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E a Religione?


Fox_die

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Un'altra riflessione, questa volta mi chiedo chi di voi sia veramente Cristiano.

Da dove nasce questa cosa...

Mi chiedevo questo, quando sono nato, sono stato fatto battezzare (come credo la gran parte di voi), ho frequentato il catechismo le ore di religione a scuola, fatto il chirichetto cresima e comunione.

Ora che ho qualche ann in + una mente diversa e pù aperta dico: Io sono stato battezzato senza sapere quello che significasse e senza "volerlo" mi sono sottoposto a cresima e comunione, più per volere dei miei genitori che per voler mio, e sinceramente... non so se il Dio che mi hanno insegnato esista, se sia li davvero per noi.

Insomma qualcosa lassù c'è e questo lo so, e in questo ci credo! Ma chi??

Mi sono sempre detto che se potessi rivivere per + di una volta mi piacerebbe poter imparare e comprendere tutte le religioni per poter VERAMENTE sceglierne e seguirne una.

La Peperonata a pranzo fa male.

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guarda, io seguito il tuo stesso percorso (battesimo, cresima, comunione etc), ma poi giunta ad una certa età ho iniziato a credere in qualcosa che mi dava delle risposte un po' più concrete, la scienza...

infatti studio farmacia...

:://IsPr4::

Dave Gahan is God!

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io sono credente, e praticante.

e lavoro anche nel campo dell'arte sacra.

quindi sulla religione ci ho basato praticamente tutta la mia vita.

se ti va di parlarne ti posso dare la mia mail

mi farebbe piacere!

Come la maggior parte delle altre cose intorno a cui gli uomini si eccitano, quali la salute e la malattia, la vecchiaia e la giovinezza, oppure la guerra e la pace, dal punto di vista della vita spirituale e' soltanto materia prima. (Berlicche)

"Le parole condizionano la lettura dei fatti" (R.Saviano)

Vieni a trovarci nella "PICCOLA ACCADEMIA DI ITALIAMAC! --> LINK

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mi ritengo tendenzialmente ateo, ma forse e' un riflesso di un anticlericalismo totale dovuto ad anni passati in una scuola cattolica... da uomo di scienza, non credo in nulla che non sia dimostrabile, ma effettivamente quando mi capita di pensare alla morte e al fatto che dopo non ci sia piu' niente, assenza totale di sensazioni e sentimenti, un po' mi prende male.. anzi, parecchio...

There is nothing more dangerous than an oppressed people who acquire

the first weapons of education and organisation.

Bernadette Devlin McAliskey

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Stesse opinioni fox...

cmq è dura da dibattere come posizione...almeno per me

anche se la professione di fede non me l'hanno fatta fare perchè bigiavo catechismo...(ed è proprio questo il punto...colpa del prete o colpa mia...sono seriamente in dubbio) troppe volte penso che le istituzioni del clero siano inadatte ad insegnare o meglio ad indicare un cammino spirituale...vedo sempre troppa ipocrisia, nella chiesa odierna...ma soprattutto nelle persone che la compongono...

Per pregare prego, ma per fatti miei, e le poche volte che vado a messa cerco le chiesette poco conosciute, dove non c'è la sfilata delle vecche del paese la domenica mattina!!!! :D

...l'importante è essere felici...sempre...

www.hullybisco.com

iMac24" + PB12" + iPodMini-silver, Remote&Socks + iSight + AirPortExpress + iPod5g-black + AppleTV + iPodNano-silver + iPhone3G-black + iPhone B.Headset

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Io ho scelto la strada dello studio e della consapevolezza. In questo cammino rientrano migliaia di scelte e la comprensione di ognuno. La religione è parte della nostra storia e quindi richiede uno studio attento, così come tante altre sfere della nostra esistenza.

In ogni caso invito tutti ad approfondire in pubblico questi argomenti in modo tale che anche altri possano leggere ed avvalersi dell'esperienza degli "scrittori" :ciao:

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ipocrisia di qua' e di la'

qualcuno ha mai pensato che la fede e' una scelta personale?

inutile menarsela perche il "clero" ha difetti...sono persone come tutte ed hanno la "caratteristica" di non essere perfetti...

cio' che e' importante e' cio' che personalmente si cerca dalla religione

io da credente posso dire che le risposte le da' ...se pero' ci si mette in ascolto.

ma e' ovvio che e' la mia posizione, non voglio oppormi a nessuno, altrimente si finisce in un dibattito come quello sul mighty mouse...

Come la maggior parte delle altre cose intorno a cui gli uomini si eccitano, quali la salute e la malattia, la vecchiaia e la giovinezza, oppure la guerra e la pace, dal punto di vista della vita spirituale e' soltanto materia prima. (Berlicche)

"Le parole condizionano la lettura dei fatti" (R.Saviano)

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L'ipocrisia e la coerenza ... capisco che possa essere un problema per chi non ha fede avvicinarsi "guardando" a persone ipocrite e incoerenti ma, purtroppo, fede, Dio, insomma tutto questo, passano attraverso l'uomo. E' così, non si scappa, e l'uomo, per natura, è molto limitato!

Ragazzi, non si tratta di seguire le persone, non si tratta di seguire il prete di provincia mezzo donnaiolo, si tratta di seguire, se si vuole, l'insegnamento di Dio.

A me non scandalizzano i preti corrotti o donnaioli ...

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Originally posted by lucio118

L'ipocrisia e la coerenza ... capisco che possa essere un problema per chi non ha fede avvicinarsi \"guardando\" a persone ipocrite e incoerenti ma, purtroppo, fede, Dio, insomma tutto questo, passano attraverso l'uomo. E' così, non si scappa, e l'uomo, per natura, è molto limitato!

Ragazzi, non si tratta di seguire le persone, non si tratta di seguire il prete di provincia mezzo donnaiolo, si tratta di seguire, se si vuole, l'insegnamento di Dio.

A me non scandalizzano i preti corrotti o donnaioli ...

passano si attraverso l'uomo...

sono credente, la fede per me è importante...

prego per cavoli miei...tante volte

forse è una la mia posizione è criticabile definendola una visione "troppo personalizzata" e per questo comoda...

ciaux

...l'importante è essere felici...sempre...

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Bella la questione posta. Grazie.

In merito al Battesimo ed alle altre scelte dei genitori sui figli sono un fatto educativo. Tu (Fox_die) dici che vorresti rinascere per conoscere tutte le religioni per avere una maggior possibilità di scelta. L'intento è sicuramente nobile, ma non so se sarebbe il metodo giusto.

I tuoi ti hanno anche insegnato a parlare in Italiano, rendendoti più difficoltoso l'Inglese (per esempio). Se tu ti studi l'Inglese ora ci riesci perché parti da una lingua nota (l'Italiano) con la quale ti confronti contiuamente, fino a quando non diventi così bravo che "pensi in Inglese".

Fuor di metafora se non ti fosse stata proposta nessuna religone dai tuoi, anche questa sarebbe stata una scelta. Cioè il metodo che a me sembra il migliore è di approfondire la propria tradizione perché solo questo permette di approciarsi ad esperienze diverse (ed eventualmente a convertirsi).

Io ho conosciuto cristiani non cattolici, ebrei e mussulmani che vivevano con tiepidezza la propria religiosità, fino a quando hanno in contrato un prete che invece di cercare di convertirli gli ha proposto di andare a fondo delle proprie origini. La maggioranza è rimasta nel proprio credo ma in modo più convinto e consapevole.

Tornando all'esigenza di conoscere tante (tutte?) le religioni prima di poter scegliere ecco un altro esempio.

Uno la ragazza non se la sceglie dopo averne conosciute tante (tutte?), non è da un paragone con le altre che nasce quel rapporto, ma è un paragone con te stesso, perché intuisci che quella è la ragazza che ti corrisponde, fosse anche la prima che conosci. Poi magari ti sbagli e vi lasciate, ma è proprio questo il fidanzamento: una specie di periodo di prova per verificare se si è fatti l'uno per l'altra.

Ho sentito di qualcuno che sembra porre in antitesi Scienza e Religione, anche se con toni molto pacati e civili (purtroppo non sempre è così).

Io sono matematico (cioè, il massimo dello scienziato :wink: ) e cristiano cattolico (non aggiungo l'aggettivo praticante, perché secondo me la categoria del "cattolico non praticante" non esiste).

E non trovo nulla di antitetico fra scienza (mi interesso un po' di tutto per quello che le mie scarse competenze mi consentono) e l'essere cristiano.

La Scienza cerca di dare risponde sul come funziona la realtà, studiandone le leggi, la religione cerca di rispondere al perché la realtà è fatta in un certo modo. I casini scoppiano quando uno dei due cerca di invadere il campo dell'altro.

Ma la religione nel suo campo è notevolemente svantaggiata, rispetto la scienza: questa ha un suo chiaro metodo scientifico (quello di Galileo, ma anticipato qualche secolo prima da sant'Alberto): osservare la realtà, interrogarla, e non contraddirla. La religione invece si pone un compito molto più arduo, perché ha appigli molto meno solidi. E poi, per l'uomo, piccolo e limitato, è un po' difficile arrivare al perché delle cose (solitamente chiamato Dio), ben più grande di noi ed illimitato.

È per questo che quel Perché, accorgendosi di essere un po' troppo irraggiungibile ha mosso un passo verso l'uomo, per essere incontrabile.

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Originally posted by tetano

mi ritengo tendenzialmente ateo, ma forse e' un riflesso di un anticlericalismo totale dovuto ad anni passati in una scuola cattolica... da uomo di scienza, non credo in nulla che non sia dimostrabile, ma effettivamente quando mi capita di pensare alla morte e al fatto che dopo non ci sia piu' niente, assenza totale di sensazioni e sentimenti, un po' mi prende male.. anzi, parecchio...

Io, da uomo di scienza, arrivo a riconoscere che esistono delle cose non dimostrabili e senza neanche andare a cercare lontano, mi basta fermarmi al mio campo di lavoro: la Matematica.

Ovvero, i concetti di verità e dimostrabilità non coincidono: Nel 1931 Gödel ha dimostrato che, semplifico molto, in matematica esistono delle proposizioni che non possono né essere dimostrate vere, né falsificate con un controesempio, ma se ciò non bastasse non si tratta di sporadici casi isolati, ma della stragrande maggioranza delle affermazioni formulabili.

Allora, lo scienziato può non fidarsi di una cosa indimostrata (anzi, spesso deve), ma se l'osservazione di un fenomeno ci porta a dire una certa cosa, possiamo considerarla vera anche in assenza di dimostrazione, almeno fino a quando non salta fuori un controesempio.

mi sono spiegato da cani, spero che il succo di quello che volevo dire sia passato.

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sarebbe carino ricordare anche cosa disse Stephen Hawcking (spero di aver azzeccato il nome di questo brillantissimo scienziato): in occasione di un'intervista disse di voler DIMOSTRARE la non esistenza di Dio.

molti anni dopo, interrogato sulla stessa questione rispose:

La scienza potra' forse un giorno spiegare come funziona l'universo, ma non sul perche' si sia dato la pena di esistere...

Come la maggior parte delle altre cose intorno a cui gli uomini si eccitano, quali la salute e la malattia, la vecchiaia e la giovinezza, oppure la guerra e la pace, dal punto di vista della vita spirituale e' soltanto materia prima. (Berlicche)

"Le parole condizionano la lettura dei fatti" (R.Saviano)

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Originally posted by leone

sarebbe carino ricordare anche cosa disse Stephen Hawcking (spero di aver azzeccato il nome di questo brillantissimo scienziato): in occasione di un'intervista disse di voler DIMOSTRARE la non esistenza di Dio.

molti anni dopo, interrogato sulla stessa questione rispose:

La scienza potra' forse un giorno spiegare come funziona l'universo, ma non sul perche' si sia dato la pena di esistere...

Non la conoscevo, ma mi sembra esattamente quello che intendo io.

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E se fossi nato in india, sarei stato "indottrinato" in maniera diversa.

Se fossi nato in Polinesia, in pakistan, in qualsiasi altr parte del globo, apparterrei a quel contesto religioso, è queto che io.... "contesto".

Perchè ogni uomo dovrebbe avere la libertà di scegliere, qualsiasi cosa nella vita, non sono la religione.

:D:ok:

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ieri quando ho aperto questo thread ho risposto con una battutina stupida perchè la religione per me è ancora argomento poco digeribile, come la peperonata di cui parlava Fox. E' qualcosa che sto riscoprendo ogni giorno, oserei dire che sono in trattativa con me stessa sulla questione!! Poi però nel corso della giornata ho aperto più volte il post per vedere le risposte degli altri.

Anche io rientro nella fascia di persone cresciute in una famiglia culturalmente cattolica da generazioni, che ha ricevuto il battesimo, fatto la prima comunione, la cresima e via dicendo. Rientro anche nelle persone che non hanno ottimi rapporti con la Chiesa come istituzione, che non credono nella confessione e nella necessità di dover essere per forza presente la domenica a messa.

Nonostante questo da qualche anno sto percorrendo la mia strada spirituale, sto cercando di andare a fondo delle mie origini.

Diciamo che sono partita dal mettere in discussione quello che mi è stato passato a livello culturale dalla mia famiglia, leggendo un pò qui e un pò lì, conoscendo persone e confrontandomi con loro. Poi un paio di anni fa sono partita a piedi alla volta di Santiago di Compostela. Cammino di fede sin dal medioevo, che milioni di pellegrini continuano a percorrere per i motivi più svariati. Personalmente non l'ho percorso per motivi religiosi legati alla cristianità, ma più per una questione spirituale (che per me sempre più spesso coincide con quello che io chiamo religione). Ho percorso a piedi da sola 500 km la prima volta che l'ho fatto, zaino in spalla e scarponi ai piedi. Ho vissuto molteplici esperienze camminando, conosciuto gente di tutti i tipi, di tutte le religioni e tutto si è fuso insieme insegnadomi molto. Ho sentito sulla mia pelle il sole bruciare, l'energia della terra salirmi nelle gambe, la pioggia rinfrescare la fatica, ho vissuto in prima persona quella che si chiama carità cristiana (vi assicuro che quando viaggi a piedi e la tua casa è il tuo zaino arrivare sotto un tetto e trovare qualcuno che ti chiede se hai fame e mentre te lo chiede ha già allungato un piatto verso di te senza chiederti nulla in cambio vuol dire veramente molto. O come quando vedendomi zoppicare a causa di una tendinite una ragazza mi ha fermata e mi ha detto che era meglio se mi fossi riposata un pò mentre lei mi faceva dei massaggi con una crema anti infiammatoria...e potrei andare avanti per molto ve lo assicuro!!) e ho capito che qualcuno lassù deve pur esserci, altrimenti chi avrebbe pensato a tanta bellezza e tanta perfezione? In alcuni momenti la presenza era davvero tangibile, mi trovavo in maniera automatica e spontanea a relazionarmi con il "Superiore". Non so se c'è un solo e unico Dio o se invece c'è una folla di Dei in stile Pollon, ma la cosa almeno per ora mi interessa poco, non mi fa la differenza. Credo e questo è quello che conta: credo nell'amore, nell'intima bontà dell'uomo, credo nei bambini, nel sole e nella luna, nella notte e nel giorno, nei sorrisi e nelle lacrime, negli alberi, nel vento, negli amici, anche in quelli che mi tradiscono e mi fanno stare male e in tante, tante altre cose.

:D

Flickr

Quando il discepolo è pronto, Quelo appare.

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Originally posted by Fox_die

E se fossi nato in india, sarei stato \"indottrinato\" in maniera diversa.

Se fossi nato in Polinesia, in pakistan, in qualsiasi altr parte del globo, apparterrei a quel contesto religioso, è queto che io.... \"contesto\".

Perchè ogni uomo dovrebbe avere la libertà di scegliere, qualsiasi cosa nella vita, non sono la religione.

:D:ok:

Capisco il tuo ragionamento (non il termine indottirnato, io avrei usato educato, ma le virgolette indicano che era solo per rendere l'idea e l'hai resa)

Se tu fossi nato in Inghilterra parleresti Inglese (ma lingua è solo uno degli aspetti culturali), se fossi nato in Africa saresti un po' più scuro, in Cina avresti gli occhi a mandorla etc.

Contesti anche questo?

Senti la tua libertà limitata dall'essere nato in Italia e quindi di parlare (come lingua madre) l'Italiano, di essere di razza bianca , di avere gli occhi tondi etc.?

(sono solo esempi, magari queste non sono le tue caratteristiche)

Quello che voglio dire è che è impossibile nascere fuori da un contesto, l'importante è non esserne prigionieri una volta raggiunta l'età della ragione, ovvero quel contesto non deve essere l'unica scelta di vita (sai che scelta, altrimenti), ma solo una delle opzioni, certo con un ruolo del tutto particolare e "privilegiato".

Qui nessuno ti condanna se ti converti ad un'altra religione o se sei ateo, è l'Islam più radicale che prevede la pena di morte per chi si converte e che ostacola le altre religioni (non voglio accusare niente e nessuno, è solo un esempio)

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Originally posted by Fox_die

Un'altra riflessione, questa volta mi chiedo chi di voi sia veramente Cristiano.

Da dove nasce questa cosa...

Mi chiedevo questo, quando sono nato, sono stato fatto battezzare (come credo la gran parte di voi), ho frequentato il catechismo le ore di religione a scuola, fatto il chirichetto cresima e comunione.

Ora che ho qualche ann in + una mente diversa e pù aperta dico: Io sono stato battezzato senza sapere quello che significasse e senza \"volerlo\" mi sono sottoposto a cresima e comunione, più per volere dei miei genitori che per voler mio, e sinceramente... non so se il Dio che mi hanno insegnato esista, se sia li davvero per noi.

Insomma qualcosa lassù c'è e questo lo so, e in questo ci credo! Ma chi??

Mi sono sempre detto che se potessi rivivere per + di una volta mi piacerebbe poter imparare e comprendere tutte le religioni per poter VERAMENTE sceglierne e seguirne una.

La Peperonata a pranzo fa male.

Cosa intendi per Cristiano? Molte persone fanno l'errore Cristiano = Cattolico Romano.

Io sono Cristiano, ma non sono cattolico. Non sono stato battezzato da bambino, perchè i miei genitori volevano darmi l'opportunità di scegliere da grande. mai fatta la comunione, mai andato a messa. Ma il Cristianesimo, come dicevo, non corrisponde esclusivamente al Cattolicesimo Romano, esistono tantissime "varietà" di Cristianesimo.

Sono un appassionato di storia delle religioni: se appena appena ci si documenta un po' di cio' che esiste in altri culture, si rimane a bocca aperta.

ciaoooo

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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Originally posted by manovella

Credo e questo è quello che conta: credo nell'amore, nell'intima bontà dell'uomo, credo nei bambini, nel sole e nella luna, nella notte e nel giorno, nei sorrisi e nelle lacrime, negli alberi, nel vento, negli amici, anche in quelli che mi tradiscono e mi fanno stare male e in tante, tante altre cose.

:)

straquote!!!

bella manovella, non saprei mai spiegarmi così come hai fatto tu...

bellissima esperienza il tuo viaggio

:cry::cry::)

:cry::cry::cry:

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Originally posted by cimyosx

Cosa intendi per Cristiano? Molte persone fanno l'errore Cristiano = Cattolico Romano.

Credo che nelle sue intenzioni intendesse proprio cattolico, ma anche l'esperienza dei cristiani non cattolici penso che possa interessare questo topic.

Che io sappia fino al 1054 valeva l'uguaglianza, poi in quella data ci fu lo scisma d'Oriente con cui le Chiese dell'Europa orientale diedero origine agli ortodossi.

Correggimi se sbagli, probabilmente sei più informato di me su queste vicende.

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non sbagli, il 1054 e' la data in cui, secondo gli storiografi, a seguito di un dibattito durato secoli tra Costantinopoli e Roma, vennero pubblicate le due scomuniche che sancirono lo scisma.

A quel tempo sia Roma che Costantinopoli aveva la propria autorita' religiosa, e l'inconciliabilita' rispetto a questioni dottrinali e politiche porto entrambi a pubblicare una scomunica ai danni dell'altro....

detto cosi' e' troppo riduttivo, sembra un battibecco tra due persone troppo orgogliose per mettersi in ascolto dell'altro, ma dietro c'e' una realta' di studio,e di fede profondo ed illuminante. sarebbe bene studiare queste cose a scuola...altro che le ore di religione facoltative...

sono convinto che molte delle tensioni che ci sono oggi attorno al sacro scaturiscano dall'ignoranza, che facilita giudizi ingenui.

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Molto bello quello che ha scritto manovella ... forse ques'estate mi cimenterò anch'io in questo pellegrinaggio (avete mai letto "Il portico della Gloria"? parla di questo pellegrinaggio).

Per via della questione Battesimo ... direi questo (ne ho proprio parlato ieri sera al mio incontro settimanale) ...

... un genitore vuole bene a suo figlio, ha a cuore il suo destino, la sua felicità ... se la famiglia è cristiana cattolica questo implica che si prendano a carico anche la questione "religiosa", insomma, la cosa più naturale per questa famiglia è decidere di battezzare il proprio figlio, ma questo non va vissuto come gesto di prepotenza su di un'altra vita, ma come gesto d'amore gratuito ...

Che poi nella vita di uno, crescendo, succede di "cambiare" religione, va be, la libertà non si mette in discussione ...

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Originally posted by desko

Bella la questione posta. Grazie.

In merito al Battesimo ed alle altre scelte dei genitori sui figli sono un fatto educativo. Tu (Fox_die) dici che vorresti rinascere per conoscere tutte le religioni per avere una maggior possibilità di scelta. L'intento è sicuramente nobile, ma non so se sarebbe il metodo giusto.

I tuoi ti hanno anche insegnato a parlare in Italiano, rendendoti più difficoltoso l'Inglese (per esempio). Se tu ti studi l'Inglese ora ci riesci perché parti da una lingua nota (l'Italiano) con la quale ti confronti contiuamente, fino a quando non diventi così bravo che \"pensi in Inglese\".

Fuor di metafora se non ti fosse stata proposta nessuna religone dai tuoi, anche questa sarebbe stata una scelta. Cioè il metodo che a me sembra il migliore è di approfondire la propria tradizione perché solo questo permette di approciarsi ad esperienze diverse (ed eventualmente a convertirsi).

Io ho conosciuto cristiani non cattolici, ebrei e mussulmani che vivevano con tiepidezza la propria religiosità, fino a quando hanno in contrato un prete che invece di cercare di convertirli gli ha proposto di andare a fondo delle proprie origini. La maggioranza è rimasta nel proprio credo ma in modo più convinto e consapevole.

Tornando all'esigenza di conoscere tante (tutte?) le religioni prima di poter scegliere ecco un altro esempio.

Uno la ragazza non se la sceglie dopo averne conosciute tante (tutte?), non è da un paragone con le altre che nasce quel rapporto, ma è un paragone con te stesso, perché intuisci che quella è la ragazza che ti corrisponde, fosse anche la prima che conosci. Poi magari ti sbagli e vi lasciate, ma è proprio questo il fidanzamento: una specie di periodo di prova per verificare se si è fatti l'uno per l'altra.

Ho sentito di qualcuno che sembra porre in antitesi Scienza e Religione, anche se con toni molto pacati e civili (purtroppo non sempre è così).

Io sono matematico (cioè, il massimo dello scienziato :wink: ) e cristiano cattolico (non aggiungo l'aggettivo praticante, perché secondo me la categoria del \"cattolico non praticante\" non esiste).

E non trovo nulla di antitetico fra scienza (mi interesso un po' di tutto per quello che le mie scarse competenze mi consentono) e l'essere cristiano.

La Scienza cerca di dare risponde sul come funziona la realtà, studiandone le leggi, la religione cerca di rispondere al perché la realtà è fatta in un certo modo. I casini scoppiano quando uno dei due cerca di invadere il campo dell'altro.

Ma la religione nel suo campo è notevolemente svantaggiata, rispetto la scienza: questa ha un suo chiaro metodo scientifico (quello di Galileo, ma anticipato qualche secolo prima da sant'Alberto): osservare la realtà, interrogarla, e non contraddirla. La religione invece si pone un compito molto più arduo, perché ha appigli molto meno solidi. E poi, per l'uomo, piccolo e limitato, è un po' difficile arrivare al perché delle cose (solitamente chiamato Dio), ben più grande di noi ed illimitato.

È per questo che quel Perché, accorgendosi di essere un po' troppo irraggiungibile ha mosso un passo verso l'uomo, per essere incontrabile.

Quoto 100%!!!! :wink:

Se vi piace la fotografia, fate un salto su www.maurobighin.com

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