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Il nostro lato creativo.


Violadimontagna

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Improvvisa repulsione nei confronti di una ragazza accanto a me in biblioteca. Classica tipa bassina, sul metro e cinquantacinque diciamo, con corporatura minuta e dai colori tipicamente mediterranei, ma, per qualche ragione, inspiegabilmente deboli su di lei. Il volto appare come l’emblema d’un tempo che c'era: capelli neri, voluminosi e raccolti; sopracciglia molto fini, estremamente curate ed inarcate all’insù; pelle candida, liscia e ben idratata; orecchini di perla bianchi, piccoli e rotondi; occhiali in pieno stile anni 70’, dalla lente ampia ed a forma circolare. Lo sguardo. Così deciso e sicuro di sé quasi da metter asfissia. Non v’è assolutamente nulla che possa impedire ai suoi occhi piccoli e spiritati di interrompere quel moto perpetuo atto a seguire instancabilmente le righe del libro. 

La compostezza nel vestire è anch’essa abominevole: ballerine nere dal tacco alto, con improbabili ornamenti glitter e cuciture alla buona; fuson grigio antracite, con inutile quanto raccapricciante lampo alle caviglie; e per finire un piumino imbottito (ancora indosso) di color fucsia, accompagnato da un "elegantissimo" foulard che sembra esser stato ritagliato da un telo da picnic per l’imbarazzante fantasia a quadri. 
Sembra uscita da un uovo di Pasqua, o da una bomboniera per così dire. É una persona dai connotati davvero terrificanti, così puntuale e precisa da renderla inspiegabilmente vuota, priva di senso. A farmi inorridire di per sé è proprio questa smodata compostezza tipica di chi si cura degli altri più d'ogni cosa, ciecamente amando usi e costumi ormai obsoleti.

 

Eppure tornando a casa ancora ci pensavo e non riuscivo a togliermela dalla testa. Che personaggio! Mah, chissà chi saranno i suoi stilisti? Hahaha. E poi mi dicevo

che ero un mostro a pensarla così però in effetti mi verrebbe quasi quasi da fermarla e chiederglielo. Va beh, vado a studiare un po'. Ma mentre studiavo niente come

un pensiero ossessivo perché c'era qualcosa che oltre ad infastidirmi mi aveva lasciato un qualcosa di particolare. Andai in cucina. Frigo vuoto. Come sempre.

Dirigendomi verso il market mi sentii osservato. Starò mica impazzendo? Forse era quel periodo così carico di impegni che mi faceva sbarellare. Ecco trovata la mia

birra preferita, ci aggiungo anche una bella pizza surgelata visto che di meglio non so fare ultimamente. Tornando a casa ero davvero soddisfatto della mia scelta.

Aprendo il portone notai che l'ascensore era guasto e ciò voleva dire che mi dovevo fare tre piani a piedi... non proprio il massimo.

Arrivato a casa sistemai la spesa e riscaldai la pizza, era proprio buona!! Dopo aver finito il pasto aprii la birra da 355 ml, una corona rigorosamente ghiacciata e col limone dentro. Nonostante ciò continuai a pensare alla ragazza, non me la riuscivo a levarla dalla testa, era come se l'avessi già conosciuta... così per rifletterci su decisi di fare una partita a scacchi, sperando in una qualche risposta. Finita quest'ultima mi vestii e andai subito in biblioteca (la partita da sempre le sue idee!) dove c'era sicuramente (da frequentatore quotidiano di questo luogo) un mio caro amico di nome Davide. Lui era mio coetaneo, tutti e due studenti all'università della sapienza, ma frequentavamo facoltà differenti. Fisicamente era magro, alto sul metro e ottantacinque, capelli castani e occhi verde chiaro. Appena entrai in biblioteca lo vidi, stava prendendo un libro, mi avvicinai con grande fretta e gli dissi sottovoce :" Daddo vieni fuori e posa il libro he ti devo parlare" lui annuì ed usci assieme a me. 

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Scusate la bassa qualità delle immagini ma no riesco a far di meglio co le foto su questi disegni ( non ho usato niente per migliorare la qualità sennò avrei cambiato leggermente i colori agli sgorbi :DD )

Inviato dal mio iPhone 4s utilizzando Tapatalk

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zio glacy! ci stiamo io e paletto con te  :ghghgh:  :ghghgh:

 

Ok ma Il Paletto e' meglio di no pero' ...... :rofl: :rofl: :rofl:

 Il Sapiente sa Poco.. L'ignorante sa Molto.. il Cujun sa Tutto 


 

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@Giuca e @Glacy dovranno aprire una discussione chiamata "Il nostro lato cattivo."

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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@Giuca e @Glacy dovranno aprire una discussione chiamata "Il nostro lato cattivo."

si può sempre fare  :ghghgh:  :ghghgh:

 MBP 13" Mid '12 i5 2.5GHz, 16GB DDR3, HD4000 1GB, SSD Sam830 256GB+HD WD 500GB 

 iPhone 6 64GB  iPad Air 4G 32GB  iPod Nano 4gen. 8GB 

 EX:iPhone 4 32GB, MBP 15" Late '08 

Acer V3-572G CPU i5-4210U, RAM 8GB, HD 1000GB, GPU 840M 2 GB DDR3

LA LEGGENDA NARRA CHE MACKEEPER POSSA FAR DIVENTARE L'SSD UN DISCO MECCANICO...E UN DISCO MECCANICO UN FLOPPY ==> STATENE ALLA LARGA

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Zio dai dai apriamo una discussione sulla cattiveria  :prrrr: 

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Ce ne sarebbero di belle, anche se... non so fino a che punto gli utenti vorranno spingersi nel narrarci le loro cattiverie.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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ma io non sono cattivo....

 

Vero lo disegnano cosi'....

 

 

ma questa frase gia' e' stata detta...... :confused:

 Il Sapiente sa Poco.. L'ignorante sa Molto.. il Cujun sa Tutto 


 

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Improvvisa repulsione nei confronti di una ragazza accanto a me in biblioteca. Classica tipa bassina, sul metro e cinquantacinque diciamo, con corporatura minuta e dai colori tipicamente mediterranei, ma, per qualche ragione, inspiegabilmente deboli su di lei. Il volto appare come l’emblema d’un tempo che c'era: capelli neri, voluminosi e raccolti; sopracciglia molto fini, estremamente curate ed inarcate all’insù; pelle candida, liscia e ben idratata; orecchini di perla bianchi, piccoli e rotondi; occhiali in pieno stile anni 70’, dalla lente ampia ed a forma circolare. Lo sguardo. Così deciso e sicuro di sé quasi da metter asfissia. Non v’è assolutamente nulla che possa impedire ai suoi occhi piccoli e spiritati di interrompere quel moto perpetuo atto a seguire instancabilmente le righe del libro. 

La compostezza nel vestire è anch’essa abominevole: ballerine nere dal tacco alto, con improbabili ornamenti glitter e cuciture alla buona; fuson grigio antracite, con inutile quanto raccapricciante lampo alle caviglie; e per finire un piumino imbottito (ancora indosso) di color fucsia, accompagnato da un "elegantissimo" foulard che sembra esser stato ritagliato da un telo da picnic per l’imbarazzante fantasia a quadri. 

Sembra uscita da un uovo di Pasqua, o da una bomboniera per così dire. É una persona dai connotati davvero terrificanti, così puntuale e precisa da renderla inspiegabilmente vuota, priva di senso. A farmi inorridire di per sé è proprio questa smodata compostezza tipica di chi si cura degli altri più d'ogni cosa, ciecamente amando usi e costumi ormai obsoleti.

 

Eppure tornando a casa ancora ci pensavo e non riuscivo a togliermela dalla testa. Che personaggio! Mah, chissà chi saranno i suoi stilisti? Hahaha. E poi mi dicevo

che ero un mostro a pensarla così però in effetti mi verrebbe quasi quasi da fermarla e chiederglielo. Va beh, vado a studiare un po'. Ma mentre studiavo niente come

un pensiero ossessivo perché c'era qualcosa che oltre ad infastidirmi mi aveva lasciato un qualcosa di particolare. Andai in cucina. Frigo vuoto. Come sempre.

Dirigendomi verso il market mi sentii osservato. Starò mica impazzendo? Forse era quel periodo così carico di impegni che mi faceva sbarellare. Ecco trovata la mia

birra preferita, ci aggiungo anche una bella pizza surgelata visto che di meglio non so fare ultimamente. Tornando a casa ero davvero soddisfatto della mia scelta.

Aprendo il portone notai che l'ascensore era guasto e ciò voleva dire che mi dovevo fare tre piani a piedi... non proprio il massimo.

Arrivato a casa sistemai la spesa e riscaldai la pizza, era proprio buona!! Dopo aver finito il pasto aprii la birra da 355 ml, una corona rigorosamente ghiacciata e col limone dentro. Nonostante ciò continuai a pensare alla ragazza, non me la riuscivo a levarla dalla testa, era come se l'avessi già conosciuta... così per rifletterci su decisi di fare una partita a scacchi, sperando in una qualche risposta. Finita quest'ultima mi vestii e andai subito in biblioteca (la partita da sempre le sue idee!) dove c'era sicuramente (da frequentatore quotidiano di questo luogo) un mio caro amico di nome Davide. Lui era mio coetaneo, tutti e due studenti all'università della sapienza, ma frequentavamo facoltà differenti. Fisicamente era magro, alto sul metro e ottantacinque, capelli castani e occhi verde chiaro. Appena entrai in biblioteca lo vidi, stava prendendo un libro, mi avvicinai con grande fretta e gli dissi sottovoce :" Daddo vieni fuori e posa il libro he ti devo parlare" lui annuì ed usci assieme a me. 

 

 

Davide mi chiese sorridendo cosa c'era di così segreto da non potermelo dire in biblioteca. Gli feci notare quella ragazza e lui mi disse che la conosceva era un amica

della sorella. Io allora ero talmente curioso che gli chiesi dettagli. Mi disse che era straniera, orfana e che sembrava aleggiasse un mistero su quel visino così

apparentemente candido. Si diceva che volesse far dimenticare il suo passato. Io ero sempre più interessato e guardavo il mio amico come se fosse un alieno

o meglio la Madonna tanto ero preso da quello che mi stava svelando ma all'improvviso mi squillò il cellulare, quasi presi paura tanto ero immerso in quel discorso.

Era sempre lei, la mia ex, la storia con quella ragazza sembrava non avere mai fine. Ci eravamo conosciuti in vacanza ad una festa sulla spiaggia dove ero

con un'altra ragazza, l'altra mia ex. Si, voi pensate ma questo è uno sciupafemmine?  In effetti.. Sorrido al pensiero, io poi così sempre imbranato figuriamoci,

prendo confidenza solo quando...

 

Fuori dalla massa come stile di vita

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Pure io scrivo per lavoro e piacere. Per ora non è il mio business principale, ma chissà…

dai lughi aggregati "regalaci" un pezzo di storia…di questa nostra che stiamo imbastendo senza grande impegno ti va? daiiiiii  :clap:

 

Fuori dalla massa come stile di vita

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