Corsi e attestati a pagamento. Quanto davvero sono utili?

[_ZoSo_]

Ciao a tutti,
mi sono diplomato da due anni in un istituto tecnico per geometri. Attualmente svolgo un praticantato dalla durata di 18 mesi presso uno studio tecnico, necessario per poi sostenere un esame e ottenere l'abilitazione. In questi 18 mesi però, mi sembra "tempo sprecato" dedicarsi esclusivamente al disegno a mano e a prendere appunti sù appunti. Vorrei poter frequentare qualche corso inerente al mio titolo di studi, e perché no, arricchire anche il mio CV. In particolare mi riferisco a quei corsi a pagamento o a volte gratuiti stanziati con fondi regionali, come corsi di AutoCAD con certificazione Autodesk, ECDL, sicurezza e prevenzione sui cantieri, certificazione energetica ecc..

Il mio dubbio è se questi certificati abbiano poi una valenza dal punto di vista lavorativo, o siano semplicemente un modo per gettare via dei soldi. Qualcuno ha esperienze in merito? Grazie.

[167-761]

Be' il praticantato e il disegno a mano è fondamentale.

 

Chiaramente, se ti stai costruendo un tuo profilo professionale, a seconda delle esigenze del mercato dalle tue parti (qui dalle mie parti ci sono poche esigenze, per lo più sulla riqualificazione energetica degli edifici), ti puoi arricchire con dei corsi, semprechè siano validi. Qui dalle mie parti (Udine) c'è ENAIP che ha una ricca offerta, e prezzi simbolici.

 

Personalmente, eviterei di pagare troppi soldi a Istituti privati per corsi che magari possono essere sostituiti da un autoapprendimento (esempio: ECDL). Punterei piuttosto a contenuti più "universali", che magari puoi spendere in altri ambiti (es.: sicurezza dei cantieri, certificazione energetica).

 

Non darei alcun valore al "pezzo di carta", l'importante è cosa impari.  E il segreto è avere ben in mente quale committente vuoi che ti dia lavoro, e attrezzarti in maniera opportuna.