Apple continua a fare shopping, dopo Intrinsity che si occupa di creare chip su architettura ARM e l’ora di Siri, una software house che permetterà ad Apple di avere un strumento vocale di ricerca, una sorta di Google Voice Search per essere più chiari. Il software sviluppato da Siri mette insieme il supporto GPS con le tecnologie di riconoscimento vocale. Purtroppo ancora non si hanno informa zio su quando abbia sborsato Apple. Secondo Shawn Carolan, manager di Siri l’offerta di Apple deve essere stata convincente per esser accettata dal consiglio di amministrazione.

Apple non vuole perdere colpi, grazie a questa mossa anche l’azienda di Cupertino potrà fornire un software che permette di effettuare ricerche vocali come già da tempo avviene per chi usa Android. Google e Apple ancora una volta si sfidano a distanza con acquisizioni, che servono ad ampliare e aumentare il potenziale della propria azienda. Concludendo ricordiamo che la concorrenza leale fa bene all’acquirente finale.

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