L’iPhone 5 è stato uno dei melafonini più complessi da assemblare di sempre per la Foxconn, tanto probabilmente da far subire un danno all’azienda per 1,6 miliardi di yuan (250 milioni di dollari) a causa di difetti, sia di natura fisica che funzionale dei dispositivi.
A rivelarlo è una fonte anonima, probabilmente un dipendente, al China Business (citata successivamente dal sito The Register) che sostiene che ben 8 milioni di dispositivi (di cui non specifica la versione) assemblati da Foxconn non avrebbero superato lo standard qualitativo di Apple e siano tornati alla base, probabilmente per esser ricondizionati.
Questa indiscrezione si accavalla ad un’altra, secondo la quale Apple starebbe riscontrando numerose difficoltà nell’inserire il sensore per le impronte digitali all’interno del prossimo modello di iPhone, il 5s, facendo così ritardare la sua commercializzazione anche di un paio di mesi. Che sia dunque l’iPhone 5s lo smartphone ritornato in fabbrica perchè difettoso?
Foxconn si è celata dietro un “no comment” ma ha promesso di indagare in merito e di rendere noto alla stampa qualora quanto rivelato corrispondesse a verità.
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