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vi iscrivereste all' Università a 40 anni ?


wiseboy

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Ciao, ormai il discorso è andato molto avanti ma leggendo mi ha incuriosito e mi sono un po' immedesimato.

Forse ad oggi ti sei già iscritto con tua felicità ma se non lo hai fatto ti dico di farlo senza indugio, studiare è una delle cose più belle che abbiamo, è una cosa tutta nostra e nessuno può togliercelo nemmeno i nostri politici, è sacrificio e ha un costo ma se puoi fallo.

Io da parte mia, se posso intervenire, piuttosto che una laurea (io non sono laureato, ho dovuto andare al lavoro e poi mi sono fossilizzato e morto), mi iscriverei ad un liceo, per la precisione ad un liceo artistico per prendermi un altro diploma e magari dopo potrei laurearmi in qualcosa nel ramo artistico o similare.

Purtroppo il lavoro ora non mi permette di poter frequentare quindi attendo la pensione poi credo che mi iscriverò al liceo per un secondo diploma più nelle mie corde attuali.

Da giovani si fanno sempre scelte un po' confuse e azzardate, io scelsi meccanica e all'epoca mi piaceva ma non mi è servito molto per il mio successivo e attuale lavoro nel campo dell'informatica, ho dovuto successivamente negli anni prepararmi in questo che per me era un nuovo campo, l'informatica appunto.

Vai, iscriviti e divertiti.

Pensa che io ho fatto un liceo artistico e sono stati i 5 anni più orribili della mia vita !

Stranezze della vita [emoji1]

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"Rem tene, verba sequentur"

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Quando ho fatto meccanica (Perito Meccanico), mi piaceva e molto ma poi ho trovato lavoro diverso e da lì è nata la passione per l'informatica!

Non mi pento delle scelte, forse solo di non aver preso una laurea ma così va la vita!

Oggi mi piace l'arte, la fotografia, etc.

Vedremo se sono ancora vivo all'età della pensione!

Il mio Flickr

Il mio MaXArtis

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  • 2 settimane dopo...

Devo dire che tra tutti i miei compagni di facoltà (corso), gli over 40 sono almeno una decina di persone, e di over 30 ce ne dovrebbero essere cinque o sei. Inutile dire che sono quelli che più stanno attenti alle lezioni e più si impegnano. A vent'anni si tratta spesso di scelte "obbligate" (dalla famiglia, dalle tendenze sociali ecc.) e/o poco ragionate (colpa anche di un clima socio-economico privo di certezze) e per molti giovani il divertimento è più importante dello studio. Le scelte di un trentenne o quarantenne sono frutto di un'esperienza di vita decisamente più lunga, e quindi almeno in teoria si dovrebbe sapere meglio quali scelte fare (per motivi lavorativi e/o per pura passione). Oltre a questo, il fattore età influisce maggiormente sull'impegno e sul desiderio di studiare, e questo si nota non appena si assiste a una lezione universitaria - non ho ancora visto nessuno dei miei compagni over 30/40 a "giocare" con lo smartphone o il tablet durante le lezioni, cosa assai abituale per i ventenni (poco tempo fa ho visto un mio compagno che si guardava Shrek sul portatile durante le lezioni di Management). Non voglio criticare i giovani, ci mancherebbe altro, ho 22 anni e pure a me capitano momenti di distrazione (una volta durante la lezione di fonetica inglese mi son messo a ordinare le icone del launchpad in cartelle invece di ascoltare le spiegazioni :diavoletto:). Voglio solo dire che non mi sembra niente di strano a vedere compagni che hanno l'età dei miei genitori (mia mamma ha 45 anni, mio papà ne ha 49), anzi, ho un grande rispetto per loro e quest'opinione è largamente condivisa dagli altri compagni miei. Inoltre, non c'è alcuna separazione tra noi e gli over 30/40 ... scherziamo, parliamo, ci scambiamo gli appunti e se possibile studiamo insieme senza distinzione di età.

 

Viviamo in una società in cui la "sincronizzazione" tra le opportunità della vita e i tempi di ognuno di noi non è sempre quella "standard", ed è per questo che il momento giusto per alcune scelte non è sempre dettato dall'età ... Siate nonconformisti, THINK DIFFERENT!

 

Morale della favola: quarantenni, iscrivetevi all'università ... vi vogliamo in tanti :DD

I miei MaciMac 27 5K Metà 2017 - 3.8 Ghz (i5-7600K) - 16 GB RAM - AMD RADEON PRO 580 8GB VRAM - 2TB FUSION DRIVE MBP Retina 15" Fine 2013 - 2.6 Ghz i7 (i7-4960HQ) - 16 GB RAM - NVidia GT750M 2 GB - 512 GB Flash MBP Retina 13" Metà 2014 - 2.6 Ghz i5 - 8 GB RAM -128 GB Flash

I miei iDevices: iPhone 6 64GB iPad Air 2 64GB Cellular        EX: Macbook Pro Retina 13" Fine 2013 iMac 21.5 Fine '13 e iMac 5K late 2015 Macbook Air Mid-2011 eMac iPad 2, 3, 4 iPhone 4, 4S  Lista desideri: Mac Pro 

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non ho letto tutto ma sono curiosa: alla fine ti sei iscritto? e come ti trovi?

Io mi sono laureata prima dei 30 con la bimba che era appena nata ma ad oggi non ce la farei proprio a rimettermi sui libri! Fatico giá su quelli dei concorsi interni, figuriamoci l'università.

E col compito di papà come va? Tanto di cappello a riuscire a conciliare tutto [emoji106]

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non ho letto tutto ma sono curiosa: alla fine ti sei iscritto? e come ti trovi?

Io mi sono laureata prima dei 30 con la bimba che era appena nata ma ad oggi non ce la farei proprio a rimettermi sui libri! Fatico giá su quelli dei concorsi interni, figuriamoci l'università.

E col compito di papà come va? Tanto di cappello a riuscire a conciliare tutto [emoji106]

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Eccomi !

Si mi sono iscritto !

Passato esame di ammissione

Passata prova di lingua

In attesa di sapere se ho passato il laboratorio di Abilità informatiche.

1* esame frequentatone sostenuto : Storia delle religioni con 30 !

Tutto questo prima che Giacomo nascesse !

Ora Giacomo ha 5 mesi e l'impegno è tanto ( ha iniziato lo svezzamento con le pappine e latte artificiale, questo mi consente di poter aiutare molto più di prima la mia compagna) ,penso che questo semestre riusciró a dare un solo esame ma l'avevo messo in conto.

Quando inizierà l'asilo forse tornerà un pó di normalità. [emoji1]

D'altro canto con l'università non ho fretta...anche se non voglio metterci le ragnatele [emoji1]

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"Rem tene, verba sequentur"

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Devo dire che tra tutti i miei compagni di facoltà (corso), gli over 40 sono almeno una decina di persone, e di over 30 ce ne dovrebbero essere cinque o sei. Inutile dire che sono quelli che più stanno attenti alle lezioni e più si impegnano. A vent'anni si tratta spesso di scelte "obbligate" (dalla famiglia, dalle tendenze sociali ecc.) e/o poco ragionate (colpa anche di un clima socio-economico privo di certezze) e per molti giovani il divertimento è più importante dello studio. Le scelte di un trentenne o quarantenne sono frutto di un'esperienza di vita decisamente più lunga, e quindi almeno in teoria si dovrebbe sapere meglio quali scelte fare (per motivi lavorativi e/o per pura passione). Oltre a questo, il fattore età influisce maggiormente sull'impegno e sul desiderio di studiare, e questo si nota non appena si assiste a una lezione universitaria - non ho ancora visto nessuno dei miei compagni over 30/40 a "giocare" con lo smartphone o il tablet durante le lezioni, cosa assai abituale per i ventenni (poco tempo fa ho visto un mio compagno che si guardava Shrek sul portatile durante le lezioni di Management). Non voglio criticare i giovani, ci mancherebbe altro, ho 22 anni e pure a me capitano momenti di distrazione (una volta durante la lezione di fonetica inglese mi son messo a ordinare le icone del launchpad in cartelle invece di ascoltare le spiegazioni :diavoletto:). Voglio solo dire che non mi sembra niente di strano a vedere compagni che hanno l'età dei miei genitori (mia mamma ha 45 anni, mio papà ne ha 49), anzi, ho un grande rispetto per loro e quest'opinione è largamente condivisa dagli altri compagni miei. Inoltre, non c'è alcuna separazione tra noi e gli over 30/40 ... scherziamo, parliamo, ci scambiamo gli appunti e se possibile studiamo insieme senza distinzione di età.

Viviamo in una società in cui la "sincronizzazione" tra le opportunità della vita e i tempi di ognuno di noi non è sempre quella "standard", ed è per questo che il momento giusto per alcune scelte non è sempre dettato dall'età ... Siate nonconformisti, THINK DIFFERENT!

Morale della favola: quarantenni, iscrivetevi all'università ... vi vogliamo in tanti :DD

Ed in tanti arriveremo !!

Sono rimasto stupito di quanti "studenti vintage" siano iscritti !

[emoji12]

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Mio padre si è laureato la scorsa settimana, a 64 anni, in giurisprudenza alla statale di Milano.

Ci ha messo 8 anni ma era ancora lavorativamente attivo e c'erano non poche difficoltà, visto che nella vita ha fatto tutt'altro e i suoi studi precedenti non erano certo all'altezza di una formazione pre-universitaria.

 

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Mio padre si è laureato la scorsa settimana, a 64 anni, in giurisprudenza alla statale di Milano.

Ci ha messo 8 anni ma era ancora lavorativamente attivo e c'erano non poche difficoltà, visto che nella vita ha fatto tutt'altro e i suoi studi precedenti non erano certo all'altezza di una formazione pre-universitaria.

A tuo padre, faccio i miei complimenti per l'impegno e le congratulazioni per il traguardo raggiunto. :clap:

MacBook Pro Retina 2.6 GHz 8GB SSD 256GBiPhone XS 64GB Space Gray, iPod touch 7ª generazione (PRODUCT)Red, Sony a6400"La vita è quel che ti succede mentre tu sei impegnato a fare altri progetti"

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Mio padre si è laureato la scorsa settimana, a 64 anni, in giurisprudenza alla statale di Milano.

Ci ha messo 8 anni ma era ancora lavorativamente attivo e c'erano non poche difficoltà, visto che nella vita ha fatto tutt'altro e i suoi studi precedenti non erano certo all'altezza di una formazione pre-universitaria.

Tanto di cappello a tuo padre .

[emoji1]

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"Rem tene, verba sequentur"

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  • 1 mese dopo...

Condivido a pieno Roby 92. Università sempre, studio sempre. Non esistono soldi (io ne ho fatti, ne ho persi, ne ho fatti, ne ho...) che possano essere paragonati alla ricchezza ed all'appagamento che da' il conoscere.

Ovviamente menzione d'onore per il padre di X&R.

La gente che disprezzo maggiormente è quella che dice di non studiare più ad una certa età, perché non serve: loro sono l'unico esempio dell'inutilità dello studio; l'eccezione che conferma la regola.

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La gente che disprezzo maggiormente è quella che dice di non studiare più ad una certa età, perché non serve: loro sono l'unico esempio dell'inutilità dello studio; l'eccezione che conferma la regola.

Come condivido questo pensiero! Lo studio, la capacità di analisi, critica ed autocritica, ci rende liberi...

MacBook Pro Retina 2.6 GHz 8GB SSD 256GBiPhone XS 64GB Space Gray, iPod touch 7ª generazione (PRODUCT)Red, Sony a6400"La vita è quel che ti succede mentre tu sei impegnato a fare altri progetti"

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Come sta andando?

Dici a me ?

Volevo preparare antropologia per il 1 luglio,ma non credo di farcela....

Fortuna che ha settembre ci sono 2 appelli.

Naturalmente tutte le energie sono dirette a nostro figlio di 7 mesi,e tolto il lavoro il tempo per studiare è pochino....ma nkn demordo.

Da settembre Giacomo andrà al nido e forse potró anche frequentare qualche corso [emoji1]

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"Rem tene, verba sequentur"

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Dici a me ?

Volevo preparare antropologia per il 1 luglio,ma non credo di farcela....

Fortuna che ha settembre ci sono 2 appelli.

Naturalmente tutte le energie sono dirette a nostro figlio di 7 mesi,e tolto il lavoro il tempo per studiare è pochino....ma nkn demordo.

Da settembre Giacomo andrà al nido e forse potró anche frequentare qualche corso [emoji1]

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Dicevo a te :)

Bene.

É pesante il programma? In cosa consiste?

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Dicevo a te :)

Bene.

É pesante il programma? In cosa consiste?

Scusa il ritardo, non avevo letto !

 

Allora,esame molto interessante.

 

La prima parte è un introduzione alla antropologia culturale.

Il Professore adotta un testo Statunitense, cosa che non condivido in pieno considerato che l'antropologia è nata in un contesto culturale europeo....ma alla fine è lui che boccia quindi me lo faccio piacere !

Offre  uno sguardo di insieme su come si apprende e trasmette la cultura umana in tutte le sue sfumature ( Mito, Religione, Gioco, Arte etc...) e uno sguardo alla storia dell'antropologia e il suo rapporto/scontro con il colonialismo (passando per i concetti di etnocentrismo e razzismo )....ci sarebbe da parlare su questa parte per ore :)

 

Il secondo libro è del professore e parla di musicalità , danza e socialità. Detta cosi può essere fuorviante, in estrema sintesi parla di quell' "effetto magnetico" che attira gli uomini in sincronia e trascinamento denominato entrainment.

il libro è molto bello, parte da esempi estremi ( soldati nemici che nella prima guerra mondiale, nella notte di natale escono dalle trincee per "fare festa" insieme; esempi di festa dei detenuti nei campi di sterminio o di civili berlinesi rimasti sotto le macerie dei bombardamenti)...tutti casi dove non ti aspetteresti "ritmi di festa" e aggregazione...ma che avvengono come una forza che va oltre la nostra volontà.

parla poi di come questo entrainment si sviluppa, (dando uno sguardo anche alle consuetidini sociali e aggregative delle scimmie antropomorfe).

 

Il terzo libro è: Lettere da una tarantata.

Il fenomeno del tarantismo mi ha sempre interessato, poi la mia compagna è di Galatina e la sua famiglia aveva tanto tempo fa una masseria , dove ci sono stati (dai racconti della nonna) storie di tarantate.

Sono le lettere che una contadina vittima del tarantismo inviò all'antropologa Annabella Rossi.

Annabella Rossi fece parte dell' equipe di Ernesto de Martino, storico delle Religioni , che andò nel Salento per studiare il fenomeno del tarantismo.

Da questa ricerca nacque il libro " La terra del Rimorso"

 

ecco quà....prolisso come sempre !

"Rem tene, verba sequentur"

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