Tesi all'estero, quale sede?

[Cmd]

Ciao ragazzi, vi chiedo di aiutarmi l'anno prossimo dovrò affrontare la tesi in ingegneria edile-architettura e, visto che non ho ancora partecipato a nessun programma fino ad oggi, vorrei organizzarmi per portare la tesi all'estero. Ora, a prescindere che devo trovare un relatore all'interno della mia università che abbia un "aggancio" nell'universita fuori dall'Italia, la mia domanda é: basandovi sulle vostre esperienze, quali sono le sedi di ingegneria/architetturamigliori per intraprendere un percorso del genere?

Io avevo delle mezze idee riguardo l'Olanda, la Svezia e Giappone, ma brancolo nel buoi per ora

Grazie dell'aiuto!

[Doc.Brown]

Ma si può fare solo la tesi all'esterno?

 

Mi pare molto molto strano...

 

Oltre al fatto che prima di fare un lavoro tanto importante mi sembra il minimo conoscere BENE l'università e il metodo di lavoro… 

 

 

   

[Cmd]

Ma si può fare solo la tesi all'esterno?

 

Mi pare molto molto strano...

 

Oltre al fatto che prima di fare un lavoro tanto importante mi sembra il minimo conoscere BENE l'università e il metodo di lavoro… 

 

 

   

 

Si, è possibile. Proprio per questo motivo vorrei sapere qualche opinione riguardo le università. Resta il fatto che poi farò riferimento al mio relatore, che, avendo conoscenze nell'università da me scelta, saprà certamente il loro metodo di lavoro.

[Doc.Brown]

Si, è possibile. Proprio per questo motivo vorrei sapere qualche opinione riguardo le università. Resta il fatto che poi farò riferimento al mio relatore, che, avendo conoscenze nell'università da me scelta, saprà certamente il loro metodo di lavoro.

 

E tu credi davvero che sia sufficiente?

[MikelAngelo]

Mi sembra un approccio un po' troppo semplicistico, in effetti...

[Cmd]

Approccio semplicistico o meno, devo pur iniziare a documentarmi. Non mi sembra di aver detto nulla di trascendentale, solo sapere quali siano le università quotate bene, per poi approfondire con il professore

[MikelAngelo]

Scusa ma non capiamo... non dovrebbe saperlo il professore stesso?

Quando ho fatto io la tesi, tutte le info extra le ho chieste direttamente al mio relatore... 

[Menz]

In genere penso quando avrai scelto il professore sarà lui ad indirizzarti in base a dove ha agganci lui

Ho amici che ad esempio hanno fatto tesi in un lotto all'estero ma dopo un viaggio sopralluogo han proseguito tranquillamente in italia con il loro relatore.

Se invece vuoi prorogò trasferirti un periodo o ti fai indirizzar da lui o provi a vincere qualche borsa di tesi all'estero.

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[Cmd]

Scusa ma non capiamo... non dovrebbe saperlo il professore stesso?

Quando ho fatto io la tesi, tutte le info extra le ho chieste direttamente al mio relatore... 

Si, ma io chiedo info in più, prima di chiedere a qualunque professore, per capire quali siano le buone università di architettura in giro per l'Europa/mondo

[Simconti]

Non andare in UK.

[Menz]

Non andare in UK.

la patria di gh e dello photoshoppate ahahah

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[Cmd]

Non andare in UK.

Potresti essere un po' più preciso? grazie

[Menz]

Scusa CMD io penso prima dovreste essere un po più chiaro con le possibili sedi.

Tra tutti i prof avrai sicuramente qualcuno con il quale sei più in rapporto, col quale sei sicuro di aver risposta positivia per la tesi e così via.

Prima di dire: "voglio andare lì", dovresti prima sentire quei prof dove hanno agganci, perchè se anche tu volessi andare mettiamo a Parigi ma nessuno dei tuoi prof ha agganci lì, magari la cosa diventa più complessa.

 

In altro caso potresti vedere la facoltà se mette in palio borse per tesi all'estero per località già fissate, in questo ambito però non so come funzionerebbe, dovreste leggere il bando e decidere di conseguenza.

[Simconti]

la patria di gh e dello photoshoppate ahahah

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Esatto.

[Doc.Brown]

Io sarò anche la solita indescrivibile cagacazzo ma questa storia mi sembra al limite del grottesco.

 

Già non capisco come sia possibile dare la possibilità ad uno studente esterno all'università e quindi sconosciuto di attaccarsi ad un professore e fare lì la tesi. Capirei se uno mi dicesse che vuole fare il biennio del master e poi la tesi… ma il solo diploma? È per caso uno scherzo?

 

Forse sono io che ho un'idea "svizzera" del diploma ma se penso a quante ore di lavoro ci ho messo, a quante notti ho passato in università, a quante volte mi sono ritrovata a delirare augurandomi che finisse il più in fretta possibile e allo stesso tempo di avere una settimana in più per poter finire. Perché, mi dispiace, certamente offenderò qualcuno, ma le università italiane di architettura non sono certo paragonabili a quelle svizzere o di altri paesi europei. Ma concedo anche un piccolo sconto perché si parla di ingegneria-architettura o sta porcheria di cui ho già avuto modo di parlare.

 

Ho fatto il bachelor in un università, il master in un'altra e oltre a questo anche un anno in Erasmus. So bene che cosa vuol dire mettere piede in una nuova università e mi cagherei addosso all'idea di aver sempre studiato nel mio buchetto e poi essere sbalzata a fare la tesi in un'università di un altro paese o persino di un altro continente. E lo dico perché ho esperienza. Evidentemente è ciò che manca a chi millanta queste idee e possibilità. 

 

Sia chiaro che non ce l'ho con il ragazzo che chiede informazioni, a cui peraltro auguro che qualcuno possa essergli d'aiuto. Ma più in generale con questo sistema assurdo che permette stronzate di questo genere. Io vorrei veramente vedere uno studente ritrovarsi all'improvviso a fare il diploma da Zumthor. E non parlo nemmeno di politecnici federali perché sarebbe come sparare sulla croce rossa. Mi viene in mente il mio compagno di lavoro dell'ultimo semestre, in Erasmus da Venezia che vantava la media del 30 ed è arrivato alla fine del semestre stremato che alle due del mattino dovevo portarlo a casa perché era morto.

 

E poi anche sta storia che sarà il professore dell'università ad indirizzare… scusate, ma che cazzo vuol dire? Uno fa il diploma a Mosca in contatto col professore di Pizzo Calabro e al tempo stesso il professor Boris Petrov ci mette lo zampino? Ma vi prego! 

 

   

[Menz]

E poi anche sta storia che sarà il professore dell'università ad indirizzare… scusate, ma che cazzo vuol dire? Uno fa il diploma a Mosca in contatto col professore di Pizzo Calabro e al tempo stesso il professor Boris Petrov ci mette lo zampino? Ma vi prego! 

 

   

 

Ahahahaha sei proprio la solita elvetica cagacazzo ahahaha Hai ragione te

 

Comunque ti rispondo sull'ultima frase. E' prassi, a volte, avere un relatore in Italia che ti supporta una tesi all'estero. Si partecipa su consiglio del prof ad un bando di concorso messo a disposizione dall'Università e poi se si vince si parte, altrimenti si trova una soluzione alternativa. Ovviamente andare in un luogo dove il tuo relatore ha contatti ti permetterebbe, poi è tutto da vedere, di avere delle dritte e una maggior disponibilità dagli indigeni del luogo

 

Sai cosa invidio a voi svizzeri? La cura del dettaglio dei progetti! Ho studiato, amato / odiato, la scuola svizzera grazie al mio prof d'interni, esame che tutt'ora preparo, poichè mi ci son fissato e voglio farlo al top, per il quale si disegna al 20 e si progetta tutto, dallo zoccolino, allo scuro tra la doccia e le piastrelle.

Invidio questo modo di vivere e fare l'architettura così legato alla costruzione e non alla teoria.

 

Architettura in Italia peggiore che in Europa? Non saprei, forse noi abbiamo una preparazione molto teorica e molto a 360° su questioni che riguardano tutto il dibattito architettonico.

Soluzione migliore: triennio in Italia e poi in Svizzera, Germania o viceversa. Così prima piangi per i disegni, poi piangi per la teoria. Risultato = Architetto Completo

[Simconti]

anche io personalmente non capisco l'idea di fare la tesi fuori. Hai dimenticato di fare (l'inutile) erasmus? troppo tardi per fare la specialistica fuori?

 

A questo punto anche io sceglierei un tema all'estero e poi viaggetto per visitare il sito, etc.. poi si torna a casa e si fa la tesi

[CCC32]

Ps dipende dal tema che vuoi trattare.

Ogni università è nota per alcuni ambiti e filoni di ricerca. ( alcuni più di uno ). = professori specializzati e noti in quelle tematiche.

Altre università sono interessanti perchè hanno la fama.

All'estero non esiste edile-architettura. é un ibrido che è stato inventato qualche anno fa in Italia, perchè ingegneria edile aveva sempre più meno iscritti rispetto a Architettura e Ing civile..... e quindi..... ecco la paraculata inventata quando ancora c'era un'autonomia nel poter istituire nuovi corsi.

Quindi dovrai fare riferimento o a un'università di architettura o una in ingegneria o politecnico.

Anche qui dipende dall'argomento.

Tesi in strutturale?

compositivo progettuale?

urbanistico?

paesaggistico?

 

dipende.

Potrestii chiedere al tuo prof se poter continuare una parte all'estero, magari proponendogli tu, qualcosa.

Considera però una cosa. 

I professori sono tutti sborroni iperpompati megalomani, In architettura ancor più, quindi considera che il lavoro che farai all'estero, quasi sicuramente, dovrà essere rivisionato e rimesso mano a piacimento del tuo relatore italiano.

Ogni tesi per un prof equivale ad un "punteggio" virtuale d'importanza in facoltà, oltre che a prendere il tuo lavoro a gratis.

Spesso i lavori di tesi, in particolar modo quelli in ambito urbanistico e urbano, hanno un secondo fine, trovare analisi e spunti per il tuo professore per lavori che servono a lui, il tema di tesi, pur se apparentemente libero, a un secondo fine, ( anche in altri ambiti ).

 

protresti eventualmente chiedere il trasferimento ad un'altra università e discutere solo lì la tesi, se hai una città e università di tua preferenza.

In tal caso però, potresti rischiare di dever fare altri esami e ritrovarti con un titolo legale differente da quello che potresti avere attualmente,