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calicabe

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The Mist è una caxxata pazzesca. L'unica cosa un po' carina è il twist finale, sempre che uno ce la faccia ad arrivare a vederlo.

 

Guarda, io l'ho visto ieri con l'influenza (proprio per via dell'influenza ho passato la giornata a letto tra forum e film) e ti giuro che ho faticato non poco ad arrivare alla fine... molte scene le ho solo "sentite" e non viste, perché facevo altro con il computer...

Confermo: "cagata pazzesca" (cit.)

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Film pessimo, sto rabbrividendo.

Pensa che il racconto breve da cui è tratto (si trova nella raccolta Nightshift) è un gioiello.....

Inviato dal mio iPhone utilizzando le mie dita.

"Rem tene, verba sequentur"

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Dopo il consiglio di @wiseboy, ho finalmente visto I Origins.
Pronti a qualche spoiler?

Edit: PS. Alla fine non ho più visto "The Program", ma ho ripiegato su Mommy (ieri sera). Questa sera, invece, "I Origins".

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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intanto dimmi se ti é piaciuto !

 

Mi sono appuntato una serie di cose su un foglio, proprio per parlarne.

Allora, mettiamo in conto una serie di cose:

- Quando ho aspettative alte verso un film (ne sento parlar bene da amici o dalla critica) finisce sempre che mi delude. Su questo mi ero fatto aspettative, medie, diciamo da 7 e le ha rispettate in pieno. Non mi sento di andare oltre, forse 7.5.

- Posso senza dubbio dire che è un bel film "scolasticamente" parlando (costumi, fotografia, recitazione, musiche e così via), ma non che sia un "capolavoro"; tanto meno che molte delle faccende affrontate siano sbrigate "come si deve".

Fatta questa piccola premessa mi accingo a scrivere il mio post con tanto di spoiler (sarò clemente, e lo nasconderò :) )

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Allora, inizio la mia recensione (critica più che altro) di "I Origins".


Il genere del film.
Per prima cosa, devo fare un appunto: lo avevo contrassegnato al buio come film di fantascienza, ma, col senno di poi, non lo definirei tale. Sarà che per me la fantascienza è quella di Interstellar (finale a parte), 2001: Odissea Nello Spazio, Il Pianeta Delle Scimmie e così via (cioè: spazio, alieni, robot, paradossi temporali e scienza in generale); ma, questa non mi sembra proprio fantascienza. Non aveva nulla di effettivamente "fantastico" veicolato dalla scienza stessa. Nel senso che, gli elementi "fantastici" (di fantasia, che generano stupore, ed, in un certo senso, irreali) non si avvalevano della scienza per essere giustificati. 
Ovviamente il fatto che non sia di fantascienza (per me) non lo rende aprioristicamente un brutto film; anzi. Non disprezzo, cioè, a prescindere quei film di fantasia (altresì non apprezzerei il genere "fantasy"), è solo che tutto questo mi fa un po' storcere il naso quando, in un certo senso, "pretende" di essere reale. 

Fatto questo piccolo appunto di genere, veniamo all'analisi del film.
Mentre lo guardavo mi sono segnato una serie di cose che mi hanno fatto storcere il naso, rendendomi, poi, conto che una spiegazione ci sarebbe stata dopo. Nonostante ciò, provo a dirvi la mia.

Il numero 11.
La prima cosa che un po' mi ha infastidito è stata la storia dello scontrino da 11.11$ da pagare il giorno 11.11.04 alle ore 11.11.11 quando si era in procinto di prendere l'autobus numero 11. Cioè, per come era stata presentata all'inizio (e soprattutto nel trailer: motivo per cui ho optato per questo invece che per Ex-Machina) sembrava che fosse una questione "importante" del film; invece era solo un pretesto (assurdo) per trovare lei. Che poi in tutto questo non si capisce nemmeno la correlazione tra lei ed il numero 11, cioè non si capisce nemmeno lui, alla fine, come fa a trovare il cartellone dei suoi occhi (e, quindi, di ricordarsi della foto scattata) a partire dal numero 11.
Mi rendo conto che questa è una piccolezza, ma queste trovate un po' alla buona mi infastidiscono.

Il personaggio di Sofia.
Inizialmente (i primi 30-40 minuti di film) non avevo capito il film dove volesse andare a parare (credo che nessuno l'avrebbe capito, no?) e, quindi, ero terribilmente scocciato dalla love-story che si era instaurata (roba inutile se trattata in maniera così frivola in un film che pensavo essere di fantascienza) tra lui e lei. Non tanto per il fatto che si fosse creato un rapporto in sé, ma per il fatto che ce lo facessero vedere nel pieno della sua banalità e, soprattutto, che ci facessero vedere lei così "banale". Non potevo pensare che un personaggio importante (lo doveva essere per forza, per via degli "occhi" iniziali) fosse così "infantile" (lui la definisce una "ragazzina"). Quindi, pensando che lei sarebbe stata un personaggio "presente" durante il film, ero sconcertato dalla sua gelosia e dal comportamento infantile in generale che, invece, non erano giustificati dall'alone di importanza che le si era attribuito fino ad ora.

La morte di Sofia.
Ma dai. Siamo seri!? Nel film fanno tanto gli scienziati e poi la fanno morire in questo modo così assurdo? Per prima cosa, avendo chiamato un'equipe di biologi per fare il film, potevano chiamare anche un ingegner meccanico. Gli avrebbe saputo dire (ma bastava anche una ricerca su Google) che gli ascensori non cadono all'improvviso, in quanto hanno - come minimo - un sistema di sicurezza auto-frenante. Detto ciò, la morte è ridicola. Non dico che non dovesse morire, dico solo che poteva morire in un modo un minimo più realistico data la portata del film.

I sentimenti di Ian.
Ho trovato molto irrealistico che lui baciasse l'assistente dopo così poco tempo dalla morte di Sofia. Non dico che sia poco plausibile come storia in sé (ci può stare che - dopo molti anni - per rifarti una vita decidi di attaccarti ad una persona che vedi quotidianamente), ma dico solo che era passato effettivamente troppo poco tempo dalla morte di lei perché lui potesse decidere di "lasciarsi andare". Ma poi, l'assistente!? Bella etica!
Prima di vedere che dopo pochi minuti sarebbe comparsa la scritta "sette anni dopo" ho veramente pensato che questa cosa della "seconda" love-story fosse un brutta trovata, senza effettivi risvolti nella trama. Per fortuna mi sbagliavo.

 

Sette anni dopo.

Inquadrano una scena in cui la moglie (l'assistente) parla al telefono e si trova ad un metro da lui. Poco dopo lui apre il computer, inizia a guardare le foto di lei e ben decide di sbottonarsi i pantaloni. Ma dico io, che genio!? Hai tua moglie ad un metro, come speri che non ti scopra?

Primo test.
Lui riceve una telefonata dalla dottoressa che gli chiede di sottoporre il figlio al test. Il figlio - senza apparenti problemi - fa il test (il primo a cui è sottoposto nel film) e come è possibile che loro si insospettiscono subito? Cioè, questa cosa non mi è stata chiarissima, o meglio: non l'ho trovata proprio plausibile.
Presumibilmente la chiamata della dottoressa l'avranno ricevuta 5-6 (forse anche più) mesi dopo la nascita del bambino, com'è possibile che hanno subito pensato che ci fosse qualcosa di "strano"!? Non ricordo le parole precise della dottoressa, ma lei dice qualcosa tipo: "abbiamo trovato delle correlazioni tra bambini autistici e che hanno l'iride in un certo modo". Forse si sono insospettiti perché era una cosa totalmente "infondata" alla quale avrebbero abboccato delle persone comuni ma non degli scienziati come loro? Chissà.
Insomma, per farla breve: mi è sembrato esagerato che da un semplice, semplicissimo test (ok che il test era "strano") lui abbia preso l'aereo e sia andato così lontano in certa di degli indizi. Anche se... mi rendo conto che il film doveva avere una svolta, in un certo senso.

Viaggio in India.
Anche qui vale lo stesso discorso fatto in merito al paragrafo di sopra; cioè: lui decide di partire per l'India solo perché nel database (dopo aver provato solo con 7 nomi) c'è una persona che ha gli stessi "occhi" (insomma, ci siamo capiti) di Sofia. Che poi, la cosa più assurda è che la scansione degli occhi di Sofia viene fatta da una foto! Questo è veramente assurdo. Mi pare più che ovvio che il meccanismo secondo cui funziona la biometria oculare si basi sulla "profondità" della cavità oculare stessa. Ma, mi rendo conto che questi possono essere "tecnicismi"; quindi ci sorvolo.
Detto ciò, il modo in cui lui si reca in India e trova la bambina è molto una "americanata". Cioè, lui va in una città qualsiasi dell'India, trova la prima persona che capita e magicamente questa riconosce da una foto la bambina a cui corrispondono quegli occhi. 
Molto improbabile nella vita reale. Io non credo nemmeno di essere in grado di riconoscere i miei occhi da una foto, figuriamoci quelli di altri...

Commento finale.
Il film non è un brutto film, anzi. Lo reputo un buon film ed, addirittura, mi sento di sbilanciarmi con un 7 o un 7.5 nella sua valutazione; ma ci sono state tante cose (le avete lette sopra) che mi hanno fatto storcere il naso.
Ribadendo quanto detto all'inizio: è certamente un buon film perché tutto sommato gli attori se la cavano, la fotografia è decente e musiche e costumi sono adeguatamente curati per un film del genere; ma è la pretesa di veicolare un messaggio "spirituale" (alla fine questo è) tramite la scienza mi ha dato fastidio. In tutto questo, ci sono una serie di chiare inesattezze; anche volendo giustificare la trama finale del film. Nella fattispecie, la tesi del film sarebbe che: le persone che hanno una stessa fotometria dell'iride godono di una "memoria" condivisa, o meglio sono una reincarnazione di quella persona? 
Cosa non accetto di questo messaggio? Non accetto il fatto che sia "argomentato" su base "emozionale" e non "razionale". Mi spiego meglio: avrebbe potuto avere un senso dire che le persone con tale somiglianza avessero uno stesso corredo genetico, delle stesse inclinazioni, delle stesse capacità innate, degli stessi talenti e così via; ma non ha senso dire che addirittura tramite tutto ciò si veicolino "memoria ed esperienze". É questo il punto. Con la scena finale dell'ascensore (o quella del bambino che inorridisce guardando la fotografia della moglie, che, in realtà, era meglio della persona che lui ha reincarnato) il regista ci fa capire che queste persone portano con sé una memoria condivisa. Questo, chiaramente, è una follia su base scientifica, dal momento che la memoria non è altro che frutto delle esperienze fatte nella propria vita.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Non so se sia già stato menzionato, ma vi consiglio un film documentario su Sebastiao Salgado, diretto da Wim Wenders....

Il Sale della Terra.

Meraviglioso.

è un capolavoro assoluto. 

 

ho visto oggi Heart of the sea, ma il pessimo doppiaggio all'italiana non me l'ha fatto godere.

lo rivedrò in lingua originale...

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è un capolavoro assoluto. 

 

ho visto oggi Heart of the sea, ma il pessimo doppiaggio all'italiana non me l'ha fatto godere.

lo rivedrò in lingua originale...

 

Concordo.

Consiglio anche l'acquisto del libro Genesis (Amazon circa 40€) che è un vero e proprio capolavoro.

Oggi, invece, vedrò Lei - Her.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Concordo.

Consiglio anche l'acquisto del libro Genesis (Amazon circa 40€) che è un vero e proprio capolavoro.

Oggi, invece, vedrò Lei - Her.

Se puoi guardalo in inglese. Il doppiaggio uccide il film.

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Se puoi guardalo in inglese. Il doppiaggio uccide il film.

 

Lo uccide ancor di più che in altri film? 

Per @wiseboy: aspetto un commento alla recensione di I Origins :)

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Stasera sto guardando "WILD" con Reese Witherspoon.

Una storia vera e a tratti drammatica.

 

Sono un amante del vero trekking, mi sta piacendo.....

 

Io lo iniziai a vedere lo scorso anno su Pop Corn Time perché era candidato all'oscar.

Ero reduce da Boyhood - quindi avevo, ormai, delle aspettative piuttosto alte - e, forse per questo, non mi piacque molto. Anche a me piace il trekking e la montagna in generale, ma, sinceramente, trovai lei piuttosto inadatta per il ruolo.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Io lo iniziai a vedere lo scorso anno su Pop Corn Time perché era candidato all'oscar.

Ero reduce da Boyhood - quindi avevo, ormai, delle aspettative piuttosto alte - e, forse per questo, non mi piacque molto. Anche a me piace il trekking e la montagna in generale, ma, sinceramente, trovai lei piuttosto inadatta per il ruolo.

Forse si. L'attrice non è proprio perfetta, tuttavia mi è sembrata non del tutto male.

L'avventura originale (che ha ispirato la storia del film) resta comunque davvero di spessore. Il racconto si struttura come esperienza personale di notevole introspezione, conflittualità nell'ego e proprio contrasto interiore...che talvolta ho vissuto nelle mie esperienze, e mi ha colpito. Forse sono un po' di parte....e mi piace vedere chi condivide le mie stesse passioni, spesso estreme.

bruce

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Visto Ex-Machina.
Evito di sbilanciarmi per il momento.
Più che altro, qualcuno di buon cuore che me lo spieghi...!?

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Lessi WILD anni fa e lo trovai profondo, coinvolgente e intenso, oltre che ben scritto... davvero un bel libro.

ipotizzai, durante la lettura, che ne sarebbe nata una buona sceneggiatura. e così fu.

il film non mi ha così coinvolto, anche se l'ho trovato ben fatto.

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Concordo.

Consiglio anche l'acquisto del libro Genesis (Amazon circa 40€) che è un vero e proprio capolavoro.

Oggi, invece, vedrò Lei - Her.

Genesis, il libro, l'ho e lo regalo spesso.

Inoltre ho visto la mostra fotografica a Fort di Bar in Valle d'Aosta lo scorso settembre.

 

Her è geniale.

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Visto Ex-Machina.

Evito di sbilanciarmi per il momento.

Più che altro, qualcuno di buon cuore che me lo spieghi...!?

Riguardo quale aspetto ?

Inviato dal mio iPhone utilizzando le mie dita.

"Rem tene, verba sequentur"

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....oggi ho visto La moglie del cuoco.  oh....a me le commedie francesi di questi ultimi 4/5 anni piacciono....

instagram: ERNIC_MENSFASHION iPhone 3G > iPhone 4 > iPhone 4S > iPhone 5 > iPhone 5S > iPhone 6

iPhone 6S Plus  iPad 4 > iPad Mini Retina > MBP > iPad Air 2

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Riguardo quale aspetto ?

 

Uhm, diciamo che ci sono parecchi punti un po' appesi:

 

- finale senza una reale conclusione.

- non vengono date spiegazioni esaustive in merito al programmatore che costruisce gli automi.

- non si capisce perché lui (il ragazzo) vede il pugno sul vetro prima ancora di darlo.

- perché alla fine il pilota di elicottero accoglie "lei" come se nulla fosse.

 

E potrei continuare parecchio oltre.

Non mi sono dilungato come con I Origins perché non mi sono segnato troppi spunti di riflessione mentre guardavo il film, ma, forse, (e dico forse) mi è piaciuto di più I Origins. L'ho trovato un film di fattura superiore, soprattutto per quanto concerne la "scolastica" della cinematografia.

PS. Ho l'impressione che tu non abbia letto (probabilmente non ne hai avuto il tempo) la recensione/critica che avevo fatto di I Origins. Aspettavo un tuo commento per parlarne.

< Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla... [Luciano De Crescenzo, 32 Dicembre] >

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Allora, inizio la mia recensione (critica più che altro) di "I Origins".

Il genere del film.

Per prima cosa, devo fare un appunto: lo avevo contrassegnato al buio come film di fantascienza, ma, col senno di poi, non lo definirei tale. Sarà che per me la fantascienza è quella di Interstellar (finale a parte), 2001: Odissea Nello Spazio, Il Pianeta Delle Scimmie e così via (cioè: spazio, alieni, robot, paradossi temporali e scienza in generale); ma, questa non mi sembra proprio fantascienza. Non aveva nulla di effettivamente "fantastico" veicolato dalla scienza stessa. Nel senso che, gli elementi "fantastici" (di fantasia, che generano stupore, ed, in un certo senso, irreali) non si avvalevano della scienza per essere giustificati.

Ovviamente il fatto che non sia di fantascienza (per me) non lo rende aprioristicamente un brutto film; anzi. Non disprezzo, cioè, a prescindere quei film di fantasia (altresì non apprezzerei il genere "fantasy"), è solo che tutto questo mi fa un po' storcere il naso quando, in un certo senso, "pretende" di essere reale.

Fatto questo piccolo appunto di genere, veniamo all'analisi del film.

Mentre lo guardavo mi sono segnato una serie di cose che mi hanno fatto storcere il naso, rendendomi, poi, conto che una spiegazione ci sarebbe stata dopo. Nonostante ciò, provo a dirvi la mia.

Il numero 11.

La prima cosa che un po' mi ha infastidito è stata la storia dello scontrino da 11.11$ da pagare il giorno 11.11.04 alle ore 11.11.11 quando si era in procinto di prendere l'autobus numero 11. Cioè, per come era stata presentata all'inizio (e soprattutto nel trailer: motivo per cui ho optato per questo invece che per Ex-Machina) sembrava che fosse una questione "importante" del film; invece era solo un pretesto (assurdo) per trovare lei. Che poi in tutto questo non si capisce nemmeno la correlazione tra lei ed il numero 11, cioè non si capisce nemmeno lui, alla fine, come fa a trovare il cartellone dei suoi occhi (e, quindi, di ricordarsi della foto scattata) a partire dal numero 11.

Mi rendo conto che questa è una piccolezza, ma queste trovate un po' alla buona mi infastidiscono.

Il personaggio di Sofia.

Inizialmente (i primi 30-40 minuti di film) non avevo capito il film dove volesse andare a parare (credo che nessuno l'avrebbe capito, no?) e, quindi, ero terribilmente scocciato dalla love-story che si era instaurata (roba inutile se trattata in maniera così frivola in un film che pensavo essere di fantascienza) tra lui e lei. Non tanto per il fatto che si fosse creato un rapporto in sé, ma per il fatto che ce lo facessero vedere nel pieno della sua banalità e, soprattutto, che ci facessero vedere lei così "banale". Non potevo pensare che un personaggio importante (lo doveva essere per forza, per via degli "occhi" iniziali) fosse così "infantile" (lui la definisce una "ragazzina"). Quindi, pensando che lei sarebbe stata un personaggio "presente" durante il film, ero sconcertato dalla sua gelosia e dal comportamento infantile in generale che, invece, non erano giustificati dall'alone di importanza che le si era attribuito fino ad ora.

La morte di Sofia.

Ma dai. Siamo seri!? Nel film fanno tanto gli scienziati e poi la fanno morire in questo modo così assurdo? Per prima cosa, avendo chiamato un'equipe di biologi per fare il film, potevano chiamare anche un ingegner meccanico. Gli avrebbe saputo dire (ma bastava anche una ricerca su Google) che gli ascensori non cadono all'improvviso, in quanto hanno - come minimo - un sistema di sicurezza auto-frenante. Detto ciò, la morte è ridicola. Non dico che non dovesse morire, dico solo che poteva morire in un modo un minimo più realistico data la portata del film.

I sentimenti di Ian.

Ho trovato molto irrealistico che lui baciasse l'assistente dopo così poco tempo dalla morte di Sofia. Non dico che sia poco plausibile come storia in sé (ci può stare che - dopo molti anni - per rifarti una vita decidi di attaccarti ad una persona che vedi quotidianamente), ma dico solo che era passato effettivamente troppo poco tempo dalla morte di lei perché lui potesse decidere di "lasciarsi andare". Ma poi, l'assistente!? Bella etica!

Prima di vedere che dopo pochi minuti sarebbe comparsa la scritta "sette anni dopo" ho veramente pensato che questa cosa della "seconda" love-story fosse un brutta trovata, senza effettivi risvolti nella trama. Per fortuna mi sbagliavo.

Sette anni dopo.

Inquadrano una scena in cui la moglie (l'assistente) parla al telefono e si trova ad un metro da lui. Poco dopo lui apre il computer, inizia a guardare le foto di lei e ben decide di sbottonarsi i pantaloni. Ma dico io, che genio!? Hai tua moglie ad un metro, come speri che non ti scopra?

Primo test.

Lui riceve una telefonata dalla dottoressa che gli chiede di sottoporre il figlio al test. Il figlio - senza apparenti problemi - fa il test (il primo a cui è sottoposto nel film) e come è possibile che loro si insospettiscono subito? Cioè, questa cosa non mi è stata chiarissima, o meglio: non l'ho trovata proprio plausibile.

Presumibilmente la chiamata della dottoressa l'avranno ricevuta 5-6 (forse anche più) mesi dopo la nascita del bambino, com'è possibile che hanno subito pensato che ci fosse qualcosa di "strano"!? Non ricordo le parole precise della dottoressa, ma lei dice qualcosa tipo: "abbiamo trovato delle correlazioni tra bambini autistici e che hanno l'iride in un certo modo". Forse si sono insospettiti perché era una cosa totalmente "infondata" alla quale avrebbero abboccato delle persone comuni ma non degli scienziati come loro? Chissà.

Insomma, per farla breve: mi è sembrato esagerato che da un semplice, semplicissimo test (ok che il test era "strano") lui abbia preso l'aereo e sia andato così lontano in certa di degli indizi. Anche se... mi rendo conto che il film doveva avere una svolta, in un certo senso.

Viaggio in India.

Anche qui vale lo stesso discorso fatto in merito al paragrafo di sopra; cioè: lui decide di partire per l'India solo perché nel database (dopo aver provato solo con 7 nomi) c'è una persona che ha gli stessi "occhi" (insomma, ci siamo capiti) di Sofia. Che poi, la cosa più assurda è che la scansione degli occhi di Sofia viene fatta da una foto! Questo è veramente assurdo. Mi pare più che ovvio che il meccanismo secondo cui funziona la biometria oculare si basi sulla "profondità" della cavità oculare stessa. Ma, mi rendo conto che questi possono essere "tecnicismi"; quindi ci sorvolo.

Detto ciò, il modo in cui lui si reca in India e trova la bambina è molto una "americanata". Cioè, lui va in una città qualsiasi dell'India, trova la prima persona che capita e magicamente questa riconosce da una foto la bambina a cui corrispondono quegli occhi.

Molto improbabile nella vita reale. Io non credo nemmeno di essere in grado di riconoscere i miei occhi da una foto, figuriamoci quelli di altri...

Commento finale.

Il film non è un brutto film, anzi. Lo reputo un buon film ed, addirittura, mi sento di sbilanciarmi con un 7 o un 7.5 nella sua valutazione; ma ci sono state tante cose (le avete lette sopra) che mi hanno fatto storcere il naso.

Ribadendo quanto detto all'inizio: è certamente un buon film perché tutto sommato gli attori se la cavano, la fotografia è decente e musiche e costumi sono adeguatamente curati per un film del genere; ma è la pretesa di veicolare un messaggio "spirituale" (alla fine questo è) tramite la scienza mi ha dato fastidio. In tutto questo, ci sono una serie di chiare inesattezze; anche volendo giustificare la trama finale del film. Nella fattispecie, la tesi del film sarebbe che: le persone che hanno una stessa fotometria dell'iride godono di una "memoria" condivisa, o meglio sono una reincarnazione di quella persona?

Cosa non accetto di questo messaggio? Non accetto il fatto che sia "argomentato" su base "emozionale" e non "razionale". Mi spiego meglio: avrebbe potuto avere un senso dire che le persone con tale somiglianza avessero uno stesso corredo genetico, delle stesse inclinazioni, delle stesse capacità innate, degli stessi talenti e così via; ma non ha senso dire che addirittura tramite tutto ciò si veicolino "memoria ed esperienze". É questo il punto. Con la scena finale dell'ascensore (o quella del bambino che inorridisce guardando la fotografia della moglie, che, in realtà, era meglio della persona che lui ha reincarnato) il regista ci fa capire che queste persone portano con sé una memoria condivisa. Questo, chiaramente, è una follia su base scientifica, dal momento che la memoria non è altro che frutto delle esperienze fatte nella propria vita.

Eccomi !

Premetto che non ricordo il film così bene da poter rispondere ai tuoi quesiti.

Posso peró dire che anche a me ha dato una sensazione di "non compiuto" ,come se fosse finito troppo presto lasciando oscure molte cose. Paradossalmente questo ha fatto aumentare il fascino della storia ,almeno per me.

Poi ho letto in giro per il web che I Origins probabilmente è stato un prequel di un film mai (almeno per ora) fatto.

Questo potrebbe spiegare i "punti in sospeso"

Per quanto riguarda la sequenza numerica a essere sincero,non ricordando bene il film, non saprei dirti. Peró era cosi persistente che un significato nascosto deve averlo.

Posto quello che trovato su wikipedia:

https://en.m.wikipedia.org/wiki/11:11_(numerology)

Poi se vogliamo pensare che nel film agisca una forza sovrannaturale al di fuori del nostro controllo e cosciente (ma sulla coscienza non è affatto detto poi magari ne parliamo )che operi parallelamente alla "azione controllata dell'uomo tramite la scienza" , bè perchè dovrebbe spiegarci cosa fa e perchè ? [emoji1]

Per quanto riguarda il ruolo della ragazza mi ero fatto un idea, ma dovrei rivedere il film.

Inviato dal mio iPhone utilizzando le mie dita.

"Rem tene, verba sequentur"

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Visto Ogni Maledetto Natale su Sky, dagli autori di Boris. Carino, ma non quanto Boris.

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Sto guardando "007-la morte puó attendere".

Dai ragazzi è una c@g@t@ pazzesca !

Kite surf in antartide vestito con il maglioncino,inseguimenti a 200 all'ora (sempre al polo) con una decappotabile aperta !!!

Macchine invisibili con i missili nel cofano...sembra davvero un film alla scary movie che prende in giro un film serio !!

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"Rem tene, verba sequentur"

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