchi cenciosi politici) migliore arma per continuare così...nella vecchia troia repubblica delle banane.

La testimonianza di quanto, a dispetto delle nobili intenzioni teoriche da parte di tutti... ma infine evidente rassegnazione ed uniformazione concreta delle masse (e quindi anche dei giovani), si finisca col votare sempre quelli... sta in una battuta di un comico che alla sua platea un giorno disse:

"Sono stato a far spettacoli in centinaia di teatri/piazze italiane, per anni. Con migliaia di spettatori per volta. Ogniqualvolta ho dato addosso al Presidente del Consiglio di turno, mi è stata fatta da tutti una standing ovation. Sembrate tutti avversi a questo/quel personaggio, peraltro rieletto più volte con la consistente maggioranza dei suffragi. La mia domanda a lor signori quindi è: se davvero tutti la pensate così...ma chi cazzo l'ha votato?"

:fiorellino:

bruce

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