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MacSportivi | Esperienze e Suggerimenti.


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Concordo "dall'alto della mia innioranza" ... pane, pasta, gnocchi ... sono veleno per chiunque ... figurati per chi vuole migliorare il fisico.

Rimango dell'idea che si debba interpellare un serio nutrizionista... e comunque MENO CARBOIDRATI E PIU' PROTEINE E GRASSI.

 

Troppi pareri discordanti.

Sono sulla soglia di un esaurimento nervoso.

La dieta migliore di tutti non era quella mediterranea? Non s'è sempre detto che i muscoli si "nutrono", prima di tutto, di carboidrati?

Davvero non so più che pesci prendere.

Proverò ad affidarmi a qualcuno, ma dovesse fallire questo tentativo mollerò definitivamente e mi dedicherò ad uno sport più appagante.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Troppi pareri discordanti.

Sono sulla soglia di un esaurimento nervoso.

La dieta migliore di tutti non era quella mediterranea? Non s'è sempre detto che i muscoli si "nutrono", prima di tutto, di carboidrati?

Davvero non so più che pesci prendere.

Proverò ad affidarmi a qualcuno, ma dovesse fallire questo tentativo mollerò definitivamente e mi dedicherò ad uno sport più appagante.

I muscoli si "muovono" grazie all'energia del glicogeno (i carboidrati sono zuccheri di vario tipo) ma la "costruzione" del muscolo avviene solo grazie alle proteine. Quindi riempire una macchina con 200 litri di benzina non ne aumenta sicuramente la cilindrata.

La dieta "mediterranea" e' solo una invenzione fatta ad hoc per infinocchiare la gente.

Vai su google e prova a digitare "dieta mediterranea non esiste" ... e fatti un'idea del casino.

L'argomento nutrizione e' molto complesso e il meccanismo con cui gli alimenti regolano gli ormoni e' ancora piu' complesso.

Nel momento in cui riuscirai a tenere in equilibrio l'insulina, il glucagone e tutta la serie di ormoni regolabili attraverso i grassi potrai modificare al meglio la tua muscolatura.

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@Bacchinif : imho? Ti stai arrendendo troppo presto... Io l'ho detto da subito: per avere miglioramenti, dopo il primo periodo, serve molta (moltissimissima) pazienza. E ancor più costanza.

MacBook Pro Retina 2.6 GHz 8GB SSD 256GBiPhone XS 64GB Space Gray, iPod touch 7ª generazione (PRODUCT)Red, Sony a6400"La vita è quel che ti succede mentre tu sei impegnato a fare altri progetti"

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Troppi pareri discordanti.

Sono sulla soglia di un esaurimento nervoso.

La dieta migliore di tutti non era quella mediterranea? Non s'è sempre detto che i muscoli si "nutrono", prima di tutto, di carboidrati?

Davvero non so più che pesci prendere.

Proverò ad affidarmi a qualcuno, ma dovesse fallire questo tentativo mollerò definitivamente e mi dedicherò ad uno sport più appagante.

 

@Bacchinif : imho? Ti stai arrendendo troppo presto... Io l'ho detto da subito: per avere miglioramenti, dopo il primo periodo, serve molta (moltissimissima) pazienza. E ancor più costanza.

 

Quoto! I più grandi miglioramenti, dopo i primissimi tempi per un principiante, si ottengono dopo quasi un anno di allenamento costante (secondo le vari esperienze). Anche gli stati emotivi e mentali influiscono sulla crescita dunque take it easy!

Ti alleni da poco...vai 4 volte in palestra, allenati con un volume decente e spingi finchè ne hai! Calcola il tuo fabbisogno calorico, imposta una dieta ipercalorica, preoccupati di assumere 2xkg di proteine, 0,8kg di grassi ed il resto carboidrati fino a coprire l'introito calorico necessario; cerca di utilizzare fonti pulite (carne, pesce, riso, roba integrale ecc..) ma fatti pure gli gnocchi ogni tanto o anche il pane normale...non devi andare a gareggiare sul palco e in massa puoi anche tenerti meno ligio alle regole; tieniti anche un pasto libero a settimana o un giorno intero se ne hai bisogno.

Stop! Riposa, mangia e allenati bene e con costanza e vedrai che i miglioramenti arriveranno! 

 

I muscoli si "muovono" grazie all'energia del glicogeno (i carboidrati sono zuccheri di vario tipo) ma la "costruzione" del muscolo avviene solo grazie alle proteine. Quindi riempire una macchina con 200 litri di benzina non ne aumenta sicuramente la cilindrata.

La dieta "mediterranea" e' solo una invenzione fatta ad hoc per infinocchiare la gente.

Vai su google e prova a digitare "dieta mediterranea non esiste" ... e fatti un'idea del casino.

L'argomento nutrizione e' molto complesso e il meccanismo con cui gli alimenti regolano gli ormoni e' ancora piu' complesso.

Nel momento in cui riuscirai a tenere in eq

 

Quoto sulla dieta mediterranee a sull'ultima parte ma non sulla prima e sul tuo post precedente. 

Le proteine oltre una certa quantità non vengono più utilizzate a livello plastico mentre un livello di carboidrati bassi non garantisce né il livello ottimale di glicogeno né il boost insulinico.

L'alimentazione postata da Bacchinif secondo me è ok, le proteine sono sicuramente da alzare, le fonti da migliorare ma non vedo un'eccessiva presenza di carboidrati, anzi :)

Lancer Evo IX

You know you drive an Evo...when driving is no longer getting from point a to point b, but rather an recreational activity.

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Quoto! I più grandi miglioramenti, dopo i primissimi tempi per un principiante, si ottengono dopo quasi un anno di allenamento costante (secondo le vari esperienze). Anche gli stati emotivi e mentali influiscono sulla crescita dunque take it easy!

Ti alleni da poco...vai 4 volte in palestra, allenati con un volume decente e spingi finchè ne hai! Calcola il tuo fabbisogno calorico, imposta una dieta ipercalorica, preoccupati di assumere 2xkg di proteine, 0,8kg di grassi ed il resto carboidrati fino a coprire l'introito calorico necessario; cerca di utilizzare fonti pulite (carne, pesce, riso, roba integrale ecc..) ma fatti pure gli gnocchi ogni tanto o anche il pane normale...non devi andare a gareggiare sul palco e in massa puoi anche tenerti meno ligio alle regole; tieniti anche un pasto libero a settimana o un giorno intero se ne hai bisogno.

Stop! Riposa, mangia e allenati bene e con costanza e vedrai che i miglioramenti arriveranno! 

 

 

Quoto sulla dieta mediterranee a sull'ultima parte ma non sulla prima e sul tuo post precedente. 

Le proteine oltre una certa quantità non vengono più utilizzate a livello plastico mentre un livello di carboidrati bassi non garantisce né il livello ottimale di glicogeno né il boost insulinico.

L'alimentazione postata da Bacchinif secondo me è ok, le proteine sono sicuramente da alzare, le fonti da migliorare ma non vedo un'eccessiva presenza di carboidrati, anzi :)

Infatti non consiglio di assumere solo proteine ma di "equilibrare" proteine e carboidrati. L'assunzione di grandi quantita' di carboidrati non serve ad una beata fava nella "plasticita' ".

Ci terrei a sottolineare che "voi umani" (come noi paperi  :angiolettoim: ) siete tutti diversi ... quindi come ho ribadito alla nausea ogni fisico reagisce in maniera diversa agli stimoli esterni.

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Ci terrei a sottolineare che "voi umani" (come noi paperi  :angiolettoim: ) siete tutti diversi ... quindi come ho ribadito alla nausea ogni fisico reagisce in maniera diversa agli stimoli esterni.

Chiaramente, ognuno reagisce a modo diverso e non esiste creare una dieta senza avere davanti analisi del paziente e anamnesi. Sono più consigli o linee guida in generale :D

Lancer Evo IX

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Considerate che il mio 

Metabolismo Basale : 1780 Kcal
FCG Giornaliero : 2300 Kcal
FCG Palestra : 2530 Kcal

Ipercalorica = + 200-300 Kcal

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Oggi: primo giorno di corsa da tanto tempo a questa parte.
Ovviamente ha piovuto a dirotto. Completamente zuppo. Scarpe ad asciugare adesso.

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Tornando a noi...

Ho redatto (sotto consiglio) una scheda total body che prevede ad ogni seduta un esercizio di spinta, tirata e di gambe. A questi tre fondamentali esercizi multiarticolari vengono abbinati dei complementari che "completano" il lavoro svolto nei tre fondamentali. Se vedete ad ogni seduta dovrei allenare tutta la muscolatura, privilegiando, a seconda del giorno, comunque alcuni gruppi. 

La prossima scheda è la seguente:

 

Lunedì: 

Panca Piana (Spinta) 
Lat. Machine (Tirata) 
Leg Press (Gambe) 

Dips Pettorali
Panca Scott EZ-Bar
Pushdown Corda 

Mercoledì: 

Lento Avanti (Spinta) 
Rematore (Tirata) 
Affondi (Gambe) 

Croci 
Alzate Laterali
Curl Bilanciere in Piedi

Venerdì: 

Squat (Gambe) 
Inclinata o Inclinata Manubri (Spinta) 
Pulley (Tirata) 

Leg Curl
Curl Alternato
Alzate Frontali 

 

 

In ordine nei vari giorni alleno (in maniera decrescente) i seguenti gruppi muscolari
 

Lunedì: 
Petto 
Tricipiti 
Bicipiti 
Dorsali 
Gambe 

Mercoledì: 
Spalle 
Dorsali 
Bicipiti 
Petto 
Gambe 

Venerdì: 
Gambe 
Petto 
Bicipiti 
Dorsali 
Spalle

 

 

​Cioè, il lunedì alleno più di tutti il petto, poi i tricipiti (panca piana, dips e corda... allenano molto i tricipiti) e così via
 

 

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Quanto pesi e quanto sei alto? (per la dieta)

Mancano serie e ripetizioni ma quella fullbody non sembra il massimo...troppo lavoro per i bicipiti e croci buttate lì, per esempio

Lancer Evo IX

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Quanto pesi e quanto sei alto? (per la dieta)

Mancano serie e ripetizioni ma quella fullbody non sembra il massimo...troppo lavoro per i bicipiti e croci buttate lì, per esempio

 

186 cm x 73 kg.

Pensate che a gennaio 2014 ero 65 kg (minimo storico). A gennaio 2015, invece, 70 kg

 

Ps. : molto lavoro per i bicipiti. Perché? Perché sono carente.

Croci è vero. Buttate lì. Dove potrei spostarle?

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Vorrei approfondire meglio la questione di: palestra e genetica.

 

Ho trovato alcuni interessanti spezzoni su internet. Li riporto.

 

Spezzone1

Questo è il racconto di un utente di un forum: 

(sostenitore: la genetica conta un sacco)
 

la genetica conta poco mi disse il mio primo istruttore di bb.

col caxxo.

qualche tempo fa un ragazzo del mio paese si aggregò alla nostra piccola combriccola che va "reménar fer" come ci definiamo nel nostro dialetto, ossia "spostare/sollevare ferro" o "pumping iron" per usare un termine fico.
Il tizio in questione ha circa 20-25 anni, è alto circa 1.75-1.8, bello grosso, rustico, tipo uomo di neanderthal per capirci. Non aveva mai messo piede in una palestra in vita sua. Allora un bel giorno entriamo in palestra insieme. Lui, non sapendo "ne leggere ne scrivere", ci guarda con occhio vispo e prova un po' di esercizi vari, tanto per iniziare.
Io, perso nelle mie paranoie, non faccio troppo caso a cosa stia facendo. Ad un certo punto lo guardo disteso in panca piana mentre fa qualche ripetizione a fatica, con tecnica accettabile, fino a che appoggia il bilancere e dice:
- Eh, no. Non riesco mica a fare l'esercizio tanto bene con i pesi che avete usato, sono un pò troppo pesanti per me.. - 
Erano 92/94 kg (8/10 kg di asta + 20+10+10+2 per lato - li ho stampati nella memoria)
Porca vacca. Io sono rimasto stecchito.
Probabilmente "un colpo" con 100 kg sarebbe riuscito a farlo, forse anche un paio.
Senza alcun allenamento, senza alcuna nozione, senza niente.
Molti che si allenano da anni un peso così non lo muovono ancora.
Purtroppo ha frequentato la palestra solo altre 2-3 volte poi ha dovuto smettere subito per problemi di lavoro - famiglia. A me è dispiaciuto un sacco perchè probabilmente sarebbe diventato una bella bestia.

I fatti sono questi. La genetica o c'è o non c'è e senza quella non si va da nessuna parte.
Su cento milioni di uomini "bassi" solo uno diventa campione di basket. Su dieci uomini alti 2.10 forse lo diventano tutti. Ovviamente questa non è una statistica ma è solo uno stupido esempio che rende l'idea.

Coleman e soci, GH e Decadurabolin a parte, non credo proprio che la prima volta che si sono presentati in una palestra abbiano sollevato in panca i 30 kg della miseria che ho alzato io all'epoca.

Adesso sono proprio triste.

 

Spezzone2

Questo è, invece, tratto da mypersonaltrainer (famoso blog)

(spiega cos'è la genetica... e sembrerebbe dire che conti molto, moltissimo)

 

Ok, si è capito che bisogna nascere fortunati, altrimenti è meglio starsene a casa, ma cosa sono queste caratteristiche genetiche ?

Possiamo riassumerle nei seguenti punti:

script4.jpga) Parlando dell'aspetto puramente fisico, ci sono soggetti (HARD-GAINERS) che hanno grosse difficoltà ad aumentare di volume muscolare. Fanno parte della categoria degli Ectomorfi: alti, una muscolatura minuta, una struttura scheletrica sottile e longilinea (viene usato come parametro l'ampiezza del polso che in questi soggetti è inferiore a 17 cm. circa), una percentuale di grasso ridotta ai minimi termini e con un metabolismo basale molto alto (infatti, mangiano per 3 persone senza mai ingrassare). Come detto questo tipo di soggetto avrà dei problemi nella crescita muscolare, ma con un buon programma di lavoro che si basa sui princìpi dell'allenamento scientifico, un alimentazione e un integrazione che tengano conto del loro maggiore fabbisogno calorico si potranno ottenere discreti risultati.  

b) Inserzione dei muscoli sui tendini: le fibre muscolari sono inserite tramite i tendini nelle ossa stabilizzando e permettendo il movimento della struttura scheletrica.
Tali tendini si uniscono alle ossa tramite le inserzioni prossimali e distali.
Le prime rappresentano il punto di attacco dei tendini sul settore osseo più statico e variano di poco.
Le distali, invece, si inseriscono sul settore osseo più mobile e possono essere molto differenti da soggetto a soggetto. Questo è importante perché aumentando la distanza tra le inserzioni il braccio della leva sarà maggiore, quindi eserciterà una maggior forza conferendo una maggiore massa muscolare.

c) Percentuale di fibre bianche e rosse: i nostri muscoli sono costituiti essenzialmente da due tipi di fibre: le rosse o lente e le bianche o veloci.


fibre rosse


Buona resistenza

Sono più piccole di quelle bianche

Poco ipertrofizzabili

Hanno un recupero veloce

fibre bianche


Scarsa resistenza

Sono più grandi delle rosse

Ipertrofizzabili

Hanno un recupero più lento



Le fibre veloci si contraggono 4 volte più rapidamente di quelle lente e si affaticano anche prima.
Esse generano energia anaerobicamente (in assenza di ossigeno), sono tipiche dei bodybuilder, dei centometristi, lanciatori del peso.
Le fibre rosse si contraggono e si affaticano più lentamente.
Esse generano energia aerobica (in presenza di ossigeno), gli esempi più eclatanti sono i maratoneti, i ciclisti.
Di norma i  muscoli del corpo umano contengono una media del 50% di entrambe le fibre. 
Esse possono, però, variare di molto da soggetto a soggetto. Quindi una persona che ha una percentuale di fibre bianche più elevata sarà maggiormente predisposta alla crescita muscolare.

d) Anche la predisposizione agli infortuni gioca un ruolo fondamentale. Infatti la marcata suscettibilità che alcuni bodybuilder hanno a livello tendineo legamentoso può fare la differenza. 
Immaginate per un attimo una persona che sia dotata di buone potenzialità genetiche per aumentare il volume muscolare ma che cade spesso vittima di infortuni, a suo malgrado non riuscirà mai a raggiungere il massimo che il proprio corpo può offrirgli.
Il quadro è ancora più catastrofico per gli ectomorfi con problemi articolari.     

e) Livelli ormonali: diversi sono gli ormoni che influenzano l'aumento della massa e della forza. 
Ricordiamo il  testosterone, prodotto dai 4 ai 9 mg al giorno nell'uomo e da 0.15 a 0.4 mg al giorno nelle donne. 
Una minima differenza della sua produzione può dare notevoli guadagni di massa. Infatti, un soggetto ne può produrre 4 mg ed un altro 8 mg.  

Quindi, possiamo parlare anche di fortuna, bisogna nascere con una buona genetica per avere buoni risultati, ma non penate, anche chi ha una genetica sfavorevole può avere discreti risultati a patto che segua le rigorose regola della fisiologia.

 

Spezzone3

Riportato da un utente di un forum. Parla della sua esperienza personale. Sinceramente mi è piaciuto abbastanza come è scritto, ma non condivido a pieno quanto dice. L'ho trovato eccessivamente autoreferenziale ed inutilmente scientifico. Cioè, si atteggia ad usare un metodo "scientifico" che, secondo me, in questo ambito è superfluo.

 

Nel mondo della palestra ci sono delle frasi che hanno di mistico, pronunciate con tono reverenziale: "ma quale sarà il mio limite genetico?", "credo di aver raggiunto il mio limite genetico", "lui è dotato geneticamente", "io non sono dotato geneticamente".


Ma cosa è questo limite genetico? Affronterò in questo difficilissimo articolo da religione post-nucleare uno dei temi classici della fenomenologia della palestra. Perchè, incredibile per chi è stato sempre e solo un palestraro, solo nel mondo del bodybuilding la "genetica" è così tanto considerata, quanto cagata di striscio negli sport in generale. Perchè? Non so se la mia risposta vi piacerà, ma, intanto inizio a scrivere.

Iniziamo con una bella definizione, altrimenti… di che si parla? Dell’aria fritta? Come mi faceva notare il mio prof di Analisi 3, chi non riesce ad esprimere in maniera sintetica un concetto, non lo ha compreso.

Proviamo ad improvvisare. Le "potenzialità genetiche" in palestra sono quelle caratteristiche individuali che risultano favorevoli al raggiungimento dei nostri obbiettivi. Che sono, banalmente, essere più forti, più grossi e più definiti.

Il "limite genetico" è da interpretarsi come raggiungimento dei massimi obbiettivi possibili in relazione alle nostre caratteristiche individuali.
Dire "lui è geneticamente dotato" significa che le caratteristiche del suo pene sono superiori alle mie…. ah ah ah no, questa è la definizione del mio complesso di inferiorità nei confronti del mondo, anche se la frase virgolettata mi ha sempre fatto sorridere. Infatti, la analizziamo con calma più avanti…

Il passo successivo dovrebbe essere definire quali sono le caratteristiche genetiche favorevoli ai nostri obbiettivi. Altrimenti, ancora, di che si parla? Sempre dell’aria fritta? Ne elenco un po’ scrivendole in modo da poter dare ad ogni voce un voto da 1 a 10, indicando con 0 l’assenza della caratteristica, con 10 la presenza estrema di questa caratteristica. Questo giochetto si chiama "normalizzazione", e mi serve per fare un po’ di disegnini.

Vediamo…
  1. Avere molte fibre bianche ipertrofizzabili
  2. Avere delle inserzioni muscolari che creano leve articolari favorevoli
  3. Avere ventri muscolari che si estendono fino alle inserzioni muscolari
  4. Avere tendini, legamenti e tessuti connettivi resistenti
  5. Avere gli ormoni anabolici elevati stabilmente
  6. Capacità di sopportare volumi di lavoro
  7. Capacità di sopportare intensità di carico
  8. Capacità di reclutamento, coordinazione intermuscolare e intramuscolare
Ne possiamo mettere molte altre, anzi, aggiungetele voi. A questo punto, possiamo sbizzarrirci nel fare un po’ di grafici (non voglio che mi diciate che sono complicati, perchè li ho visti anche in Pro Evolution Soccer 6 per PS2, un videogioco che possono fare anche i ratti decerebrati dato che si usa il sistema neuro-vegetativo a livello spinale).

Sulla base di quanto ho scritto, provate a darvi un bel voto da 1 a 10, poi mettete il risultato in questa forma

LG001.JPG

Il disegnino è carino perchè dà graficamente un’idea di come siete. Potete usarlo per fare scena in qualche discussione sui pesi. Perciò uno sfigato hardgainer e un easygainer illuminato dalla Luce del Signore avranno un profilo del genere:

LG002.JPG

Non sto a dire chi è lo sfigato e chi è l’ariano con gli occhi azzurri perchè mi sembra chiaro. Allora… afferrato il concetto? Ognuno di voi nasce con un patrimonio di potenzialità che vi renderà più o meno adatti a sviluppare il vostro fisico. Inutile lottare contro ciò che la Natura non vi ha dato, rassegnatevi.

In tutto questo, c’è un piccolo particolare che io ho volutamente trascurato e che sempre trascurato, ma involontariamente stavolta, inconsciamente.
Le caratteristiche che ho indicato, ma anche tutte le altre che voi potete indicare e mi ci gioco il mio set di pesi da 20Kg (10 dischi), non sono misurabili nella pratica dei fatti. Ripeto: non-sono-misurabili.

Qualcuno di voi conosce la sua percentuale di fibre ipetrofizzabili? Oppure conosce il suo profilo ormonale completo? Nessuno lo sa, e anche se si sapessero certe cose, dovete considerare TUTTE le caratteristiche nel globale. Molte cose scritte sono correlate in maniera debole, creando interazioni complesse: un mesomorfo puro avrà tante fibre ipetrofizzabili e diventerà grosso facilmente, ma anche con molto grasso. Chi sopporta bene il volume di lavoro regge meno l’intensità di carico. E così via.

Le caratteristiche genetiche esteriori che andiamo a registrare non sono perciò indipendenti, aumentando la complessità.

Se perciò una cosa non è registrabile a priori è facile dare dei giudizi sbagliati. Considerate anche il fatto che una "potenzialità" è, appunto, quello che dice la parole: un qualcosa di inespresso e che invece va estrinsecato. Per fare questo, ci vuole del tempo. Voi potete pensare di essere un hardgainer, quando invece siete un easygainer. Semplicemente, non date tempo alle vostre potenzialità di esprimersi, passando dalla spezzata interna a quella esterna.

Il problema è che voi siete osservatori di un esperimento che ha voi stessi come cavia. Ma per eseguire questo esperimento in maniera corretta dovreste clonarvi in tanti altri voi stessi e far allenare ogni clone in modo diverso. Ogni clone raggiungerà un dato limite, e il limite dei limiti (o una media di questi o quello che volete) è dato solo dalla vostra genetica. 

Dovete, cioè, eliminare la variabile allenamento/ambiente per lasciare solo quella data da voi stessi. Ma, a meno che non siate parenti dell’Agente Smith, è difficile che possiate eseguire questo esperimento…
Risulta, pertanto, che possiamo solo supporre quali siano le nostre attitudini genetiche alla palestra, ma non avere la certezza di quello che diciamo. E "supporre" è una parola che molte volte è sinonimo di "dire *******te".

Abbandoniamo per un attimo la palestra e andiamo in una pista di atletica, di pattinaggio, in una piscina, in una palestra di ginnastica. Limite genetico e tutto il resto sono cose che non vengono mai nominate, non fanno parte del patrimonio collettivo culturale di questi posti. Il motivo è banalmente semplice. Chi fa sport… compete, gareggia. Finalizza l’allenamento a un momento di confronto. E’ automatico che vadano avanti oltre un certo livello quelli che "rendono", perciò c’è una selezione che porta chi non è "dotato" automaticamente fuori dal gioco. E’ triste, ma è così. E’ l’elemento prestativo che fa da selezione, come quando da piccoli mettono in porta quello che gioca peggio nelle partitelle fra ragazzini.

Nessuno, in un ambiente sportivo, dirà "sì ma lui è forte perchè è dotato". Ovviamente, ci sono tutte le eccezioni del caso, come quelli forti che si allenano male e fanno rabbia a chi deve sputare sangue per arrivare a certi livelli, ma più il livello è elevato, meno la genetica è importante, perchè già a livello regionale sono tutti "dotati" e quello che fa la differenza sono altri elementi.

In palestra, invece, non essendoci un elemento di prestazione, è tutto più astratto e mescolato. Fatto sta che c’è la fissa della genetica. E, notate, sempre in termini negativi. "Lui è dotato", "io sono un hardgainer", "lui ha molte fibre veloci", "io ho le gambe lunghe per fare lo squat", "lui è forte perchè ha il polso grosso", "io ho un metabolismo veloce e non metto su massa".

Poichè le caratteristiche genetiche non sono misurabili correttamente, è facile usarle in questo modo, in negativo. Perciò, mi spiace, questa storiella della genetica è solo una scusa, perchè viene SEMPRE usata in negativo quando si parla di se stessi, in positivo quando si parla degli altri. Forse questo è vero, ma forse no.

Alla fine, addossare alla genetica la responsabilità ultima dei nostri miglioramenti è un errore, proprio perchè noi stessi non sappiamo a pieno quali siano i nostri pregi e i nostri difetti, se non scoprendolo nel tempo. Puntare troppo sulla genetica significa non percepire invece gli errori che commettiamo nei nostri allenamenti. Se io penso di avere dei limiti genetici, ragionerò sempre come se questi limiti ci fossero, escludendo, perciò precludendomi, delle possibilità. Questo è sì un limite mortale…

Viceversa, chi è dotato, dovrebbe rendersi conto che quello che ottiene non è frutto del proprio sudore, ma della propria mamma e del proprio babbo. Perciò, anch’essi si auto-limitano, pensando che si stanno allenando nel miglior modo possibile. E che, come sempre succede, gli altri non ottengono perchè non si impegnano.

La chiara percezione delle proprie potenzialità è una dote che si apprende solo con una attenta analisi di se stessi, con un bel po’ di umiltà ma allo stesso tempo con una certa dose di autostima. Buttare via tutta questa roba sul limite genetico incrostata nel vostro retrocranio è l’inizio del miglioramento, questa è la mia opinione: se smettete di dire "io sono sfigato e lui è dotato", magari riuscirete a capire che il tizio è sì dotato, ma anche si allena meglio di voi. E, ripeto perchè anche di questo sono convinto, riuscirete a migliorare.

Per non annoiare con i soliti discorsi motivanti e ripetitivi McRobert-Style, vi parlo narcisisticamente un po’ di me.

Guardate la foto sottostante di questo essere geneticamente inferiore.

Corsa-1.jpg

In questa foto avevo 15 anni, pesavo mi pare 60Kg, ero secchissimo e bianchissimo di carnagione. Non facevo ancora i pesi, ma, come la chiamavamo, "muscolazione". Quando iniziai a fare panca, l’anno dopo, usavo il bilanciere olimpico e i collari, cioè 25Kg.

Ero secondo voi portato oppure no? Avevo 9"1 sugli 80 metri, un tempo decente ma niente di particolare. Riuscivo a fare però 10 trazioni alla sbarra, anche se tutti dicevano che mi riuscivano perchè ero leggero. Direi molti limiti genetici.

L’anno dopo feci 11"1 sui 100 metri, un buon tempo ma niente di particolare. Nessuno avrebbe detto che avrei fatto 10"4 dopo 3 anni. Ma nè a me nè a nessun altro interessava la risposta alla domanda "ma quanto potrò fare?" e infatti, non se la faceva nessuno. Ci allenavamo e basta.

Panca130-1.jpg

Qui, a 23 anni, massimale di panca con 130Kg. VI prego di notare il casotto di lamiera dove ci allenavamo, qualsiasi temperatura esterna ci fosse, dai -10 ai +35. La panca inclinata che si intravede ha stampata sopra una gazzetta dello sport del 1962…

 

L’anno dopo, massimale di squat (sicuramente parallelo eh) di 170Kg

 

Sempre lo stesso anno, a 24 anni, il mio record di stacco con 240Kg ad un peso di 72Kg. Per tornare in tema, la schiena è sempre stata il mio punto di forza. Posso dire che sono "dotato" su dorsali, erettori spinali, glutei e femorali. Non è per fare lo sborone, perchè viceversa non sono dotato nelle braccia.

Ho pensato per anni ed anni che 240Kg fosse il mio limite massimo in questo esercizio. Ho tentato i 250 tantissime volte, ma, anzi, non sono mai riuscito a rifare nemmeno 240Kg.

Esattamente 13 anni dopo, cioè un’infinità di tempo dopo, ho colpito i 250Kg. Un risultato incredibile. Non era il limite genetico, ma l’allenamento errato. Questa è la risposta. Mi sono allenato sempre male in relazione ai miei scopi. Tanto semplice quanto crudele.

C’è chi mi ha fatto notare che 240Kg a 72Kg di peso sono equivalenti a 250Kg a 78Kg di peso. Questo è perfettamente vero, ma ci sono sempre 13 anni di differenza. Ciò significa che a 24 anni avrei potuto fare 260Kg se mi fossi allenato in altra maniera. Perciò il limite non era quello nemmeno allora. Come è possibile, altrimenti, che a 37 anni sono stato più forte di quando ne avevo 24…

Perciò i limiti esistono, ma possono essere ben diversi rispetto a quello che si pensa. Non mi piacciono certe frasi, ma il concetto è che veramente se vi ponete voi dei limiti, allora questi limiti esisteranno. Quando le cose non vanno, invece, dovete sempre pensare a dove sia l’errore, la valutazione sbagliata, piuttosto che al fatto che più di così non potete ottenere.
240Kg di stacco sono un valore tale da potersi tranquillamente ritenere un limite oggettivo. Avrei potuto mollare tutto e accontentarmi, gloriandomi con gli amici dei bei risultati dei tempi che furono. Invece no, io su questo sono molto determinato (come sempre, nelle cose che mi interessano, altrimenti sono sempre apatico, pigro e indolente)

C’era qualcosa che non andava. Infatti, il limite si è adesso spostato. Sarà definitivo? To be continued…
 
 
 
 
 
Premetto che sono un po' lunghi da leggere. Spero di non aver spammato troppo e di non aver tediato nessuno.

Ho diviso in spezzoni così che chi non vuole leggere può andare a quello successivo.

 

 

<p style="display: none;"><cite><a href="http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/fitness-genetica.html">Fitnesse genetica</a></cite> da http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/fitness-genetica.html</p>

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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186 cm x 73 kg.

Pensate che a gennaio 2014 ero 65 kg (minimo storico). A gennaio 2015, invece, 70 kg

 

Ps. : molto lavoro per i bicipiti. Perché? Perché sono carente.

Croci è vero. Buttate lì. Dove potrei spostarle?

Messa così sinceramente è un po' caotica e senza serie non saprei bene...io farei più una ABA-BAB pesante 

A

Stacco 5X5

Trazioni 5x6

Lento Avanti 5x6

Inclinata Bilanciere 5x8

Curl Bilanciere 3x8

Dip 3x8

B

Squat 5x5

Panca Piana 5x6

Military Press in piedi 5x8

Rematore 5x5

Fune 3x10

Panca scott 3x10

Lancer Evo IX

You know you drive an Evo...when driving is no longer getting from point a to point b, but rather an recreational activity.

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Messa così sinceramente è un po' caotica e senza serie non saprei bene...io farei più una ABA-BAB pesante 

 

 

Scusami, la posto con le serie.

 

LUNEDÌ

 

Sempre

Run 5 Minuti [9 Km/h] + 2 Minuti Defaticamento

Riscaldamento Pesetti [6KG] e Circonduzioni

Esercizi

Bench Press 2x12 [10KG] + 4x6 [27,5KG]

Lat. Machine Avanti 2x12 [30KG] + 4x8 [55KG]

Leg Press 2x12 [30KG] + 4x8 [100KG]

Dips Pettorali 4x10

Panca Scott Bilanciere 2x12 [2,5KG] + 3x10 [12,5KG]

Pushdown Corda 2x12 [10KG] + 3x10 [20KG]

 
 
MERCOLEDÌ

 

Sempre

Run 5 Minuti [9 Km/h] + 2 Minuti Defaticamento

Riscaldamento Pesetti [6KG] e Circonduzioni

Esercizi

Rematore 2x12 [14KG] + 4x6 [24KG]

Lento Avanti 2x12 [10KG] + 4x6 [22KG]

Affondi con Manubrio 2x12 [4KG] + 4x12 [14KG]

Croci su Panca Piana 2x12 [8KG] + 4x8 [20KG]

Alzate Laterali 2x12 [4KG] + 4x8 [10KG]

Curl Bilanciere 2x12 [6KG] + 3x10 [12,5KG]

 

 

VENERDÌ

 

Sempre

Run 5 Minuti [9 Km/h] + 2 Minuti Defaticamento

Riscaldamento Pesetti [6KG] e Circonduzioni

Esercizi

Squat 2x12 [ZeroKG] + 4x6 [15KG]

Panca Inclinata 2x12 [10KG] + 4x6 [22,5KG]

Pulley 2x12 [25KG] + 4x8 [57,5KG]

Leg Curl 2x12 [20KG] + 3x10 [40KG]

Curl Alternato 2x12 [5KG] + 3x8 [12KG]

Alzate Frontali 2x12 [4KG] + 3x10 [8KG]

 
 
Forse è un po' piccolo.

Spero si legga.

 

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Vorrei approfondire meglio la questione di: palestra e genetica.

 

Ho trovato alcuni interessanti spezzoni su internet. Li riporto.

 

Spezzone1

Questo è il racconto di un utente di un forum: 

(sostenitore: la genetica conta un sacco)

 

la genetica conta poco mi disse il mio primo istruttore di bb.

col caxxo.

qualche tempo fa un ragazzo del mio paese si aggregò alla nostra piccola combriccola che va "reménar fer" come ci definiamo nel nostro dialetto, ossia "spostare/sollevare ferro" o "pumping iron" per usare un termine fico.

Il tizio in questione ha circa 20-25 anni, è alto circa 1.75-1.8, bello grosso, rustico, tipo uomo di neanderthal per capirci. Non aveva mai messo piede in una palestra in vita sua. Allora un bel giorno entriamo in palestra insieme. Lui, non sapendo "ne leggere ne scrivere", ci guarda con occhio vispo e prova un po' di esercizi vari, tanto per iniziare.

Io, perso nelle mie paranoie, non faccio troppo caso a cosa stia facendo. Ad un certo punto lo guardo disteso in panca piana mentre fa qualche ripetizione a fatica, con tecnica accettabile, fino a che appoggia il bilancere e dice:

- Eh, no. Non riesco mica a fare l'esercizio tanto bene con i pesi che avete usato, sono un pò troppo pesanti per me.. - 

Erano 92/94 kg (8/10 kg di asta + 20+10+10+2 per lato - li ho stampati nella memoria)

Porca vacca. Io sono rimasto stecchito.

Probabilmente "un colpo" con 100 kg sarebbe riuscito a farlo, forse anche un paio.

Senza alcun allenamento, senza alcuna nozione, senza niente.

Molti che si allenano da anni un peso così non lo muovono ancora.

Purtroppo ha frequentato la palestra solo altre 2-3 volte poi ha dovuto smettere subito per problemi di lavoro - famiglia. A me è dispiaciuto un sacco perchè probabilmente sarebbe diventato una bella bestia.

I fatti sono questi. La genetica o c'è o non c'è e senza quella non si va da nessuna parte.

Su cento milioni di uomini "bassi" solo uno diventa campione di basket. Su dieci uomini alti 2.10 forse lo diventano tutti. Ovviamente questa non è una statistica ma è solo uno stupido esempio che rende l'idea.

Coleman e soci, GH e Decadurabolin a parte, non credo proprio che la prima volta che si sono presentati in una palestra abbiano sollevato in panca i 30 kg della miseria che ho alzato io all'epoca.

Adesso sono proprio triste.

 

Spezzone2

Questo è, invece, tratto da mypersonaltrainer (famoso blog)

(spiega cos'è la genetica... e sembrerebbe dire che conti molto, moltissimo)

 

Ok, si è capito che bisogna nascere fortunati, altrimenti è meglio starsene a casa, ma cosa sono queste caratteristiche genetiche ?

Possiamo riassumerle nei seguenti punti:

script4.jpga) Parlando dell'aspetto puramente fisico, ci sono soggetti (HARD-GAINERS) che hanno grosse difficoltà ad aumentare di volume muscolare. Fanno parte della categoria degli Ectomorfi: alti, una muscolatura minuta, una struttura scheletrica sottile e longilinea (viene usato come parametro l'ampiezza del polso che in questi soggetti è inferiore a 17 cm. circa), una percentuale di grasso ridotta ai minimi termini e con un metabolismo basale molto alto (infatti, mangiano per 3 persone senza mai ingrassare). Come detto questo tipo di soggetto avrà dei problemi nella crescita muscolare, ma con un buon programma di lavoro che si basa sui princìpi dell'allenamento scientifico, un alimentazione e un integrazione che tengano conto del loro maggiore fabbisogno calorico si potranno ottenere discreti risultati.  

b) Inserzione dei muscoli sui tendini: le fibre muscolari sono inserite tramite i tendini nelle ossa stabilizzando e permettendo il movimento della struttura scheletrica.

Tali tendini si uniscono alle ossa tramite le inserzioni prossimali e distali.

Le prime rappresentano il punto di attacco dei tendini sul settore osseo più statico e variano di poco.

Le distali, invece, si inseriscono sul settore osseo più mobile e possono essere molto differenti da soggetto a soggetto. Questo è importante perché aumentando la distanza tra le inserzioni il braccio della leva sarà maggiore, quindi eserciterà una maggior forza conferendo una maggiore massa muscolare.

c) Percentuale di fibre bianche e rosse: i nostri muscoli sono costituiti essenzialmente da due tipi di fibre: le rosse o lente e le bianche o veloci.

fibre rosse

Buona resistenza

Sono più piccole di quelle bianche

Poco ipertrofizzabili

Hanno un recupero veloce

fibre bianche

Scarsa resistenza

Sono più grandi delle rosse

Ipertrofizzabili

Hanno un recupero più lento

Le fibre veloci si contraggono 4 volte più rapidamente di quelle lente e si affaticano anche prima.

Esse generano energia anaerobicamente (in assenza di ossigeno), sono tipiche dei bodybuilder, dei centometristi, lanciatori del peso.

Le fibre rosse si contraggono e si affaticano più lentamente.

Esse generano energia aerobica (in presenza di ossigeno), gli esempi più eclatanti sono i maratoneti, i ciclisti.

Di norma i  muscoli del corpo umano contengono una media del 50% di entrambe le fibre. 

Esse possono, però, variare di molto da soggetto a soggetto. Quindi una persona che ha una percentuale di fibre bianche più elevata sarà maggiormente predisposta alla crescita muscolare.

d) Anche la predisposizione agli infortuni gioca un ruolo fondamentale. Infatti la marcata suscettibilità che alcuni bodybuilder hanno a livello tendineo legamentoso può fare la differenza. 

Immaginate per un attimo una persona che sia dotata di buone potenzialità genetiche per aumentare il volume muscolare ma che cade spesso vittima di infortuni, a suo malgrado non riuscirà mai a raggiungere il massimo che il proprio corpo può offrirgli.

Il quadro è ancora più catastrofico per gli ectomorfi con problemi articolari.     

e) Livelli ormonali: diversi sono gli ormoni che influenzano l'aumento della massa e della forza. 

Ricordiamo il  testosterone, prodotto dai 4 ai 9 mg al giorno nell'uomo e da 0.15 a 0.4 mg al giorno nelle donne. 

Una minima differenza della sua produzione può dare notevoli guadagni di massa. Infatti, un soggetto ne può produrre 4 mg ed un altro 8 mg.  

Quindi, possiamo parlare anche di fortuna, bisogna nascere con una buona genetica per avere buoni risultati, ma non penate, anche chi ha una genetica sfavorevole può avere discreti risultati a patto che segua le rigorose regola della fisiologia.

 

Spezzone3

Riportato da un utente di un forum. Parla della sua esperienza personale. Sinceramente mi è piaciuto abbastanza come è scritto, ma non condivido a pieno quanto dice. L'ho trovato eccessivamente autoreferenziale ed inutilmente scientifico. Cioè, si atteggia ad usare un metodo "scientifico" che, secondo me, in questo ambito è superfluo.

 

Nel mondo della palestra ci sono delle frasi che hanno di mistico, pronunciate con tono reverenziale: "ma quale sarà il mio limite genetico?", "credo di aver raggiunto il mio limite genetico", "lui è dotato geneticamente", "io non sono dotato geneticamente".

Ma cosa è questo limite genetico? Affronterò in questo difficilissimo articolo da religione post-nucleare uno dei temi classici della fenomenologia della palestra. Perchè, incredibile per chi è stato sempre e solo un palestraro, solo nel mondo del bodybuilding la "genetica" è così tanto considerata, quanto cagata di striscio negli sport in generale. Perchè? Non so se la mia risposta vi piacerà, ma, intanto inizio a scrivere.

Iniziamo con una bella definizione, altrimenti… di che si parla? Dell’aria fritta? Come mi faceva notare il mio prof di Analisi 3, chi non riesce ad esprimere in maniera sintetica un concetto, non lo ha compreso.

Proviamo ad improvvisare. Le "potenzialità genetiche" in palestra sono quelle caratteristiche individuali che risultano favorevoli al raggiungimento dei nostri obbiettivi. Che sono, banalmente, essere più forti, più grossi e più definiti.

Il "limite genetico" è da interpretarsi come raggiungimento dei massimi obbiettivi possibili in relazione alle nostre caratteristiche individuali.

Dire "lui è geneticamente dotato" significa che le caratteristiche del suo pene sono superiori alle mie…. ah ah ah no, questa è la definizione del mio complesso di inferiorità nei confronti del mondo, anche se la frase virgolettata mi ha sempre fatto sorridere. Infatti, la analizziamo con calma più avanti…

Il passo successivo dovrebbe essere definire quali sono le caratteristiche genetiche favorevoli ai nostri obbiettivi. Altrimenti, ancora, di che si parla? Sempre dell’aria fritta? Ne elenco un po’ scrivendole in modo da poter dare ad ogni voce un voto da 1 a 10, indicando con 0 l’assenza della caratteristica, con 10 la presenza estrema di questa caratteristica. Questo giochetto si chiama "normalizzazione", e mi serve per fare un po’ di disegnini.

Vediamo…

  1. Avere molte fibre bianche ipertrofizzabili
  2. Avere delle inserzioni muscolari che creano leve articolari favorevoli
  3. Avere ventri muscolari che si estendono fino alle inserzioni muscolari
  4. Avere tendini, legamenti e tessuti connettivi resistenti
  5. Avere gli ormoni anabolici elevati stabilmente
  6. Capacità di sopportare volumi di lavoro
  7. Capacità di sopportare intensità di carico
  8. Capacità di reclutamento, coordinazione intermuscolare e intramuscolare
Ne possiamo mettere molte altre, anzi, aggiungetele voi. A questo punto, possiamo sbizzarrirci nel fare un po’ di grafici (non voglio che mi diciate che sono complicati, perchè li ho visti anche in Pro Evolution Soccer 6 per PS2, un videogioco che possono fare anche i ratti decerebrati dato che si usa il sistema neuro-vegetativo a livello spinale).

Sulla base di quanto ho scritto, provate a darvi un bel voto da 1 a 10, poi mettete il risultato in questa forma

LG001.JPG

Il disegnino è carino perchè dà graficamente un’idea di come siete. Potete usarlo per fare scena in qualche discussione sui pesi. Perciò uno sfigato hardgainer e un easygainer illuminato dalla Luce del Signore avranno un profilo del genere:

LG002.JPG

Non sto a dire chi è lo sfigato e chi è l’ariano con gli occhi azzurri perchè mi sembra chiaro. Allora… afferrato il concetto? Ognuno di voi nasce con un patrimonio di potenzialità che vi renderà più o meno adatti a sviluppare il vostro fisico. Inutile lottare contro ciò che la Natura non vi ha dato, rassegnatevi.

In tutto questo, c’è un piccolo particolare che io ho volutamente trascurato e che sempre trascurato, ma involontariamente stavolta, inconsciamente.

Le caratteristiche che ho indicato, ma anche tutte le altre che voi potete indicare e mi ci gioco il mio set di pesi da 20Kg (10 dischi), non sono misurabili nella pratica dei fatti. Ripeto: non-sono-misurabili.

Qualcuno di voi conosce la sua percentuale di fibre ipetrofizzabili? Oppure conosce il suo profilo ormonale completo? Nessuno lo sa, e anche se si sapessero certe cose, dovete considerare TUTTE le caratteristiche nel globale. Molte cose scritte sono correlate in maniera debole, creando interazioni complesse: un mesomorfo puro avrà tante fibre ipetrofizzabili e diventerà grosso facilmente, ma anche con molto grasso. Chi sopporta bene il volume di lavoro regge meno l’intensità di carico. E così via.

Le caratteristiche genetiche esteriori che andiamo a registrare non sono perciò indipendenti, aumentando la complessità.

Se perciò una cosa non è registrabile a priori è facile dare dei giudizi sbagliati. Considerate anche il fatto che una "potenzialità" è, appunto, quello che dice la parole: un qualcosa di inespresso e che invece va estrinsecato. Per fare questo, ci vuole del tempo. Voi potete pensare di essere un hardgainer, quando invece siete un easygainer. Semplicemente, non date tempo alle vostre potenzialità di esprimersi, passando dalla spezzata interna a quella esterna.

Il problema è che voi siete osservatori di un esperimento che ha voi stessi come cavia. Ma per eseguire questo esperimento in maniera corretta dovreste clonarvi in tanti altri voi stessi e far allenare ogni clone in modo diverso. Ogni clone raggiungerà un dato limite, e il limite dei limiti (o una media di questi o quello che volete) è dato solo dalla vostra genetica. 

Dovete, cioè, eliminare la variabile allenamento/ambiente per lasciare solo quella data da voi stessi. Ma, a meno che non siate parenti dell’Agente Smith, è difficile che possiate eseguire questo esperimento…

Risulta, pertanto, che possiamo solo supporre quali siano le nostre attitudini genetiche alla palestra, ma non avere la certezza di quello che diciamo. E "supporre" è una parola che molte volte è sinonimo di "dire *******te".

Abbandoniamo per un attimo la palestra e andiamo in una pista di atletica, di pattinaggio, in una piscina, in una palestra di ginnastica. Limite genetico e tutto il resto sono cose che non vengono mai nominate, non fanno parte del patrimonio collettivo culturale di questi posti. Il motivo è banalmente semplice. Chi fa sport… compete, gareggia. Finalizza l’allenamento a un momento di confronto. E’ automatico che vadano avanti oltre un certo livello quelli che "rendono", perciò c’è una selezione che porta chi non è "dotato" automaticamente fuori dal gioco. E’ triste, ma è così. E’ l’elemento prestativo che fa da selezione, come quando da piccoli mettono in porta quello che gioca peggio nelle partitelle fra ragazzini.

Nessuno, in un ambiente sportivo, dirà "sì ma lui è forte perchè è dotato". Ovviamente, ci sono tutte le eccezioni del caso, come quelli forti che si allenano male e fanno rabbia a chi deve sputare sangue per arrivare a certi livelli, ma più il livello è elevato, meno la genetica è importante, perchè già a livello regionale sono tutti "dotati" e quello che fa la differenza sono altri elementi.

In palestra, invece, non essendoci un elemento di prestazione, è tutto più astratto e mescolato. Fatto sta che c’è la fissa della genetica. E, notate, sempre in termini negativi. "Lui è dotato", "io sono un hardgainer", "lui ha molte fibre veloci", "io ho le gambe lunghe per fare lo squat", "lui è forte perchè ha il polso grosso", "io ho un metabolismo veloce e non metto su massa".

Poichè le caratteristiche genetiche non sono misurabili correttamente, è facile usarle in questo modo, in negativo. Perciò, mi spiace, questa storiella della genetica è solo una scusa, perchè viene SEMPRE usata in negativo quando si parla di se stessi, in positivo quando si parla degli altri. Forse questo è vero, ma forse no.

Alla fine, addossare alla genetica la responsabilità ultima dei nostri miglioramenti è un errore, proprio perchè noi stessi non sappiamo a pieno quali siano i nostri pregi e i nostri difetti, se non scoprendolo nel tempo. Puntare troppo sulla genetica significa non percepire invece gli errori che commettiamo nei nostri allenamenti. Se io penso di avere dei limiti genetici, ragionerò sempre come se questi limiti ci fossero, escludendo, perciò precludendomi, delle possibilità. Questo è sì un limite mortale…

Viceversa, chi è dotato, dovrebbe rendersi conto che quello che ottiene non è frutto del proprio sudore, ma della propria mamma e del proprio babbo. Perciò, anch’essi si auto-limitano, pensando che si stanno allenando nel miglior modo possibile. E che, come sempre succede, gli altri non ottengono perchè non si impegnano.

La chiara percezione delle proprie potenzialità è una dote che si apprende solo con una attenta analisi di se stessi, con un bel po’ di umiltà ma allo stesso tempo con una certa dose di autostima. Buttare via tutta questa roba sul limite genetico incrostata nel vostro retrocranio è l’inizio del miglioramento, questa è la mia opinione: se smettete di dire "io sono sfigato e lui è dotato", magari riuscirete a capire che il tizio è sì dotato, ma anche si allena meglio di voi. E, ripeto perchè anche di questo sono convinto, riuscirete a migliorare.

Per non annoiare con i soliti discorsi motivanti e ripetitivi McRobert-Style, vi parlo narcisisticamente un po’ di me.

Guardate la foto sottostante di questo essere geneticamente inferiore.

Corsa-1.jpg

In questa foto avevo 15 anni, pesavo mi pare 60Kg, ero secchissimo e bianchissimo di carnagione. Non facevo ancora i pesi, ma, come la chiamavamo, "muscolazione". Quando iniziai a fare panca, l’anno dopo, usavo il bilanciere olimpico e i collari, cioè 25Kg.

Ero secondo voi portato oppure no? Avevo 9"1 sugli 80 metri, un tempo decente ma niente di particolare. Riuscivo a fare però 10 trazioni alla sbarra, anche se tutti dicevano che mi riuscivano perchè ero leggero. Direi molti limiti genetici.

L’anno dopo feci 11"1 sui 100 metri, un buon tempo ma niente di particolare. Nessuno avrebbe detto che avrei fatto 10"4 dopo 3 anni. Ma nè a me nè a nessun altro interessava la risposta alla domanda "ma quanto potrò fare?" e infatti, non se la faceva nessuno. Ci allenavamo e basta.

Panca130-1.jpg

Qui, a 23 anni, massimale di panca con 130Kg. VI prego di notare il casotto di lamiera dove ci allenavamo, qualsiasi temperatura esterna ci fosse, dai -10 ai +35. La panca inclinata che si intravede ha stampata sopra una gazzetta dello sport del 1962…

 

L’anno dopo, massimale di squat (sicuramente parallelo eh) di 170Kg

 

Sempre lo stesso anno, a 24 anni, il mio record di stacco con 240Kg ad un peso di 72Kg. Per tornare in tema, la schiena è sempre stata il mio punto di forza. Posso dire che sono "dotato" su dorsali, erettori spinali, glutei e femorali. Non è per fare lo sborone, perchè viceversa non sono dotato nelle braccia.

Ho pensato per anni ed anni che 240Kg fosse il mio limite massimo in questo esercizio. Ho tentato i 250 tantissime volte, ma, anzi, non sono mai riuscito a rifare nemmeno 240Kg.

Esattamente 13 anni dopo, cioè un’infinità di tempo dopo, ho colpito i 250Kg. Un risultato incredibile. Non era il limite genetico, ma l’allenamento errato. Questa è la risposta. Mi sono allenato sempre male in relazione ai miei scopi. Tanto semplice quanto crudele.

C’è chi mi ha fatto notare che 240Kg a 72Kg di peso sono equivalenti a 250Kg a 78Kg di peso. Questo è perfettamente vero, ma ci sono sempre 13 anni di differenza. Ciò significa che a 24 anni avrei potuto fare 260Kg se mi fossi allenato in altra maniera. Perciò il limite non era quello nemmeno allora. Come è possibile, altrimenti, che a 37 anni sono stato più forte di quando ne avevo 24…

Perciò i limiti esistono, ma possono essere ben diversi rispetto a quello che si pensa. Non mi piacciono certe frasi, ma il concetto è che veramente se vi ponete voi dei limiti, allora questi limiti esisteranno. Quando le cose non vanno, invece, dovete sempre pensare a dove sia l’errore, la valutazione sbagliata, piuttosto che al fatto che più di così non potete ottenere.

240Kg di stacco sono un valore tale da potersi tranquillamente ritenere un limite oggettivo. Avrei potuto mollare tutto e accontentarmi, gloriandomi con gli amici dei bei risultati dei tempi che furono. Invece no, io su questo sono molto determinato (come sempre, nelle cose che mi interessano, altrimenti sono sempre apatico, pigro e indolente)

C’era qualcosa che non andava. Infatti, il limite si è adesso spostato. Sarà definitivo? To be continued…

 
 
 
 
 
Premetto che sono un po' lunghi da leggere. Spero di non aver spammato troppo e di non aver tediato nessuno.

Ho diviso in spezzoni così che chi non vuole leggere può andare a quello successivo.

 

 

<p style="display: none;"><cite><a href="http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/fitness-genetica.html">Fitnesse genetica</a></cite> da http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/fitness-genetica.html</p>

Scusa se "cito" tutto il messaggio ma con il paperophono non riesco a gestire bene il forum.

Io tenderei (ovviamente) a preferire il terzo spezzone.

L'allenatore della papermoglie dice sempre :" I calabroni geneticamente/fisicamente non hanno la possibilita' di volare ... solo che loro non lo sanno !"

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Scusa se "cito" tutto il messaggio ma con il paperophono non riesco a gestire bene il forum.

Io tenderei (ovviamente) a preferire il terzo spezzone.

L'allenatore della papermoglie dice sempre :" I calabroni geneticamente/fisicamente non hanno la possibilita' di volare ... solo che loro non lo sanno !"

 

Io spero vivamente che sia così, davvero.

Me lo auguro tanto, è solo che non riesco ancora a vedere grossi risultati sulla mia persona.

Da domani cambio pure palestra (è scaduto l'abbonamento) nella speranza che questa nuova mi dia un po' di grinta in più.

Nel frattempo ne approfitto per postare un video di chi è davvero geneticamente predisposto...

 

 

Questo tipo, da quel che ho capito, vive a Berlino e da un giorno all'altro è diventato un "azzeccato" dello sport in generale, ispirandosi a grandi idoli come Bruce Lee, Jackie Chan e così via. 

 

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Inizio OT:

La citazione è sbagliata... Non è la genetica, ma la fisica. Mi spiego meglio: 'Considerando l'apertura alare e la frequenza del battito delle ali rapportate al peso, è scientificamente provato che il coleottero non può volare. Vola perché non lo sa.' Questa è la frase e la si trova sull'ingresso della facoltà di fisica di un'università americana (credo Cambridge).

Fine OT

:ciao:

MacBook Pro Retina 2.6 GHz 8GB SSD 256GBiPhone XS 64GB Space Gray, iPod touch 7ª generazione (PRODUCT)Red, Sony a6400"La vita è quel che ti succede mentre tu sei impegnato a fare altri progetti"

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Non ho capito. 
Quindi il calabrone cerca di volare perché non sa di non potere e, comunque, non ci riesce perché, nei fatti, non può.

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Scusami, la posto con le serie.

 

La corsa se la usi per attivarti e scaldarti prima dell'allenamento va bene, altrimenti è inutile...meglio aggiungere altri 5-10 minuti e farla alla fine.

Le serie di riscaldamento(2x12) non devono essere fatte così ma devono essere serie progressive con avvicinamenti di carico (sulla panca potresti fare tipo, senza pausa o con minima,  12 con 5kg, 10 con 10kg, 8 con 15, 6 con 20 kg, 2-3 con 25 e poi partire con le serie allenanti) 

Gli esercizi per gambe sempre prima o dopo, non in mezzo agli altri muscoli. 

Per il resto ribadisco che io le full per principianti che hanno carichi bassi (anche se credo che tu non li abbia inseriti completi, devi calcolare pesi di entrambi lati + bilanciere) le farei in modo diverso...pesanti e con multiarticolari ripetuti  :DD

Lancer Evo IX

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La corsa se la usi per attivarti e scaldarti prima dell'allenamento va bene, altrimenti è inutile...meglio aggiungere altri 5-10 minuti e farla alla fine.

Le serie di riscaldamento(2x12) non devono essere fatte così ma devono essere serie progressive con avvicinamenti di carico (sulla panca potresti fare tipo, senza pausa o con minima,  12 con 5kg, 10 con 10kg, 8 con 15, 6 con 20 kg, 2-3 con 25 e poi partire con le serie allenanti) 

Gli esercizi per gambe sempre prima o dopo, non in mezzo agli altri muscoli. 

Per il resto ribadisco che io le full per principianti che hanno carichi bassi (anche se credo che tu non li abbia inseriti completi, devi calcolare pesi di entrambi lati + bilanciere) le farei in modo diverso...pesanti e con multiarticolari ripetuti  :DD

 

La corsa la uso solo come attivazione, di fatti faccio solo 5-6 minuti contro i 15 che facevo tempo fa.

L'attività di cardio (ed anche addome) l'ho separata dai giorni in cui faccio pesistica.

Ho capito quello che dici in merito al riscaldamento. In buona sostanza staresti dicendo di fare più serie di riscaldamento e di farle in maniera progressiva come hai proposto. Sono sicuro che sia un buon modo per "riscaldarsi", ma ho un po' paura che possa togliermi troppe energie per fare le serie "serie" (perdona il gioco di parole).

 

Gambe.

Non badare all'ordine. Per il momento sto seguendo questa scheda full body il cui principio è: gambe, spinta, tirata ad ogni seduta più eventuali complementari (meno importanti dei tre fondamentali/multiarticolari di cui sopra). In tale ottica le gambe sono sempre alla fine, tranne il giorno in cui faccio lo squat. 

Carichi.

Ovviamente li ho inseriti "spezzati". Non mi trovo a calcolare il peso della panca per intero, anche se forse dovrei. Ad esempio tra qualche giorno cambierò palestra e già so che in quella dove andrò ci sarà il bilanciere olimpionico (più pesante), così non saprò bene regolarmi con i carichi, anche perché... in questa dove vado ora non s'è ancora capito (apparentemente ci sono voci discordanti) quanto pesi il bilanciere. Ti posso dire che è quello "sottile", quindi peserà almeno 8-10 kg. Forse anche 15 kg, chi lo sa!

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Inizio OT:

La citazione è sbagliata... Non è la genetica, ma la fisica. Mi spiego meglio: 'Considerando l'apertura alare e la frequenza del battito delle ali rapportate al peso, è scientificamente provato che il coleottero non può volare. Vola perché non lo sa.' Questa è la frase e la si trova sull'ingresso della facoltà di fisica di un'università americana (credo Cambridge).

Fine OT

:ciao:

 

Certo, ho usato il termine "geneticamente" in modo improprio ... ma il concetto direi che e' quello.

Non ho capito. 

Quindi il calabrone cerca di volare perché non sa di non potere e, comunque, non ci riesce perché, nei fatti, non può.

No. Significa che il coleottero cosi' com'e' non potrebbe volare ... solo che nessuno gli ha mai spiegato le leggi della fisica. Ne consegue che lui con la "forza di volonta'" riesce a vincere la fisica. In buona sostanza se ti "sbatti" ottieni sicuramente dei risultati.

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Certo, ho usato il termine "geneticamente" in modo improprio ... ma il concetto direi che e' quello.

No. Significa che il coleottero cosi' com'e' non potrebbe volare ... solo che nessuno gli ha mai spiegato le leggi della fisica. Ne consegue che lui con la "forza di volonta'" riesce a vincere la fisica. In buona sostanza se ti "sbatti" ottieni sicuramente dei risultati.

 

Ancora non mi è chiaro.

Ad oggi, il coleottero vola? 

Se sì, è evidente che il coleottero non vince le leggi della fisica (nessuno le vince... che significa?), bensì che il coleottero può fisicamente volare!

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Esatto. Ha ragione Baccchinif... Non è il coleottero ha battere la fisica, quanto noi unani ad aver trovato una 'legge' fisica non universale... :ok:

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La corsa la uso solo come attivazione, di fatti faccio solo 5-6 minuti contro i 15 che facevo tempo fa.

L'attività di cardio (ed anche addome) l'ho separata dai giorni in cui faccio pesistica.

Ho capito quello che dici in merito al riscaldamento. In buona sostanza staresti dicendo di fare più serie di riscaldamento e di farle in maniera progressiva come hai proposto. Sono sicuro che sia un buon modo per "riscaldarsi", ma ho un po' paura che possa togliermi troppe energie per fare le serie "serie" (perdona il gioco di parole).

 

Perché fai cardio?  :DD  Dato che vuoi mettere massa non lo farei per ora e se lo facessi lo farei subito dopo il workout per una 20ina di minuti...

Prova! Secondo me sprechi più energie con un 2x12, queste serie di avvicinamento non sono "faticose" 

Lancer Evo IX

You know you drive an Evo...when driving is no longer getting from point a to point b, but rather an recreational activity.

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Perché fai cardio?  :DD  Dato che vuoi mettere massa non lo farei per ora e se lo facessi lo farei subito dopo il workout per una 20ina di minuti...

Prova! Secondo me sprechi più energie con un 2x12, queste serie di avvicinamento non sono "faticose" 

 

Infatti non lo faccio.

Faccio solo un po' di riscaldamento.

Poi mi ero detto di voler fare un po' di cardio nei giorni di non palestra, ma all'atto pratica ho sempre marinato.

L'idea iniziare era quella di scendere un po' il grasso addominale. Mi pare che la mia percentuale di grasso fosse 14% e volevo farla scender un pochino. Però mi rendo conto che questo non va' di pari passo con la massa.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Ieri facevo panca inclinata... ed un tipo (presunto allenatore di non so cosa) m'è venuto vicino dicendomi che, in realtà, non serve a niente e che è solo uno "sfizio", dal momento che il grosso del lavoro lo fa la panca piana.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Ieri facevo panca inclinata... ed un tipo (presunto allenatore di non so cosa) m'è venuto vicino dicendomi che, in realtà, non serve a niente e che è solo uno "sfizio", dal momento che il grosso del lavoro lo fa la panca piana.

Aiuta un vecchio: inclinata è quella in cui le spalle si trovano più in alto dell'addome? Se sí, serve tanto... Se invece è l'altra - ovvero con le spalle più in basso dell'addome - serve a poco; ad ogni modo, nessun esercizio è davvero inutile, in quanto almeno ti fa variare i movimenti classici. Che poi la panca piana e le croci rappresentino i fondamentali per il petto, ok, siamo tutti d'accordo; da qui a dire che il resto è inutile, ce ne passa...

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Aiuta un vecchio: inclinata è quella in cui le spalle si trovano più in alto dell'addome? Se sí, serve tanto... Se invece è l'altra - ovvero con le spalle più in basso dell'addome - serve a poco; ad ogni modo, nessun esercizio è davvero inutile, in quanto almeno ti fa variare i movimenti classici. Che poi la panca piana e le croci rappresentino i fondamentali per il petto, ok, siamo tutti d'accordo; da qui a dire che il resto è inutile, ce ne passa...

 

Infatti...

Anche io l'ho guardato un po' strano.

Mi aveva anche dato una spiegazione, ma... non è che l'abbia capita più di tanto. Mi sembrava che parlasse a vanvera.

 

Ps. Qualcuno può darmi una mano a risistemare (meglio) i complementari che ho messo nella scheda postata da sopra?

Teniamo sempre a mente che: sto seguendo il principio di "spinta, tirata, gambe" ad ogni seduta, dove gli esercizi di "spinta, tirata e gambe" sono costituiti da "fondamentali/pesanti" multiarticolari. 

I complementari li inserirei, appunto, per completare il lavoro fatto nei tre di sopra e, soprattutto, per coinvolgere tutti i gruppi muscolari, ove mai ne avessi tralasciato qualcuno nei tre fondamentali.

 

Diciamo che sono abbastanza soddisfatto di come ho organizzato la scheda, tranne, forse, per le croci che, come dicevamo anche più sopra, sono un po' messe a caso.

Sostituire Dips con Croci? Che ne pensate!?

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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