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Parliamo di salute...


cerion86

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Giusto in questo periodo a scuola stiamo facendo il primo soccorso, ma mi ci hanno detto che il massaggio cardio-respiratorio non lo faremo perché troppo complesso. Al massimo posizione antishock :DD

Questo é per darvi l'idea di come siamo messi...

ecco infatti, io ricordo solo la respirazione bocca a bocca...il mio manichino non voleva respirare...bastardooo

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ecco infatti, io ricordo solo la respirazione bocca a bocca...il mio manichino non voleva respirare...bastardooo

L'American Heart promuove una campagna di solo massaggio cardiaco per chi non può fare un corso esteso, evidenze scientifiche dicono che è meglio fare il solo massaggio se non si è capaci a fare la respirazione, in più non so quanti avrebbero voglia di mettere la propria bocca a contatto con quella di uno sconosciuto, o avere dietro una mascherina...

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Ciò che si è obbligati a fare è fermarsi e prestare soccorso, anche solo chiamando il 118.

In un incidente la persona va tendenzialmente lasciata dov'è a meno di pericolo immediato di vita (anche qui 118...) e posizione antishock o "posata sulla schiena" sono solo da evitare.

L'incidente però rientra in quelle situazioni complesse da primo soccorso, non è di base un arresto cardiaco in cui una persona davanti a te collassa a terra e va in arresto cardiaco, io mi riferisco a queste, al momento. Anche ne video, che voleva solo essere "un esempio" parla giustamente di "sudden collapse", non incidenti o cose simili.

Il codice penale dice che:

Pertanto è chiaro che basta la chiamata al 118 per non essere perseguiti per omissione di soccorso.

Questo purtroppo è un grave errore: 20 o 70 anni è esattamente uguale. Le coste rotte si riparano, un cuore fermo per 8 minuti non più. Non pagherai mai fior di quattrini se hai rotto le coste ad un morto, e non è certo quella la causa che lo fa morire (era già in arresto!).

Infatti il codice penale chiarisce (ad integrazione di quanto sopra) che:

Quindi tu che vai a massaggiare una persona in arresto cardiaco non fai altro che tentare di "salvarla da un pericolo attuale e grave alla persona". Il danno causato dalla rottura di una costa nel tentativo di salvargli la vita è, come dice il codice stesso, "non punibile".

Non mi affiderei al primo sito che trovo, ma non dice cose errate: se ti trovi una persona a terra che sta male non fare alcunché, chiama il 118. Ma se chiami il 118 per una persona collassata a terra saranno addirittura loro ad invitarti a fare un massaggio cardiaco se il torace non si espande (e pertanto pare non ci sia attività respiratoria). Avere un operatore 118 al telefono con cui concordare il tuo operato è ancor più una certezza.

Non si diventa capaci sicuramente guardando un video, hai estremamente ragione. Il video serve a far capire quanto è semplice. Tuttavia le linee guida internazionali, basate su solide evidenze scientifiche di "quanti salvati portano" invitano anche il personale non formato ad eseguire un solo massaggio cardiaco, indicando che i sistemi di emergenza territoriale (118) devono guidare la persona sul posto a valutare e fare. E a sto punto anche solo aver visto in un video aiuta a capire le parole dell'operatore 118, chiaramente non è abbastanza per saperlo fare bene!

dove sta la legge che specifica che basta chiamare il 118 per declinare ogni responsabilità durante il proprio maldestro intervento?

io nn ho parlato della rottura di uan costola, ma di un peggioramento dovuto all'improvvisarsi rianimatori, il che è molto differente.

il sito che ho trovato è 1 mica dovevo fare un elenco di link, ogni sito che ho visto, specifica che i feriti non vanno mai toccati, in nessun caso, se nn per fermare emorragie o messi in poisizioni di sicurezza, ad esempio se uno stramazza in mezzo ad una strada provinciale

poi il discorso non è riguardo una persona che muore e poi mi fa causa, al max la causa la faranno i parenti, poi in ogni caso dovrai dimostrare, avvocati e mica avvocati, non esiste una legge che ti tuteli da una famiglia incazzata che vuole farti causa, e se esiste, andrà comunque valutata da un giudice, poi magari dopo un paio di anni sei completamente assolto, dopo aver sborsato fior di quattrini epr gli avvocati.

concludo dicendo che nn sto affermando che sia sbagliato cercare rianimare (mio padre ha avuto ben 3 infarti e 1 arresto cardiaco), ma che vada fatto solo ed esclusivamente se si è sicuri di ciò che si sta facendo, in caso contrario, aspetterei solo l'ambulanza, la cosa sicura al 100%, è che nessuno ti darà mai la colpa per un mancato massaggio cardiaco, se nn ne sei capace, mentre aspetti i soccorsi.

consapevoli delle proprie azioni e di eventuali conseguenze

PS

comunque, l'omissione di soccorso è una cosa, basta fermarsi e chiamare l'ambulanza per nn incorrere nell'omissione, non c'è scritto che se intervieni in maniera errata, anche se al telefono il 118 ti dice di farlo, sei sollevato dalle responsabilità penali.

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Nikapple che che tu debba rileggere l'intervento che hai citato.

Non ho parlato di improvvisarsi rianimatori, ho parlato di massaggio cardiaco su una persona in arresto cardiaco che difficilmente può aggravarsi. Ho parlato di saper cosa fare quando si è con un parente, che potrebbe essere colto da malore. Ho esposto evidenze scientifiche e non eventuali siti. Ho invitato a fare un corso, che non è quello per diventare soccorritori volontari.

Tu confondi l'incidente, traumatico, dal malore e arresto cardiaco. E non hai nemmeno capito il mio intervento sull'omissione di soccorso, confondendo l'art 593 del C.P. (omissione di soccorso) con l'art. 54 del C.P. (stato di necessità).

L'invito, e lo ripeto, è sempre quello di fare un corso, di affrontare queste tematiche e avere un minimo di coscienza per imparare ad effettuare un massaggio cardiaco su una persona a voi vicina e su uno sconosciuto. Sapere che queste tecniche non sono riservate alla classe medica e sapere che le problematiche legali sono molte meno di quante immaginiate, del resto gli Stati Uniti sono forse il paese con più cause medico-legali e tuttavia un Paese con una enorme diffusione di queste manovre salvavita, e sicuramente uno di quelli dove si salvano più vite.

Per ora, purtroppo, nessuno vi può obbligare ad impararle e il problema viene demandato alla vostra coscienza civile. Sono felice di vedere che ci sono persone giovani che non hanno ancora perso tutti i sogni e le speranze di veder migliorare le cose e si mettono in gioco per imparare a salvare vite, anche se nella speranza che non debba mai capitargli.

Personalmente, mi ha sempre fatto più male veder una persona cadere a terra e non sapere cosa fare, piuttosto che pormi il dubbio e defilarmi, così ho imparato queste manovre a 15 anni. E ho sempre fatto il possibile per diffonderle incontrando fortunatamente moltissime persone che ne hanno capito l'importanza. Credo che se esistono linee guida universalmente riconosciute per il personale non sanitario, forse, debba avere un senso.

Poteva essere una chiacchierata per capire cosa fare, come organizzare i corsi, a chi chiedere, quali sono i reali benefici... invece come al solito si pensa subito a fare il meno possibile e proteggere se stessi. Tipicamente italiano, ma non date la colpa "al paese".

Credo che il discorso in merito alle responsabilità si esaurisca quando ognuno resta sulle sue posizioni, se qualcuno vuole chiedermi qualche info in merito alle manovre e ai corsi, anche in privato, son qui. ;)

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le lesioni colpose possono provenire sia da un incidente, sia da uno che sta male, cambia poco sotto questo punto di vista.

PS

nn ti sei rferito specificatamente al parente, ma a tutti, nn cambiare le carte in tavola.

al parente è ovvio che uno prova a fare il possibile, ad un estraneo, tu consigli di intervenire, io dico che se nn ne sei capace devi startene fermo, c'è poco da girarci attorno, poi siamo comunque in un paese libero, chi se la sente intervenga, a suo rischio e pericolo, sapendo che nulla lo tutela in caso le cose peggiorino.

ora nn farmi pesare il link di un sito perchè tu hai fatto il corso, non è che ho 5 anni e che sono nato ieri, vedrai che in tutti i casi, quello che c'è su quel sito, è anche veritiero (altrimenti potresti intervenire anche in caso di incidente, cosa che il codice vieta espressamente, pure un incidente è uno stato di necessità), nessuno consiglierà mai a uno che nn se la sente o inesperto, di toccare una persona che sta male

continui a ripetere l'omissione di soccorso, ma che c'entra? quella entra in causa se te ne vai quando vedi uno che sta male, e comunque ogni legge, nel caso le cose peggiorino, andrà al vaglio degli inquirenti, non esiste nulla, ma nulla che ti possa scaricare dalle responsabilità.

se però vieni qui credendo di avere una cosicenza civile più elevata perchè tu hai fatto quel corso, c'è poco da aggungere

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Continui a buttarla sul personale credendo di sapere chi sono io e cosa mi credo. Tu stesso dici che bisognerebbe prima sapere cosa fare, ma non hai mai accennato a voler fare uno/due/tre corsi.

Sul fatto che "nessuno" consiglierà mai ad una persona di fare un massaggio cardiaco se inesperto, non so più come dirti che è previsto nei protocolli di attivazione del 118 (poi chiaramente nessuno ti obbliga).

E continui a non differenziare il primo soccorso generico (dove sono il primo a dire di non fare nulla, anche perchè nel trauma la cosa più importante è non fare nulla) dal mero arresto cardiaco, dove non fare nulla fa morire il paziente.

L'omissione di soccorso l'hai tirata in ballo tu... :rolleyes:

Cmq io consiglio di fare qualche corso, perché si è meglio avere idea di ciò che si sta facendo. Se devo quotarti il mio primo messaggio, lo faccio:

Parliamo spesso di salute, abitudini salutari, diete quasi perfette ma senza approvazione scientifica ma poi... voi sapete salvare una vita?

Dopo un arresto cardiaco ogni minuto che passa prima di una rianimazione cardiopolmonare riduce del 10% le possibilità di sopravvivenza. Eseguire una rianimazione caridopolmonare sul posto porta la percentuale di sopravvivenza dal 5% (in caso di sola chiamata al 118 e attesa) al 60-70%, se chi chiama l'ambulanza sa anche effettuare un massaggio cardiaco (e magari avesse a disposizione un defibrillatore automatico).

Questo è un video, purtroppo in inglese ma chiarissimo, per capire cosa fare... basta sostituire il 911 con il nostro 118. E poi gambe in spalla e andate a fare un corso!

Chissà cosa c'è di tanto strano... :rolleyes: forse preferivi che ti dicessero che tutto ciò può farlo solo un medico così bastava fare spallucce e via, un problema in meno!

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se ti è sembrato un attacco personale me ne scuso, nn era mia intenzione, riassumendo in due righe quello che penso sulla questione,

se sei capace e sai cosa fare, intervieni, se nn lo sai chiama 118 e stai fermo, tutto qua, io nn vorrei che un estraneo incapace toccasse un mio caro e se dovesse poi finir male, anche per cause indipendenti, immagina con chi me la prnederei, credo che si comporterebbero tutti così, nn solo io.

nn menziono di far corsi, perchè nn ho tempo, faccio il grafico di giorno da lunedi a venerdì e il cuoco la sera dal mercoledi alla domenica, ben venga la gente che fa i corsi, ma nn tutti abbiamo la stessa vita e gli stessi impegni:)

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Scusate, non ho letto tutto il 3d, ma mi inserisco, magari ripetendo concetti già espressi, scusatemi. :rolleyes:

Sono volontario di CRI da 8 anni, intensi...attualmente in stand by da quasi tre mesi causa problemi personali che non mi permettono di fare servizi opportuni.

Nel mio percorso... non mi sono privato di nulla, perché ci ho sempre creduto: oltre al corso base, ho preso la patente di emergenza (BE) e sono divenuto operatore DAE (defribillatore semi-automatico in dotazione agli equipaggi).

Nei vari corsi sostenuti, ritengo quello più valido il cosiddetto BLS (con l'aggiunta del - D in caso di defibrillazione DAE): una parte di esso è rappresentata dalla rianimazione cardio-polmonare (RCP), proprio perché secondo me dovrebbe essere nota a QUALSIASI PERSONA...anche non coinvolta nelle pratiche di primo soccorso, come noi.

Un pò di tempo, tra tutto quello che sprechiamo nel corso della ns. esistenza in cazzate inutili, speso per contribuire a salvare una vita, magari di un ns. caro.

E' così. Con poche nozioni ed altrettante ore di studio "devolute" a questa pratica, si possono salvare vite.

Se anche uno non lo fa di "mestiere" o per "vocazione", non è esentato a livello etico ed umano dall'apprenderle.

Aggiungo una cosa: perché non se lo perdonerebbe...sapendo quanto poco ci voleva.

Un esempio semplice, che ovviamente non si può estendere all'intervento nei confronti di "chiunque" se non con cognizioni specifiche ed abilitazioni.

In una serata tra amici, qualche tempo fa, decisi di divulgare ai miei ospiti quanto avevo appreso. E non sono un istruttore.

Ero fresco di un corso di re-training BLS-D, e sfidai i miei amici a passare una semplice serata all'insegna di qualcosa di utile...una serata diversa dal solito.

Passammo 3 ore a fare prove (non precise in quanto mancanti di manichini e palloni ambu collegati a bombole di ossigeno) ma tutti ne trassero un piccolo beneficio cognitivo...almeno in teoria. In cuor mio pensavo....quasi niente.

Fino a quando....

Circa 1 anno fa una mia amica di quella famosa serata, la più convinta ed attenta, mi chiama piangendo e mi dice: Dio ti benedica....mi hai permesso di salvare la vita di mia madre. :shock:

Per farvela breve, era in casa con la madre...quando si è sentita male. Infarto di media entità (si scoprì poi) ma comunque arresto cardio-respiratorio.

Presa dall'agitazione, ma consapevole delle procedure, la mia amica chiamò subito il 118 spiegando per bene i sintomi (perché invece blaterare: correte correte!!! mia madre sta morendo...è spesso causa di caos nelle informazioni e perdita di tempo) e, nell'attesa dell'ambulanza ed auto medica, ha provveduto, scavando nella memoria, a mettere in pratica ciò che le insegnai quella sera. Massaggio cardiaco per mantenere la circolazione...insufflazione tramite la bocca per ossigenare il sangue.

I medici stessi, arrivati purtroppo solo dopo 15 minuti, le hanno confermato avesse salvato la vita alla madre...con quelle due "misere" operazioni...

Eh si...perchè il danno anossico cerebrale (derivante dalla mancanza di afflusso di sangue al cervello nel tempo) per oltre 9-10 minuti, decreta la morte cerebrale. Un essere umano che può pure sopravvivere fisicamente ad un evento del genere, diventa un vegetale.

Ora ditemi: a meno che non abitiate a due passi da una sede di CRI...tra il tempo che ci mettete a realizzare il problema, la chiamata al 118, la derivazione dello stesso 118 alla sede CRI di competenza, la prontezza ed arrivo fisico dei soccorritori....pensate passino meno di 10 minuti?

Questo è il motivo per il quale chi ha arresti pesantucci...di solito è un uomo morto.

pensateci....

Sembrano cagate ma qualche ora di corso (anche solo per voi stessi) potrebbe salvare la vita a vostra madre, vostro figlio....e non dite che non la trovate perché impegnati. Solo il tempo che passate qui a rispondere ai vari topic, rende risibile quell'affermazione.

Purtroppo poi, non va sempre così...talvolta non si può far niente comunque.

Ma se avrete fatto il possibile, secondo me, vi sentirete almeno un pelo meglio.

bruce

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Non capisco una cosa: come fa un "non addetto ai lavori" a dire che non è per non addetti ai lavori? :gira:

Chiamare il 118 e attendere istruzioni vuol dire che ti dicano "secondo te respira? no? allora mani in centro al torace e premi forte e frequente finchè non arriva il medico".

Il corso non sostituirebbe MAI la chiamata al 118 durante la quale il non addetto ai lavori può guadagnare lucidità e chiedere conferme, ma aver fatto un corso ti aiuta a saper già fare quello che ti dicono di fare. Esistono studi con evidenze scientifiche che dimostrano che un "non addetto ai lavori" che ha fatto un corso salva più vite di un "non addetto ai lavori" che non ha fatto un corso. Addirittura chi ha imparato a casa con un manichino da 18 euro e un dvd salva più vite di chi non l'ha visto.

Queste manovre, soprattutto limitate al solo massaggio cardiaco, sono facili da eseguire e da ricordare. Proprio l'altro giorno ho fatto lezione in un liceo e dopo la teoria, in cui ho solo fatto vedere come si fa un massaggio cardiaco, una ragazzina minuta di 16 si è alzata e ha provato su un manichino riuscendo a portare a termine un massaggio efficace, e così di seguito la maggior parte dei suoi compagni.

Per come è la classe medica ti assicuro che non sarebbero minimamente intenzionati a far fare ad un "non esperto" una manovra di loro competenza. In mezzo mondo, anche in Italia, sempre più persone sanno imparare queste semplici manovre portando enormi risultati.

Posso chiederti se gentilmente potessi fornirmi qualche link e informazione?

Qualche sito,blog,pdf dove potermi informare anche in inglese sarebbe molto gradito.

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Sì ma basta nascondersi dietro "al paese", basta non fare nulla perchè non lo fa nessuno. Non è il "paese" il problema, ma i mezzi-uomini che lo vivono, e vediamo di non essere noi i mezzi-uomini di comodo!

Perchè si parla tanto di pseudo tecniche, diete, e rimedi bantù e poi ci si rifiuta di imparare una cosa BANALE, ed efficace...

Hai tutta la mia solidarieta' e tutto il mio appoggio per quello che dici. Si tratta di un semplice massaggio cardiaco fatto di soli tre gesti e finanche un video youtube basterebbe per aumentare la percentuale di sopravvivenza in caso d'arresto cardiaco. Diverso sarebbe usare un defribillatore.

Non c'e' niente da rischiare, si e' arrestato il cuore, la persona e' morta. Tutto quello che riesci a fare nei dovuti gesti puo' essere solo una speranza in piu' per il malcapitato.

Non in Italia... ma in molti paesi europei queste lezioni le danno nelle scuole rilasciandoti un piccolo certificato. Poi, e' chiaro che di fronte al disagio reale c'e' chi se la fa sotto e chi riesce ad intervenire in aiuto ma questo fa parte del carattere e non della mentalita' bigotta delle persone.

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  • 2 settimane dopo...

Wow... ho volutamente lasciato la discussione per alcuni giorni, mi stavo innervosendo e mi son reso conto che non contribuivo più a nulla... e siete venuti fuori voi.

Toccante il racconto di @@ilbruce , se vorrai raccontarmi due dettagli in più, anche in privato, te ne sarei davvero grato: questi racconti sanno smuovere le persone. Fai un corso istruttore/monitore e mettiti a fare corsi perchè credo che tu ne abbia la stoffa ;)

Grazie anche @@marfel , è tutto vero e credo che prima o poi dovremmo arrivarci anche noi ai corsi obbligatori nelle scuole, basta davvero poco. Addirittura l'American Heart ha pubblicato i risultati di uno studio quest'anno e ha dimostrato che il defibrillatore automatico è sicuro ed efficace anche usato da chi non ha fatto un corso di formazione... figurati a farlo!

Così colgo l'occasione di rispondere anche a @@SoLow , cerca materiale di società scientifiche serie e importanti: American Heart Association (AHA), European Resuscitation Council (ERC), ILCOR, Croce Rossa e IRC (che pubblicano meno materiale online). Se ti interessa c'è anche la nascente Salvamento Academy o cmq la Società Nazionale Salvamento. Troverai piccole differenze di metodo: di fatto non c'è vera dimostrazione che le discordanze salvino più o meno vite, per cui han differenziato secondo loro convinzioni logiche o didattiche. Fai bene attenzione che invece sia tutto aggiornato, ora siamo alle linee guida 2010 e verosimilmente escono ogni 5 anni. Se non trovi molto scrivimi e ti fornisco info più dettagliate. Dimenticavo, molto attiva in formazione della popolazione è la British Red Cross!

Per @@nikapple , amici come prima. Non è da tutti e non si può nè si deve obbligare nessuno, ma se ci credi fai il possibile per convincere i meno convinti, ed è il mio caso. Il racconto di @@ilbruce è toccante e dice tutto... aggiungo solo che corsi di questo tipo, semplice BLS durano 4-5 ore, io li faccio adattandomi il possibile alle necessità degli allievi, magari organizzando gruppetti di persone con le stesse necessità. Il più è trovare chi li fa seriamente e credendoci veramente, non sai quante persone trovo che arrivano con idee sbagliate dai corsi di sicurezza sul lavoro...

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Ciao cerion...

Purtroppo ora come ora non ho nemmeno tempo per far servizi decenti...figuriamoci sostenere training da monitore...e far corsi ai ragazzi...

Sai meglio di me quanto sia di fatto un lavoraccio....me lo hanno chiesto più volte, appellandosi a quella che tu definivi "stoffa"...

Effettivamente forse ci sono portato...so motivare la gente e renderla partecipe...perchè mi piace, lo sento dentro, ci tengo...ma purtroppo, in questo particolare periodo, devo sacrificare il volontariato per questioni personali.. Spero presto di poter riprendere a tempo pieno...chissà...in momenti più sereni.

Su quel particolare evento meraviglioso...non ho molto di più da dirti...di solito le grandi cose della vita si spiegano con poche parole.

Insegnai ciò che sapevo a Miriam (la mia amica) così come ad altri convenuti....molto più distratti.

Lei era la più attenta...la più interessata, la più consapevole.

Ha salvato sua mamma, purtroppo già afflitta da altre patologie, con quei piccoli insegnamenti....grazie a quella sua attenzione, forse figlia della sensibilità di chi ha "già vissuto l'inferno" di persona, e del suo comprendere il significato delle mie parole e sollecitazioni.

La mamma di Miriam è ancora tra noi, a quasi un anno da quell'episodio. Non sta bene...ma c'è ancora, vigile e quasi indipendente (i deficit riguardano altri eventi precedenti). Ed è con sua figlia.

Ti assicuro che la sera nella quale mi arrivò la telefonata della mia amica, mi sentii come non mai....seppur abituato a certi eventi...un appagamento profondo in quanto indiretto rispetto alla mia opera di ogni giorno....un senso di felicità indescrivibile.

Credo che certe esperienze vadano solo vissute, perché raccontate perdono di efficacia. Ma il bello sta anche nell'ascoltare le casistiche altrui...e farne tesoro. Perché si possano avverare....anche nel ns. piccolo. Rendendo qualche volta possibili... i miracoli... a portata d'uomo.

Spero sinceramente che i ns. amici qui dentro riescano a comprendere ciò che stiamo dicendo...e quanto sia basilare e determinante non demandare sempre ad altri (che spesso non ci sono o non arriveranno in tempo) la vita dei ns. cari....o di chi incontriamo per la strada, bisognoso di un aiuto.

Un caro saluto.

b.

bruce

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Mio fratello anni fa fece un incidente in moto, era disteso a terra, passava un medico e gli ha prestato il primo soccorso.

Tra le altre cose gli ha tolto il casco, bene quando è arrivata l'ambulanza, e la polizia, ha dovuto seguirli, per identificarsi e per spiegare per quale motivo fosse intervenuta, anche se c'era la possibilità di fratture e trauma cranico.

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@@lughi , mi sembra tutto corretto: MAI togliere il casco a meno di dover effettuare manovre salvavita. Purtroppo sono errori banali che a volte fanno anche i medici, ma magari aveva avuto ragione di farlo. E se devi farlo c'è un modo corretto per farlo.

Il trauma è molto molto più complesso da gestire e vale la regola del non toccare nulla e far stare i coinvolti fermi come si trovano.

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Infatti. A meno che, appunto, non si tratti di manovra salvavita (i casi nei quali, per seria compromissione delle funzioni vitali, il preservare la vita del paziente diventa primario rispetto alle possibili conseguenze che puoi causare tu "maneggiando" un trauma senza strumenti e supporto competente) ...se vi trovate in situazioni simili non fate nulla ed aspettate l'arrivo dei soccorsi.

Quel medico si è preso una bella responsabilità.

Come dice cerion, esiste una manovra per togliere il casco diciamo "in sicurezza". Ma si deve essere ben istruiti e soprattutto bisogna essere in DUE.

Chi toglie un casco da solo, si prende un bel rischio. Medico o no.

bruce

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Salve a tutti cari colleghi...

ebbene si anche io faccio parte di questa bellissima famiglia chiamata Croce Rossa Italiana, sono un pioniere da 4 mesi e sto per diventare fra un mese V.D.S. (Volontario di soccorso), facendo, per chi non lo sapesse, il corso di 2 livello.

Sono successi tanti eventi per il quale mi sono iscritto, per lo più personali, ma il motivo principale, è quello del "non saper cosa fare, in caso di necessità".

Mi sono trovato a non effettuare un intervento per paura psicologica e per paura di sbagliare, e questo devo dire che mi ha dato particolarmente fastidio, il senso di non aiutare una persona in difficoltà non mi è piaciuta affatto! Anzi da li in poi mi sono promesso di imparare almeno le tecniche basi di primo soccorso, e credetemi bastano 4 ore alla settimana per un mese, e sarete più tranquilli e sicuri in caso di bisogno...

Salvare la vita ad una persona, bambino, anziano o quel che sia è la cosa più bella e soddisfacente di questo mondo!

Il Defibrillatore, a parer mio, deve essere posto in qualsiasi angolo della città, perchè come ha detto @cerion86, ad ogni minuto che passa è il -10% di poter salvare il paziente.

Mi hanno insegnato al corso, che per fare il massaggio cardiaco, la procedura corretta, correggetemi se sbaglio, è quella di togliere gli indumenti per liberare il torace, in modo da eseguire le manovre senza che i vestiti creino fastidio o spessore e per di più se dovete fare un BLS-D ovviamente con in vestiti in dosso è impossibile farlo ( poi, se vogliamo essere precisi, in teoria, bisognerebbe depilare il petto della vittima per non creare bruciature). Succede, che il mio insegnante esegue le manovre correte senza alcun problema, fortunatamente riesce a salvare la vittima, ma dopo essersi ripreso, invece di ringraziare il soccorritore, l'ha denunciato per risarcimento "felpa tagliata"! indovinare un pò?? perchè era di marca famosa e li era costata un sacco di soldi. Voi ora pensate come ci siamo sentiti dopo aver compreso questo discorso.... Cioè, io ti salvo la vita e tu cosa fai? mi chiedi il risarcimento della felpa? ma stiamo scherzando?

Ora capisco il perchè, le persone si astengono nell'agire.

E' difficile lo ammetto, ora stiamo parlando tranquillamente, ma pensate se dovesse succedere una situazione di emergenza... il caos, agitazione, ansia, angoscia, sudorazione, il cuore a mille... non è facile!! Però ammiro chi c'è la fà e chi se ne frega della denuncia o cose simili. Personalmente non mi è mai capitata una cosa del genere e spero che non mi capiti mai, ma se dovesse, credetemi, agirei senza alcuna preoccupazione, anzi la mia preoccupazione è rivolta verso il paziente!

Comunque chi non se la sente, l'unica cosa da fare è chiamare il 118, stop! Ma se provate a incrociare le mani e dirigerle verso il petto della persona e provare a fare le manovre che vi dirà il 118, state tranquilli che non sbaglierete, anche perchè in quei casi vi verrà una forza tale che nei momenti "normali" non avreste mai scoperto. Pensate che una mamma, se vede suo figlio incastrato sotto una macchina, in quel momento la può sollevare da terra con la propria forza e liberare il povero figlio, senza alcun problema. Ricordate l'adrenalina è un ormone che vi da una forza e un coraggio tale, da non crederci. Quindi non abbiate paura!

Emanuele

...L'Amore è per la psiche, ciò che il nutrimento è per il corpo...

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eheh, la cosa della maglia tagliata è famosa, capita spesso con le tute in pelle dei motociclisti...

massì vabbè ma se si leggono il codice penale capiscono che è una denuncia ridicola che li porterù solo a perdere soldi nella causa... si chiama "stato di necessità" :)

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@@Barclast

Ciao.

Relativamente al DAE, ogni equipaggio ha da tempo in dotazione rasoi usa e getta, siano essi nello zaino o all'interno della custodia dello stesso DAE.

Rasare le parti del petto preposte alle due piastre è operazione rapidissima (non siamo dal barbiere e si fa velocemente, a secco) e non pregiudica i tempi di intervento fattivo. Si è sempre in due....con ruoli ben precisi e tempi stabiliti.

Sono felice del tuo entusiasmo/sensibilità e ti invito a perseverare, anzi, andare sempre oltre....migliorandoti ogni giorno.

Sulla questione felpa...già....può capitare....come per le tute da moto (cerion lo ha già accennato)...molto costose.

Ovviamente MAI nessun giudice ti darà torto in una eventuale causa con questi profili.

Non ci sono precedenti contrari, a mia memoria... a fronte di svariate rimostranze. Per ovvi motivi.

Sarebbe come pretendere, in un incidente stradale, che i vigili del fuoco ti ripagassero la sportella dell'auto, divelta per estrarti dalle lamiere.

Pensa che da noi, alcuni anni fa, un marito ha denunciato un equipaggio perché colpevole di aver denudato il petto della moglie durante un arresto nel bel mezzo di una piazza cittadina (con tutti i passanti curiosi che le vedevano il seno), per poter procedere alle manovre necessarie per salvarla. Causa, anche questa, finita nel nulla.

Un vecchio detto recitava:"non far del bene se non hai la forza di sopportare l'irriconoscenza".

Noi di quel detto ce ne freghiamo ed andiamo avanti con la ns. coscienza, il ns. impegno e volontà.

Sono molte di più le persone che ti ringraziano con le lacrime agli occhi....credimi....e in quel momento capisci tutto. L'essenza stessa della missione di volontario del soccorso. E' una gioia indescrivibile.

Volontario....che termine profondo...a tutti i livelli.

bruce

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