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Un bel consiglio per l'università please!


superalexturbo

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Ok, ultimo anno di scuole superiori, mondo del lavoro alle porte, ma voglia di imparare qualcosa che mi piace! Sono appassionato di informatica e mi son pentito di aver scelto un istituto tecnico commerciale, quindi vorrei fare informatica all'università, però sono anche appassionato di Web Design, quindi non so se fare un corso di 1 o 2 anni di Web Design oppure un'università con Laurea di informatica. Voi cosa mi consigliate? Trovo più sbocchi in informatica o in Web Design? Che tipo di lavoro si può trovare con la laurea in informatica?

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Ok, ultimo anno di scuole superiori, mondo del lavoro alle porte, ma voglia di imparare qualcosa che mi piace! Sono appassionato di informatica e mi son pentito di aver scelto un istituto tecnico commerciale, quindi vorrei fare informatica all'università, però sono anche appassionato di Web Design, quindi non so se fare un corso di 1 o 2 anni di Web Design oppure un'università con Laurea di informatica. Voi cosa mi consigliate? Trovo più sbocchi in informatica o in Web Design? Che tipo di lavoro si può trovare con la laurea in informatica?

 

Personalmente posso solo dirti di non cominciare l'università in base a quello che credi si possa fare tra 2/3/5 anni. Di cose ne cambieranno, compreso quello che vorrai tu. 

 

Se sai che ti piace l'informatica e hai la possibilità di fare una laurea breve secondo me non te ne pentirai, tre anni passano relativamente in fretta e per ragazzi in gamba con voglia di lavorare qualcosa si palesa sempre. Al termine del primo ciclo puoi sempre scegliere se andare avanti o buttarti nel lavoro. Sappi che la tua preparazione sarà più teorica che pratica quindi partirai comunque dalla base, la differenza la faranno i tuoi fondamentali in materia.

 

Dato che hai ancora un anno di scuola superiore davanti a te, ti consiglio di provare ad andare a seguire qualche lezione in università. Ad esempio al Politecnico di Milano puoi benissimo intrufolarti in un'aula durante una lezione e vedere cosa 'succede', se vai sul sito dell'università puoi fare la ricerca per materia e vedere dove e quando si terranno le lezioni.

 

:ciao:

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Io fossi in te non scarterei l'ipotesi ingegneria informatica.

Certo, c'è da studiare eh...elettronica, chimica, fisica, analisi ecc ma ottieni una preparazione completa e so che gli ing.informatici sono molto richiesti.

 

Dai un occhio agli sbocchi professionali qua

 

 

Ah, good luck!  ;)

â™  I'm not ANTI-SOCIAL. I'm ANTI-IDIOT â™ 

 

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Bel topic, io dovrò fare questa scelta fra 2 anni (3 se considero quello in corso :P).

 

Considera che Web Design (almeno a quanto so) non ha proprio una facoltà propria per quanto riguarda gli atenei (anche se dipende da ateneo ad ateneo, alcuni lo comprendono nel percorso di Informatica, in particolare negli ultimi 2 anni - laurea magistrale -).

 

Ho notato però che esistono scuole come queste: http://www.ied.it/roma/scuola-arti-visive/corsi-master/web-design/VFB1941I ma sono leggermente perplesso a riguardo, mi sa che non è mai come frequentare un'università e laurearsi!

 

Attualmente io sono spaccato fra Informatica/Ing. Informatica e Design & Comunicazione (mi affascina il Brand design e derivati), la scelta non è facile, perché sono 2 facoltà molto diverse fra loro, considerando che uno è di spiccato senso scientifico e l'altro invece umanistico/sociologico.

Oggi: MacBook Pro Touchbar 16” (2019) | iPhone XS 64GB | iPad Pro 11” 64GB (2018)

Prima: Macbook Pro Retina 15" (2015) | Macbook Pro 13" (Mid 2010) | iPod Touch 2G 8GB | iPad 2 3G 16GB | iPhone 4S White 16GB | iPhone 6S Space Gray 16GB 

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Considera anche che l'Università in Italia fa tante promesse ma spesso non le mantiene. Nel senso che, sulla carta magari leggi "corso di web design, programmazione, ecc ecc" poi quando lo frequenti trovi il prof che ha voglia di lavorare sotto i piedi, trovi l'assenteista che manda sempre l'assistente, trovi quello che ti fa comprare il suo libro perché sennò all'esame ti boccia (quando magari ci sono X libri migliori), eccetera. Quindi non basare la tua scelta esclusivamente su quello che trovi scritto sui vari siti istituzionali. Informati, chiedi se puoi a chi già frequenta, vai a sentire qualche lezione (si, si può fare perché le lezioni sono pubbliche) e da li poi decidi il da farsi. Io ho fatto l'errore a suo tempo di farmi condizionare e ho buttato via 2 anni. Dal punto di vista lavorativo, una laurea in Informatica è molto valida, mentre una in comunicazione ti fa sudare di più il lavoro, ma può essere allo stesso modo gratificante. Sono cose completamente differenti comunque.

MacBook Late 2008 '13 - C2D 2.4 - 8GB RAM - SSD 128GB + HDD 1TB - OSX 10.10 Dev GM3

Membro del club: "Io ho usato iPhone OS 1.0 e Android 1.0" - # Io ODIO iOS7

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Beh io diciamo che volevo una università in cui potevo imparare bene il design e linguaggi come html, css, php, utilizzo di mysql, principalmente questo.. Esiste?

 

L'università ha l'obiettivo di darti gli strumenti per costruire la carriera più che insegnarti del dettaglio i singoli linguaggi di programmazione che si evolvono nel tempo.

Dipende da cosa vuoi fare. Il grafico o l'informatico. Sono due cose molto diverse.

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Beh io diciamo che volevo una università in cui potevo imparare bene il design e linguaggi come html, css, php, utilizzo di mysql, principalmente questo.. Esiste?

 

No.

 

Devi pensare all'università ad un posto in cui tu vai per imparare, non fare il paragone con le superiore in cui ti 'insegnano' delle cose.

 

Se scegli un percorso di studi informatico sicuramente avrai a che fare con quei linguaggi, ma tra studiare per passare un esame ed imparare a programmare c'è di mezzo la tua buona volontà (che non metto assolutamente in dubbio, anzi) nell'impegnarti ad andare oltre la didattica. Per certi versi è più simile ad un lavoro che ad una sQuola, devi imparare a gestire i tuoi tempi e focalizzarti su ciò che ritieni essere più importante.

 

La cosa che ritengo molto positiva è il fatto di essere a contatto quotidianamente con persone che condividono i tuoi stessi interessi (sono lì per il tuo stesso motivo) e professori che, nella maggioranza dei casi, hanno un know-how ed un'esperienza tale che ti permettono di apprezzare sfumature di pensiero che studiando sui libri non puoi cogliere. Troverai sicuramente validissimi programmatori che non sono laureati e dovrai recuperare terreno su di essi e si spera (ma aimè ho poca fiducia nel mondo lavorativo italiano) che il gap venga colmato in un medio/breve periodo. 

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  • 3 settimane dopo...

Ma.. Anche se non sono bravo in matematica, ma ho la passione per l'informatica dite che ho qualche speranza :'D?

Senza offesa ma in questo caso scarterei ing. informatica...dipende da dove la fai, però è più ingegneria che informatica, quindi tante materie scientifiche, di sicuro due esami di matematica (analisi), due di fisica base, fisica tecnica, chimica... e poi anche dopo (soprattutto nella specialistica ) non si va avanti senza sapere le basi (per modo di dire...) di matematica. 

Antivirus su mac? No grazie!! Utente Mac dal 10 aprile 2009.

 MacBook air 13, MacBook White 13, Canon Eos 1100D, Nexus5  . Lurker. Tartassala!! ToDo: Tentare di conquistare il mondo!!

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Beh io diciamo che volevo una università in cui potevo imparare bene il design e linguaggi come html, css, php, utilizzo di mysql, principalmente questo.. Esiste?

Non credo esista un'università del genere, ed anche i linguaggi che citi non sono necessariamente i migliori..impararli sarebbe riduttivo..

Esclusi html e css, ma come al solito impararli non è affatto complicato, saperli usare e sfruttare al massimo (soprattutto il css) è questione di esperienza.

 

L'università deve darti le basi LOGICHE della programmazione, sia ad oggetti che non, con quelle poi vai ovunque. Purtroppo raramente si fanno linguaggi funzionali che posso assicurare sono utilissimi anche per programmare in javascript (linguaggio che ti potrebbe interessare).

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Considera anche che l'Università in Italia fa tante promesse ma spesso non le mantiene. Nel senso che, sulla carta magari leggi "corso di web design, programmazione, ecc ecc" poi quando lo frequenti trovi il prof che ha voglia di lavorare sotto i piedi, trovi l'assenteista che manda sempre l'assistente, trovi quello che ti fa comprare il suo libro perché sennò all'esame ti boccia (quando magari ci sono X libri migliori), eccetera. Quindi non basare la tua scelta esclusivamente su quello che trovi scritto sui vari siti istituzionali. Informati, chiedi se puoi a chi già frequenta, vai a sentire qualche lezione (si, si può fare perché le lezioni sono pubbliche) e da li poi decidi il da farsi. Io ho fatto l'errore a suo tempo di farmi condizionare e ho buttato via 2 anni. Dal punto di vista lavorativo, una laurea in Informatica è molto valida, mentre una in comunicazione ti fa sudare di più il lavoro, ma può essere allo stesso modo gratificante. Sono cose completamente differenti comunque.

Quoto. Mio figlio ha "perso" un anno a seguire lezioni prima di iscriversi. Io gli dicevo che perdeva solo tempo, invece aveva ragione. E' molto bravo e motivato. Meglio andare ad ascoltare lezioni e vivere l'ambiente, che pentirsi dopo.

nell' avatar

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esistono anche scuole professionali post diploma, dato che sei interessato anche alla "grafica" web, potrei consigliarti la scuola europea della grafica a milano, però impari a fare quello, è la miglior scuola per la grafica in italia, cosa che trovo superflua in alcuni campi, non lo è ad esempio nel web, è davvero molto costosa però e può durare ben 5 anni, oppure la naba (nuova accademia belle arti), sempre a milano, sono istituti da cui sono uscite persone che ora lavorano in pixar, giusto x farti capire il livello della scuola, ma devi essere certo di quel che vuoi, o sperpererai solo soldi

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Il consiglio che posso darti io, è di non scegliere l'università in base agli sbocchi lavorativi, ma in base a quello che ti piace.

Ho iniziato da poco Mediazione linguistica e culturale in statale a Milano e sono contentissimo della scelta perchè non ho pensato al lavoro che voglio fare ma a ciò che mi piace studiare, ovvero le lingue e le culture.

Se abiti vicino a Milano ci sono un sacco di facoltà di informatica, in Bicocca, in statale ecc.

 MacBook 13,3" white late 2009 with SSD - OSX Mavericks ï£¿ iMac 21,5" mid 2011 - OSX Mavericks ï£¿ iPhone 4S white - iOS 7

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Il consiglio che posso darti io, è di non scegliere l'università in base agli sbocchi lavorativi, ma in base a quello che ti piace.

Ho iniziato da poco Mediazione linguistica e culturale in statale a Milano e sono contentissimo della scelta perchè non ho pensato al lavoro che voglio fare ma a ciò che mi piace studiare, ovvero le lingue e le culture.

Se abiti vicino a Milano ci sono un sacco di facoltà di informatica, in Bicocca, in statale ecc.

Concedimelo: il tuo è un lusso che sempre meno persone possono permettersi. Per quanto comprenda il tuo punto di vista (guarda caso comune a molti iscritti nei settori umanistici, anche molti amici con cui continuo a scontrarmi), non lo condivido: prima porto a casa il pane, poi, se ci riesco, faccio qualcosa che mi piace. Per carità, non dico che bisogna studiare qualcosa che ci fa schifo solo per trovare lavoro, dato che la realtà è fatta di grigio e non di bianco e nero, ma che con i tempi che corrono ci vuole un criterio di pragmaticità innanzi tutti. Ogni anno in più prima del lavoro vuol dire un anno in più sulle spalle dei genitori, che 1) potrebbe avere altri problemi (debiti, diminuzione dei loro introiti) 2) potrebbero non esserci proprio.

E a ben vedere dipende tutto, essenzialmente, da questo: per quanto tempo si hanno le spalle coperte, ovvero qualcuno che paga per noi. Questo "tempo" è quello su cui fare le nostre scommesse, calibrandole nel distinguo "studiare meno = lavorare prima e peggio" e " studiare di più = lavorare dopo e meglio".

Spero di essermi spiegato.

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consiglio spassionato, se ti piace l'informatica lascia stare come la peste ingegneria informatica... inutile come un herpes

Dipende...di sicuro se vuoi fare SOLO informatica non iscriverti ad ingegneria informatica ;)

Antivirus su mac? No grazie!! Utente Mac dal 10 aprile 2009.

 MacBook air 13, MacBook White 13, Canon Eos 1100D, Nexus5  . Lurker. Tartassala!! ToDo: Tentare di conquistare il mondo!!

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Dipende...di sicuro se vuoi fare SOLO informatica non iscriverti ad ingegneria informatica ;)

 

ti dirò, son matricola da sto anno in università, e prima di scegliere tra ingegneria informatica e informatica ho ponderato molto la cosa.. sinceramente una triennale in informatica prepara molto di più ad entrare nell'ambito lavorativo informatico di una triennale di ingegneria.. e se proprio ci tieni ad avere sto prefisso di ingegnere sulla targhetta sulla porta ti fai anche l'esamino per avere l'abilitazione ad essere considerato ingegnere

 

http://www.alsi.it/cm/?q=content/iscrizione-allordine-degli-ingegneri-laureati-informatici

 

la laurea in ingegneria (sempre parlando di triennale) non prepara proprio a niente, ti da le basi per farti la specialistica, ma le robe che si studiano non c'azzeccano proprio niente con l'informatica. E non venite a tirarmi fuori che studiare elettronica fino alla nausea, chimica a livelli da farmacista e fisica come se non ci fosse un domani servono ad aprire la mente di un informatico, per essere un buon programmatore-web developer serve solo -per modo di dire - tanta ma tanta logica, cosa che in un corso di ingegneria molto probabilmente non sanno neanche cos'è

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ti dirò, son matricola da sto anno in università, e prima di scegliere tra ingegneria informatica e informatica ho ponderato molto la cosa.. sinceramente una triennale in informatica prepara molto di più ad entrare nell'ambito lavorativo informatico di una triennale di ingegneria.. e se proprio ci tieni ad avere sto prefisso di ingegnere sulla targhetta sulla porta ti fai anche l'esamino per avere l'abilitazione ad essere considerato ingegnere

http://www.alsi.it/cm/?q=content/iscrizione-allordine-degli-ingegneri-laureati-informatici

la laurea in ingegneria (sempre parlando di triennale) non prepara proprio a niente, ti da le basi per farti la specialistica, ma le robe che si studiano non c'azzeccano proprio niente con l'informatica. E non venite a tirarmi fuori che studiare elettronica fino alla nausea, chimica a livelli da farmacista e fisica come se non ci fosse un domani servono ad aprire la mente di un informatico, per essere un buon programmatore-web developer serve solo -per modo di dire - tanta ma tanta logica, cosa che in un corso di ingegneria molto probabilmente non sanno neanche cos'è

Quando ho scoperto il fatto che anche chi faceva informatica poteva fare l'esame si stato di ing informatica sono rimasto abbastanza basito, non tanto perché reputi un percorso di studio superiore all'altro, ma perché chi va informatica non studia le cose di ingegneria.

Le materie che dici tu, matematica, chimica, fisica, statistica, etc sono legate alla parte di ing dell'università, non c'entrano nulla con l'informatica. La triennale ti da qualche conoscenza base di informatica, così a memoria ho fatto corso su SO, corso sul C, corso su assembler, corso su Java e corsi di reti di calcolatori. Corso di ingegneria del software che (dopo tre anni di lavoro) ti posso dire che è FONDAMENTALE se fatto bene.

Alla specialistica circa la metà degli esami sono puramente informatici, ma non credere che ti insegnino qualcosa di programmazione pura, si parla di crearsi un proprio compilatore, macchina di turing, simulazioni di reti di telecomunicazioni, intelligenza artificiale, etc.

Nel mio caso non credo che l'università mi abbia insegnato a programmare in se (per quello esistono le scuole professionali o i libri) ma mi ha dato delle buone basi per risolvere problemi quando si esce dalla prassi comune.

Poi in tanti casi ( e questi dipende dal lavoro) si impiega più tempo a decidere quale soluzione sia l'ottimale piuttosto che a scrivere codice.

Io ho fatto ing. informatica 3 + 2 (ultimo anno della triennale ho scelto biomedica), lavoro da 3 anni (1 settimana dopo la laurea ho iniziato...che culo!!!) e nel mentre ho fatto l'esame di stato.

Lavorando anche nell'ambito dell'analisi di immagini biomediche le cose di ingegneria mi sono servite parecchio.

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Quando ho scoperto il fatto che anche chi faceva informatica poteva fare l'esame si stato di ing informatica sono rimasto abbastanza basito, non tanto perché reputi un percorso di studio superiore all'altro, ma perché chi va informatica non studia le cose di ingegneria.

Le materie che dici tu, matematica, chimica, fisica, statistica, etc sono legate alla parte di ing dell'università, non c'entrano nulla con l'informatica. La triennale ti da qualche conoscenza base di informatica, così a memoria ho fatto corso su SO, corso sul C, corso su assembler, corso su Java e corsi di reti di calcolatori. Corso di ingegneria del software che (dopo tre anni di lavoro) ti posso dire che è FONDAMENTALE se fatto bene.

Alla specialistica circa la metà degli esami sono puramente informatici, ma non credere che ti insegnino qualcosa di programmazione pura, si parla di crearsi un proprio compilatore, macchina di turing, simulazioni di reti di telecomunicazioni, intelligenza artificiale, etc.

Nel mio caso non credo che l'università mi abbia insegnato a programmare in se (per quello esistono le scuole professionali o i libri) ma mi ha dato delle buone basi per risolvere problemi quando si esce dalla prassi comune.

Poi in tanti casi ( e questi dipende dal lavoro) si impiega più tempo a decidere quale soluzione sia l'ottimale piuttosto che a scrivere codice.

Io ho fatto ing. informatica 3 + 2 (ultimo anno della triennale ho scelto biomedica), lavoro da 3 anni (1 settimana dopo la laurea ho iniziato...che culo!!!) e nel mentre ho fatto l'esame di stato.

Lavorando anche nell'ambito dell'analisi di immagini biomediche le cose di ingegneria mi sono servite parecchio.

peccato che quelle siano il 70% delle lezioni ad ingegneria (sempre parlando di triennale) :D

 

una triennale di ingegneria informatica non ti prepara per niente ad andare a fare un qualsiasi lavoro "da informatico", una triennale di informatica invece si imho ;)

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Concedimelo: il tuo è un lusso che sempre meno persone possono permettersi. Per quanto comprenda il tuo punto di vista (guarda caso comune a molti iscritti nei settori umanistici, anche molti amici con cui continuo a scontrarmi), non lo condivido: prima porto a casa il pane, poi, se ci riesco, faccio qualcosa che mi piace. Per carità, non dico che bisogna studiare qualcosa che ci fa schifo solo per trovare lavoro, dato che la realtà è fatta di grigio e non di bianco e nero, ma che con i tempi che corrono ci vuole un criterio di pragmaticità innanzi tutti. Ogni anno in più prima del lavoro vuol dire un anno in più sulle spalle dei genitori, che 1) potrebbe avere altri problemi (debiti, diminuzione dei loro introiti) 2) potrebbero non esserci proprio.

E a ben vedere dipende tutto, essenzialmente, da questo: per quanto tempo si hanno le spalle coperte, ovvero qualcuno che paga per noi. Questo "tempo" è quello su cui fare le nostre scommesse, calibrandole nel distinguo "studiare meno = lavorare prima e peggio" e " studiare di più = lavorare dopo e meglio".

Spero di essermi spiegato.

 

Che è un lusso che pochi possono concedersi ne sono consapevole, purtroppo ho molti amici che dopo il diploma non hanno potuto permettersi l'Università, e ringrazio ogni giorno i miei genitori per i sacrifici che fanno, (non vivo in una famiglia ricca, diciamo medio normale).

Non capisco cosa intendi per 'prima porto a casa il pane, poi faccio quello che mi piace', che si scelga l'università in base al lavoro o ad una passione, il pane non lo porti a casa comunque, in entrambi i casi bisogna studiare, a meno che non si voglia fare lavoro+studio, ma questo si puo' fare indipendentemente dalla scelta universitaria (salvo frequenze obbligatorie varie).

Quello che intendo dire dicendo che l'università va scelta in base a ciò che ci piace, e non a una fissazione che abbiamo di un'ambizione lavorativa è che spesso ho visto gente scegliere l'università pensando ex. 'Voglio aprire una farmacia, perchè si guadagna tanto!, quindi faccio la facoltà x. Poi magari di studiare chimica, i farmaci ecc. non gliene frega niente, si pentono, cambiano università, o la lasciano, o vanno fuori corso e si laureano 2 anni dopo.

E sinceramente non ne capisco il senso, ti faccio l'esempio con il mio caso, a me piace tantissimo il lavoro dell'avvocato e lo ammiro molto, però pensare di studiare per 5 anni (ora non ricordo con precisione quanti ce ne vogliano) diritto, articoli etc. lo farei forzatamente e in controvoglia, non arrivando a un risultato o arrivandoci in ritardo.

Quindi rimango dell'idea che l'università vada fatta in base a ciò che ci appassiona, ciò per cui siamo portati, come nel mio caso le lingue. Poi per carità le cose spesso e volentieri fortunatamente combaciano.

La mia università da parecchi sbocchi lavorativi, interprete, traduttore, mediatore, e la cosa favorevole è che conoscendo le lingue gli sbocchi lavorativi si ampliano sia all'estero che qui in Italia, lavori che ovviamente mi piacciono molto, ma non è detto che li preferisca ad altri.

La differenza che fai tra chi fa studi umanistici e chi no sinceramente non la capisco, non ha senso, spero di aver frainteso io ma da come l'hai detto sembra che chi sceglie studi umanistici lo fa per cazzeggiare o perchè è più semplice delle altre facolta, cosa tutt'altro che vera.

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peccato che quelle siano il 70% delle lezioni ad ingegneria (sempre parlando di triennale) :D

 

una triennale di ingegneria informatica non ti prepara per niente ad andare a fare un qualsiasi lavoro "da informatico", una triennale di informatica invece si imho ;)

 

Ripeto, dipende sempre da che lavoro di informatico vuoi fare. È chiaro che ingegneria informatica è sia ingegneria che informatica, mentre in informatica non credo (ora non mi sono documentato) vengano fatte parecchie materie ingegneristiche in senso lato.

 

DIciamocelo, per scrivere programmi in ObjC, java, javascript, html e compagnia non credo serva l'università...

 

Poi ovviamente è un tuo parere che rispetto. ;) ( in ogni caso devo portare un po' di acqua al mio mulino..no??) :D

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Ripeto, dipende sempre da che lavoro di informatico vuoi fare. È chiaro che ingegneria informatica è sia ingegneria che informatica, mentre in informatica non credo (ora non mi sono documentato) vengano fatte parecchie materie ingegneristiche in senso lato.

 

DIciamocelo, per scrivere programmi in ObjC, java, javascript, html e compagnia non credo serva l'università...

 

Poi ovviamente è un tuo parere che rispetto. ;) ( in ogni caso devo portare un po' di acqua al mio mulino..no??) :D

 

 

a mio modo di vedere la triennale di ing informatica è una bestemmia nata male, o parti già con l'idea di farti anche la specialistica (come giustamente hai fatto tu) o altrimenti ti orienti su altro :)

 

(per quanto riguarda la programmazione son perfettamente d'accordo con te, per quanto riguarda la programmazione son perfettamente d'accordo con te, è come fare un quadro, o hai "fantasia" o non ne esci)

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Che è un lusso che pochi possono concedersi ne sono consapevole, purtroppo ho molti amici che dopo il diploma non hanno potuto permettersi l'Università, e ringrazio ogni giorno i miei genitori per i sacrifici che fanno, (non vivo in una famiglia ricca, diciamo medio normale).

Non capisco cosa intendi per 'prima porto a casa il pane, poi faccio quello che mi piace', che si scelga l'università in base al lavoro o ad una passione, il pane non lo porti a casa comunque, in entrambi i casi bisogna studiare, a meno che non si voglia fare lavoro+studio, ma questo si puo' fare indipendentemente dalla scelta universitaria (salvo frequenze obbligatorie varie).

Quello che intendo dire dicendo che l'università va scelta in base a ciò che ci piace, e non a una fissazione che abbiamo di un'ambizione lavorativa è che spesso ho visto gente scegliere l'università pensando ex. 'Voglio aprire una farmacia, perchè si guadagna tanto!, quindi faccio la facoltà x. Poi magari di studiare chimica, i farmaci ecc. non gliene frega niente, si pentono, cambiano università, o la lasciano, o vanno fuori corso e si laureano 2 anni dopo.

E sinceramente non ne capisco il senso, ti faccio l'esempio con il mio caso, a me piace tantissimo il lavoro dell'avvocato e lo ammiro molto, però pensare di studiare per 5 anni (ora non ricordo con precisione quanti ce ne vogliano) diritto, articoli etc. lo farei forzatamente e in controvoglia, non arrivando a un risultato o arrivandoci in ritardo.

Quindi rimango dell'idea che l'università vada fatta in base a ciò che ci appassiona, ciò per cui siamo portati, come nel mio caso le lingue. Poi per carità le cose spesso e volentieri fortunatamente combaciano.

La mia università da parecchi sbocchi lavorativi, interprete, traduttore, mediatore, e la cosa favorevole è che conoscendo le lingue gli sbocchi lavorativi si ampliano sia all'estero che qui in Italia, lavori che ovviamente mi piacciono molto, ma non è detto che li preferisca ad altri.

La differenza che fai tra chi fa studi umanistici e chi no sinceramente non la capisco, non ha senso, spero di aver frainteso io ma da come l'hai detto sembra che chi sceglie studi umanistici lo fa per cazzeggiare o perchè è più semplice delle altre facolta, cosa tutt'altro che vera.

 

Quello che intendevo con il "pane e piacere" era più o meno quello che hai scritto anche tu ora, cioè che, amesso e non concesso che la famiglia sostenga un percorso universitario, sarebbe "carino" nei suoi confronti studiare qualcosa che poi ti porterà a casa "il pane". E invece molti di filosofia e lettere mi espongono con tranquillità la loro consapevolezza che i loro studi non sono il massimo come sbocchi lavorativi, e rimarcano il fatto che la loro è stata una scelta di piacere ("mi piacere questo ambito di studi"). E ovviamente non fanno lavoro-studio per pagarseli, ma ci sono sempre i genitori dietro.

Ma direi che ci siamo capiti.

 

Sull'ultima frase: non hai frainteso, perché la mia provocazione era reale. Diciamo che, in linea teorica (ma molto teorica) ogni campo di studio dovrebbe essere difficile uguale (affermazione che vuol dire quasi niente, tra l'altro), tuttavia ci sono cose che fanno riflettere, ad es. che nell'a.a 2012-2013 a Padova il voto minimo riportato da tutto il corso di filosofia in qualunque esame del primo anno è stato 25, mentre nella stessa città a matematica al secondo anno in pari sono in 20, quando gli iscritti al primo erano più di 100. Questo è un caso estremo, ma se si va a vedere la situazione da un lato per le ingegnerie tutte e fisica, giusto per prendere "le meno umanistiche", e dall'altro per lettere (antiche e moderne), filosofia e storia (che almeno tra i miei amici sono sempre state considerate "la triade umanistica"), il confronto è imbarazzante. Poi è chiaro: il confronto "umanistico vs. scientifico" è insensato (basti pensare a giurisprudenza in un campo e biologia nell'altro), è solo una targhetta per capirsi (altrimenti dovrei specificare ogni facoltà ogni volta).

Vogliamo parlare dei test di ingresso? Conosco gente che ha dato il test per medicina e quello per psicologia ogni anno, e nel frattempo ha fatto in tempo a laurearsi in scienze della formazione, se non erro.

In conclusione: per quanto io potrei anche credere a livello concettuale che le facoltà sono difficili tutte uguali, statisticamente risulta l'opposto. Che poi non vedo cosa ci sia di "strano", se pensiamo che la stessa facoltà, con gli stessicorsi, in università diverse significa difficoltà ben diverse (pensi al solito confronto nord-sud).

 

Bella lingue, dove la fai?

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  • 2 mesi dopo...

Riscrivo in questo topic aperto mesi fa da me, perché voglio comunicare che finalmente ho preso la mia decisione, ovvero.. Università di Informatica! Per vari motivi: innanzi tutto, sono andato all'orientamento e mi hanno spiegato per bene quali obiettivi posso raggiungere con la programmazione e soprattutto quali insegnamenti verranno affrontati. L'offerta che dà questa, se possiamo chiamarla così, facoltà, è veramente eccezionale poiché è in grado di insegnarmi tutto ciò che voglio imparare: programmazione, web, multimedia, APP e molto altro ancora. La mia scelta ormai è sicura, abito a Torino, non c'è il test di ammissione, non c'è l'obbligo di frequenza.. Cosa chiedo di più dalla vita? :)

Grazie per tutti i vostri post e i vostri aiuti che hanno anche questi contribuito a orientarmi! Grazie di cuore! :)

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Riscrivo in questo topic aperto mesi fa da me, perché voglio comunicare che finalmente ho preso la mia decisione, ovvero.. Università di Informatica! Per vari motivi: innanzi tutto, sono andato all'orientamento e mi hanno spiegato per bene quali obiettivi posso raggiungere con la programmazione e soprattutto quali insegnamenti verranno affrontati. L'offerta che dà questa, se possiamo chiamarla così, facoltà, è veramente eccezionale poiché è in grado di insegnarmi tutto ciò che voglio imparare: programmazione, web, multimedia, APP e molto altro ancora. La mia scelta ormai è sicura, abito a Torino, non c'è il test di ammissione, non c'è l'obbligo di frequenza.. Cosa chiedo di più dalla vita? :)

Grazie per tutti i vostri post e i vostri aiuti che hanno anche questi contribuito a orientarmi! Grazie di cuore! :)

 

In bocca al lupo!  :clap:

 

Non demordere che cinque anni passano abbastanza in fretta.. E non diventare troppo NERD.  :ciao:

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..e segui le lezioni che quando sono fatte bene servono parecchio.. ;)

Antivirus su mac? No grazie!! Utente Mac dal 10 aprile 2009.

 MacBook air 13, MacBook White 13, Canon Eos 1100D, Nexus5  . Lurker. Tartassala!! ToDo: Tentare di conquistare il mondo!!

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Ti dico la mia da laureato in informatica, un consiglio se posso...

 

Ogni facoltà e persino ogni zona d'Italia ha la sua visione nel modo di programmare... Non prendere mai quello che ti viene insegnato come oro colato e come bibbia ma usalo come base per andare oltre...

 

Non sentirti mai arrivato quando programmi perchè ogni giorno escono mezzi e tecnologie che portano del nuovo, nel bene e nel male... Non aggiornarti ogni giorno ma ogni ora...

 

Ma soprattutto sperimenta sempre, prova soluzioni nuove e quando puoi costruiscitene di tue... Programma nei linguaggi che non imparerai ai corsi usando le basi logiche che avrai, quando uscirai vedrai le lacune...

 

Ricorda che saper programmare non significa saper usare le parole di un linguaggio ma capacità di ragionamento, impostazione e critica in sicurezza e funzionalità...

 

Per quanto mi riguarda dopo molti anni di lavoro passati a programmare per grandi ambienti qualcosa si è rotto ed ho deciso di cercare nuove strade ma questa è una storia diversa (la mia) anche se certi bivi aspettano tutti i programmatori...

 

Buona fortuna...

Macbook a breve...

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