Passata l’euforia per le infinite novità presentate nel corso del keynote (e anche per quelle scoperte iniziando a testare le beta dei nuovi sistemi operativi) è giunta l’ora di fare qualche ragionamento a mente fredda. Date un’occhiata alla tabella qui sotto:
Developer Transition Kit | iPad Pro 12.9″ (4th gen) | |
CPU | Apple A12Z Bionic | Apple A12Z Bionic |
RAM | 16GB | 6GB |
Storage | 512GB SSD | Fino a 1TB |
I/O | -Due porte USB-C -Due porte USB-A (3.0) -HDMI 2.0 |
-Una porta USB-C -HDMI o altro tramite adattatori |
Connettività | -802.11ac Wi-Fi -Bluetooth 5.0 -Gigabit Ethernet |
-802.11ac Wi-Fi -Bluetooth 5.0 -Cellular (opzione) |
A sinistra abbiamo il Developer Transition Kit, a destra l’ultima generazione di iPad Pro. Certo, il primo (che, ricordiamo, ha le fattezze di un Mac mini) ha molta più ram, non siamo a conoscenza di eventuali differenze di clock nel processore, e sicuramente ci saranno anche molte differenze sulla piastra madre: dopotutto stiamo comparando un fisso con un tablet… ma di fatto stiamo parlando di due macchine con lo stesso processore e la stessa architettura: cosa impedirà al nuovo macOS Big Sur di girare anche su un iPad Pro di ultima generazione?
Qualcuno potrà obiettare che l’interfaccia di macOS non è adatta per essere controllata completamente attraverso uno schermo touch, e io stesso in passato avrei fatto la stessa obiezione. Ma in passato non esisteva una Magic Keyboard con tanto di trackpad che rende l’iPad in tutto e per tutto simile ad un notebook, in passato non si poteva abbinare un mouse Bluetooth ad un dispositivo iOS, e in passato non c’erano porte USB-C per gestire memorie di archiviazione esterna grazie all’App File (da me sempre reclamata). Infine, in passato le applicazioni iOS non potevano girare su Mac, mentre tra qualche mese Big Sur in versione ARM avrà anche questa possibilità.
E così, mente tutti cercano di capire come mai Apple non abbia fornito ulteriori dettagli su quali saranno le prime macchine Apple Silicon (“c’era già troppa carne al fuoco“ la scusa più gettonata) azzardando ipotesi che vanno da un nuovo MacBook Pro da 14” ad un nuovo iMac da 24” (ipotesi comunque più che ragionevoli) nessuno si accorge che il primo Mac Silicon in assoluto potrebbe già essere tra noi: l’iPad Pro 12.9″ 4th Gen…
…e, se così fosse, ecco svanire all’improvviso anche tutti i timori di chi vedeva macOS convergere troppo verso iOS, perché quello che in realtà potrebbe accadere è esattamente il contrario cioè un iPad dotato di macOS, che però rimarrebbe “anche” un iPad, visto che avrebbe la possibilità di far girare nativamente tutte le App per iOS/ipadOS.
E’ ancora presto per dire se davvero finirà così, anche perché mi aspetto che i primi Mac Silicon in vendita avranno anche un nuovo processore, un A13Z Bionic (successore dell’attuale A12Z) che verrà presentato nel corseo del canonico evento autunnale… ma sotto sotto spero che vada a finire proprio in questo modo.
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