A pochi giorni dal lancio del bundle di Italiamac, il Web è stato invaso da tweet, segnalazioni e recensioni dell’offerta, con centinaia e centinaia di utenti che dichiarano un po’ ovunque di essere soddisfatti dalle app incluse nel bundle.
Twitter, Facebook e blog a tema (come gli autorevoli Macworld, Mac.Appstorm e Macstories, tanto per citarne tre), hanno recensito l’offerta e ne hanno evidenziato la qualità. Scrive, ad esempio, il popolare Macstories (un sito che vanta quasi 4.000 followers su Twitter):
“Il bundle di iUseMac è indubbiamente al di sopra della media degli altri bundle che abbiamo visto fiorire settimana dopo settimana.”
Una cosa che ci rende felici è essere riusciti, con una selezione di applicazioni tagliata su misura per gli utenti italiani, a creare un Bundle che sta facendo il giro del mondo (lo abbiamo visto segnalato anche sul sito di Bloomberg) e aver catalizzato l’attenzione in webmagazine e blog dei paesi più disparati, come ad esempio in Polonia, Francia, Grecia, Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti.
Sono a centinaia gli utenti che hanno acquistato il bundle e hanno trovato il prodotto così soddisfacente da volere condividere la propria soddisfazione sulle pagine dei più importanti social network e siti dedicati al Mac, come questo lettore di Mac.appstorm:
“Non riesco ad immaginare un bundle migliore e meglio allestito per aumentare la mia produttività e l’uso del mio Mac.”
E ancora, un altro utente commenta:
“Questo è di sicuro uno dei migliori bundle tra quelli che ho visto di recente.”
Insomma, in moltissimi stanno approfittando dell’ offerta che la redazione di Italiamac, in collaborazione con il team di iUseMac ha lanciato: 10 app per Mac a 26€ (IVA inclusa), con circa il 90% di sconto rispetto al valore delle applicazioni coinvolte se acquistate singolarmente.
“Credo che la ragione principale per cui userei e avrei bisogno di questo bundle è riassumibile in una parola, ‘iUseMac’! Ogni giorno! Per lavoro, per l’università e per le altre semplici attività, come inviare cartoline o stampare foto” – Florian Taltavull
