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Modi per risparmiare?


llorenzo

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Ma quante competenze servono per seguire un piano di accumulo? Quanto ci devi stare dietro intendo

 

Nessuna!...io non sono ne banchiere ne bancario, e tanto meno ho studiato l'argomento, se non per conto mio da autodidatta, ma non è assolutamente necessario... Vai in banca (...in genere consiglio Fineco o altra banca online, che non ha costi di gestione del conto, magari affidandosi ad un Personal Financial Advisor, anche se non è realmente necessario...), chiedi info riguardanti un piano di accumulo in base a quanto vuoi rischiare, e lo fai! Il bello del PAC è che rischi poco, perché all'inizio non hai un vero e proprio capitale investito: ci metti dentro un tot al mese, oppure quando vuoi tu, e lo tieni d'occhio, punto!!! Quando ti servono soldi li togli, quando ne hai in più li metti...niente di che! Importante, se vedi che scende, è non spaventarsi insomma...anzi all'inizio del pac è meglio comprare a poco prezzo, perché nel medio-lungo periodo sale sempre il valore...   ;)

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Poste ha avvisato ieri che in 3 anni avrà un rosso di 1,5 miliardi.

Io ci andrei cauto con quelli lì.

Se arrivi a 3.000€ ti giro un contatto.

 si leggevo ieri di un Ebit a 1,5 miliardi nel 2019, bei momenti. Se vuoi il contatto giramelo pure, ti ringrazio. Il discorso Poste mi sembrava molto pratico, non so quanto possa centrare direttamente con l'annuncio di Caio.

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Non ho letto tutti messaggi, tuttavia il mio consiglio è partire da una domanda: qual è il tuo orizzonte temporale? Mi auguro almeno medio/lungo, ovvero dai 5 anni in su, dato che prima è difficile spuntare risultati interessanti senza rischiare (e parecchio). Io direi di utilizzare - tramite banche o posta - i fondi comuni di investimento, tramite PAC. In pratica, versi una somma mensile che viene utilizzata per fare investimenti nei mercati (sia obbligazionari che non). Valgono sempre i soliti consigli: diversificare il proprio portafoglio; ovviamente all'inizio avrai un solo piano di accumulo capitale, poi - una volta stabilizzatesi le tue entrate - potrai gestirne diversi. Unica avvertenza: nei periodi di crisi, se non si è con l'acqua alla gola, mai disinvestire e/o sospendere i versamenti; anzi, conviene farne di più (nei limiti delle proprie possibilità). Sappi che uno dei due fondi che ho, ora ha reso il 10% su base annua... Non è 'culo', ma sapere quello che si fa, perché lo si fa e quali sono i propri limiti di risparmio. Se vivi coi tuoi, non ti sarà difficilissimo accantonare 50-60€/mese. Alternativa: polizza mista, ove vi è la copertura del caso premorienza e, contestualmente, una componente di risparmio (questa parte viene investita in titoli, solitamente obbligazioni; il guadagno non è altissimo ma anche il rischio è davvero basso).

Discorso pensione integrativa: è la prima cosa da fare, tuttavia bisogna tenere presente che non è un 'salvadanaio per domani o se mi trovo in difficoltà', quanto l'unico modo per poter avere, da anziani, entrate il più possibili vicine a quelle avute durante la propria vita lavorativa. Anche qui, i soldi che metti da parte (TFR, versamenti volontari ecc.) vengono utilizzati per investire in titoli; se sei all'inizio della tua vita lavorativa, io consiglierei un piano che parte con una forte componente di rischio, rischio che va a ridursi- variando l'esposizione nei mercati azionari - mano a mano che ci si avvicina all'età pensionabile. Anche qui, i momenti di ribasso sono i migliori. A mia sorella ne ho fatti sottoscrivere due, uno che - appunto - varia il grado di rischio nel tempo; l'altro invece ha il profilo di rischio piace basso possibile. Perché questa scelta? Perché se il PAC o il piano di pensione integrativa va a scadere in un momento di flessione, chiuderlo significherebbe capitalizzare le perdite.

Spero di essere stato chiaro, in caso contrario chiedi. :ciao:

MacBook Pro Retina 2.6 GHz 8GB SSD 256GBiPhone XS 64GB Space Gray, iPod touch 7ª generazione (PRODUCT)Red, Sony a6400"La vita è quel che ti succede mentre tu sei impegnato a fare altri progetti"

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Nessuna!...io non sono ne banchiere ne bancario, e tanto meno ho studiato l'argomento, se non per conto mio da autodidatta, ma non è assolutamente necessario... Vai in banca (...in genere consiglio Fineco o altra banca online, che non ha costi di gestione del conto, magari affidandosi ad un Personal Financial Advisor, anche se non è realmente necessario...), chiedi info riguardanti un piano di accumulo in base a quanto vuoi rischiare, e lo fai! Il bello del PAC è che rischi poco, perché all'inizio non hai un vero e proprio capitale investito: ci metti dentro un tot al mese, oppure quando vuoi tu, e lo tieni d'occhio, punto!!! Quando ti servono soldi li togli, quando ne hai in più li metti...niente di che! Importante, se vedi che scende, è non spaventarsi insomma...anzi all'inizio del pac è meglio comprare a poco prezzo, perché nel medio-lungo periodo sale sempre il valore... ;)

Non è proprio così, specialmente se ci si 'autogestisce'... Un minimo di competenza e sangue freddo servono....

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Non è proprio così, specialmente se ci si 'autogestisce'... Un minimo di competenza e sangue freddo servono....

 

Beh...c'è poco da autogestirsi in partenza, dato che non hai un capitale vero e proprio...ti fai consigliare un buon prodotto da chi ti vende il servizio e lo tieni d'occhio! Se sei ansioso, però, è meglio non guardare come sta' andando prima dei tre anni...  :ghghgh:

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@Priks : vero, non hai un capitale in partenza e non si ha nemmeno esperienza di prodotti di questo tipo; proprio per questo dico che o ci si affida a qualcuno di davvero competente, o ci si deve prima fare una cultura.. Di primo acchito, capire determinate dinamiche (investo in obbligazioni o azioni? in Italia/Europa/America o in Paesi Emergenti? per quanto tempo? quale cifra?) senza averne conoscenze dirette, può causare non pochi 'patemi d'animo'. :DD

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@Priks : vero, non hai un capitale in partenza e non si ha nemmeno esperienza di prodotti di questo tipo; proprio per questo dico che o ci si affida a qualcuno di davvero competente, o ci si deve prima fare una cultura.. Di primo acchito, capire determinate dinamiche (investo in obbligazioni o azioni? in Italia/Europa/America o in Paesi Emergenti? per quanto tempo? quale cifra?) senza averne conoscenze dirette, può causare non pochi 'patemi d'animo'. :DD

 

Infatti ho scritto che bisognerebbe farsi consigliare un buon prodotto...    :ok:

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Non ho letto tutti messaggi, tuttavia il mio consiglio è partire da una domanda: qual è il tuo orizzonte temporale? Mi auguro almeno medio/lungo, ovvero dai 5 anni in su, dato che prima è difficile spuntare risultati interessanti senza rischiare (e parecchio). Io direi di utilizzare - tramite banche o posta - i fondi comuni di investimento, tramite PAC. In pratica, versi una somma mensile che viene utilizzata per fare investimenti nei mercati (sia obbligazionari che non). Valgono sempre i soliti consigli: diversificare il proprio portafoglio; ovviamente all'inizio avrai un solo piano di accumulo capitale, poi - una volta stabilizzatesi le tue entrate - potrai gestirne diversi. Unica avvertenza: nei periodi di crisi, se non si è con l'acqua alla gola, mai disinvestire e/o sospendere i versamenti; anzi, conviene farne di più (nei limiti delle proprie possibilità). Sappi che uno dei due fondi che ho, ora ha reso il 10% su base annua... Non è 'culo', ma sapere quello che si fa, perché lo si fa e quali sono i propri limiti di risparmio. Se vivi coi tuoi, non ti sarà difficilissimo accantonare 50-60€/mese. Alternativa: polizza mista, ove vi è la copertura del caso premorienza e, contestualmente, una componente di risparmio (questa parte viene investita in titoli, solitamente obbligazioni; il guadagno non è altissimo ma anche il rischio è davvero basso).

Discorso pensione integrativa: è la prima cosa da fare, tuttavia bisogna tenere presente che non è un 'salvadanaio per domani o se mi trovo in difficoltà', quanto l'unico modo per poter avere, da anziani, entrate il più possibili vicine a quelle avute durante la propria vita lavorativa. Anche qui, i soldi che metti da parte (TFR, versamenti volontari ecc.) vengono utilizzati per investire in titoli; se sei all'inizio della tua vita lavorativa, io consiglierei un piano che parte con una forte componente di rischio, rischio che va a ridursi- variando l'esposizione nei mercati azionari - mano a mano che ci si avvicina all'età pensionabile. Anche qui, i momenti di ribasso sono i migliori. A mia sorella ne ho fatti sottoscrivere due, uno che - appunto - varia il grado di rischio nel tempo; l'altro invece ha il profilo di rischio piace basso possibile. Perché questa scelta? Perché se il PAC o il piano di pensione integrativa va a scadere in un momento di flessione, chiuderlo significherebbe capitalizzare le perdite.

Spero di essere stato chiaro, in caso contrario chiedi. :ciao:

Quoto in tutto. Mio fratello col fai da te, nonostante i consigli di un analista mio amico  espertissimo e della famiglia ha voluto sottoscrivere una gestione a massimo rischio, pensando al massimo guadagno, invece  nel giro di 80 giorni ha perso 100.000 euro su 110.000 investiti e poi voleva far causa alla banca perchè il suo gestore non gli telefonava comunicandogli la performance negativa. Ma un contratto è un contratto, il suo profilo di rischio era in linea con le sue capacità reddituali, poi se ha dichirato di avere grande esperienza di borsa sono cavoli suoi.

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Quoto in tutto. Mio fratello col fai da te, nonostante i consigli di un analista mio amico  espertissimo e della famiglia ha voluto sottoscrivere una gestione a massimo rischio, pensando al massimo guadagno, invece  nel giro di 80 giorni ha perso 100.000 euro su 110.000 investiti e poi voleva far causa alla banca perchè il suo gestore non gli telefonava comunicandogli la performance negativa. Ma un contratto è un contratto, il suo profilo di rischio era in linea con le sue capacità reddituali, poi se ha dichirato di avere grande esperienza di borsa sono cavoli suoi.

 

Perdere 100.000€ su 110.000 è fisicamente impossibile!!!...soprattutto in 80 giorni...   ;)

 

...strano che non sia stato tuo cuggggggino...   :ghghgh:

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Perdere 100.000€ su 110.000 è fisicamente impossibile!!!...soprattutto in 80 giorni...   ;)

 

...strano che non sia stato tuo cuggggggino...   :ghghgh:

Li perdi

 volendo ed anche in meno tempo. Dipende se la tua banca  si mette a giocare sui derivati o su azionario ad altissima speculazione, del resto quando una banca ha carta bianca segue le direttive del cliente. La banca ha ragione ed il cliente ha torto. Inoltre mio fratello ha una testa tutta sua " non datemi consigli che mi diverto a sbagliare da solo".

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e cosa vuoi che sia perdere 100000 euro in 3 mesi?!

se ne voesse buttare altri,ti mando il mio indirizzo così almeno fa felice qualcuno che non sputa sui soldi.

Purtroppo mio fratello credo soffra di megalomania e di qualche disturbo che lascio immaginare. Non poteva come un comune mortale investire ad esempio nel mattone? Ora i prezzi sono bassi e si trovano appartamenti un pò periferici, ma non troppo, costruiti e rifiniti bene, magari un affitto mensile di 600/700 euro forse gli faceva schifo. Sperava che la banca gli telefonasse ma non si è accorto che ora in banca i gestori della clientela  vendono anche il tostapane e mancano di professionalità, o meglio mancano di colloquio con chi segue i titoli e cosi' via. Le grandi banche oramai seguono clienti da 1.000.000 e piu' euro. I tempi della vecchietta con il libretto a risparmio sono finiti da un pezzo. Sarà anche peggio quando tutte le banche diventeranno S.P.A.

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  • 1 mese dopo...

riprendo in mano la discussione perché parlando con un mio amico è saltata fuori la discussione sui buoni fruttiferi postali... secondo lui sono sicuri perché garantiti dallo stato e hanno una ritenuta fiscale del 12,5%... ho provato a leggere qualcosa in giro ma non c'ho capito granchè... cosa mi dite a proposito?

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riprendo in mano la discussione perché parlando con un mio amico è saltata fuori la discussione sui buoni fruttiferi postali... secondo lui sono sicuri perché garantiti dallo stato e hanno una ritenuta fiscale del 12,5%... ho provato a leggere qualcosa in giro ma non c'ho capito granchè... cosa mi dite a proposito?

Ergo: cosa vuoi sapere?

La ritenuta fiscale non dipende da chi emette il buono, bensì da dove si va ad investire ('cosa' compri), non in base all'intermediario scelto. Il fatto che siano 'super sicuri' può essere vero, tuttavia non è vero a priori (altrimenti i Bond italiani avrebbero un rendimento pari a quello delle emissioni tedesche, cosa che non è). Inoltre: i buoni postali sono di vario tipo: indicizzati, non indicizzati, qual è l'indice di riferimento... Io torno a ripetere quanto ho già scritto: parti con la pensione integrativa (appena avrai un lavoro regolare/stabile), poi pensa ad un PAC, magari seguito da una SGR che applica una gestione attiva (quasi tutte ormai, anche se con risultati diversi).

Pac: piano accumulo capitale

Sgr: società di gestione del risparmio

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:facepalm:

? Ho detto/scritto castronerie? Può essere... Ieri sera ho risposto ad un thread in un altro... -.-"

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No no, non era per te.

È che quando leggo risparmio sicurezza e Stato mi vien da ridere istericamente.

Siamo l'economia sviluppata col terzo debito al mondo e in previsione la più a rischio a livello europeo e le persone, nonostante Lehman Brothers, Cipro, il rublo che svalutandosi su richiesta ha reso Putin più famigerato di quanto già non fosse, l'economia cinese e asiatica che sta rallentando, continua a credere alla sicurezza delle infrastrutture pubbliche innanzi la finanza.

Sarò matto io ma la parola di Poste vale come il due di coppe con la briscola a bastoni.

Poste tra l'altro che ha un piano di tagli lineari imbarazzanti e che è parastatale, mettendo insieme se possibile il peggio del pubblico e del privato.

 

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Tra l'altro, e chiudo perché direttamente ne so poco ma ho a che fare con gente che ci campa, l'economia del Paese è talmente solida che non esiste un grande gruppo che sia uno che, nell'ultimo triennio, non abbia scelto una delle 3 opzioni:

a) spostato sede all'estero;

b) ricevuto un' OPA ostile;

c) venduto tutto.

L'unica che mi viene in mente, senza partecipazioni azionarie dello Stato più o meno sommerse, è Ferrero, che è un'azienda sana e fortemente radicata, ma questo non le ha vietato di includere l'olio di palma nelle sue linee.

"Seguite il denaro"

 

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Il problema, purtroppo, è che la clientela ragiona come 50anni fa... Non si è accorta del cambiamento; e sí che i segnali ci sono stati... Ad esempio, molte compagnie (Generali, IntesaSanPaolo e altre) hanno tolto il tasso minimo garantito (leva di vendita non indifferente) proprio perché i bassi tassi di interesse sui titoli di Stato e i vari oneri richiesti per la gestione del portafoglio, hanno eroso i margini..:

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Ergo: cosa vuoi sapere?

La ritenuta fiscale non dipende da chi emette il buono, bensì da dove si va ad investire ('cosa' compri), non in base all'intermediario scelto. Il fatto che siano 'super sicuri' può essere vero, tuttavia non è vero a priori (altrimenti i Bond italiani avrebbero un rendimento pari a quello delle emissioni tedesche, cosa che non è). Inoltre: i buoni postali sono di vario tipo: indicizzati,non indicizzati, qual è l'indice di riferimento... Io torno a ripetere quanto ho già scritto: parti con la pensione integrativa (appena avrai un lavoro regolare/stabile), poi pensa ad un PAC, magari seguito da una SGR che applica una gestione attiva (quasi tutte ormai, anche se con risultati diversi).

Pac: piano accumulo capitale

Sgr: società di gestione del risparmio

 

è proprio quello il problema: avere un lavoro stabile! :ghghgh:

a parte gli scherzi, qui si tratta di prendere i soldi che ho da parte sul conto e piazzarli in diversi buoni fruttiferi per almeno 10 anni ma avere la sicurezza che le somme siano sempre disponibili! fruttano di più quelli indicizzati o non indicizzati?

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(cut)

fruttano di più quelli indicizzati o non indicizzati?

È nato prima l'uovo o la gallina? :diavoletto: Facezie a parte, solitamente i buoni indicizzati possono (notare il tempo verbale) dare rendimenti maggiori, chiaramente nessuno può darne certezza. Se il tuo scopo è quello di far fruttare i risparmi che hai sul conto corrente - pur avendoli abbastanza liquidi - senza impegnarti in piani costanti (con versamento mensile), le soluzioni sono queste, ordinate dalla maggiore alla minore liquidità: fondo monetario (da considerare una "alternativa" al classico c/c); buoni fruttiferi postali (liquidi, tuttavia devi lasciare le somme vincolate almeno 6/12 mesi per avere il riconoscimento dell'interesse); conto deposito (collegato ad un classico conto corrente, per cui non puoi avere uno e non l'altro; qui le somme sono destinate ad un vincolo un po' più lungo, solitamente almeno 12 mesi); investimento in un fond tramite PIC (piano di investimento capitale; orizzonte temporale medio lungo; a seconda della tipologia, può essere richiesto un capitale più o meno alto, solitamente nell'ordine di qualche migliaio di euro, per poter dare un rendimento interessante. Ciò avviene perché, a differenza del PAC dove il capitale viene costruito poco per volta e continuamente investito, i rendimenti sono dati dall'unico versamento iniziale, per cui non avrebbe senso partire con somme dell'ordine di grandezza delle centinaia di euro, in quanto tale cifra non costituirebbe una base sufficiente a spuntare rendimenti interessanti). I rendimenti sono, solitamente, inversamente proporzionali alla liquidità.

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grande! grazie mille del chiarimento.. so che la mia domanda poteva sembrare un pò troppo generica ma sto cercando di chiarirmi bene le idee per fare la giusta mossa! dunque, io ho a disposizione una piccola somma che nell'immediato non mi serve però non voglio incappare in investimenti "facili" e "rapidi", posso farli fruttare anche più di 10-15 anni, però voglio avere delle sicurezze e anche se gli interessi non sono esorbitanti non è un problema, basta farli maturare un pò e avere la certezza di poter accedere alla liquidità in qualsiasi momento

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@llorenzo : mah, a questo punto ti direi che i buoni fruttiferi postali rispondono alle tue esigenze. Io, personalmente, avrei fatto una scelta differente; va detto che io un minimo di rischio sono disposto a sopportarlo.

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se le tue intenzioni sono queste secondo me vai bene con i bfp, a tal proposito ti chiedo: ho visto che ce ne sono di diversi tipi, in base a cosa conviene scegliere? (ne so molto poco anch'io eheh)

 

dipende dalle tue esigenze, dalla tua disponibilità in termini di cifra da investire e quanto vuoi "farli fruttare" (ad esempio ho visto che i bfp ordinari arrivano anche a 20 anni).. considera che molti possono essere rimborsati anche anticipatamente, quindi nel caso di una necessità improvvisa hai la sicurezza della liquidità, inoltre ho visto che a me personalmente conviene scegliere la tipologia "dematerializzato" visto che sono titolare sia di conto corrente che di libretto e si evita il rischio della prescrizione.

Per il resto... ti conviene chiedere in maniera più dettagliata allo sportello più vicino ;)

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@llorenzo : mah, a questo punto ti direi che i buoni fruttiferi postali rispondono alle tue esigenze. Io, personalmente, avrei fatto una scelta differente; va detto che io un minimo di rischio sono disposto a sopportarlo.

sì ne sono abbastanza convinto anch'io, proprio perché non me la sento di sopportare rischi e voglio la sicurezza al 100% ;)

quando si tratta dei miei risparmi preferisco dormire tranquillo :)

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sì ne sono abbastanza convinto anch'io, proprio perché non me la sento di sopportare rischi e voglio la sicurezza al 100% ;)

quando si tratta dei miei risparmi preferisco dormire tranquillo :)

Anch'io dormo tranquillo. Io ho 'scelto' il rischio, per cui non vivo con euforia i 'su', così come non vivo con paura i 'giù'...

Semplicemente, li disinvesto quando le quotazioni salgono e investo di più quando scendono... È vero che ci sono state occasioni in cui tirare fuori una cifra che potesse influire non è stato facile, tuttavia me la sono sempre cavata. ;)

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sì ne sono abbastanza convinto anch'io, proprio perché non me la sento di sopportare rischi e voglio la sicurezza al 100% ;)

quando si tratta dei miei risparmi preferisco dormire tranquillo :)

Diversificazione del rischio ;)

 

N.

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Anch'io dormo tranquillo. Io ho 'scelto' il rischio, per cui non vivo con euforia i 'su', così come non vivo con paura i 'giù'...

Semplicemente, li disinvesto quando le quotazioni salgono e investo di più quando scendono... È vero che ci sono state occasioni in cui tirare fuori una cifra che potesse influire non è stato facile, tuttavia me la sono sempre cavata. ;)

 

Certo, ognuno sceglie in base alle proprie esigenze e disponibilità, però certo che è una bella scocciatura stare sempre lì a controllare gli "alti" e i "bassi" del proprio investimento...

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