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Premio Pulitzer 2012


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Rimango senza parole di fronte a certe foto, si pone sempre il problema dell'etica del fotografo o della foto.

Credo se ne possa discutere all'infinito senza mai giungere ad una conclusione valida.

Se non altro la foto è una testimonianza agghiacciante dei livelli in cui alcune menti umane si spingono, si crede sempre che certi livelli di atrocità visti in passato non possano essere replicati ed invece spesso vengono addirittura superati.

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io,invece, adoro questa foto.....

secondo me è assai forte , soprattutto in questi tempi (fotograficamente parlando). Al di là delle implicazioni etiche (sui Forum non se ne può parlare.....) questa foto, come le più importanti degli ultimi anni, ci consentono di capire dove sta andando la comunicazione fotografica.Se ripercorri i post che ho pubblicato su altri Premi , se dai una scorsa alle Mostre in circolazione (a Napoli abbiamo in questi giorni una Magnum da mozzafiato !), vedi molto chiaramente come ormai il trend (anni 2000/2010) sia cambiato e come la fotografia digitale sia diventata adulta e si sia risvegliata dalle recenti "ubriacature" grafiche.

Comunque se a te questa foto non dice niente.....tanto di cappello, per carità.

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ti spiego.. non mi dice nulla dal punto di vista fotografico perchè guardandola non è chiara.. nella scena ci sono morti, bambini e grandi, c'è una che grida.. però manca qualcosa.. l'angolo di ripresa non è interessante e non c'è un soggetto chiaro.

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io,invece, adoro questa foto.....

secondo me è assai forte , soprattutto in questi tempi (fotograficamente parlando). Al di là delle implicazioni etiche (sui Forum non se ne può parlare.....) questa foto, come le più importanti degli ultimi anni, ci consentono di capire dove sta andando la comunicazione fotografica.Se ripercorri i post che ho pubblicato su altri Premi , se dai una scorsa alle Mostre in circolazione (a Napoli abbiamo in questi giorni una Magnum da mozzafiato !), vedi molto chiaramente come ormai il trend (anni 2000/2010) sia cambiato e come la fotografia digitale sia diventata adulta e si sia risvegliata dalle recenti "ubriacature" grafiche.

Comunque se a te questa foto non dice niente.....tanto di cappello, per carità.

ti riferisci all'italia e gli italiani ?

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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http://www.palazzozevallos.com/

Esatto, da non mancare!

grazie della segnalazione, ci passerò ! :)

Sai per caso se a vlla pignatelli c'è ancora souvenirs d'italie ?

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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ti spiego.. non mi dice nulla dal punto di vista fotografico perchè guardandola non è chiara.. nella scena ci sono morti, bambini e grandi, c'è una che grida.. però manca qualcosa.. l'angolo di ripresa non è interessante e non c'è un soggetto chiaro.

non è chiara? :shock:

manca il soggetto?! :shock:

torna a studiare!!! :sediata:

il soggetto è ben evidente. è la morte. la disperazione dei vivi di fronte alla devastazione per mano dell'uomo.

non mi stupisce questo tuo commento, non sei nuovo ad esternazioni del genere, che francamente ti farebbe maggiore onore tenessi per te. :fiorellino: qui non si tratta di "mi piace / non mi piace", anzi in fotografia documental-narrativa [e non solo] non ci si può né ci si deve fermare a valutazioni soggettive di gusto, si tratta di leggere la scena e comprendere.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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non è chiara? :shock:

manca il soggetto?! :shock:

torna a studiare!!! :sediata:

il soggetto è ben evidente. è la morte. la disperazione dei vivi di fronte alla devastazione per mano dell'uomo.

non mi stupisce questo tuo commento, non sei nuovo ad esternazioni del genere, che francamente ti farebbe maggiore onore tenessi per te. :fiorellino: qui non si tratta di "mi piace / non mi piace", anzi in fotografia documental-narrativa [e non solo] non ci si può né ci si deve fermare a valutazioni soggettive di gusto, si tratta di leggere la scena e comprendere.

ripeto non mi piace.... e non mi piace com'è documentata la morte oltre al punto di ripresa.. poi può esser cruda e senza filtri quanto vuoi ma onestamente del genere" morti,guerre etc" ho visto molto ma molto meglio ...

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e ripeto che il mi piace/non mi piace è un punto di osservazione della fotografia, ed in generale di tutto ciò che è creativo/narrativo, molto puerile..

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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1/250 f 11 ob.35 mm (potrebbe essere una compattina da 200 € ) e stop!

Il fotografo col suo egocentrismo fa un passo indietro e fa parlare la Storia. La forza di questa foto, secondo me, risiede in questo. Per questo motivo parlavo poc'anzi di una "nuova coscienza" della fotografia.... Riguardate il reportage di Masturzo, vincitore del World Press Photo 2011 !

So che mi esprimo molto male ma spero che vogliate interpretarmi.....

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e ripeto che il mi piace/non mi piace è un punto di osservazione della fotografia, ed in generale di tutto ciò che è creativo/narrativo, molto puerile..

ma il ritrarre la mote in un scenario di guerra è una delle componenti .. il mi piace/non mi piace è legato a come la comunicazione della foto agisce su ognuno..per forza è soggettiva perchè ognuno appunto osserva diversamente, io apprezzo di più lavori come quelli di zizola o nachwey ..per citarne qualcuno.. ad esempio zizola racconta la morte senza mai mostrare un cadavere.. però la morte nelle foto la vedi..

sicuramente è un tipo di fotografia diversa.. quella in quetione che ha vinto è di quelle "immediate" mostra il momento appena successivo al fatto e su questo tanto di cappello per la prontenzza nel cogliere il momento .. ma ci sono cmq cose che non mi piacciono.

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...prova ad argomentare perchè non ti piace senza usare le parole "non mi piace".

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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