Vaccini antiinfluenzali: pro e contro

[AdiMercury]

bhe apposta no di certo, io vidi tempo fa un bel documentario riguardo le origini dell'aids, e devo dire che il discorso è identico a quello letto in quell'articolo, stesse scimmie infatti, ma anche in quel caso non si parlava di premeditazione, certo, le case farmaceutiche a quei tempi facevano a gara x trovare il vaccino anti polio, ma è altrettanto vero che comunque salvarono milioni di persone, commettendo forse qualche errore che ai quei tempi non si pensava potesse accadere, potremmo forse anche pensare che siamo in parte causa dei nostri mali, ma comunque in buona fede credo.

PS

ma ad oggi si utilizzano ancora gli stessi metodi, oppure ci sono nuovi protocolli da seguire?

Sicuramente ci sono più controlli per verificare la sicurezza di un vaccino come di un farmaco rispetto a 40-60 anni fa, però non lavoro in quel campo, nel senso che non mi occupo del controllo sicurezza

[nikapple]

la domanda che mi sono posto, ammesso che tutto ciò che sta in quel articolo sia vero (e probabilmente un fondo di verità c'è), se questi tumori ad esempio sono stati trasmessi via vaccino nel 1959, le persone che si sono ammalate (nn si capisce quante, nell'articolo parla di un 100% negli animali, però mi pare strana un'incidenza così alta, dal basso della mia ignoranza si intende) lo hanno portato nel loro bagaglio genetico tramandandolo, oppure farebbe parte di una terza causa, come può essere ad esempio il fumo o l'esposizione ad agenti tossici? in questi casi vale sempre l'ereditarietà oppure non c'entra nulla?

[AdiMercury]

La mutazione se è somatica colpendo un certo tipo di cellula (ad esempio linfociti B per le leucemie) che non sia germinale (cioè i gameti) non è trasmissibile in modo ereditario, a meno che a livello germinale non vi sia una mutazione de novo. Effettivamente non avevo fatto caso al fattore trasmissione

[nikapple]

perché per quanto terribile sia il presunto errore, il 1959 ormai è lontano, ma se creasse pure un'ereditarietà saremmo veramente messi male, immagino non siano cose facili da verificare con certezza, anche se si sta nel campo medico

[AdiMercury]

perché per quanto terribile sia il presunto errore, il 1959 ormai è lontano, ma se creasse pure un'ereditarietà saremmo veramente messi male, immagino non siano cose facili da verificare con certezza, anche se si sta nel campo medico

Infatti, la scienza non è mai certezza assoluta, ma solo verifica di un'ipotesi alla luce dei fatti

[Choose]

Peraltro l’immunologo tedesco  Gerhard Moldenhauer, il quale ha lungamente testato l’effetto della tossina contenuto nell’ amanita        falloide , del  Dipartimento di Immunologia Traslazionale  ha recentemente pubblicato sul  journal of the national  cancer institute  questo articolo sintetizzato per ragioni di comprensione da parte degli utenti del forum: 

 

 

 

 

 

"Gli anticorpi anti-EpCAM hanno mostrato risultati promettenti in studi pre-clinici, ma non hanno provocato la regressione del tumore in un recente studio clinico di fase II. Durante i test sulle cellule coltivate in vitro il veleno si è dimostrato efficace nell’annientare le cellule malate. In un secondo test, condotto su modello animale, si è scoperto che nei topi portatori di tumore del pancreas umano, una singola iniezione era in grado di inibire la crescita tumorale. Ulteriori due iniezioni con dosi più alte della tossina hanno infine provocato la completa regressione del tumore nel 90 percento dei topi malati.

Un’altra serie di test atti a verificare la possibile tossicità di dosi maggiori di veleno hanno evidenziato come non vi fossero effetti avversi sul fegato degli animali.Pertanto, abbiamo generato un romanzo anti-EpCAM coniugato anticorpo-farmaco e valutato se ha mostrato effetti antitumorali potenziati . Lo studio preclinico suggerisce che i coniugati di anticorpi anti-EpCAM con α-amanitina hanno il potenziale per essere agenti terapeutici altamente efficaci per il carcinoma del pancreas e vari tumori maligni carcinomi che esprimono."

 

Siamo quindi ben lontani dal curare in maniera efficace il tumore con la tossina generata da un fungo.

[Lord K]

Se è vero che le cause farmaceutiche hanno volutamente indotto dei tumori perché in dei vaccini era contenuto un virus all'epoca sconosciuto ed il cui potenziale oncogeno era sconosciuto, allora dobbiamo andare a bruciare tutte le sedi AVIS, visto che fino all'ultimissima parte degli anni 80 nessuno sapeva nulla dell'HCV (Hepatitis C Virus), le sacche di sangue e plasma dei donatori non venivano controllate (perché non sapevano di dover cercare qualcosa) e hanno iniettato ad un sacco di gente il virus che è la maggior causa di cirrosi e carcinoma epatico.
Ah, e anche tutti i nefrologi che all'epoca usavano la dialisi (c'era, nelle macchine da dialisi, un difetto di progettazione che causava una minima ritenuta di plasma e divennero veicolo di contagio di epatite C (che è un virus più pericoloso dell'SV40).
Questa roba la so perché uno dei medici che lo scoprì (al policlinico di Milano, grazie alla botta di culo di un ceppo di HCV presente solo in egitto che aveva infettato quasi tutti i loro pazienti e la ricostruzione di un paziente egiziano che aveva fatto 3 sedute di dialisi da loro anni prima) è anche un mio professore.

 

Tra parentesi, ai curatori di tumori coi funghi e privi di laurea (o competenza qualunque) in medicina che si lanciano in tirate su famiglie ricche, multinazionali e usare la popolazione come cavie, preferisco non rispondere.

 

L'articolo: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8893138

[Lord K]

perché per quanto terribile sia il presunto errore, il 1959 ormai è lontano, ma se creasse pure un'ereditarietà saremmo veramente messi male, immagino non siano cose facili da verificare con certezza, anche se si sta nel campo medico

L'SV40, come i virus a potenziale oncogeno (trai quali c'è l'HCV, l'EBV (agente eziologico della mononucleosi e possibile trigger del Linfoma di Burkitt) e altri virus della famiglia dell'Herpes, il papilloma virus e un sacco di altri), mandano sostanzialmente in vacca i meccanismi di controllo delle cellule che infettano.

Le cellule che infettano non sono i gameti.

L'idea fondamentale è che il DNA sia uguale per tutte le cellule (anche se poi i suoi prodotti vengono espressi in modo diverso per ogni tipo di cellula).

Ma, per esempio, il fatto che tu fumi, delle cellule nei tuoi polmoni mutino e si trasformino in un tumore ai polmoni non cambia il DNA di tutte le cellule dei tuoi pomoni (né di quelle del resto del corpo).

I tumori sono fenomeni sostanzialmente locali (che poi possono dare metastasi).

Un concetto differente e distinto è la predisposizione genetica. Quella è presente in tutte le cellule del tuo corpo e la passi ai tuoi figli. Un Virus oncogeno, invece, modifica il funzionamento di un gruppo specifico di cellule (un virus, di base, è capace di infettare una popolazione ristretta di cellule).

[AdiMercury]

L'SV40, come i virus a potenziale oncogeno (trai quali c'è l'HCV, l'EBV (agente eziologico della mononucleosi e possibile trigger del Linfoma di Burkitt) e altri virus della famiglia dell'Herpes, il papilloma virus e un sacco di altri), mandano sostanzialmente in vacca i meccanismi di controllo delle cellule che infettano.

Le cellule che infettano non sono i gameti.

L'idea fondamentale è che il DNA sia uguale per tutte le cellule (anche se poi i suoi prodotti vengono espressi in modo diverso per ogni tipo di cellula).

Ma, per esempio, il fatto che tu fumi, delle cellule nei tuoi polmoni mutino e si trasformino in un tumore ai polmoni non cambia il DNA di tutte le cellule dei tuoi pomoni (né di quelle del resto del corpo).

I tumori sono fenomeni sostanzialmente locali (che poi possono dare metastasi).

Un concetto differente e distinto è la predisposizione genetica. Quella è presente in tutte le cellule del tuo corpo e la passi ai tuoi figli. Un Virus oncogeno, invece, modifica il funzionamento di un gruppo specifico di cellule (un virus, di base, è capace di infettare una popolazione ristretta di cellule).

Potremmo considerarli una specie di mosaicismo, se con mosaicismo comprendiamo anche un gruppo cellule con sole mutazioni puntiformi o/e inserzioni (come nel caso dei virus oncogeni) e non solo aberrazioni dei cromosomi o del loro assetto.

[nikapple]

L'SV40, come i virus a potenziale oncogeno (trai quali c'è l'HCV, l'EBV (agente eziologico della mononucleosi e possibile trigger del Linfoma di Burkitt) e altri virus della famiglia dell'Herpes, il papilloma virus e un sacco di altri), mandano sostanzialmente in vacca i meccanismi di controllo delle cellule che infettano.
Le cellule che infettano non sono i gameti.

L'idea fondamentale è che il DNA sia uguale per tutte le cellule (anche se poi i suoi prodotti vengono espressi in modo diverso per ogni tipo di cellula).
Ma, per esempio, il fatto che tu fumi, delle cellule nei tuoi polmoni mutino e si trasformino in un tumore ai polmoni non cambia il DNA di tutte le cellule dei tuoi pomoni (né di quelle del resto del corpo).
I tumori sono fenomeni sostanzialmente locali (che poi possono dare metastasi).

Un concetto differente e distinto è la predisposizione genetica. Quella è presente in tutte le cellule del tuo corpo e la passi ai tuoi figli. Un Virus oncogeno, invece, modifica il funzionamento di un gruppo specifico di cellule (un virus, di base, è capace di infettare una popolazione ristretta di cellule).

era la risposta che volevo sentire grazie, ovviamente dato che nn sono nel campo le mie domande possono essere al livello di uno di 4a elementare, però sapendo che esiste un'ereditarietà legata ai tumori, ero curioso appunto di sapere se questo tipo di virus agiva sul dna creando un'ereditarietà, dato che comuqnue sapevo la diversità fra tumori scatenati diciamo x terze cause (come ad esempio il fumo), e quelli dovuti al proprio bagaglio genetico.

scusa un'altra domanda, io so ad esempio che nei cani il papilloma virus entra nel dna, in questo caso quindi può creare un'ereditarietà?

se nn ti va di rispondere per il livello delle mie domande ti capisco, x adesso grazie

[AdiMercury]

era la risposta che volevo sentire grazie, ovviamente dato che nn sono nel campo le mie domande possono essere al livello di uno di 4a elementare, però sapendo che esiste un'ereditarietà legata ai tumori, ero curioso appunto di sapere se questo tipo di virus agiva sul dna creando un'ereditarietà, dato che comuqnue sapevo la diversità fra tumori scatenati diciamo x terze cause (come ad esempio il fumo), e quelli dovuti al proprio bagaglio genetico.

scusa un'altra domanda, io so ad esempio che nei cani il papilloma virus entra nel dna, in questo caso quindi può creare un'ereditarietà?

se nn ti va di rispondere per il livello delle mie domande ti capisco, x adesso grazie

Non conosco come agisce HPV nei cani, ma se colpisce le stesse mucose come nell'uomo (soprattutto cervice uterina) porterà danno solo a quel tessuto, non è ereditabile è ereditabile solo se la mutazione è presente nei gameti cioè spermatozoi o ovociti, che può essere mutazione o in geni oncosoppressori o oncogeni (ereditarietá) o nelle generazioni di una stessa famiglia, trasmettere caratteri che aumentano la predisposizione ai tumori rispetto alla popolazione generale (familiarità)

[Lord K]

No, non può creare ereditarietà.

Diciamo che il tumore è un essere che vive in te con un DNA diverso dal tuo. Quel DNA è il risultato di una serie di mutazione avvenute nel tuo, che finisce per diventare diverso. Detta in termini semplicistici, tutte le cellule tumorali hanno lo stesso DNA, che è diverso dal tuo, ma non cambiano il DNA delle tue altre cellule, comprese gli spermatozoi/ovuli.

I virus (compresi quelli oncogeni) hanno generalmente un trofismo (predilezione, ma anche esclusività) per uno o due tipi di cellule (per esempio, le mucose del naso oppure una parte dei tubuli renali). Quando entrano in quelle cellule, in vari modi, le forzano a mutare e le fanno diventare progenitrici di un tumore. Ma non causano cambiamenti nelle altre cellule.

[nikapple]

No, non può creare ereditarietà.

Diciamo che il tumore è un essere che vive in te con un DNA diverso dal tuo. Quel DNA è il risultato di una serie di mutazione avvenute nel tuo, che finisce per diventare diverso. Detta in termini semplicistici, tutte le cellule tumorali hanno lo stesso DNA, che è diverso dal tuo, ma non cambiano il DNA delle tue altre cellule, comprese gli spermatozoi/ovuli.

I virus (compresi quelli oncogeni) hanno generalmente un trofismo (predilezione, ma anche esclusività) per uno o due tipi di cellule (per esempio, le mucose del naso oppure una parte dei tubuli renali). Quando entrano in quelle cellule, in vari modi, le forzano a mutare e le fanno diventare progenitrici di un tumore. Ma non causano cambiamenti nelle altre cellule.

allora ho inteso male io, mi riferivo in particolare ad un articolo di un veterinario della farmina, che parlava di papilloma virus nei cani dicendo che era un virus "dna", avevo mal compreso io grazie della delucidazione

" I papillomavirus sono virus a DNA, di 55 nm di diametro, oncogeni, contagiosi ed infettivi che penetrano nell’organismo animale attraverso soluzioni di continuo cutanee o mucocutenee, provocando la comparsa di papillomi a carico degli epiteli squamosi"

nei cani sono molto comuni e di solito non comportano nulla, fine del mio OT veterinario

[AdiMercury]

allora ho inteso male io, mi riferivo in particolare ad un articolo di un veterinario della farmina, che parlava di papilloma virus nei cani dicendo che era un virus "dna", avevo mal compreso io grazie della delucidazione

" I papillomavirus sono virus a DNA, di 55 nm di diametro, oncogeni, contagiosi ed infettivi che penetrano nell’organismo animale attraverso soluzioni di continuo cutanee o mucocutenee, provocando la comparsa di papillomi a carico degli epiteli squamosi"

nei cani sono molto comuni e di solito non comportano nulla, fine del mio OT veterinario

Infatti dice che è virus "a DNA", cioè il suo genoma è a DNA, a differenza ad esempio dell'HCV, che ha un genoma a RNA

[Lord K]

Esatto.