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Vai con la fantasia..!


Amaurea19

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CIAO! :ciao:
Se sei entrato in questo thread vuol dire che hai voglia di perdere un po' di tempo in modo diverso dal solito qui, su italiamac..!

Non ho trovato nessuna discussione come questa e dato che è una cosa che adoro fare, avevo troppa voglia di condividerla con voi! :gira:
Dunque, la mia idea è quella di scrivere una storia infinita (no vabbè...per dire :rolleyes: ), che ognuno di noi continua a scrivere secondo la propria creatività e fantasia! Io accetto ogni cosa (nei limiti delle regole del forum) e più è divertente più ci divertiamo..!
Ovviamente, però, non è che si cominciano a scrivere papiri su papiri.. Poche parole bastano per rendere tutti partecipi e non occorre neanche che ci sia un filo logico tra gli eventi, così se la cosa avrà successo e diventerà più lunga, anche chi arriva più tardi può unirsi al discorso senza dover rileggere tutto dall'inizio

Potete mettere di mezzo qualsiasi cosa vi venga in mente, come da titolo appunto: VAI CON LA FANTASIA!! :ghghgh:
Ovviamente comincio io U__U

Ah, un'altra cosa! Se dovete fare dei commenti o delle cose che non centrano con il corso degli eventi, fate un paio di 'invio' o una serie di '_', oppure un cambio di carattere per distinguere creatività da critica (nel senso di commento, appunto!), in modo da non fare confusione..!

 

Buon proseguimento!  :gira:

 

-------------------------------- EDIT --------------------------------

Avevo inizialmente scritto tutto qui sotto su consiglio di @Junior, poi, dato che questo primo post stava diventando immenso, il carissimo e premuroso @V1nC3 ha avuto l'idea di ricopiare tutto su di un file .pdf (e per questo lo ringraziamo tutti di cuore!!   :love: ), ma quest'idea è andata perduta e, quando ne ho scoperto l'esistenza anche su questo forum, ho deciso di usare il codice "spoiler" per chi volesse comunque rileggere tutta la storia (anche se ripeto che non è necessario) senza così rendere immenso il primo post.. cercherò di aggiornarla spesso, ma non arrabbiatevi se non lo faccio subito dopo ogni aggiunta..!  :suda:

----------------------------------------------------------------

 
↓↓↓ BUONA LETTURA! â†“↓↓   :popcorn: 

(faccio un effetto collage, per rendere la cosa più divertente..  :ghghgh: e sappiate che io copio-incollo quello che scrivete! Gli errori grammaticali, anche se non voluti, non li correggo.. :fischio: )

 

Una fredda mattina d'autunno, un ninja era ancora fermo in agguato su un albero, in attesa del suo bersaglio :ninja:
...A un certo punto si accorse di essere sopra un albero di pesche. Ed era pure periodo! E c'aveva pure fame! :ghghgh:
Tenendosi con una mano al ramo, con l'altra cercò di raggiungere una pesca, ma qualcosa andò storto...
la pesca lo morsicò alla mano facendolo precipitare fragorosamente dall'albero
Così cascò, e morì. Andrea quindi premette "invio" sul suo joypad e reinizò la missione 4 del nuovo gioco per PS3 "Ninja e pesche".
La missione ricominciò ancora una volta ed Andrea stava iniziando ad innervosirsi poiché ogni sua azione in quel maledetto gioco, gli si ritorceva contro
D'un tratto si ricordò : "devo ritirare la torta all'aeroporto e prendere la nonna in pasticceria...o forse era il contrario??" Dopo aver giocato 2 giorni di fila si sentiva un grande cerchio alla testa e molta confusione..
...All'improvviso, ebbe un breve episodio di lucidità, e si rese conto che stava giocando a casa del suo amico fausto. si girò e lo vide a terra svenuto. In quei due giorni era successo qualcosa, ma non si ricordava nulla...
si osservò rapidamente intorno in cerca di qualche indizio che gli riportasse alla mente i due giorni appena trascorsi, ma la stanza era vuota: c'erano solo il divano su cui era seduto ed uno schermo enorme sul quale stava giocando.. disperato cercò di rianimare il suo amico
Tutto d'un tratto, il suo sguardo cadde sul tavolino di fianco a loro. La vista era offuscata e gli occhi stanchi, ma riconobbe cos'erano quei cartoncini colorati. Lsd acquistata qualche giorno prima...

...e quella fu l'ultima cosa che vide, perché morì.
Era una giornata molto calda, troppo calda per starsene a letto. Il tenente Pignattelli decise di andare in ufficio dove almeno c'era l'aria condizionata. Trangugiò una leggera colazione e si diresse verso la fermata dell'autobus, a quell'ora deserta. Gli doleva la gamba, promemoria dell'incidente di due anni prima, quello che gli era costato tutto: prima la casa, poi il divorzio dalla moglie e infine il suo ruolo di commissario.
Lesse distrattamente i titoli dei quotidiani, maledicendo di non avere ancora alcun indizio su quella serie di morti sospette.

Sul giornale c'era la notizia della morte di due ragazzi, Andrea e Fausto.. Subito il tenente acquistò il giornale, ma i due ragazzi non facevano parte di quelle morti sospette su cui stava indagando, così torno nel suo misero appartamento a mangiare le sue adorate pannocchie
La tristezza nell'aria si tagliava col coltello, ma nonostante questo, nel momento che prese le pannocchie dal frigorifero, non potè trattenersi dal ridere pensando a qualche barzelletta sporca sulle pannocchie:
Mentre stava bollendo in pentola l'acqua per le pannocchie, il telefono squillò. Alzò la cornetta e sentì la voce di Andrea, il ragazzo "morto" due anni prima in circostanze misteriose...

La voce era molto strana e parlava con tutte le vocali prolungate: «Seeeiii suuullaaa piiistaaa sbaaagliiiaaataaa»
«Pronto?! Chi è che parla??» chiese il tenente con il batticuore, ma nessuno rispose più

Alla fine il tenente venne travolto da una strana scossa elettrica proveniente dalla cornetta del telefono che lo portò ad una morte istantanea...
E fu a quel punto che Michele si rese conto che il film che stava guardando era troppo incasinato per lui. D'altronde non era l'ultimo della classe a caso..
Prese il suo iPod e si infilò le cuffie, scese le scale di casa e, dopo aver infilato il cappotto pesante, si gettò in strada. Alzò il volume assaporando ogni singola nota proveniente dalla chitarra e si diresse nella neve verso il centro commerciale, sforzandosi di non pensare a quanto fosse diventato consumistico il Natale. E come ogni anno era in ritardo con i regali.
Mentre percorreva il marciapiede, rischiando più volte di scivolare per via della neve battuta, provò all'improvviso una sgradevole sensazione: si sentì osservato. Mise in pausa la musica e continuò a camminare ostentando una certa disinvoltura, ma guardandosi attorno, e con un brivido si rese conto che forse non stava immaginandosi tutto: aveva svoltato un angolo, e poi un altro, e attraversato le strisce pedonali, e quello era sempre lì, qualche metro dietro di lui..un Babbo Natale dal viso indecifrabile,coperto da un'orrenda e cespugliosa barba finta. Lo stava pedinando.
Decise con tutto il coraggio che aveva in corpo di fermarsi di colpo, cambiare di direzione e puntare proprio contro il suo pedinatore! "SMETTILA DI PEDINARMI O CHIAMO LA POLZIA, BABBO NATALE FINTO CHE NON SEI ALTRO!!!!" urlò. "shhhhh" si sentì rispondere. "so che può sembrare assurdo, ma io sono il vero babbo natale, sto cercando di capire quali regali vuole la gente quest'anno..".
Fu in questo istante che si rese conto di aver fatto un ottimo affare ad acquistare quelle 2 pastiglie di LSD per pochi spiccioli...
E poi si rivolse al Babbo Natale:"Ti stanno Multando la slitta"...Finita la frase si voltò ,continuò per la sua strada sghignazzando alzando ancora di più il volume dell'ipod!

"Certo, Babbo Natale non esiste" ragionò il ragazzo "sono stupido e anche un po' fatto, ma so distinguere la realtà dall'immaginazione". Non arrivò a distogliersi da questo pensiero e rigettarsi totalmente nella musica, che avvertì come una mazzata sulla nuca, un dolore improvviso e insostenibile, che gli fece perdere l'equilibrio..e i sensi.
La nebbia a Londra in questo periodo dell'anno aveva un non so che di malvagio ed oscuro. Lord Pennington salì sulla carrozza per recarsi dal Re, la missiva che aveva ricevuto sembrava richiedere una certa urgenza. Chissà perchè per queste comunicazioni non veniva ancora utilizzato il telefono, questa nuova ed ottima invenzione che ormai a 10 anni dalla sua creazione si stava espandendo per tutto il Regno.
Durante il viaggio, Lord Pennington evitò di guardare fuori: conosceva la strada a memoria e non aveva alcuna voglia di rivedere il tutto coperto da quella nebbia opprimente. All'improvviso, la carrozza diede uno scossone, e l'uomo si riebbe dallo stato di torpore in cui era entrato. La carrozza si era fermata. Pensò che un cavallo avesse perso un ferro, anche se l'arresto era stato troppo brusco. Scese con calma, nella nebbia. Leonard stava davanti ai cavalli, chino su un grosso fagotto in mezzo alla strada. Lord Pennington trovò il fatto molto curioso, e si avvicinò per vedere meglio.
<<sir..mi è comparso davanti all'improvviso..io non c'entro>> si giustificò il cocchiere.
Lord Pennington finalmente poté vedere che si trattava di un ragazzo. Giaceva sul fianco. Da quel poco che poteva vedere, era vestito in modo decisamente inusuale, e aveva un pallino bianco dentro un orecchio, e dei fili che dalla testa entravano in un improbabile cappotto. Da dove veniva quello strano individuo?

Quell'individuo era Platinette. E con lei c'era Gerry Scotti, Malgioglio, Pippo Franchi e tutto il top del trash della tv italiana. Allora coloro sulla carrozza scesero, e a colpi di mazze da baseball li uccisero tutti!
L'italia, almeno in parte, era stata salvata!
Sotto Platinette, però, c'era il povero Michele. Poteva sembrare morto dopo un colpo alla nuca e il peso di quell'energumeno sul corpo, ma respirava ancora. Così, dopo aver salvato l'Italia, decisero anche di aiutare quel povero ragazzo e lo portarono dal famoso Dottore di quel luogo: Gregory House
Mentre il Dott House stava operando, si sentì una voce: mi ha rotto questo telefilm! Erano i telespettatori dall'altra parte dello schermo!
Cosi cambiarono canale, e il povero ragazzo si ritrovò sotto le grinfie di Dexter
Poi si sentì una forte esplosione.. CABOOOOOM!!!! Per lo spavento Denise si alzò dal letto e si mise la testa tra le mani, disperata per un altro dei suoi assurdi sogni, ma si accorse che l'esplosione c'era stata davvero, infatti il muro che divideva la sua stanza da quella dell'appartamento accanto era crollato!
L'appartamento di fianco era però quello di Fred Flinstones, che iniziò ad urlare WIIIIIILMA LA CLAAAAVAAAAAA
Denise non capiva cosa le stava succedendo, non capiva in che anno si trovava, e, ancora assonnata, chiese a un Fred Flinstones armato di clava cosa stava succedendo. E Fred Flinstones rispose...
«In che hanno siamo?! Tu chiedi in che hanno siamo?!!!»
«sì» rispose timidamente la ragazza
«questo è l'anno della fine del mondo! fai tutto quello che hai sempre voluto fare, prima che sia troppo tardi!»
Denise era incredula, ma soprattutto scettica.. Era convinta che stesse ancora sognando poiché non era normale che uno dei Flintstones era lì presente ed aveva appena rotto la parete della sua stanza, in più stava urlando della fine del mondo. "Troppo assurdo.." pensò e si sdraiò nuovamente sul letto sperando di svegliarsi in modo più calmo, ma...

...ma una volta infilatasi sotto le coperte si accorse che c'era odore di gas. Non ebbe neanche tempo di battere ciglio che esplose tutto.
Morì.
Andrea decise quindi di riprovare il livello del gioco della PS134 "Una perfetta casalinga".

Marco, che oramai era confuso da così tanti personaggi e storie, decise di uscire di togliere dalla PS3 questo nuovo gioco "Store incrociate" appena acquistato nel suo negozietto di fiducia e di riportarglielo, ripromettendosi di non acquistare più giochi così strani e sopratutto sconosciuti.
Entrato nel negozio, decise di fare a cambio con un altro gioco: prese quindi una di quelle trilogie in HD di vecchi giochi per PS1/2 che ultimamente andavano di moda...
ASXJUSC 2 -il ritorno-
Questo nuovo videogioco era una vera forza! Il ragazzo non riusciva più a staccarsi dallo schermo, i giorni passarono e la barba cresceva.. Non aveva più una vita nel suo mondo, l'aveva solo in quel gioco
"abbiamo già finito?" chiese l'inventore del post su Italia Mac.
Marco a quel punto drizzò le orecchie e si allarmò...in che senso un post su un forum?
Lui era reale..non era frutto della fantasia di un thread...

Marco si guardò in giro e si rese conto che era in una stanza, una stanza piena di ragnatele e polvere. Si guardò allo specchio e vide il suo aspetto trasandato e notò che era invecchiato!
"Quanti anni sono passati?" si domandò allarmato.. uscì dalla stanza e corse in cucina per parlare con sua madre e chiederle perché avesse così tanta fame, ma la madre non c'era e non c'era neanche la cucina...

... all'improvviso, però, Marco avverte un tremolio, che diviene via via sempre più forte, fino a sembrare un terremoto, sotto di lui vi si apre una crepa e viene risucchiato giù da una strana forza, non era semplicemente come cadere, era qualcosa di più: d'un tratto Marco perde i sensi e viene trasportato via, qualcosa di nuovo lo attende, forse, una nuova vita...
Ad un certo punto Marco riprende i sensi e si rende conto che sta fluttuando in aria!
Sbigottito, si guarda attorno e capisce di essere in una sorta di tunnel luminoso che lo sta portando lentamente verso un mondo che ancora ignora...ma non fa in tempo a realizzare tutto cio' che si ritrova a planare in una stanza immersa nel buio.
Senza perdersi d'animo, tira fuori dalla tasca dei jeans il suo iPod touch e, grazie alla torcia, scopre di essere in una stanza completamente vuota in cui e' presente solo una piccolissima porta bianca...

Marco provò subito ad aprire la porta, ma questa era chiusa.
«SONO BLOCCATO!!» urlò, e cominciò ad avere paura..
Si guardava in giro con l'aiuto della sua iTorcia ma non c'era neanche l'ombra di una chiave.. Provò anche a implorare qualcuno di aprire quella porta, ma non ottenne risposta

Le ore passavano e Marco aveva anche tanta fame.
Decise allora di controllare ogni centimetro di quella stanza con molta attenzione... ed ecco che trovò una porta segreta.
Aveva tanta paura perchè non sapeva cosa ci fosse lì dietro.

La porta era piccola e stretta, oltre alla paura dell'ignorare cosa ci fosse dall'altra parte, temeva di rimanere incastrato! Ma non ci pensò troppo: dentro sarebbe morto in ogni caso, quindi valeva la pena provare!

Con uno spintone aprì la porta e si trovò davanti un lungo corridoio.
Appesa ad una parete, vide una lanterna, la prese e si incamminò.

Cominciò a camminare lungo quell'immenso corridoio e ogni 16 metri c'era un'altra di quelle lanterne, come se qualcuno passasse da lì abitualmente.
Camminava, camminava e camminava.. Quel corridoio sembrava non finire mai!
"Se ci sono così tante lanterne, sicuramente qualcuno le avrà messe"... disse ad alta voce.
Si chiese, cosa poteva fare per scoprire se quel posto era frequentato.
Intanto, le ore passavano e Marco aveva una gran fame.

La fame era chimica.
Marco aveva esperimentato la cosiddetta erba del diavolo: la marijuana.
"DEMONIO" esclamò il parroco della sua parrocchia quando le venne a sapere.

"è un medicinale!", provò a scusarsi..Ma il parroco non ne voleva sapere, lo cacciò dalla parrocchia e lo iscrisse ad un corso per farlo disintossicare. Gentile da parte sua, ma a Marco non importava, poteva considerarsi agnostico..
"Forse è per questo che sono qui?" pensò mentre continuava a camminare nel lungo corridoio

Cor - ri - do- i - o
Scomporre in sillabe pensava Marco.
"Bravissimo" rispose la sua maestra.
Marco era seduto al banco della 2° elementare. I suoi compagni erano tuttavia della sua stessa adulta età.
I banchi non da meno calzavano a pennello con la statura adulta. Le sedia però..le sedie erano piccole. Talmente piccole che potevano essere tenute in tasca..

"Come ho fatto ad arrivare qui?!" si chiedeva Marco incredulo..
Intanto la maestra spiegava le sillabe e tutte le loro regole
Si guardò intorno e vide che allo stesso posto c'era anche la bambina per cui aveva sempre avuto una cotta, ma era grande anche lei adesso, e anche lei non riusciva a stare seduta su quella sedia minuscola.
"sarà la volta buona?" pensò Marco mentre pensava a come dichiararsi a lei dimenticandosi di quello che gli era appena successo...

"ZABABWAWAWAAA...DOH..DOH"
Cosa ci facevano le esclamazione di Homer Simpson nella sua testa? Doveva pensare ad una frase romantica, non divertente.
O forse era proprio con la simpatia che avrebbe potuto conquistarla.
Di certo però "zabawawa" non era sifficientemente simpatico, sarebbe parso solo stupido.
ECCO!!!!!! esclamò
Si alzò, andò davanti alla sua amata e disse: ....

"Tagliami il latte, donna!"
Ebbene si, voleva metterla alla prova prima di provarci.
Lei, di tutta risposta, lo guardo' a bocca aperta e con una faccia stralunata. Che palle, penso' Marco. No, non era decisamente la donna per lui!
Cosi', annoiato e stufo, usci' da quell'aula e si ritrovo' ancora una volta a percorrere il lungo corridoio....

...fatto di ciambelle.
E di marzapane.
"Oddio ma che è la favola di Hensel e Gretel?" pensò.
O forse l'aveva detto ad alta voce?
"Alta voce. Alta.

Anche la Statua della Liberà è alta.
Quindi la voce è la Statua della Libertà."

New York, vista dall'alto, era spaventosamente affascinante.
Ma Marco sapeva bene che, prima che la notte calasse definitivamente, avrebbe dovuto ingegnarsi a trovare qualche modo per scendere dal braccio piegato della Statua della Liberta'.
Anche perche' aveva freddo e la cosa che desiderava di piu' in quel momento era andare da Starbucks e bersi un salted caramel hot chocolate...

Non fece in tempo a pensare dove voleva essere che PUF si trovò dentro il locale! Qualche istante dopo il barista gli porse un bicchiere pieno di panna, caramello e cioccolato: "ecco il salted caramel hot chocolate che ha ordinato!"
Marco non credeva ai suoi occhi! Ma mangiò comunque, sperando di non dover anche pagare..

Che ingenuo Marco...sperare di non dover pagare!

Beh quale soluzione più semplice che non mangiare anche il cassiere che avrebbe chiesto i soldi?
E i testimoni?
La fame non era mai poca...e giù anche tutti i clienti del locale.
"Mannaggia a qual cinese con le osse piccole..ho un femore incastrato tra i molari" disse tuttavia soddisfatto dello spuntino.
E ora...era ora del vero pranzo!!!

"Marco è un cannibale?! Non ci credo!!"

Dietro di lui c'era la ragazza della porta accanto, con la quale lui aveva perso la verginità
"Danielaaa!! Ma che piacere vederti!" si avvicinò e mangiò anche lei
"ma io ho ancora fame...." 

"AHAHAHAHAAHAHAHAHAHAAHAHAHHA" una risata malefia uscì dal nulla!

"E così anche tu saresti un cannibale????"
"CHI E'?" rispose Marco al nulla.
"Sono Dio" si sentì rispondere.
"Dio? Dio è un cannibale? Tu saresti un cannibale?"
"No io no!!!" tuonò, "i miei fedeli lo sono. Pensaci, ogni volta che ricevono la cosiddetta comunione, credono io sia dentro di essa, e quindi mi stanno mangiando. Non è forse cannibalsimo?".

Marco era stupefatto, ma altrettanto sconcertato dalla suprema ragione appenagli data. 

"Appenagli data???" Urlo' la maestra a Marco.

"Si dice appena datagli" urlo' ancora piu' forte indicando con la bacchetta la lavagna sulla quale aveva scritto la frase corretta.
Marco era stato ricatapultato ancora nell'auletta di 3za elementare su quella piccola seggiolina e quel piccolo banchetto. 
"Santo cielo ma questa Rottenmeier e' davvero una palla al piede" penso' sconsolato. 
Ma poi scoppio a ridere scorgendo il viso della sua ex fiamma ancora con la bocca aperta in seguito alla sua richiesta di tagliargli il latte. 
"Cacchio, sembra imbalsamata!" penso' Marco ridacchiando tra se' e se'... 

no no no n on o no no n on on o nono

no no o nonno?
che pensare? marco non sapeva piu che pensare?
rilesse la sua storia sul forum che stava visitando..
Una fredda mattina d'autunno, un ninja era ancora fermo in agguato su un albero, in attesa del suo bersaglio  :ninja: 
ma che c'entrano i ninja? e com'è possibile che sto leggendo di me stesso su un forum? non ha senso
ora tu, lettore di italia mac, torna indietro nel forum, e leggi la TUA storia, ciò che TU hai fatto. non ha senso.
TU l'hai fatto, non è stato scritto da qualcun altro
TAN TAN TAAAAAANNNNNNNNNNN (suono misterioso) 

D'un balzo il ninja uscì fuori dallo schermo!

"Mi sono stufato di tutte quelle pesche! Io ho voglia di.......patatine fritte....!!!!" 
Marco rimase stupefatto, ma controllò se aveva qualche tubero da tagliare e friggere..
Non appena ebbe preparato tutto, mangiarono insieme le patatine fritte e si disse che era una stranissima giornata.. Non aveva mai pensato di poter passare una giornata così, neanche nei suoi sogni!
Poi il ninja disse una cosa a suo tempo simpatica e saggia: 

"i maglioni vanno a pescare con le betulle del sovranno tapparella" 

:shock:

...
Marco chiese curioso cosa volesse significare quella frase... 

"Ma come Marco, non lo sai?" gli venne risposto.
"NO" quillo Marco.
"Semplice" rispose la maestra. "Moltiplica la frase per degli sgabelli, e vedrai che sottraendo un paio di zerbini senza lampadine troverai la risposta". 
:diavoletto:

Il ragazzo provò a pensarci un po' sopra...  :mhh:
...mmmm...I maglioni vanno a pescare (l'immagine che mi si è formata nella mente è già molto ricca di significati!) con le betulle del sovranno (o sovrano? oppure sopranno... ma ricordo di aver sentito sovranno da qualche parte....) tapparella...ok...moltiplichiamo per alcuni sgabelli...quindi le maglie, le canne da pesca e le betulle, tutte per sgabelli.....sottraiamo gli zerbini senza lampadine...mmmm...quindi zerbini con sopra disegnato un lampadario senza lampadina? No no....

Mentre Marco era intento a pensare il ninja mangiava soddisfatto le sue patatine  

"No, bastaaaaaaaa! Mi sto immarzullendo!" Riflette' Marco.

Era consapevole che si stava facendo troppe paranoie mentre il ninja continuava a farsi allegramente i fatti suoi assaporando le patatine con la salsa chili che aveva rubato ad un messicano che faceva la siesta appoggiato ad un enorme cipresso argentato.
Ma poi, in fondo, a lui cosa importava? L'antico vaso andava portato in salvo e lui aveva ancora pochissimo tempo... 

"L'antico vaso andava portato in salvo e lui aveva ancora pochissimo tempo..." uno dei lettori del forum pensò fosse la fine perfetta per tutto.
Un montenegro!!!
.......

"NON SI DICE NEGRO!!" sentì però urlare.. 

"Io dico quello che mi pare!!" rispose rabbioso

ma poi, un lampo di genio: "EURECA!!"
"cosa?!" chiesero curiosi
"Ho scoperto il segreto della vita!!"
CABOOOM
un'esplosione confuse tutti 

l'esplosione confuse tutti, ma il problema è che uccise anche tutti!!!

la storia era finita.


finche dalle ceneri riemerse: ERA LEI!!!
LA FENICE???
NO!!!!!
Era Jerry Scotti!!!!! 

paraa raa ra raaraaaaaaaaa (canzone di "carramba che sorpresa") e subito entrò in scena anche lei:

Raffaella Carrà
ed entrambi dissero: caspita, è passato un anno!!

Ma a dir la verita' non era passato UN anno.

Ma L' anno.

Era L' anno della rivoluzione.

Trevis prese la pistola e disse: "Ora o mai piu'".

Usci' in strada ed inizio' a sparare.

Uccise tutti.

Tutti quanti.

 

 

Ogni singolo puffo era stato ucciso......

Nel frattempo a Gargamella, che studiava nella sua casa di tufo come catturare i puffi, vien detto del pufficidio successo solo poche ore prima da Trevis.
Si arrabbio tantissimo.

Lui avrebbe dovuto ucciderli.

Non Trevis.

Inizio a meditare la sua vendetta contro quel famigggggerato.

Nel mentre della pianificazione del piano di vendetta, gli vennero in mente ricordi di quando era piccolo.

Quand'erano adolescenti, al tempo del liceo, lui e Trevis erano amici di banco.

Trevis gli picchiettava sempre la testa con delle forbici dalle punte arrotondate, perché lo diceva Giovanni Muciaccia. 

Gargamella pero' rispondeva a suon di pozioni.

Una volta Trevis si ritrovo' innamorato del professore di italiano, un certo Luca Giurato.

Esatto, proprio lui del lui era stato.

La volta e la volta quando siamo andarono e l'italiano.

Nulla aveva piu' detto dell'aspetta prima o no.

All'improvviso un buio totale invase la stanza e si udi' una voce in lontananza.

Salve, voglio fare un gioco con voi...scegliete: vivere o morire?

Fate la vostra scelta...

Ma la scelta e' facilissima, penso': SCELGO GRANBISCOTTO!!!!

Io voglio morireeeee!!! Si sentì un urlo lontano e tutti si voltarono: un occhio di bue inquadrò una donna, stava per buttarsi da qualcosa che non si riusciva a vedere poiché qualcuno aveva spento le altre luci

..all'improvviso Trevis si sveglio' di colpo.

era un incubo, una visione o una cosa del genere, sicuramente alimentata da una delle maledette pozioni di Gargamella.

Trevis cosi' pianifico un altro scherzo per il nemico dei puffi..

...si sarebbe vestito da fatina dei denti per rubare i caloriferi dentro i televisori nel santo graal.

Si!

Ce l avrebe fatta!

Ma fu così che si accorse che qualcosa non andava. Come poteva, lui, rubare un calorifero? Quegli aggeggi metallici pesavano un sacco e lui sapeva di non avere abbastanza forza da riuscirne a trasportare molti.
Gli venne, quindi, una grande idea: chiamare tanti amici e farsi dare una mano. Il primo che gli venne in mente era Gigio, ma si era trasformato, per fare uno scherzo alla sorella, in un topo, però si era dimenticato la formula inversa ed era rimasto in quella strana e curiosa forma. Avrebbe sempre potuto aiutare con l'ingegno, dopotutto più che forte era intelligente.
Pensò quindi che a essere utile poteva essere Enrico: era basso, moro e con gli occhiali. Ultimamente diceva di esser diventato un mago, e infatti al liceo, aiutato da certi due sue amici, aveva creato una serie di problemi (inventava di un cattivo Voldemort, ma che nome strano poi!?), ma tutti sapevano che, in fondo in fondo, più che mago era un body builder. Ora aveva l'ingegno e la forza...

...le qualita' che servono in casi come questi!

Ando' per aiutare il suo amico, e tutto filo' liscio come l'olio.

Fecero quel che dovevano fare senza intoppi.

La sera stessa erano tutti a festeggiare in uno dei bar vicino casa loro, bevevano lattebirra e cornetti al tartufo... Finché: "...come puó questo calorifero aiutarmi a vendicarmi dello scherzo fattomi da Gargamella?" Si chiese trevis.

Cosí, diede un calcio in faccia ad Enrico e gli urló un pó lacrimante "perché non mi avete fermato? Non avete notato che abbiam fatto una cosa senza alcun senso, oltre che pericolosa?" 

Enrico gliene ridiede un altro!

"Certo cazzo che abbiamo fatto qualcosa senza senso! D'altronde........................cos'ha senso al giorno d'oggi?"

Ed un aria filosofeggiante scene su tutti quanti...

Fu allora che fece irruzione uno strano personaggio. Aveva le orecchie grandi e pelose, il naso piccolo e gocciolante, gli occhi enormi e teneri, ma due zanne enormi e terrificanti.

Li guardò, poi si avvicinò al gruppo e parlò: "Cerco un certo Gigio, ho delle notizie importanti per lui, cose gravi sono accadute in remote contrade" - sospirando continuò - "non è che lo conoscete?"
Fu allora che Enrico, ancora sanguinante per il calcio che gli aveva fatto cadere un dente, prese l'amico in forma di topo e lo mise sul tavolo: "Nè Fifio" - la lingua slittava nella finestra dentale che s'era creata - "fedi quesfo tisfio che fuole".
La strana creatura, vedendo il topo, sorrise e continuò: "Messer topo, cose orribile sono accadute, cose orribili! Si ricorda di suo cugino, il figlio di zia Filomena, la sorella di zio Marcello, quelli che vivevano prima nel paese suo, poi emigrati in Messico? Ecco... Ecco... Loro... quelli..." - si asciugò la bava che, nella fretta del parlare, era colata al mento -
"beh, il loro, cioè il tuo cugino, Gonzalo... quello sempre in televisione, col sombrero che corre! Si Spidi Gonzalo! Si, Si, Lui! E' stato rapito... chiedono il tuo aiuto"...
Tutti gli occhi caddero su Topo Gigio!

Gigio sapeva che avrebbe dovuto dividersi da Trevis, che aveva preso un impegno per vendicarsi di Gargamella.

"Sai bene che non posso venire con te, mio caro zoccolone di fogna" disse Trevis affettuosamente.
"Non c'era bisogno che tu me lo dicessi..." rispose il topo
...gli occhi del topo ricaddero poi sull' ancor sanguinante Enrico.

"Tu cosa farai?" Gli chiese Gigio.

"Anfro' in ofpefafe, frimafifuffo..." rispose il mago, sputo' un altro dente, si puli' e poi con un incantesimo si guari'.

Poi ti raggiungero' in Messico, il compito di Trevis non e' mica cosi' complicato.." continuo' parlando correttamente.

Ognuno quindi parti' per la sua strada, Gigio prese il volo Bologna - New Mexico, Enrico ando' al pronto soccorso piu' vicino e Trevis ritorno', un po' arrabbiato per le parole del maghetto, a casa a meditare....

Strani simboli, intanto, avevano preso il sopravvento della situazione...

Un universo parallelo?

Il mago Enrico raggiunse l'ospedale con un incantesimo e si fece controllare i denti, dopo l'ultima volta che si era guarito da solo non voleva più rischiare di aver sistemato le cose nel modo sbagliato, quindi il controllo di un medico era necessario!

Non appena il dentista lo vide cominciò a sorridere felice e disse:

"ma che bella boccuccia caro giovanotto!" - pregustando un conto da far cadere tutti i capelli - "Qui avremo un bel lavoro da fare!"

E prima ancora che Enrico riuscisse a rispondere, iniziò a dar colpi di scalpello, un giro di trapano, un fil di ferro qui, uno lì e dopo due ore il lavoro era completo.
Enrico, ancora stordito dall'operazione, si guardò allo specchio: "Oh mio Dio!", ma neppure finì l'esclamazione, dalla finestra una voce tuonò: "Che vuoi? Stavo prendendo il caffè, perchè mi chiami?".

Fu così che il ragazzino, tremando all'idea di dover pagare il conto e spaventato, ancor di più, dalla voce tonante pensò che la cosa migliore da fare era...

...fare un auto-avadakedavra.

Ma uno squillo lo fermo'.

Era il suo nuovo iBacchett MagicPhone S.

Sul display c'era un numero che cominciava 0052.

"un chiamata internazionale..." penso'

"...che me frega, tanto paga lui" disse fra se e se.

fece lo slide verso destra, rispondendo alla chiamata.

Era Gigio, che nel frattempo era arrivato in Messico, ed aveva pessime notizie:

a rapire Gonzalo erano stati gli americani, gatti americani.

Gigio racconto' a Enrico che grazie ad due suoi cugini americani, Gerry e Mickey, era riuscito a risalire ai gatti a capo dell'operazione.

A capo di tutto c'era niente poco di meno che Birba, il gatto di Gargamella, Gigio avrebbe potuto quindi chiedere anche l'aiuto di Trevis che avrebbe fatto di tutto pur di vendicarsi del nemico dei puffi.

Erano poi coinvolti altri gatti come:

-Silvestro, famoso per essersi mangiato l'intera famiglia di Titti, nell'organizzazione ricopriva il ruolo di vice-capo, era quindi il braccio destro di Birba.

-Garfield, molto pigro e compiva lavori di ufficio facendo un po' da segretario.

-Stregatto, essendo il piu' forte di tutti ed avendo il potere di scomparire ricopriva la mansione di generale, aveva anche il poter di comandare i suoi solgatti.

nell'esercito di Birba c'erano il trio occhi di gatto e gli aristogatti, i piu noti tra i mercenari.

A Enrico venne l'ansia

"...avviso subito Trevis e arriviamo" disse a Gigio

Nel frattempo Trevis stava....

...uscendo di senno!

Cosa voleva dire "non vedo l'ora di vedere come va a finire"??

In che senso??

Si avvicino' di piu' allo schermo del suo computer, per leggere il thread su un certo sito chiamato Italiamac.

La realta' era piu' spaventosa del previsto.

Stavano parlando di lui.

Delle persone su un forum stavano parlando proprio di lui.

E per di piu' tutto sembrava essere una storia. Finzione.

"...come...come puo' essere possibile tutto cio'?" esclamo' con uno sguardo che rifletteva terrore..

...ed il telefono squillò.

Era Enrico, e così, appena sentì la voce dell'amico, Trevis, chiese: "Cosa sta succedendo?".
Ovviamente il mago bodybuilder, un po' tonto, un po' bonaccione, rispose allegramente: "Ci aspetta un'altra avventura! Hanno rapito Gigio, quel topo incapace! Era andato a cercare suo cugino, te lo ricordi Gonzalo?" - ma d'improvviso sospirò - "Si sono fatti fregare da Gargamella, pare si sia unito al gruppo della Gattomafia... E c'è un certo Birba di mezzo, dovremmo partire per salvarlo!".
Trevis, ancora sotto shock, iniziò a pensare. Come era possibile che su internet qualcuno scrivesse di loro, scrivesse di fatti che accadevano realmente? Ritornò sul forum della storia, e trovò un nuovo aggiornamento: si parlava della sua telefonata con Enrico, e c'erano le parole appena pronunciate dal mago, nuovamente, riportate. Sgranò gli occhi: "cosa stava succedendo? La sua vita veniva scritta automaticamente in digitale? Perché, chi poteva sapere tutto ciò che gli accadeva?".

 

"Enrico", disse, "qualcosa di strano sta accadendo". L'amico mugugnò qualcosa, e Trevis continuò, "Tutto quello che facciamo appare su un sito internet, nei minimi dettagli. Ci spiano? Ci seguono? Chi può essere?".
Il mago parve meno sorpreso, infatti tranquillizzò l'amico. Lui sapeva chi li stava seguendo... gli era già capitato da piccolo, quando andava a scuola. Non riusciva a superare degli esami, rischiava quindi di essere bocciato e un altro anno in quel castello con gente strana (prestigiatori, illusionisti, maghi da feste per bambini) proprio non gli andava. Si rivolse all'Oracolo per ricevere aiuto, e in cambio d'esso parte della sua vita sarebbe diventata pubblica, un racconto, una storia che tutti avrebbero potuto leggere.

 

Gigio aveva contattato l'Oracolo, era ovvio, o forse no? Chi poteva esser stato? Bisognava investigare, e farlo in fretta, perchè poi si doveva partire per l'America a salvare l'amico topo.
I due iniziarono ad organizzarsi, prima andare dall'Oracolo e poi reclutare altri compagni coraggiosi, si diressero così...

... a Tripallonia, cosi' chiamato perche' popolato in gran parte di uomini che avevano un apparato genitale leggermente differente da quello dell'intera popolazione mondiale, cosa potesse essere pero' non lo si riusciva a capire.

 

Enrico e Trevis dovevano attraversare un fiume chiamato OhMareNeroMareNeroMareNe' prima di arrivare alla foresta Proibizionista (era questo il suo nome), ed al centro di essa vi era un grattacielo in vetro da far invidia al Burj Al-Arab.

 

Quando arrivarono al cospetto del fiume OhMareNeroMareNeroMareNe', Enrico si fermo' di colpo ed esclamo':

"Trevis, non posso farmi il bagno, cosi' han detto all'ospedale"

Trevis, che vedeva la sua vendetta per nulla vicina si avvicino con uno scatto e con una violenza inaudita lo prese per i capelli, lo tiro' su e lo guardo' negli occhi.

"Non e' vero cio' che hai appena detto" disse Trevis "Tu non vuoi bagnarti perche' hai il tuo stupido iBacchett MagicPhone S bianco da 19 GB nella tasca destra del tuo cappottino, abbiam cose ben piu importanti da perdere se non attraversiamo questo fiume ora".

 

Enrico tremolante balbotto' qualcosa a bassa voce.

"TE LI DO IO POI I 150€ PER FARTELO SOSTITUIRE AL MAGIC STORE" urlo' Trevis.

Enrico pero' non smise di piangere, chiuse gli occhi per due secondi, senti' un forte dolore al sedere dovuto da un probabilissimo calcio di Trevis, subito dopo un colpo alla testa (forse un albero), apri' l'occhio destro e noto' con sorpresa che aveva attraversato il fiume, apri' l'occhio sinistro... "AHI" urlo' "ho una maledetta scheggia".

Enrico non era poi così felice del modo in cui aveva raggiunto l'altra sponda, ma cercò di essere positivo: Almeno ci sono arrivato! Solo che il colpo alla testa gli aveva fatto nascere un grosso gonfiore e cominciava a dimenticare quello che era venuto a fare a Tripallonia.

"Ma che razza di malformazione, ma dico, resta tutto normale anche così?" La curiosità era tanta e, avendo dimenticato il suo compito, andò a cercare qualcuno per togliersi quel dubbio....

 

Trevis dall'altra sponda lo guardava curioso: "cosa sta facendo?"

 

Enrico arrivò da una signora che stava stendendo il bucato e si rese conto di non ricordare neanche cosa voleva chiederle, così rimase lì a fissarla fin quando la signora si voltò e gli disse:

"cosa ci fai li' fermo senza far nulla?

suvvia, dammi una mano, controlla se quei maglioni sono asciutti, se lo sono, piegali!"

Enrico, con l'occhio sinistro sanguinante a causa della scheggia e con un bernoccolo in testa, ando' verso i maglioni ma dopo due passi si fermo' "Cos'e' che dovevo fare?" chiese Enrico.

"Prendi i maglioni, controlla se sono bagnati, se si piegali" rispose leggermente irritata la misteriosa signora.

Intanto Trevis che aveva appena attraversato l'OhMareNeroMareNeroMareNe' urlo' ad Enrico:

"Oh! Enrì embè? Che stai facendo? Vuoi diventare la bella lavandaia?"

Enrico, come spaventato, si trovò con dei maglioni tra le mani. Fu allora che l'umidità finì col colpire l'iBacchetMagicPhone. Le goccioline d'acqua fecero uno strano effetto sullo strumento ligneo che, d'improvviso, vibrò fortissimo e lanciò alcune strane stelle colorate. Una di esse colpì Enrico, e questi svenne, un'altra finì sul maglione e lo bucò, un'altra ancora colpì un albero, tramutandolo in un enorme lampione, un'altra colpì una molletta che si tramutò in un piccolo alligatore senza denti ed, infine, un'altra colpì la signora. La donna sembrò non accorgersi di nulla, divenne giovane e affascinante, e fu colta da un'insensata voglia di correre. Partì e nessuno più seppe dove giunse o se mai si fermò in qualche posto.

 

Frattanto Travis, preoccupato per il giovane amico, gli corse accanto e tentò di svegliarlo: "Enrico? Sei vivo? Enrico, non fare scherzi!". Dopo averlo schiaffeggiato un po' il mago svenuto sorrise: "Tlevis, che fai? Mi picchi? Andiamo che dobbiamo salvale Gigio. L'Olacolo ci aspetta. Su, colliamo!".
Era diventato cinese!
I due si incamminarono, e pochi chilometri dopo, nel fitto di bosco Fitto (si chiamava bosco Fitto perchè era tanto fitto da non poter aver altro nome), incontrarono un uomo mezzo nudo, coi capelli lunghi e piuttosto puzzolente: "Che fare voi in mio bosco?", questi domandò.
I due ragazzini risposero che cercavano l'Oracolo e si presentarono: "Io sono Enlico, e questo è Tlevis, un mio amico. Celchiamo l'Olacolo, ci puoi aiutale a tlovallo?".
L'uomo seminudo, allora, notando che i due erano un po' malconci, stanchi e avevano gli occhi onesti, decise di aiutarli: "Io essere Tarzanno, e io vi aiuta! Venire con me e trovare l'Oracolo", poi avvicino Trevis e gli chiese: "Ma tuo amico che è tutto muscolo, perchè parla come tipi da pelle gialla? Lui è basso tanto, sì, però no è giallo! Ma per caso essere un poco tonto?".
Trevis annuì, ma chiese di continuare subito il cammino. Fece sera e giunsero nei pressi...

...di un enorme castello dove sicuramente alloggiavano i gatti cattivi che avevano catturato il cugino di secondo grado della sorella del cognato di Gigio.. O era il fratello? Tarzanno non aveva capito nulla della storia che i due strani esseri gli avevano raccontato, ma era pronto ad affrontare qualsiasi pericolo perché lui era fatto così! Ed un sorriso orgoglioso spuntò sul suo volto.

"Cos'hai da lidele?" chiese cina-Enrico, ma in quel momento c'era anche Trevis che rideva e quindi rispose credendo che la domanda fosse rivolta  a lui: "Cammini anche in un modo strano! Non basta che hai la parlata cinese, adesso cammini anche come se hai qualcosa nei pantaloni!!"

cina-Enrico era preoccupato, ci pensò un attimo e controllò cosa aveva nei pantaloni, e si spaventò quando vide...

...una rarissima moneta da 3,2 euro.

"Wow, una monta da...!!"

Trevis gliela scippó dalla mano, sempre con violenza
"Aspetta qui" gli disse poi Trevis a En Ring (che nella sua transazione cinese, aveva pure cambiato nome sulla carta d'identitá), entró in un albero con dentro un internet point, inserí la moneta da 3 euro e 20 centesimi nel vano CD e lo chiuse.
Ora aveva l'accesso ad internet, cosí andó sul forum di italiamac, nell'oramai famoso thread che parlava di lui, controlló gli ultimi post e notó che stranamente c'erano delle inesattezze: 

era il bosco fitto o la foresta proibizionista?
al centro di esso c'era un castello o un grattacielo?
In questo stabile c'era la gattomafia o l'oracolo.
Gonzalo e Gigio non erano in Messico?
e, la cosa piú importante, l'iBacchettMagicPhone non era un S ??!?

Stanco di tutto questo Trevis promise a se stesso di non leggere piú una sola parola di quel thread.
Cosí sprecó il resto del tempo che gli rimaneva per chiedere agli utenti del forum se era meglio il macbook da 27 pollici oppure l'imac air.

Passó il tempo, l'accesso ad internet era ora finito, quindi uscí dall'internet three e vide En Ring che nel frattempo stava tentando di riparare il suo iBacchettMagicPhone.

"Andiamo ragazzi?" Esclamó Trevis.
"Tu perdi tempo in un internet three e dopo chiedi anche, con presunzione, se siam pronti per partire?" Rispose l'uomo misterioso che aveva intrapreso il viaggio con loro.

"Qual'é il tuo nome vecchio?" Disse Trevis curioso.
"Il mio nome é Marco...." 
:shock:  :shock:  :shock:
"Marco Eckó.
E non sono un vecchio!!!" 

Trevis si sentì scuotere con forza, sbandò e si accorse che era steso ai piedi di uno strano albero. Aveva in mano la moneta da 3,2€, ma di computer non c'era traccia, Enrico continuava a lamentarsi del suo iBacchet Magic Phone tutto inumidito che ogni tanto si muoveva da solo e non voleva saperne di attivare il modulo chiamate, e Tarzanno continuava a gridargli di muoversi.

 

Aveva sognato tutto, l'internet Three, il forum sui mac (aveva sempre sperato di comprarne uno), l'uomo che li accompagnava... ma perchè? Perché, iniziò a domandarsi. Sembrava confuso, quasi spaventato dagli strani eventi che gli accadevano, ma Tarzanno non si preoccupò: erano giunti ai piedi del palazzo dell'Oracolo.

Gli sfilò di mano la moneta e la inserì nell'apposita fessura. Digito il codice PIN e una porta si spalancò.

 

Entrarono tutti e tre, con l'uomo della giungla avanti pronto a difenderli e guidarli. Camminarono tra radici e strani funghetti fosforescenti, e dopo qualche minuto si trovarono in una sala enorme, adornata di fiori colorati, frutti brillanti, farfalle bioniche e liane gommose. 
Una voce li chiamò: "Giovani viandanti, cosa volete dall'Oracolo?"

Trevis si fece coraggio e rispose: "Oh, Oracolo, Oracolo del bosco... noi siamo qui per capire cosa accade. La nostra vita appare su internet, cioè su internet nel mondo..." - si interruppe quasi dubbioso, era o no nel mondo in cui aveva sempre vissuto - "...insomma tutti leggono. Ma noi dobbiamo cercare Gigio e combattere la Gattomafia... ci è parso d'aver ricevuto un segnale da te... non è che volevi vederci? Ci vuoi aiutare?".

Continuò Enrico: "Si Olacolo, e poi se puoi aggiustale il mio iBacchet MagicPhone ti salei glato, salebbe un glande favole".

 

Dalle liane calò un uomo, vestito di nero, con la pelle nera, gli occhiali da sole, un sorriso enorme e i denti larghi. 
"Bene, ci siamo allora. Sono io l'Oracolo, mi chiamo Mordeus, e si, quelli che hanno girato quel vecchio film, Matrix mi pare, mi hanno voluto imitare con uno dei loro personaggi... dopotutto li aiutai nelle riprese. Quindi non vi spaventate".

I due ragazzi si guardarono sbigottiti: era veramente Morpheus, e che ci faceva ora nell'albero?
Tarzanno si inginocchiò in segno di riverenza.
"Bene, giovani eroi", continuò Mordeus, "ho preparato per voi delle armi speciali, eccovele".
Estrasse da un sacco due scintillanti bacchette. 

"Questi sono gli ultimi modelli di iBacchet MagicPhone, non sono più in legno di ciliegio. Sono in legno di melo, più flessibile. Non hanno più il cuore fatto di piume di tacchino, ma di buccia d'arancia. Profumano, sentite?".
E porse loro anche tre biglietti per un volo low cost diretto in California. Potevano partire, con Tarzanno, e salvare Gigio.
"Ah", aggiunse prima di smaterializzarsi, "troverete altri alleati lungo il cammino".

I tre così si diressero all'areoporto della foresta, e...

...quando finalmente da lontano notarono un misterioso luogo, senza alcun albero, ne erba.. tutto asfaltato con una torre al centro.

Essi', era l'aereporto di Tripallonia, l'avevano quasi raggiunto.... mancava poco oramai.

Tutti contenti fecero uno scatto per avvicinarsi alla loro meta piu' velocemente.
Man mano che si avvicinavano al portone della torre, tutti e tre videro un cartello grande appeso al portone e lessero: "CHIUSO PER FERIE"

Il silenzio duro' una manciata di minuti.

"Come poteva l'Oracolo non sapere che l'aereoporto era chiuso per ferie?" disse Trevis.
"essendo un Oracolo, avrebbe dovuto sapere tutto, anche del nostro arrivo." continuo'.

"Infatti quale Olacolo chiede ad un suo ospite il motivo della sua visita?" replico' Enrico.

Entrambi si girarono per chiedere qualcosa a Tarzanno, lo videro indietreggiare sorridendo.
"Non avete mai visto il film matrix, vero?" disse sempre sorridendo prima di sferrare una risata malefica
"Ahahahaha! Morpheus nel film di Matrix non e' l'Oracolo!! Vi abbiamo ingannati."

Trevis prese un bastone.
Enrico prese l'iBacchettMagicPhone nuovo modello, fece lo slide verso sinistra (montava mOS 7) e fece per aprire l'app Avada-Kevadra Lite quando si fermerano entrambi.

"miaooo..."

Si guardarono l'un altro, ne sentirono un altro, poi un altro ancora e ancora..

Erano stati circondati dai gatti di Birba.

Trevis non ce l'avrebbe mai fatta, i gatti erano agili, scattanti ed avevano unghia lunghe.
All' iBacchettMagicPhone di Enrico gli rimaneva solo il 5% di batteria.

I gatti si avvicinarono...

BOFF

BAM!

ZWAPP!

WHAM

SPLAT!

POW!!

qualcuno li stava salvando, era......

....un topo, alto quanto un uomo, con un kimono color vinaccio e si aiutava con un bastone.

A quanto pare conosceva molto bene le arti marziali, e le praticava cosi' bene, nonostante la sua non giovanissima eta', che stese in pochi minuti tutti i gatti.

 

Tarzanno preso dal panico, provo' a scappare, ma lo fermo' Enrico con un calcio volante (nella sua transazione cinese, oltre alla pronuncia e al cambio di nome su carta di identita' aveva appreso anche una sconosciuta tecnica di arti marziali).

 

Enrico e Trevis aiutarono questo misterioso topo a legare i gatti e Tarzanno.

Al che Enrico chiese: "Quale il tuo nome e', Topo?"

 

"Il mio nome e' Splinter, e sono il maestro delle Tartarughe Ninja nonche' cugino di centonovanteseiesimo grado di Gonzalo Spidi e cugino di centonovantasettesimo grado di Gigio.

Sono qui....

...per portare delle notizie.

Notizie di pace.

Inizio' a raccontare della pace nel mondo e di quanto buona fosse le convivenza senza violenza.

Poi pero' si ricordo' che non erano notizie di "pace, ma di "pece".

Cosi' si scuso e se ne ando' via canticchiando la sua canzone prefeirta che faceva "......Zoccole zoccole zoccole a migliare

ciénto ne nàsceno ognuna che ne more..."

 

Enrico e Trevis dovevano tornare nel bosco Fitto che era dentro la foresta Proibizionista a cercare il vero Oracolo, e dovevano farlo di fretta dato che avevano gia' perso molto tempo. Cosi' cominciarono a correre, ripercorrendo la strada che avevan fatto con Tarzanno.

 

Per la strada videro un Hummer H1, colore verde opaco, con le chiavi nella serratura.

 

Enrico prese le chiavi, le inseri' nella plancia e tutto il quadrante si illumino'.

Il mago sorrise a Trevis che nel frattempo, sfiducioso, aspettava qualche in metro piu' in la, cosi' anche lui sali' sull'auto estasiato.

Enrico giro' la chiave per mettere in moto il motore, che pero' stentava a partire, poi noto' che era a secco.

Prese poi l'iBacchettMagicPhone e scuotendolo disse: "日本大好ã"

 

L'auto ora aveva il pieno.

Enrico accese il motore, inseri' la terza e parti'.

Entrambi notarono, tramite lo specchietto retrovisore, un uomo con un uniforme blu che protestava.

 

Trevis lo riconobbe, quando ormai si erano gia' allontanati, era...

..il Giudice Dred, solo che non avendo trovato la divisa (non lo sapeva, lui, ma la Gattomafia riciclava uniformi), aveva indossato quella dell'operaio FIAT che viveva sullo stesso pianerottolo.
Questi stava prendendo la targa del veicolo parcheggiato in divieto di sosta, però i due ragazzi non avevano mica notato il segnale!

 

Si accorsero dell'uomo, abbiam detto, e siccome sapevano che se si fosse arrabbiato li avrebbe pestati senza sentir ragioni, accelerarono come pazzi. L'Hammer, che era stato modificato su richiesta di Puff Daddy, abbatteva alberi come fili d'erba, e sfrecciava per il bosco senza paura.
Enrico, mago palestrato, si sentì come un pilota di rally: "Ehi Trevis, vuoi fare da navigatore?"
L'amico gasato acconsentì: "E dai, proviamo st'emozione!", rispose.

Fu allora che Enrico, prendendo nuovamente il suo scintillante iBacchet MagicPhone avvio l'applicazione "Navighettor" e l'amico fu tramutato in un TImTom d'ultima generazione!

 


Subito selezionò sul display ORACOLO, dovette scegliere tra la sede della Oracle, l'Oracolo di Delfi e quello che cercavano, ovvero l'Oracolo del Proibizionismo.
Accelerò e quasi mezz'ora dopo furono a destinazione. Sulla radio, intanto, il Giudice Dred continuava a chiedere aiuto nel rintracciare l'auto da multare.
Scese d'auto, prese con se il Trevis Navigatore TimTom, e busso alla porta. Pochi attimi dopo aprì un uomo anziano, aveva un gilet gessato, il sigaro acceso, un cappello bianco con la fascia nera, pochi capelli, un dente d'oro e tanti anelli sulle dita, era l'Oracolo, era...

..il padrino Marlon Brando.


"Aspettando vi stavo" disse con uno strano accento siciliano, nonostante fosse di origini giappo-francesi.

*Marlon Brando detto il padrino, gestiva un bordello a 100km di distanza dal castello di cristallo in cui abitava e dava indicazioni al suo fido figlio di nome Calogero.
Marlon aveva poi altre figli, due femmine che lavoravano in un night club, Grazia e Graziella, e che avevan fatto divertire buona parte dei Tripalloniani.
L'altro figlio, Goteborg, faceva un lavoro molto simile a quello delle sorelle, ma aveva cominciato da poco tempo e si faceva chiamare Vanessa.

"Possiamo entrare?" disse Enrico
"Certo che potete, vi prego, entrate." Rispose l'Oracolo padrino."Vi preparo un caffé alla frutta"
"Proseguire dritto" esclamó Trevis, e cosí entrarono nel castello. 
Seguirono Marlon Brando fino al salotto che era molto....

...finemente arredato: divani in pelle sintetica laccata in rosso, lampada e lampadari carichi di glitter, tappeti di vera pelle di serpente, gufi imbalsamati, cani in giacca e cravatta, quadri di elefanti al mare e uno specchio senza riflesso.

Marlon, ghignando prese il suo incredibile bastone: era un Sarzung Pomidor III e riportò Trevis in forma umana, ma data l'incompatibilità delle MagicApp, il ragazzo tornò con la pelle scura ed i capelli alla Elvis.

 

"Bene, taliate qua!", disse indicando lo specchio.
BlackTrevis ed Enrico guardarono lo specchio. All'inizio non accadde nulla, poi con un lampo improvviso tutto si fece più chiaro:
"La Gattomafia stava ampliando il proprio territorio, era giunta fino in Colombia. I NarcoTopi erano stati sconfitti, le informazioni in possesso di Gonzalo erano, infatti, preziosissime. 
Gigio era utilizzato quale ricatto per il cugino: o parlare, o vederlo morto!"

Nessuno sospettava una lotta così ampia, complessa. Bisognava intervenire.
"Ma signor Oracolo, e noi che dobbiamo fare?" chiese Trevis.

Marlon sorrise, schioccò le dita e giunsero tre donzelle. Grazia e Graziella erano bionde e voluttuose (Enrico, infatti, sembro quasi incantato), Vanessa, col suo fascino mascolino, appariva come una Venere agli occhi del mago palestrato.

Nonostante nessuno se ne fosse accorto la cinesità del ragazzo era scomparsa, era tornato normale: "Signore, Signor Oracolo, quale bellezza sua figlia... E' d'un incantevole luminosità la sua pelle, così... così rustica", disse affabilmente al padre della sua Venere.
"Uhm, minchia dici?", rispose l'Oracolo. "Idda è fimmina? Picciotto tu problemi c'hai?! Non talii bene?".

In effetti Enrico aveva perso le lenti degli occhiali, gli era rimasta solo la montatura. 

Mentre, però, Trevis pianificava il piano di salvataggio, il mago flirtava con una ammiccante Vanessa.

 

Il piano era pronto, erano passate varie ore, e Enrico era sempre più innamorato.
Il mattino seguente avrebbero dovuto intraprendere il viaggio: Vanessa li avrebbe seguiti, e chissà sposato Enrico un giorno futuro, e con loro sarebbero partiti anche due uomini di Marlon: Palla di Largo, un ex Marino, soldato speciale dell'esercito della Trinacria, e Masaniello, un rivoltoso delle terre meridionali, che però aveva la testa legata con le graffette sul collo... era un tipo piuttosto fantasioso e la testa spesso gli finiva tra le nuvole, ma aveva tante competenze di guerriglia, poteva essere utile al gruppo.
I cinque partirono.
Trevis, in mimetica bianca, con la pelle nera, era il capo. Enrico, in casacca lilla, era il vice, una sorta di generale. Vanessa era la crocerossina del gruppo, anche se le sue mani era tutt'altro che delicate.
Palla di Largo e Masaniello erano l'elite guerriera, il meglio del meglio. 

Si diressero rapidamente...

...verso la porta.

"Gotebor... Ehm, Vanessa!" disse Marlon Brando "vini cá, te devo di na cusuzza"
Vannessa gli si avvicinó sculettando ed il padrino gli sussurró qualcosa nell'orecchio sinistro.

"Meeeezzeca..." Esclamó sorpresa Vanessa.
"Mi raccomando, nulla devi dire. Caput?" gli disse il padrino, la figlia sua annuí poi raggiunse gli altri quattro.

Tutti e cinque scesero le scale, Masaniello fece da cicerone e li portó nel garage dove c'eramo tutti i veicoli del padrino.
C'era l'imbarazzo della scelta, ma alla fine scelsero una Ford......

..una Ford Fiesta!!

 

Ma dato che erano affamati se la mangiarono e ritorvarono di nuovo a piedi! Ma pieni di energia...

Chiesero un altra auto, ma Marlon, fuoribondo, rispose negativamente.

Cosí decisero... 

di provare ad affittare un elicottero, era certo che nessuno lo avrebbe mangiato! Dove potevano affittarne uno?

Marlon subito pensò: "perché affittarlo? COMPRIAMOLO!" ma nessuno aveva intenzione di tirar fuori una tale somma...

finché a Vanessa non venne un'idea...eccitante...

 

↓↓↓ PERSONAGGI INCONTRATI LUNGO IL CAMMINO â†“↓↓

(i nomi cancellati sono i defunti..   :adios: )

  • Ninja < il saggio ninja del gioco "Ninja e pesche", a cui piacciono le patatine fritte
  • Andrea < che giocava a "Ninja e pesche"
  • Fausto < amico di Andrea
  • Il tenente Pignattelli < indagava sulle morti sospette di ragazzi..
  • Michele < che guardava un film sui personaggi sopra citati..
  • Babbo Natale
  • Lord Pennington e il suo cocchiere
  • Platinette, Gerry Scotti, Malgioglio, Pippo Franchi e tutto il top del trash della tv italiana
  • Gregory House
  • Denise < sognatrice convulsiva
  • I Flinstones
  • Marco < che giocava a "Store incrociate" (titolo sbagliato di proposito? Non si sa, resterà il mistero..  :ghghgh: ), ha poi vissuto lui stesso una storia "incorciata"..nei suoi ricordi abbiamo il parroco della sua parrocchia e la maestra delle scuole elementari
  • La bambina per cui Marco aveva una cotta (sempre alle elementari)
  • Un barista, il cassiere e i clienti (non si può non citare anche loro :sleep: ) < mangiati da Marco (sì, era un cannibale!)
  • Daniela < la ragazza della porta accanto.. mangiata da Marco anche lei..
  • La Fenice..no era Jerry Scotti..seguito da Raffaella Carrà
  • Trevis < killer e pufficida
  • Gargamella < compagno di banco e nemico di Trevis
  • L'enigmista (anche se non è stato nominato ed è durato un solo post, non potevo non inserirlo  :cold: )
  • Gigio < l'amico topo di Trevis 
  • Enrico < body builder mago (conosce Voldemort) amico di Trevis < ed è diventato cinese!
  • Spidi Gonzalo, Gerry e Mickey < cugini di (topo) Gigio
  • La gattomafia: Birba (capo), Silvestro (vice), Garfield (segretario), Stregatto (generale dei solgatti) + i mercenari Occhi di Gatto e Aristogatti
  • L'Oracolo Mordeus
  • Marko Eckó, detto Tarzanno
  • Splinter < il maestro delle Tartarughe Ninja nonche' cugino di centonovanteseiesimo grado di Gonzalo Spidi e cugino di centonovantasettesimo grado di Gigio
  • Giudice Dred a cui la gattomafia aveva rubato l'uniforme
  • L'Oracolo Marlon Brando (detto il padrino), di origine giappo-francese ma con uno strano accento siciliano < ha due figlie che lavorano in un night club (Grazia e Graziella) e un figlio, Goteborg, che lavora similmente alle sorelle...
  • Vanessa < un'altra figlia del padrino, che è probabilmente trans.. Enrico ne è innamorato....
  • NUOVO GRUPPO: Trevis (capo), Enrico (vice), Vanessa (crocerossina dalle mani delicate pesanti), elite guerriera: Palla di Largo e Masaniello
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Tenendosi con una mano al ramo, con l'altra cercò di raggiungere una pesca, ma qualcosa andò storto...

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la pesca lo morsicò alla mano facendolo precipitare fragorosamente dall'albero

Antivirus su mac? No grazie!! Utente Mac dal 10 aprile 2009.

 MacBook air 13, MacBook White 13, Canon Eos 1100D, Nexus5  . Lurker. Tartassala!! ToDo: Tentare di conquistare il mondo!!

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Così cascò, e morì. Andrea quindi premette "invio" sul suo joypad e reinizò la missione 4 del nuovo gioco per PS3 "Ninja e pesche".

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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:clap: fantastico era esattamente quello che volevo!

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La missione ricominciò ancora una volta ed Andrea stava iniziando ad innervosirsi poiché ogni sua azione in quel maledetto gioco, gli si ritorceva contro

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D'un tratto si ricordò : "devo ritirare la torta all'aeroporto e prendere la nonna in pasticceria...o forse era il contrario??" Dopo aver giocato 2 giorni di fila si sentiva un grande cerchio alla testa e molta confusione..

Antivirus su mac? No grazie!! Utente Mac dal 10 aprile 2009.

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D'un tratto si ricordò : "devo ritirare la torta all'aeroporto e prendere la nonna in pasticceria...o forse era il contrario??" Dopo aver giocato 2 giorni di fila si sentiva un grande cerchio alla testa e molta confusione..

...All'improvviso, ebbe un breve episodio di lucidità, e si rese conto che stava giocando a casa del suo amico fausto. si girò e lo vide a terra svenuto. In quei due giorni era successo qualcosa, ma non si ricordava nulla...

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si osservò rapidamente intorno in cerca di qualche indizio che gli riportasse alla mente i due giorni appena trascorsi, ma la stanza era vuota: c'erano solo il divano su cui era seduto ed uno schermo enorme sul quale stava giocando.. disperato cercò di rianimare il suo amico

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Tutto d'un tratto, il suo sguardo cadde sul tavolino di fianco a loro. La vista era offuscata e gli occhi stanchi, ma riconobbe cos'erano quei cartoncini colorati. Lsd acquistata qualche giorno prima...

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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Era una giornata molto calda, troppo calda per starsene a letto. Il tenente Pignattelli decise di andare in ufficio dove almeno c'era l'aria condizionata. Trangugiò una leggera colazione e si diresse verso la fermata dell'autobus, a quell'ora deserta. Gli doleva la gamba, promemoria dell'incidente di due anni prima, quello che gli era costato tutto: prima la casa, poi il divorzio dalla moglie e infine il suo ruolo di commissario.

Lesse distrattamente i titoli dei quotidiani, maledicendo di non avere ancora alcun indizio su quella serie di morti sospette.

Antivirus su mac? No grazie!! Utente Mac dal 10 aprile 2009.

 MacBook air 13, MacBook White 13, Canon Eos 1100D, Nexus5  . Lurker. Tartassala!! ToDo: Tentare di conquistare il mondo!!

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Sul giornale c'era la notizia della morte di due ragazzi, Andrea e Fausto.. Subito il tenente acquistò il giornale, ma i due ragazzi non facevano parte di quelle morti sospette su cui stava indagando, così torno nel suo misero appartamento a mangiare le sue adorate pannocchie

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Sul giornale c'era la notizia della morte di due ragazzi, Andrea e Fausto.. Subito il tenente acquistò il giornale, ma i due ragazzi non facevano parte di quelle morti sospette su cui stava indagando, così torno nel suo misero appartamento a mangiare le sue adorate pannocchie

La tristezza nell'aria si tagliava col coltello, ma nonostante questo, nel momento che prese le pannocchie dal frigorifero, non potè trattenersi dal ridere pensando a qualche barzelletta sporca sulle pannocchie:

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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@@ale1day ora vorrei proprio sentire le barzellette sporche sulle pannocchie !!

@ dovresti riprendere i pezzi che si scrivono e metterli nel primo messaggio

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@@ale1day ora vorrei proprio sentire le barzellette sporche sulle pannocchie !!

sì, sono curiosa anche io!! :hihihehe: solo che ha terminato con ':' :rolleyes:

@ dovresti riprendere i pezzi che si scrivono e metterli nel primo messaggio

:ok:

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Cosa dice un granoturco ad una pannocchia? Non ci lasceremo mais!

(ok non è sporca, ma come si fa ad inventarsi una barzelletta sporca su una pannocchia? :shock:)

Oggi: MacBook Pro Touchbar 16” (2019) | iPhone XS 64GB | iPad Pro 11” 64GB (2018)

Prima: Macbook Pro Retina 15" (2015) | Macbook Pro 13" (Mid 2010) | iPod Touch 2G 8GB | iPad 2 3G 16GB | iPhone 4S White 16GB | iPhone 6S Space Gray 16GB 

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(ok non è sporca, ma come si fa ad inventarsi una barzelletta sporca su una pannocchia? :shock:)

Ahahha maccome come si fa? Un tuffo a quelle delle elementari e si risolve tutto!

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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A me era venuta questa (vi avviso: è di uno squallidume molto profondo XD)

Una pannocchia propone alla sua amante: facciamo del porn-corn?

:hihihehe:

Ahahha maccome come si fa? Un tuffo a quelle delle elementari e si risolve tutto!

sentiamo la tua allora!

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sentiamo la tua allora!

Ahaha no no no mi bannano!! E poi quella che mi ricordo io si che era davvero top squallida XD

Cmq riprendiamo la storia che mi piaceva:

Mentra stava bollendo in pentola l'acqua per le pannocchie, il telefono squillò. Alzò la cornetta e sentì la voce di Andrea, il ragazzo "morto" due anni prima in circostanze misteriose...

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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Ma la battuta delle pannocchie volevo metterla!! :ghghgh:

vabbè...per una volta, sorvolerò.......... :rolleyes:

La voce era molto strana e parlava con tutte le vocali prolungate: «Seeeiii suuullaaa piiistaaa sbaaagliiiaaataaa»

«Pronto?! Chi è che parla??» chiese il tenente con il batticuore, ma nessuno rispose più

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Alla fine il tenente venne travolto da una strana scossa elettrica proveniente dalla cornetta del telefono che lo portò ad una morte istantanea...

Oggi: MacBook Pro Touchbar 16” (2019) | iPhone XS 64GB | iPad Pro 11” 64GB (2018)

Prima: Macbook Pro Retina 15" (2015) | Macbook Pro 13" (Mid 2010) | iPod Touch 2G 8GB | iPad 2 3G 16GB | iPhone 4S White 16GB | iPhone 6S Space Gray 16GB 

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Alla fine il tenente venne travolto da una strana scossa elettrica proveniente dalla cornetta del telefono che lo portò ad una morte istantanea...

E fu a quel punto che Michele si rese conto che il film che stava guardando era troppo incasinato per lui. D'altronde non era l'ultimo della classe a caso..

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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Prese il suo iPod e si infilò le cuffie, scese le scale di casa e, dopo aver infilato il cappotto pesante, si gettò in strada. Alzò il volume assaporando ogni singola nota proveniente dalla chitarra e si diresse nella neve verso il centro commerciale, sforzandosi di non pensare a quanto fosse diventato consumistico il Natale. E come ogni anno era in ritardo con i regali.

Antivirus su mac? No grazie!! Utente Mac dal 10 aprile 2009.

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Mentre percorreva il marciapiede, rischiando più volte di scivolare per via della neve battuta, provò all'improvviso una sgradevole sensazione: si sentì osservato. Mise in pausa la musica e continuò a camminare ostentando una certa disinvoltura, ma guardandosi attorno, e con un brivido si rese conto che forse non stava immaginandosi tutto: aveva svoltato un angolo, e poi un altro, e attraversato le strisce pedonali, e quello era sempre lì, qualche metro dietro di lui..un Babbo Natale dal viso indecifrabile,coperto da un'orrenda e cespugliosa barba finta. Lo stava pedinando.

MacBook Pro 13" 2017, iPhone 11 Pro
 

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:popcorn:

PS : per i proventi dalla vendita come ci si organizza??

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:popcorn:

PS : per i proventi dalla vendita come ci si organizza??

:ghghgh:

Decise con tutto il coraggio che aveva in corpo di fermarsi di colpo, cambiare di direzione e puntare proprio contro il suo pedinatore! "SMETTILA DI PEDINARMI O CHIAMO LA POLZIA, BABBO NATALE FINTO CHE NON SEI ALTRO!!!!" urlò. "shhhhh" si sentì rispondere. "so che può sembrare assurdo, ma io sono il vero babbo natale, sto cercando di capire quali regali vuole la gente quest'anno..".

Alessandro Ugo
DP • DIRECTOR • FILMMAKER - Post Production Head at Focal Rhythm - Film Department Supervisor at SAE London University

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Fu in questo istante che si rese conto di aver fatto un ottimo affare ad acquistare quelle 2 pastiglie di LSD per pochi spiccioli...

E poi si rivolse al Babbo Natale:"Ti stanno Multando la slitta"...Finita la frase si voltò ,continuò per la sua strada sghignazzando alzando ancora di più il volume dell'ipod!

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"Certo, Babbo Natale non esiste" ragionò il ragazzo "sono stupido e anche un po' fatto, ma so distinguere la realtà dall'immaginazione". Non arrivò a distogliersi da questo pensiero e rigettarsi totalmente nella musica, che avvertì come una mazzata sulla nuca, un dolore improvviso e insostenibile, che gli fece perdere l'equilibrio..e i sensi.

MacBook Pro 13" 2017, iPhone 11 Pro
 

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