Dopo anni di rumors, iPhone è finalmente disponibile in due dimensioni, 4.7″ e 5.5″, il design è completamente diverso da quello di 5 e 5s e se vogliamo cercare un analogo nella storia del telefono di Cupertino questo dovrebbe essere iPhone 2G, il primo mai creato, in alluminio e con i bordi arrotondati, ma le differenze finiscono qui, perché sotto la scocca iPhone 6 è completamente diverso.
I due modelli hanno molto in comune, quindi cominciamo da qui, per sottolineare dopo le poche differenze; entrambe funzionano con la nuova CPU A8 che Apple definisce a “64-bit di seconda generazione”, con circa due miliardi di transistor costruiti con litografia a 22nm, che permettono un incremento del 20% delle prestazioni per applicazioni generiche e del 50% per quelle dipendenti dalla GPU, non un cambiamento così eccitante, ma la durata della batteria è quello che salta agli occhi: fino a 14h di chiamata in 3G per iPhone 6 e fino a 24h per 6 Plus. Troviamo anche il co-processore M8, aggiornamento di M7, introdotto con iPhone 5s e che si occupa di gestire i dati provenienti dal giroscopio, dall’accelerometro e altri sensori, riducendo l’attività della CPU e quindi il consumo di elettricità.
Sulla parte anteriore troviamo sempre la fotocamera frontale, i sensori di prossimità e luce ambientale, l’altoparlante, il sensore Touch ID e ovviamente il display IPS, adesso chiamato “Retina HD”; qui riscontriamo la prima differenza fra i due modelli, iPhone 6 ha una diagonale di 4.7″ con una risoluzione di 1334×750 pixel, iPhone 6 Plus ha una diagonale di 5.5″ con una risoluzione di 1920×1080 pixel (FullHD, per intenderci). Il pulsante di accensione è stato spostato sul lato destro per permettere agli utenti di raggiungerlo senza dover sforzare eccessivamente la mano.
Il comparto sensori è stato aggiornato con un nuovo barometro, che dovrebbe permettere alle applicazioni per il fitness di determinare anche l’altitudine relativa in tempo reale, ma questa non è l’unica aggiunta al parco hardware del nuovo iPhone: l’NFC ha finalmente fatto la sua comparsa insieme a Apple Pay, soluzione (secondo Apple) al cronico problema di sicurezza e praticità delle carte di credito, è possibile usare Apple Pay con la carta collegata al proprio account iTunes, oppure aggiungere altre carte. L’autenticazione avviene tramite Touch ID e usa un nuovo codice di identificazione per ogni pagamento, senza dare alcun dato al negozio o dover mostrare la propria carta; nel caso l’iPhone fosse smarrito o rubato, sarà possibile bloccare Apple Pay tramite iCloud per impedire qualunque attività non autorizzata.
Passate le novità vere e proprie possiamo concentrarci sugli upgrade: la macchina fotografica iSight è ancora da 8MP (e non posso negare di essere personalmente un po’ deluso), ma ha un asso nella manica o due, per prima cosa può registrare video in 1080p a 30 o 60FPS e slow-mo (a risoluzione ridotta) a 120 o addirittura 240FPS! Purtroppo ancora niente 4K. Il sensore iSight integra adesso una tecnologia chiamata “Focus Pixel” per permettere la messa a fuoco in tempi dimezzati e riconoscimento dei volti più rapido, inoltre il modello da 5.5″ è dotato di stabilizzazione ottica dell’immagine, una novità per iPhone; per finire le foto panoramiche potranno raggiungere fino a 43MP.
iPhone 6 Plus è leggermente più spesso, una scelta probabilmente necessaria per fornirgli maggior rigidità e che sospetto giochi a favore di batteria e fotocamera (spiegherebbe perché solo questo modello disponga della stabilizzazione ottica dell’immagine).
iPhone 6 supporta 20 bande LTE (più di ogni altro telefono, stando ad Apple), la chiamata su rete LTE e WiFi AC, una piacevole sorpresa che porterà con se tutti i vantaggi associati a questa nuova tecnologia (beamforming, che ne dite?).
Apple per ora da la possibilità di ordinare iPhone a partire dal 26 settembre con iOS 8, ma non specifica quando sarà spedito. I Prezzi partono da 729€ per iPhone 6 da 16 GB e da 839€ per iPhone 6 Plus da 16 GB. Il modello da 32GB è stato eliminato in favore di nuove opzioni da 128GB, anche se i prezzi sono decisamente alti.
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