Un po di storia: Quando e come sono nati i virus informatici

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La storia di questo fenomeno nasce con l’inizio stesso dell’informatica: Nel 1959 tre programmatori dei Bell Laboratories svilupparono “Core Wars”, un gioco in cui ognuno dei programmatori scriveva dei programmi in grado di riprodursi, nascondendoli nel computer. Ad un segnale convenuto, ogni virus cercava di riprodursi e distruggere gli altri virus. Alla fine vinceva colui che poteva vantare un maggior numero di virus riprodotti, cioè chi aveva creato il virus più potente.

Nel 1970 nasce Creeper. Si tratta di un virus creato da Bob Thomas diffuso nella rete ARPAnet. Il virus si presentava scrivendo a video “I’m creeper, catch me if you can!”. Negli anni 80 nasce il primo Cavallo di Troia. Un programmatore creò una versione di un famoso gioco chiamato Animal, che durante l’esecuzione si riproduceva andandosi a porre in tutti i sistemi collegati. Lo scopo del programmatore era di diffondere un nuovo metodo di distribuzione del software chiamato “Pervasive Release”. Quel tipo di programma prese il nome di “cavallo di Troia” per indicare che conteneva al suo interno un agente infettivo.


Nel 1985 in Italia nasce Ping Pong, un virus che simpaticamente faceva comparire sullo schermo una pallina, la quale rimbalzava producendo danni. Ping Pong proveniva dal Politecnico di Torino, nello stesso istituto universitario fu sviluppata l’utilità Devirus che individuava il codice Ping Pong e lo eliminava.

Nel 1986 viene alla luce Brain, un virus che infettava il settore di boot del floppy disk. Brain fu sviluppato in Pakistan da due fratelli, Basit e Amjad. Brain non aveva un codice dannoso, ma si limitava a riprodursi su tutti i dischetti inseriti nel lettore di un PC infetto modificandone ’etichetta con il testo “(c) Brain”.

Nel 1990 la complessità dei virus fece un passo in avanti. Furono creati, infatti, virus definiti polimorfi. Un hacker noto come Dark Avenger, distribuì il Mutation Engine; un programma che consentiva a tutti di creare virus polimorfi. L’arrivo di Windows 95 segnò un punto di svolta.
Iniziarono ad apparire i primi virus capaci di sfruttare le debolezze di questo sistema operativo. Una vera e propria rivoluzione avvenne quando si presentò una minaccia quasi del tutto inattesa: quella dei virus macro. La prima infezione di questo tipo ad entrare in libera circolazione fu Word.Concept, che usava il linguaggio di programmazione di Microsoft Word.
Siccome lo stesso linguaggio di scripting viene usato anche da altri programmi Microsoft, primo tra tutti Outlook e la sua versione gratuita Outlook Express, hanno cominciato a diffondersi virus specifici per la posta elettronica, che utilizzano questi programmi come veicolo di contagio. Sono quindi nati virus con una velocità e una vastità di diffusione mai vista prima: Melissa, I Love You e molti altri.