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Scattare in Analogico


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- Userei la macchina fotografica analogica solo ed esclusivamente per il fascino che essa mi restituisce e per il "look" un po' vintage (per non dire migliore in alcuni casi) che restituisce ad alcuni scatti

- Non svilupperei da me né stamperei su carta, ma mi limiterei a farmi sviluppare i negativi da un laboratorio e fare le relative scansioni

- La utilizzerei come macchina fotografica "portatile", cioè da portarmi sempre dietro (decisamente più leggera della DSLR con tutti gli obiettivi) per "rubare" qualche scatto giornaliero

 

Ci sono in giro tante mirrorless (anche di ottima qualità) leggere e compatte, con un simpatico aspetto vintage.

;)

Le mie macchine analogiche, con le relative ottiche, le regalai tempo addietro ad un museo amatoriale, quando compresi che non le avrei mai più utilizzate.

Le tiravo fuori dalle borse solo ogni tanto, per rimirarle e rimembrare i bei tempi andati della gioventù.

:D

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Però scusate, un discorso riguarda il confronto tra pellicola e sensore e l’interesse per un particolare modo di fotografare.

Un altro l’aspetto vintage o contemporaneo dello strumento.

 

Ora, io sono molto affascinato dalle Fuji ad esempio, per la loro filosofia e per la qualità d’immagine.

Però mi sono sempre chiesto che senso possa avere nascondere la tecnologia contemporanea in un guscio finto-vecchio.

In realtà lo so benissimo, risponde ad una domanda del mercato - a mio modestissimo parere - assolutamente assurda che spinge a riprendere il design passato

e a dargli un valore come feticcio.

Sarà la mia deformazione professionale, ma ritengo questo atteggiamento eticamente insensato: il design deve esprimere il proprio tempo e, semmai, tendere in avanti.

 

Bah, se la macchina dev’essere un accessorio per farci sembrare qualcosa o qualcuno, allora mi sono perso qualche passaggio... 

FOTOGRAFIA         www.yourstory.it

ARCHITETTURA    www.lorenzomorandi.com

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Non è che l'aspetto vintage possa semplicemente piacere, così, sic et simpliciter?

Me lo domando da persona a cui dell'aspetto vintage o moderno di un oggetto non importa poi molto, dato che mescolo senza problemi i due stili (non sono un raffinato esteta, lo so).

:D

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Ora, io sono molto affascinato dalle Fuji ad esempio, per la loro filosofia e per la qualità d’immagine.

Però mi sono sempre chiesto che senso possa avere nascondere la tecnologia contemporanea in un guscio finto-vecchio.

In realtà lo so benissimo, risponde ad una domanda del mercato - a mio modestissimo parere - assolutamente assurda che spinge a riprendere il design passato

e a dargli un valore come feticcio.

Sarà la mia deformazione professionale, ma ritengo questo atteggiamento eticamente insensato: il design deve esprimere il proprio tempo e, semmai, tendere in avanti.

Hai toccato un tasto sul quale sono molto sensibile...

Le Fuji tipo la XT1, come anche le Sony, sono al momento, strutturalmente, le migliori macchine in commercio: senza specchio e ribaltamento delle reflex, con ottiche eccelse. E l'architettura lo rispecchia  :DD : piatte, poco tiraggio dell'obbiettivo (le reflex se lo sognano!), lati impugnabili, cursori di tempi e diaframmi come i comandi principali in alto (ideali per gli obbiettivi serie R), mirino elettronico. Occhei che le hanno dato una patina di "vintage", ma se ci pensi hanno esattamente lo stesso schema ottico di una Leica anni '50 ( e la X1 aveva pure il mirino ottico galileiano!). Validissimo, a mio parere. Diciamo che chi apprezza queste cose si è fatto le ossa su macchine che ora non ci sono più, e si aspetta un look così, si trova più produttivo. Chi ha vent'anni, point & shoot.

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Chiaro.

Sono modi diversi di vedere le cose, ma rispettabilissimi!

Tra l'altro, il feeling che si ha con l'oggetto molto spesso influenza il modo in cui si fotografa e come ci si sente nel farlo.

Sono e devono restare sensazioni soggettive

FOTOGRAFIA         www.yourstory.it

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Tra l'altro, il feeling che si ha con l'oggetto molto spesso influenza il modo in cui si fotografa e come ci si sente nel farlo.

Gran vero!

 

Io mi son fatto l'idea che si coglie la differenza, tra una foto colta attraverso un mirino, o composta attraverso uno schermo LCD.

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Bacchinif, quello che vuoi fare è insensato, dal punto di vista qualitativo e funzionale.

 

Però proprio perché insensato e irrazionale, se hai voglia di farlo, fallo! Quell’attrezzatura non ti darà di per sé scatti migliori (anzi, proprio il contrario).

Magari dopo i primi due rullini ti stufi e torni al digitale, magari invece scopri un approccio alla fotografia più lento e ragionato (che comunque può avere ricadute positive sull’utilizzo del digitale).

 

Facci sapere!

 

Ciao!

Mettiamo un attimo in chiaro quali sono le mie esigenze:

 

1. Uno strumento fotografico "decente" da portarmi dietro nella quotidianeità (da tenere sempre in borsa).

2. Voglio che questo strumento mi restituisca delle foto accettabili (non cerco i 50 megapixel delle ammiraglie odierne, sia chiaro) dal punto di vista qualitativo.

3. Controlli manuali (diaframma e tempi, almeno). 

4. Sfocato di buon livello (con le lenti in mio possesso potrei aprire fino ad F2.0) per eventuali ritratti.

5. Scatterei foto concettuali, di composizione o, comunque, fortemente contenutistiche e poco incentrate sulla qualità. 

6. Il look "vintage" sarebbe una marcia in più, ma non lo annovererei propriamente tra le esigenze.

7. Scattare in analogico sarà, sostanzialmente, un esercizio. Sono consapevole che non potrò fare il fotografo con un corredo analogico e che se mai avessi esigenza di fare qualche scatto più complesso (a seconda della situazione e del soggetto da fotografare) dovrò portarmi il corredo digitale, ma reputo, comunque, che il doversi "trattenere" dallo scattare sia un ottimo esercizio di stile per capire cosa vale la pena fotografare e cosa no. 

 

Veniamo alle possibili obiezioni che si potrebbero fare ai vari punti:

1. Qualcuno potrebbe dire: perché non uno smartphone? Oggi i melafonini restituiscono foto qualitativamente di buon livello, quindi... perché no? La risposta è semplice: costano troppo, non hanno realmente controlli manuali, non producono file raw (da lavorare in post-produzione), le foto sono tutte un po' troppo "smarmellate". É vero che la Pentax K-1000 non è proprio da tenere in tasca (del resto nemmeno una mirrorless lo sarebbe), ma, almeno, in ogni zaino che mi porto dietro ci sta e questo mi basta.

2. Come anzidetto: sono ancora dell'idea che le foto in analogico dal punto di vista formale siano più affascinanti di un'eventuale foto più dettagliata fatta con la prima mirrorless che capita o con uno smartphone di ultima generazione, ma, questi, sono punti di vista ed... in quanto tali sarò lieto di farmi convincere del contrario.

3. Su questo punto ho già risposto ed effettivamente una mirrorless avrebbe controlli manuali, ma resta il fatto che dovrei spendere almeno 4-500€ per avere qualcosa di decente (no?). Avendo già un corredo analogico e con una spesa di 100€ e qualcosa mi porterei a casa quello che voglio.

 

4. Lo sfocato dei cellulari fa ancora abbastanza schifo. Quello delle mirrorless forse no, ma ritorna il discorso economico fatto sopra. Quello dell'analogico è buono (almeno dalle prove che ho fatto) e questo mi basta.

5. Su una cosa forse avete ragione. Difficilmente riuscirò ad usare pellicole sopra i 400 ISO (la grana sarebbe eccessiva e disturbante) e la qualità delle foto, forse, non sarà come quella di una Fuji X-10 (per dirne una), ma sarebbe davvero un problema? Non dovrò stampare, ritagliare, fare foto di moda, pubblicitarie o così via. Quindi, qualche megapixel in più come potrebbe fare la differenza? I grandi fotografi del passato non hanno fatto la storia, appunto, con fotografica oggettivamente meno dettagliate delle nostre? 

6. Parliamoci chiaro: avere una macchina moderna in un corpo vintage non è la stessa cosa di avere una macchina analogica funzionante al 100%.

Quindi, accantonato il fatto che QUALITATIVAMENTE (per me e per quello che devo fare) non ci sarebbero differenze tra una analogica ed una mirrorless di ultima generazione, rimangono alcune obiezioni e punti irrisolti (ai quali nemmeno io so darmi una risposta) :

- L'acquisto dei rullini e la digitalizzazione delle foto richiederebbe una spesa considerevole, quindi quanto ne vale realmente la pena?

 

In tutto questo mi sono documentato un po' in rete ed ho visto che alcuni fotografi continuano a scattare in analogico per puro diletto e fanno la scansione dei negativi direttamente da casa (con uno scanner apposito) in modo tale da avere maggior controllo in fase di importazione dello scatto (dimensioni del file, colori, e così via...)

 

Ci sono in giro tante mirrorless (anche di ottima qualità) leggere e compatte, con un simpatico aspetto vintage.

;)

Le mie macchine analogiche, con le relative ottiche, le regalai tempo addietro ad un museo amatoriale, quando compresi che non le avrei mai più utilizzate.

Le tiravo fuori dalle borse solo ogni tanto, per rimirarle e rimembrare i bei tempi andati della gioventù.

:D

 

Ma non trovi che il look del digitale sia oggettivamente diverso da quello analogico? 

 

Però scusate, un discorso riguarda il confronto tra pellicola e sensore e l’interesse per un particolare modo di fotografare.

Un altro l’aspetto vintage o contemporaneo dello strumento.

 

Ora, io sono molto affascinato dalle Fuji ad esempio, per la loro filosofia e per la qualità d’immagine.

Però mi sono sempre chiesto che senso possa avere nascondere la tecnologia contemporanea in un guscio finto-vecchio.

In realtà lo so benissimo, risponde ad una domanda del mercato - a mio modestissimo parere - assolutamente assurda che spinge a riprendere il design passato

e a dargli un valore come feticcio.

Sarà la mia deformazione professionale, ma ritengo questo atteggiamento eticamente insensato: il design deve esprimere il proprio tempo e, semmai, tendere in avanti.

 

Bah, se la macchina dev’essere un accessorio per farci sembrare qualcosa o qualcuno, allora mi sono perso qualche passaggio... 

 

Non sto facendo un confronto tra pellicola e sensore.

So bene che oggi i sensori digitali hanno raggiunto qualità impressionanti e che per determinati lavori sia essenziale affidarsi alle nuove tecnologie; così come so bene che non scatterei in analogico solo ed esclusivamente per il feeling vintage che mi dà questo strumento. Le mie esigenze le ho, bene o male, dette sopra e restano, quindi, le stesse.

In merito alla questione Fuji ti sei risposto da solo: esigenza di mercato. Se avessero prodotto le stesse Fuji in corpi moderni avrebbero venduto lo stesso numero di esemplari? Probabilmente no, ma, in ogni caso, sarebbero state comunque buone macchine. Com'è che si dice? L'abito in fa il monaco, no?

 

 

Non è che l'aspetto vintage possa semplicemente piacere, così, sic et simpliciter?

Me lo domando da persona a cui dell'aspetto vintage o moderno di un oggetto non importa poi molto, dato che mescolo senza problemi i due stili (non sono un raffinato esteta, lo so

Hai toccato un tasto sul quale sono molto sensibile...

Le Fuji tipo la XT1, come anche le Sony, sono al momento, strutturalmente, le migliori macchine in commercio: senza specchio e ribaltamento delle reflex, con ottiche eccelse. E l'architettura lo rispecchia  :DD : piatte, poco tiraggio dell'obbiettivo (le reflex se lo sognano!), lati impugnabili, cursori di tempi e diaframmi come i comandi principali in alto (ideali per gli obbiettivi serie R), mirino elettronico. Occhei che le hanno dato una patina di "vintage", ma se ci pensi hanno esattamente lo stesso schema ottico di una Leica anni '50 ( e la X1 aveva pure il mirino ottico galileiano!). Validissimo, a mio parere. Diciamo che chi apprezza queste cose si è fatto le ossa su macchine che ora non ci sono più, e si aspetta un look così, si trova più produttivo. Chi ha vent'anni, point & shoot.

 

In parte ho già risposto sopra.

D'accordo che qualitativamente e strutturalmente il moderno è sempre meglio (del resto è più nuovo), ma non so se sarebbe stato sensato un acquisto del genere sia in termini di spesa (450-500€) che di "feeling finale" con lo scatto.

Possiamo fare un confronto?

Ditemi quello che volete, ma a me piacciono più quelle scattate con la Pentax K-1000 (e digitalizzate) piuttosto che quelle sfornate dalla X10:

Pentax K-1000 Flickr Pool

 

Fuji X10 Flickr Pool

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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D'accordo che qualitativamente e strutturalmente il moderno è sempre meglio (del resto è più nuovo), ma non so se sarebbe stato sensato un acquisto del genere sia in termini di spesa (450-500€) che di "feeling finale" con lo scatto.

Possiamo fare un confronto?

ehm... io intendevo una cosa diversa. Una macchina per fotografi, di buona scuola.

 

La Fujifilm XT-1 oppure la X-Pro2 ad esempio con un'ottica fissa f 1,2 per i ritratti e le sfocature.

Come ai suoi tempi sarebbe stata la Pentax LX, molto più di una K-1000. Infatti, anche nella moderna serie T o pro (non sono "amatorali"!), puoi avere gli obbiettivi waterproof.

 

Un corredo semplice semplice, viene a costare 2000 euro. Un terzo di quello che costerebbero le cosiddette "professionali", ma ci fai le scarpe a una 5d in molti casi. Il limite è solo il sensore mezzo formato, ed eventualmente la Sony ha un sensore full frame.

 

La macchina fotografica è di più della semplice foto: vedi maneggevolezza, affidabilità, espandibilità... Le foto che ci hai proposto nella galleria della K-1000, in sostanza, le ha fatte l'obbiettivo. E' quello la cosa più importante! Poi c'è la qualità della pellicola e dello sviluppo, oppure la qualità del sensore.

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ehm... io intendevo una cosa diversa. Una macchina per fotografi, di buona scuola.

 

La Fujifilm XT-1 oppure la X-Pro2 ad esempio con un'ottica fissa f 1,2 per i ritratti e le sfocature.

Come ai suoi tempi sarebbe stata la Pentax LX, molto più di una K-1000. Infatti, anche nella moderna serie T o pro (non sono "amatorali"!), puoi avere gli obbiettivi waterproof.

 

Un corredo semplice semplice, viene a costare 2000 euro. Un terzo di quello che costerebbero le cosiddette "professionali", ma ci fai le scarpe a una 5d in molti casi. Il limite è solo il sensore mezzo formato, ed eventualmente la Sony ha un sensore full frame.

 

La macchina fotografica è di più della semplice foto: vedi maneggevolezza, affidabilità, espandibilità... Le foto che ci hai proposto nella galleria della K-1000, in sostanza, le ha fatte l'obbiettivo. E' quello la cosa più importante! Poi c'è la qualità della pellicola e dello sviluppo, oppure la qualità del sensore.

 

Sinceramente non capisco la tua obiezione.

Cioè, che senso ha fare un paragone tra la mia Pentax K-1000 (non penso di aver mai dichiarato che si trattasse di una macchina "ammiraglia") con le più moderne mirrorless (prezzi da capogiro, oltretutto) o con le analogiche che a suo tempo facevano parte della fascia professionale. Voglio dire, mi sembra piuttosto normale (ed anche banale) sostenere che le foto mi verrebbero meglio con una Sony RX100 mark IV (rispetterebbe tutte le mie esigenze di cui sopra) piuttosto che con la mia Pentax K-1000, ma mi sembrava di aver messo subito in chiaro che una questione importante (per me e sulla base dell'uso che ne farei) sarebbe legata anche alla relativa spesa economica.

 

In merito alla questione: mirroless di ultima generazione vs "vecchie" (è un parolone, dato che continuano ad aggiornarle) D-SLR direi che si apre un capitolo a parte. Come in ogni caso (e.g: Mac vs Windows) ci saranno i sostenitori degli uni e degli altri. Io, per carità, non ho nulla contro le mirrorless (né, effettivamente, mi sono poi così tanto informato e/o ho avuto modo di provarle), ma non posso fare a meno di chiedermi come mai tutti i fotografi professionisti continuino ad investire in costose D-SLR (6D, 5D mark III, 1D-X e così via) per il loro lavoro: shooting di moda, scatti pubblicitari, matrimoni e così via. Avranno tutti perso il senno? Non credo...

 

Nemmeno sull'ultima questione sono pienamente d'accordo: cioè, senza dubbio avere una macchina fotografica che sia espandibile, robusta, comoda, aggiornabile e così via... è un grosso vantaggio; ma ciò non toglie che questo discorso non lo si può fare in termini assoluti. Riprendendo quanto detto al periodo di sopra, basti pensare che alcuni fotografi - per via di particolari esigenze - scattano con le ingombrantissimi Hasselblad che, ecco, non sono proprio il massimo della maneggevolezza. Ancora; se domani la Apple se ne uscisse con un iPhone che restituisse foto migliori di parecchie mirrorless o addirittura D-SLR di fascia alta (è solo un esempio improbabile), sono abbastanza sicuro del fatto che molti passerebbero a scattare con iPhone, pur sapendo che... nel giro di un anno o due Apple ne farebbe uscire un altro migliore. 

Che la qualità delle lenti sia fondamentale (forse nell'analogico ancor più che nel digitale) non ci piove, ma, sinceramente, non credo di avere un corredo così scadente; no? Insomma, dovrei cavarmela abbastanza bene con il 50 F2 ed il 28 F2.8 o, almeno, così mi è parso di capire da alcune letture che ho fatto in rete.

Non travisare il senso delle mie parole perché - ti assicuro - che di astio non ce ne è. Ho solo cercato di muovere delle obiezioni (spero logiche) a quanto hai scritto. 

In tutto questo, però, non ne siamo ancora venuti a capo. Il tuo suggerimento quale sarebbe? Tenendo ben chiare le mie esigenze, cosa faresti al posto mio!?

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Non travisare il senso delle mie parole perché - ti assicuro - che di astio non ce ne è. Ho solo cercato di muovere delle obiezioni (spero logiche) a quanto hai scritto. 

In tutto questo, però, non ne siamo ancora venuti a capo. Il tuo suggerimento quale sarebbe? Tenendo ben chiare le mie esigenze, cosa faresti al posto mio!?

Ti chiedo scusa, mi ero allargato col mio ragionamento sulle mirrorless, a prescindere da quelle che sono le tue esigenze dichiarate.

 

Effettivamente, dati i tuoi requisiti, le tue esigenze, e il tuo budget, il discorso teorico sulle mirrorless "serie" non ha senso.

 

Probabilmente, nella tua situazione, mi terrei sull'analogico che hai. Come dici tu, magari è un "esercizio", il piacere ce l'avrai anche nel "costruire" la foto, dallo scatto, allo sviluppo, alla scansione. Se per te una K-1000 è una cosa che ti puoi tenere sempre in borsa, il problema è risolto.

 

Da un punto di vista professionale, è importante scegliersi il "flusso di lavoro". Scattare in analogico, e poi scandire i negativi (con relativa maschera di contrasto, che peggiora l'immagine), e poi post-produrre l'immagine, è assolutamente improponibile. Per la farraginosità, e per i risultati nettamente più scarsi di una ripresa in digitale.

Dal tuo punto di vista, il "flusso di lavoro" analogico ha senso.

 

Sempre da un punto di vista professionale, una grande differenza la fa il sensore digitale, le sue dimensioni fisiche. Date le dimensioni dell'APS-C, i migliori risultati li hai con una macchina senza specchio (es.: Fujifilm XT1, Olympus, Leica), perchè il tiraggio dell'obbiettivo è inferiore. Quindi ottiche con disegno più snello, e maggiore incisione su tutto il fotogramma, migliore resa cromatica... Essere "professionista" tuttavia significa essere "tradizionalista", e prima che la massa dei professionisti passi alla mirrorless bisognerà aspettare un po'.

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Ti chiedo scusa, mi ero allargato col mio ragionamento sulle mirrorless, a prescindere da quelle che sono le tue esigenze dichiarate.

 

Effettivamente, dati i tuoi requisiti, le tue esigenze, e il tuo budget, il discorso teorico sulle mirrorless "serie" non ha senso.

 

Probabilmente, nella tua situazione, mi terrei sull'analogico che hai. Come dici tu, magari è un "esercizio", il piacere ce l'avrai anche nel "costruire" la foto, dallo scatto, allo sviluppo, alla scansione. Se per te una K-1000 è una cosa che ti puoi tenere sempre in borsa, il problema è risolto.

 

Da un punto di vista professionale, è importante scegliersi il "flusso di lavoro". Scattare in analogico, e poi scandire i negativi (con relativa maschera di contrasto, che peggiora l'immagine), e poi post-produrre l'immagine, è assolutamente improponibile. Per la farraginosità, e per i risultati nettamente più scarsi di una ripresa in digitale.

Dal tuo punto di vista, il "flusso di lavoro" analogico ha senso.

 

Sempre da un punto di vista professionale, una grande differenza la fa il sensore digitale, le sue dimensioni fisiche. Date le dimensioni dell'APS-C, i migliori risultati li hai con una macchina senza specchio (es.: Fujifilm XT1, Olympus, Leica), perchè il tiraggio dell'obbiettivo è inferiore. Quindi ottiche con disegno più snello, e maggiore incisione su tutto il fotogramma, migliore resa cromatica... Essere "professionista" tuttavia significa essere "tradizionalista", e prima che la massa dei professionisti passi alla mirrorless bisognerà aspettare un po'.

 

Concordo sull'ultima parte.

Il punto è questo: non voglio investire chissà quale budget in questa fotocamera da "uso quotidiano" (ho già un buon corredo digitale e quello lo uso per quando voglio fare qualche scatto più "serio"), quindi per ora vedo come va con questo esperimento dell'analogico e se dovessi, effettivamente, usare con grossa intensità questa macchina dall'approccio "point&shoot" (ma con controlli manuali) allora potrei propendere per un investimento maggiore; nel caso una mirrorless.

P.S. Anche il fatto di non dover mai caricare la macchina per me è una gran cosa: per come sono io, sicuramente mi capirebbero situazioni in cui vorrei far foto con la macchina completamente scarica...

 

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ma una bella Fuji x100 (la prima) usata?

Veramente minimalista, ottica fissa e massima portabilità. Usata si trova a prezzi MOLTO interessanti

 

No, ma ti credo che spendendo oltre 1000€ avrei un ottimo prodotto. C'è anche un discorso economico a monte.

E poi, come ho già detto, il fatto di dover centellinare gli scatti - per me - è una gran cosa! Mi insegnerebbe ad allenare l'occhio fotografico.

Prima pellicola:

- ISO 400 B/N

- ISO 400 Colore

Cosa scegliere!?

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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E poi, come ho già detto, il fatto di dover centellinare gli scatti - per me - è una gran cosa! Mi insegnerebbe ad allenare l'occhio fotografico.

 

Puoi sempre prenderti una SD molto piccola, oppure riempirla di file a caso fino a lasciare lo spazio sufficiente a farci stare 12, 24, 36 pose.... :-)

FOTOGRAFIA         www.yourstory.it

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Puoi sempre prenderti una SD molto piccola, oppure riempirla di file a caso fino a lasciare lo spazio sufficiente a farci stare 12, 24, 36 pose.... :-)

 

Buona questa :)

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