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iMac 27" per fotografia


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concordo con quelli che non trovano nulla di male nel fare le foto per un amico. Non è detto che tutti possano permettersi un fotografo professionista. Poi siamo d'accordo sulla differente qualità del risultato. Se c'è un amico bravo a cucinare, ben venga pure lui! Se avessi una vagonata di soldi, certo che farei fare il servizio al fotografo e il catering a uno chef stellato!

MacBook Pro 13" 2017, iPhone 11 Pro
 

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La vedo che sono rimasti due tipi di fotografi ma solo uno è quello vero. :DD

Il primo si scende letteralmente i calzoni per fare il servizio a tutti i costi, anche andando sotto pur di raccimolare qualche soldarello.

Il secondo è quello che offre un suo prodotto di qualità quasi indiscuttibile che ha un dato prezzo: prendere o lasciare.

Del secondo tipo siamo, opsss, sono rimasti in pochi..troppo pochi, purtroppo! :oops:

Mi sembra di ricordarmi 10 anni orsono..poi per me le cose sono cambiate: buona fortuna! :ok:

P.S. Hai tuo clienti piacciono si le foto, fagli un preventivo di quanto potrebbe costare un servizio completo con quella tecnica però.....poi ne riparliamo.... :DD :DD :DD

ahah effettivamente non credo che sarebbe praticabile... due assistenti minimo, 5-6 luci a set, tre ore a preparare il set per UNA foto, eccetera eccetera... però sicuramente si può fare con meno, altro aspetto del cui sopra "prima di dire la tua.." bon, per ora con 2 luci lavoro bene, voglio vedere con 6 che succede :D per poi tornare a togliere, togliere, togliere...

Io non credo sia una questione di prezzo. Chi sceglie di far fare il servizio fotografico ad un amico o un parente (e parlo di lavori occasionali, non di un'attività nascosta al fisco) è perchè forse non può permettersi 1500 euro.

Il professionista che teme il fotoamatore perchè 'ammazza' il mercato non credo andrà lontano. Un Professionista con la 'P' quando presenterà il suo lavoro (questo in tutti i campi, non solo in fotografia) se è in gamba presenterà un prodotto degno del suo nome e non dovrà temere la concorrenza.

Io ho fatto solo un matrimonio da fotografo ufficiale, alla fine gli sposi mi hanno fatto i complimenti e la cosa mi ha reso felice (anche se avrei potuto sicuramente fare meglio !). Non mi sento di aver rubato nulla a nessuno. Sceglendo me i miei amici hanno anche accettato il rischio di non avere foto del loro matrimonio.

Di bravi e onesti fotografi professionisti del matrimonio ce ne sono tanti, io se fossi tra loro mi sentirei più danneggiato dai colleghi che in nero fanno servizi seriali, senza senso artistico e chiedendo cifre esagerate.

ciao

Carlo

è tutto giustissimo :ok:

difatti il compromesso d'oro pare sia crearsi il mercato che apprezzi il proprio prodotto al prezzo che si desidera. lo chiamano "oceano blu", sto studiando.. ;)

Evidentemente nelle vostre città i "matrimonialisti" possono permettersi di mirare alto. Qui non più....

Lasciando perdere i cialtroni (100 foto: 500 €), 1500 € ( 2000 per i più "gettonati") per un matrimonio qui è totalmente nella norma, anzi i prezzi cominciano a calare.

In più ti dirò che se il lavoro è tanto, gli "scattini" ( quelli a cui una partita IVA non restituisce affatto abilitá professionale.....per intenderci) inviano le loro schede memoria a dei centri di post produzione e stampa esterni dove giovani disoccupati aggiustano curve e livelli per 40 €/ 8 ore al giorno.... Mia figlia ci lavorava saltuariamente in "alta stagione"

macché. pure quelli che stanno bene [firmati da capo a piedi, macchinone] quando chiedi 1000€ vogliono lo sconto e dicono "eh ma tizio mi ha chiesto 500". e va bene, come vuoi, vai dall'altro! una coppia mi ha fatto sto ragionamento ed alla fine sono andati per quella strada.. io ho visto il prodotto dell'altro, e faccio solo così: :rolleyes:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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Comunque, se leggi l'ultima parte del mio precedente intervento, ti dico che il digitale ha distrutto il livello qualitativo delle foto di scena, o meglio, specifichiamo, orde di aspiranti fotografi a costo zero, hanno abbassato molto il livello qualitativo. Il teatro è in crisi...la economia generale è in crisi....sposi e registi si accontentano ben volentieri!

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Comunque, se leggi l'ultima parte del mio precedente intervento, ti dico che il digitale ha distrutto il livello qualitativo delle foto di scena, o meglio, specifichiamo, orde di aspiranti fotografi a costo zero, hanno abbassato molto il livello qualitativo. Il teatro è in crisi...la economia generale è in crisi....sposi e registi si accontentano ben volentieri!

ah non c'è dubbio.

diciamo che il giggitale ha allargato i rebbi della forchetta. il livello basso è MOLTO più basso di 15 anni fa [ma anche molto più visibile, sai quanti fotocircoli pieni di fiorellini gattini e tramonti c'erano in ogni caso? solo che oggi tutto è visibile :ghghgh:], ma anche il livello alto è MOOOOOOOLTO più alto di 15 anni fa. i big che erano veramente big anche più di 15 anni fa, generalmente lo son rimasti. non mi pare che testino meizel leibovitz producano chissà che lavori brutti col digitale e belli con la pellicola, o sbaglio?

magari una volta solo chi aveva i soldi poteva prendersi la macchina foto e fare il fotografo [certamente studiando molto], ma oggi più persone possono confrontarcisi..

«photography calls many, but choses very few»

ad ogni modo troppe ciance [ed anche troppe ore di fotosciop per i miei occhi]. vado a sopralluogare per il progetto fotosportivo stile bradshaw, di cui sopra.. :dance:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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guarda il video, dovresti riuscire ad accorgerti autonomamente che gli scatti montati sul fondo non sono così diversi da quelli usciti dalla macchina. un minimo di controllo di saturazione-contrasto-colore non è un intervento così invasivo come si potrebbe credere. c'è tutta una preparazione ed un utilizzo consapevole della luce, che fa la differenza. e quella è fotografia. certo è oltre il concetto comune, perchè si è abbastanza oltre la foto comune, oltre quello che il fotoutente comune è in grado di immaginare e produrre. e naturalmente si tratta di fotografia commerciale, con un elevatissimo coefficiente di spettacolarità non si può confrontare questo ad un HCB qualsivoglia: sarebbe come far gareggiare heidi klum e rita levi montalcini, si tratta comunque di eminenze dei rispettivi campi, ma solo ed esclusivamente quelli. no, attenzione, io non temo né son spaventato né infastidito dal fatto di non essere l'unico a possedere una macchina foto, attenzione: il mio cruccio era semplicemente questo, il proliferare dei pincopallofotograferz ha spinto i prezzi verso il basso. come detto altrove, è giusto che se ci sono clienti che possono spendere 10, ci siano fotografi che lavorano a quel prezzo. ma io voglio 100, se non 1000, e quindi devo produrre un'offerta che valga 100, ed andare dai clienti che possono spendere quello che io voglio ottenere. ma io sono un pincopallo fotograferz, e posso "temere" la concorrenza sleale. ma se tu mi dici che non ti spacci per fotografo, non ti promuovi come tale, non vai a cercare clienti ma al limite sono amici che ti chiedono le foto, va tutto bene. :) il discorso cambia se gli amatori che praticano lo fanno per 2 euri [o per niente] perchè hanno un lavoro che gli paga "i giocattoli" e nel w-e possono spacciarsi per fotograferzs. ho un armadietto pieno di medicinali, da domani farò il farmacista, o magari anche il medico! :ghghgh:

E' vero quello che dici.

Il problema è proprio che quelle persone che possono spendere 100 ( sia per disponibilità economiche che per interesse reale nel prodotto finale che vale 100 ) oggi molto probabilmente si accontentano di un prodotto che vale 10 da un fotografo( amatore o quello che sia ) che si fa pagare 10. Il problema, a mio avviso, è proprio quello che la cultura fotografica ( così come quella cinematografica ( i vari high school musical e non me ne vengono altri perché non li vedo ), musicale ( justin bieber, e porcate varie ), culinaria ( fast food e via dicendo ) ) sta lentamente decadendo. E te lo dice uno che, purtroppo, è nato ( sono ancora giovane ) in un'epoca in cui tutto questo sta accadendo, e che, quindi, come è anche normale che sia non ha una cultura fotografica/estetica/artistica particolarmente ampia. ( Piano piano sulle mie orme sto tentando di acquisirla ). Il problema è che sono tempi un po' "tamarri" questa è la verità.

Esempio personale : Venerdì sera è il compleanno di una mia amica e mi ha chiesto di fare le foto. Sostanzialmente mi diverto a farle perché mi trovo in un contesto di amici, dove conosco tutto, e quindi sarà sicuramente piacevole e divertente fare una cosa di questo genere. Ovviamente non mi faccio pagare nulla. Il problema alla base è che questa mia amica se non ci fossi stato io probabilmente avrebbe chiesto le foto ad un altro amico con la compattina, ma non avrebbe mai chiamato un fotografo. Forse proprio perché oggi giorno ( tranne per eventi speciali ) non c'è più questa esigenza di avere un prodotto finale decente ( non sto dicendo che non c'è esigenza di immortalare ogni momento, anzi forse ce ne è anche di più di prima[facebook e varie] ).

Io, chiaramente, tenterò di essere il meno dilettante possibile. Mi sono munito di speedlite ( prestato ), 70-200 e vedo se riesco a racimolare un'altra lente in prestito.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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beh, effettivamente per un compleanno chiamare un fotografo pro mi pare quanto meno..... "strano". A quel punto ,tanto vale che togliamo dalla vendita le fotocamere!

Vorresti usare un 70/200 (in pratica un 110/320) ????????

Lascialo a casa, mica devi fare birdwatching! Quel genere di foto (torta,spacchettamento regali,festeggiata che gioca a fare la top model etc...etc...) puoi farle col 17-40 unica lente, mica devi fare "dettagli","ritratti" o simili.....

Queste foto "close up " piacciono molto a chi le scatta, ma poco al festeggiato. Fidati.

OT : Domani sera sono da Treves a piazza Plebiscito. Devo fare "Una piazza per la Poesia" (una....marketta, in pratica!) : vieni che ci conosciamo di persona (ti presento pure il 17-40) ?

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a me è capitato di essere ingaggiato per fotografare un diciottesimo.. ma so perfettamente che lì non c'è business, come non ce n'è più alle serate in discoteca [io ho avuto "culo" di farlo 4 anni fa, e qualcosina rimediavo. cmq oggi non lo farei più per quelle cifre, naturalmente, quando mi capita è perchè so che a quella festa possono esserci persone giuste, e allora son bigliettini smazzati ovunque].

ma se parliamo di matrimonio, no dai, non ci si improvvisa.. non basta guardare due tutorial in rete. magari aiuta, ma è una cosa talmente complessa che ci vogliono mesi, anni a prendere veramente la mano, a parlare con la gente, ad dare le risposte giuste [ovvero MAI dire di no, boh, non so]. l'altro giorno sono andato dalla moglie di un mio fornitore, mi vogliono per il battesimo della figlia. solo che io non l'ho mai fatto e quindi non avevo da far loro vedere nulla, lei era abbastanza delusa... io volevo mostrarle le foto, lei voleva vedere l'album. il pdf dell'impaginato non bastava, e direi naturalmente! attimi di angoscia, proprio cio che va evitato.

massì ma è facendo sti errori con clienti piccini, che poi arrivi dai clienti importanti e non ti fai trovare impreparato, dico bene? :)

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Tornando intopic, l'unico neo dell'imac è il fatidico schermo lucido che però se utilizzato con una apposita palpebra non hai più problemi di riflessi.

Lo spazio colore RGB che l'imac copre è in linea con monitor ben più blasonati, se ti munisci di uno spettrofotometro (che in ogni caso se ci devi lavorare è praticamente obbligatorio anche se usassi un eizo color graphic tantè che alcuni modelli top di gamma c'è l'hanno integrato) per crearti il profilo colore vedrai che non avrai nessun problema con la stampa... a meno che il laboratorio o tipografia non usi strumenti non profilati a dovere.

E comunque se usa l'imac anche Dean Bradshaw...

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ma se parliamo di matrimonio, no dai, non ci si improvvisa.. non basta guardare due tutorial in rete. magari aiuta, ma è una cosa talmente complessa che ci vogliono mesi, anni a prendere veramente la mano...

Concordo assolutamente, senza se e senza ma.

Attraverso un album di matrimonio riconosci la professionalità ,il buon gusto,la tecnica del fotografo e individui pure il burino ignorante e kitch che, magari, rosica perchè ....gli rubi il lavoro! Bah!.....

Vedi, amico mio, il problema (limitatamente ai fotografi di cerimonie di casa mia) è che nel 50% dei casi i cosiddetti pro non fanno meglio di un "dilettante" evoluto. Perchè una coppia di sposi dovrebbe pagare tre volte di più per avere lo stesso prodotto da uno che in più ha solo il baracchino?

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Concordo assolutamente, senza se e senza ma.

Attraverso un album di matrimonio riconosci la professionalità ,il buon gusto,la tecnica del fotografo e individui pure il burino ignorante e kitch che, magari, rosica perchè ....gli rubi il lavoro! Bah!.....

Vedi, amico mio, il problema (limitatamente ai fotografi di cerimonie di casa mia) è che nel 50% dei casi i cosiddetti pro non fanno meglio di un "dilettante" evoluto. Perchè una coppia di sposi dovrebbe pagare tre volte di più per avere lo stesso prodotto da uno che in più ha solo il baracchino?

ooou iea!

e quando la differenza c'è, ma il cliente non la vede? :ghghgh:

diciamola meglio, quando manca la cultura dell'immagine? sempre circa la vicenda del battesimo, la signora mi fece vedere un album [photocity...] con delle foto del loro matrimonio, dicendomi che la fotografa era bravissima, aveva fatto delle foto stupende... e a me sembrava l'ennesima improvvisata, non un minimo di gusto, non un briciolo di senso estetico, probabilmente un livello tecnico mooolto basso.. e lei a tesserne le lodi. e a guardare un po' perplessa il pdf di un album appena consegnato [vorrei mandartelo in via privata, ho bisogno di pareri..]

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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Vedi, amico mio, il problema (limitatamente ai fotografi di cerimonie di casa mia) è che nel 50% dei casi i cosiddetti pro non fanno meglio di un "dilettante" evoluto.

Questo per me non è assolutamente vero: il problema vero è che il lavoro viene giudicato principalmente su un aspetto, quello economico, la cultura fotografica ormai è andata persa, anche quel poco che era rimasto dai tempi del caro rullino.

Oggi come oggi si può giocare al ribasso perchè il mercato te lo consente: io ribadisco il concetto, vorrei vedere se con le reflex di una volta e il rullo di dia da 36 un'agenzia va a fare un servizio fotografico con due fotografi per 400 euro....

Perchè una coppia di sposi dovrebbe pagare tre volte di più per avere lo stesso prodotto da uno che in più ha solo il baracchino?

La differenza sta nella valutazione: chi è che valuta che si tratta dello stesso prodotto, il cliente?

Si sta facendo di tutta l'erba un fascio e questo per la fotografia e la professione del fotografo è sbagliato; ci sono professionisti seri che non si discuttono cosi come ci sono appassionati che realizzano servizi decenti: ma i primi sono in maggioranza sicuramente.

"I guess I am saddened, not by Microsoft's success. I have no problem with their success, they've earned their success for the most part. I have a problem with the fact that they just make really third rate products." Steve Jobs (1994)

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La differenza sta nella valutazione: chi è che valuta che si tratta dello stesso prodotto, il cliente?

Se il cliente, cioè il mercato, stabilisce che il tuo lavoro da 2000€ non vale più di quello venduto a 500 € , è inutile che gli sbrodoli il tuo portfolio, nè il tuo curriculum.....i soldi sono suoi e devi prenderne atto .

NON significa ASSOLUTAMENTE che devi adattare il tuo cachet, capiamoci BENE ! Anacronistico e fallimentare,poi, l'imposizione di tariffari....Sappiamo tutti benissimo che il cattivo gusto,l'ignoranza ed il dilettantismo imperano ed è un pessimo momento. Forse se fai prevalentemente cerimonie il discorso ti è particolarmente scottante perchè si è ipertrofizzato con l'avvento del digitale (dilettanti allo sbaraglio). Ma per chi fa reportage di cronaca, sociale,di viaggio (l'agente è sempre il giudice monocratico....) e foto di scena il problema era quello anche in "epoca analogica". Ti invito a rileggere lo stralcio di quell'intervista al grande Maestro XY che ho riportato prima.

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ooou iea!

e quando la differenza c'è, ma il cliente non la vede? :ghghgh:

diciamola meglio, quando manca la cultura dell'immagine? sempre circa la vicenda del battesimo, la signora mi fece vedere un album [photocity...] con delle foto del loro matrimonio, dicendomi che la fotografa era bravissima, aveva fatto delle foto stupende... e a me sembrava l'ennesima improvvisata, non un minimo di gusto, non un briciolo di senso estetico, probabilmente un livello tecnico mooolto basso.. e lei a tesserne le lodi. e a guardare un po' perplessa il pdf di un album appena consegnato [vorrei mandartelo in via privata, ho bisogno di pareri..]

Concordo, ma in parte.

Secondo me (parere opinabilissimo...) un bravo professionista è anche capace di capire le aspettative del cliente. NON VUOL DIRE che dovrà fare un album tamarro, ma se il gusto del cliente è orientato verso uno stile che a noi può non piacere allora dovrà perlomeno 'adattarsi' per compiacere chi lo paga. O piuttosto, se alcune cose lo fanno inorridire, rifiutare il lavoro.

Che senso ha ralizzare un album magnifico ed artistico se poi agli sposi non piacerà ? Ovviamente prima di capitolare, se il fotografo in questione fossi io, cercherei di far capire il perchè alcuni stili non mi piacciono, ma imporre il MIO modo di scattare non lo trovo completamente corretto.

A meno di non essere una celebrità dello scatto, ma in questo caso forse la commessa non verrebbe accettata.

Insomma, un professionista ha il dovere d guidare il suo cliente, gli sposi, verso quella che può essere la sua idea ma MAI scontentare chi lo paga.

Poi se il gusto degli sposi si discosta di molto dal suo credo fotografico... beh meglio dire 'no grazie'.

Carlo

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Se il cliente, cioè il mercato, stabilisce che il tuo lavoro da 2000€ non vale più di quello venduto a 500 € , è inutile che gli sbrodoli il tuo portfolio, nè il tuo curriculum.....i soldi sono suoi e devi prenderne atto .

NON significa ASSOLUTAMENTE che devi adattare il tuo cachet, capiamoci BENE ! Anacronistico e fallimentare,poi, l'imposizione di tariffari....Sappiamo tutti benissimo che il cattivo gusto,l'ignoranza ed il dilettantismo imperano ed è un pessimo momento. Forse se fai prevalentemente cerimonie il discorso ti è particolarmente scottante perchè si è ipertrofizzato con l'avvento del digitale (dilettanti allo sbaraglio). Ma per chi fa reportage di cronaca, sociale,di viaggio (l'agente è sempre il giudice monocratico....) e foto di scena il problema era quello anche in "epoca analogica". Ti invito a rileggere lo stralcio di quell'intervista al grande Maestro XY che ho riportato prima.

Quindi visto e considerato che ci sono persone che vanno a lavorare nei campi per 4 euro l'ora ne prendo atto e lo faccio anche io: perfetto livelliamoci, sempre verso il basso.

E' evidente però che non dobbiamo lamentarci se "giovani fotografi crescono" e non si "sviluppano".

In epoca analogica era ben diverso: il digitale è stato un bene che ha portato anche tanti mali nel settore.

IMHO

P.S. dove posso leggere lo stralcio dell'intervista?

"I guess I am saddened, not by Microsoft's success. I have no problem with their success, they've earned their success for the most part. I have a problem with the fact that they just make really third rate products." Steve Jobs (1994)

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...non capisco perchè hai saltato a piè pari quello che ho scritto al terzo rigo......

Perché nelle prime due righe hai scritto:

Se il cliente, cioè il mercato, stabilisce che il tuo lavoro da 2000€ non vale più di quello venduto a 500 € , è inutile che gli sbrodoli il tuo portfolio, nè il tuo curriculum.....i soldi sono suoi e devi prenderne atto .

Ora, se io presento un mio prodotto quando a priori diventa inutile “sbrodolare†il mio portfolio e il mio curriculum visto che i soldi sono del mio possibile cliente e devo prenderne atto, la conseguenza al

NON significa ASSOLUTAMENTE che devi adattare il tuo cachet, capiamoci BENE !

È lavorare poco o, in alcuni casi, niente.

Io propongo il mio lavoro e lo valuto insieme al cliente cercando di far capire il mio punto di vista, il mio modo di lavorare e di pensare la fotografia anche attraverso il mio curriculum: quasi sempre si trova un punto di incontro, perchè alla fine di questo si tratta.

Comunque è un mio punto di vista che esprimo senza alcun tipo vena polemica: la concorrenza ci deve essere, non è questo il problema e lo sappiamo tutti; il problema è rappresentato dall’esempio della persona che ho letto su un tuo intervento e che poi hai giustamente rivisto.

:ciao:

"I guess I am saddened, not by Microsoft's success. I have no problem with their success, they've earned their success for the most part. I have a problem with the fact that they just make really third rate products." Steve Jobs (1994)

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beh, effettivamente per un compleanno chiamare un fotografo pro mi pare quanto meno..... "strano". A quel punto ,tanto vale che togliamo dalla vendita le fotocamere!

Vorresti usare un 70/200 (in pratica un 110/320) ????????

Lascialo a casa, mica devi fare birdwatching! Quel genere di foto (torta,spacchettamento regali,festeggiata che gioca a fare la top model etc...etc...) puoi farle col 17-40 unica lente, mica devi fare "dettagli","ritratti" o simili.....

Queste foto "close up " piacciono molto a chi le scatta, ma poco al festeggiato. Fidati.

OT : Domani sera sono da Treves a piazza Plebiscito. Devo fare "Una piazza per la Poesia" (una....marketta, in pratica!) : vieni che ci conosciamo di persona (ti presento pure il 17-40) ?

Scusami Orfeo, sono tornato da poco a casa dall'università e non ho avuto tempo di accendere il computer.

Hai scritto il messaggio a mezzanotte quindi credo ti riferivi a giovedì sera. Se ti riferisci a venerdì sera purtroppo nemmeno posso perché ho la festa di cui ho parlato sopra. Ad ogni modo ci teniamo in contatto, caso mai una volta ci incontriamo.

Ne approfitto per citare una frase della camera chiara :

" Si direbbe che il Fotografo, atterrito, debba lavorare moltissimo per far sì che la Fotografia non sia la Morte ". Con questo passo in qualche modo si esalta il lavoro dei fotografi ( seri e professionisti, quindi ritorna con il discorso fatto prima ), che devono appunto lavorare per far sì che la fotografia non sia la morte, cioè il soggetto fotografato non diventi uno "spettro". Ovviamente il fotografo meno abile non è in grado di evitare che ciò accada.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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